Siracusa. Via Agatocle, pulizia e bonifica dell’ex cintura ferroviaria: “Ora la recinzione”

Interventi di pulizia a bonifica nell’area di cantiere ex FS di via Agatocle, dove un tempo si trovavano i binari, attraversati dai treni. Ad annunciare il completamento dei lavori, l’assessore Giusy Genovesi. “Sono stati ripristinati – racconta attraverso la sua pagina Facebook- il decoro, le normali condizioni igieniche e sanitarie ed è stato eliminato il rischio che si potessero sviluppare, in quel tratto incolto,  degli incendi”. Si tratta di un’area a ridosso della quale si trovano anche diverse abitazioni. Gli interventi condotti non sono, comunque, gli unici in programma. L’assessore Genovesi preannuncia, infatti il prossimo passaggio: la recinzione.




Riaperto lo spazio areo dell’aeroporto Fontanarossa: partenze regolari

Riapre ma parzialmente lo spazio aereo dell’aeroporto di Catania. Alle 6.30 è arrivata la nuova comunicazione della Unità di Crisi. “A causa della diminuzione dell’emissione di cenere vulcanica in atmosfera, disposta la parziale riapertura dello spazio aereo dell’aeroporto di Catania. Fino alle ore 11 di oggi, sabato 20 luglio, sarà consentito l’arrivo di 6 aeromobili ogni ora: nessuna limitazione per le partenze, ma ovviamente tutti i voli potranno subire ritardi e disagi. Si pregano i gentili passeggeri di chiedere informazioni sui singoli voli esclusivamente alle proprio compagnie aeree”.




Resort Pillirina e Spero: due progetti, stessa sorte. Per il Tar vince il Piano Paesaggistico

Due sentenze del Tar che potrebbero pesare come un macigno sugli investimenti privati che si erano immaginati negli anni passati e che avrebbero dovuto cambiare l’immagine di Siracusa: il progetto noto come Spero (waterfront di via Elorina) e il resort alla Pillirina.
In comune hanno il pronunciamento negativo dei giudici amministrativi. I ricorsi presentati sono stati dichiarati, in tutto o in massima parte, inammissibili. Il piano paesaggistico vince su tutto. E pare rafforzare i timori a più riprese manifestati dagli edili che paventano il blocco dello sviluppo e delle nuove progettualità. Esultano, invece, gli ambientalisti che hanno lottato e difeso per il piano, i vincoli e la loro applicazione. Chi abbia realmente ragione è, oggi, difficile da capire. Il dilemma di fondo resta: Siracusa può ancora attrarre investimenti privati e muovere la sua economia o è condannata al piccolo cabotaggio? Molto dipenderà anche dal tipo di utilizzo sostenibile che si riuscirà a fare dell’immenso patrimonio naturalistico di cui la città gode.
Quanto ai due provvedimenti, entriamo nel dettaglio. Elemata Maddalena, la società che aveva presentato il progetto per il resort alla Pillirina poi negli anni riveduto in chiave meno cementificata, aveva presentato ricorso al Tar contro il piano paesaggistico. Evidenziati, in particolare, “i profili di incompatibilità costituzionale della violazione, da parte di diverse disposizioni del Codice Urbani, sia delle regole di partecipazione sociale che del principio della concertazione istituzionale tra tutti i diversi livelli di potere pubblico legislativo ed amministrativo”. Ma alla fine delle 24 pagine della sentenza, i giudici del Tar di Catania non ritengono di dover accogliere il ricorso e le motivazioni aggiuntive. Non finisce qui per Elemata che – in una sorta di spola continua – sta preparando il ricorso al Cga.
Stessa iniziativa al vaglio del legali di Spero che avevano presentato al Tar ricorso contro il piano paesaggistico parlando di “eccesso di potere per difetto radicale dei presupposti, travisamento dei fatti, difetto di istruttoria, difetto di motivazione, illogicità e contraddittorietà manifesta”. Ed inoltre “violazione dei principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità dell’attività amministrativa: l’approvazione del Piano sarebbe avvenuta in violazione di legge, considerata la carenza assoluta dell’intero iter procedimentale, a seguito della sentenza del Tar di Catania che ha annullato l’adozione del Piano in questione”. La Prima sezione del Tribunale amminsitrativo si è però pronunciana sul ricorso e sui motivi aggiunti dichiarandoli “in parte inammissibili e per il resto li respinge”.




Muddica: il sindaco di Melilli, Peppe Carta, lascia i domiciliari

Dopo oltre cinque mesi ai domiciliari, torna in libertà il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. Per il Tribunale sono venute meno le condizioni che richiedono il mantenimento della misura cautelare.
Carta era stato arrestato lo scorso14 febbraio nell’ambito dell’operazione “Muddica”.




Il protagonista: giubbotto anti-proiettile e sangue freddo per sventare rapina alle Poste

“Bravi tutti, complimenti. Un onore guidare questi uomini”. Il maggiore Alessandro Chichi distribuisce meriti e pacche sulle spalle ai suoi. Ma il vero protagonista di giornata è proprio lui, ufficiale al comando della Compagnia Carabinieri di Siracusa.
Se la rapina alle Poste di Belvedere si è conclusa con l’arresto del responsabile e soprattutto senza che nessuno si sia fatto male seriamente, è grazie al suo intervento. Nelle fasi calde dell’operazione, con l’uomo armato chiuso all’interno dell’ufficio postale con diversi ostaggi ed i carabinieri schierati tutti attorno all’edificio, ha indossato il giubbotto antiproiettile e si è diretto verso un finestrone delle Poste. Da lì ha iniziato a parlare con il rapinatore, tentando di aprire un canale di dialogo e magari convincerlo alla resa. Lavoro da negoziatore. “Aveva il volto travisato da occhiali e cappellino. Era evidentemente nervoso, si rendeva conto che per lui non c’erano alternative all’arresto”, racconta al telefono su FMITALIA.
Hanno discusso per diversi minuti, anche degli ostaggi. “In quel momento, con un uomo armato e nervoso, erano la nostra priorità. Quando ha finalmente accettato di poggiare per terra la pistola, accogliendo il mio invito, ho capito che potevamo portare in salvo le persone all’interno. C’era in particolare un uomo disteso sul pavimento, l’estrema tensione gli aveva causato un malore. Sembrava accusare anche delle convulsioni. Siamo riusciti a convincere il rapinatore a consentire i soccorsi. Per questo voglio ringraziare il personale del 118 intervenuto, sono stati bravi anche nel seguire scrupolosamente le nostre indicazioni”, dice ancora il comandante della Compagnia Carabinieri di Siracusa.
Poi, improvvisa, l’escalation. Ormai in trappola, il rapinatore decide di giocare il tutto per tutto. Si fa scudo di quattro ostaggi ed esce dall’ufficio postale. Ha ripreso la pistola, i carabinieri si tengono a debita distanza per evitare gesti inconsulti. E quando si lancia in una corsa disperata, si lanciano all’inseguimento. C’è anche il maggiore Alessandro Chichi. Troveranno in pochi minuti il rapinatore nascosto su di un albero, all’interno di un fondo agricolo. “Non poteva scappare”, commenta secco l’ufficiale. Mentre il rapinatore viene ammanettato, i carabinieri raccolgono alcune mazzette di denaro: le aveva perdute arrampicandosi. Erano parte del bottino (poco meno di 13mila euro) nascosto nei pantaloni. E restituito alle Poste.




Lavori sull’autostrada: code chilometriche tra Augusta e Siracusa

Code chilometriche questa mattina sulla Siracusa-Catania, all’altezza di Augusta in direzione Siracusa. Alla base del sensibile rallentamento alla circolazione veicolare, i lavori in corsa  per il rifacimento del manto stradale. I veicoli si muovono praticamente a passo d’uomo, con estenuanti attese per gli automobilisti e traffico praticamente paralizzato. Fioccano le proteste per la scelta del momento dell’anno in cui far partire gli interventi, per quanto necessari. Nel cuore della stagione estiva, infatti, è notorio l’aumento del volume di traffico lungo l’autostrada e sulle principali arterie di collegamento del territorio. I cantieri, in realtà, sono aperti da una settimana. Solo oggi, tuttavia, si sarebbe venuta a creare questa problematica situazione.




Noto. Scritte sui muri contro la Guardia di Finanza: è caccia al responsabile

Scritte ingiuriose verso la Guardia di Finanza sono comparse sui muri di via Ducezio, a Noto. Con una vernice spray rossa, verosimilmente nottetempo, mani anonime hanno composto frasi come “la guardia di Finanza pretende tangenti” o “informa su ispezioni in cambio di mazzette” ed altri insulti.
Le indagini sono affidate ai carabinieri che stanno visionando le immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Già lo scorso anno vi era stato un precedente simile.
“Invito i netini a stringersi attorno alla Guardia di Finanza ed ai Finanzieri”, è l’appello del giornalista antimafia Paolo Borrometi che vede in queste scritte la recrudescenza di un piano di delegittimazione sui territori delle istituzioni. “Proprio a Noto la Finanza, appena pochi giorni fa, ha spogliato di tutti i suoi averi il boss Rino Albergo e la sua famiglia”, ricorda tra l’altro Borrometi in lungo post sui suoi canali social.




Noto. Il sindaco Bonfanti sta con la Gdf, “ci inorgoglisce”

”Vicino alla Comandante e agli Agenti della Tenenza di Noto della Guardia di Finanza, dopo l’ennesimo tentativo di discredito perpetrato a opera di un isolato calunniatore”. Lo dichiara il sindaco Corrado Bonfanti, dopo le scritte denigratorie apparse questa mattina, nel giorno del l’anniversario della strage di via D’Amelio, su alcuni muri della città.
Il primo cittadino parla di “un isolato calunniatore”. Poi rimarca l’importante attività della Guardia di Finanza a Noto, “coronata da importanti successi che ci inorgogliscono e ci fanno sentire dei privilegiati. È quando operi bene e con successo che ti attaccano per insinuare il seme del sospetto”.




Fototrappola da record in contrada Muraglia di Mele: “zozzoni” immortalati a iosa

Pioggia di sanzioni per i ribelli della differenziata che hanno pensato di poter buttare la loro spazzatura lungo la strada, zona Muraglia di Mele. E’ territorio di Siracusa, a pochi passi da Floridia. La fototrappola piazzata dal nucleo Ambientale della Polizia Municipale ha immortalato decine e decine di sporcaccioni, fissando perfettamente a fuoco nelle immagini targhe e volti. Mentre continua l’esame dei filmati, iniziano a partire i primi verbali.
Non è escluso che alle persone sanzionate verrà anche chiesto di presentarsi nella sede del comando Municipale per analizzare la loro posizione Tari. La tassa locale è tra le più evase ed è lì il primo problema di sussistenza e qualità del servizio rifiuti stesso.
Nel frattempo, inizia a produrre i suoi frutti anche il lavoro degli ispettori ambientali comunali volontari. “Sguinzagliati” alla Borgata e nelle contrade marinare, hanno prodotto un notevole numero di dettagliate segnalazioni con sufficienti elementi identificativi dei responsabili di vari episodi di abbandono rifiuti o conferimento fuori orario. Anche in questo caso, pronti in un numero a doppia cifra i verbali.




Detenuto tenta evasione in ospedale: bloccato da agenti della Polizia Penitenziaria

La Polizia Penitenziaria ha sventato un’evasione. Un detenuto ha cercato di darsi alla fuga dall’ospedale Muscatello, approfittando della situazione. Ritrovati poi in altra operazione due telefonini, all’interno della struttura carceraria, utilizzati verosimilmente per comunicazioni con l’esterno.
Il detenuto che ha tentato l’evasione – secondo quanto racconta il segretario generale Uilpa Sicilia, Gioacchino Veneziano – avrebbe cercato di eludere la vigilanza del personale addetto alla custodia, cercando di scappare mentre si trovava in ospedale.
Per bloccarlo, gli agenti non hanno esitato ad ingaggiare “una furente colluttazione e senza usare le armi sono riusciti ad evitare l’evasione, riportando tutto in condizioni di sicurezza”.
Per i poliziotti intervenuti, 15 giorni di prognosi per le ferite riportate. Sono poi stati ritrovati due mini telefonini abilmente celati all’interno del carcere.
“Ringrazio i Poliziotti Penitenziari di Augusta che hanno evitato l’evasione di un criminale da una struttura esterna evitando con grande preparazione l’uso delle armi, augurando a loro una veloce guarigione. E ci complimentiamo per l’altra operazione che ha consentito il ritrovamento di ben 2 micro-cellulari, ma nel frattempo scriveremo al Ministro Bonafede e al Capo del Dipartimento Basentini e al Provveditore Regionale delle carceri siciliane per fare luce a questi aberranti episodi”.