Siracusa. Asili nido comunali, diffida delle operatrici: “Escludere le ditte che violano i diritti”

Una diffida, con cui un gruppo di dieci operatrici di asili nido comunali
chiedendo la tutela dei diritti che ritengono siano stati violati, in passato, da alcune cooperative che hanno gestito le strutture in città e che starebbero anche partecipando alle gare ancora in corso per l’affidamento del servizio per l’anno in corso. La lettera è stata consegnata al sindaco, Francesco Italia, dopo una serie di interlocuzioni che hanno preceduto la stesura del documento. Con la diffida protocollata nelle scorse ore, le operatrici degli asili nido comunali invitano il sindaco a “monitorare le condizioni di gestione degli asili nido comunali da parte delle cooperative sociali che si aggiudicano il servizio, verificando l’effettivo andamento degli asili nido e procedendo, se del caso, al commissariamento della ditta che si è aggiudicata l’appalto. In caso contrario, si agirà in sede civile e penale con le azioni giudiziarie del caso”. Il riferimento è alla retribuzione mensile, all’equa distribuzione delle ore, alla giusta mansione, al materiale didattico, alla spesa alimentare e a quanto, fino a giugno 2018, secondo quanto hanno sostenuto le operatrici, qualche cooperativa aggiudicataria non avrebbe rispettato. La protesta riguarderebbe vicende specifiche, legate a pagamenti erogati con mesi di ritardo e a Tfr mai corrisposti.




Siracusa. Si getta nella Fonte Aretusa, volo di 7 metri: non è in pericolo di vita

Un momento di sconforto personale sarebbe alla base del gesto di un uomo di 45 anni, residente a Cassibile. Ieri sera, prima della mezzanotte, ha tentato di togliersi la vita gettandosi all’interno della vasca della Fonte Aretusa.
Dopo avere scavalcato le ringhiere, si è lanciato nonostante l’arrivo dei carabinieri ed il tentativo di dissuaderlo dall’insano gesto.
La poca acqua della fonte ha parzialmente attutito l’impatto. L’uomo è stato accompagnato in ospedale, cosciente. Non ha riportato fratture e non è in pericolo di vita. Ha trascorso la notte in osservazione nel nosocomio siracusano.




“Vecchia Maniera”, un altro arresto: di ritorno dalla Germania, bloccato in aeroporto

Arrestato Giuseppe Aprile, rosolinese di 45 anni, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catania. Era uno dei due ricercati nell’ambito dell’operazione “Vecchia Maniera”, eseguita nelle prime ore della mattinata di ieri. Di ritorno da Francoforte (Germania), è stato boccato e tratto in arresto all’aeroporto di Catania e, successivamente, condotto in carcere.




Siracusa. In corso esercitazione di protezione civile coordinata dall’ANVF in congedo

In corso l’esercitazione di protezione civile, coordinata dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo regionale in collaborazione con la delegazione locale. Da ieri e fino a domani, saranno simulati scenari vari, per testare le capacità di risposta delle squadre e le competenze tecniche.
Siracusa è il teatro dell’esercitazione che vede coinvolte unità di soccorso in quota e speleologiche, le unità cinofile da soccorso e le associazioni di protezione civile Ambiente e Salute Onlus, Nuova Acropoli Siracusa, VSPC ANPAS Noto.
Una simulazione di operazioni di emergenza si è svolta nei pressi della fonte Ciane. Mobilitate squadre sanitarie, ricerca e soccorso e sommozzatori. Presenti anche Maria Cavallaro e il dirigente del servizio volontario del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Calogero Di Chiara. “Ci troviamo a Siracusa che per assistere a questo episodio esercitativo ma anche e soprattutto per respirare questa bell’aria di cui è impregnato il mondo del volontario di protezione civile, fatto di generosità e solidarietà”, ha detto proprio Di Chiara.
L’esercitazione è patrocinata dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, del Libero Consorzio Comunale di Siracusa nonché del Comune di Siracusa e vede la fattiva collaborazione del Comune di Canicattini Bagni tramite il proprio gruppo comunale di Protezione Civile.




Siracusa. Anche gli infermieri chiedono più sicurezza al Pronto Soccorso: polizia h24

Anche il sindacato autonomo degli infermieri Nursind chiede di ripristinare il posto di polizia h24 al pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa. Chiesto un incontro urgente in Prefettura per conoscere “i provvedimenti che le autorità vorranno adottare per scongiurare il ripetersi di simili episodi”. Il commissario dell’Asp, Lucio Ficarra, nei giorni scorsi, ne ha già parlato con la Prefettura e non è escluso che a breve possa essere esteso il servizio oggi garantito dagli agenti per 12 ore al giorno.
Il Nursind racconta che, soprattutto nelle ore notturne, “si verificano spesso momenti di tensione che per fortuna non sfociano in vere e proprie aggressioni fisiche”. Il segretario Vito Fazzino ricorda quindi che “è necessario intervenire il prima possibile per scongiurare che accada il peggio”.
Nei giorni scorsi i vertici del sindacato autonomo hanno portato in Senato le proposte da inserire nella legge che dovrebbe proprio tutelare gli operatori del settore. Più dipendenti, campagne mediatiche, corsi di formazione, più fondi per la sanità. Tra i punti trattati anche la previsione che sia a carico del datore di lavoro l’obbligo di denunciare d’ufficio alla Procura della Repubblica chi aggredisce il personale sanitario, in modo che non sia direttamente il lavoratore a esporsi.




Sortino conserva l’ambulanza medicalizzata “grazie” ad una strada provinciale chiusa

Sortino conserva la “sua” ambulanza medicalizzata. Nel piano regionale della rete sanitaria, il Comune montano si era ritrovato privato del medico rianimatore a bordo del mezzo di soccorso. Ma per un centro lontano circa 30 minuti di auto dall’ospedale di Augusta ed impossibilitato a raggiungere con semplicità il nosocomio di Lentini (c’è una strada chiusa, ndr) sarebbe stata una follia.
Il sindaco Enzo Parlato già nei mesi scorsi aveva annunciato battaglia per convincere l’assessorato regionale alla Salute a tornare sui suoi passi. Dopo alcune rassicurazioni verbali, arriva adesso la certezza contenuta, nero su bianco, nel decreto di adeguamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione.
Proprio la chiusura della provinciale Sortino-Carlentini “giustifica” nel decreto la necessità di mantenere l’ambulanza medicalizzata di Sortino.




Il sindaco di Noto, Bonfanti, passa in Forza Italia

Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha ufficializzato il suo ingresso in Forza Italia. Lo ha fatto durante una conferenza stampa organizzata a Siracusa ed a cui erano presenti il deputato nazionale, Stefania Prestigiacomo, e il coordinatore provinciale del partito, Bruno Alicata.
“Sono convinto che l’Italia – ha detto Bonfanti – abbia oggi bisogno di una forza moderata che incentri i suoi sforzi sui temi vicini alla gente, fuori dal populismo, attraverso il dialogo su temi importanti quale generosità, solidarietà, contrasto alla povertà e amore per il lavoro in tutte le sue forme. Una forza moderata e progressista che, dentro una colazione di centrodestra, faccia proprio anche dopo 100 anni l’appello di Don Sturzo, attuale e ancora oggi innovativo”.
Bonfanti era stato eletto a capo di una coalizione di centrosinistra.




Sbarca a Palermo la protesta dei dipendenti ex Provincia, ma in Regione è scaricabarile

La protesta dei dipendenti della ex Provincia Regionale si è spostata oggi a Palermo. Mentre prosegue l’occupazione del palazzo di via Roma, a Siracusa, una nutrita delegazione di lavoratori ha raggiunto il capoluogo regionale. Con loro anche i dipendenti di Siracusa Risorse, la società partecipata dell’ente aretuseo.
Sono circa 150. Sotto palazzo dei Normanni, si sono raccolti e concentrati, rendendo visibile anche alla politica isolana la disperazione di una crisi che non conosce sosta.
Negli uffici dell’assessorato al Bilancio è in corso un incontro a cui prendono parte anche le segreterie regionali e provinciali dei sindacati unitari. Le prime indicazioni non sarebbero, però, confortanti. Al tavolo, infatti, la strategia ricorrente pare essere lo scaricabarile. “La colpa è del governo nazionale”, avrebbero indicato alcuni esponenti istituzionali. La Regione – peraltro da due mesi in esercizio provvisorio – non pare aver compreso la gravità della situazione e non vuole nemmeno provare ad assumersene la responsabilità.
Su questo i sindacati sono stati chiari: basta rimpallino, il problema è di evidenza pubblica. L’incontro si è concluso senza grosse novità. La situazione non è delle migliori. Serviranno, con ogni probabilità, altri presidi a Palermo. Sebbene vi sia in dirittura di arrivo un accordo Stato-Regione migliorativo, molte cose restano da risolvere. Il bilancio della Regione fa acqua da tutte le parti ma servono risorse subito per le ex Province e Siracusa su tutte. Entro venerdì saranno convocati a Palermo i deputati nazionali eletti in Sicilia. Chiesto anche un incontro al presidente dell’Ars, Miccichè. Tra un incontro ed un altro, però, rischiano di passare ancora giorni e settimane.




Nuovo ospedale di Siracusa. Lunedì 18 vertice a Palermo: Pizzuta si, Pizzuta no

Dopo le richieste, adesso c’è la data. Lunedì 18 febbraio, alle 16.00, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, incontrerà a palazzo d’Orleans i sindaci della provincia di Siracusa che hanno manifestato la loro contrarietà alla scelta della Pizzuta quale area su cui costruire il nuovo ospedale di Siracusa.
All’incontro parteciperà anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e il sindaco del capoluogo Francesco Italia insieme ai vertici dell’Asp.
A dicembre il presidente Musumeci era stato comunque chiaro. “Se non si troverà un accordo, la politica deve assumersi la responsabilità della scelta come effettuata dal Consiglio comunale di Siracusa”, le sue parole.




Siracusa. Pronto Soccorso, l’Asp prova a snellire le attese. Il direttore: “più umiltà”

Non è stata una settimana semplice per il Pronto Soccorso dell’ospedale di Siracusa. L’accesa colluttazione tra un paziente ed almeno un medico del delicato reparto ha dato la stura ad una serie di critiche e polemiche che hanno investito la struttura. Oltre che a denunce incrociate alle forze dell’ordine.
L’Azienda Sanitaria Provinciale è intervenuta esprimendo ferma condanna per l’accaduto ed annunciando una serie di significativi interventi per una migliore gestione delle attività e del sovraffollamento dei pronto soccorso. L’attesa che spesso si prolunga per ore, specie per i casi meno urgenti come da codice di ingresso, finisce per esasperare gli utenti e, alle volte, anche alcuni atteggiamenti del personale del reparto alimentano tensioni verbali. A dirigere l’area di emergenza è il dottore Carlo Candiano, raggiunto da SiracusaOggi.it

“Non è tollerabile assistere ad una così grave recrudescenza di aggressioni violente fisiche, o anche soltanto verbali, nei confronti di medici ed infermieri dei pronto soccorso”, ha però puntualizzato il manager dell’Asp, Lucio Ficarra. Il problema della sicurezza nei pronto soccorso diventa una priorità. “Abbiamo istituito un tavolo tecnico per l’implementazione delle linee guida sulle procedure legate alle consulenze monospecialistiche atte a snellire le procedure e ad eliminare le file”. In altri termini, i pazienti giunti al pronto soccorso e che vengono indirizzati ai reparti per effettuare delle consulenze specialistiche, non dovranno, al termine della consulenza, ritornare al pronto soccorso per la chiusura della cartella clinica, ma la procedura potrà essere chiusa e definita direttamente presso i reparti con un notevole decongestionamento degli afflussi del pronto soccorso. Una prima misura per provare a snellire i tempi di attesa.
Un’altra iniziativa che il tavolo tecnico sta mettendo in essere è l’organizzazione del cosiddetto bed management, vale a dire la gestione oculata dei posti letto da liberare giornalmente e da mettere a disposizione per i ricoveri provenienti dal pronto soccorso.