Artisti di strada, in piazza Duomo si cambia: stop a fuoco e bolle

In piazza Duomo sta per cambiare la “musica” per gli artisti di strada. E’ pronta un’ordinanza che dovrebbe avere il via libera della giunta nelle prossime ore. Viene fissato in due ore il limite di tempo massimo per le esibizioni e le performance dopo il quale scatta la contestazione di accattonaggio e l’invito a lasciare la piazza. Viene vietato l’uso di fiamme libere – e quindi spettacoli di mangiafuoco – e di bolle di sapone di grandi dimensioni. Stop all’uso di amplificazioni: non tutte, solo quelle con una potenza ed un volume dal chiaro impatto. Nell’ordinanza vengono previste misure a tutela del basamento del tempio greco su cui sorge la cattedrale, usato spesso come panchina o letto o tavola da pranzo improvvisata da turisti e residenti.
Sin qui il piano dell’assessore alla cultura, Fabio Granata, che attende solo l’ok della giunta. Sarebbe stato già pre-allertato il comando della Municipale, il cui supporto è fondamentale per l’applicazione delle misure previste. Una sorta di vigile di quartiere, con turni spalmati su almeno 12 ore al giorno, sempre presente in piazza Duomo per verificare il rispetto del limite orario e delle altre prescrizioni. “Nessun intento punitivo, solo regole certe nel rispetto di tutti”, filtra dagli uffici coinvolti.




Zona industriale, tornano i blocchi alle portinerie: alta tensione

Imprevisti, sono tornati questa mattina i blocchi alle portinerie della zona industriale alle porte di Siracusa. Riesplode nella forma più virulente – e forse anche controproducente – la protesta dei lavoratori ex Set Impianti. Sembrava fosse stata trovata una soluzione alla loro situazione, tra fallimenti e amministrazioni giudiziare a Siracusa come a Catania. La mediazione messa in campo da sindacati e prefettura aveva portato condotto verso la svolta: ok per la vendita con voltura delle commissioni nella zona industriale alla nuova proprietà, il Consorzio Sinergo. Ma proprio questo “passaggio” di commissioni non sarebbe ancora avvenuto, scatenando la preoccupata protesta dei lavoratori. Iniziativa quella di oggi senza l’avallo dei sindacati che, invece, alle 11 saranno ricevuti in prefettura per una nuova, delicata mediazione. Si attendono le mosse di Versalis e Lukoil dopo che Sasol nei minuti scorsi ha scritto alla nuova proprietà per la voltura dei contratti.
Blocchi iniziati alle 5.30. Autobotti in fila all’interno ed all’esterno dell’impianto. A rischio la continuità produttiva degli impianti che potrebbero chiedere l’intervento della Polizia se la situazione non dovesse migliorare.




Venditori in spiaggia, la Finanza blocca 2 furgoni con bengalesi

Tre furgoni sono stati intercettati e bloccati dalla Guardia di Finanza di Augusta. All’interno c’erano 10 bengalesi, diretti sulle principali spiagge della costa siracusana per vendere svariate tipologie di prodotti. Niente autorizzazioni, niente documentazione della merce.
Ben 3.124 pezzi sono stati sequestrati, dalla bigiotteria ai giochi. Elevate multe per oltre 3.000 euro. I 10 bengalesi sono stati segnalati ai sindaci del Comune di Augusta e di Noto i 10 soggetti per l’emissione di Daspo Urbano.
L’operazione si inserisce nel cosiddetto Action Day, dedicato alla lotta alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale, coordinata tra le varie Forze di Polizia dal prefetto di Siracusa.




Siracusa. Fallisce la Sim spa, "buco" da quasi 40 milioni

La notizia era ormai nell’aria, dopo un anno di “agonia” e contrazione di commissioni. Il Tribunale di Siracusa ha dichiarato fallita la Sim spa, azienda attiva da anni nella zona industriale siracusana ed anche all’estero. Il curatore è l’avvocato Pierpaolo Michele Sanfilippo, di Catania.
I creditori hanno adesso 30 giorni di tempo per presentare le domande di insinuazione e vedere soddisfatto in qualche misura il credito vantato. Termine per ammissione allo stato passivo fissato al 31 dicembre 2018. In prima fila ci sono i dipendenti della società fallita, quasi 500 metalmeccanici considerando diretti ed indotto.
Dopo mesi e mesi senza stipendio, poca chiarezza, scioperi e manifestazioni dovranno ora inserirsi nella procedura fallimentare per recuperare – complessivamente – circa 2,5 milioni di euro, incluso il Tfr. Adunanza creditori (ci sarebbero anche alcuni fornitori) per l’esame dello stato passivo il 25 gennaio 2019. Il passivo accertato sfiora i 38 milioni di euro.




Piazza d'Armi ed altri guai: operazione "normalità" in Soprintendenza

Per la seconda volta nel giro di pochi anni, a fare da traghettatore nella burrasca che si è abbattuta sulla Soprintendenza di Siracusa è Calogero Rizzuto. Da lunedì è lui a guidare (ad interim) il prestigioso ufficio di piazza Duomo attraversato da lotte intestine e polemiche esterne, buon ultima quella sulla ex piazza d’Armi. A lui il compito di ricreare condizioni di serenità nel delicato lavoro che svolge quotidianamente la Soprintendenza, in attesa della nuova nomina definitiva che dovrebbe arrivare da Palermo nell’arco di un messo e mezzo.
Scuotersi e ripartire, questo deve fare adesso la Soprintendenza di Siracusa. Puntando con più decisione su programmazione e fondi europei, oggi tallone d’Achille. E usando il codice dei beni culturali come stella polare nelle scelte e negli indirizzi.




Lele Scieri, finalmente la svolta: dopo 19 anni, un arresto per la sua morte

Un ex commilitone di Lele Scieri è stato arrestato su richiesta della Procura di Pisa. E’ accusato dell’omicidio del militare siracusano, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. L’accusa per Alessandro Panella, 39 anni, romano, è di concorso in omicidio. Ci sono, inoltre, altri due indagati. Panella, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era pronto per fuggire negli Stati Uniti, avendo appreso delle indagini sul suo conto. Il giovane siracusano venne fatto salire sulla torretta dove venivano asciugati i paracadute quando qualcuno gli calpestò le mani: ecco perché cadde nel vuoto e morì dopo giorni di solitaria agonia in quell’angolo della caserma. Determinante per la lunga corsa verso la verità il recente lavoro della Commissione parlamentare di inchiesta presieduta dalle x parlamentare siracusana, Sofia Amoddio. Encomiabile anche il lavoro degli amici, costituitisi in Comitato, sotto la guida di Carlo Garozzo.
“E’ una notizia per noi incredibile, la attendevamo con ansia”, dice proprio Garozzo. “Avevamo anche scritto una lettera aperta alla Procura di Pisa chiedendo di accelerare i lavori. C’è un arresto per l’omicidio di Lele: è stata una lotta estenuante, durata 19 anni e dopo gli ultimi anni durante i quali sono emerse tantissime anomalie”.

foto: Scieri in divisa con la sua famiglia




Siracusa. Caso Lele Scieri, Amoddio: "Epilogo importante del nostro lavoro d'indagine"

“Il mio lavoro d’indagine in qualità di Presidente della Commissione d’inchiesta Scieri e dei miei colleghi parlamentari, trova un epilogo importante”. Lo dichiara Sofia Amoddio, già Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri. “Esprimo grande soddisfazione per il lavoro encomiabile del Procuratore capo di Pisa Dott. Crimi, del sostituto Dott. Restuccia e della Polizia di Firenze che, continuando il lavoro iniziato dalla Commissione parlamentare, sono arrivati ad importanti sviluppi sul caso di Emanuele Scieri”. “L’arresto di un ex militare rappresenta un passo importante verso la ricerca della verità e della giustizia che la famiglia Scieri e l’opinione pubblica stanno aspettando da 19 anni”. “Il mio primo pensiero – continua Sofia Amoddio – va alla Signora Isabella, la mamma di Emanuele, che con grande dignità ha vissuto anni di dolore e sofferenza in attesa di giustizia”. “È sempre un grande giorno quando le ombre si diradano e si comincia a intravedere la luce, l’omicidio di Emanuele Scieri è stato e continua ad essere una delle pagine più buie della nostra storia repubblicana ma forse finalmente, potrà essere stracciata”. “La Commissione Parlamentare che ho presieduto – prosegue Amoddio – ha avuto il merito di svolgere un lavoro puntale ed approfondito che, con l’acquisizione di quasi seimila pagine di documenti e l’audizione di 45 persone, ha portato la Procura di Pisa a riaprire le indagini sul caso”. “Abbiamo lavorato con determinazione nella ricerca della verità nella consapevolezza che le responsabilità penali sono individuali con pieno rispetto e considerazione nei confronti delle forze armate”. “La Commissione ha scoperto dettagli sul clima generale che regnava nella caserma Gamerra di Pisa all’epoca dei fatti evidenziato la natura delle pratiche, il tipo di relazioni che venivano a stabilirsi tra anziani e reclute, il ruolo dei caporali e l’atteggiamento e la mentalità dei militari e le risposte date dai comandanti a livello di corpo e di brigata”. “Intrecciando gli elementi acquisiti nel 1999 dalla magistratura con nuovi elementi d’indagine acquisiti attraverso le audizioni, la Commissione ha fornito nuovi elementi che ha consegnato alla Procura della Repubblica di Pisa”. “L’ex commilitone arrestato era uno dei soggetti che la Commissione aveva indicato negli atti secretati e consegnati alla Procura di Pisa e il suo arresto dimostra la presenza di elementi forti che dovranno vagliarsi in un processo futuro”.




Siracusa. La morte di Lele Scieri, il Comune si costituirà parte civile

Il Comune di Siracusa si costituirà parte civile nel processo che potrebbe prendere le mosse dagli odierni sviluppi nelle indagini sulla more di Lele Scieri. “Si inizia a rendere giustizia alla sua memoria. Nessuno aveva mai creduto alle versioni ufficiali rese finora. Oggi è un giorno migliore”, commenta il sindaco, Francesco Italia. Ed anche l’assessore Fabio Granata ha rivolto un pensiero al giovane parà siracusano che perse la vita all’interno della caserma Gamerra di Pisa.




Rete ospedaliera: 4 posti letto per Radioterapia a Siracusa e Oncologia nella zona sud

“Via Libera” della Commissione Sanità dell’Ars al riordino della rete ospedaliera. Passaggio che precede l’esame da parte del parlamento siciliano. Nell’ambito delle previsioni che hanno ottenuto l’ok della commissione, anche l’incremento di 4 posti letto per Oncologia nella zona sud della provincia (Avola-Noto).  Lo rende noto la deputata regionale  Rossana Cannata.
“La nuova rete ospedaliera – spiega la parlamentare dell’Ars – deliberata dalla giunta di governo Musumeci, su delega dell’Assessore Razza, approvata ieri in Commissione Sanità, prevede  novità positive, frutto del buon lavoro messo in campo per migliorare la precedente rete. Rispetto alla bozza iniziale, per quanto riguarda l’Ospedale di Siracusa – aggiunge l’onorevole Cannata – la Radioterapia è stata riportata a Unità Operativa Complessa con quattro posti letto, la Terapia Intensiva Neonatale è diventata una Uoc con all’Interno una Uos di Neonatologia.” “È stata inoltre ripristinata – si legge nella nota della Vice Presidente dell’Antimafia – la Uos del Servizio di Cardiologia all’Interno della omonima Uoc. Oncologia, infine, è stata ricondotta a
Uoc, mantenendo il numero di posti letto. Una particolare attenzione inoltre, è stata riservata all’Ospedale di Augusta, come presidio in zona disagiata ad alto rischio ambientale, dove sono state mantenute le Uoc di Ematologia ed Oncologia con un incremento dei posti letto. In aggiunta, la Direzione Sanitaria del nosocomio megarese è stata elevata a Uos dipartimentale,
rendendo di fatto autonoma la direzione del presidio di Augusta”.




Sbarco di migranti al Lido di Avola: 10 iracheni arrivano in barca a vela

Nuovo sbarco in barca a vela nella zona sud della provincia. Questa volta, dopo lo sbarco dei giorni scorsi nei pressi di Noto, l’imbarcazione si sarebbe fermata a Punta Cane, nella zona del Lido di Avola. Nelle prime ore di questa mattina, sul litorale, sono stati notati 8 uomini, una donna e una minore, passeggeri della barca a vela che li ha condotti sulle coste siciliane. Si tratta di migranti di presunta nazionalità curdo-irachena. Dopo le operazioni di soccorso, i migranti sono stati accompagnati al porto di Augusta per le operazioni di identificazione.