Siracusa. Firmati i contratti, riparte l'Asacom: assistenza a scuola per 190 disabili

Sono stati siglati questa mattina i contratti tra il Libero Consorzio e gli enti e le associazioni cooperative che si occupano del servizio Asacom, ovvero l’assistenza all’autonomia ed alla comunicazione degli studenti diversamente abili che frequentano le scuole superiori della provincia.
Sono 190 in tutto e vengono seguiti da 17 enti e cooperative che possono adesso tirare un sospiro di sollievo dopo un lungo tira e molla, anche con la Regione, per riuscire a garantire l’avvio dell’importante servizio.
Il lavoro svolto dagli uffici della ex Provincia ha permesso, peraltro, di ridurre al minimo i tempi morti: il servizio Asacom è infatti ripartito lo scorso 16 ottobre anche se i contratti sono stati ufficialmente chiusi solo oggi. Merito anche della disponibilità sempre dimostrata da operatori e responsabili delle associazione e delle cooperative che si occupano dell’assistenza.




Siracusa. Ognissanti e Defunti, cambia la viabilità tra viale Paolo Orsi e la statale 114

Cambia la viabilità nella zona del cimitero in occasione delle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti. Nel dettaglio, nei giorni dell’1 e del 2 novembre, dalle  07:00 alle 19:00, vigerà in senso unico  lungo il tratto di viale Paolo Orsi e via Ascari con direzione Floridia. Eccezione consentita ovviamente per i mezzi di soccorso. Lo prevede un’ordinanza del settore Mobilità e Trasporti.
Contestualmente,  nel piazzale del Cimitero, a ridosso del muro di recinzione, lato ovest dell’ingresso, verrà riservato lo spazio per lo stazionamento di un veicolo adibito a servizio di pronto soccorso.
Dalle 07:00 alle 13:00 del 2 novembre, nel tratto antistante il Cimitero Monumentale Inglese, divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati.




Nuovo ospedale, interesse in Regione. Il sindaco Italia: "fin qui noi penalizzati"

La giunta regionale ha riaperto il dibattito sul nuovo ospedale di Siracusa. Se da una parte, la programmazione delle risorse necessarie per la costruzione dell’infrastruttura è un chiaro passo avanti, dall’altra permangono le diffidenze di Palermo sull’area scelta dal Consiglio comunale di Siracusa nel luglio del 2017.
L’assessore regionale Razza ha chiarito: il nuovo ospedale deve avere respiro provinciale e quindi essere facilmente raggiungibile da ogni dove, motivo per cui andrebbe progettato e realizzato vicino alla grande viabilità.
Sul punto, però, rimane una certa differenza di vedute – ad esempio – con il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Tra un paio di settimane verrà invitato a Palermo proprio per discutere dell’iter del nuovo ospedale. Ma il punto di partenza è chiaro: “la nuova rete ospedaliera relega l’ospedale di Siracusa a svolgere il ruolo di nosocomio cittadino e non di hub provinciale”.
Nel 2015, il riordino della rete ospedaliera dell’emergenza ha introdotto il sistema Hub e Spoke, prevedendo un Hub (ospedale di secondo livello) ogni 600.000-1.200.000 abitanti e uno Spoke (ospedale di primo livello) ogni 150-300.000. La provincia di Ragusa con 318.000 abitanti ha tre Spoke. La provincia di Catania con 1.100.000 abitanti ha tre Hub, (“ovvero uno in più rispetto a quello che l’esatto calcolo matematico avrebbe previsto per il bacino di popolazione provinciale”, annota Italia). Tre Hub concentrati in una ristretta area geografica, peraltro ad alto rischio sismico. A questo si aggiunge l’imminente apertura di un altro grande ospedale, il San Marco, alla porta sud della città.
“La provincia di Siracusa con 405.000 abitanti risulta fortemente impoverita da questa rete ospedaliera. Ha di fatto due Spoke mentre avrebbe potuto avere, ed a mio giudizio dovrebbe pretendere, un centro Hub a Siracusa città e due Spoke, dei quali uno già esistente ad Avola/Noto e l’altro a Lentini”, dice ancora Francesco Italia.
“Facendo una panoramica della situazione sanitaria regionale anche alla luce del decreto Balduzzi-Lorenzin, la provincia di Siracusa risulta, quindi, fortemente penalizzata tra le province siciliane, non solo in termini di posti letto (2,9/1000 contro i 3,7 previsti) ma anche rispetto alla tipologia di struttura prevista. Privare la provincia di Siracusa di un ospedale di secondo livello Hub in luogo del previsto ospedale di primo livello Spoke ed etichettare l’ospedale di Lentini che come presidio di base significa di fatto mettere a rischio non solo la tipologia dei servizi offerti (alcuni dei quali ottenuti per gentile concessione dell’assessorato e non istituzionalmente previsti secondo il livello per il quale sono classificati i nostri ospedali), ma contribuire inevitabilmente all’aumento delle percentuali di migrazione sanitaria che attestano la nostra provincia tra quelle in cui è più alta in Sicilia”, chiarisce il sindaco.
“L’eccessivo potenziamento della sanità catanese a nostro discapito, inoltre, rischia di accrescere ulteriormente le attuali difficoltà a reperire medici in tutte le discipline, poiché tale personale preferisce andare verso la più blasonata sanità catanese”, è un altro punto di attacco.
“Ha senso, dunque, interrogarsi e approfondire la questione relativa al luogo in cui il nuovo ospedale dovrà sorgere, secondo i criteri dell’economicità e dell’efficienza, ma non senza prima aver seriamente riflettuto su quali prospettive vengono attualmente offerte alla nostra provincia. La situazione di Siracusa sotto il profilo della legittima ambizione e di quanto invece si profila all’orizzonte, merita, da subito, un’attenzione maggiore ed un confronto serio e approfondito non solo con tutti i sindaci della provincia ma anche con la deputazione ed il governo regionale”.




Siracusa. Ruspe in azione a Villa Abela: partita la demolizione

Al via la demolizione di Villa Abela. Questa mattina, ruspe in azione, dopo il “via libera” definitivo da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali. La villa lascerà dunque il posto ad un condominio di lusso. Progetto contro il quale si era espressa la giunta comunale. Il Comune aveva anche disposto la sospensione dei lavori, con notifica alla ditta Assennato attraverso i Carabinieri del Nucleo Tutela Archeologica dopo la comunicazione dell’avvio del procedimento.
Il provvedimento era firmato dalla soprintendente Aprile, per consentire il  riesame degli atti per produrre una propria determinazione. Il costruttore Massimo Riili ha fin dall’inizio fatto notare che l’iter seguito dall’impresa era stato “impeccabile”. L’atto di indirizzo dell’esecutivo retto da Francesco Italia mirava, tra le altre cose, a verificare se la Soprintendenza avesse commesso errori nel concedere tutte le autorizzazioni necessarie. Nelle scorse ore la Soprintendenza ha accertato che il progetto è compatibile con l’area e con il valore della villa, realizzata riprendendo uno stile Liberty povero e dal caratteristico torrione.
Il direttivo di ArcheoClub Siracusa esprime “sgomento e indignazione per la demolizione del villino Abela, preziosa testimonianza architettonica e paesaggistica di una stagione felice della nostra città”. Il presidente Carlo Castello parla di “una ferita lacerante alla Memoria storica della nostra città resa più dolorosa dal silenzio di tante altre associazioni e dall’atteggiamento ambiguo degli Enti preposti alla tutela del patrimonio, spesso forti con i deboli ma a volte deboli e distratti con i prepotenti”.




Siracusa. Demolizione Villa Abela, furia Granata: "troppe contraddizioni"

La notizia dell’avvio dei lavori di demolizione di villa Abela ha sorpreso, e non poco, l’assessore comunale alla cultura, Fabio Granata. “Sono profondamente indignato per la demolizione del villino Abela e per la ferita vergognosa inferta a un luogo dell’anima, parte integrante di un paesaggio unico al mondo, citato dai classici e dagli storici e che proprio in questi giorni abbiamo celebrato con la presenza di migliaia di cittadini”.
Per Granata quella di oggi “è una bruttissima pagina e una offesa grave al tessuto paesaggistico, archeologico e architettonico di Siracusa”.
Poi l’assessore parte all’attacco e denuncia un “clima di omertà generale in cui tale vicenda si è consumata”. Indice puntato anche contro “il silenzio assordante di tanti intellettuali che ci hanno tediato per una intera estate con il bar di Piazza delle Armi e i suoi 38 cm di difformità e che non hanno profferito parola sulla vicenda e sul suo triste esito”.
Granata ne ha anche per la soprintendenza, senza citarla direttamente. “Denuncio pubblicamente l’atteggiamento ondivago e contraddittorio degli Enti preposti alla tutela del patrimonio che hanno solo saputo tutelare le responsabilità pregresse e interne ai loro uffici”. Motivo per cui, Fabio Granata chiederà da oggi “gli approfondimenti doverosi e dovuti in ogni sede”.




Danni del maltempo: visita di Musumeci, verso richiesta stato emergenza

Il governatore regionale Nello Musumeci domani (martedì) visiterà alcuni centri del siracusano e del ragusano maggiormente colpiti dal forte maltempo dei giorni scorsi. Allagamenti, smottamenti, frane hanno causato danni notevoli alle coltivazioni ed alla rete viaria. A nord Lentini e Carlentini, poi la zona montana con Ferla, Cassaro, Buccheri, Buscemi e Sortino: sono questi i Comuni dove sono stati registrati danni consistenti.
La Regione è pronta a stanziare 6 milioni di euro per le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Un milione di euro per la rimozione delle macerie e il ripristino della viabilità stradale. Fondi attinti direttamente al bilancio della Regione. I restanti 5 milioni arriveranno dal Fondo di sviluppo e coesione e verranno destinati alla manutenzione straordinaria di infrastrutture distrutte o danneggiate.
Pronta, intanto, la declaratoria dello stato di calamità sul versante agricolo. Il governo regionale si è mosso per tempo, con l’assessore all’Agricoltura, e dopo una prima conta dei danni è pronto a chiedere a Roma il via libera per misure straordinarie a sostegno dello strategico comparto agricolo. Entro mercoledì la delibera di giunta con la richiesta dello stato di emergenza da trasmettere al governo centrale.




Ancora ladri in un cimitero: devastazione a Sortino, lapidi spaccate

Devastazione al cimitero di Sortino. Nonostante il forte maltempo dei gironi scorsi, ignoti venerdì hanno violato la struttura cimiteriale distruggendo a colpi di mazza un migliaio di lapidi. Non un semplice raid vandalico ma un vero e proprio furto studiato. Hanno, infatti, portato via tutto il rame che hanno potuto con questo sistema di distruzione. Solo questa mattina il cimitero di Sortino è tornato fruibile ed aperto al pubblico.
Se ne parlerà in Prefettura, a Siracusa, in questi giorni. Il sindaco del centro montano, Enzo Parlato, tornerà a chiedere lumi sui fondi per il progetto di videosorveglianza urbana: 300.000 euro con 270mila euro finanziati dal Ministero degli Interni e il resto con fondi del bilancio comunale. Telecamere lungo tutto il centro urbano. Ma se i tempi dovessero essere lunghi, il primo cittadino di Sortino chiederà al prefetto Castaldo di poter destinare i 30.000 comunali all’acquisto immediato di telecamere da piazzare al cimitero, per garantirne la sicurezza.
Giorni fa, anche il cimitero di Siracusa era finito oggetto delle attenzioni di una banda di ladri.




"Mai rifiutato la Venere Nera di Leone", l'ex sindaco Garozzo replica alle polemiche

“Mai ricevuto alcuna proposta formale di donazione della Venere Nera dell’artista Antonio Leone”. L’ex sindaco Giancarlo Garozzo ne è certo. L’opera dell’artista siracusano, adesso donata al Comune di Padova, dove risiede da 25 anni, secondo l’ex primo cittadino “non fu affatto rifiutata dall’amministrazione comunale”. L’idea, racconta l’ex consigliere di Ortigia, Raffaele Grienti, era quella di collocare l’opera,  oltre due metri di altezza, realizzata in marmo nero di Cuba,  tra via Roma e via del Teatro, a ridosso del Teatro Comunale o, in alternativa, sulla fontana del Piazzale delle Poste.  “Non abbiamo mai lasciato nulla in sospeso di fronte a eventuali proposte di donazione di opere d’arte- racconta Garozzo- e non ho memoria di un iter avviato per la scultura in questione”. In effetti, l’artista siracusano racconta della sua volontà, qualche anno fà, mentre si parlava della possibile realizzazione di un’opera d’arte su Archimede, di donare la Venere Nera alla sua città. “Manifestai la mia disponibilità in tal senso- spiega- Poi non ne seppi più nulla. Padova è la mia città adottiva. Ecco perchè ho voluto lasciare lì un segno di ringraziamento con la mia arte”.




Priolo. Tentata violenza e minacce all'ex: "Sesso o foto compromettenti ai parenti"

Tentata violenza sessuale e reati persecutori. Sono le accuse a carico di un uomo di 46 anni, di Priolo, a cui ieri, al termine di un’articolata attività investigativa, gli agenti del locale commissariato hanno notificato il divieto di avvicinamento. Si tratta di un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari. L’uomo, con reiterate minacce e molestie, avrebbe causato un costante stato d’ansia e paura ad una donna con cui aveva avuto una relazione sentimentale durata circa tre anni e interrotta dalla donna la scorsa estate. Ad agosto l’uomo aveva iniziato a minacciare la donna, inviandole messaggi con foto compromettenti e annunciando che le avrebbe inviate ad amici e parenti se la donna non avesse accettato di avere rapporti sessuali con lui. L’uomo avrebbe anche perseguitato la sua ex compagna, in tutti i luoghi frequentati da lei. Con la misura cautelare adottata, il 46enne non potrà avvicinarsi alla presunta vittima, mantenendo una distanza di almeno 100 metri dalla stessa e dalla sua abitazione, con il divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo, inclusi quelli telefonici e telematici.




Siracusa. Bando Start up: in corso la selezione dei vincitori. Fondi anche per il 2019?

Nuove micro imprese da finanziare per il 2019 nel capoluogo. Il bando start up del Comune, che negli ultimi anni ha previsto uno stanziamento di 180 mila euro per finanziare 10 nuove attività con 10 mila euro a fondo perduto dovrebbe essere riproposto anche il prossimo anno. Non si tratta ancora di un annuncio ufficiale ma della volontà espressa, comunque, dall’assessore alle Attività Produttive, Fabio Moschella. Sarà comunque necessario dare prima uno sguardo ai conti e al nuovo Bilancio. Sarebbero, intanto, in corso le operazione per la selezione dei destinatari del precedente bando, pubblicato e il cui termine è poi stato prorogato al 16 luglio, visto il basso numero di proposte presentate a Palazzo Vermexio. Alla luce anche delle analisi sul tasso di mortalità delle start-up nate in questi anni si è deciso di affiancare agli imprenditori in pectore la positiva esperienza della Fondazione di Comunità Val di Noto che con il suo incubatore Eureka ha fatto nascere e reggere alla prova del mercato ben 11 imprese. E così, dopo aver presentato la propria idea rispondendo all’avviso pubblico start up del Comune, i giovani che contano di poter fare impresa potranno godere della formazione coordinata dalla Fondazione: un mese e mezzo per conoscere tutti gli aspetti del fare impresa e presentarsi con uno studiato business plan alla selezione finale che sarà operata dal Comune alla fine di settembre.
Sono tre le categorie che possono partecipare alla chiamata start up: under 35, over 35 ed ex detenuti o soggetti svantaggiati. Devono essere disoccupati o in cerca di prima occupazione. Artigianato, commercio, agricoltura, turismo valorizzazione culturale o ambientale i settori di intervento. Intanto, proprio in queste settimane, il Comune sarebbe anche alle prese con il recupero dei contributi già concessi, nel caso in cui le imprese finanziate non abbiano poi portato avanti la propria attività per il periodo indicato o non abbiano, comunque, rispettato quanto previsto dalle condizioni per accedere all’agevolazione.