Siracusa. Tasse, suolo pubblico: Castagnino chiede la sospensione della prima rata

“Sospendere il pagamento della prima rata della tassa per l’occupazione di suolo pubblico”. A chiederlo all’amministrazione comunale è il presidente della commissione consiliare Tributi e Bilancio, Salvo Castagnino. Nei giorni scorsi sono stati recapitati i primi avvisi di pagamento con la maggiorazione a scaglioni, in base all’area, poi bocciata dal Consiglio comunale che ha chiesto alla giunta di revocare il provvedimento. L’assessore Nicola Lo Iacono ha spiegato nei giorni scorsi il perchè non sarebbe possibile procedere come chiesto dalle opposizioni, aggiungendo che a fine anno sarebbero state applicate misure di conguaglio a vantaggio degli esercenti. Ma occorre un nuovo passaggio in Consiglio, con l’approvazione di un emendamento al bilancio. Le opposizioni non concordano e pertanto riparte il pressing politico. “Il Consiglio comunale ha annullato l’aumento della tariffa, tenuto conto della situazione poco chiara in cui si trova il settore nel gestire gli aumenti tariffari e preso atto che l’udienza chiede riscontri, chiedo una sospensione od un rinvio del termine di pagamento della prima rata, affinchè si possa procedere nel rispetto della norma e de cittadini”, la posizione di Salvo Castagnino. Ma per l’amministrazione una simile mossa potrebbe mettere in serio rischio i conti del Comune.




Siracusa. Bus elettrici, novità dal primo luglio: ecco orari e percorsi

Il percorso resta unico, gli orari stabiliti subiscono, invece, delle modifiche. Così la giunta comunale ha ipotizzato di gestire il servizio di trasporto pubblico tramite bus elettrici dal primo luglio al 31 dicembre prossimo. La versione attuale del servizio scadrà a giugno. Per i mesi estivi e il resto dell’anno, sostanzialmente, gli uffici del settore Mobilità e Trasporti hanno ritenuto opportuno modificare gli orari del servizio. Resta confermata l’idea di un percorso di collegamento tra tutti i parcheggi e attraverso i luoghi principali di una fetta di città, quella che arriva da Ortigia al parcheggio Von Platen e alla zona archeologica. Ecco, dunque, il percorso: La partenza è capolinea resta al Molo Sant’Antonio-Via Rodi: poi via dei Mille, via Mazzini, passeggio Adorno, Piazzale Aretusa (fermata), piazza Federico di Svevia (fermata), Lungomare di Levante, parcheggio Talete (con fermata prolungata). Si riparte con piazzale delle Poste, corso Umberto (fermata), viale Regina Margherita, via Arsenale (fermata), via Riviera Dionisio il Grande, Monumento ai Caduti (con fermata), via Politi Laudien, via Von Platen (fermata al Parcheggio), viale Teocrito (fermata), area archeologica (fermata prolungata), corso Gelone (fermata), piazzale Marconi, rientro al Molo Sant’Antonio (capolinea). Gli orari sono i seguenti. dal luned’ al giovedì: 9:15 -15:00 e 15:00-21:00.  Venerdì,sabato, domenica, pre-festivi e festivi: 9:00-15:00 e 16:00- 01:00.




Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp verso la mobilitazione di Roma: “Basta usare i pensionati come bancomat”

“Basta essere il bancomat del Governo, andremo a Roma l’1 giugno per ribadirlo e far capire che il sindacato unitario dei pensionati merita più attenzione e soprattutto rispetto”. Lo hanno ribadito questa mattina nel corso dell’Assemblea unitaria di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp nel saloncino del Santuario, i rispettivi segretari Valeria Tranchina, Vito Polizzi, Sergio Adamo e Salvo Lantieri. Sono intervenuti anche i segretari generali di Cisl Paolo Sanzaro e Uil Stefano Munafò, mentre le conclusioni sono state affidate al segretario regionale della Uil Pensionati, Nino Toscano.
Tutti concordi nel sottolineare che “il sindacato è l’unico soggetto che può parlare con la gente. Ma per farlo occorre che ci sia maggiore attenzione nei suoi confronti, affinché si possano rilanciare i valori della democrazia, della dignità, poiché serve più Europa, in fatto di occupazione e diritti. E il governo non ha consapevolezza di tutto ciò e della drammatica situazione del Mezzogiorno. E continuando in questa direzione si ridistribuirà la povertà e non la ricchezza”. E’ stata un’assemblea molto partecipata quella di stamani ed ha visto diversi interventi fra iscritti e appartenenti alle categorie sindacali. E’ stata avvertita una grande necessita, cioè quella di proseguire in questo fronte comune, cercando di tornare a parlare fra la gente per poter far sentire ancora di più la propria voce, non solo in occasione delle manifestazioni in programma a Roma il prossimo fine settimana e a Reggio Calabria il 22 giugno.
“Perché non possiamo essere considerati un peso per la società ed essere continuamente emarginati. Le nostre pensioni sono state ottenute seguendo perfettamente le leggi dello Stato e ancora oggi noi contribuiamo alla crescita dei figli e dei nipoti, quindi abbiamo contribuito alla sopravvivenza di tante famiglie: per questo vogliamo essere sempre parte attiva della società. Serve dunque lavoro e non precariato perché altrimenti sono a rischio le pensioni di domani. E poi rivendichiamo pari opportunità per uomini e donne, dunque contrastare la discriminazione, eliminare il divario tra Nord e Sud con la Sicilia che si spopola mentre il Nord è sempre più europeo. Poi occorre investire nell’educazione della prevenzione e della salute e separare l’assistenza dalla previdenza sperando che ciò non rimanga un sogno. Dopo queste manifestazioni faremo una raccolta di firme ad hoc e cercheremo di farci ricevere dall’Asp, visto che siamo ancora in attesa di un incontro. C’è chi continua a trasferirsi al Nord anche per curarsi ma tutto ciò costa diverse migliaia di euro: chi può permetterselo forse sopravvive, chi non se lo può permettere certamente no. E poi cercheremo di rigenerare le nostre città attraverso una piattaforma con tutti i Comuni affinché gli Enti mettano a disposizione servizi e risorse per pensionati e disabili. Al centro, dunque, il rispetto della persona affinché venga rispettata e valorizzata. Il consenso orienta le scelte e il consenso ce lo dobbiamo conquistare. Dobbiamo fare quello che il sindacato ha sempre fatto, tutti parlano a sproposito di pensioni e nessuno ci chiama in causa che siamo i principali soggetti a farlo. Ecco perché da qui, infine, partirà un ciclo di assemblee e la necessità di parlare alle persone perché questo paese ha bisogno di noi, con proposte credibili e la nostra serietà che ci contraddistingue”.




Siracusa. Fondazione Inda, a Palazzo Greco omaggio a Pina Bausch

Ha rivoluzionato la danza del Novecento e influenzato il linguaggio del teatro. Omaggio a Pina Bausch a palazzo Greco. La Fondazione Inda ricorderà Pina Bausch e il suo teatrodanza, lunedì 3 giugno alle 18, nel salone Amorelli di Palazzo Greco, in corso Matteotti a Siracusa, nel corso di uno degli eventi più attesi della Stagione 2019: “Il mito greco nelle Tanzoper di Pina Bausch” è il titolo dell’incontro che vedrà la scrittrice e giornalista Leonetta Bentivoglio commentare Ifigenia in Tauride e Orfeo ed Euridice.L’incontro sarà un viaggio dentro la creatività così originale della danzatrice, regista e coreografa tedesca, nel suo universo creativo e in due delle sue creazioni più rivoluzionarie e che rappresentano le fondamenta della sua poetica: Ifigenia in Tauride, tratto nel 1973 dall’opera del compositore Christoph Willibald Gluck, e Orfeo e Euridice nel 1975, sempre partendo dall’opera di Gluck. Ifigenia in Tauride è il testo di Euripide, rappresentato per la prima volta probabilmente nel 414 a.C., che racconta come grazie all’intervento di Artemide, Ifigenia si salvi dall’essere sacrificata dal padre Agamennone. Trasferita in Tauride e divenuta sacerdotessa al tempio di Artemide incontrerà il fratello Oreste tormentato dalle Erinni dopo aver ucciso la madre Clitennestra. Il mito di Orfeo ed Euridice è la sfortunata storia di due innamorati: della ninfa Euridice, morta perché morsa da un serpente, e del suo sposo Orfeo, che convincerà con il suo canto gli dèi dell’Oltretomba a restituirgli l’amata. La condizione che questi gli impongono e che non si volti mai a guardarla. Orfeo non riesce a tener fede a questo impegno, si volterà per vederla, e perderà Euridice per sempre.Attraverso questi due capitoli del mito e della tragedia antica, emblematicamente agli inizi della propria carriera, Pina Bausch si confronta con il mondo delle tragedia classica: la scrittrice e giornalista del quotidiano la Repubblica Leonetta Bentivoglio ha dedicato a Pina Bausch tre libri, Il teatro di Pina Bausch, Vieni, balla con me e Una santa sui pattini a rotelle, ponendosi fra le massime studiose dell’artista tedesca. Bentivoglio traccerà, attraverso brani video delle opere, un ritratto di una donna e artista di rara potenza che con la sua arte ha segnato l’Europa e il mondo intero; un percorso che vedrà la scrittrice affrontare in particolare i temi della dimensione “bauschiana” delle Tanzoper e del rapporto di Pina Bausch con la tragedia greca.

“Pina Bausch – racconta Leonetta Bentivoglio – è stata una delle artiste più incisive e originali che siano apparse sulla scena del secondo Novecento, è stato profondissimo il suo influsso sui linguaggi della danza e del teatro”.“Ha rivoluzionato la danza del Novecento, rigenerando la sua formazione classica e espressionista in un linguaggio del tutto nuovo, inventando un teatro di movimento, del gesto, della presenza nello spazio, dei pensieri e delle emozioni del tutto nuovo – ha dichiarato il Sovrintendente della Fondazione Inda Antonio Calbi -. Il teatrodanza di Pina Bausch ha segnato l’Europa e il mondo intero, amata da artisti di tutti i generi (da Fellini, che la volle nel suo film E la nave va, a Pedro Almodóvar che in Parla con lei inserisce una scena di un suo spettacolo), da un pubblico trasversale e folgorato dalle sue composizioni.Con i suoi esordi affondati proprio nella tragedia classica: ecco perché abbiamo ritenuto di renderle omaggio con una conferenza di Leonetta Bentivoglio e la visione di alcuni bravi di due tanzoper. Pina Bausch è celebre per i suoi “stuck”, ovvero creazioni, “pezzi” di teatro danza, fra i quali spiccano quelli dedicati alle grandi città del mondo. In Italia ne ha creati tre, il primo proprio qui in Sicilia, con quel suo Palermo, Palermo, struggente e lirico omaggio al capoluogo dell’isola, alle sue rovine, alla sua vitalità così mediterranea, creato nel 1989. Ci rimarranno per sempre nella memoria le sequenze di scene, di quadri, di azioni a partire da quel muro di mattoni che rovinava a terra, al Teatro Biondo, come un terremoto emotivo e metafisico insieme. Con un sogno: riprendere Ifigenia in Tauride o Orfeo e Euridice proprio qui a Siracusa, culla mondiale del teatro antico, nell’immenso palcoscenico del Teatro Greco, con il suo Tanztheater Wuppertal”.




Le Europee: affluenza in calo. Siracusa, dato provincia 36.11% vedi Comune per Comune

Il primo dato netto, alla chiusura dei seggi, è l’elevato numero di persone che hanno deciso di non andare a votare. Astensionismo sempre più su. La Sicilia è penultima in Italia (peggio fa solo la Sardegna) con 37,51%.
In provincia di Siracusa affluenza al 36,11%, quasi quattro punti in meno rispetto alle Europee del 2014.
Il Comune con l’affluenza maggiore, in provincia, è Buscemi con il 51,16%. Il “peggiore”, Buccheri 22,64%. Siracusa non va oltre il 35,73%.
Clicca qui per i dati affluenza in provincia di Siracusa, Comune per Comune.




Siracusa. Il prefetto stende i sindacati: “stanno dalla parte della legalità?”

Con una durissima nota, il prefetto di Siracusa ha messo all’angolo i sindacati. All’indomani della manifestazione della Cgil, che ha annunciato un ricorso al Tar contro l’ordinanza che vieta i blocchi in zona industriale, dal palazzo di piazza Archimede parte un messaggio chiaro: basta parlare di compressione di diritti e libertà. Manifestazioni come i blocchi nelle portineria sono contrarie alla legge, ricorda la Prefettura citando un articolo del decreto sicurezza. “Non si comprendono le doglianze dei sindacati”, a meno che compiere attività illecite “rappresenti l’esercizio di un diritto sindacale”.
Il prefetto sbugiarda poi i sindacati quando afferma che “non è pervenuta alcuna richiesta formale di incontro”. In attesa di un chiarimento, l’invito della Prefettura è quello di stoppare le “mistificazioni” su di un provvedimento che non tocca il diritto allo sciopero.




Siracusa. Rimozione cassonetti a Tiche, via per via ecco dove ora spariranno

Definito il calendario delle operazioni che a Siracusa nelle prossime settimane interesseranno il quartiere Tiche.
Il giorno 29 maggio operazioni programmate via Augusta; il giorno 30 maggio in via Ramacca ed in viale dei Comuni; il 31 maggio in via Sant’Orsola ed in via Mascalucia; il giorno primo giugno in via Paternò, in via Giarre ed in via Caltagirone; il giorno 3 giugno in via Palagonia, in via Acireale ed in via Belpasso; il giorno 4 giugno in via Adrano, in via Europa ed in via Unione Sovietica; il giorno 5 giugno in via Italia ed in via Turchia; nei giorni 6, 7 ed 8 giugno in via Santa Panagia; Il giorno 10 giugno in via Bufardieci, in via Bulgaria ed in via Spagna; il giorno 11 giugno in via Polonia, in piazza Belgio, in via Principato di Monaco e in via Svizzera; il giorno 12 giugno in via Svezia, in via Jugoslavia, in via Irlanda e in via Norvegia; il 13 giugno in via Vaticano, in via San Marino, in via Ungheria e in via Caracciolo; il 14 giugno in via Santi Amato ed in via Carratore; ed infine il giorno 15 giugno in via Immondini.
Nelle strade interessate dalla rimozione dei cassonetti inizierà contestualmente la raccolta dei rifiuti con sistema “Porta a Porta” secondo i calendari già in vigore. Si ricorda il divieto di conferimento dei rifiuti con sacco nero.




Siracusa. Incidente frontale al cimitero, due i contusi

Incidente questa mattina a Siracusa. Due le vetture coinvolte in un frontale fortunatamente dalle contenute conseguenze, all’altezza del cimitero. Le due persone alla guida hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso. Per uno dei due, sospetto trauma cranico dovuto all’impatto.




Siracusa. Concorso in omicidio: 8 anni di reclusione per Leonardo Maggiore

I carabinieri di Ortigia, in esecuzione di un ordine di carcerazione dal Tribunale di Siracusa, hanno arrestato Leonardo Maggiore, 34 anni. Deve espiare una pena residua di 8 anni e 1 mese di reclusione poiché giudicato colpevole dei reati di porto illegale di arma e concorso in omicidio di Nicola La Porta, avvenuto a Floridia nel marzo del 2014. L’arrestato, condotto presso la Stazione Carabinieri di Ortigia per le formalità di rito, è stato infine condotto al carcere “Cavadonna” di Siracusa.




Siracusa. Quattro navi della Marina al porto Grande: visite a bordo

Da domenica oggi a martedì 28 maggio, la fregata Grecale e i cacciamine Crotone, Alghero e Termoli, saranno in sosta nel porto di Siracusa. La sosta avviene nell’ambito dell’esercitazione di contromisure mine ITA MINEX 19.
Durante la sosta le navi saranno ormeggiate nel porto Grande di Siracusa e saranno visitabili nei giorni e orari indicati di seguito:

– domenica 26 maggio: nave Grecale e nave Alghero saranno visitabili dalle 15:00 alle 19:00;

– lunedì 27 maggio nave Grecale e nave Termoli saranno visitabili dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

Nave Grecale è la seconda delle otto fregate antisommergibile, lanciamissili, della classe Maestrale. E’ stata varata presso il cantiere del Muggiano il 12 settembre del 1981 e consegnata alla Marina Militare il 5 febbraio del 1983 a La Spezia.
Nave Grecale è stata progettata e costruita per svolgere un gran numero di missioni. Il suo ruolo principale è la difesa di forze navali e convogli da attacchi di sommergibili, quindi sia la piattaforma che i sistemi d’arma sono ottimizzati per la guerra antisommergibile. In più l’Unità può operare efficacemente in altre operazioni come il controllo e l’interdizione di vaste aree e linee di traffico mercantili, attacchi ad Unità di superficie e supporto ad operazioni anfibie.
Le navi Alghero, Crotone e Termoli, sono cacciamine appartenenti al Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG) della Marina Militare.
I cacciamine sono Unità dotate di sistemi a elevato tasso tecnologico impiegate per la ricerca subacquea e la rimozione dai fondali di ordigni bellici, e per l’individuazione e messa in sicurezza di relitti e beni archeologici sommersi. Tali attività sono finalizzate a garantire il libero accesso ai porti e mantenere aperte le vie di comunicazione marittime assicurando il libero transito delle navi mercantili e la sicurezza della navigazione contribuendo in maniera sostanziale all’incolumità di quanti dal mare e sul mare operano quotidianamente e traggono il frutto del proprio lavoro.