Siracusa. Rifiuti, c'è l'ordinanza: avanti con Tekra fino al 31 gennaio 2019

E’ stata firmata nel tardo pomeriggio l’ordinanza che dispone la prosecuzione del servizio di igiene urbana a Siracusa a guida Tekra. Il provvedimento ha come termine il 31 gennaio. Poco meno di due mesi, durante i quali la società campana gestirà la pulizia della città e la raccolta dei rifiuti come da capitolato della gara d’appalto di cui era risultata aggiudicataria, senza sospensione di servizi. Quella aggiudicazione è stata annullata dal Tar di Catania con sentenza della Prima Sezione.
Nelle more, si ritorna alla valutazione delle offerte che vennero recapitate a Palazzo Vermexio in occasione della gara-ponte per la gestione a tempo di sei mesi. La commissione, in questo il Rup, dovrà motivare l’aggiudicazione richiedendo con ogni probabilità della nuova documentazione.




Siracusa. Gestione rifiuti, le rassicurazioni di Tekra: "servizio regolare"

Domenico Allocca è il direttore generale della Balestrieri Holding, gruppo del quale l’azienda Tekra srl è parte. Ed è lui a spiegare la sentenza del Tar di Catania vista dalla società campana. “Il Tar ha ritenuto infondate tutte le doglianze vanamente mosse da Igm srl, dichiarando inammissibile il ricorso introduttivo in ordine al possesso, da parte di Tekra, dei requisiti tecnico/professionali necessari ad un ottimale svolgimento del servizio in questione, venendo a sancire, da questo punto di vista, la assoluta regolarità dell’aggiudicazione della procedura ad essa Tekra srl”. Quanto alla domanda giudiziale, posta anche dalla Tekra srl, il Tribunale Amministrativo di Catania ha ritenuto opportuno che il Comune di Siracusa proceda adesso alla verifica del possesso dei requisiti previsti da parte di tutte le aziende in gara e riproceda nuovamente all’aggiudicazione.
“La sentenza, intervenuta dopo che sia il Tar Catania che il Consiglio di Giustizia Amministrativa hanno ritenuto non accoglibile la richiesta di Igm di annullare, in via d’urgenza, la procedura di affidamento del servizio di gestione dei Rifiuti Solidi Urbani, non comporta e non comporterà alcun disservizio o precarietà né nell’espletamento del servizio di igiene urbana sul territorio comunale di Siracusa, né per i diritti dei lavoratori già oggetto del passaggio di cantiere ed attualmente in capo a Tekra srl”, le rassicurazioni di Allocca.




Siracusa. Rifiuti: dopo il Tar, cosa cambia? Il sindaco Italia: "il servizio non si interrompe"

“La decisione del Tar che annulla l’aggiudicazione della gara ponte sul servizio di igiene urbana ci impone di sospendere la stipula del contratto con Tekra ma nell’immediato non avrà ripercussioni sul percorso tracciato in questi ultimi giorni”. Lo dichiara il sindaco, Francesco Italia, commentando la sentenza del Tar di Catania che ha annullato l’assegnazione della gara ma non la gara stessa.
“Voglio rassicurare i siracusani: allo stato la sentenza non ha effetti concreti sul servizio di raccolta differenziata porta a porta, che prosegue come stabilito. Dal punto di vista amministrativo, adesso valuteremo la decisione del giudici per compiere i passi necessari legati alla sua applicazione. Di fatto, non parlerei di illegittimità in senso stretto. Il Tar ci dice che la commissione di gara avrebbe dovuto motivare l’ammissione delle ditte che hanno partecipato, e in questo senso ha accolto non solo il ricorso principale presentato da Igm ma anche quello incidentale fatto da Tekra. Su tutto questo – afferma infine il sindaco Italia – il dirigente farà le proprie valutazioni. Ciò che in concreto importa è che il servizio proseguirà senza soluzione di continuità”.
Non pare sorpreso o eccessivamente preoccupato l’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa. “E’ già successo qualcosa di simile nel 2017. Voglio subito sottolineare che non ci sarà nessuna interruzione nel servizio. Il Tar ha avuto da ridire sull’ammissione di entrambe le aziende, Igm e Tekra”.




Siracusa. Igiene Urbana: il Tar ha annullato l'aggiudicazione a Tekra

Al primo giorno di servizio di Tekra a Siracusa arriva la sentenza del Tar di Catania sul ricorso presentato da Igm, il gestore uscente. La Prima Sezione ha disposto l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione della gara ponte del Comune di Siracusa, accogliendo la richiesta di Igm. Non solo, i giudici amministrativi hanno disposto “la regressione della procedura alla fase di verifica dei requisiti per l’ammissione dei concorrenti” relativamente alle fasi di aggiudicazione. Un gioco dell’oca che pare non conoscere sosta.
Probabile adesso che serva una ordinanza del Comune di Siracusa fino al 31 dicembre per disporre il servizio con Tekra, venendo meno l’aggiudicazione di alcuni mesi fa. La parte finale della gara d’appalto dovrà, quindi, essere ripetuta.
Intanto, nelle aule della giustizia amministrativa continua la sfida a colpi di accuse e contro-accuse tra Igm e Tekra che certo non se le mandano a dire. E non manca anche una tirata d’orecchie al Comune di Siracusa.
Qui il provvedimento del Tar di Catania.




Siracusa. I ragazzi "fantasma": non esistono ma hanno pulito i mercati

Primo giorno di lavoro complicato per Tekra. Al di là della sentenza del Tar – che non avrà comunque riflessi immediati sul servizio – mezzi e operai in strada fino al pomeriggio per ripulire la città dopo due giorni festivi. In alcune zone i cassonetti sono rimasti stracolmi di rifiuti. Il nuovo gestore chiede qualche giorno per calibrare il servizio.
Intanto ad occuparsi delle pulizie delle aree mercatali sono stati oggi i lavoratori delle cooperative rimasti fuori dal cambio appalto. Li chiamano lavoratori fantasma, perché è come se non ci fossero. Però la loro utilità l’hanno dimostrata ripulendo l’area del mercato di Ortigia,l’ortofrutticolo, Belvedere e Santa Panagia. È stata una loro libera iniziativa: hanno deciso di lavorare gratis pur di rendere chiara l’importanza delle loro mansioni. Sin qui le hanno svolte in subappalto con Igm. Ma con il passaggio di cantiere a Tekra, si sono ritrovati senza tutele e fuori dalla clausola sociale. Sono una cinquantina di lavoratori, riuniti in cooperative. Per loro potevano aprirsi spiragli nelle prossime settimane. Spiragli ora ridotti a fessure, dopo la sentenza del Tar.




Nuovo ospedale di Siracusa, anche Melilli si mette di traverso. Provincia senza unità

Anche Melilli si mette di traverso e per il nuovo ospedale di Siracusa si allontana il momento della realizzazione. Il Consiglio comunale ibleo – come già i Comuni della zona montana – ha votato contro la scelta della Pizzuta come area per la costruzione della struttura sanitaria del capoluogo.
Con un atto di indirizzo votato all’unanimità si chiede “una zona facilmente agevole per l’utenza, in contrasto con le scelte non condivise e poco idonee, deliberate dal Consiglio Comunale di Siracusa”.
Un secondo atto di indirizzo ha riguardato il potenziamento dell’ospedale Muscatello di Augusta per evitarne un declassamento a pronto soccorso d’emergenza.
GLi atti saranno inviati al presidente della Regione, alle commissioni dell’Ars ed ai deputati regionali e nazionali del siracusano.
Dopo anni di silenzio su di un tema centrale, molti centri della provincia hanno improvvisamente ritrovato la parola sotto quella che sembra una unica regia politica. Il rischio è quello di fare il gioco di altre province – la vicina Catania su tutto – anzichè lavorare di comune intento per migliorare le condizioni della provincia di Siracusa. Enzo Vinciullo striglia tutti: “non rischiamo di perdere il finanziamento. Costringiamo Musumeci a finanziare l’opera e dopo riapriamo i tavoli per la scelta dell’area. Così si sta facendo solo favorendo la sanità etnea”.




Siracusa. Social Housing, la Regione finanzia il progetto Casa Archimede 2

L’assessorato regionale alla Infrastrutture ha ammesso a finanziamento il progetto di social housing “Casa Archimede 2” proposto dal Comune, il primo a Siracusa, che sarà realizzato all’ingresso nord di Cassibile. Il via libera è arrivato giovedì scorso e il decreto è stato pubblicato venerdì sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. L’avviso pubblico era stato pubblicato lo scorso agosto e, alla scadenza del 15 settembre, era stata presentata una sola manifestazione di interesse che la commissione di gara aveva ritenuto idonea.
Il progetto era stato presentato nell’ambito del bando regionale sui “Programmi integrati per il recupero e la riqualificazione” rivolto ai privati interessati ad aderire ai piani del Comune sulla ricucitura urbanistica delle periferie. Grazie a questo intervento, oltre a un grande parco urbano, con una spesa limitata a carico dell’Ente, sarà realizzata pure una condotta di acque bianche per eliminare il problema dell’allagamento che interessa quella zona in caso di piogge abbondanti.
“Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto – affermano il sindaco, Francesco Italia e l’assessore all’Urbanistica, Giusy Genovesi –. È una grande opportunità che la nostra amministrazione, a pochi giorni dal suo insediamento, grazie alla collaborazione dell’Ufficio urbanistica, ha voluto cogliere, sfidando tempi ristrettissimi, per avviare le procedure di partecipazione al bando. Il social housing è uno dei temi urbani principali sui quali ci vogliamo confrontare per innescare processi di rigenerazione urbana che investono, quindi, anche aspetti sociali ed economici rilevanti. Non è solo una risposta alle problematiche connesse alle nuove esigenze abitative ma anche la capacità forte di riqualificare interi brani di città offrendo contestualmente servizi pubblici e spazi collettivi aperti e fruibili basati su nuovi criteri di qualità e vivibilità”.
Il progetto è stato pensato per un’area all’ingresso nord di Cassibile e consiste nella costruzione di 32 alloggi a canone sostenibile di diverse dimensioni (bivani, quadrivani e pentavani) più un parco e altri servizi annessi. Il costo dell’intervento è di 4 milioni 320mila euro più un milione e 50mila euro per le opere di urbanizzazione. La parte costruttiva sarà per metà a carico della Regione e per metà a carico della ditta. Interamente pubblica, invece, la parte rimanente della spesa con il vantaggio che la condotta di acque bianche sarà a carico del Comune solo per il 20 per cento (210mila euro).
In coerenza con l’idea di social housing, il progetto prevede una serie di spazi che intendono stimolare la socializzazione tra i residenti degli alloggi (che saranno coinvolti attraverso processi guidati anche nella gestione degli immobili) e tra questi e i residenti del quartiere.
Saranno aperti alla fruizione pubblica l’ampio parco, dove sarà attrezzata una zona dedicata ai bambini, e uno locale equosolidale rivolto alle piccole imprese e alle attività artigianali di Cassibile che praticano forme di commercio alternativo che stimoli la consapevolezza dei consumatori. Numerosi anche i locali comuni destinati alla socializzazione dei residenti degli alloggi: cucina, lavanderia, spazio bricolage e una living room.




Frana nella Valle dell'Anapo: gli assessori Falcone e Bandiera sulla provinciale 45

Ad una settimana dalla spaventosa frana sulla provinciale 45, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, si è recato in visita sul posto insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. Insieme hanno visionato i luoghi e preso coscienza della gravità della situazione, illustrata dal sindaco di Cassaro, Mirella Garro.
La strada corre sul versante della valle dell’Anapo e già nel 2013 era stato redatto un progetto per la messa in sicurezza di circa 8 km di strada che corre lungo quel costone che manifesta chiari i segni di un dissesto idrogeologico in atto.
La strada è stata ovviamente chiusa, ma gravi sono le ripercussioni per i residenti di Ferla e Cassaro e per le aziende della zona. Senza polemica, il sindaco Garro ha chiesto interventi concreti mostrando di apprezzare il sopralluogo da parte dei due assessori. Ma dalle parole serve che si passi in fretta ai fatti. E su questo è stato chiaro l’assessore Bandiera. “Siamo qui per avviare l’iter che deve portare alla messa in sicurezza dei luoghi e al successivo ripristino di un’arteria fondamentale per le comunità e le imprese del territorio”.




Siracusa. Sit-in al Bellomo per "bloccare" il trasferimento dell'Annunciazione

Un sit-in davanti la Galleria Bellomo per dire “no” al trasferimento dell’Annunciazione di Antonello da Messina a Palermo per la mostra in programma a palazzo Abatellis. Il gruppo di “dissidenti” si è costituito in un comitato (“Nessuno tocchi Antonello”). Tra i promotori della resistenza pacifica c’è lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa, da sempre contrario al prestito su cui comunque l’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa non ha alcun dubbio, come ha ribadito ulteriormente nelle scorse ore. Fissata conferenza stampa a Palermo il 13 dicembre per presentare la mostra che aprirà i battenti l’indomani per rimanere in esposizione sino al 10 febbraio del 2019.
Mentre si organizza il trasferimento dell’opera d’arte, il comitato ribadisce le ragioni per cui tutto questo non dovrebbe essere fatto e chiede, piuttosto, un’analisi dettagliata delle condizioni del dipinto perchè possa essere sottoposto a interventi risolutivi. Giansiracusa lo definisce “malato terminale” e non ritiene che Tusa abbia le competenze per dichiarare il contrario. Davanti alla Galleria Bellomo anche il sindaco di Palazzolo, Salvo Gallo, convinto che “se non sarà lasciato a Siracusa, allora faremo partire la battaglia per riportare il dipinto a Palazzolo, da cui fu commissionato”

Anche l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, interviene nuovamente sulla vicenda. “Ho più volte ribadito a Sebastiano Tusa la preoccupazione e la contrarietà della amministrazione comunale di Siracusa allo spostamento dell’Annunciazione di Antonello da Messina per la mostra di Palermo. So bene quanto l’opera sia delicata per la tipologia di restauro che ha subito, restauro che disposi attraverso l’Istituto Centrale di Restauro. Il dipinto peraltro rappresenta elemento centrale e imprescindibile della collezione della Galleria Bellomo e il suo trasferimento è inserito tra quelli da me vietati con decreto di qualche anno fa”, ricorda l’assessore.
“Purtroppo non ho competenze per bloccare il trasferimento ma resto assolutamente contrario. Dall’assessorato Regionale abbiamo almeno ottenuto due opere importanti da esporre in Galleria e la assicurazione che l’Opera tornerà subito dopo la breve mostra palermitana e non andrà, come le altre opere, alla tappa milanese”.




Siracusa. Il Bilancio 2018 approda in Consiglio comunale. Approvazione in salita

E’ partita questa mattina in Consiglio comunale la discussione relativa al Bilancio di Previsione 2018. Lo strumento finanziario deve necessariamente essere approvato, essendo ormai terminato l’anno e con il commissario ad acta che fino a qualche giorno fa seguiva da vicino la vicenda.
Incardinata la discussione in aula. Termine fissato alla mezzanotte di martedì 11 dicembre per la presentazione degli eventuali emendamenti alla proposta della Giunta. Dopo l’acquisizione dei pareri tecnici e contabili degli uffici, nonché del parere dei Revisori dei Conti, Bilancio e relativi emendamenti saranno portati in aula per essere approvati.
“Un Consiglio che, seppur nel rispetto delle proprie prerogative, ha proposto una contrazione dei termini per l’esercizio dei propri diritti nell’esclusiva pretesa di dare risposte concrete a questa Città”, ha detto in apertura il presidente, Moena Scala, che ha aggiunto: “La trattazione di un bilancio di previsione giunto all’esame dell’organo deliberante con estremo ritardo, costituisce tuttavia un passaggio fondamentale e fondante. A questo passaggio, nonostante le condizioni necessitanti che costringono in termini temporali l’azione del Consiglio, oggi non ci si sottrae. Sottrarsi determinerebbe conseguenze negative per la Città che ancora una volta, da terzo incolpevole, pagherebbe per un’azione politica non proprio ordinata”.
Il ritardo con il quale lo strumento finanziario è giunto all’esame dell’aula; la mancanza di un confronto con l’Amministrazione e con i responsabili dei vari settori per una valutazione coerente sulla solidità complessiva del bilancio di previsione, definito una sorta di “sanatoria” delle attività della precedente amministrazione; e l’intenzione di migliorare, in sede di emendamenti, l’impianto complessivo dello strumento finanziario, sono stati i principali spunti emersi dal dibattito d’aula al quale hanno dato il loro contributo i consiglieri Vinci, Mangiafico, Messina, Zappalà, Ricupero e Lo Curzio.
Il sindaco Francesco Italia, presente in aula, ha parlato di “sensibilità, prudenza ed impegno nella predisposizione dell’atto da parte dell’amministrazione” e di “senso di responsabilità del Consiglio cui va espressa la gratitudine della città. Al pari degli uffici rimasti aperti in giorni festivi per consentire ai singoli consiglieri di esercitare i loro diritti. Siracusa ha bisogno di una pacificazione per raggiungere obiettivi comuni nell’interesse della città. Per questo- ha concluso il Sindaco- da parte mia c’è la massima disponibilità a discutere da subito il prossimo bilancio dell’Ente”.
E’ toccato poi all’assessore Nicola Lo Iacono entrare nel merito dello strumento finanziario. “Abbiamo messo mano ad un bilancio già impegnato per la prima parte dell’anno, e già tracciato per la seconda. Nella sua predisposizione si è guardato alla sostenibilità dei servizi obbligatori ed essenziali ma anche ai rilievi e alle misure correttive chiesti dalla Corte dei Conti. Così si è proceduto all’aumento del fondo dei crediti di dubbia esigibilità, portandolo da 16 a 20 milioni rispetto al 2017; all’aumento del fondo delle passività potenziali, portandolo da 2 a 3,2 milioni di euro; si è ridotto lo stanziamento da evasione da 17 a 13 milioni; e si è intervenuto sulle partecipate”.

Il Consiglio, nei prossimi giorni, sarà inoltre chiamato ad approvare altri provvedimenti direttamente collegati al Bilancio, tra i quali il “Piano Triennale delle Opere Pubbliche” ed il “Piano di alienazione”.