La Cassazione boccia Open Land e ora il Comune vuole indietro tutti i soldi

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla società Open Land che chiedeva l’annullamento della sentenza del Cga sul maxi risarcimento per la costruzione di un centro commerciale a Siracusa. Una vicenda prettamente amministrativa nata oltre dieci anni fa accanto alla quale in questi ultimi anni sono emerse indagini delle Procure di Siracusa e di Messina fino ad arrivare all’inchiesta denominata “Sistema Siracusa” della Procura peloritana che ha coinvolto un giudice e due avvocati.
Sostanzialmente il Consiglio di giustizia amministrativa aveva negato il risarcimento milionario al gruppo Frontino per il diniego di rilascio della concessione edilizia per la realizzazione del centro in viale Epipoli condannando il Comune al pagamento di 190 mila euro. La richiesta iniziale era stata di 50 milioni, poi dimezzata a 24, fino ad arrivare a 6,7 milioni. Il Comune di Siracusa ha già pagato 2,8 milioni. Somma che adesso il gruppo Frontino dovrà immediatamente restituire trattenendo i 190 mila euro previsti dalla sentenza del Cga.

Fonte Ansa




Siracusa. Cordoglio per la prematura scomparsa di Grazia Girmena, riferimento del sociale

E’ prematuramente venuta a mancare Grazia Girmena. Presidente dell’Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) e portavoce del Forum delle Associazione del Terzo Settore, attiva in mille iniziative a sostegno ed a supporto delle categorie svantaggiate. Profondo il cordoglio in provincia di Siracusa per la scomparsa di una figura che, con discrezione e senza mai andare sopra le righe, ha saputo unire realtà differenti invitando sempre alla collaborazione. Proprio quel mondo a lei tanto caro, dove quotidiane erano battaglie di contrasto alla povertà, all’emergenza umanitaria dei migranti ed alla fragilità di anziani e bambini le ha voluto tributare un ultimo saluto attraverso le parole del portavoce regionale del Forum Regionale della Sicilia, Pippo Di Natale.
“La sua morte non scalfirà minimamente la memoria che abbiamo di lei, perché Grazia resterà sempre con noi che l’abbiamo conosciuta, abbiamo imparato ad apprezzarla e le abbiamo voluto bene. Ci resteranno impresse le parole che ha scritto sul suo profilo Facebook: E’ bello vivere! La vita è un dono grande, ogni giorno nuovo e irripetibile, fragile, carico di gioie e di dolori, di passato e di futuro. Amo la vita in ogni istante. Oggi la salutiamo come facevano ogni qualvolta che ci si incontrava: Ciao Grazia”.
Le redazioni di SiracusaOggi.it ed Fm Italia esprimono il loro più sincero cordoglio per la scomparsa di Grazia Girmena, stringendosi al dolore dei familiari.




Zona industriale, vertice sindacati-Versalis: 5 settimane per ripartire dopo l’incendio

Ad una settimana di distanza dal violento incendio scoppiato all’interno dell’impianto Versalis di Priolo, i sindacati hanno oggi incontrato i rappresentanti dell’azienda per approfondire l’accaduto. Il segretario della UilTec, Andrea Bottaro, ha puntato l’attenzione sulla necessità di far piena luce sulle cause del rogo. Cause che sono ancora al vaglio di una commissione interna. Richiesto anche un confronto sulle attività di manutenzione disposte in quell’impianto.
I sindacati hanno poi manifestato apprezzamento per la trasparenza e la tempestività con cui l’azienda ha informato gli enti preposti ed il territorio nei minuti in cui divampava l’incendio che ha fortemente danneggiato il forno B1008. La stima dei danni è ancora in corso, si parla di almeno un paio di milioni di euro. Non ci sono danni strutturali, ma è stato gravemente compromesso il sistema di controllo e trasmissione degli allarmi. L’impianto è ancora in fermata, per ragioni di sicurezza. I tempi di ripartenza sono stimati in cinque settimane.




Siracusa. Ripulita Fontana Aretusa: alghe, papiro e scambio acque. Ora tutto è ok

Sono cominciate questa mattina le operazioni di pulizia della fontana Aretusa. Dopo diverse segnalazioni sul suo stato, il sindaco Francesco Italia ha chiesto l’intervento dei Ross, associazione di Protezione Civile. Coordinati dal presidente Carmelo Bianchini, sono scesi in acqua per una prima pulizia della vasca che va liberata dalle alghe cresciute a dismisura che, peraltro, hanno reso difficili i movimenti dei pesci all’interno. Alcuni sono persino rimasti “imprigionati”. Interventi anche sul papiro che cresce rigoglioso all’interno della fontana. I sei operatori Ross hanno potato le piante, tagliando i fusti spezzati o piegati e facendo giusto spazio per garantire una ottimale sopravvivenza del papiro. Nonostante la temperatura gelida dell’acqua, i lavori sono andati avanti per diverse ore. Tutto il materiale raccolto sarà ora avviato in discarica secondo apposite procedure.
Per assicurare la solita trasparenza delle acque della fonte è stato disostruito il canale di comunicazione con il mare, rimasto occluso per la presenza di massi ed altri detriti. Cosa che aveva comportato anche un innalzamento del livello dell’acqua e una presenza maggiore di sostanze nutritive per le alghe.




Siracusa. Via Crispi, slitta l’avvio dei lavori: ricorso in autotutela di un’impresa

Rischiano di allungarsi ulteriormente i tempi per l’avvio dei lavori di riqualificazione di via Crispi e del tratto di corso Umberto che collega la stazione ferroviaria a piazzale Marconi. Alla base, ragioni “tecniche”, che in parole più semplici, in questo caso, sono un ricorso, presentato dall’impresa Repin Srl.  Il Comune tenta di evitare una nuova impasse. Per il 21 gennaio prossimo, il presidente di gara, Rosario Pisana, ha convocato una seduta pubblica all’Ufficio Contratti, proprio per la “verifica del calcolo della soglia dell’anomalia”. I lavori che riguarderanno il rifacimento del manto stradale di via Crispi e del tratto parallelo di corso Umberto sono stati finanziati circa due anni fa 800 mila euro. Inizialmente si trattava di interventi previsti soltanto per via Crispi, salvo poi individuare nei ribassi d’asta, anche la cifra necessaria per il tratto parallelo. L’apertura del cantiere era prevista per lo scorso anno.




Rissa con accoltellamento in piazza Duomo, anche tre donne coinvolte ad Augusta

Obbligo di dimora o di firma per i quattro protagonisti della violenta rissa conclusa da un accoltellamento. Ad un uomo e tre donne sono state applicate le misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Siracusa. I fatti sono avvenuti a maggio dello scorso anno, in piazza Duomo ad Augusta.
L’indagine condotta, ha chiarito che la lite era scaturita sulla scia di precari rapporti di vicinato, caratterizzati da continui e violenti diverbi verbali. Carabinieri e Polizia, che hanno operato insieme, hanno ricostruito la dinamica dei fatti. In un primo momento apparivano circoscritti ad una lite fra due uomini finita con il grave ferimento di uno degli interessati. Invece protagoniste delle triste vicenda sono anche tre donne. L’ autore del ferimento, un 32enne, è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora ad Augusta, mentre le tre donne – di 49, 42 e 27 anni – sono state sottoposte alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria poiché tutte, al culmine della lite tra i due uomini, erano intervenute per incitare l’autore del ferimento per poi aggredire fisicamente l’uomo già vittima dell’accoltellamento.




Siracusa. Rifiuti, polizia provinciale: sanzioni a raffica in aree extraurbane

Sanzioni a raffica per lo smaltimento non corretto dei rifiuti. La Polizia Provinciale è stata impegnata in una serie di attività di vigilanza. Sanzionato un noto centro di rottamazione di Siracusa per violazione delle norme ambientali, elevate quattro sanzioni per conferimento di rifiuti non differenziati in area extraurbana, nel dettaglio contrada Dammusi, denunciato un uomo, infine, per non aver bonificato aree di sua proprietà utilizzate, in località Cugni, come discariche a cielo aperto e sottoposte a sequestro giudiziario.




Siracusa. Partecipate del Comune: Plemmirio e consorzio universitario alle lente d’ingrandimento

“Via libera” del consiglio comunale alla “Revisione periodica della società partecipate”. Così  si è chiusa la sessione del consiglio comunale iniziata martedì scorso.
A relazione all’aula il dirigente Rosario Pisana: “La normativa in materia impone annualmente il monitoraggio delle società partecipate dagli Enti pubblici, nell’ottica di quella razionalizzazione delle spese che ha posto limiti sempre più stringenti. Rispetto al 2017 la situazione non è cambiata, e quindi questa proposta fotografa anche per il 2018 quanto già approvato dal precedente Consiglio. L’Ente ha partecipazioni obbligatorie in alcune società in liquidazione, quali i vari Ato o l’Asi; e facoltativa in altri, quali il Plemmirio o l’Archimede che garantiscono funzioni strategiche con oneri ridotti per il Comune e che peraltro, per la specificità della funzione, non possono essere oggetto di fusione”.
Nel merito della proposta sono intervenuti diversi consiglieri.
Per Paolo Reale “La scelta di aderire ai Consorzi deve obbligare anche al controllo dei loro bilanci. Sul Plemmirio, che rimane una giusta intuizione politica, non trovo riscontro degli ultimi bilanci approvati rispetto ai quali, come soci al 50%, risponde anche il Comune. Alla luce dei recenti rilievi della Corte dei Conti, è giusto che essi entrino a far parte del “consolidato” dell’Ente. Sul Consorzio Archimede, oltre a quello del bilancio, c’è anche un problema che attiene alla sua attività. Il Consorzio deve avere una funzione propulsiva, attrarre cioè Facoltà universitarie e non limitarsi, come sta facendo, ad organizzare convegni”.
Per Michele Mangiafico “La ricognizione delle società partecipate sarebbe dovuto servire a conoscere quali sono le attività che esse hanno svolto in questi anni. Nella proposta nulla viene detto, non sono presenti gli amministratori, non sono presenti gli assessori alle Politiche culturali e alla Risorse mare. Come Consiglio, che delibera il mantenimento in vita dei due Consorzi, vorremmo comprendere per quali motivi essi continuano ad essere definiti strategici per i fini istituzionali del Comune”.




Siracusa. Sono giovanissimi i vandali del Talete: le immagini della videosorveglianza

Semmai dovessimo ritrovarceli davanti questi otto giovani vandali, la domanda sarebbe: perchè? Perchè abbattere a pedate il muro divisorio di un bene pubblico, il parcheggio Talete? Quale sottile piacere, quale soddisfazione? E anche vedendo e rivedendo le immagini della loro uscita di scena “tronfia”, dopo aver portato a termine il danneggiamento, non si riesce comprende cosa possa mai spingere a comportamenti di questo tipo.
Questa volta non la chiameremo bravata. E’ un primo segno di criminalità latente, non una sciocchezza da giovinastri. Non deve restare impunita, basta col far passare un messaggio accondiscendente e buonista. C’è bisogno di esempi, anche per educare una collettività che, tra le maglie sempre più larghe della tolleranza, ha finito per farvi passare di tutto. Quindi, da qui in avanti niente sconti, per favore.
La Polizia Municipale, grazie anche al supporto offerto dal settore Mobilità e Trasporti, è riuscita a risalire all’identità di uno degli otto vandali. E’ stato denunciato, una denuncia penale. E magari, pentito o forse spaventato, aiuterà gli investigatori a risalire agli altri componenti la gang. Il Comune proverà ad addebbitare loro le spese per ricostruire il muro. Non sarà facile, non resta che confidare nelle famiglie: che facciano il loro, davanti alle immagini di un figlio che abbatte con gli amici a pedate un muro dentro un parcheggio pubblico.
E’ stato un lavoro certosino, il loro. Iniziato ai primi dell’anno e completato il 5 gennaio. Sono entrati dalla parte del Talere senza sbarre. E a pedate, scagliandosi contro il muro, hanno iniziato ad abbatterlo. Pezzo dopo pezzo, sino ad aprire il varco. Le fasi finali sono visibili nel filmato della telecamera di sicurezza che vi mostriamo allegato a questo articolo. La telecamera è puntata su alcuni stalli. Ci si accorge che qualcosa non va e, grazie ai controlli remoti, viene puntata verso la parete. Che crolla. Si intravedono i ragazzini all’opera, uno scooter che gira alle loro spalle. Proprio la targa di quel motorino ha consentito l’identificazione. I volti degli altri ragazzi perduti sfilano davanti all’occhio della telecamera una volta attraversato il “varco” da loro creato. Passano indifferenti ed incuranti. La privacy obbliga a coprirne i volti. Solo uno dei più giovani si accorge della telecamera, la segnala al compare incappucciato che – con un balzo – sposta l’obiettivo. Ma ormai è tardi. Sono stati ripresi, fotografati. Presto anche loro identificati. Il sindaco, Francesco Italia, è stato chiaro: “chi rompe, paga”.
Se vi dovesse mai capitare di leggere questo articolo, cari vandali, non sentitevi degli eroi. Resiste alla tentazione. Siete ben altro. E’ la definizione esatta è lontana, molto lontana da quella degli eroi.




Siracusa. Abbandono rifiuti, debuttano le nuove sanzioni: 3 multe da 600 euro

Debuttano le nuove sanzioni per chi abbandona rifiuti o non ne gestisce correttamente il conferimento. In meno di 24 ore sono state ben tre le multe da 600 euro ciascuna elevate dalla Polizia Ambientale.
Multati un condominio, una esercente cinese e un siracusano. Tutto nell’area della Borgata. Per loro verbali redatti in base alle nuove regole recentemente introdotte con ordinanza del sindaco, Francesco Italia. Diverse altre le multe da 50 e 100 euro.