Ospedale, nuovo e di secondo livello: “sanità siracusana non è bancomat di Catania”

“Mettere da parte le polemiche sull’area su cui costruire il nuovo ospedale di Siracusa e concentrarsi sulla vera battaglia: avere per la provincia un ospedale di secondo livello, il massimo”. L’invito aperto a tutte le componenti attive della società siracusana parte dalla parlamentare Stefania Prestigiacomo (FI). Nei giorni scorsi, a Roma, è iniziata l’analisi del piano della rete ospedaliera così come studiato dalla Regione. Due ospedali di primo livello per Siracusa (Umberto I e Trigona/Di Maria) e il Generale di Lentini declassato a presidio di base. La vicina provincia di Ragusa, pur avendo un numero inferiore di abitanti, si ritrova tre ospedali di primo livello. Quelli di secondo livello, quindi più specializzati, concentrati a Catania.
Stefania Prestigiacomo non ha dubbi. “Qualcuno ha scambiato le province di Siracusa e Ragusa per dei bancomat a favore della sanità catanese”, taglia corto al telefono su Fm Italia. “Siracusa non può avere solo due ospedali di primo livello. Ha diritto ad almeno una struttura di secondo livello, capace di garantire specializzazioni importantissime di cui abbiamo bisogno come cardiochirurgia e neurochirurgia. Non solo, se si vuol far crescere la qualità sanitaria servono strutture di riferimento e richiamo per gli stessi medici, altrimenti si condanna la sanità Siracusa ad un modesto medio livello”, spiega la Prestigiacomo.
“Anche Ragusa ha più ospedali. Mi sembra strano, alla luce dei criteri della Balduzzi. Allora lancio un appello: Siracusa non può rimanere senza ospedale di secondo livello, quello che una volta definito ospedale provinciale. Su questo bisogna essere tutti uniti e mobilitarsi, adesso. Il governo regionale ha inserito il nuovo ospedale del capoluogo tra le priorità, bene. Ma sulla rete ospedaliera deve riconoscere di aver commesso degli errori. Non si può stabilire a tavolino che i siracusani debbano curarsi a Catania o in strutture private, seppur convenzionate”. Un appello che l’esponente di Forza Italia rivolge al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a tutti i parlamentari regionali e nazionali che rappresentano la provincia, i consigli comunali e l’ordine dei medici. “Mettiamo da parte le appartenenze, questa è la battaglia da fare adesso. Altrimenti la sanità siracusana sarà condannata nel prossimo futuro ed essere satellite di quella catanese”.




Sanità siracusana, l’affondo di Pasqua (M5s): “Prestigiacomo & co si svegliano ora?”

“Da mesi denunciamo cosa stava facendo l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, e nessuno ci ha dato ascolto. Anziché criticare oggi la pessima rete ospedaliera che penalizza il siracusano, avreste potuto alzare il telefono e incalzare il governo Musumeci che peraltro è della vostra coalizione”. Il deputato regionale Giorgio Pasqua (M5s) sbotta e attacca la nomenclatura. “Dalla Prestigiacomo a Vinciullo, passando per Gianni e altre donne e uomini da sempre in politica: stanno facendo uno spot inaccettabile sulla pelle dei cittadini”, dice il componente della Commissione Sanità all’Ars.
“Mi chiedo – spiega Pasqua – con quale faccia questi onorevoli si presentino ai cittadini criticando la rete sanitaria, come se questa non fosse frutto degli uomini del loro partito. Sono tutti verginelle quando si tratta di fare proclami. Perché anziché fare critiche a mezzo stampa l’onorevole Prestigiacomo non alzava il telefono per chiamare l’assessore Razza? Un deputato – sottolinea Pasqua – deve fare questo, deve operare concretamente per fare gli interessi dei propri concittadini, non limitarsi a dichiarazioni postume solo per smarcarsi dalle responsabilità delle porcate che fanno i propri compagni di viaggio. Stessa cosa dicasi per Vinciullo. L’ex onorevole già presidente della commissione Bilancio Ars, non è anche lui siracusano e concittadino dell’assessore regionale Bandiera? Si svegliano tutti adesso? Denunciamo da mesi che quello che stava partorendo il governo Musumeci era indecente. Dove erano Prestigiacomo, Vinciullo, Gianni e tutti gli altri che parlano solo adesso? Per fortuna – conclude Pasqua – i cittadini hanno memoria e capacità di giudizio”.

foto: a sinistra Giorgio Pasqua con il vicepremier Di Maio




Siracusa. Climatizzatori per la Martoglio, impegnati 48mila euro

Con propria determina ed attingendo al suo fondo di riserva, il sindaco Francesco Italia ha impegnato in mattinata la somma di 48 mila euro per l’installazione di climatizzatori da 18000btu/h e per la predisposizione di nuove linee elettriche adeguate a supportare l’aumentato carico energetico.
La decisione era stata anticipata dallo stesso sindaco al dirigente scolastico Nicoletta Arnone ed ai genitori degli alunni, in occasione dell’assemblea che si era svolta nei giorni scorsi.
“L’attività didattica – dichiara il sindaco Francesco Italia- potrà proseguire con regolarità. Invito genitori ed alunni a pazientare ancora un po’ per i disagi che stanno affrontando a cause delle temperature rigide di questo periodo”.
Quello che riguarderà la “Martoglio” è un intervento di implementazione su un impianto già esistente che dovrebbe risolvere il problema del riscaldamento del plesso nel suo complesso.




Siracusa. Scuole al freddo, parlano gli studenti in protesta: “dateci risposte”

Da una settimana ormai si protrae la protesta degli studenti di diversi istituti superiori siracusani. Scuole al freddo, senza riscaldamenti. Solo il recente aumento delle temperature renderebbe più vivibili i locali destinati all’insegnamento. Per far si che il problema non si ripresenti identico tra poche settimane, oggi nuovo corteo e protesta sotto la sede di via Malta della ex Provincia Regionale di Siracusa. Agli studenti ed ai loro rappresentanti abbiamo dato la parola.




Siracusa. Corteo degli studenti, protesta alla ex Provincia: “cambiato il clima, adeguateci”

Dopo la mobilitazione dello scorso venerdì, sono tornati oggi in piazza gli studenti delle scuole superiori siracusane. Protestano per la mancata accensione degli impianti di riscaldamento che hanno lasciato al freddo diversi plessi, subito dopo la pausa natalizia. Otto gli istituti rappresentati: Corbino, Gagini, Alberghiero, Quintiliano, Rizza, Enrico Fermi, Einaudi ed Insolera. Hanno raggiunto in corteo la sede di via Malta della ex Provincia Regionale a cui compete la manutenzione ordinaria e straordinaria degli istituti scolastici superiori. Una delegazione dovrebbe essere ricevuta dalla commissaria dell’ente, Carmela Floreno. Che, probabilmente, non potrà far molto altro che illustrare le difficoltà economiche della ex Provincia e la necessità di portare pazienza, magari coprendosi un pò di più in classe. “Negli anni avete avuto la forza di cambiare il nostro clima. Adeguateci”, il messaggio contenuto in un lungo striscione, srotolato sotto il palazzo di via Malta.
Dalla scorsa settimana, da quando cioè le scuole hanno riaperto, si susseguono proteste, scioperi e sit in per le condizioni climatiche tra aule e corridoi. Come sempre più spesso capita, bassa la partecipazione alla manifestazione da parte degli studenti. Molti hanno preferito restare a casa o dedicarsi ad altre attività finendo per delegare ai pochi volenterosi la soluzione di un problema che riguarda tutti.




Gilet gialli siracusani alla protesta dei risparmiatori della Banca Popolare di Ragusa

Ci sono i rappresentanti dei piccoli soci siracusani tra i “gilet gialli” che stanno protestando sotto la sede centrale della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Una manifestazione pacifica per “farci vedere e farci sentire”, spiega Nicoletta Santamaria, del Comitato Piccoli Risparmiatori siracusani. “La situazione è degenerata, la banca dichiara di non poter ricomprare le azioni vendute. E questo è il nostro dramma: nonostante l’oscillazione fortissima (le azioni hanno perso 30 euro in poco tempo, ndr) non si può nemmeno vendere”. Centinaia di famiglie siracusane (rappresentato il 14% dell’azionariato) temono ora di perdere i risparmi investiti in titoli considerati sicuri. “Noi siamo risparmiatori, non speculatori. Ci avessero spiegato che poteva succedere una cosa di questo tipo, non avremmo acquistato questo genere di prodotto. Capiamo che le regole sono cambiate e la banca si è trovata a sua volta imbrigliata perchè per il resto sta bene, è solida. Avrebbe quindi la possibilità di poterci rifondere con un piano di rientro ed è quello che chiediamo. Felici del dialogo che da qualche giorno abbiamo trovato con la banca ma servono soluzioni, soluzioni concrete”. I piccoli soci vedono, infatti, il loro capitale ridursi di ora in ora, con il rischio di perdere tanto se non tutto. Il 21 gennaio il tema sarà al centro di un vertice al Ministero dell’Economia.




Siracusa. In auto con 103 grammi di cocaina, scatta l’arresto in via Sturzo

Gli investigatori della Mobile di Siracusa lo hanno sorpreso in auto con droga a bordo. Lo hanno bloccato in via Don Luigi Sturzo, rivenendo e sequestrando dentro la vettura 103 grammi di cocaina. E’ scattato così l’arresto per il 40enne Francesco Granata. Durante il controllo su strada, ha mal celato un certo nervosismo che ha spinto gli agenti ad approfondire i controlli. Granata è stato condotto in carcere.




Siracusa. Campagne colpite dal virus New Delhi: produzione ortofrutticola a rischio in provincia

Sopralluogo nelle campagne di Rosolini per la deputata regionale Rossana Cannata, dopo la segnalazione del virus “New Delhi” ai danni soprattutto delle produzioni di zucchine, con un’incidenza che avrebbe superato il 50 per cento, anche nei territori di Noto e
Portopalo. Al termine della visita, Cannata ha spiegato che si tratta di un “virus che proviene dalla vicina Spagna e che si è diffuso su produzioni come peperoni, pomodoro, patate, melanzane e frutta come meloni e angurie”. In Sicilia questo virus è stato notato per la prima volta nel 2015. “Fino ad oggi- osserva Rossana Cannata- nella nostra regione non sono stati assunti provedimenti in grado di porre rimedio alle problematiche connesse a  questa patologia. Per questo ho sentito il dovere di agire”. Il sopralluogo si è avvalso del dirigente dell’Unità periferica fitosanitaria di Siracusa, Sebastiano Vecchio e dei rappresentanti di un gruppo di imprese agricole della provincia.
“Auspico – conclude la Vicepresidente della Commissione Antimafia e Anticorruzione – che il governo
attenzioni questa patologia affinché si possano individuare risorse e misure da destinare alle aziende colpite dal virus per salvaguardare, quindi, i nostri prodotti”.




Siracusa. Lavoro nero, ispezioni dei carabinieri: sospese 5 attività

Sedici ispezioni dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro tra Lentini, Siracusa, Avola, Floridia, Noto, Melilli, Priolo Gargallo e Rosolini. Esaminate 38 posizioni lavorative, di cui 21 sono risultate irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo.
Sono stati inoltri individuati 10 lavoratori in nero, nel corso dei controlli in cantieri edili, case di riposo, bar/pasticcerie e supermercati.
Nei confronti dei titolari di cinque aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere utilizzato “in nero” più del 20% della forza lavoro.
Nei confronti di cinque datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro che riguardano l’omessa sottoposizione dei dipendenti a visita medica per l’idoneità al lavoro, fornitura di mezzi e strumenti di lavoro inadeguati all’attività lavorativa, omessa verifica delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza e mancata adozione di opere di protezione contro il rischio di caduta dall’alto.
Ed ancora, nei confronti di 5 titolari di imprese è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, per avere utilizzato sistemi di videosorveglianza senza preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Inoltre è stata disposta l’immediata cessazione del funzionamento degli impianti, in quanto consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 40mila euro e le ammende contestate a oltre 41mila euro.




Agenda Urbana e 21 milioni per Siracusa: occasione per dimostrare tutte le capacità

Che cosa ci farà il Comune di Siracusa con i 21 milioni di euro di Agenda Urbana, il programma di interventi per lo Sviluppo urbano sostenibile finanziato dall’Unione europea? E con che tempi verranno spese queste somme? E’ una somma cospicua, con cui si può cambiare il volto della città in quei settori di intervento previsti dalla convenzione con la Regione. Ma…
Note sono le linee di massima: le risorse maggiori saranno destinate al contenimento dei consumi di energia, soprattutto negli edifici pubblici, ed alla mobilità urbana, e poi investimenti nei servizi socio-sanitari e nel cosiddetto social housing contro l’emergenza abitativa. Le altre linee di intervento sono rivolte al dissesto idrogeologico, alla fruizione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e all’inclusione sociale. Sin qui, gli indirizzi.
Per capire qualcosa in più, abbiamo raggiunto il vicesindaco, Giovanni Randazzo. A cui abbiamo subito girato i due interrogativi di partenza. “Quei 21 milioni non sono ancora nelle casse del Comune”, precisa. “La Regione ha autorizzato la sottoscrizione della convenzione per interventi che rientrano nel programma operativo regionale ma con fondi europei per il 2014-2020”, aggiunge. Quali siano nel dettaglio però i progetti da finanziare a Siracusa non è ancora dato saperlo. “Siamo ancora in una fase preliminare. I progetti vanno perfezioni e presentati alla Regione che guida la cabina di regia di Agenda Urbana. Da tempo siamo in fase istruttoria, al Comune di Siracusa è stata riconosciuta la possibilità di attingere a quelle somme”. Messa così, anche Agenda Urbana rischia pericolosamente di prendere le forme di un nuovo libro dei sogni. Insomma, ci vorrà del tempo.
“Il prossimo passaggio è la sottoscrizione della convenzione, che ancora non c’è. Abbiamo solo il decreto. A giorni ci chiameranno e quindi si potrà concretamente avviare il programma. Alcuni progetti esistono. Altri devono essere elaborati”, ammette il vicesindaco di Siracusa.
In linea di massima, si interverrà per l’efficientamento energetico delle scuole e la loro manutenzione straordinaria. Poi, come conferma Giovanni Randazzo, “parcheggi e piste ciclabili. Potrebbero finalmente essere realizzate la ciclabile Santa Panagia e la Pizzuta. Quindi valorizzazione dei beni culturali. Ma non parliamo di interventi operativi immediati. Occorre la presentazione del progetto e la successiva approvazione”. Insomma, tutto in prospettiva futura.
Nel frattempo, è il caso che a Palazzo Vermexio inizino a tirare fuori dai cassetti i progetti che possono diventare esecutivi in breve tempo ed essere cantierabili. Il buon obiettivo centrato con l’accesso a risorse per 21 milioni di euro diventa ottimo solo se trasformato in qualcosa di reale e concreto.