Corrado Bonfanti nominato responsabile regionale delle adesioni in Forza Italia

(cs) Il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso, proseguendo nell’attività di strutturazione ed organizzazione del partito nei diversi territori e a livello regionale, ha nominato oggi come responsabile siciliano delle adesioni al partito Corrado Bonfanti, ex sindaco di Noto e attualmente commissario di FI a Siracusa.
“Con questa nomina – afferma Caruso – si delinea ulteriormente la strutturazione di Forza Italia in tutta la Sicilia, con responsabilità utili a coordinare e rafforzare l’attività che tanti, parlamentari nazionali e regionali, amministratori locali e attivisti del partito, stanno portando avanti per una sempre più radicata presenza nel territorio.”




Sistema Confessor al Tribunale, domani la donazione del nuovo sistema di registrazione

“La Riforma Cartabia ha messo molte istituzioni giudiziarie di fronte alla necessità di fornirsi di strumenti adeguati per procedere alla registrazione dei colloqui con detenuti o fermati. La Fondazione Siracusa è Giustizia è, quindi, intervenuta tempestivamente per colmare questa lacuna, almeno parziale, del Tribunale e della Procura di Siracusa e, su richiesta di questi stessi Enti, ha fatto realizzare uno strumento che per adesso, per quello che sappiamo, è unico in Italia e che consentirà una registrazione, audio e video, anche mobile, in tutti i posti in cui avviene il fermo, comprese le carceri o le caserme dei carabinieri o i posti di polizia”.
Con questa dichiarazione il Presidente della Fondazione Siracusa è Giustizia, l’avv. Ezechia Paolo Reale, ha il piacere di comunicare che la consegna del Sistema Confessor avverrà domani mattina, 29 settembre alle 12, nella Sala Biblioteca del quarto piano del Tribunale di Siracusa. Presenti il Procuratore della Repubblica, la dott.ssa Sabrina Gambino, la Presidente del Tribunale, la dott.ssa Dorotea Quartararo. Tra coloro che hanno affiancato in ogni fase operativa la Fondazione, il dott. Carlo Enea Parodi ed il dott. Federico Maida. Presenti alla cerimonia di domani anche vari componenti del CdA della Fondazione Siracusa è Giustizia, come l’avv. Antonio Randazzo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati, il membro del CNA di Siracusa, il signor Pippo Gianninoto, la dott.ssa Stefania Mangiafico del Siracusa International Institute ed il Segretario Generale della Fondazione, la prof.ssa Loredana Faraci.
Lo Studio di Indagini Digitali Forensi con Salvatore Ricco Galluzzo come consulente tecnico ed ideatore del sistema si è occupato della parte tecnica. Si tratta di un macchinario mobile, sottoforma di valigetta, che prevede un sistema sofisticato ma al tempo stesso semplice e che verrà esposto domani stesso durante la consegna.
Si tratta della seconda donazione al Tribunale di Siracusa, a distanza di poco tempo, che porta la firma della Fondazione Siracusa è Giustizia. Infatti, nel mese di gennaio del 2022 già la Fondazione si è occupata, sempre su richiesta dell’Ente, della ristrutturazione della stanza protetta dei minori, sita al secondo piano del Tribunale, con un nuovo sistema audio e video per l’attività di ascolto, garantendo tutti i livelli di sicurezza e privacy, oltre che di protezione, dei minori.




E il sindaco di Siracusa sbotta contro i suoi progettisti, “Nel privato sarebbero già licenziati”

Mettendo da parte la usuale diplomazia, il sindaco di Siracusa ha attaccato alcuni progettisti del Comune di Siracusa. Nessun nome, ma il fastidio è evidente e da vita ad uno sfogo inattesa in diretta radio, su FMITALIA. Parlando di lavori pubblici, al passaggio sui tempi lunghi e sui cantieri che si fermano, il primo cittadino non ha concesso alibi alla macchina di Palazzo Veremxio. “Mi vergogno per come si riesca a perdere la fiducia della gente con situazioni di questo tipo. Ci sono persone in Comune che fanno il loro lavoro in maniera diligente e con grande passione. Ma altre di interesse ne hanno davvero poco”, dice d’un fiato Francesco Italia.
Finito qui? No, perchè il sindaco carica a testa bassa. “Sapete perchè i lavori si fermano? Perchè capita diverse volte che i progettisti abbiano fatto tutto su carta, senza mai verificare i luoghi. Succede che alle volte non si sa neanche se i terreni su cui si fanno progetti siano comunali o meno e in che stato si trovino. Se lavorassero per il privato, sarebbero stati cacciati cento volte…”, lo sfogo che finisce per chiamare implicitamente in causa anche i sindacati, oltre che le tutele del settore pubblico “Non è un caso se dietro ai cantieri che non funzionano ci sono sempre gli stessi…”, accusa ancora Italia, marcando una profonda spaccatura tra amministrazione e – alcuni – uffici o dirigenti.
E giusto per togliersi un altro sassolino, ecco l’altra spallata. “La sapete la storia della scala per scendere a mare a Forte Vigliena? L’avete vista? No. E neanche io. E’ passato un tempo inaccettabile. Segnalo e scrivo agli uffici, ma niente. Ne ho piene le scatole”, sbotta Italia, lamentando così anche l’assenza di strumenti per invertire la rotta. Neanche i provvedimenti disciplinari, lascia intendere, sortiscono effetto. Mentre all’ordine del giorno restano i famosi premi obiettivo che tanto fanno arrabbiare l’opinione pubblica (per quanto previsti per legge).




Troppa droga in giro, Cafiso: “Possiamo salvare qualcuno. Impossibile controllare la massa”

La guerra contro la droga è persa. Possiamo vincere singole battaglie ma non possiamo più controllare la massa”.
Sono parole che tuonano e allarmano quelle del Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp di Siracusa, lo psicoterapeuta Roberto Cafiso, che in questo modo commenta l’escalation di episodi di microcriminalità, presumibilmente legata all’azione di giovani tossicodipendenti che, per racimolare denaro da usare per l’acquisto di una o più dosi, fanno irruzione in negozi o in qualsiasi luogo possa garantire loro qualche spicciolo.
La strada è in salita ma secondo Cafiso è sbagliato pensare che si tratti di un fenomeno nuovo. “Non lo è affatto- puntualizza- Da trent’anni siamo alle prese con giovani che consumano droghe. Quello che è cambiato è lo stupefacente che va per la maggiore, che in questo momento è il crack, in altre epoche era l’extasy, in altre epoche ancora, altre droghe”.
Il problema principale sarebbe la pericolosità delle nuove droghe.
“Abbiamo notato nei trattamenti che i soggetti che usano crack da uno o più anni hanno moltissime difficoltà a recuperare quella cognitività e quella consapevolezza necessaria a poter decidere di spostarsi da questa tendenza. Questo avviene in maniera molto più importante rispetto ad altre droghe”.
A livello sociale, aggiunge Cafiso, “dobbiamo fare in modo che le famiglie si rendano innanzitutto conto che questa sostanza è pericolosissima, aggancia le persone dieci volte più della cocaina, già per il semplice fatto che costa dieci volte meno ed è la più diffusa in assoluto. Chi l’ha immessa nel mercato ottiene introiti di gran lunga superiori rispetto ad altri stupefacenti, proprio perché si tratta di droga a basso costo ed efficace per lo sballo”.
Sbagliato anche attribuire tutte le colpe alle famiglie.
“C’è una spinta alla sostanza impetuosa -dice ancora il Dirigente del Servizio di Salute Mentale di Siracusa- e a volte quando i genitori cercano di bloccare il figlio in questo percorso, la reazione è quella di aggressioni fisiche. In quel momento l’unico interesse del soggetto è procurarsi una dose. Questo stupefacente dà questa sorta di coraggio indotto, di spinta eccitatoria, che rappresentano un rischio serio per la sicurezza della collettività. Si arriva facilmente a flash di aggressività, bullismo, percosse, anche semplicemente per episodi banali, magari per strada, alla guida”.
Poi Cafiso torna a battere su un punto. “Non è vero che ci siamo “ridotti” in queste condizioni. Da anni sappiamo dell’uso delle sostanze, ma i giovani sono in un trend distruttivo da decenni. Il crack sparirà, ma non perché abbiamo risolto il problema. Sparirà perché com’è sempre stato, lascerà spazio ad un’altra droga”.
Limitato, a suo dire, il margine di azione, sia da parte delle forze dell’ordine, sia da parte delle famiglie.
“Le forze dell’ordine possono intervenire per le proprie competenze, ma è un’attività che ha comunque dei limiti ed anche le famiglie sono prive di reali strumenti per affrontare una situazione di questo tipo. Basti pensare che i giovani sono già spesso sordi alle raccomandazioni dei genitori. Se si tratta di ragazzi che usano droghe, non c’è speranza di farli ragionare autonomamente”
La soluzione non sarebbe da trovare con il “fai da te”, dunque.
“I servizi possono dare e danno risultati – conclude Cafiso- La droga è un problema multifattoriale e va affrontato, dunque, con un approccio multidisciplinare. I singoli casi hanno un esito positivo ma servono famiglie disponibili a collaborare sul serio”.




Mazzarona rassegnata. L’accusa del parroco: “Noi periferia, utile solo sotto elezioni”

Mazzarona, ovvero il simbolo della periferia siracusana. Rassegnata, triste, piegata su sè stessa. Con qualche sussulto. Come quello dello storico parroco, don Antonio Panzica. “Mi domando perché in questo quartiere invece di andare avanti, o siamo fermi o addirittura andiamo indietro”, si chiede dopo diversi decenni trascorsi in quella comunità. “Tutto il mondo progredisce. La Mazzarona no”. Colpa dei residenti? Colpa della politica che accende le sue attenzioni ad intermittenza? Colpa dei troppi problemi di Siracusa? Di tutto, un pò.
“Mi sembra di capire che siamo destinati a essere ed a restare sempre cittadini di seconda categoria. Tanto viviamo alla Mazzarona…”, si sfoga il parroco di San Corrado Confalonieri. Eppure “durante la campagna elettorale delle ultime amministrative tutti i candidati, a sindaco o a consigliere, pubblicizzavano il loro interesse per le periferie della città. Dove sono ora? Hanno dimenticato quello che dicevano? Oppure per sentirne parlare ancora dobbiamo aspettare le prossime elezioni amministrative?”, punge il parroco.
Dalla chiesa della Mazzarona, la situazione appare così: “Avevamo una scuola, quando era nuova era una delle migliori di Siracusa. Adesso è chiusa da due anni. Le nostre strade sono le più larghe e le più efficienti della città. Tuttavia i loro margini sono pieni di erbacce e la sera scarsamente illuminate, addirittura vi sono lampade spente da anni. Nessuno controlla. Qui, nelle nostre strade, la sporcizia regna sovrana. Sui marciapiedi, a causa degli escrementi dei cani, chi cammina deve fare la gincana. È stato creato e ampiamente pubblicizzato un punto di legalità, attualmente chiuso da più di cinque mesi. Alla fine della via Luigi Foti, ogni giorno, avviene la raccolta dei rifiuti con i mezzi di trasporto che occupano disordinatamente la strada che porta alla parrocchia di S. Corrado”. Questione ordine pubblico e microdelinquenza, il prete della Mazzarona non nasconde la situazione. “Una volta veniva e girava dalle nostre parti la macchina dei Carabinieri o quella della Polizia di stato. Ora, forse perché siamo diventati più buoni, non vediamo né l’una né l’altra. La presenza dello Stato non è unicamente repressiva, è soprattutto educativa”. C’è poi la povertà, materiale e sociale. La Caritas fa quel che può, seguendo migliaia di famiglie. “I poveri non sono sacchi da riempire, ma gente che va aiutata in tutte le sfaccettature della vita”, ammonisce padre Panzica nella sua lettera aperta ai responsabili della cosa pubblica di Siracusa.
Si attende risposte, reazioni, fatti? Lo sguardo vaga intorno, gli occhi poi puntano in alto. “Noi come non esistessimo. Ignorano la presenza di circa 20mila persone. Pensano a noi solo in certi momenti e chi ha orecchie per intendere, intenda”.




Luoghi della Cultura, via libera della giunta: ecco l’elenco degli immobili scelti

Una lista di immobili da usare come “Luoghi della Cultura”, per creare una rete e avvicinare alle iniziative culturali anche fasce di popolazione normalmente distanti dalla fruizione di iniziative di questo tipo.

La giunta comunale retta dal sindaco, Francesco Italia ha approvato una delibera in cui si stila una lista degli edifici da utilizzare per iniziative legate ad eventi o obiettivi culturali.

Si tratta di immobili di proprietà del Comune. Nel dettaglio : l’Antico Mercato,il
complesso di Villa Reimann compresi il giardino e le pertinenze, la sede storica del Liceo Classico “Gargallo”,
l’ex Convento del Ritiro, lìex chiesa dei Cavalieri di Malta, la Biblioteca san Pietro, gli spazi di via Zummo -già
Museo del Mare, il complesso del Monumento ai Caduti, Villa Ortisi, palazzo Impellizzeri, il Teatro Massimo
della Città di Siracusa, l’ex Convento di san Francesco, l’ex chiesa di Montevergini-Galleria Civica, le latomie
dei Cappuccini e teatro di Verdura, la biblioteca centrale e biblioteche comunali,l’ ex macello comunale di
Via del Macello, gli Spazi di via Aracœli, Casina Minniti, Casina Cuti, l’Arthemision, Fonte Aretusa e acquario
Comunale, palazzo Montalto, l’antico lavatoio di Belvedere,lo stadio comunale “Vittorio Emanuele”,il vivaio
comunale-
Non tutti gli immobili o le strutture indicate versano nelle condizioni adeguate per essere già utilizzati a pieno. Per il momento sembra debba trattarsi, quindi, di un’indicazione di massima, sulla base della quale successivamente muoversi con iniziative ed atti consequenziali.
L’amministrazione comunale, come prevede lo Statuto- spiega la delibera che ha ottenuto l’ok della giunta- ha tra le proprie funzioni la promozione dello sviluppo della cultura, il sostegno alle iniziative educative e la collaborazione con realtà pubbliche e private. Occorre coniugare le esigenze di conservazione del patrimonio ambientale, storico e culturale, con quelle di sviluppo economico del territorio, in un’ottica di sostenibilità”.
Il DUP, documento unico di programmazione, nella sezione “Valorizzazione dei beni culturali” attribuisce particolare importanza al potenziamento dello sviluppo identitario della città e alla promozione di iniziative culturali tematiche legate alla storia e al patrimonio di Siracusa;
Nel dettaglio, “l’individuazione dei siti ha come obiettivo realizzazione di un sistema cittadino di luoghi della cultura, anche con l’obiettivo di creare una governance del patrimonio comunale improntato sulla sostenibilità,
l’innovazione, e la partecipazione tale da coinvolgere, oltre i luoghi della cultura dello Stato, anche altre strutture di proprietà regionale e private”. L’idea è anche quella di coinvolgere “fasce sociali tradizionalmente escluse dai consumi culturali, avvicinando le persone ad un’effettiva esperienza di conoscenza”.
Più concretamente, l’individuazione dei Luoghi della Cultura consentirà di partecipare a bandi e finanziamenti specifici.




Screening neonatale obbligatorio per la Sma, incardinato ddl. “Risultato storico”

(cs) “E’ un passaggio importante, verso un traguardo di portata storica”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) commenta l’ok della Commissione Sanità Ars che ha incardinato il disegno di legge che mira ad introdurre l’obbligatorietà dello screening neonatale per la SMA (atrofia muscolare spinale).
Gilistro, insieme al collega De Luca, ha lavorato al progetto con cui si vuole avviare in Sicilia un progetto pilota per individuare la rara malattia genetica prima che sia troppo tardi. “Tra la nascita e la comparsa dei primi sintomi trascorre un certo intervallo di tempo. In questa finestra di opportunità è indispensabile procedere con lo screening obbligatorio, in modo da poter intervenire prima che i danni genetici siano irreversibili”, spiega Gilistro che è anche apprezzato pediatra.
Ogni anno, in Italia, nascono circa 40 bimbi affetti da SMA. “Lo screening obbligatorio neonatale ci permetterà di avviare per tempo il corretto trattamento terapeutico, assicurando così una migliore aspettativa di vita e migliori condizioni dei piccoli pazienti e delle loro famiglie”.
Secondo il disegno di legge, che verrà presto portato anche all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione una volta concluso l’iter in Commissione, il prelievo deve avvenire entro 72 ore dalla nascita del neonato, nello stesso punto nascita. In caso di Sma, la famiglia del piccolo viene indirizzata presso un servizio di genetica della Regione, per una consulenza specialistica e nuovo prelievo per conferma. Dopodichè la famiglia viene accompagnata verso uno dei centri di cura della Sma per l’avvio delle terapie.




Incendi, no ai rimborsi per gli operatori turistici. Nicita (Pd): “Schiaffo del governo”

Il senatore del Pd, Antonio Nicita, attacca il governo e la maggioranza di centrodestra dopo la bocciatura di un emendamento per ristori agli operatori turisti per i danni causati dai devastanti incendi che hanno funestato la Sicilia.
“Governo e maggioranza hanno bocciato un emendamento Pd che estendeva dal 7 al 30 agosto la copertura del fondo in favore dei viaggiatori e degli operatori del settore turistico e ricettivo per gli incendi in Sicilia e Sardegna”, ribadisce in una nota il senatore siracusano, vicepresidente del gruppo del Pd.
“Bocciata anche l’estensione agli eventi meteo estremi registratisi in Liguria e in Lombardia. Si tratta di uno schiaffo ai cittadini e agli operatori che hanno vissuto gravi disagi e danni nel settore in tutto il mese di agosto. Una decisione incomprensibile e inaccettabile”, conclude.




Efficientamento energetico, dalla Regione risorse per le scuole di Sortino

Con la firma ai decreti di finanziamento, disponibili le somme da destinare all’efficientamento energetico degli edifici scolastici del Comune di Sortino. Ad annunciarlo è il presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, Giuseppe Carta.
Destinatari del finanziamento sono l’asilo nido di viale Mario Giardino con 182.938,48 euro, la scuola materna di viale Mario Giardino con 186.678,02 euro e il plesso Columba con 87.058 euro. “Un plauso al sindaco Vincenzo Parlato e al vicesindaco Vincenzo Bastante, per aver operato con diligenza già 3 anni fa, intercettando quelli avvisi necessari al reperimento di fondi da destinare agli edifici scolastici”, commenta Carta.




Augusta guarda alla Norvegia per il porto, idea eolico off-shore su piattaforme flottanti

La decarbonizzazione per rendere i porti sempre più green, a partire da Augusta. L’attenzione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia orientale sul tema è massima, come rivela l’incontro nella città megarese con diversi stakeholders norvergesi, coinvolti dall’ente governativo Innovation Norway.
“Abbiamo avviato interessanti interlocuzioni con le istituzioni norvegesi – ha spiegato il presidente dell’AdSP Francesco Di Sarcina – che si sono concretizzate in una prima giornata di meeting operativi in cui sono stati accesi i riflettori sulle enormi potenzialità dei nuovi strumenti, con l’obiettivo di avviare un’opera di trasformazione delle nostre aree portuali nel pieno rispetto delle logiche ambientali dettate dal futuro”.
Alla riunione, nella sala Rocco Chinnici del Comune di Augusta, preceduta da alcuni sopralluogo nel porto, hanno preso parte oltre a Di Sarcina, il sindaco Giuseppe Di Mare, il segretario generale dell’AdSP Attilio Montalto, Mauro Migliavacca, senior market advisor di Innovation Norway, organismo che fa capo al Ministero del Commercio e dell’Industria della Norvegia, il quale ha coinvolto una decina di imprese.
“La sinergia tra Comune e AdSP e le potenzialità del territorio – ha detto il primo cittadino – rendono l’opzione di investire nel nostro porto particolarmente interessante per gli operatori stranieri, oggi rappresentati dalla delegazione norvegese, cui auguro di trovare le giuste sinergie con le aziende locali”.
Innovation Norway riunisce un cluster denominato “Now” (Norvegian Off-shore Wind) che conta ben 180 realtà di respiro europeo suddivise in cosiddette supply chain, cioè categorie con specifiche ambiti di intervento e know how.
“Abbiamo voluto portare in Sicilia gli imprenditori norvegesi – ha sottolineato Migliavacca – al fine di valutare le aree portuali italiane più idonee per la creazione di energie rinnovabili, in particolare attraverso l’eolico off-shore, uno degli strumenti fondamentali per il futuro ecosostenibile delle aree portuali. Lo studio di fattibilità riguarda sia lo sviluppo a mare che a terra, dunque in banchina: i porti avranno un ruolo indispensabile come infrastrutture e Augusta, alla luce delle nostra visita, sia per conformazione geografica che per presenza di aziende, si colloca tra quelli più interessanti nel panorama italiano”. Nell’ultima visita in Norvegia il Capo dello Stato Sergio Mattarella aveva annunciato una stretta e proficua collaborazione tra i due paesi proprio nel campo dell’innovazione ambientale.
“L’AdSP ha intenzione di promuovere programmi insieme con Innovation Norway – ha evidenziato il direttore Montalto – l’ente norvegese darà prossimamente avvio allo sviluppo di progetti di eolico off-shore su piattaforme flottanti che vedono la rada di Augusta come potenziale area di implementazione di tali innovative progettualità”.
“Il connubio tra realtà italiane e norvegesi – ha concluso il presidente Di Sarcina – può risultare vincente per cambiare finalmente volto alle stretture portuali della Sicilia orientale in un’ottica di pieno rispetto dell’ambiente e allineamento ai parametri europei e internazionali”.