"Non ci avete protetto a dovere", la rabbia di un testimone dei Fatti di Avola

Fuori programma durante le cerimonia per commemorare i cinquant’anni dai tragici fatti di Avola. All’interno del palazzo comunale, dove c’è una lapide che ricorda quel tragico avvenimento, uno dei braccianti dell’epoca ha rotto il protocollo per raggiungere il sindaco di Avola, Luca Cannata, e denunciare l’assenza delle istituzioni di allora colpevoli – secondo ‘Nzino Martorana, questo il suo nome – di non aver protetto a dovere i lavoratori che protestavano per un sacrosanto diritto. Nessun processo dopo quei drammatici fatti, nessun colpevole.




"Desecretare i fascicoli sui fatti di Avola del '68", richiesta al presidente Mattarella

Al teatro comunale di Avola, la deputata regionale Rossana Cannata ha approfittato della presenza del governatore Musumeci per annunciare la presentazione di un disegno di legge per garantire sostegno anche economico ai familiari dei lavoratori uccisi cinquant’anni fa, durante i fatti di Avola. “Il disegno di legge è condiviso da altri gruppi parlamentari e dal presidente Musumeci – ha detto – spero possa trovare unanime condivisione in tutto il parlamento, affinché si dia dignità e solidarietà anche ai familiari di quei braccianti che con il loro sangue hanno segnato una pagina della storia non solo di Avola, ma di tutta l’Italia.” Furono due le vittime.
Il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, ha parlato di un nuovo messaggio “per la dignità del lavoro ed il rafforzamento delle tutele che parte da Avola a distanza di 50 anni da quella drammatica protesta”. “A cinquant’anni dai tragici fatti di Avola, in cui persero la vita due braccianti – ha aggiunto il sindacalista – è doveroso chiedersi cosa ereditiamo. Io credo che una delle lezioni da trarre è che il ruolo dei corpi intermedi è fondamentale per dare voce ai lavoratori e agire con senso di responsabilità, mentre invece oggi facciamo fatica a interloquire, come vediamo sulla manovra di bilancio, sull’allargamento dei voucher in agricoltura, oppure con il tavolo sul caporalato, dove i sindacati potranno avere al massimo il ruolo di uditori”.
Al presidente della Regione, Musumeci, chiesto di intervenire per desecretare gli atti e riaprire una riflessione profonda su cosa accadde veramente in quel 2 dicembre del ’68. “Sarebbe un modo per risanare la ferita, e per dare un senso alla vita di quelle persone che con il loro sacrificio contribuirono a tante conquiste per il mondo del lavoro, compreso lo statuto dei lavoratori. Lo dobbiamo al Paese, alle famiglie, e a tutti coloro che si sono battuti per fare avanzare in Italia i diritti di lavoratrici e lavoratori”. Il governatore Musumeci si appellerà al presidente della Repubblica per condividere il percorso di trasparenza e verità, cinquant’anni dopo.




Ospedale alla Pizzuta, cresce opposizione in provincia: anche Canicattini vota il suo no

Anche il Consiglio comunale di Canicattini Bagni si schiera con Palazzolo e chiede che venga ripensata da Siracusa la scelta della Pizzuta come area su cui costruire il nuovo ospedale. Approvata a larga maggioranza la mozione “per una adeguata e funzionale pianificazione strategica del nuovo ospedale distrettuale e provinciale di Siracusa nell’area dello svincolo Siracusa sud della rete autostradale”. Si mette nero su bianco, così, la contrarietà del Comune di Canicattini Bagni, in linea con la decisione assunta e manifestata da tutti i Comuni dell’area montana e non solo, all’individuazione all’interno del centro abitato del capoluogo, nell’area FS2 della “Pizzuta”, fatta dal Consiglio comunale di Siracusa per la costruzione del nuovo ospedale.
“Una battaglia di civiltà che guarda al futuro, alle nuove generazioni che non dovranno essere penalizzate nel diritto ai servizi sanitari e negli standard qualitativi, da scelte dettate dall’ottusità e dallo scontro politico”, ha detto il presidente dell’assise, Amenta. “L’ospedale di Siracusa, finanziato al 95% dallo Stato, per il 5% dalla Regione e per il restante dall’alienazione dei beni esistenti, le vecchie strutture, per cui l’Asp, vera responsabile del progetto, deve individuare l’area più adeguata per le sue funzioni distrettuali e provinciali, non può essere rinchiuso nel centro abitato in una zona ad alta intensità abitativa e commerciale, qual è la Pizzuta, dove i costi di espropriazioni, così come sentenziato anche dal CGA, oscillano sui 130 euro al metro quadro. Quando, invece, c’è la possibilità di avere una struttura libera da criticità viarie, aperta a possibili allargamenti dei servizi, compreso un eliporto per il primo soccorso, come presuppone una moderna struttura sanitaria che opera in una provincia ad alto rischio sismico e con uno dei più grandi petrolchimici d’Europa, in un’area più omogenea, nei pressi dello svincolo autostradale Siracusa Sud, dove i costi si riducono notevolmente intorno ai 30 euro a metroquadro. Che oltre ad essere facilmente raggiungibile senza vincoli viari, da tutti i Comuni, permetterà a questa provincia di mettere in rete tutte le strutture ospedaliere (Avola-Noto, Augusta, Lentini, Siracusa), migliorando notevolmente i servizi e l’offerta ai cittadini del territorio, soprattutto con un suo passaggio ad Hub, l’unico in tutta la Sicilia Sud orientale”.
Alla Conferenza dei Sindaci della scorsa settimana, la posizione di Canicattini era stata anticipata dalla sindaco Marilena Miceli. “Abbiamo ribadito la contrarietà al nuovo ospedale alla Pizzuta e l’esigenza di avere una struttura efficiente e funzionale a ridosso dell’asse autostradale che attraversa e unisce tutta la provincia. In merito alle perplessità sui tempi e sulla garanzia del finanziamento, la Conferenza ha dato mandato al suo presidente, il Sindaco di Siracusa, di chiedere un incontro con l’Asp e il Presidente della Regione, Nello Musumeci, per ribadire la necessità di individuare una nuova e più funzionale area per l’ospedale”.
La mozione verrà ora trasmessa alla Regione, all’Asp ed a tutti i Comuni della Provincia a cominciare da Siracusa.




Scoperta nel mare siracusano: individuato caccia statunitense a 50m di profondità

Nuova scoperta nei fondali siracusani. A poco più di 50 metri di profondità, a largo di Brucoli, il diver Fabio Portella ha individuato insieme al suo team di ricerca un aereo americano abbattuto nel 1943. Manca poco alla identificazione esatta del velivolo, capovolto e interamente coperto da pesanti reti a strascico. Il fondale sabbioso con una visibilità di un metro appena ha reso le operazioni più complicate del previsto.
Il pneumatico Good-Year lascia pochi dubbi sulla fabbricazione statunitense dell’aereo. Dai report degli abbattimenti, i cosiddetti Mac, risultano tre aerei con quelle caratteristiche scomparsi in azione in quel quadrante di operazioni, proprio nell’anno in cui gli Alleati intensificarono i bombardamenti su Siracusa, Augusta e Catania in preparazione dello sbarco.
Sarebbe decollato dalle basi in Tunisia dell’aviazione a stelle e strisce, da dove partivano i raididiretti verso la Sicilia. Portella ed il suo team stanno verificando gli ultimi dettagli prima di rendere nota l’identificazione dell’aereo. Potrebbe essere stato abbattuto dalla contraerea siracusana o dai velivoli italo-tedeschi in ricognizione.




Siracusa si prepara alla Festa per Lucia: il 9 dicembre apertura della nicchia

Avrà luogo martedì prossimo, 4 dicembre, alle ore 10.00, nel tempietto del Sepolcro di Santa Lucia, alla Borgata, la conferenza stampa di presentazione della Festa di Santa Lucia. Interverranno il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione; mons. Salvatore Marino, componente della Deputazione e parroco della chiesa Cattedrale; fra Daniele Cugnata, parroco della Basilica Santa Lucia al Sepolcro. Saranno presenti i componenti della Deputazioneed il maestro di cappella Benedetto Ghiurmino.
Nel corso della conferenza sarà presentato il programma della festa, dal 13 al 20 dicembre. Ma anche le diverse iniziative organizzate in preparazione alla giornata del 13 dicembre e durante l’ottavario.
In questi giorni le reliquie di Santa Lucia stanno visitando diverse parrocchie della Diocesi, in città e in provincia. La festa prenderà il via ufficialmente domenica 9 con l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro della patrona nella sua cappella nella Chiesa Cattedrale.
Proprio in occasione della festa del 13, la basilica di Santa Lucia al sepolcro sarà elevata a Santuario diocesano nella ricorrenza del IV centenario della custodia del sepolcro da parte dei frati minori di Sicilia.
Per conoscere le diverse iniziative promosse dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia sul culto della vergine e martire siracusana basta seguire la pagina facebook: https://www.facebook.com/DeputazioneCappellaSantaLuciaSiracusa




Siracusa. Ex Provincia rischia secondo default, Cafeo porta tema in Ars

Troppo ridotte le risorse che la Regione può mettere a disposizione delle ex Province. E per l’ente siracusano si profila una nuova dichiarazione di dissesto anche per il 2018.
“Ad aggravare il quadro generale – dice il deputato regionale Giovanni Cafeo – proprio sul destino dei Liberi Consorzi sembra aleggiare quasi una sorta di rassegnazione da parte del Governo e di buona parte della politica, come se non ci fossero ormai speranze di salvataggio per un ente vittima di errori politici certamente trasversali ma che di sicuro, nonostante le promesse elettorali, perseverano ancora oggi e ad ogni livello istituzionale”.
Siracusa rischia il secondo default consecutivo. “È evidente che alle chiacchiere e alle buone intenzioni, captate spesso in ordine sparso più attraverso i media che nelle apposite sedi istituzionali, si debba sostituire adesso una vera e propria azione sinergica da parte della politica e delle istituzioni, mirata ad ottenere soluzioni reali al problema, come ad esempio la riduzione del prelievo forzoso da parte dello Stato”, aggiunge Cafeo.
“Se l’obiettivo comune sarà quello di fare squadra per provare a far rientrare una crisi ormai divenuta inaccettabile, nella quale dietro ai numeri e ai bilanci delle ex Province si celano donne e uomini meritevoli della stessa dignità lavorativa di tutti gli altri impiegati pubblici, allora il mio impegno e la mia disponibilità saranno massime; in caso contrario – conclude il parlamentare regionale – posso garantire sin da adesso che non mi accoderò in nessun caso a questo clima di rassegnazione e accettazione passiva dello status quo, facendo sentire in tutte le occasioni possibili, anche se inascoltato, il mio forte dissenso”. Domani seduta in Commissione sul tema.




Siracusa. Arrestato con cocaina e marijuana e rimesso in libertà

Agenti della Mobile della Questura di Siracusa hanno arrestato Roberto Rosario Lentini. Il 32enne siracusano è stato colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di 7 grammi di cocaina (suddivisa in 29 involucri) e 26 grammi di marijuana (suddivisa in 34 dosi) pronte per lo spaccio. Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato rimesso in libertà.




Siracusa. Il passaggio di consegne Igm-Tekra anima il Consiglio comunale

Quasi tre ore di confronto tra Consiglio comunale e amministrazione per fare luce, ieri, sui vari e complessi aspetti del passaggio a una nuova ditta esterna, la Tekra, del servizio di igiene urbana finora svolto da Igm Rifiuti industriali. Il dibattito nell’aula si è svolto con toni pacati, nonostante le tensioni di questi giorni e davanti a una cinquantina di lavoratori Igm preoccupati per il loro futuro che hanno ascoltato in silenzio.
A relazionare è stato il sindaco, Francesco Italia, che ha precisato il ruolo neutrale svolto nella vicenda dal Comune, che “parteggia solo per i cittadini, la legalità e per un servizio efficace ed efficiente. Passaggi di appalto di questa portata non sono mai facili”. Il caso è seguito costantemente e con la dovuta attenzione, ha assicurato il sindaco, che poi ha ringraziato la Prefettura, e nello specifico il vice prefetto Romano, per la sensibilità mostrata nel farsi carico della questione dei lavoratori.
La relazione è stata completata da una dettagliata esposizione dei fatti da parte dell’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa, che ha pure risposto alle domande poste dall’Aula; tra i due un intervento di Salvatore Castagnino che si è chiesto se Tekra, non subentrata nei tempi a Igm, possa essere considerata inadempiente e se per questo non si debba fare scorrere la graduatoria della gara ponte. Castagnino ha poi manifestato due preoccupazioni: che siano tutelati i lavoratori e che il Comune non accumuli un debito fuori bilancio per effetto delle proroghe.
Al dibattito hanno dato il loro contributo numerosi consiglieri. Alessandro Di Mauro (ha posto il problema delle ditte esterne all’Igm e dei rischi di demansionamento degli interni), Mauro Basile (anche lui contrario al demansionamento) Giuseppe Impallomeni (che ha invitato l’Amministrazione a fare uno sforzo aggiuntivo per il personale amministrativo di Igm e per quello delle ditte subappaltatrici), Curzio Lo Curzio (Tekra garantirà, ha chiesto, lo stesso servizio di Igm e completerà la differenziata), Roberto Trigilio (che ha proposto una commissione che vigili sul passaggio), Gaetano Favara (che si è chiesto se la Tekra sarà nelle condizioni di migliore il servizio attuale), Salvatore Costantino Muccio (per il quale non è chiara la posizione dell’Igm sul personale), ancora Castagnino (per il quale c’è il rischio che giorno 9 si arrivi a una situazione di stallo e si è detto convinto che quanto accade oggi è il frutto degli errori commessi negli anni scorsi dalla precedente amministrazione), Ferdinando Messina (che ha chiesto chiarimenti si tempi di stipula del nuovo contratto) e Andrea Buccheri (che ha invitato l’Ente a chiedere un rispetto dei tempi da parte di Tekra).
Dei contenuti e dello svolgimento dei lavori si è detta soddisfatta il presidente del consiglio comunale, Moena Scala, che ha ringraziato i consiglieri per il contributo proficuo fornito per chiarire tutti gli aspetti della questione.




Siracusa. Igiene Urbana, 8 giorni per la verità: Igm-Comune, convivenza a tempo

Confermando quanto anticipato ieri da SiracusaOggi.it, Igm ha riattivato quest’oggi i servizi di raccolta rifiuti “porta a porta” e di prossimità, di spazzamento, di distribuzione mastelli e sacchetti presso l’ecosportello di viale Ermocrate. Saranno garantite fino al 9 dicembre la pulizia dei mercati e la raccolta per le utenze cosiddette “sensibili”.
Lunedì 3 dicembre, inoltre, sarà nuovamente attivo il servizio di raccolta dei Rifiuti Ingombranti su
prenotazione e riaprirà il Centro comunale di Raccolta di contrada Arenaura. Resterà chiuso, invece, quello
in contrada Targia e sospeso il servizio del CCR mobile.
Igm aveva iniziato la smobilitazione per consentire l’ingresso di Tekra, nuovo gestore del servizio di igiene urbana. Poi le note vicende che hanno portato ad una ordinanza urgente, ieri pomeriggio, con cui il Comune di Siracusa proroga per altri 8 giorni la gestione Igm. In poche ore è stata garantita la ripresa dei principali servizi. Palazzo Vermexio, però, non si mostra soddisfatto e minaccia sanzioni per gli eventuali disservizi e disagi richiedendo il pieno adempimento di quanto disposto con l’ordinanza del primo pomeriggio di ieri. Ennesima riprova del rapporto ormai consunto tra Igm ed amministrazione comunale. Un addio, dopo oltre 70 anni di servizio pressochè continuo, condito da polemiche e ripicche.
Lunedì pomeriggio, alle 16.30, in Prefettura decisivo vertice per il passaggio di cantiere. Scoglio più difficile, la situazione del personale tra i demansionamenti proposti e non accettati dai sindacati ed i circa 50 dipendenti delle cooperative rimasti fuori da ogni tutela.




La patata novella di Siracusa verso il marchio Dop, ufficializzata la richiesta all'UE

Un’ottima opportunità per il territorio. Il riconoscimento del marchio Dop per la patata novella di Siracusa attiverà un circolo virtuoso per l’agricoltura locale e non solo. Ne hanno parlato questa mattina l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, il dirigente generale Carmelo Frittitta e i produttori della provincia siracusana durante la riunione con cui, questa mattina, è stata ufficializzata la richiesta di registrazione del marchio a denominazione di origine protetta Patata Novella di Siracusa Dop. All’incontro, che si è svolto all’hotel Parco delle Fontane, hanno presto parte anche gli studenti del Liceo Artistico “Antonello Gagini”, autori del logo creato appositamente. Il gruppo di lavoro costituito vede la presenza di docenti dell’Università di Catania, i Cnr, il Servizio Fitosanitario regionale e diversi esperti del settore, che hanno redatto tutti i documenti necessari per presentare all’Unione Europea le caratteristiche di pregio e distintività che rendono inimitabile il tubero siracusano. L’assessore comunale alle Attività Produttive, Fabio Moschella evidenzia i vantaggi che il riconoscimento apporterà al territorio.