Siracusa. Lotta all’evasione, incentivi per 15. L’assessore: “Premi sulla base di quanto recuperato”

Premi per il personale dell’Ufficio Tributi per il recupero dell’evasione dell’ Ici per l’anno 2018. Una determina a firma del dirigente Vincenzo Migliore impegna circa 24 mila euro per gli incentivi ai dipendenti del settore. Una scelta che, puntualizza il documento firmato il 31 dicembre scorso, rientra nell’ambito di quanto consentito dal Peg, il piano esecutivo di gestione. Percepiranno i premi, con cifre variabili , fino a circa 3 mila euro,  15 tra funzionari, collaboratori, istruttori contabili ed esecutori. Nel mese di Dicembre l’Ufficio Tributi ha ricominciato , dopo un lungo periodo di sospensione, a garantire anche due aperture pomeridiane degli sportelli. “Il provvedimento- spiega l’assessore comunale al Bilancio, Nicola Lo Iacono – è stato adottato dal dirigente come consentito e con le modalità previste dalle normative. Il recupero dell’evasione per la voce in questione quest’anno è stato consistente. L’impegno di spesa non si calcola più sui valori teorici come avveniva in passato, ma su quanto effettivamente recuperato e certificato dall’Ufficio Ragioneria”.




Siracusa-Gela, transazione da 19milioni di euro per sbloccare i lavori

Definita la transazione tra il Consorzio Autostrade Siciliane e Cosedil, primo passo per sbloccare i lavori della Siracusa-Gela. C’è un contenzioso pendente per circa 200 milioni di euro tra la stazione appaltante e società consortile che potrà essere adesso chiuso con una transazione di 18,9 milioni di euro.
“Una buona notizia”, spiega la deputate regionale Rossana Cannata. “Una operazione importante per garantire quanto più possibile i vari creditori locali e poter così riaprire a pieno regime i cantieri, come ha sottolineato l’assessore regionale Falcone, entro metà febbraio”.
Insieme al responsabile regionale delle Infrastrutture ha poi incontrato i rappresentanti di Confartigianato Imprese delle province di Siracusa e Ragusa, proprio sullo stato di prosecuzione dei lavori da parte di Cosedil, subentrata integralmente a Condotte nell’appalto per la costruzione dei lotti 6, 7, 8 nel cantiere della Siracusa-Gela.




Siracusa. La crisi dell’ex Provincia, i deputati 5 stelle rispondono all’appello dei lavoratori

Il deputato nazionale Paolo Ficara e il deputato regionale Stefano Zito rispondono all’appello dei dipendenti dell’ex Provincia, che ieri mattina sono tornati in piazza con un sit-in di protesta davanti alla Prefettura rivendicando il diritto allo stipendio e a certezze circa il proprio futuro occupazionale. Ficara e Zito li hanno raggiunti in piazza Archimede. I portavoce del Movimento 5 Stelle hanno portato ai lavoratori la loro solidarietà, estendendola alle famiglie, in difficoltà ormai da quasi cinque anni. Hanno, inoltre,  ascoltato i lavoratori, che hanno espresso in maniera chiara le  difficoltà che vivono, anche a seguito della dichiarazione di default.
Ficara e Zito hanno poi incontrato il prefetto, Luigi Pizzi, al quale hanno presentato le criticità della ex Provincia e i problemi che si trascinano da anni. “E’ sotto gli occhi di tutti – ha spiegato Paolo Ficara – la situazione critica in cui ci troviamo a causa dei precedenti accordi Stato – Regione e delle insensate riforme regionali e nazionali delle Province che hanno privato questi enti delle risorse minime per erogare i servizi e pagare gli stipendi dei dipendenti. Il nuovo accordo a cui abbiamo lavorato a Roma prevede misure grazie alle quali sarà possibile intervenire e garantire un ritorno graduale alla normalità, rispettando i tempi necessari”. Il deputato regionale Stefano Zito ha spiegato ai dipendenti in protesta quel che sta succedendo alla Regione e al prefetto di Siracusa ha ricordato il debito della provincia di Siracusa che ammonta a più di 162 milioni di euro con verosimili responsabilità degli amministratori passati della ex Provincia che non pare abbiano fatto molto per evitare il dissesto in cui versa oggi. “La soluzione più rapida – ha spiegato – sarebbe quella derivante dall’approvazione della Finanziaria alla Regione, che permetterebbe di pagare alcuni debiti tra cui anche gli stipendi dei dipendenti che oggi hanno protestato. Io mi auguro di chiudere entro il 31 gennaio: mi auguro che anche i miei colleghi all’Ars capiscano che bisogna concordare su questa urgenza, senza cincischiare oltre”




Raccolta differenziata e “resistenze”: sacchetti di spazzatura anche in autostrada

I sacchetti della spazzatura abbandonati iniziano a fare capolino anche nelle zone extraurbana. Mentre aumenta il numero dei Comuni della provincia in cui si fa la differenziata, aumenta purtroppo anche la “resistenza” di chi non riesce ad entrare nella nuova ottica.
Nelle ultime giornate si sono moltiplicate le segnalazioni di rifiuti abbandonati in un’area di grande traffico ed alta viabilità: il cavalcavia subito dopo lo svincolo Siracusa nord dell’autostrada. Va da sè che non è una bella immagine per chi raggiunge il capoluogo, magari per turismo. L’area potrebbe essere di competenza della ex Provincia Regionale o del Comune di Melilli, le mappe catastali fotograferanno la realtà. Si spera prima di una nuova foto con montagne di rifiuti sempre più alte e diffuse.




Litiga con i vicini di casa e si scaglia contro la propria madre: un arresto a Villasmundo

Una lite condominiale a Villasmundo ha richiesto l’intervento dei carabinieri. Giunti sul posto, hanno ricostruito l’accaduto. Un uomo aveva poco prima litigato con alcuni vicini di casa nell’androne delle scale condominiali. Si sarebbe poi improvvisamente scagliato contro la propria madre che stava tentando di sedarne l’ira.
I carabinieri hanno inoltre accertato che i maltrattamenti verbali, fisici e psicologici nei confronti dell’anziana donna erano reiterati nel tempo e pertanto hanno arrestato l’uomo, accompagnato in carcere a Cavadonna.




Giudice del Tar di Catania accusato di corruzione con Amara e Calafiore

Anche un giudice del Tar di Catania coinvolto in Sistema Siracusa. Per Dauno Trebastoni, questo il nome, l’accusa è di corruzione in atti giudiziari. La Procura della Repubblica di Catania, con una nota, conferma dopo il blitz di questa mattina della Guardia di Finanza. “In relazione alla notizia relativa alla perquisizione effettuate presso gli Uffici del Tar di Catania e riguardante il giudice Dauno Trebastoni, questo Ufficio rappresenta che la perquisizione presso i locali del Tar ha riguardato esclusivamente il predetto magistrato, indagato per il delitto di corruzione in atti giudiziari unitamente ad alcuni avvocati, tra i quali Amara e Calafiore”.
Questi ultimi due sono considerati i vertici del cosiddetto Sistema Siracusa e già a processo. Ai due legali, i Pm messinesi, contestano la corruzione del magistrato Mineo che, in servizio al Consiglio di Giustizia Amministrativa e in qualità di giudice relatore, avrebbe favorito le società Open Land e Am Group Srl nei contenziosi contro il Comune di Siracusa (Fiera del Sud) e contro la Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali di Siracusa (villette di Epipoli), riferendo agli avvocati Amara e Calafiore notizie coperte da segreto d’ufficio sullo svolgimento delle Camere di consiglio.
I due avvocati siracusani hanno collaborato con i magistrati e chiesto patteggiamento. Pronuncia attesa per il 21 febbraio.




Fiamme al palasport del polivalente di Priolo: il sindaco Gianni è una furia, “ignobili”

Vandali in azione nel primo pomeriggio all’interno del palazzetto del polivalente di Priolo. Hanno raccolto del materiale, probabilmente spazzatura, e poi vi hanno dato fuoco, all’altezza del centro del campo sportivo.
Il parquet in materiale ignifugo ha permesso di contenere i danni, anche grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Circa 20 metri quadrati di parquet sono però andati distrutti. La struttura sportiva è interessata da lavori di riqualificazione e prossima doveva essere la riapertura.
Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, è una furia. “E’ un atto ignobile, opera di gente malata che dovrebbe finire in manicomio altro che vandali…”, ruggisce rabbioso. Ha subito chiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale e domattina chiederà al prefetto di Siracusa più sicurezza e più controlli. “Sono segnali inquietanti. E’ successo al polivalente potrebbe capitare ancora dappertutto. Serve una maggiore presenza di forze dell’ordine”.




Avola. Operazione Eclipse: i nomi e le foto degli arrestati; le immagini dell’indagine

Operazione Eclipse. Sono 10 i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Catania. Si tratta di Sebastiano Amore, soprannominato “Iano bumb bum” (37 anni); Giuseppe Bianca, 34 anni, detto “Iano”; la 31enne Monica Campisi; Concetta Cavarra (33); Giovanni Di Maria, detto “Gallina” (30); Corrado Lazzaro (32); Paolo Nastasi (36); Giuseppe Tiralongo detto “Peppe Sobà” (31); Corrado Vaccarella, detto “stucciu” (24) e Gianluca Vaccarisi, detto “Luca Pappaconi” (34).

Dovranno rispondere di estorsione, danneggiamento seguito da incendio, associazione finalizzata al commercio, trasporto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché detenzione, porto e cessione di armi clandestine, tutti aggravati dal “metodo mafioso” e dalla finalità di agevolare il clan Crapula, attivo ad Avola.
Il gruppo era strutturato, con ruoli precisi. Paolo Zuppardo e Giuseppe Capozio – arrestati nel luglio del 2017 – sono considerati a capo del gruppo che poteva contare su canali di approvvigionamento di droga tali da potere alimentare una fiorente attività di spaccio, attraverso una capillare rete di “pusher”.

Se lo spaccio era l’attività centrale del gruppo, non meno importante era l’attività estorsiva. Due gli episodi accertati che hanno interessato una impresa edile e poi la ditta che si occupa del servizio di igiene urbana nei Comuni di Noto e Avola. Per mantenere “l’obbedienza” dei taglieggiati non veniva utilizzata solo la paura ma anche una costante dimostrazione di forza, come le insistenti richieste di assunzioni o di spostamenti di personale “amico”.




Operazione Eclipse: nella notte ad Avola 10 arresti, estorsione e droga

Operazione nella notte dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa. Arrestate 10 persone, accusate di estorsione, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e porto e detenzione di armi clandestine. Tutto aggravato dalla metodologia mafiosa, per aver agevolato il clan Crapula di Avola.
Smantellata una organizzazione molto attiva nel sud della provincia. Una settantina circa i carabinieri entrati in azione, con l’ausilio di unità cinofile ed la supervisione dall’alto di un elicottero. Arresti eseguiti anche a Catania ed a Milano.
Il traffico di stupefacenti era il principale business dell’organizzazione che gravitava attorno al clan Crapula senza esserne direttamente organica. Un paio i casi di estorsione finiti nell’indagine. A giugno 2017 vennero anche esplosi colpi di pistola contro un cantiere. L’Operazione Eclipse prende le mosse dall’arresto, nel 2018, di Paolo Zuppardo e Giuseppe Capozio, a seguito dell’esplosione di colpi di arma da fuoco contro un cantiere edile. L’episodio non era stato nemmeno denunciato.  Risaliti agli autori, i carabinieri hanno ipotizzato che non si trattasse dell’unico avvertimento ai fini dell’estorsione commesso ai danni della stessa ditta, che si occupa della gestione di rifiuti nella zona tra  Avola e Noto, danneggiata anche attraverso l’incendio di mezzi. Le indagini hanno consentito di scoprire anche attività di spaccio, con approvvigionamenti attraverso diversi canali, uno per ogni singolo tipo di stupefacente. Zuppardo e Capozio sono ritenuti i capi dell’organizzazione. Tra le loro attività, la richiesta di assunzioni nel settore della raccolta dei rifiuti e denaro in cambio di protezione, il tutto scoperto attraverso intercettazioni telefoniche, video e ambientali. Il resto l’ha fatto l’intuito investigativo degli inquirenti, che hanno ricostruito i ruoli di ciascuno all’interno dell’organizzazione: c’erano il portavoce, il  responsabile degli approvvigionamenti, la rete di spacciatori.




Siracusa. Festa della Polizia Municipale, tutti i numeri: multe, incidenti e sequestri

Questa mattina in piazza Duomo, in occasione dei festeggiamenti del compatrono di Siracusa san Sebastiano, festa del corpo di Polizia municipale. Il sindaco Francesco Italia, insieme all’assessore alla Municipale, Giovanni Randazzo, e al comandante Enzo Miccoli, ha passato in rassegna i reparti schierati di fronte il sagrato della Cattedrale.
Dopo la benedizione dell’arcivescovo, la celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Il comandante, Enzo Miccoli, ha illustrato i risultati raggiunti e le attività della Polizia Municipale nel corso degli ultimi 12 mesi.
Nel 2018 sono stati elevati 78.838 verbali, la maggior parte per il mancato uso del casco, guida senza cintura di sicurezza o uso del cellulare alla guida. Gli agenti della Municipale sono intervenuti per i rilievi di 845 incidenti stradali, con una media di 2,31 al giorno. In 49 occasioni è stata sanzionata la guida senza patente, in 15 lo stato di ebbrezza e in 14 l’omissione di soccorso.
Importante il lavoro della Polizia Giudiziaria con 555 esposti ricevuti, 240 denunce di reato, 22 Daspo ai parcheggiatori abusivi e 33 sequestri. Sono state, inoltre, emesse 35 ordinanze di demolizione ed elevate sanzioni amministrative per 605mila euro.
La Polizia Municipale è impegnata anche in attività di vigilanza ambientale, con migliaia di controlli nell’ultimo anno per abbandono di rifiuti, discariche abusive, deiezioni canine, verifiche qualità servizio differenziata, scarichi abusivi; abbandono di amianto e controlli all’interno dell’area marina protetta del Plemmirio.
Un altro dato importante è costituito dall’attività posta in essere dalla polizia Annonaria. Sono stati 3028 gli accertamenti ed i controlli su attività commerciali; 29 i verbali per installazione mezzi pubblicitari; 256 verbali per illeciti amministrativi; 108 quelli per occupazione di suolo pubblico; 61 i sequestri di merce 61; 43 le notizie di reato.
Encomio solenne per l’ispettore Salvatore Lena “Per il senso di responsabilità, la generosità e le doti umane denotate il giorno 4 gennaio 2018, quando, seppur libero dal servizio, trovandosi a transitare per via Augusta, dove si era appena verificato un incidente stradale con esito mortale, non esitava ad intervenire per allertare i soccorsi ed il personale di Polizia Municipale per i rilievi del sinistro, permanendo sui luoghi per disciplinare il traffico ed evitare che la scena del sinistro venisse alterata, in attesa dell’arrivo dei colleghi”. Encomio anche per gli ispettori Marco Fagotto e Angelo Garofalo “per la prontezza di spirito e l’attaccamento al dovere con cui, il giorno 10 maggio 2018, ricevuta la segnalazione di un turista, riscontravano la presenza, all’interno del parcheggio Talete, di un soggetto già noto alle forze di polizia, intento a svolgere l’attività di parcheggiatore abusivo. Il malvivente rifiutava di allontanarsi ed opponeva strenua resistenza attiva che causava ad entrambi lesioni personali. A seguito di ciò il soggetto veniva posto in stato di arresto”. Altro encomio per l’ispettore Angelo Tarantello “per la generosità, l’altruismo e le doti umane dimostrate il giorno 13 luglio 2018 quando, seppur libero dal servizio, al divampare, in contrada Carancino, di un vasto incendio che minacciava di estendersi alle abitazioni, non esitava a fermarsi per collaborare attivamente con i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato per tutelare la sicurezza dei cittadini e dare assistenza morale agli abitanti della zona”.