Per riprendersi l’auto sequestrata, aggredisce i poliziotti con un coltello: arrestato

Il 27enne Alfio Guercio è stato arrestato a Lentini per resistenza a pubblico ufficiale e minaccia aggravata dall’uso di un coltello, insieme a porto illegale di armi da taglio. Dopo essersi presentato presso i locali del Commissariato di Lentini con l’intento di farsi restituire la propria autovettura, sotto sequestro da sabato scorso, si è scagliato contro gli agenti impugnando un coltello a serramanico. Non senza difficoltà, l’aggressore è stato immobilizzato e disarmato dagli agenti, tratto in arresto e posto ai domiciliari.




Siracusa. Caos auto nelle aree interne dell’ospedale, Comune e Asp corrono ai ripari

Restano indisciplinati i siracusani alla guida nelle aree interne dell’ospedale di Siracusa. Non bastano regole e segnaletica per garantirne il rispetto e il disordine continua a regnare sovrano, con delle conseguenze che possono anche essere serie, se si arriva ad intralciare il percorso dei soccorritori o di chi arriva in emergenza nella struttura sanitaria di via Testaferrata. Per questo il Comune e l’Asp hanno deciso di unire le proprie forze, definendo una convenzione che definiscono innovativa. I dettagli di quanto deciso saranno resi noti venerdì 15 novembre alle 11,30 nella sala stampa del Comune in piazza Minerva. Ci saranno il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, il sindaco, Francesco Italia e il direttore Affari Generali Asp, Lavinia Lo Curzio e il direttore medico di presidio, Giuseppe D’Aquila. La vicenda sarebbe legata, in particolare, alle segnalazioni relative alla presenza di parcheggiatori abusivi.




Furto e ricettazione di carburante, sette avvisi di conclusione indagini

Per gli investigatori, sarebbero i componenti di una associazione a delinquere dedita alla commissione di furti di carburante, ricettazione e detenzione illegale di armi, con base a Lentini ma attiva nelle province di Siracusa e Ragusa. Notificati sette avvisi di conclusione delle indagini preliminari a carico di Antonino Guercio (classe 1977), Sebastiano Basso (classe 1984), Gaetano Teclo Angelino (classe 1967), Claudio Semoletta (classe 1979), Massimo Battaglia (classe 1966), Giovanni Marino (classe 1961) e Cirino Scamporrino (classe 1972).
I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra luglio 2014 e marzo 2015, periodo in cui sono stati messi a segno furti di ingenti quantitativi di carburante, prelevato direttamente dalle condutture della raffineria Lukoil di Priolo Gargallo. Il carburante veniva trasportato a bordo di automezzi a disposizione dei componenti dell’organizzazione e occultato per poi essere venduto mediante false fatturazioni a gestori di idrocarburi della provincia di Ragusa.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ed in particolare dal procuratore capo Sabrina Gambino, dall’aggiunto Fabio Scavone e dai sostituti Carlo Enea Parodi e Stefano Priolo, hanno consentito di ricostruire i fatti e risalire ai presunti autori dei reati contestati. Utilizzate anche intercettazioni telefoniche.
Gli uomini del Commissariato di Lentini hanno accertato, già nel 2017, che gli indagati avevano messo in piedi una fiorente attività illecita relativa alla compravendita di carburante prelevato furtivamente, direttamente dalle condutture della raffineria di Priolo Gargallo. Nel luglio 2014 era stato sequestrato un autoarticolato munito di cella frigorifera, condotto da Giovanni Marino, contenente circa 40 mila litri di gasolio provento di furto occultato all’interno di numerosi contenitori di plastica. L’uomo alla guida venne denunciato.
E’ emerso anche come, all’interno dell’organizzazione criminale, al vertice vi sarebbero stati Antonino Guercio e Gaetano Teclo Angelino. Ogni componente aveva dei ruoli specifici e ben definiti. I due “capi” si sarebbero occupati della ideazione e della materiale commissione dei furti di gasolio, mentre il trasporto e l’occultamento del carburante sarebbe stato portato a termine da Giovanni Marino, rappresentante legale della Trasporti Comiso Internazionale srl con un deposito di automezzi dove – secondo gli investigatori – sarebbe stata effettuata la vendita del carburante clandestino. Il trasporto del carburante trafugato sarebbe avvenuto con mezzi messi a disposizione anche dal Battaglia, socio di Marino.
L’associazione criminale provvedeva poi alla rivendita del carburante mediante false fatturazioni a gestori di idrocarburi operanti nella provincia di Ragusa.
L’organizzazione si sarebbe avvalsa del costante contributo di Cirino Scamporrino, residente a Lentini, dedito alla compravendita di armi clandestine immesse nel mercato da altri soggetti di rilevante caratura criminale operanti nella provincia di Catania. Tale circostanza è stata corroborata dall’operazione di polizia condotta da personale del Commissariato di Lentini che ha portato, nel gennaio 2015, al rinvenimento e al sequestro presso un’abitazione rurale di Carlentini di armi detenute illegalmente: una pistola calibro 38 con matricola abrasa e un fucile doppietta con relativo munizionamento.




Siracusa. Una via intitolata al pediatra Rodante: cerimonia sabato mattina

Si chiamerà via Sebastiano Rodante, intitolata al noto pediatra siracusano, uno dei pionieri degli studi scientifici moderni sulla Sindone, la strada che collegherà via Mascalucia a via Augusta. La cerimonia è prevista per sabato mattina, alle 10. A scoprire la targa, alla presenza dei familiari, sarà il sindaco Francesco Italia.




Siracusa. Addio al consiglio comunale, dopo lunedì vuoti i 32 scranni: arriva il commissario

Addio al consiglio comunale di Siracusa. Quella di ieri, in un clima per certi versi sospeso, con nervosismi, sorrisi tirati, qualche sguardo di fuoco, è stata  la penultima seduta dell’assise cittadina, l’ultima pienamente operativa. La bocciatura del Bilancio Consuntivo, qualunque sia stato il motivo che l’ha determinata; che si sia trattato di un errore di calcolo da parte di qualcuno, di una volontà precisa da parte di altri, di una conoscenza superficiale del diritto amministrativo, da parte di altri ancora, non ha lasciato alcuno spiraglio di recupero, nonostante i febbrili , frenetici, nervosi tentativi degli ultimi giorni. Il commissario nominato dalla Regione, il funzionario Giovanni Cocco, si sostituirà al consiglio comunale, ormai dunque sciolto, e approverà lunedì lo strumento finanziario. Da quel momento la giunta, con a capo il sindaco, Francesco Italia, lavorerà senza contraddittorio, rapportandosi solo con il commissario. Subito dopo il “no”, di cui alcuni non avevano ben valutato le conseguenze, era partita la corsa contro il tempo, il tentativo di studiare una soluzione che in corner potesse salvare consiglio (e consiglieri). Colloqui, approfondimenti, dialoghi, pare, anche con l’assessorato regionale agli Enti Locali, che in un primo momento sembrava aver mostrato delle aperture. Nessuna delle ipotesi valutate, tuttavia, sarebbe stata supportata dai criteri previsti dalla legge. Insomma, nulla da fare. Restano, tuttavia, degli elementi politici emersi proprio in questa circostanza. L’atteggiamento assunto da molti all’indomani di quanto accaduto, l’accanimento, la preoccupazione, l’ira perfino in qualche caso, oppure, all’opposto, la gioia incontenibile. Tutti fattori che hanno lasciato emergere una serie di dati politici e di obiettivi . Quello che sarà, dunque, lo si vedrà a partire da lunedì. A prescindere da tutto questo, ieri sera, il consiglio comunale ha affrontato alcuni dei punti all’ordine del giorno. Lunedì alle 18 darà, invece, il “via libera” all’acquisizione gratuita e l’accorpamento al Demanio Stradale comunali di terreni di proprietà privata utilizzati ad uso pubblico, tema che ieri è rimasto in sospeso.Saranno a carico dell’Ente le eventuali spese di frazionamento e gli atti catastali. Per il resto, “ok” ad un debito fuori bilancio di 42 mila euro per i lavori di ristrutturazione della scuola di via dei Mergulensi. “Si” anche alla proposta di Sergio Bonafede, per impegnare l’amministrazione comunale a predisporre corsi di preparazione per i sorteggiati a ricoprire l’incarico di presidenti di seggio, segretari e scrutatori, con il coinvolgimento della Prefettura e l’Ordine degli Avvocati, valendo come credito formativo obbligatorio. E questo, a quanto pare, è tutto.




Siracusa. Tecnologia e 26 proiettori hanno riportato in “luce” il tempio di Athena

Si è conclusa da pochi giorni, il 10 novembre, la proiezione artistica che ha riportato “in luce” il tempio greco di Athena, i cui resti sono ancora visibili ed inglobati nella Cattedrale di Siracusa. A rendere possibile la spettacolare iniziativa è stata una tecnologia avanzata e innovativa, made in Italy. Anzi, orgogliosamente made in sud. Il mapping statico che ha ridato “colore” alle suggestioni della storia è stato realizzato grazie all’uso contemporaneo di 26 Divum, piccoli ma performanti proiettori a led che hanno magicamente rigenerato l’immagine del tempio, come in un grande puzzle. Per questa prima volta assoluta, Siracusa e la sua Cattedrale sono stati scelti dalla Goboservice, giovane azienda con sede a Reggio Calabria. Giovane ma già molto quotata nel mondo delle proiezioni architetturali, a livello nazionale e internazionale. Un punto di riferimento per gli operatori interessati alla comunicazione visiva d’effetto.
Il settore culturale è la nuova frontiera su cui ha iniziato a misurarsi direttamente e attraverso una sua controllata, la start up innovativa “Showrba” che si sta specializzando proprio nei progetti artistici più complessi, in cui le proiezioni diventano strumenti di ricerca da utilizzare anche per il restauro virtuale.
Pietro Martino, il Ceo under 30 della Showrba, ci ha raccontato il “dietro le quinte” di questa sfida a Siracusa, concepita con Luca De Franco (manager Goboservice). Una sfida accettata con entusiasmo dal sindaco Francesco Italia che ha trovato nei festeggiamenti per i 25 secoli di vita del tempio l’occasione giusta per mettere in pratica l’intuizione artistica.
“Da tempo – spiega Martino – cercavamo un monumento particolare sul quale effettuare questo esperimento. La bellissima cattedrale di Siracusa si prestava in maniera eccezionale, non solo per la presenza di tracce importanti del passato ma anche per il contesto generale in cui avremmo dovuto operare, con la giusta distanza degli edifici circostanti su cui posizionare i proiettori. C’erano tutti i presupposti per creare qualcosa di emozionante”.
Un lavoro partito con largo anticipo. Già dopo l’estate i primi contatti con l’amministrazione comunale e successivamente con l’Ibam-Cnr. Sotto la responsabilità scientifica di Francesco Gabellone, l’ente di ricerca ha messo a disposizione del progetto un lavoro già realizzato, ossia la ricostruzione in digitale del tempio. E questo studio è stato riutilizzato per generare i prospetti ricreati con le proiezioni.
L’immagine tridimensionale particolarmente dettagliata è stata poi rielaborata dai grafici Goboservice e riprodotta in segmenti sui “Gobos”, gli speciali supporti vitrei inseriti nei proiettori. Un passaggio tecnico complesso che ha dovuto tenere conto di molteplici variabili a partire dalle scadenze ravvicinate: “E’ stata un’autentica corsa contro il tempo che ha messo alla prova tutto il team di grafici e installatori per rispettare i tempi stretti dell’ambizioso progetto”.

Aggiunge poi “i vincoli di proiezione derivanti dalla distanza, dal posizionamento, dall’inclinazione dei proiettori e dai volumi difformi delle pareti della cattedrale che non consentivano margini di adattamento una volta accese le macchine. L’immagine complessiva doveva essere semplicemente perfetta già in laboratorio”.
Per questo i tecnici hanno utilizzato delle speciali griglie ottiche con le quali sono stati generati i punti di riferimento utili a creare i segmenti da proiettare senza imperfezioni. E poi avanti, colonna per colonna, una metope dopo l’altra a ridare vita all’Athenaion celebrativo voluto dal tiranno Gelone nel 480 a. C.
Un intervento che in più ha reso omaggio con un’altra serie di gobos alla non meno suggestiva facciata barocca della Cattedrale, con una valorizzazione luminosa di statue, fregi e architravi.
Per quasi 2 settimane, grazie alle innovazioni tecnologiche messe in campo, il simbolo massimo del genius loci siracusano è riemerso dalla coltre dei secoli, tornando a mostrare al mondo l’archetipo dell’armonia classica raggiunta dalla cultura greca nel V° secolo. E Athena, dea della Sapienza, non può che avere apprezzato…




Siracusa. Differenziata, solito problema in discarica: mercoledì niente raccolta organico

Si annuncia un’altra settimana complicata per la raccolta differenziata a Siracusa. Il cronico limite strutturale ed organizzativo di impianti, problema arcinoto che la Regione non riesce a risolvere, provoca domani (13 novembre) un altro stop nella raccolta dell’organico a Siracusa.
A comunicarlo con una breve nota è la Tekra, società che gestisce il servizio a Siracusa. “Nella giornata di domani, mercoledì 13 novembre, causa mancanza di disponibilità presso gli impianti di conferimento, non verrà effettuato il servizio di raccolta dell’organico”.
La scorsa settimana la raccolta è stata sospesa in occasione di tre diversi passaggi.




Siracusa. Il vento chiama agli straordinari i Vigili del Fuoco, domani allerta gialla

Giornata di gran lavoro per i Vigili del Fuoco del comando provinciale. A creare i maggiori problemi è il forte vento che da ore batte la provincia siracusana. Solo nel capoluogo, sono stati centinaia gli interventi operati. Dal distacco di cornicioni in via Algeri alla palma instabile di via Tagliamento con in mezzo soccorsi vari tra alberi piegati o caduti, come i cartelloni pubblicitari ed altre piccole criticità. Diversi gli intervento ancora in coda, ma anche in questa complicata giornata i Vigili del Fuoco siracusani hanno fatto sentire la loro presenza.
Da domani annunciati miglioramenti nelle condizioni climatiche, con l’allerta meteo che è già scesa da rossa ad arancione. Da domani, il livello ancora giù con allerta gialla.




Amarezza Confindustria Siracusa, il ministro in visita non trova tempo per un incontro

Trapela un retroscena non da poco sulla giornata siracusana del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Nel giro di poche ore ha incontrato sindaci e associazioni ambientaliste, cittadini ed autorità. E con loro ha parlato di bonifiche ed ambiente. Non ha, però, incontrato quegli industriali a cui pure si è rivolto, invitandoli a seguire il nuovo metodo per il risanamento ambientale presentato con il coinvolgimento di Eni Rewind (ex Syndial).
Da Confindustria Siracusa filtra un certo malumore. Nessuna dichiarazione ufficiale, le bocche sono cucite. Di sicuro però l’associazione degli industriali non ha gradito di essere stata tagliata fuori dai momenti di confronto ufficiali. Pare che dalla sede di Scala Greca sia partita nei giorni scorsi una richiesta di incontro con il ministro in occasione della sua visita a Siracusa. Dall’entourage di Costa avrebbero però inviato come risposta un educato “non è possibile, troppi impegni”.
Il fatto poi che il tempo per andare in Eni ci sia stato, pare abbia creato più di un malumore. Come se dal ministro fosse indirettamente arrivata una indicazione circa l’esistenza di un interlocutore privilegiato, che sarebbe poi un’azienda a partecipazione statale. Fuori dalla porta Lukoil (che pure il ministro cita), Sonatrach, Air Liquid, Sasol. Non sfugge dai nomi che si tratti di gruppi stranieri. Una scelta operata per “stimolare” una corsa alle bonifiche, dando un esempio “italiano”? Una nuova gerarchia? Una scelta casuale? Tutto possibile.
Il sistema promosso dal ministro Costa ha comunque un precedente. Nel 2011 Isab siglò un accordo con il ministero dell’Ambiente in tema di bonifiche, con un investimento da 30 milioni di euro che si andarono ad aggiungere ai 10 già spesi. Interventi per risanare aree all’interno del vasto sito industriale, sotto il controllo ministeriale ed oggi quasi del tutto completati.




Siracusa. Salvate il Consiglio comunale, pressing su Palermo per rivotare il consuntivo

Il tentativo appare disperato ma è l’ultima carta rimasta. Per salvare il Consiglio comunale di Siracusa c’è una via. Tortuosa, tirata per i capelli e dalle non poche conseguenze. Questa mattina partirà, direzione Palermo, la delibera bocciata venerdì sera. Quel no al conto consuntivo che farebbe decadere il civico consesso.
Ma dopo ore di riunioni notturne e contatti serrati Siracusa-Palermo, specie da parte di alcuni pezzi importanti dell’opposizione, non sarà quella l’unica comunicazione a muoversi su quell’asse. Questa mattina, infatti, i capigruppo dovranno mettere la loro firma sulla richiesta di proroga dei termini da inviare all’assessorato regionale agli enti locali. Il salvagente è stato individuato nella assenza dei bilanci delle partecipare per cui ecco qui il fatto nuovo di diritto che – a termine di regolamento comunale – potrebbe portare ad una nuova convocazione per rivotare un atto già bocciato. Serve però il placet (non scontato) del segretario generale del Comune.
La Regione, dal canto suo, potrebbe acconsentire e derogare ai termini perentori per legge. Una eccezione per Siracusa, con il commissario ad acta chiamato a convocare il Consiglio comunale al posto della presidenza e procedere con la nuova votazione che cancella la precedente.
Dovesse filare tutto, come nei piani di chi spera si possa salvare il Consiglio comunale, cosa faranno i 15 assenti alla seduta di venerdì? I 5 “si” potranno lievitare?
Attenzione però. Si gioca con responsabilità che potrebbero andare oltre la politica e chiamare in causa la magistratura, contabile e ordinaria. E il primo monito parte dal quarto piano di Palazzo Vermexio: i bilanci delle partecipate ricadono nel bilancio consolidato e non nel consuntivo. Per anni sono stati approvati consuntivi senza bilancio delle partecipate (alcune non presentano i bilanci dagli anni 90) per cui se si sana il presente, cosa dire del passato?
Da ogni punto si guardi la vicenda, è proprio un gran bel pasticcio. Generato da un errore e, forse, sanato da un altro. “Non si può lasciare una giunta così senza il controllo e il pungolo di un Consiglio comunale”, ripetono alcuni tra i decani dell’assise per i quali quel voto al consuntivo vale quasi quanto una sfiducia.