Siracusa. Caso Scieri, la Procura dispone la riesumazione della salma e autopsia

Sarà riesumata la salma di Lele Scieri, il parà siracusano trovato morto , a 26 anni, nella caserma Gamerra di Pisa. Era il 16 agosto del ’99 e, da allora, la battaglia condotta dalla famiglia, dagli amici, prima, con l’istituzione (svolta nella vicenda) della commissione parlamentare presieduta dall’ex deputata del Pd, Sofia Amoddio, durante la scorsa legislatura, l’accusa per omicidio doloso. La Procura ha adesso disposto la riesumazione della salma. Indagati sono tre ex commilitori di Scieri. L’accusa di cui devono rispondere è omicidio volontario in concorso.




Caso Scieri, ancora risvolti: Sofia Amoddio, “Potremo sciogliere nodi importanti”

Una serie di dati importanti, fondamentali per capire l’esatta dinamica di quanto accaduto a Lele Scieri in quel tragico giorno di agosto, alla caserma Gamerra di Pisa. Emergeranno dall’autopsia che, dopo la riesumazione della salma, disposta dalla Procura, sarà effettuata da esperti, che saranno incaricati nei prossimi giorni. L’avvocato Sofia Amoddio, presidente della Commissione d’inchiesta che fu istituita in Parlamento durante la scorsa legislatura, è certa che saranno confermate le verità emerse durante il lavoro svolto da lei e dagli altri componenti dell’organismo appositamente costituito all’epoca, con la riapertura, nel 2017, vent’anni dopo la morte del parà siracusano, delle indagini, inizialmente “liquidate” come suicidio. Una versione che non ha mai convinto la famiglia e gli amici di Scieri- “Gli esami che saranno effettuati sulla salma di Lele- spiega Amoddio- consentiranno, attraverso tecniche che si avvalgono delle più moderne tecnologie, di scoprire, anche attraverso esami speciali che saranno effettuati sulle ossa, di capire se il corpo ha subìto lesioni, che tipo, in che modalità. Sarà anche possibile ricostruire la caduta e, attraverso questo, confermare una serie di ipotesi, che in realtà sono certezze, emerse. Certo, ad esempio, è il fatto che soccorsi tempestivi avrebbero potuto salvare Emanuele Scieri. Per questo si è arrivati alla contestazione di omicidio doloso”. Dopo la nomina degli incaricati, si passerà a quella della difesa degli imputati. La famiglia potrà, a sua volta, nominare il proprio consulente medico. La perizia potrebbe essere pronta già per l’estate. “Questa vicenda appartiene a tutta Siracusa-conclude Amoddio- ed è nella memoria collettiva italiana, insieme, purtroppo, al caso Tony Drago”




Siracusa. Fiamme all’interno del panificio di via Necropoli Grotticelle

Momenti di preoccupazione in via Necropoli Grotticelle. Poco dopo le 12 un incendio si è sviluppato all’interno di un panificio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Siracusa che in pochi minuti hanno domato le fiamme. Il rogo avrebbe avuto origine da una friggitrice, secondo una prima ricostruzione.




“Le Troiane” ovvero la forza delle donne: al teatro greco spazio alla speranza

Le esplosioni di una Ilio in guerra aprono Le Troiane di Euripe, con la regia di Muriel Mayette-Holts, seconda produzione Inda per la stagione 2019. Forti boati rimbombano nella cavea e nel bosco diroccato progettato da Stefano Boeri per il teatro greco di Siracusa. Alberi veri, abbattuti dal maltempo in Carnia e che a Siracusa trovano una nuova vita.
E’ una delle tragedie più strazianti del dramma classico, racconta il dolore e la disperazione delle donne troiane assegnate come schiave ai vincitori greci portando in scena figure indelebili come Ecuba, Cassandra e Andromaca e un agone giudiziario durante il quale Elena di Troia cerca di salvarsi la vita davanti al marito Menelao.
Nella lettura offerta dalla regista francese c’è però spazio per la speranza, nonostante tutto e tutti. Ed è la forza delle donne ad alimentare quella speranza, malgrado la distruzione di una città, di un passato glorioso. Le Troiane vincono la loro triste sorte, accettandola.
A interpretare Ecuba è Maddalena Crippa, che torna a Siracusa per la terza volta. Lo spettacolo poggia sulle sue grandi doti attoriali, certo non una sorpresa. Elena Arvigo è Andromaca mentre esordisce al teatro greco Paolo Rossi, carismatico attore comico che ha accettato la scommessa tragica divenendo in scena l’araldo di morte Taltibio. Nel cast anche Marial Bajma Riva, una invasata Cassandra, Elena è Viola Graziosi mentre Graziano Piazza veste i panni di Menelao.
Gli attori si muovono in una scena che si allarga a dismisura, utilizzando per le azioni le scalinate ed i corridoi e quasi ogni angolo dell’antico teatro in pietra. L’impostazione è nel segno della tradizione, per la recitazione e per la concezione stessa dello spettacolo. Con alcuni passaggi emozionanti nel loro alto simbolismo pur nella semplicità dei gesti, come quando, ad esempio, il coro costituito da 45 donne si cambia d’abito in scena per un omaggio che crea un sepolcro e rimanda anche a Pina Bausch, alla lotta al femminicidio ed alla forza delle donne.

foto: Centaro




Noto. E’ tempo di primavera barocca, arriva l’attesa Infiorata: edizione numero 40

Maggio è il mese della Primavera Barocca e Noto diventa ancora più bella. Punta di diamante e appuntamento più atteso è l’Infiorata che quest’anno festeggia i suoi 40 anni. Edizione dedicata ai Siciliani in America.
L’Infiorata entrerà nel vivo venerdì 17 maggio con la realizzazione dei bozzetti infiorati su via Nicolaci e l’inaugurazione di Casa America, quest’anno allestita dall’Accademia delle Belle Arti di Catania nella Sala Gagliardi di Palazzo Trigona.
Il tappetto colorato di via Nicolaci sarà visitabile da sabato 18 al lunedì seguente. Sono previsti una serie di appuntamenti collaterali, con mostre, spettacoli e momenti teatrali ispirati al tema scelto quest’anno dell’amministrazione comunale, con l’immancabile sfilata in abiti d’epoca del Corteo Barocco domenica pomeriggio.
Questa mattina, alla presentazione nella sala degli specchi di Palazzo Ducezio, svelata anche la “NotoCard”: nuova carta turistica dedicata alla città Barocca e destinata ai suoi visitatori.




Palazzolo Acreide. Inaugurato il Festival internazionale del teatro classico dei Giovani

Il concerto dell’orchestra da camera del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento ha aperto questa mattina a Palazzolo Acreide la 25.a edizione del Festival internazionale del teatro classico dei giovani.
A salutare la partenza della manifestazione frutto di una intuizione di Giusto Monaco, il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti e il presidente della Fondazione Inda (e sindaco di Siracusa), Francesco Italia. Un benvenuto ai ragazzi che hanno gremito il Teatro di Akrai anche da parte del sovrintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi, e da Maria Musumeci, dirigente del Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici.
Ad aprire al teatro del cielo la stagione del festival internazionale dei giovani sono stati gli allievi del Drama studio Irini Evangelatou di Lepanto che hanno messo in scena Elena.Poi è stata la volta degli studenti dell’Istituto paritario Marsilio Vicino di Figline Valdarno (Le Supplici) e, nel pomeriggio, spazio gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico che presentano Lisistrata. L’ultimo spettacolo in programma nella prima giornata del Festival, curato in tutti gli aspetti organizzativi da Sebastiano Aglianò, è Casina con gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore di Palazzolo Acreide.
La scena del Festival, pensata dall’artista Tony Fanciullo, è un omaggio a Duilio Cambellotti e al manifesto realizzato nel 1924 per I Sette contro Tebe.
Il programma del Festival proseguirà domani, dalle 9,30 con Helen di Euripide del Gymnasium of Vrontados; Lisistrata 2.0 dell’Istituto Magistrale Finocchiaro-Aprile di Palermo; Elena del Centro di promozione del teatro pedagogico di Sondrio; Antigone dell’Istituto comprensivo Costanzo di Siracusa e Le Rane dell’Istituto comprensivo Messina di Palazzolo Acreide.
Il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, centrale nella missione e nel progetto della Fondazione Inda, è ormai diventato, grazie al proficuo cammino insieme all’amministrazione di Palazzolo Acreide, un appuntamento di rilievo internazionale. Quest’anno vedrà esibirsi 2.500 studenti da tutta Italia e da Germania, Grecia, presente con ben sei istituti, Belgio (con due scuole), Francia, Inghilterra e Tunisia. Saranno 23 i giorni di programmazione e 90 gli spettacoli in programma con 31 scuole siciliane, 45 provenienti dalle altre regioni italiane e 12 dall’estero.




Differenziata: Solarino comune top in provincia, Siracusa 19esima. Melilli maglia nera

Solarino il comune più virtuoso della provincia di Siracusa in tema di raccolta differenziata. Lo dicono i dati raccolti e pubblicati dall’osservatorio della Regione e s i riferiscono al 2018. Secondo posto per Ferla, seguita da Sortino. Parlando in termini di numeri, vuol dire che Solarino ha raggiunto, lo scorso anno, una percentuale del 70,2 per cento di differenziata, secondo la Regione. Ferla, il 64,9 per cento. Sortino, 55 per cento. Per trovare il capoluogo occorre scorrere la graduatoria fino alla 19esima posizione. La percentuale indicata dalla Regione è del 20,8. “Il dato rappresenta la media- spiega l’assessore Pierpaolo Coppa -Nel periodo ottobre-novembre, però,confermiamo che il dato arriva al 28 per cento in città”. Chiude, al 21esimo posto, Melilli con il 17,7 per cento di raccolta differenziata effettuata nell’arco del 2018.
Per completare il quadro, quarta posizione per Portopalo (42,5%), Avola (40,2%), Canicattini (40%),Lentini (34,2%), Augusta (32,8%), Buscemi (32,8%), Cassaro (32%), Noto (31,8&), Carlentini (29%), Buccheri (28,5%), Rosolini (22,7%), Priolo (21,6%), appunto Siracusa (20,8%), Floridia (2′,5%), Pachino (19,4%), Melilli (17,7%).
“Il Comune di Melilli inizia ufficialmente la raccolta differenziata nel mese di Luglio 2018 e in soli trenta giorni riesce a triplicare il risultato medio dei due trimestri precedenti. Per non parlare dell’analisi del terzo trimestre 2018 : con il 31% nel primo trimestre di applicazione il trend medio trimestrale è di sei volte superiore alla media dei trimestri precedenti. E con il quarto ed ultimo trimestre del 2018: sfiorando il 37%”, precisa il presidente del Consiglio comunale, Rosario Cutrona. I dati, ribadiamo, riguardano l’intero 2018 e sono forniti dall’Osservatorio Regionale e pertanto fotografia esatta del trend sull’anno solare. I miglioramenti registrati sul parziale degli ultimi trimestri saranno “visibili” nelle statistiche 2019 pronte il prossimo anno.




Siracusa. Santa Lucia di maggio, domani processione e rientro in Cattedrale

Domani è il giorno del rientro di Santa Lucia in cattedrale. La giornata conclusiva del patrocinio di maggio avrà inizio domenica 12 maggio alle 11.30 nella chiesa di Santa Lucia alla Badia con la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco del Duomo, padre Salvatore Marino.
Alle 19.00 il momento più sentito, con la processione delle reliquie e del simulacro della Patrona attraverso il percorso storico per le vie di Ortigia: via Picherali, via Castello Maniace, lungomare Ortigia, via Roma, via del Teatro, piazza S. Giuseppe, via della Giudecca, via delle Maestranze, via Roma, piazza Minerva, Piazza Duomo.
E’ previsto l’omaggio dell’Ufficio del centro storico del Comune di Siracusa in piazza San Giuseppe e della Comunità parrocchiale di San Giovanni all’Immacolata in piazza della Giudecca. Alle 21.30 previsto l’ingresso delle reliquie e del simulacro in Cattedrale e chiusura della nicchia della cappella che lo custodisce.
Per gli eventi collaterali, è stata inaugurata al Parlatorio delle monache la mostra “Santa Lucia e il patrocinio a Siracusa” a cura di Dario Bottaro e Michele Romano.
Stasera alle 20.30 a Santa Lucia alla Badia “La Luce”, omaggio a Lucia del Coro Polifonico “Euridice di Bologna” diretto dal maestro Pier Paolo Scattolin e del Coro Polifonico Europeo “Giuseppe De Cicco” diretto dal maestro Maria Carmela De Cicco. Domani alle 12.00, sul sagrato della Cattedrale, concerto del corpo musicale “Città di Siracusa” diretto dal maestro Michele Pupillo.




Costruiva armi da sparo con il bastone degli ombrelli: arrestato

Fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi clandestine di fattura artigianale. Ieri, gli agenti del commissariato di Avola hanno arrestato Concetto Galifi, residente a Cassibile, 67 anni. Una telefonata sulla linea d’emergenza 112 segnalava un’auto Mercedes classe E come provento di furto. Gli operatori della volante del Commissariato hanno rintracciato l’auto, alla cui guida vi era Galifi, nervoso, con un fare che sembrava volesse occultare qualcosa sotto la maglia, all’altezza del fianco. Insospettiti, gli operatori hanno perquisito l’uomo,estendendo il controllo al mezzo. Rinvenuta, quindi, un’arma da sparo artigianale priva di segni di riconoscimento e non catalogata, evidentemente “clandestina”, portata indosso e composta da due parti smontate, ovvero un castello costituito da un tubo cilindrico da mezzo pollice con percussore lanciato, con una parte filettata su cui poteva essere avvitato il secondo pezzo di ferro di 25.5 centimetri, ad uso canna; un altro pezzo, anch’esso compatibile con il “castello” e con funzioni di canna, lungo cm 52, veniva rinvenuto nascosto sotto il tappetino lato guida dell’auto.
Alla luce di quanto sopra, sussistendo fondati motivi per ritenere che, nella sua abitazione di Cassibile, l’uomo occultasse altro materiale analogo, perquisito anche l’immobile, dove è stato rinvenuto munizionamento compatibile con il “calibro” dei tubi rinvenuti e, sul terrazzo dell’immobile, veniva scoperto un piccolo laboratorio artigianale, fornito di tutti gli attrezzi necessari per l’alterazione di una serie di tubi metallici, del tutto simili a quelli già rinvenuti, al fine di realizzare parti da utilizzare per l’assemblaggio di armi artigianali.
Sequestrate 41 cartucce cal. 8 a pallini, 1 cartuccia cal. 12 a pallini, detenute illegalmente ed occultate all’interno di un sacchetto dietro ad una cassetta di attrezzi, 5 molle di varia grandezza ed idonee alla realizzazione di “percussori lanciati”, 1 imbuto in metallo per carica cartucce, 2 percussori di varia grandezza, 1 canna in acciaio cal. 8 di 50 centimetri, provvista di filettatura per avvitatura, canna in acciaio cal. 9 di 41 centimetri provvista di filettatura per avvitatura. Sequestrato un ombrello nero, modificato artigianalmente per renderlo simile ad una canna da fucile, posto che l’asta centrale, di spessore maggiore rispetto a quella di un normale ombrello, era vuota e l’estremità era stata trasformata in “vivo di volata”, occultato alla vista da un tappo. Inoltre, l’ombrello era provvisto di manico estraibile e sostituibile con castello munito di percussore lanciato e costituito da una canna calibro 8 di 64 centimetri.
Tutti i tubi e gli strumenti rinvenuti, inoltre, risultavano perfettamente interscambiabili per l’assemblaggio di armi verosimilmente idonee allo sparo.
Visti i gravi, precisi e concordanti indizi raccolti, Galifi è stato arrestato. Nei suoi confronti, inoltre, vista la denuncia presentata dalla figlia intestataria dell’auto, contestato il reato di appropriazione indebita.




Lo scultore siracusano Marchese in mostra a Genova: realizzò la statua per Rossana Maiorca

La “metamorfosi” nell’opera di Pietro Marchese. E’ il tema di una conferenza che si svolgerà a Genova, nell’auditorium del Museo del Mare. Protagonista l’artista siracusano Pietro Marchese, che è autore della statua che raffigura Rossana Maiorca, inabissata nelle acque del Plemmirio e della statua di Archimede, all’ingresso di Ortigia. Madrina dell’evento sarà la presidente del Consorzio dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, Patrizia Maiorca. Sarà celebrato il ricordo del decennale dell’opera Sirena di Sicilia di Marchese. Ci saranno, tra gli altri, Tommaso Nobili e i due figli della campionessa mondiale d’apnea Rossana Maiorca, la poetessa Maria Ebe Argenti, la cantautrice siciliana Olivia Sellerio e il direttore d’orchestra Pietro Leveratto. Sarà l’occasione per presentare cinque opere inedite, una delle quali richiesta a Marchese dalla curatrice della mostra, Gabriella Aramini e dedicata alla città di Genova e al crollo del Ponte Morandi.
La mostra L’uomo, la sirena e il mare. La “metamorfosi” nell’opera di Pietro Marchese è stata ideata e curata dalla storica dell’arte Gabriella Aramini nell’ambito del progetto selezionato vincitore per il Festival del Mare 2019, diretto da Luca Sabatini e organizzato dall’Università degli Studi di Genova in collaborazione con il Mu.MA e tutti gli altri enti partner della manifestazione giunta alla sua seconda edizione. Durante l’inaugurazione ad ingresso libero, che si terrà il 16 maggio alle 17 presso l’Auditorium del Galata Museo del Mare, l’autrice del testo critico in catalogo terrà una conferenza dal titolo “La metamorfosi nell’opera di Pietro Marchese”, confrontandosi con i protagonisti e gli ospiti da lei coinvolti, in particolare, con lo scultore contemporaneo e la campionessa mondiale di apnea Patrizia Maiorca, che interverrà in qualità di madrina all’inaugurazione e autrice del testo in catalogo edito da Sagep Editori, dedicato come l’esposizione al padre Enzo e alla sorella Rossana Maiorca. Nel ricordo del decennale dalla realizzazione del monumento ‘Sirena di Sicilia’ realizzato da Marchese nel 2008 e che si espone per la prima volta fuori da Siracusa nel modello da cui è stato tratto l’originale in bronzo, posto nei fondali di Ortigia con l’intervento della Marina Militare Italiana, parteciperanno con la loro straordinaria presenza i due figli e il marito di Rossana, Tommaso Nobili, la zia e poetessa Maria Ebe Argenti, e invitati per l’occasione la cantautrice siciliana Olivia Sellerio e il direttore d’orchestra Pietro Leveratto.
Diciannove le opere di Pietro Marchese al Galata Museo del Mare in cui si mescolano coppie maschili e femminili, ibridi, simboli e gesti sinonimo di storie, civiltà antiche e moderne nel segno del mare, cui si aggiunge una ricca selezione di disegni, fotografie di Fulvio Rosso; le fotografie sono di Michele Battaglia, Gianfranco Mazza, Lamberto Rubino, video con riprese subacquee del reporter Stefano Mirabella e installazioni con miniature, alcuni di questi realizzati per l’occasione della principale rassegna nazionale sul mare e per il museo del mare più grande del Mediterraneo.
Delle cinque sculture inedite realizzate dalla scultore per l’occasione del Festival del Mare 2019 che si sveleranno per la prima volta al pubblico durante l’inaugurazione presso la Saletta dell’Arte, che ospita la mostra fino al 1 giugno 2019, la curatrice ha richiesto all’artista una nuova creazione in “metamorfosi” dedicata non solo al mare, ma alla città di Genova e al crollo del ponte Morandi.
Pietro Marchese è un giovane artista siracusano, 42 anni, vive e opera a Finale Ligure. Nella sua ventennale carriera di scultore formatosi nella sua città natale, nelle Accademie di Carrara e di Brera a Milano, ha esposto e ricevuto premi e riconoscimenti, tra cui quello nel 2011 per la “Cultura del Mare” ed è stato l’autore nel 2008 della statua ‘Sirena di Sicilia’, varata dalla Marina Militare Italiana e calata nei fondali di Ortigia (SR) per volontà e su commissione della famiglia Maiorca, in ricordo della pluri campionessa mondiale di apnea Rossana Maiorca, prematuramente scomparsa nel 2005. In ricordo del decennale, su richiesta della curatrice e in accordo con tutti i familiari dell’atleta che per prima raggiunse i record storici della disciplina con l’utilizzo pioneristico della monopinna, lo scultore ha deciso di esporre per la prima volta il modello da cui è stato tratto l’originale in bronzo, con la dedica della mostra e del catalogo a cura di Gabriella Aramini agli indimenticabili pluri campioni mondiali Enzo e Rossana Maiorca.
L’indagine avviata dall’artista con la Sirena-Rossana nel processo di trasformazione e di “metamorfosi” tra figura umana e animale diviene l’oggetto del percorso pensato in riferimento al mare e nel confronto inedito con l’Uomo, il grande matematico siracusano che attraverso le sue invenzioni nello Stomachion è stato immortalato da Marchese nel monumento pubblico ‘Archimede opera unica’, vincitore del concorso internazionale nel 2016, di cui si espone per la prima volta fuori dalla città di Siracusa e nel confronto proposto dalla mostra, il modello in scala ridotta e una serie di dettagli.