Cementifici e rischi per ambiente: esposto del M5s anche in Procura a Siracusa

Rischi su ambiente e salute di cittadini e lavoratori e violazione dei diritti dei consumatori provocati dai cementifici “Buzzi Unicem” di Augusta, “Colacem” di Ragusa e di Modica e “Italcementi” di Isola delle Femmine (Palermo). Sono i punti cardine degli esposti inviati ai magistrati delle rispettive procure di Ragusa, Siracusa e del capoluogo siciliano firmati dagli eurodeputati del M5S Piernicola Pedicini e Ignazio Corrao e dai consiglieri regionali Stefania Campo, Giovanni Di Caro, Jose Marano, Giorgio Pasqua, Luigi Sunseri e Giampiero Trizzino.
I portavoce del M5S chiedono l’apertura di indagini investigative per appurare se le emissioni prodotte dai 4 cementifici siano dannose per l’ambiente e per la popolazione e, in caso affermativo, l’adozione di misure cautelari per i responsabili e il sequestro degli impianti.
Nell’esposto-denuncia i rappresentanti del M5S scrivono ai giudici sui possibili rischi derivanti dall’emissione di metalli pesanti tossici per l’ambiente e dannosi per la salute umana in particolar modo per i bambini e per i lavoratori esposti a cromo e cadmio attraverso l’inalazione e assorbimento della pelle. Ma non solo: c’è anche la violazione dei diritti dei consumatori, che al momento dell’acquisto non possono distinguere una confezione di cemento con elementi tossici derivanti da processi di combustione di CSS (combustibili solidi secondari) da una confezione di cemento prodotta “tradizionalmente” rispettosa del regolamento Reach che prevede la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche e ha lo scopo principale di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici e di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente.
“Una situazione davvero difficile quella dei cementifici – dichiara l’eurodeputato Piernicola Pedicini – è a rischio la salute dei cittadini e dei bambini in special modo, mentre in pochi guadagnano bruciando rifiuti. Chiediamo alla magistratura di intervenire per frenare chi approfitta di questa pratica e aggira leggi e regolamenti”.




Avolese muore in ospedale a Ragusa, la famiglia: “accertare responsabilità”

E’ morto in seguito ad un’operazione chirurgica ritenuta di routine. Un lungo arresto cardiaco e una decina di giorni di agonia per il 58enne avolese Corrado Roccaro, ricoverato al Giovanni Paolo II di Ragusa. La famiglia del rappresentante di commercio ha presentato un esposto alla Procura iblea che ha disposto l’autopsia per stabilire le cause del decesso. Il sospetto è che possa trattarsi di un caso di malasanità.
Roccaro, fratello del giornalista ed editore Seby, era stato ricoverato lo scorso 7 gennaio e subito sottoposto ad intervento per un’ablazione atriale, spesso eseguito in regime di day hostipal. Ma la stessa sera è stato trasferito in rianimazione per un “versamento di sangue”. E’ stata necessaria una seconda operazione chirurgica nella notte ma Corrado Roccaro non ha più ripreso conoscenza, attaccato ai macchinari per 11 giorni.
“Sono in attesa di un nuovo intervento di ablazione atriale. L’attesa è stata veramente snervante e proprio ieri, mi hanno comunicato che il 7 di gennaio mi potranno rifare l’intervento con un’altra metodologia a causa dei nuovi problemi che si sono presentati”, scriveva prima del ricovero sulla sua pagina social. Sempre su Facebook, la figlia annuncia battaglia per la verità. “Adesso papino mio faremo di tutto affinché chi ha sbagliato si assuma le dovute responsabilità. È l’unica cosa che possiamo fare per te”.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha avviato una indagine interna. E’ stata completata nelle ore scorse, invece, l’ispezione condotta da due tecnici inviati dalla Regione.




Siracusani pendolari della salute, Prestigiacomo: “32 milioni in prestazioni a Catania”

Nei giorni scorsi, la parlamentare Stefania Prestigiacomo (FI) aveva definito la sanità siracusana “bancomat” di Catania. E adesso la stessa deputata azzurra quantifica l’ammontare del “prelievo”: “oltre 32 milioni di euro”. Prestigiacomo prende in esame i primi 9 mesi del 2018. “Oltre 7.300 ricoveri nelle strutture della provincia etnea con, ad esempio 7 milioni di euro al Policlinico universitario, oltre 4 al Garibaldi, 3,2 al Cannizzaro, 2,5 all’Iscas di Pedara, 1 milione all’Humanitas e così via. Questi numeri, credo, diano l’esatta proporzione della considerazione di Siracusa come appendice e serbatoio di pazienti per Catania”.
Rimane quindi attuale la bocciatura della rete ospedaliera regionale che istituzionalizza “la marginalizzazione di Siracusa e la sua completa subalternità alla sanità catanese con la relativa condanna dei suoi malati al pendolarismo della salute”, spiega l’ex ministro. Eppure, secondo Stefania Prestigiacomo, basterebbe un piccolo sforzo per evitare tutto questo: “programmare per Siracusa un ospedale di secondo livello, cominciando da subito ad imboccare la strada del miglioramento”.
Su questo tema, ha preso corpo nei giorni scorsi una sorta di partito dei sindaci che vuole spingere per quel tipo di risultato. Un invito alla coesione ed all’unità rilanciato anche dalla Prestigiacomo. “Credo sia importante, lo ribadisco, che questa battaglia venga portata avanti in maniera unitaria e coesa da tutta la provincia sia in termini di Istituzioni rappresentative che di forze sociali e politiche”. Attenzione, però, a buttarla solo in caciara politica. “Se derubricheremo anche questa vicenda grave in una sterile polemica stracittadina avremo perso una occasione, del tempo e forse anche un po’ di dignità”.




Siracusa. Marciapiedi inaccessibili ai disabili, mozione di Democratici per Siracusa

Presentata una mozione per l’eliminazione delle barriere architettoniche dai consiglieri comunali Michele Buonomo, Andrea Buccheri e Salvatore Costantino. I tre esponenti di Democratici per Siracusa hanno focalizzato l’attenzione sulla necessità di interventi tra via Algeri 52, via Lazio e via Barresi mirati alla realizzazione di scivoli per diversamente abili in prossimità dei marciapiedi. “La mozione – precisa Buonomo, primo firmatario – punta all’apertura di un dibattito dell’intera aula consiliare con la proposta alla commissione di pertinenza circa la formulazione di un elenco di priorità su questo tema”.
Nell’area indicata dai consiglieri, mancano scivoli per diversamente abili in ambo i lati delle strade considerate. Gli unici casi di presenza si riferiscono a tratti condominiali, realizzati da attività commerciali, e alcuni difformi da normative e forse realizzati in passato senza regolare autorizzazione.




Rete sanitaria e nuovo ospedale, Cafeo apre all’alleanza pubblica: “ma con i 5 Stelle”

Sulla rete ospedaliera regionale interviene anche il deputato Giovanni Cafeo (Pd). “Urla, sfottò e toni quanto meno infantili sembrano caratterizzare in questi giorni il dibattito in città attorno alla nuova rete ospedaliera approvata dalla Regione Siciliana”, dice prima di entrare nel merito. “Sembra che nessuno voglia affrontare il tema centrale della questione e cioè che questa rete ospedaliera, quale atto programmatico della Regione, non è altro che il frutto di una gestione sanitaria del passato quanto meno discutibile, della quale adesso subiamo le relative conseguenze”, argomenta Cafeo.
“Le battaglie campali e le prese di posizione granitiche dovevano cominciare molti anni prima che la nostra sanità fosse nei fatti svenduta – spiega ancora – e oggi tutti quanti, nessuno escluso, non possiamo far altro che assumerci la responsabilità di quelle scelte sbagliate, certamente non corrette dalle decisioni di questo Governo”, la posizione del deputato regionale siracusano che apre all’alleanza pubblica rilanciata da Stefania Prestigiacomo. “Un’alleanza che però – precisa Cafeo – non può prescindere ad esempio dall’apporto dei parlamentari 5 Stelle, il cui ministro della Salute ha nei fatti approvato proprio la rete che si vuole invece giustamente modificare”.
Intanto, sul fronte nuovo ospedale Cafeo anticipa che l’Asp di Siracusa ha pronto un progetto per un nuovo ospedale “che potrebbe configurarsi tranquillamente di secondo livello. Si avrebbe cioè a disposizione uno strumento concreto attorno al quale far quadrato per provare a modificare l’impostazione della rete ospedaliera, dimostrando finalmente la maturità politica del territorio; ciò che resta da verificare a questo punto è la congruità del progetto con l’area scelta dal consiglio comunale, frutto sì di tre distinte deliberazioni ma con ogni volta diverse perimetrazioni”.




Siracusa. Barriere architettoniche, iniziano i lavori sulla rampa al Monumento ai Caduti

Iniziano i lavori per abbattere le barriere architettoniche al Monumento ai Caduti. Un intervento straordinario predisposto dal Comune con un prelievo dal fondo di riserva del sindaco. Era stato annunciato nei giorni scorsi dallo stesso primo cittadino, Francesco Italia, attraverso il suo profilo Facebook.
L’area è stata circoscritta: si interviene adesso sulla rampa di accesso che presentava una pendenza fuori norma, rendendo pericoloso l’utilizzo ed impedendo, di fatto, la fruibilità del monumento e l’accesso alla vicina pista ciclabile a quanti presentano difficoltà di deambulazione. Assolutamente impraticabile, poi, per chi utilizza una sedia a rotelle. Un problema che, in passato, diversi cittadini hanno segnalato intervendo in alcuni casi per inibire l’accesso per ragioni di sicurezza.
Esprime soddisfazione Siracusa Turismo Per Tutti, associazione presieduta da Bernadette Lo Bianco e che lavora all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, anche per un turismo accessibile. “Con i lavori di adeguamento che inizieranno a breve- commenta Lo Bianco- la pista ciclabile sarà davvero accessibile a tutti”.




Deputati regionali siracusani, le dichiarazioni dei redditi: da Gennuso alla Cannata

Sul sito dell’Assemblea Regionale Siciliana sono stati pubblicati i redditi dei deputati siciliani. Nella classifica dei 70 di Sala d’Ercole, è il messinese Luigi Genovese (23 anni, Forza Italia) il “paperone” con un reddito dichiarato nel 2018 di poco inferiore ai 278mila euro lordi. L’ex direttore dell’Università di Messina, Franco De Domenico (Pd) si piazza alle spalle con una dichiarazione che supera i 200mila euro. A chiduere il podio, Claudio Fava (I cento Passi) che supera i 176mila euro lordi.
Nessuno deputato regionale siracusano in tripla cifra. Pippo Gennuso è comunque davanti a tutti con 72.980 euro; Stefano Zito lo segue con una dichiarazione di 70.988; poi Giorgio Pasqua con 26.76. Quindi Cafeo (14.800) e Rossana Cannata (6.700).




Piccoli risparmiatori siracusani col fiato sospeso, il caso Banca di Ragusa al Ministero

Il caso Banca Agricola Popolare di Ragusa arriva al Ministero dell’Economia. Una delegazione del comitato dei piccoli risparmiatori è stata ricevuta dal sottosegretario Alessio Villarosa. Sono poco meno di 3.000 i siracusani coinvolti nella crisi delle azioni e rappresentano il 14% dell’azionariato. All’incontro hanno partecipato i parlamentari del Movimento 5 Stelle tra cui i siracusani Paolo Ficara e Maria Marzana.
I piccoli investitori temono di perdere i risparmi investiti in titoli considerati sicuri per via di regolamentazione europea e blocco della vendita.
“Abbiamo raccolto le loro preoccupazioni anche in riferimento alle ultime disposizioni normative italiane ed europee che hanno mutato in questi ultimi anni la regolamentazione della compravendita di azioni delle banche popolari e il riacquisto delle stesse”, spiegano al termine del vertice i due parlamentari. Pesano le parole, per evitare anche eventuali oscillazioni. “Abbiamo preso atto delle difficoltà e delle proposte degli azionisti che ringraziamo per gli spunti interessanti sui quali lavorare. Da parte del sottosegretario Villarosa vi è massima disponibilità ad analizzare queste proposte e lo stesso si è impegnato a riconvocare il tavolo già nei prossimi giorni al fine di trovare soluzioni proficue”.
Uno spiraglio che dovrà essere confermato, sempre al Mef, in occasione dell’audizione del management della Banca Agricola Popolare di Ragusa calendarizzata nel breve volgere di una settimana.




Villa del Tellaro, mosaici in abbandono: il Comune di Noto offre supporto. La Regione?

La Villa del Tellaro ed i suoi preziosi mosaici non ricevono la cura e le attenzioni necessarie. Ed è polemica sullo stato in cui è abbandonato il prezioso sito. A denunciarne pubblicamente le attuali condizioni è stato lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa. Il Comune di Noto non è rimasto a guardare e torna a chiedere, tramite il sindaco Corrado Bonfanti, un coinvolgimento diretto nella gestione della villa del Tellaro alla luce delle difficoltà dell’assessorato regionale ai Beni Culturali. “Pronti a collaborare con Soprintendenza e assessorato regionale per garantire fruizione, manutenzione e valorizzazione del sito”, conferma il primo cittadino.
“Ho scoperto che nei giorni scorsi le segnalazioni e le preoccupazioni di alcuni visitatori dei preziosi mosaici custoditi dentro la Villa Romana del Tellaro sono diventate una notizia giornalistica. Non intendo sottrarmi al confronto e alle mie responsabilità su questa annosa problematica e devo essere onesto nell’affermare che la direzione del Polo Regionale di Siracusa per i siti museali archeologici e quella del Parco di Eloro e Villa del Tellaro sono state sempre attente a trovare soluzioni tampone con spirito di sacrificio. Non posso dire lo stesso per l’assoluto silenzio del Polo Regionale di Siracusa e dell’assessorato regionale dei Beni Culturali sulle due mie missive di segnalazione e allarme e, contemporaneamente, di disponibilità alla collaborazione”, aggiunge indicando delle responsabilità.
Una prima lettera è stata scritta il 2 ottobre 2017 con destinatario il Polo Regionale di Siracusa per i siti e musei archeologici. Il Comune di Noto proponeva una convenzione che avesse per oggetto “la collaborazione e il supporto del Comune alle attività di manutenzione, fruizione e valorizzazione per i siti del Polo, sia attingendo a risorse proprie e a proprio personale, che avvalendosi della collaborazione di istituzioni, associazioni, enti di ricerca aventi le medesime finalità e con cui il Comune di Noto ha stipulato convenzioni, accordi di collaborazione, partenariati”. Il Comune di Noto offriva anche a disposizione personale tecnico, “sia proprio che a qualsiasi titolo in collaborazione con lo stesso”, per la progettazione e tutti gli atti relativi alla presentazione di progetti a valere su fondi europei che interessino le aree archeologiche e i beni culturali in genere ricadenti nel territorio. “Nota che non ha avuto alcun riscontro – ribadisce Bonfanti – così il 13 dicembre scorso ho deciso di riscrivere, stavolta direttamente all’assessorato regionale ai Beni Culturali, allegando la bozza di convenzione per velocizzare i tempi”.




Siracusa. Lettere di licenziamento per gli ex amministrativi Igm, sindacati sul piede di guerra

Lettere di licenziamento ai 20 lavoratori ex amministrativi di Igm . La Tekra,  l’azienda che, in via temporanea, è subentrata all’appalto di gestione dell’Igiene Urbana, ha inviato ai dipendenti e all’Ufficio Provinciale del Lavoro la comunicazione ufficiale, conseguenza di una trattativa che ha visto le parti in posizioni nettamente opposte. Grida allo scandalo Franco Nardi, segretario provinciale Fp Cgil. La lettera prevede una procedura di conciliazione, fissata per lunedì 28 gennaio all’Ispettorato del Lavoro. Per i sindacati, l’azione dell’azienda campana risulta incomprensibile, soprattutto perchè, allo stato attuale, fa notare Nardi, “non vi è alcuna certezza sulla futura gestione del servizio. Il contratto in vigore ha una durata di due mesi. A fronte di questo- prosegue l’esponente del sindacato- risulta assurda la forzatura a cui stiamo assistendo”. Il riferimento è alla sentenza del Tar di Catania, che ha disposto la sospensione dell’aggiudicazione del servizio in attesa di verifiche che il Rup del Comune, Gaetano Brex sta conducendo. “I lavoratori- puntualizza Nardi- hanno accettato l’idea di essere demansionati, dedicandosi anche allo spazzamento e alla raccolta dei rifiuti, pur di mantenere il proprio livello retributivo, come da contratto. Questo passaggio è stato discusso anche nel corso del recente incontro con il prefetto, che ha condiviso l’esigenza di non umiliare i dipendenti con tagli alle retribuzioni o ai livelli. Eppure- prosegue- la Tekra prosegue con il proprio atteggiamento arrogante, che potrebbe costringerci a denunciarla”. Al contempo i sindacati chiedono l’intervento del Comune “che non può fare, in questa vicenda- prosegue il segretario della Fp Cgil- da soggetto passivo”.