Siracusa. Rischio ambientale: la Gdf sequestra un capannone e 20.000 mq di terreno

Un’area di oltre 20.000 metri quadrati è stata posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza insieme agli uomini del Nictas (Nucleo Investigativo Circondariale Tutela Ambientale e Sanitaria) della Procura di Siracusa. L’ampio terreno si trova a Cozzo Pantano e vi si troverebbero collocati materiali pericolosi per l’uomo e per l’ambiente.
Nella zona insiste infatti un capannone, usato anni fa a fini industriali, le cui coperture sono fatiscenti e parzialmente sbriciolate.
Lo stato di degrado della struttura non è sfuggito alle pattuglie del Servizio Navale della Guardia di Finanza di Siracusa, che hanno chiesto l’intervento di un elicottero per eseguire un rilevamento dall’alto.
Sono quindi partiti gli accertamenti per l’analisi dei materiali, che si sono rivelati pericolosi perchè in amianto ormai deteriorato e particolarmente insidioso anche perché, nelle immediate vicinanze, si trovano terreni agricoli. Il responsabile dell’area è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per attività di gestione di rifiuti non autorizzata. L’ipotesi di reato sarebbe suffragata anche dal mancato rinvenimento di lastre di amianto a copertura del capannone, cadute al suolo, che si ritengono illecitamente smaltite in quanto non è stata trovata traccia della loro regolare eliminazione tra i costi della società che contabilizzava il relativo cespite.




Perchè le fiamme pericolosamente vicine alla zona industriale? Vertice al Comune

Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha convocato lunedì in Municipio i responsabili sicurezza e anti-incendio di tutti gli stabilimenti della zona industriale. Il primo cittadino vuole capire come sia stato possibile che le fiamme siano riuscite ad entrare in aree di pertinenza degli impianti (Versalis e Ias soprattutto). E’ polemica sul rispetto dell’ordinanza che impone la pulizia delle aree e la creazione di corridoi di sicurezza per “tagliare” il fuoco ed evitare una rapida propagazione delle fiamme.
“Il sospetto che non tutti abbiano rispettato le misure che pure avevamo chiesto, richiesto e segnalato c’è. Per questo ho voluto convocare il vertice lunedì. Certe situazioni non devono più ripetersi. Sono pronto a portare tutto in Procura, il Comune di Priolo si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento”.
Viene valutata intanto la richiesta dello stato di calamità mentre i festeggiamenti per i 40 anni dell’autonomia priolese sono stati posticipati di una settimana.




La straordinaria manovra di soccorso: dodici minuti per evacuare Marina di Priolo

Se il devastante rogo di Priolo non ha avuto conseguenze ben peggiori è anche perchè la risposta all’emergenza è stata vicina alla perfezione. Mentre le fiamme avanzavano veloci ed il fumo riempiva le narici, tutta Marina di Priolo è stata evacuata in 12 minuti. Circa 850 metri lineari di lidi e spiagge svuotati in 720 secondi, un risultato eccezionale difficile anche solo da avvicinare in esercitazione.
Per riuscire nell’incredibile operazione di sicurezza, si sono mobilitati tutti. Dalla Protezione Civile di Priolo alle forze dell’ordine: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Municipale. Un lavoro collettivo, senza risparmio di energie, utilizzando anche mezzi privati per allontanare tutti dal pericolo incombente. Il fumo più che le fiamme facevano paura, al punto da rendere necessaria l’evacuazione. E se le operazioni via terra fossero diventate troppo complicate, c’erano già pronte nello specchio di mare davanti Marina di Priolo due motovedette della Guardia Costiera e le moto d’acqua della Polizia.
E’ anche grazie a questo movimento ordinato e coordinato se non ci sono stati feriti o peggio. A Priolo è stato chiesto l’encomio solenne per la Protezione Civile comunale. “Siamo stati fortunati. Ha funzionato tutto”, si schermisce il disaster manager Gianni Attard. La sensazione diffusa, però, è che abbiano fatto qualcosa di veramente straordinario, finito ai margini della cronaca.




Siracusa. Castello Eurialo, a tappe forzate verso la riapertura: “31 luglio, cancello aperto”

La data è cerchiata di rosso sul suo calendario: 31 luglio,mercoledì. E’ il giorno in cui il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, vuole riaprire il castello Eurialo. La celebrata fortezza dell’antichità è da circa un anno “inaccessibile” ai visitatori che pure continuano a raggiungere Belvedere per “sbattere” contro un cancello chiuso.
La pulizia avviata dai Forestali siciliani dovrebbe essere completata entro una settimana. Sono stati intanto affidati i lavori per il rifacimento delle staccionate ed è stata completata la periziai sugli alberi bruciati lo scorso anno.
“La chiusura del castello Eurialo è una vicenda che ha fatto male all’immagine della Sicilia. Stiamo mettendoci impegno per arrivare pronti all’apertura del 31 luglio”, conferma Rizzuto che da poche settimane ha assunto l’incarico a Siracusa, dopo la positiva esperienza da soprintendente a Ragusa.
Anche il tempio di Giove potrebbe riaprire le porte per un piccolo calendario di aperture straordinaria. E’ un altro progetto a cui si sta lavorando, dopo l’avvenuta pulizia dell’area grazie ai volontari del Cai e della cooperativa sociale Insieme.
A proposito di diserbo e pulizia, dalla Regione sono in arrivo i fondi necessari per bonificare il ginnasio romano, il sito di Akrai (Palazzolo) ed il sito di Eloro (Noto). La villa del Tellaro (Noto), invece, è stata ripulita grazie all’intervento della Forestale.




Siracusa. Operazione Double Check: sequestrati 82kg di pescato, 11.500 euro di multe

Cinque multe per complessivi 11.500 e un quantitativo totale di prodotto ittico sequestrato di circa 82 kg. E’ il bilancio finale dell’operazione Double Check condotta dalla Guardia Costiera di Siracusa. Nel dettaglio, un uomo è stato multato per 3.000 euro per trasporto di prodotto ittico a bordo di un mezzo privo di autorizzazione sanitaria; 3 sanzioni amministrative (4.500 euro) e sequestro di 32kg circa di prodotto ittico per mancata tracciabilità (il pescato è stato devoluto in beneficenza). Un altro uomo è stato sanzionato per 4.000 Quattromila euro per vendita di prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva, nello specifico Kg 50 circa di mitili bivalvi (cozze) trovati ancora vivi e rigettati in mare.




Cassibile-Rosolini, manutenzione del verde in autostrada: via ai cantieri

Sono stati avviati dal Consorzio Autostrade Sicilie gli interventi di manutenzione del verde lungo il tratto Cassibile-Rosolini della Siracusa-Gela, in entrambe le direzioni di marcia.
I lavori saranno eseguiti in orario diurno che notturno e riguardano tutti gli svincoli e le rampe d’uscita ed entrata oltre all’intero spartitraffico. Cantieri chiuse nelle giornate di esodo d’agosto.
Per effettuare le manutenzioni sarà necessario chiudere di volta in volta le corsie di emergenza, marcia e sorpasso, nonché le rampe di uscita e di entrata. Ad eseguire gli interventi è la ditta Mammana Michelangelo di Castel di Lucio.




Siracusa. Condannato posteggiatore abusivo: 5 anni per tentata estorsione

Condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione per Andrea Amato, uno dei posteggiatori abusivi accusato di tentata estorsione nei confronti dell’allora sindaco Giancarlo Garozzo e l’assessore Salvo Piccione. Nel corso del rito abbreviato con cui il difensore del 37enne ha ottenuto che venisse stralciata la sua posizione rispetto a quella degli altri imputati, il pm aveva chiesto una condanna ad 8 anni anche l’accusa di incendio doloso dell’auto di proprietà della moglie di Garozzo, episodio che ebbe una vasta eco. Per questa accusa, l’avvocato di Amato ha chiesto invece l’assoluzione. Una tesi accolta dal gip che lo ha condannato solo per i due episodi di estorsione che gli vengono contestati.
La tentata estorsione consisteva in minacce e pressioni psicologiche verso il sindaco Garozzo e l’assessore Piccione, al fine di garantirsi libertà nell’esercizio abusivo dell’attività di posteggiatore nei pressi della Neapolis.
Procedono, intanto, le udienze del processo che si celebra con rito ordinario nei confronti degli altri posteggiatori abusivi imputati (Francesco Mollica, 36 anni, Salvatore Urso, 59 anni, e Lucia Urso, 38 anni).




Siracusa in tv: su Real Time la puntata “ortigiana” di Assaggi d’Amore

Sabato 13 luglio, alle 15.50, in onda su Real Time la puntata girata a Siracusa di “Assaggi d’Amore”. E’ un nuovo format dedicato al dating show, condotto da Giorgia Palmas e Filippo Magnini. Le riprese sono state effettuate dal 10 al 13 marzo scorso.
Con la collaborazione della Film Commission comunale e della Pro Loco Siracusa è stata realizzata una selezione che ha premiato Dario Guastella e Alessia Giglio: i due giovani, accompagnati da Giorgia Palmas e Filippo Magnini, hanno percorso Ortigia mostrando l’aspetto romantico di Siracusa, dando l’opportunità di promuovere quindi il turismo di coppia. Insieme a Dario e ad Alessia, protagonista anche…la Fonte Aretusa.




Riavviato il depuratore consortile dopo il blocco per l’incendio di mercoledì

E’ tornato in funzione il depuratore consortile gestito da Ias. Dopo l’incendio dello scorso mercoledì, l’impianto è stato rialimentato ieri sera da Enel Distribuzione, permettendo così il riavvio. Solo l’intervento dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle squadre antincendio di Lukoil ha fatto sì che li fiamme – che hanno minacciato da vicino Ias – non arrecassero danni all’impiantistica. Il depuratore, durante le operazioni di spegnimento dell’incendio, era stato anche evacuato.
La società di gestione ha ringraziare per i soccorsi subito ricevuti, segnalando in una nota di aver effettuato attività di prevenzione incendi a giugno nelle sottostazioni di rilancio del collettore e nelle strutture sensibili
all’interno dell’impianto.




Noto in lotta per il Trigona, corteo nella serata. Lunedì Consiglio comunale aperto

Torna in piazza Noto, a difesa dell’ospedale Trigona. Partecipato corteo ieri sera, dalla statua di San Corrado fino al Municipio: centinaia in strada, per rispondere alla chiamata del Comitato Pro Trigona. La chiusura del pronto soccorso per assenza di medici, dopo il caso di ginecologia, ha nuovamente alimentato paure e preoccupazioni circa una volontà politica che penalizzerebbe il nosocomio netino punto di riferimento anche per Pachino, Portopalo e Rosolini.
“Combattiamo insieme per ottenere i 120 posti letto che mancano all’ospedale Avola-Noto e per la revisione della rete ospedaliera”, hanno spiegato gli organizzatori del corteo. Tra loro Vincenzo Adamo, ex primario di ortopedia pronto a tornare ad indossare il camice pur di vedere riaperto il pronto soccorso di Noto. “Dopo l’incontro a Palermo nel maggio scorso, sembrava che la Regione avesse compreso le nostre ragioni. E invece no. Le promesse si sono rivelate parole vuote.
Lunedì ci sarà Consiglio comunale aperto a Noto. Abbiamo invitato l’assessore Razza, il presidente Musumeci e il direttore dell’Asp, Ficarra. Mi auguro che qualcuno di loro possa trovare il tempo per venire ed ascoltarci. Il Trigona è tutto meno che un piccolo ospedale. La strategia di spoliazione a vantaggio di altri non ci sta bene”.