Siracusa. Incidente mortale nei pressi del cimitero, perde la vita un militare 41enne

Ancora sangue sulle strade siracusane: incidente mortale questa mattina all’ingresso sud di Siracusa, nei pressi del cimitero. A perdere la vita un motociclista, rimasto coinvolto in un terribile scontro pare con un furgoncino. L’uomo è stato sbalzato oltre il guardrail. La vittima è Francesco Garofalo, di Floridia. Militare, a luglio avrebbe compiuto 41 anni.
Ancora da ricostruire la dinamica. Sull’asfalto decine di detriti che indicherebbero un impatto violentissimo.
Il traffico in entrata verso Siracusa è stato deviato sulla precaria via Ascari, all’altezza della prima grande rotatoria lungo la via per Floridia. Segnalato un forte rallentamento del traffico, intenso di suo su quelle arterie nelle ore calde della giornata. Chiuso anche lo svincolo autostradale, segnalate code anche sulla grande viabilità.
Notizia in aggiornamento.




Conclusione indagini per l’uomo alla guida dell’auto che travolse e uccise Gabriele e Manuel

Alla guida della sua auto dopo aver bevuto, invadendo la corsia opposta, correndo e, dopo l’incidente, fuggendo anzichè prestando soccorso. Questo il quadro che gli inquirenti hanno ricostruito.  Conclusione indagini per omicidio stradale e omissione di soccorso notificato a Giuseppe Di Giovanni, 33 anni, alla  guida dell’auto che ha travolto il 19 febbraio notte Gabriele e Manuel, i due ragazzini di Noto morti a causa del terribile impatto mentre si trovavano a bordo di uno scooter. Dopo la tragedia, Di Giovanni e il fratello 30enne, in auto con lui, sono fuggiti, salvo decidere successivamente di costituirsi, adducendo, come motivazione, “la paura”. Sull’auto, una Golf Volkswagen sono state effettuate nei mesi scorsi accurate perizie. La Scientifica ha eseguito rilievi certosini. La ricostruzione effettuata dagli inquirenti della dinamica dell’incidente parla di una velocità di 110 chilometri orari, di notte, laddove avrebbe dovuto percorrere il tratto a 50 chilometri orari. Avrebbe, inoltre, invaso l’opposta corsia di marcia, scontrandosi nella parte anteriore destra dell’autovettura con il ciclomotore Piaggio Vespa su cui viaggiavano i due ragazzi, sbalzati in aria e poi piombati contro il suolo, con un impatto  fatale per entrambi. Tra i gravi elementi indiziari acquisiti dagli investigatori, anche la conferma dell’assunzione di sostanze alcoliche nel corso della serata prima dell’incidente fatale.




Drammatico bilancio: dall’inizio dell’anno sono 10 le vittime della strada

Sono 10 dall’inizio dell’anno le vittime di incidenti avvenuti sulle strade siracusane. Si tratta perlopiù di giovani e giovanissimi, storie e volti che hanno colpito l’opinione pubblica e causato reazioni che hanno riacceso il dibattito sul tema della sicurezza stradale.
Alla fine di gennaio, la prima drammatica vicenda: il violentissimo impatto tra due auto sulla Rosolini-Ispica che causa la morte dei fidanzati Cristian ed Aurora e di Rita, la zia che era con loro. Stavano rientrando a casa quando sono stati centrati in pieno da una vettura a gran velocità. Alla guida un 22enne, arrestato.
Prima di san Valentino, a Targia perde la vita il siracusano Gianluca Ruvioli, 24 anni. Era alla guida della sua moto e dopo questo incidente parte un compatto movimento di opinione che chiede maggiore sicurezza sullo stradone a nord del capoluogo.
Pochi giorni dopo, mentre Noto è pronta a festeggiare il suo patrono San Corrado, nella notte di vigilia altre due giovanissime vite spezzate: Manuel e Gabriele erano a bordo di uno scooter, poi l’impatto in città con una vettura. i due uomini a bordo scappano, si presenteranno spontaneamente in commissariato solo ore dopo.
Il 23 aprile, in contrada Zupparda, a Noto, una Fiat Multipla si ritrova bloccata sui binari con le sbarre del passaggio a livello chiuse. Quando sopraggiunge il treno, dentro l’abitacolo c’è una donna: Santina Duco, 62 anni.
Il 3 maggio Siracusa scossa dalla notizia della morte di un 17enne, Simone Geracitano. Il ragazzo perde la vita in un incidente autonomo, mentre era alla guida del suo scooter, in viale Scala Greca.
Il 19 maggio a Canicattini muore il 54enne Fortunato Marino. Era anche a lui a bordo di una moto, l’impatto con una ambulanza in manovra durante una manifestazione ciclistica dedicata alla memoria del papà della vittima. Beffarda ironia del destino.
Ed oggi il nuovo, drammatico incidente mortale costato la vita al 41enne Francesco Garofalo.




Autista di bus granturismo denunciato: alla guida nonostante perdita di gasolio

L’autista di un autobus granturismo, adibito a noleggio con conducente, è stato denunciato dalla Polizia Provinciale alla Procura di Siracusa. Seppur a conoscenza che il veicolo perdeva una cospicua quantità di gasolio – secondo quanto ricostruito dalla polizia provinciale – piuttosto che richiedere un intervento di assistenza sul posto, si sarebbe messo ugualmente in marcia e per circa sei chilometri, lungo le strade provinciale 19 e 35, ha sversato una striscia di gasolio che ha messo a serio rischio l’incolumità pubblica.
Per eliminare il pericolo stradale che dal centro abitato di Noto terminava all’interno di un piazzale di una nota officina sulla strada statale 115, si è reso necessario l’intervento di una ditta specializzata che ha proceduto alla bonifica del tratto stradale.

foto archivio




Siracusa. Il “caso” Giovanni Randazzo: dimissioni confidate ma al momento rientrate

La confessione di una certa stanchezza personale, la tentazione di possibili dimissioni e infine la decisione di proseguire. Si potrebbe riassumere così la vicenda che vede protagonista il vicesindaco ed assessore Giovanni Randazzo.
Nelle ultime ore si è parlato con insistenza di sue dimissioni. A fare chiarezza è il diretto interessato. “Ho espresso una stanchezza personale e la possibilità di rinunciare al mio incarico in giunta nel corso di un’assemblea con l’associazione politica Lealtà e Condivisione, cui appartengo”, dice Randazzo. “Motivi personali dovuti alla fatica di attendere al mio ruolo di amministratore in contemporanea agli impegni lavorativi e familiari. Il mio non voleva essere certo un annuncio alla città, era un intento espresso al mio gruppo, che mi ha sostenuto costantemente e con cui resto in pieno accordo”. Una comunicazione in forma riservata, “anche perché mi ripromettevo di parlarne meglio ed in maniera più approfondita con il sindaco ed i colleghi di giunta, concordando le relative modalità e comunque portando a termine i tanti impegni ancora in corso per tutto il tempo necessario”, racconta ancora Randazzo.
Ma quella comunicazione riservata è diventata notizia. “Purtroppo è stata diffusa in maniera asettica e certo contrariamente alle mie intenzioni e stile. Non so quale sarà adesso l’evoluzione della vicenda, per la quale mi confronterò quanto prima con il sindaco e la giunta. Per intanto il mio lavoro continua come prima, nell’interesse della mia città, i cui problemi ovviamente prevalgono su ogni motivo personale”, chiosa Randazzo.
La piega imprevista presa dalla vicenda potrebbe paradossalmente convincere Giovanni Randazzo a rimanere e proseguire, fornendogli quella spinta necessaria in un momento di stanca. Fonti vicine alla giunta confermano la volontà di non “perdere” un elemento come l’attuale vicesindaco, considerato elemento di equilibrio e capacità.




Siracusa. Nuovo asfalto a Targia, posa tappetino di usura. Pronti dissuasori velocità

Proseguono i lavori a Targia, il vialone di ingresso a nord di Siracusa. Scarificato quasi tutto l’asfalto degradato che verrà adesso sostituito da un nuovo tappetino di usura e poi il definitivo. Operazioni che dovrebbero contribuire a garantire maggiore sicurezza lungo una strada dove, purtroppo, gli incidenti anche gravi erano diventati all’ordine del giorno. Saranno anche piazzati sulla doppia striscia continua che divide le due corsie di marcia dei dissuasori di velocità, per tutti i quasi 900 metri di competenza comunale. Niente da fare per lo spartitraffico che non sarebbe stato giudicato compatibile con le esigenze di protezione civile di quella strada. Il tratto seguente, verso Priolo e attraverso la zona industriale, presenta però lo spartitraffico.
Il cantiere di Targia viene monitorato dalla Municipale, a tutela dei lavoratori e degli automobilisti che lamentano inevitabili disagi connessi alla presenza di uomini e mezzi sulla sede stradale per i lavori.




Siracusa. Il Lungomare Fanusa-Arenella vede la luce: “Sabato servono volontari”

Un passaggio pedonale , dalla Fanusa all’Arenella, lungo tutta la costa. La zona balneare di Siracusa avrà il suo lungomare o, meglio, lo riavrà, essendo un percorso esistente ma che negli anni è stato dimenticato e invaso dalla vegetazione. Il Comitato Pro Arenella da mesi studiava la possibilità di riportarlo alla luce e di renderlo nuovamente fruibile. Il progetto, infine, è stato, non solo realizzato, ma anche condiviso dal Comune, che ha concesso il proprio patrocinio gratuito. Significa che, nonostante l’amministrazione comunale non abbia impiegato risorse economiche, si è fatta promotrice della necessaria attività di coordinamento tra tutti gli enti che, ciascuno per le proprie competenze, hanno un ruolo e voce in capitolo in questa vicenda. Il percorso burocratico è finalmente arrivato al termine. Non manca nulla: le autorizzazioni ci sono, la condivisione da parte del Demanio Maritto, della Soprintendenza, appunto del Comune, del consorzio del Plemmirio, l’intervento della consulente per l’Ambiente, Emma Schembari, l’impegno dei volontari residenti della zone e anche delle aree limitrofe (che, tutti insieme, compongono il Coordinamento della Zona Sud di Siracusa). Sandro Caia, per il Comitato Pro Arenella, chiama, quindi, a raccolta, tutti coloro i quali vorranno partecipare ad un evento che, per certi versi, diventerà “storico”. Sabato mattina (8 giugno), tutti i volontari che si renderanno disponibili, ripuliranno il percorso e lo renderanno nuovamente utilizzabile. Si parte dal parchetto della Fanusa e si arriva al Lido Arenella. Per la redazione del progetto, anche Natura Sicula, con Fabio Morreale ha avuto un ruolo di primo piano. Alla guida naturalistica si deve, infatti, un censimento di tutte le piante esistenti (molte delle quali tutelate) e le indicazioni sul da farsi, anche a garanzia della vegetazione protetta di quell’area. Il progetto si divide in diversi step e anche i percorsi saranno due. Il primo, lungo circa 700 metri. Il secondo, di circa 200 metri , da Costa del Sole al Lido La Nereide. “In prospettiva- spiega Caia- il percorso arriverà anche ad Ognina. Il Comitato Pane e Biscotti ha già ripulito il tratto che riguarda la zona di Torre Ognina. Il percorso pedonale che riporteremo alla luce sarà poi unità con quello già esistente ad Asparano. Parliamo di un lungomare che potrebbe arrivare fino al Cubano”. L’idea c’è, il lavoro propedeutico, anche. E’ stato lungo e tortuoso. Adesso mancano le braccia. “Basterà una giornata di lavoro- prosegue Caia- Noi ci sbracciamo. La nostra filosofia è questa. Vogliamo vivere in maniera decorosa e non possiamo attendere cambi di appalti, servizi e tempi della pubblica amminsitrazione. Abbiamo investito su tutte le associazioni di volontariato del territorio. Ci aspettiamo di essere in tanti sabato mattina, perchè chiunque condivida quest’idea, potrà venire a dare una mano, a ripulire un’area che sarà un prezioso luogo da tornare a vivere. Lo si potrà percorrere a piedi o in bici. Sbarrato l’accesso a mezzi a motore. L’appuntamento è per le 8:30 in via Palma di Maiorca” . Intanto , il 14 giugno pomeriggio, alle 17,30 a villa Reimann, il comitato terrà un convegno nel corso del quale l’archeologo Paolo Scalora illustrerà i risultati di studi effettuati su Punta Arenella.




L’incendio alla panineria di Priolo, indagini lampo: arrestato 20enne di Siracusa

Arrestato,al termine di veloci indagini, il presunto autore dell’incendio che ha danneggiato, due notti fa, una panineria di Priolo. Si tratta di un siracusano di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di danneggiamento a seguito di incendio aggravato. Il giovane avrebbe appiccato il fuoco al chiosco adibito a panineria. Il rogo è stato spento dai vigili del fuoco. I rilievi effettuati subito dopo non hanno lasciato dubbi sull’origine dolosa delle fiamme. Nel corso delle indagini avviate, gli agenti del commissariato hanno acquisito  immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Da queste sarebbe emersa la presenza dell’uomo sul luogo. E’ stato poi rintracciato in casa sua. Dopo le incombenze di rito, è stato accompagnato nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Mini Olimpiadi per piccoli atleti: gioiosa festa sportiva del Giaracà

Grande festa al camposcuola Pippo Di Natale, a Siracusa. I piccoli studenti della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo Giaracà hanno simpaticamente invaso la pista della struttura sportiva. Divisi in gruppi che rappresentavano i cinque continenti, con striscioni e bandiere, hanno dato vita alle Mini Olimpiadi.
Ad aprire l’appuntamento di fine anno scolastico è stata la dirigente, Vittoriana Accardo. Poi spazio a giochi e musica, con mascotte e animazione.
Come in una vera olimpiade, una delle piccole atlete ha acceso il braciere (con fuoco finto) per dare così ufficialmente il via alla divertente mattinata, vissuta insieme alle insegnanti ed alla tutor esperto esterno Domenica Ragonesi.
Ogni sezione si è inizialmente esibita in balli e canti specifici del continente rappresentato. Poi i giochi olimpici: corsa veloce, ostacoli, staffetta, lancio della pallina, lancio del Vortex e salto in lungo. Alla fine, premi per tutti.
Particolarmente gradita l’originale idea. Dagli spalti, affollati da nonni e genitori, applausi per tutti




False o non false? Deciderà un super-esperto, intanto ecco le carte di Sicilia Musei

Per dirimere il nodo centrale della questione (falsi o non falsi?), bisognerà attendere il probabile intervento di un super-esperto nominato dalla Procura di Siracusa. Ma sul caso Ciclopica e le due statue di Giacometti sotto sequestro, l’organizzazione dell’evento (Sicilia Musei) ha voluto mostrare quanto meno tutta la sua buonafede e scrupolo. Ha mostrato anche le sue carte, le stesse consegnate agli investigatori.
Vi riportiamo di seguito alcuni dei documenti consegnati anche alla nostra redazione. Si tratta di un voluminoso incartamento che comprende anche il contratto tra Sicilia Musei e Diffusione Italia, società di Torino che mette a disposizione le oltre cento sculture esposte. Ma tra le carte più interessanti ci sono le schede di prestito, le assicurazioni e quello che in gergo viene detto “passaporto” dell’opera, con i visti del Ministero dei Beni Culturali.

Alla Fondazione Giacometti con sede a Parigi non risultano però quelle statue. Non nel catalogo disponibile online. “Può accadere e molte fondazioni internazionali sono state inibite recentemente dall’emettere certificazioni per via di una serie di problematiche. Quando queste opere in mostra a Siracusa erano già in esposizione e riconosciute, l’attuale presidente della Fondazione aveva meno di dieci anni…”, si limita a dire il curatore di Ciclopica, Vincenzo Sanfo.