Siracusa. Lavoro in nero, ispezioni in aziende agricole, edili, pasticcerie e panifici: sospese 10 attività

Controlli serrati dei carabinieri, con il Nucleo Ispettorato del Lavoro e d’intesa con il dirigente del dell’Ispettorato del Lavoro . Hanno riguardato, nel dettaglio 25 attività  nei comuni di Palazzolo Acreide, Avola, Rosolini, Floridia, Noto, Pachino, Francofonte e Siracusa. Sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri appartenenti al Comparto di specialità dell’Arma dei Carabinieri, le imprese edili ed agricole, nonché alcune case di riposo, panifici, pasticcerie e ditte di impiantistica industriale.
Sono stati 28 su 104 i lavoratori occupati in nero e sono in corso approfondimento per le posizioni assicurative, contributive e retributive di 54 dipendenti.
Per 10 attività imprenditoriali è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività, per avere individuato “in nero” più del 20% della forza lavoro complessiva; si tratta di due cantieri edili ed un panificio a Rosolini, un supermercato, una casa di riposo ed una ditta di impiantistica ad Avola, una impresa agricola a Palazzolo Acreide, un cantiere edile a Noto, un cantiere edile a Pachino ed una pasticceria a Floridia.
A sottolineare la particolare attenzione dello Stato, nel contrasto del lavoro nero, il recente aumento delle sanzioni previste dall’art. 1 comma 445, lett. e) della Legge 30 dicembre 2018 , n. 145 (c.d. legge di Bilancio), che ha inasprito ulteriormente le sanzioni, incrementandone gli importi del 20%. Dall’inizio di quest’anno è infatti prevista una sanzione fino a € 10.800 per ogni dipendente occupato in nero per un periodo massimo di 30 giorni. La sanzione arriva ad € 43.200 per ogni dipendente occupato in nero per periodi superiori a 60 giorni.
Nei confronti di 7 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, che riguardano l’omessa dotazione delle cinture di sicurezza ai manovali edili che lavorano in quota, la mancata nomina del coordinatore per la sicurezza e la mancata sottoposizione a visita medica di alcuni dipendenti.
In tutti i casi sono state impartite opportune prescrizioni ai datori di lavoro, col fine di far ripristinare le condizioni di sicurezza poste a tutela dei lavoratori.
Ed ancora, nei confronti di 2 titolari di imprese, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, per avere utilizzato sistemi di videosorveglianza senza preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
In sede di accesso ispettivo, come provvedimento di immediata efficacia, è stata disposta l’immediata cessazione del funzionamento degli impianti, che consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti, fornendo nel contempo le indicazioni necessarie per la regolarizzazione.
Infine, un datore di lavoro di Francofonte è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per non essersi prestato alle indagini dell’Ispettorato del Lavoro (violazione dell’art. 4 della legge 628/61).
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 105.600 euro e le ammende contestate ammontano a oltre 37.000 euro.
Sono in corso accertamenti in materia di contrasto al caporalato nel comparto agricolo, in considerazione del particolare aumento degli stranieri provenienti da altre regioni, in concomitanza con l’incremento dell’attività produttiva.
In tal senso, i controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro saranno particolarmente intensificati perché lo sfruttamento di manodopera, di cui all’articolo 603 bis del codice penale, nuoce all’economia di mercato, danneggiando gli imprenditori onesti.




Siracusa. Sosta a pagamento: aumenta il costo per “strisce blu” e parcheggi

Aumenta, da giugno, il costo della sosta a pagamento in città. E’ la conseguenza delle misure correttive apportate dal Comune, su indicazione della Corte dei Conti, e inserite nel nuovo Bilancio di Previsione 2019, che ha appena ottenuto il “via libera” dalla giunta e attende l’approvazione definitiva da parte del consiglio comunale di Siracusa. Per tutti i servizi a richiesta è previsto , dunque, un aumento. Nel caso della sosta, si passerebbe a un euro e 50 l’ora per i parcheggi Talete e Molo Sant’Antonio. Per le 24 ore, 15 euro. I non residenti pagheranno per una settimana 50 euro. Per un mese, i non residenti pagheranno 90 euro. Passando alle strisce blu, 20 euro mensili e 180 annuali per residenti e lavoratori delle zone di Ortigia, Corso Gelone, Viale Tisia, Zecchino, Borgata, zona Umbertina, viale Santa Panagia, Tunisi, San Giovanni. Le zone, insomma, in cui ci sono  “strisce blu” . Tariffa di 60 euro mensili per i parcheggi del Molo Sant’Antonio e del Talete. Se si sceglie l’opzione strisce blu+parcheggi, 75 euro al mese o 750 annui. Per chi, invece, semplicemente parcheggia sulle Strisce Blu, tariffa di un euro l’ora; 60 mensili, 600 annui. Nella delibera approvata, la giunta si riserva di proporre delle agevolazioni e nuove forme di abbonamento.

Modificate anche le tariffe per i bus. Check point che passa a 80 euro per 24 ore per mezzi con piu’ di 20 posti incluso il conducente. 50 euro per ogni giorno successivo di permanenza. I minibus pagheranno 50 euro. I camper, 75 euro mensili per il rimessaggio al Von Platen, 25 euro per la sosta giornaliera nell’area attrezzata.  20 euro per le operazioni di carico e scarico acque e reflui.




Telefonino alla guida e niente cinture di sicurezza: ancora alto il numero di infrazioni

Continuano i controlli in borghese da parte della Polizia Municipale di Siracusa. E’ una delle azioni del piano straordinario messo in campo nei mesi scorsi per estirpare alcune delle peggiori (e pericolose) abitudini alla guida. A bordo di scooter, gli ispettori della Municipale si muovono nel traffico.
Anche nel mese appena trascorso, aprile, restano costanti i numeri relativi alle infrazioni. Insomma, non c’è ancora un calo percentuale, come dire che la battaglia è ancora lunga. Così, su 149 veicoli fermati per controlli, in 105 casi sono stati elevati dei verbali.
L’infrazione più diffusa? Resta quella dell’uso del telefonino alla guida: 52 multe. C’è poi la sanzione amministrativa per la mancanza di documenti (30) e quindi il mancato uso delle cinture di sicurezza (23).
Tre veicoli sono stati sequestrati dalla Municipale perchè sprovvisti di assicurazione; una patente ritirata.
“Avvertiamo un maggiore apprezzamento della comunità verso questa nostra azione purtroppo, però, non diminuiscono ancora le infrazioni. Restiamo comunque fiduciosi di poter vedere a breve più diligenza, più sicurezza e meno multe grazie alla consapevolezza che non c’è più tolleranza verso certi atteggiamenti alla guida”, spiega il comandante della Polizia Municipale, Enzo Miccoli.

foto da utente facebook




Siracusa. Lungomare di Levante: ispezioni degli speleologi dei vigili del fuoco per verificare l’ingrottamento

Ispezioni con l’intervento di speleologi per verificare lo stato attuale del muraglione sottostante il  tratto di marciapiede del Lungomare di Levante, interdetto al passaggio pedonale lo scorso agosto. Sono attese per le prossime settimane, alla luce del vertice tra l’assessore all’Urbanistica,Giusy Genovesi,i tecnici del Comune e i vertici locali della Protezione Civile. Il marciapiedi è stato interdetto dopo un sopralluogo,lo scorso  agosto,che ha reso evidente un’erosione importante del muraglione. Le mareggiate avrebbero creato un ingrottamento abbastanza profondo. Il passaggio vietato è lungo  circa 100 metri,tra Largo della Gancia e Forte Vigliena. In attesa di modificare il progetto di consolidamento del 2002,realizzato solo in parte, il Comune dovrebbe provvedere a rendere più decorosa la barriera che indica l’interdizione. I turisti continuano a percorrere il marciapiede senza rendersi conto del divieto,che in effetti non è posto all’inizio del tratto, delimitato da rete di plastica arancione ,spesso divelta dal vento. “Insieme al sindaco,Francesco Italia- spiega l’assessore- abbiamo chiesto agli uffici di redigere un progetto per una transenna che coniughi le esigenze di sicurezza a quelle di decoro,visto che il nostro centro storico deve essere interamente fruibile senza che la sua straordinaria bellezza venga intaccata. Il progetto ipotizzato ci convince dal punto di vista estetico. Prevede l’impiego di legno. Occorre,tuttavia,rivedere i costi,da contenere. È nostra intenzione eliminare quanto prima quella bruttura”. Il consolidamento dei medaglioni è inserito nel Piano Triennale delle Opere pubbliche. L’intervento ha,tuttavia,un costo elevato, tanto da non poter essere preventivato in un lasso di tempo breve.




L’incidente sui binari a Noto, tutti i dubbi: troppe lesioni e il sospetto di un impatto

Nelle indagini sul tragico incidente di contrada Zupparda, nulla viene dato per scontato. Gli investigatori stanno muovendosi con grande scrupolo per ricostruire esattamente cosa sia accaduto nella drammatica notte del 23 aprile quando Santina Dugo ha perduto la vita all’interno dell’auto rimasta bloccata sui binari, proprio mentre sopraggiungeva un treno. E proprio il ruolo del treno nel dramma sarebbe tutto da decifrare, come a lasciare intendere che ci sarebbe altro da verificare.
Secondo alcune indiscrezioni, l’auto – alla cui guida c’era il 47 marito della donna – avrebbe prima sbattuto contro un muretto per poi “rimbalzare” sui binari. L’uomo è uscito, nel tentativo disperato di attirare l’attenzione del macchinista e arrestare la corsa del treno. Così ha raccontato agli investigatori. E’ comunque indagato per omicidio colposo e disastro ferroviario.
L’autopsia effettuata sul corpo della donna, affidata al medico legale Orazio Cascio, avrebbe evidenziato diverse lesioni e non tutte sarebbero compatibili con la prima ricostruzione dell’accaduto, secondo cui l’auto si era incastrata tra le sbarre abbassate mentre sopraggiungeva il treno regionale Modica-Siracusa. Altri elementi sono attesi dagli esami disposti e per i quali bisognerà attendere diversi giorni.




Sopralluogo a sorpresa: l’assessore Razza al Trigona di Noto, “aperto al confronto”

“Stamattina nell’ospedale Trigona di Noto ho incontrato i professionisti, alcuni ex operatori e un gruppo di cittadini con i quali ci siamo confrontati civilmente sulle questioni legate al presidio. Ho detto loro che sono pronto ad un confronto con il comitato e con il sindaco di Noto già il prossimo 8 maggio a margine della riunione della Commissione Salute dell’Ars”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che stamani si è recato in visita presso l’ospedale Trigona di Noto.
Mentre a Siracusa sfilava il corteo promosso dal comitato pro Trigona, il massimo responsabile regionale della Salute ha visitato il nosocomio, aprendo ad un confronto nelle sedi opportune dopo frizioni a distanza.




A Siracusa la marcia per il Trigona di Noto: corteo nel cuore della città, traffico in tilt

Si è spostata a Siracusa, questa mattina, la protesta in difesa dell’ospedale “Trigona” di Noto. In circa 150 hanno sfilato nel capoluogo, con sit-in sotto la sede della direzione generale dell’Asp, in Corso Gelone. Qui hanno consegnato al direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Salvatore Lucio Ficarra, una lettera con la richiesta di immediata riapertura del punto nascita dell’ospedale netino. La paura del Comitato Pro Trigona, che ha promosso la nuova mobilitazione direttamente a Siracusa, è che si stia cercando di smantellare il nosocomio fino alla sua chiusura. Una versione smentita dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che però non ha ancora risposta alla richiesta di confronto con il territorio partita dal sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, anche lui presente alla manifestazione nel capoluogo. A far arrabbiare i cittadini di Noto anche la definizione di “piccolo ospedale” affibbiata al Trigona in Gazzetta Ufficiale della Regione.

“Non è una battaglia contro nessuno, men che meno contro Avola. E’ una protesta per Noto e l’ospedale della zona sud. Chiediamo più rispetto per la sanità della zona sud della provincia di Siracusa”, le parole del primo cittadino. L’assessore Razza non sembra, però, intenzionato a rivedere le scelte compiute ancor prima del suo insediamento. 

I partecipanti hanno raggiunto Siracusa con bus partiti da Noto alle 9. Notevoli i disagi alla circolazione, fino al termine della manifestazione.




Una famiglia gambiana ridisegna il suo futuro a Ferla: è l’accoglienza diffusa Obioma

Prosegue nei centri dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei il progetto di accoglienza diffusa “Obioma Iblei” gestito dalla onlus Passwork del sociologo Sebastiano Scaglione. Questa mattina a Ferla è stata accolta una giovane famiglia proveniente dal Gambia: nuova vita per padre, madre e il loro bambino di appena 10 mesi.
A dare il benvenuto all’ottavo nucleo familiare che ha trovato ospitalità nei sei Comuni dell’Unione iblea inseriti nel progetto è stato il sindaco Michelangelo Giansiracusa e con lui la giunta comunale.
La famiglia risiederà, in modo del tutto autonomo, in uno degli appartamenti messo a disposizione dal progetto Sprar “Obioma Iblei” già attivo a Buccheri, Buscemi, Cassaro, Palazzolo Acreide e Sortino e che prevede l’inserimento di 9 nuclei familiari stranieri inclusi nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.
Nel piccolo Borgo montano questa giovane famiglia gambiana proverà a ridisegnare per se un nuovo futuro circondata dalla calorosa accoglienza che le ha già manifestato l’intera comunità. Nell’arco dei prossimi sei mesi, con il sostegno degli operatori di Passwork, realizzerà un programma che prevede la sua totale autonomia di vita.
“Sono veramente soddisfatto – ha detto il sindaco Michelangelo Giansiracusa – per il cammino di un progetto di reale accoglienza e integrazione a cui abbiamo collaborato sin dalle sue origini. Tutta la comunità ferlese, così come le altre della zona montana che hanno già accolto famiglie di migranti, si sente impegnata in questo percorso solidale di integrazione che segnerà, ne sono sicuro, la vita di questa giovane famiglia e del loro bambino. Insieme, supereremo eventuali criticità che dovessero presentarsi lungo il cammino, come si fa nelle famiglie, sapendo che il nostro intervento quotidiano, servirà a rafforzare il programma di integrazione avviato dagli operatori di Passwork”.
Dal canto loro gli ospiti hanno espresso compiacimento per il tipo di accoglienza che gli è stata riserva dalla città di Ferla, ringraziando tutti per l’affetto.




Avola. Tonno rosso in vendita in pescheria senza tracciabilità: sequestrati 3 esemplari

Nella mattinata, i militari della Capitaneria di Porto di Siracusa hanno rinvenuto in una pescheria di Avola tre esemplari di tonno rosso privi di documenti in grado di attestarne la tracciabilità. Un esemplare era esposto sul banco di vendita, pronto per la commercializzazione, gli altri due erano all’interno delle celle frigo.
Il titolare della Pescheria non è riuscito a fornire né la fattura di acquisto, né il documento di cattura (E-BCD) del prodotto ittico in questione: per tale motivo è stato multato per complessivi 8.000 euro. Il prodotto ittico, è stato sequestrato e sottoposto a visita organolettica da parte di personale dell’Asp di Siracusache lo ha giudicato idoneo al consumo umano. Gli esemplari di tonno rosso sono stati devoluti in beneficenza a tre enti caritatevoli della provincia.




Priolo “sicura”: posti di blocco e controlli dei carabinieri, fioccano multe e denunce

Dopo alcuni episodi di vandalismo e microcriminalità che hanno creato apprensione a Priolo, scattano i controlli straordinari. I Carabinieri della Compagnia di Siracusa hanno preso parte alle operazioni a garanzia di una maggiore sicurezza. Ben 8 le pattuglie che hanno dato vita a diversi posti di blocco su strada. Nell’arco della nottata scorsa, in particolare, sono stati oltre 153 veicoli i veicolo controllati: sanzionati 2 giovani alla guida del proprio ciclomotore senza casco (di cui uno sprovvisto di patente ed assicurazione), 4 automobilisti con revisione più volte scaduta e 2 conducenti alla guida di autovetture sprovviste di assicurazione. Il codice della strada prevede come sanzione amministrativa per la guida senza casco, la decurtazione di 5 punti patente ed il fermo amministrativi del veicolo per 2 mesi.
I controlli con apparato etilometrico hanno portato invece alla denuncia a piede libero di due uomini siracusani, di 36 e 26 anni, alla guida delle proprie autovetture con un tasso alcolemico riscontrato rispettivamente di 1,82 g/l ed 1,58 g/l, ben al di sopra quindi del limite di 0,5 g/l consentito dalla legge. Segnalati inoltre alla Prefettura, 3 giovani trovati in possesso di modica quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish, marijuana e cocaina con contestuale ritiro della patente.
Contestuali i controlli ai soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale che invece hanno portato alla denuncia a piede libero di 3 siracusani per inosservanza degli obblighi previsti dagli arresti domiciliari e per la violazione dell’obbligo di dimora in quanto non reperiti all’interno delle rispettive abitazioni negli orari previsti.