Donazione degli organi, Siracusa terza in Italia per consenso in carta d’identità

Siracusa è la terza città in Italia per percentuale di residenti che hanno dichiarato al momento del rinnovo della carta d’identità di voler donare gli organi. Il primato appartiene a Bologna, con il 13,4% di cittadini che ha già registrato la volontà; poi Terni (10,6%) e quindi Siracusa (10,2%).
Le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti hanno raggiunto in Italia quota 5 milioni: il traguardo è stato tagliato grazie a una donna residente a Curtatone, in provincia di Mantova, che ha espresso la propria volontà al momento del rinnovo della carta d’identità elettronica il 22 marzo scorso. Lo rende noto il Centro Nazionale Trapianti.
La possibilità di registrare la propria volontà con il rilascio del documento è stata introdotta dal progetto “Una scelta in Comune”. Dall’inizio del 2019 nel Sistema informativo trapianti del Cnt ne sono state inserite già oltre 560mila, in media più di 8mila per ogni giorno lavorativo: un aumento del 12,6% in quasi tre mesi.
Sul totale dei cittadini che si sono espressi, i consensi alla donazione sono 4.003.533 (80%) mentre le opposizioni sono 1.003.491 (20%). La maggiore propensione a dire “sì” alla donazione si riscontra tra i 30-45enni, equamente divisi tra donne e uomini. E Siracusa non si discosta dal trend nazionale.




Siracusa. Agrumi di dubbia provenienza: scattano sequestri e sanzioni

Supera le 2 tonnellate il quantitativo degli agrumi di dubbia provenienza complessivamente sequestrato nel Comune di Siracusa, 50 sono le sanzioni elevate per un ammontare complessivo di 30.000 euro, 20 le attività ambulanti di vendita al dettaglio controllate.
Il Questore, Gabriella Ioppolo, a seguito di apposito tavolo tecnico, ha emanato un’ordinanza che ha coinvolto, nella lotta a questa fattispecie criminosa, tutte le forze di polizia che operano nelle provincia aretusea.
Il coordinamento dell’operazione congiunta, curato dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, ha visto impegnate oltre alla Polizia di Stato anche i militari dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e gli agenti del Comando della Polizia Municipale, così garantendo, attraverso un’efficace azione sinergica, la copertura dell’intera zona urbana di Siracusa.
I controlli operati hanno consentito di riscontrare la presenza sull’intero territorio cittadino di estemporanei venditori che installavano, del tutto abusivamente, postazioni di smercio di agrumi, privi tracciabilità, senza riuscirne a provare la provenienza, intercettando altresì, con posti di blocco appositamente predisposti, anche vecchi veicoli adattati a furgoncino e presumibilmente utilizzati per trafugare gli agrumi dalle campagne della provincia e trasportarli nel centro cittadino.
“Quest’azione sinergica, afferma il Questore, è stata fortemente voluta per valorizzare al meglio le diverse conoscenze, capacità e competenze che, se per un verso sfociano spesso in misure di polizia giudiziaria e amministrativa per le violazioni che attengono alla provenienza e alla rivendita degli agrumi, per altro verso aprono il fronte degli accertamenti di polizia tributaria che riguardano la sfera fiscale e contributiva di commercianti non in regola con la legge”.
“Ovviamente, prosegue il Questore, non deve sfuggire all’intera cittadinanza la valenza socio-economica dell’azione intrapresa, perché, al di là dell’apparente convenienza goduta dall’acquirente al minuto, rimane da considerare il gravissimo danno arrecato ai produttori agrumicoli i quali, già gravati da enormi difficoltà che ne ostacolano il lavoro, una tra tutte l’importazione di prodotti a basso costo, subiscono un ulteriore aggravio per via del fatto che si vedono trafugati i prodotti di mesi e mesi di lavoro duro, trovandosi sempre più spesso nella condizione estrema di dover chiudere i battenti”.




Siracusa. I ritardi della differenziata, “ultimatum” al dirigente settore Ambiente

Troppi ritardi nell’estendere la raccolta differenziata in tutta la città, con Tiche e Grottasanta che sono ancora rimaste a guardare. Il sindaco Francesco Italia ha allora “bacchettato” il dirigente del settore Ambiente con una direttiva sindacale che vale come un cartellino giallo. Un avviso, insomma come a dire che ulteriori tentennamenti non saranno consentiti, pena la revoca della nomina.
E al di là delle scadenze elencate e non rispettate, al responsabile del settore viene soprattutto imputata una sorta di inattività nell’adottare tutti gli atti propedeutici necessari per indire la nuova gara per l’affidamento pluriennale del servizio di igiene urbana, “il cui espletamento richiederà tempi certamente non brevi”.
Motivo per cui dovrà accelerare, da zero a cento: entro il 30 marzo devono essere adottati gli atti utili per avviare la nuova procedura di gara che deve portare all’individuazione del nuovo gestore. Entro il 4 aprile, ed il termine è perentorio, il sistema del porta a porta dovrà essere attivo anche nei quartieri di Tiche e Grottasanta. Entro il 9 aprile, poi, si dovrà attivare il porta a porta anche in quelle aree dove era in vigore la raccolta di prossimità (Isola innanzitutto, ndr).




Il ministro Toninelli in Sicilia, briefing per la Siracusa-Gela e la Catania-Ragusa

La visita in Sicilia del ministro Danilo Toninelli non ha toccato direttamente Siracusa ma di infrastrutture siracusane si è comunque parlato. In un incontro a porte chiuse con il titolare del Mit, il parlamentare siracusano Paolo Ficara ha puntato attenzioni sulla Siracusa-Gela e la Ragusa-Catania. “Del potenziamento di quest’ultima strada si parla da circa 20 anni”, ricorda il pentastellato. “Manca l’ultimo passaggio al CIPE, convocato per il 4 aprile. Il governo crede nella strategicità dell’opera e vuole portarla a termine, ma con criterio. Le perplessità del Mef e del Mit riguardano la sostenibilità economica del progetto e dello stesso concessionario. Ciò che si vuole evitare sono i precedenti, come quello della Orte-Mestre o quanto accaduto in Sicilia sulla Agrigento-Caltanissetta e la Palermo-Agrigento, dove le difficoltà economiche del concessionario o delle ditte appaltatrici hanno lasciato opere incompiute e aziende del territorio sul lastrico a causa dei crediti non pagati. Non si esclude nulla, anche la formula di superamento del sistema concessorio per evitare che errori e disagi debbano sempre ricadere sui cittadini e sullo Stato. Ma la volontà del governo di avviare e portare a termine l’opera non è in discussione”, ribadisce Paolo Ficara.
Intanto Anas ha redatto un piano dei fabbisogni di manutenzione di ponti e viadotti sulla rete per i prossimi cinque anni. “In Sicilia sono 974 gli interventi, per un ammontare complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro. Viene impegnato quasi un terzo delle risorse totali, a testimonianza del grave gap infrastrutturale e manutentivo che si è accumulato negli anni nella nostra regione”. Dal focus con il ministro Toninelli ed Anas è emerso che “in Sicilia sono pronti a partire 66 interventi, per un importo complessivo di oltre 434 milioni di euro”.
Con il responsabile delle Infrastrutture, il parlamentare siracusano Paolo Ficara ha discusso anche di Siracusa-Gela e del Consorzio Autostrade Siciliane. Duro il giudizio del ministro sul Cas. “Migliaia di inadempimenti a dispetto di una convenzione tanto chiara quanto disattesa. Proprio in coincidenza con la venuta in Sicilia del ministro, la Regione ha nominato la nuova governance del Cas. Tra un mese li convocheremo a Roma per valutare se gli impegni assunti vengono mantenuti o meno. Il punto è semplice: o gestiscono correttamente oppure non è pensabile che in Sicilia si possa continuare con una simile formula. E su questo punto Toninelli è stato chiaro e fermo”.
Tra gli indampimenti del Cas, c’è la manutenzione ed il completamento della Siracusa-Gela. “Inutile ricordare che l’autostrada doveva essere completata nel 1973. Attualmente arriva fino a Rosolini e per allungarla di altri 20km, fino a Modica, non sono mancati i problemi. I lavori sono però bloccati da metà 2017 per i problemi economici del colosso delle costruzioni Condotte spa. Proprio in queste settimane si dovrebbe ripartire, dopo la cessione del ramo d’azienda tra Condotte e Cosedil e il pagamento delle ditte subappaltatrici”, dice Ficara. “E’ una arteria fondamentale per lo sviluppo del sud-est siciliano, collega un’area ricca di prodotti agricoli, sede di numerosi siti patrimonio Unesco e mete turistiche sempre più ambite tra le province di Siracusa e Ragusa. Anche questa autostrada, la cui competenza è del Cas, presenta numerose carenze dal punto di vista manutentivo. Il governo lo sa ma è il concessionario regionale che deve intervenire. Se non vi riuscirà nel breve periodo, non credo ci siano ulteriori margini per evitare un intervento da Roma”.




Noto. Rilanciare i siti Unesco del sudest siciliano, Mibac e Regione stanziano 1,1 mln

E’ stato presentato questa mattina a Palazzo Ducezio il progetto finanziato dal Mibac (con la Legge 77 del 2006) e co-finanziato dalle Regione siciliana. Il progetto è rivolto ai siti patrimonio dell’Unesco “Le città tardo barocche del Val di Noto”, “Villa Romana del casale di Piazza Armerina” e “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica”.
Il finanziamento del Ministero ammonta a un milione di euro e il cofinanziamento regionale è di 100 mila euro.
Cinque le azioni previste: revisione e adeguamento dei piani di gestione; sistematizzazione delle conoscenze del patrimonio dei Siti Unesco Val di Noto, Villa Romana del Casale e Siracusa-Necropoli di Pantalica, e istituzione del relativo archivio unico; progettazione ed attuazione della comunicazione dedicata; cartellonistica; diffusione della conoscenza del patrimonio Unesco all’interno delle comunità locali e per i visitatori.
L’obiettivo è quindi quello di incrementare la qualità della fruizione dell’offerta culturale e turistica dei siti Unesco non solo verso i sempre più numerosi visitatori, ma anche nei confronti delle comunità locali, per avviare in concreto quelle attività di gestione e valorizzazione dei territori previste nei singoli Piani di gestione dei siti. Fare prendere consapevolezza, quindi, e rendere partecipi, cittadini e fruitori esterni, delle molteplici peculiarità dei beni materiali e immateriali, che riguardano la storia, l’arte e le tradizioni che caratterizzano il Val di Noto. E soprattutto l’unicità di un territorio che seppur vasto può puntare ad un sistema di rete, attraverso la realizzazione di un’immagine coordinata come strumento di valorizzazione degli aspetti culturali, storici, naturalistici, ma anche dei servizi offerti.
All’incontro hanno partecipato i sindaci e i rappresentanti dei tredici comuni coinvolti (Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli, Piazza Armerina, Cassaro, Ferla, Siracusa e Sortino), che in mattinata si sono riuniti per condividere la visione strategica e le direttrici operative del progetto. “E’ un avvio storico – ha sottolineato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti – una tappa importante perché vede la collaborazione di tre siti del Sud Est Patrimonio Unesco. La vostra partecipazione oggi è davvero entusiasmante. Un elemento che è un valore aggiunto perché vede protagonisti più territori nella loro unicità”.




Siracusa. Progetto sperimentale per riaprire Castello Eurialo, Ginnasio e Tempio di Giove

Castello Eurialo, Ginnasio Romano e Tempio di Giove. Visitare questi storici siti è sempre più complicato. Cancelli chiusi o aperture a singhiozzo, i problemi gestionali della Regione colpiscono duramente il settore dei beni culturali siracusani,. In “supplenza”, prova a muoversi il Comune di Siracusa. L’assessore Fabio Granata è deciso a proporre un atto di indirizzo dell’amministrazione comunale per garantire la riapertura di tre siti.
“Il Castello Eurialo – spiega l’assessore Granata – rappresenta la più importante fortezza greca esistente al mondo e non può più esser negata a cittadini e viaggiatori, così come vanno riaperti il Ginnasio Romano e Il Tempio di Giove. L’amministrazione proporrà un progetto sperimentale alla Regione Siciliana per gestire direttamente, e comunque almeno fino all’istituzione del parco archeologico della città, i tre siti attraverso un bando pubblico
rivolto alle associazioni culturali riconosciute dalla Regione e dal ministero per i Beni e le attività culturali”.
Per l’assessore Granata “non possono più esserci buchi neri di tale rilevanza nella gestione del patrimonio archeologico cittadino. Un patrimonio di rilevanza mondiale e appartenente all’Umanità, così come sancito dall’Unesco”.




Siracusa. Revocati i domiciliari a Rita Frontino, per l’imprenditrice obbligo di dimora

Sono stati revocati gli arresti domiciliari a carico di Rita Frontino. Per l’imprenditrice siracusana, il cui nome è legato alla costruzione del centro commerciale di Epipoli, è stato però disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e l’obbligo di dimore nel Comune di Siracusa.
Rita Frontino è a processo per tre ipotesi di bancarotta fraudolenta ed altri reati di natura fiscale. Era stata arrestata a luglio dello scorso anno e condotta nel carcere di piazza Lanza. A dicembre venne disposto il trasferimento ai domiciliari, poco dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha “alleggerito” i capi d’imputazione.




Parchi archeologici, la Regione razionalizza e Siracusa si “prende” la Villa del Tellaro

Novità per il sistema dei parchi archeologici siciliani. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato il decreto di modifica parziale dell’elenco delle aree archeologiche che mirano all’autonomia gestionale e finanziaria. Dopo la tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, Musumeci ha assunto l’interim dei Beni Culturali in attesa di nominare il nuovo assessore. Rumors sempre più insistenti parlando della ex soprintendente di Siracusa, Rosalba Panvini, in pole position.
Intanto, Musumeci ha decreto una razionalizzazione dei parchi dando una sforbiciata alla precedente pianificazione. Accolte così le segnalazioni di quanti sostenevano che alcuni istituendi parchi non presentavano potenzialità attrattive ed economiche tali da mantenersi autonomamente sulle loro gambe. La razionalizzazione, spiegano da Palermo, evita anche di sforare i parametri sulla rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali.
I parchi saranno in tutto tredici, due in provincia di Siracusa: il Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro e il Parco Archeologico di Leontinoi.




Siracusa. Droga in casa, la moglie la lancia dalla finestra: arrestato presunto pusher

Continuano i servizi antidroga predisposti dalla Questura di Siracusa nelle piazze di spaccio del capoluogo e della provincia.
Nella giornata ieri, Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno arrestato Carmelo Nillo, 33 anni, siracusano, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori della Squadra Mobile, a seguito di indagini di polizia giudiziaria, stavano per effettuare, nell’abitazione dell’arrestato, una perquisizione domiciliare. Alla vista degli operatori di Polizia la moglie dell’arrestato lanciava dalla finestra di casa un involucro contenente 14,40 grammi di cocaina, 53,82 grammi di hashish e la somma di 335 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.L’uomo è stato posto ai domiciliari. Denunciata la moglie per favoreggiamento personale.




Siracusa. Scuola di via Calatabino, la Regione finanzia la costruzione della palestra

Finanziato dalla Regione siciliana il progetto per la realizzazione della palestra nel plesso scolastico di via Calatabiano. Con un decreto dirigenziale dello scorso 20 marzo, l’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale ha assegnato al Comune la somma di un milione 637mila euro che consentirà di bandire la gara d’appalto.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dal sindaco, Francesco Italia: “Poco più di un anno fa – commenta – avevamo consegnato il plesso ma, purtroppo, senza palestra. Siamo riusciti ad intercettare un canale di finanziamento e realizzare, così, una struttura che consente di completare l’offerta formativa della scuola ma che potrebbe essere anche messa a disposizione di un quartiere che presenta profili di disagio sociale”.
Il plesso di via Calatabiano, ricostruito ex novo dopo l’abbattimento di quello vecchio per la presenza di amianto, è stato consegnato all’istituto comprensorio Archia nel gennaio dello scorso anno ed è stato destinato alle Medie. Cinque anni di lavori con due varianti in corso d’opera che avevano costretto a dover rinunciare alla palestra. La nuova struttura sarà staccata dal corpo principale della scuola ma sempre all’interno del recinto.
“Con questo finanziamento – afferma l’assessore alle Politiche educative, Pierpaolo Coppa – possiamo risolvere il problema in tempi ragionevolmente brevi. Una scuola nuova ma senza palestra non avrebbe avuto senso, specie quando gli alunni sono in una fascia di età delicata e bisognano di percorsi formativi ed educativi completi i quali, nel rispetto dei programmi scolastici, devono comprendere anche l’attività fisica”.
Il finanziamento è stato ottenuto dalla rimodulazione di stanziamenti della Regione rimaste inutilizzate. Le risorse erano state messe a disposizione dei comuni grazie al decreto legge 104 del 2013 che consentiva alle regioni di accendere mutui le cui somme dovevano essere destinate all’edilizia scolastica. Le economie – tra rinunce, ribassi d’asta, scadenza dei termini e altri residui non assegnati – ammontavano a poco più di 8 milioni di euro che l’assessorato regionale ha redistribuito per la realizzazione di 9 progetti in diverse province. A Siracusa è andata la somma più alta.