Siracusa. Igiene Urbana, zona alta nel caos: ordinanza scaduta e discariche ovunque

Scaduta l’ordinanza che stabiliva sanzioni e modalità legate al corretto smaltimento dei rifiuti. Il provvedimento numero 1 del 2019 aveva come termine il 31 maggio scorso. Da qualche giorno, quindi, non è più possibile, a rigor di logica, che gli uomini dell’Ambientale sanzionino con i famigerati 600 euro quanti vengono sorpresi ad abbandonare rifiuti indifferenziati in luoghi differenti da quelli consentiti. Questo non vuol dire che le multe non vengano comminate. Vuol dire, però, che i vigili urbani devono far riferimento ad una precedente ordinanza, che si riferisce, tuttavia, agli orari di conferimento e ovviamente all’abbandono di rifiuti in luoghi differenti dagli appositi contenitori. Gli importi sono, in questo caso, di gran lunga inferiori. Non si fa, inoltre, ancora, alcun riferimento alla differenziata, al contrario di quanto prevedeva l’ordinanza scaduta e non ancora seguita dal nuovo e atteso provvedimento. Non è escluso che la nuova ordinanza possa anche parzialmente rivedere gli importi relativi alle sanzioni. Intanto la parte alta della città sembra non volersi affatto adeguare al sistema della differenziata. E’ altamente probabile che la responsabilità di immagini che hanno troppo poco a che fare con il decoro e la pulizia, non sia dei residenti delle zone in cui queste immagini rappresentano l’ordinario. Molto più facile che siano i cittadini di altre zone che, pur di non effettuare regolarmente la differenziata, continuano a prendere i loro sacchetti di indifferenziata e a portarli “a passeggio” fino al primo cassonetto verde. In alcune vie di Tiche, invece, da dove, secondo un calendario comunicato, i cassonetti verdi vengono progressivamente rimossi, c’è chi, “nostalgicamente” abbandona i rifiuti indifferenziati nell’esatto luogo in cui prima si trovava il cassonetto. Un risultato che può certamente essere definito una vergogna.

 




Siracusa. Campo scuola, insorgono i 5 Stelle: “Tariffe troppo alte, revocare la delibera”

La revoca della delibera che incrementa le tariffe per l’uso del Campo scuola Pippo Di Natale o, in alternativa, la riduzione del 50 per cento,  esentando dal pagamento gli atleti con ridotte funzionalità psicomotorie. La richiesta parte dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Roberto Trigilio, Silvia Russoniello, Chiara Ficara e Francesco Burgio. I portavoce pentastellati chiedono, inoltre, di predisporre “tutti i correttivi necessari per rendere veramente agibile il campo di calcio”. La mozione, proposta da Trigilio, è indirizzata all’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale e all’assessore allo Sport, Nicola Lo Iacono. Secondo i consiglieri comunali del M5S, “gli aumenti indicati, in un momento di crisi economica come quello che stanno attraversando molte famiglie siracusane, rischiano di pregiudicare seriamente il diritto allo sport. Tra l’altro – ancora Trigilio, Russoniello, Ficara e Burgio – si tratta di aumenti che non trovano giustificazione, né logica né giuridica, anche a fronte delle pessime condizioni in cui versa il manto sintetico del campo di calcio, dove sono presenti vistose buche e avvallamenti che espongono il Comune a possibili richieste di risarcimento del danno. Le condizioni del campo, come se non bastasse, peggiorano visibilmente e rapidamente, soprattutto a seguito delle recenti piogge”.




Priolo. Ancora un incendio: a fuoco nella notte un chiosco per panini, zona Polivalente

Ancora un incendio nella zona del polivalente di Priolo. E’ andato a fuoco nella notte un chiosco per i panini, la cui attività non era ancora stata avviata. Le fiamme hanno gravemente danneggiato la struttura. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Siracusa che hanno avuto il loro da fare per spegnere il rogo.
Pochi giorni fa, un incendio doloso era stato appiccato all’interno della zona piscina, sempre del polivalente. Nei mesi scorsi, era stata presa di mira la palestra prima ed uno scivolo poi.
Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha disposto l’invio di una lettera al ministro dell’Interno per chiedere più uomini e mezzi per garantire la pubblica sicurezza. Provocatoriamente chiede anche l’invio dell’esercito. “Quanto sta accadendo qui è inquietante”, si limita a commentare il primo cittadino.




Siracusa. Parcheggio di via Augusta: torna la sosta libera, spostate le strisce blu

Ritornano le strisce bianche in via Augusta. Lo dispone una nuova ordinanza del Comune di Siracusa dopo che lo scorso mese di marzo era stata disposta la sosta a pagamento con la pitturazione in blu degli stalli. A motivare quella scelta anche la volontà di contrastare il parcheggio di camper che erano in effetti divenutati numerosi all’interno del parcheggio gratuito.
Ma a convincere Palazzo Vermexio della necessità di rivedere parzialmente l’orientamento per quel parcheggio sono state soprattutto le lamentele dei residenti: molti non dispongono di un box o di un garage e quindi si ritrovano costretti a posteggi alternativi o comunque lontano dall’abitazione.
Le strisce blu comunque si spostano di qualche metro: verranno infatti istituite nell’area di viale Santa Panagia dove insiste il centro direzionale con uffici Siam e Serit. Saranno 60 stalli a pagamento in tutto, compensati dai 74 ridipinti di bianco in via Augusta.




Siracusa. Incendio in una abitazione, barbecue lasciato acceso

Un barbecue rimasto acceso sarebbe all’origine dell’incendio che questo pomeriggio si è sviluppato in una abitazione di viale teracati.
Il barbecue si trovava in un’area esterna, alle spalle dell’abitazione, attaccato al muro.
Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato il rogo e verificate le condizioni del luogo.
Fortunatamente, nessun ferito.




Siracusa. “Ciclopica”: dopo il sequestro, Sicilia Musei vuol mostrare le sue carte

Caso “Ciclopica”, parlano gli organizzatori. Dopo il clamoroso sequestro di due opere esposte, ritenute “false” scultura di Giacometti, proveranno a fare chiarezza gli organizzatori della mostra (Sicilia Musei) e il curatore Vincenzo Sanfo.
Convocata per domattina una conferenza stampa che si annuncia piuttosto effervescente. Secondo le indiscrezioni, Sicilia Musei sarebbe in possesso dei documenti originali che attesterebbero l’autentica attribuzione a Giacometti delle due opere sequestrate dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Artistico. Le carte sarebbero state già presentate e messe a disposizione degli investigatori.




Castello Eurialo ed altre erbacce: litigano Musumeci e Faraone

Davide Faraone attacca Musumeci sul caso Siracusa e la gestione dei beni culturali. E il governatore ribatte piccato. “Il senatore del Pd Davide Faraone non ha il senso del pudore. Se lo avesse, la smetterebbe in questo vergognoso, quanto inutile, tentativo di far dimenticare ai siciliani la latitanza del passato governo regionale, anche nella gestione dei siti archeologici dell’Isola. Se avesse avvertito, allora, la stessa sensibilità che finge di avere adesso, le erbacce del Castello Eurialo a Siracusa e quelle di tanti altri siti archeologici regionali sarebbero di minore impatto”, le parole di Musumeci. “Voglio rassicurare i siciliani: stiamo lavorando affinché, entro pochi mesi, sia varato un articolato Piano di accesso e fruizione ai reperti archeologici rimasti in passato preclusi ai visitatori. Sarà uno dei rimedi ai tanti problemi annosi lasciati insoluti dal precedente governo a guida Pd”. Nell’attesa, però, il Castello Eurialo resta ancora chiuso e Megara Hyblea sotto le erbacce.
“Musumeci, invece di addossare la colpa ad Adamo ed Eva, dovrebbe convincersi che non fa il presidente della provincia. Da quasi due anni, 575 giorni per la precisione, è il governatore della Sicilia e per pulire ed aprire i siti artistici siciliani basta qualche settimana di lavoro, non 575 giorni. Non occorre neppure un piano, così come anticipa, rispondendo stizzito alla dura realtà, che dice varerà entro pochi mesi”, replica Davide Faraone che poi punte Musumeci: “Presidente della provincia, entro pochi mesi sarà autunno e la stagione sarà irrimediabilmente compromessa con danni incalcolabili per il turismo e per l’immagine della Sicilia.




Siracusa. Due corsie preferenziali per entrare ed uscire da Ortigia: pronta la novità

Mettere ordine nel caotico traffico in entrata ed uscita da Ortigia: è una missione tanto nobile quanto complicata. Specie se non si prova mai ad introdurre un elemento di novità. Una inerzia che adesso pare finalmente scuotersi con l’annuncio di nuove misure per provare a mettere ordine nel caos quotidiano.
La prima mossa, nei giorni scorsi, il nuovo percorso dei bus navetta che vuole premiare l’uso di parcheggi meno centrali come il Von Platen o quello di piazza Adda, in modo da allontanare le auto che cercano un parcheggio (impossibile) da via Malta e limitrofe. La prossima mossa verrà annunciata domani e riprende uno studio che ha visto impegnati insieme il consigliere comunale Carlo Gradenigo, l’assessore alla mobilità Giovanni Randazzo e il settore Trasporti del Comune di Siracusa.
In sostanza, vengono realizzate due corsie preferenziali destinati ai soli autorizzati, possessori di pass ztl e bus navetta. La corsia preferenziale in entrata per Ortigia si trova in via Malta, quella in uscita su corso Umberto. Come ogni novità, rischia di sollevare critiche preconcette. E’ invece il caso di sostenere l’idea che – con il buon comportamento di tutti – può ripristinare una viabilità tollerabile da e per il centro storico.
Va da sè che per la piena riuscita di questa operazione è fondamentale il contributo della Polizia Municipale. Perchè se si continuerà a tollerare la sosta in seconda fila su via Malta e su corso Umberto e l’invasione delle due nuove corsie preferenziali, il progetto è destinato a fallire. Ma non perchè è un cattivo progetto, piuttosto per cattiva volontà.




Siracusa. Differenziata, multa a un condominio: “Sanzione annullata e crea un precedente”

Annullata in autotutela una multa da 600 euro comminata ad un condominio di Siracusa perchè ritenuto responsabile dei carrellati stracolmi di rifiuti, anche indifferenziati. Il Comune, in casi simili, si rivale sul proprietario del carrellato, se si tratta di condomini, o del mastello se si tratta di singola unità abitativa. Un principio che, tuttavia, un condominio siracusano non ha ritenuto giusto, tanto da affidarsi ad un avvocato, Paolo Cavallaro. Le ragioni del legale siracusano sono state riconosciute valide, così il Comune ha deciso di annullare la sanzione. Nel dettaglio, l’avvocato Cavallaro fa presente come “quello che è accaduto in questo caso, sia identico a quanto accaduto in decine di altre analoghe situazioni. Vediamo carrellati aperti ovunque, sacchetti dell’indifferenziata a ridosso. Il principio secondo cui in queste situazioni vada sanzionato il proprietario non è corretto-prosegue- Si deve dimostrare che sia davvero il “colpevole” di quanto accaduto. Tutto questo può valere praticamente per ogni sanzione elevata seguendo questo principio. L’ordinanza del Comune prevede che tra i comportamenti sanzionabili ci siano quelli di chi getta rifiuti indifferenziati in zone della città diverse dalla propria del resto. Questi sono i cittadini che andrebbero sanzionati o, comunque, chi si rende colpevole di un comportamento errato, che sia provato (da foto, da video, da qualsiasi elemento possa costituire una prova)”.  Del resto, fa notare Cavallaro, “il sistema non copre il 100 per cento delle utenze. Sappiamo bene che Siracusa sconta un  problema serio di evasione, un alto numero di utenti non registrati. Una bella contraddizione colpire chi è in regola, solo perchè “titolare” del carrellato e non chi materialmente getta l’immondizia in zone che ancora non sono servite dalla raccolta differenziata”. L’avvocato siracusano, coordinatore cittadino di “Fratelli d’Italia” sposta poi le sue considerazioni sul piano politico. “Siamo alle solite- commenta – di fronte a un’amministrazione che pensa a risolvere tutto con le multe, peraltro salatissime. Magari, se si fosse trattato di una sanzione da 100 euro, sarebbe stata pagata senza ricorrere all’avvocato. Gli importi comminati, a mio parere, sono anche in contrasto con il decreto legislativo nazionale sulle sanzioni amministrative. Esorbita quelli che sono i parametri. A questo aggiungiamo un ulteriore elemento: manca la relativa segnaletica sui carrellati o a ridosso”.




Floridia. La Questura chiude il Planet Cafè: “condizioni nocive per l’ordine pubblico”

Il Questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo, ha emanato un decreto di revoca dell’autorizzazione all’esercizio di somministrazione alimenti e bevande al “Planet Cafè” di Floridia, in via Pascoli. Il decreto è stato notificato oggi dai Carabinieri.
Gli episodi accaduti nell’esercizio ed i numerosi controlli operati dai militari della locale Tenenza, hanno confermato che l’esercizio sarebbe stato abituale ritrovo di pregiudicati, per la quasi totalità con precedenti specifici per la illecita detenzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti o segnalati quali assuntori.
La proposta di chiusura dell’attività è stata inviata al Questore proprio dai Carabinieri, con una dettagliata e ben documentata attività di controllo.
I fatti verificatesi in passato, sanzionati con un primo decreto di sospensione dell’attività per 15 giorni 15 nello scorso gennaio, ed i recenti avvenimenti sfociati nell’arresto del titolare dell’esercizio per illecita detenzione di stupefacenti, hanno reso possibile il provvedimento revocatorio predisposto dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura ed adottato dal Questore Ioppolo.
Il rigoroso provvedimento assunto, “consegue ad un precedente provvedimento meno grave di sospensione dell’attività commerciale scaturito da un precedente arresto del titolare del bar sempre per violazione delle norme sugli stupefacenti. Durante i numerosi controlli operati dai Carabinieri di Floridia all’interno del bar è stata più volte dimostrata la presenza di assuntori di sostanze stupefacenti segnalati all’Autorità Amministrativa provinciale ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90 e culminati con il recente arresto del titolare, sottoposto dall’Autorità Giudiziaria alla misura degli arresti domiciliari. La revoca della SCIA per l’esercizio della somministrazione alimenti e bevande tende infatti ad evitare – si legge nel provvedimento del Questore – che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio possa causare il protrarsi di condizioni nocive per l’ordine e la sicurezza pubblica”