Lo scherzo horror The Ring anche in provincia di Siracusa: la finta Samara però rischia

Anche in provincia di Siracusa prende piede lo scherzo – macabro – noto come The Ring, dal nome del film horror che aveva come protagonista Samara. Una persona, o più d’una, sono state avvistate in giro di notte per strade poco trafficate travestite in modo inquietante, ad Avola (zona case popolari) e Noto. Avvistamenti, non ancora documentati da foto, anche alla Mazzarrona, a Siracusa. Nato negli States, finito su youtube viene ora “emulato” in diverse parti d’Italia. Di recente, diversi video dello scherzo girati a Catania erano diventati virali.
Il travestimento richiama proprio Samara, mostruosa creatura del film horror: una bambina cadaverica, vestita solo con un abito bianco e lunghi capelli neri a coprirle il viso.
In giro per le strade di Avola e Noto, spaventa a morte i passanti, avvicinandosi lentamente per poi inseguire correndo i malcapitati.
I responsabili di questo scherzo devono sapere che rischiano anche guai legali. La legge vieta di andare in giro con il volto coperto. Potrebbe essere anche considerata una aggravante l’aver provocato uno stato di paura e ansia alle vittime dello scherzo. E su tutto, la possibile fattispecie del procurato allarme.

foto da utenti Facebook




Quattro rapine in un giorno tra Pachino e Portopalo, individuati i due presunti autori

Sarebbero gli autori di quattro rapine (2 commesse e 2 tentate) tra Pachino e Portopalo. Per questo il gip del Tribunale di Siracusa ha disposto gli arresti domiciliari a carico di Vincenzo Accaputo (avolese di 26 anni) e il divieto di dimora nella provincia di Siracusa per il modicano Fabrizio Melfi (25 anni).
Le indagini sui 4 episodi sono state curate dal commissariato di polizia di Pachino e coordinate dal sostituto procuratore Marco Dragonetti. Una delicata attività investigativa su due rapine consumate ed altrettante tentate, commesse il 1° febbraio 2019, a poca distanza di tempo una dall’altra, da due persone travisate, di cui una armata di un fucile a canne mozze.
Presi di mira a Pachino il rifornimento di carburanti “Lukoil” di via Pascoli (bottino 1.200 euro) e un uomo sempre a Pachino che aveva appena prelevato allo sportello bancomat. Tentata rapina anche a Portopalo, in via Carlo Alberto ai danni di un anziano e poi presso una rivendita di tabacchi posta sul corso principale.
Gli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini evidenziano un quadro accusatorio “di assoluta gravità indiziaria”, secondo gli investigatori. Rilevanti nel complesso dell’indagine sono state il tracciamento degli spostamenti degli indagati attraverso le telecamere delle varie zone in cui sono stati commessi i delitti contestati, ma anche le intercettazioni e i tabulati telefonici autorizzati dalla Procura della Repubblica di Siracusa che ha coordinato le attività investigative.
Le indagini hanno messo in luce quello che sarebbe stato un vero disegno criminoso architettato dai due che, già nei giorni precedenti alla rapina, con premeditazione, si sarebbero muniti di un fucile a canne mozze col chiaro intento di commettere dei reati. Ed infatti, nell’arco di un’unica serata commettevano, in concorso, varie rapine a mano armata tra Pachino e Portopalo di Capo Passero.
Gli autori delle rapine, peraltro, tra un evento e l’altro, adottavano anche l’astuzia di cambiarsi di abito per sviare le indagini, circostanza questa che veniva accertata grazie alla ricostruzione video che evidenziava come il punto di partenza di ogni delitto sarebbe stata l’abitazione di Vincenzo Accaputo.
Proprio le telecamere di quella zona consentivano di cristallizzare la strategia criminale degli indagati e comparare gli abiti indossati con quelli immortalati dalle telecamere che insistono nei luoghi in cui venivano perpetrati i singoli delitti e con gli indumenti sequestrati presso l’abitazione dei sospettati. Analogamente, altri impianti di videosorveglianza privata svelavano il percorso e l’auto usata.




Palazzolo Acreide. Vandali in azione alla Villa comunale, danneggiati i servizi igienici

Raid vandalico nella notte alla Villa comunale di Palazzolo Acreide. Ignoti hanno preso di mira i servizi igienici dove hanno divelto una parete in cartongesso ed i sanitari in ceramica.
Questa mattina la scoperta. Primo sopralluogo da parte dell’amministrazione comunale che, oltre alla denuncia, sta ora valutando la migliore programmazione per la sistemazione dei bagni. “Ritengo sia stato un atto vandalico e di distruzione meditato e non una ragazzata”, il commento del sindaco, Salvatore Gallo.




Ferla. LithoStrati, su il sipario sulla rassegna di musica popolare acustica contemporanea

Torna, per la sua  diciannovesima edizione, l’appuntamento a Ferla con Lithos, quest’anno “LithoStrati, tutte le strade portano a Ferla. Il tema scelto anche questa volta ha a che fare con l’attualità, nel dettaglio le difficoltà legate alla chiusura di un tratto della strada provinciale. Difficoltà che, come spiega il direttore artistico Carlo Muratori, contengono sempre in sè anche una soluzione, un’alternativa. Ecco perchè “le tue strade”.  Lithos è la rassegna nazionale di musica popolare acustica contemporanea ormai consolidato punto di riferimento artistico. Ad ospitare la rassegna, sabato e domenica sera, come sempre la suggestiva cornice della scalinata dei Cappuccini. “La strada è il luogo della nostra crescita- prosegue Muratori- dell’incontro e del confronto con l’altro. Noi ti invitiamo a compiere il tuo cammino”. Il Comune di Ferla, retto dal sindaco, Michelangelo Giansiracusa continua a puntare sulla valorizzazione di una musica che coniughi tradizione e qualità. Ad aprire la prima serata saranno i “Canti e Cunti”, gruppo locale che promuove il dialetto gallico-italico che si parla proprio a Ferla, con canti inediti, che sono una ricerca etnografica e antropologica di fatti e avvenimenti accaduti nel corso della storia della Sicilia. A seguire, spazio alla giovane Label Discografica Indipendente Triade Records, che produce e promuove la musica d’autore in tutte le sue declinazioni e in tutti i suoi stili, un progetto di Paolo Leone, Oreste Muratori, Marco Caruso. E ‘ un vero e proprio collettivo di artisti. Ma lo stesso direttore artistico, Carlo Muratori, quest’anno sarà sul palco di Lithos. Torna, quindi, il suo live, un travolgente spettacolo di suoni e parole delle classiche canzoni che tutti conosciamo e cantiamo, un modo per ridare memoria e slancio alla nostra memoria melodica. Seconda serata con Alfonso La pira e Giuseppe Di Bella. Il primo, netino, è la nuova voce del new folk siciliana. Di Bella, invece, coniuga armonie del Mediterraneo con quelle del Sud America meno noto, una continua trasformazione con momenti di intimismo cantautorale. Intanto, a seguito della raccolta fondi organizzata dal Comune di Ferla in occasione dell’evento NERO DI FERLA, sabato 3 Agosto, sono stati raccolti 640 euro per Tancredi Santangelo, il giovane di 10 anni che dovrà sottoporsi ad un intervento negli Stati Uniti. I fondi sono già stati accreditati nel conto corrente destinato alla raccolta. Si continua proprio nel corso delle due serate dedicate a Lithos, questa sera e domani sera.




VIDEO. Porto turistico Spero, intervista con Vittorio Pianese: “superare le polemiche”

Il porto turistico Spero è una di quelle opere attorno alle quali si è annodata negli ultimi anni ogni discussione circa lo sviluppo economico di Siracusa.
L’importante investimento privato porterebbe in dote 450 posti di lavoro per la sua realizzazione e 250 a regime, senza considerare l’indotto. Inoltre, restituirebbe alla fruizione pubblica un pezzo importante del waterfront di via Elorina, oggi inibito.
Tra favorevoli e contrari, fautori della tutela integrale del territorio e sostenitori di un’opera che potrebbe trainare una economia, si era arenato negli ultimi anni l’iter di autorizzazione.
Ma la nomina di un rup e la convocazione di una conferenza dei servizi, da partw del Comune di Siracusa, rilancerebbero la costruzione di un’opera che nelle ultime settimane è tornata a guadagnare consensi.
Ne abbiamo parlato con Vittorio Pianese, presidente della Spero srl.




Siracusa-Cassibile, perde pezzi il cavalcavia. Intervengono i Vigili del Fuoco

Perde pezzi il cavalcavia che attraversa il tratto con caratteristiche di autostrada della ss114, in direzione Cassibile. Sono intervenuti nel primo pomeriggio i Vigili del Fuoco di Siracusa con l’autoscala. Sono così intervenuti sul tratto ammalorato.
Hanno rimosso le parti che presentavano pericolo imminente di distacco o di crollo e hanno informato gli enti competenti.
Chiusa al transito soltanto una corsia direzione Cassibile per il tempo necessario al completamento dell’intervento.




Siracusa. Una app per segnalare i miasmi: Regione, Cnr ed Arpa presentano Nose

Si chiama Nose ed è una app realizzata con il contributo scientifico del Cnr, Arpa e fondi dell’assessorato regionale all’Ambiente.
Decidata ai residenti del quadrilatero industriale siracusano (Priolo, Melilli, Augusta e Siracusa) nasce con lo scopo di convogliare tutte le segnalazioni di miasmi avvertite dalla popolazione in un unico strumento.
Oggi chi avverte strani odori nell’aria si lamenta sui social, qualcuno telefona ai vigili del fuoco, altri inviano mail alla Prefettura.
Nose (che in inglese significa naso) vuole raccogliere in un unico canale tutte quelle indicazioni che partono dalla popolazione.
Gratuita da scaricare e intuitiva nell’uso, permette – dopo la registrazione dell’utente – di inviare la propria segnalazione attraverso l’indacazione di alcune caratteristiche (odore di zolfo, gas, fognatura etc), l’intensità ed eventuali fastidi registrati (bruciore, fastidio agli occhi, etc). La geolocalizzazione traccia la posizione di provenienza della segnalazione (con un range approssimativo di 200 metri circa per ragioni di privacy), permettendo così di creare delle mappr utilizzabili lato amministratore per cercare di mappare la concentrazione di miasmi nel quadrilatero.
Costata circa 50mila euro, e già attiva all’indirizzo nose-cnr.arpa.sicilia.it
Utile per raccogliere e mappare le segnalazioni, non fornisce però risposte sull’origine e la natura dei fenomeni odorigeni che vengono avvertita dalla popolazione. Per quello la Regione ja pronti altri 340mila euro da destinare all’acquisto di campionatori (nasi chimici) da utilizzare allo scopo.
Il cittadino, al momento, dovrà accontentarsi di scoprire quante segnalazioni ci sono state nei quattro Comuno individuati. Ma solo 24 ore dopo i fenomeni.
Per conoscere in tempo reale i dati sulla qualità dell’aria siracusana bisognerà ancora attendere.
La app Nose è stata presentata questa mattina in Prefettura a Siracusa, nel corso di un vertice a cui hanno partecipato i sindaci di Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa e l’assessore regionale all’Ambiente, Totò Cordaro, insieme ai rappresentato del Cnr, di Arpa ed il prefetto Luigi Pizzi.




Siracusa. Oltre boccia la app segnala miasmi: “servono controlli quotidiani su emissioni”

“Anziché presentare app, la Regione Siciliana avrebbe dovuto da tempo introdurre un serio controllo in continuo delle emissioni industriali, così come avviene in altre regioni, come la Lombardia, al posto di quello quadrimestrale (tre controlli di 8 ore ciascuno per ogni anno) che ancora esistente in Sicilia. Controlli peraltro preceduti da preavvisi e per certi versi ‘in mano’ privata e comunque condizionabili dalle imprese della raffinazione”.
A Fabio Granata, assessore comunale e leader del movimento Oltre, non piace l’app Nose presentata oggi in Prefettura. Una piccola mossa per un problema grande e ancora senza soluzione, insomma. Qualche mese fa, peraltro, Oltre ha consegnato alla Procura della Repubblica un esposto con 1.300 firme per i miasmi industriali.
Da Primo firmatario e promotore dell’iniziativa, Granata esprime perplessità sulla app di rilevamento dei miasmi oggi presentata. “Da tempo esistono apparecchiature industriali da camino che contemporaneamente controllano in continuo diossine, organoclorurati, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli e PM2,5 e PM10. In questi sistemi gli inquinanti vengono intrappolati in sistema sigillato a cura dell’Arpa, contenente la cartuccia-trappola, che dopo periodo programmato viene prelevata per essere analizzata in laboratorio e sostituita con una nuova, riprovvedendo sempre alla sigillatura. Apparecchi di questo tipo già sono installati in impianti industriali italiani, come Venezia inceneritore e Centrale termoelewttrica Enel e in molte raffinerie all’estero”, ricorda Granata. Qualcosa di simile è già presente, ad esempio, dell’impianto di raffinazione principale del siracusano, quello di Isab-Lukoil.
“La Regione e il Ministero voltino pagina e impongano controlli effettivi poiché la situazione dell’aria e delle patologie a Siracusa e nell’area industriale resta gravissima. La Regione peraltro revochi i recenti nuovi permessi di trivellazione petrolifera relativa a zone di pregio: la Sicilia ha già dato”, conclude Granata.




Operazione Calderone: fatture false ed evasione milionaria, presunto sistema svelato dalla Gdf

Guai anche sul fronte tributario per i soggetti indagati nell’ambito dell’operazione “Calderone”. Ad aprile la Guardia di Finanza aveva sequestrato oltre 8 milioni di euro, un deposito di oli minerali e un ingente quantitativo di prodotto petrolifero, introdotto nel territorio dello Stato in contrabbando, cioè senza il pagamento delle accise dovute.
Adesso, i finanzieri della Compagnia di Augusta hanno eseguito un’attenta e minuziosa attività di verifica nei confronti della società che gestiva il deposito, la Lubricarbo S.r.l., al fine di cristallizzare gli ulteriori profili di interesse in materia fiscale.
Le attività di polizia tributaria, rafforzate da approfondimenti tecnici, hanno consentito di appurare che la società – negli anni precedenti alle indagini di polizia giudiziaria – sarebbe stata già dedita ad altre articolate forme di evasione, ai danni dello Stato, con il ricorso al sistema delle cosiddette “frodi carosello”.
Oggetto dell’attenzione “trasversale” dei militari è stata l’ingente “commercializzazione” del prodotto, passata dalle scritture contabili della società negli anni 2015 e 2016. L’incremento vertiginoso del volume d’affari rispetto agli anni precedenti, in assenza di modifiche organizzative di rilievo, la contestuale assenza di strutture logistiche adeguate, la presunta pericolosità fiscale dei soggetti clienti/fornitori e la presenza di dichiarazioni di intento prodotte da soggetti privi dei requisiti previsti per legge, hanno portato a ritenere che la Lubricarbo S.r.l. fosse parte di un più ampio disegno criminoso, finalizzato all’evasione delle imposte mediante l’utilizzo di società “cartiere”, con il solo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti.
L’uso dei falsi documenti fiscali avrebbe consentito alla società, da un lato, di aumentare i propri costi in bilancio, comprimendo l’utile d’esercizio e, dall’altro, di abbattere gli oneri relativi all’iva, di cui si facevano carico le società cartiere (“evasori totali”). L’articolato meccanismo avrebbe reso così possibile la commercializzazione del prodotto a prezzi assolutamente vantaggiosi, alterando il mercato legale e compromettendo il principio di libera concorrenza.
A conclusione delle attività, sono stati riscontrati costi indeducibili derivanti dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per complessivi 68.729.354,04 euro; elementi positivi di reddito non dichiarati per 3,9 milioni di euro, con illecito risparmio di IRES per complessivi 19,8 milioni e violazioni all’IVA per 27,2 milioni. Il reale volume dell’attività sociale, per una base imponibile pari a 72.716.531,24 euro, è stato anche segnalato ai competenti Uffici per i riflessi ai fini Irap.
Giunti a contestazione amministrativa anche i fatti di contrabbando, frutto delle precedenti indagini, che hanno comportato evasione di accise dovute per 8,6 milioni di euro.
I responsabili del sistema criminoso sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per contrabbando e altri reati di natura penale – tributaria.

foto archivio




Siracusa. Pensioni di settembre in pagamento alle Poste da lunedì 2 settembre

Poste Italiane informa che in provincia di Siracusa le pensioni del mese di settembre saranno messe in pagamento a partire da lunedì 2.
Tutti i titolari di un Conto BancoPosta e di un Libretto di Risparmio e in possesso della carta Postamat oppure della Carta Libretto, hanno comunque la possibilità di prelevare il contante in disponibilità sul proprio conto Bancoposta o sul proprio Libretto di risparmio anche domenica 1 settembre utilizzando uno dei 44 ATM Postamat disponibili in tutta la provincia, fino a 600 euro al giorno.
Per tutti i pensionati che riscuoteranno il rateo dal 2 settembre, Poste Italiane consiglia di recarsi presso gli uffici postali in tarda mattinata, oppure durante la fascia oraria pomeridiana nel caso degli uffici aperti nel doppio turno. Dalle rilevazioni effettuate, infatti, è emerso come generalmente i flussi di clientela, e conseguentemente i tempi di attesa, siano molto più bassi nel corso della giornata rispetto alla fascia oraria compresa tra l’apertura degli sportelli e la prima metà della mattinata.