Siracusa. "Via libera" a refezione scolastica, Asacom e il trasporto alunni

“Disco verde” alle variazioni di Bilancio che consentiranno di riavviare la refezione scolastica, il servizio Asacom nel capoluogo e il trasporto alunni. “Si” anche alla vicenda legata alla gara per il servizio informatico. La seduta, in aggiornamento, ha riguardato anche le spese legate all’invio degli avvisi di accertamento per Imu e Tari. Approvata la variazione di bilancio relativa.  “Ok” anche alla proroga del servizio di informatizzazione,attraverso un incremebto del capitolo relativo. La proposta era partita dai 5 Stelle. Per il servizio Asacom, stanziati ulteriori 400 mila euro, recuperato dal taglio delle indennità di carica e degli assegni di aspettativa di sindaco e assessori. Immediatamente esecutiva anche la delibera sul servizio di mensa scolastica.  La proposta ha visto il contributo al dibattito dei consiglieri Castagnino, Trigilio e Costantino.
Su richiesta del consigliere Michele Mangiafico, l’aula si è poi aggiornata alle 18 di martedì 2 ottobre. Si proseguirà con la trattazione di una mozione a firma del consigliere Muccio sulle tematiche del lavoro; di un atto di indirizzo, primo firmatario Castagnino, per la creazione di un capitolo di bilancio destinato a fondo spese per il cimitero; e di un ordine del giorno, primo firmatario Castagnino, sulle tematiche degli asili nido. Soddisfatta la presidente del consiglio comunale, Moena Scala “per il senso di responsabilità mostrato dal consiglio comunale, attraverso un confronto composto tra le forze politiche, in ragione del superiore interesse della città”. Scala sottolinea che “una corretta dialettica ha portato alla votazione unanime di tre proposte che riguardano direttamente i lavoratori e le famiglie siracusane cui saranno assicurati importanti servizi”.

Soddisfatto anche il sindaco, Francesco Italia. “Sento il dovere -commenta il primo cittadino- di ringraziare i consiglieri comunali che con l’approvazione ieri in aula delle delibere di variazione al bilancio permetteranno agli uffici di procedere celermente nell’iter di avvio di servizi importanti per la città. Penso all’Asacom, al trasporto degli alunni e alla refezione scolastica. Anche se in ritardo questi servizi partiranno entro breve tempo”.




Blitz dei deputati 5 Stelle sulla Siracusa-Gela: "Incompiuta,accesso agli atti"

“Blitz” dei parlamentari regionali e nazionali del M5s nei cantieri dell’autostrada Siracusa-Gela, lungo il tratto Rosolini-Modica. Lavori fermi per via della mancata erogazione dei fondi da parte del Consorzio delle Autostrade Siciliane e per vicende giudiziarie che coinvolgono la ditta che si è aggiudicata l’appalto.
“Nonostante le rassicurazioni del Governo regionale  – dicono i deputati regionali del M5S Stefania Campo e Stefano Zito, che annunciano una richiesta di accesso agli atti , durante il sopralluogo effettuato abbiamo appurato che i lavori sono fermi”. La richiesta è quella di individuare “soluzioni alternative per una ripresa reale e per evitare che lo stop ai lavori trasformi l’opera nell’ennesima incompiuta”.
“L’opera ha sventrato il territorio – proseguono i parlamentari – Si tratta di una delle infrastrutture più importante per le città di Siracusa e Ragusa perché consentirebbe di collegare i due capoluoghi di provincia della zona sud dell’Isola e di snellire ed agevolare il traffico complementare alla futura Ragusa-Catania. Vogliamo conoscere i dettagli degli interventi fatti finora e continueremo ad accendere i riflettori su questa opera fondamentale per la Sicilia Orientale”. “Prendiamo atto comunque che nei cantieri non siamo riusciti a scorgere alcun tipo di movimentazione lavori che possa configurare la ripresa di cui ha parlato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – concludono – nella sua replica durante la discussione della nostra ultima mozione su questa vicenda.  I deputati nazionali del M5S Paolo Ficara, Marialucia Lorefice, Filippo Scerra Maria Marzana, Simona Suriano e Pino Pisani si dicono pronti ad attivarsi per valutare, a Roma,  “ogni possibile soluzione con i ministeri competenti finalizzata alla ripresa il prima possibile dei lavori di un’infrastruttura fondamentale, importantissima e strategica per tutto il territorio della Sicilia Sud Orientale”.




"Lanteri non è adatto al carcere": il difensore chiederà i domiciliari. L'accusa: omicidio aggravato

E’ stato fissato per domattina alle 9.30 l’interrogatorio di garanzia di Giuseppe Lanteri. In tribunale a Siracusa verrà formalizzata l’accusa di omicidio aggravato. Il suo legale, Nino Campisi, proverà a chiedere i domiciliari non foss’altro perchè “il ragazzo non è adatto al carcere, è in stato di shock emozionale ed in condizioni difficili. Non ha piena coscienza di quanto fatto e accaduto”.
Difficilmente, però, una simile richiesta verrà presa in considerazione dai magistrati che si stanno occupando della vicenda. Troppo grave il reato contestato ed il quadro indiziario per pensare ad una soluzione di quel tipo. Intanto in carcere a Cavadonna, Giuseppe Lanteri rimane guardato a vista in cella di accettazione.
“Ai magistrati ha confermato di essere andato a casa della donna per vedere la ragazza. Su quanto accaduto dopo, black out. Non ricorda nulla. Non ha saputo dire che c’è stata colluttazione o cosa”. E sembra implicitamente confermare una strategia difensiva che potrebbe puntare sul raptus e la momentanea incapacità di intendere e di volere.
Affranti dall’accaduto i genitori. Il padre è un bracciante agricolo, la madre impegnata in lavori saltuari. Una famiglia onesta, sconvolta dal gesto di quel figlio che non sanno spiegarsi. Hanno collaborato con le forze dell’ordine durante le ricerche e hanno mostrato chiara consapevolezza della gravità dell’accaduto. “Se ha sbagliato è giusto che paghi”, avrebbero confidato al legale.




Omicidio di Avola, le parole di Giuseppe Lanteri: "non volevo uccidere"

“Non volevo uccidere”. Al magistrato che nella notte lo ha interrogato, Giuseppe Lanteri non ha saputo fornire particolari motivazioni circa il suo gesto. Aveva un coltello e – pare – non fosse neanche la prima volta che uscisse per Avola con quel tipo di arma bianca con sè. “Non volevo uccidere”, ha ripetuto mentre gli veniva chiesto conto di almeno due fendenti: quello presumibilmente mortale alla giugulare ed un secondo alla base della nuca di Loredana Lopiano, la mamma di quella ragazza che per tre anni era stata la fidanzatina di Lanteri.
Era lei, la donna, l’unica con cui il ragazzo riusciva a parlare della relazione finita e del suo disagio. Vedeva in lei una sorta di sponda per riallacciare i rapporti con la figlia, interrotti nella primavera scorsa. Il che rende ancora più difficile comprendere e accettare quello che è accaduto ieri mattina.
Giuseppe Lanteri era appostato nei pressi dell’abitazione dell’infermiera. In casa c’erano lei e la figlia, al terzo piano. Non appena Loredana Lopiano è uscita, si è trovata di fronte il ragazzo. Qualche scambio di battute e poi, in quel piccolo androne di due metri quadrati, la tragedia. Sarà l’autopsia a stabilire con certezza quante volte la donna è stata colpita. Ma è un mistero il perchè la discussione sia degenerata fino al dramma. Un movente pare ancora non esserci. Materia da avvocati, con un più che probabile ricorso a perizie per stabilire la momentanea incapacità di intendere e di volere del giovane che, peraltro, parrebbe assumere farmaci (alcuni li aveva con sè al momento del fermo, ndr). “Era lucido e consapevole al momento del fermo”, spiegano gli agenti del commissariato di Avola, senza aggiungere altro. Insomma, sapeva di aver ucciso.
Ma non si è consegnato. Ha preferito la fuga. Solitaria. Ha cambiato i pantaloncini a casa della nonna, nei pressi della piazza dei Cappuccini. Poi, con ancora indosso la maglietta sporca di sangue, la scelta di fermarsi in quella scogliera su cui è difficile scorgere qualcuno.
Ore di silenzio. Anche la sua famiglia lo cerca. Partono messaggi e telefonate. Ma lo smartphone del ragazzo è spento. Si teme il suicidio fino a quando, improvvisi, appaiono i primi messaggi inviati a parenti. In particolare ad un cognato in Puglia. “Ho fatto una c#zzata”, avrebbe scritto in uno di questi. Agganciato quel segnale, gli investigatori arrivano alla sua posizione e, nottetempo, al fermo.
Non oppone resistenza, non prova a scappare. Ancora in maglietta e pantaloncini, affamato e infreddolito, segue i poliziotti prima in commissariato (dove troverà i genitori per un breve incontro) poi in carcere a Cavadonna. Non si danno pace i suoi genitori, una famiglia normale distrutta dalla duplice tragedia.
E gli interrogativi si moltiplicano. Voleva parlare con la ex fidanzatina? Loredana Lopiano lo ha impedito? Perchè l’ha colpita? Per ora domande tutte senza risposta. Rimane la rabbia per una morte senza senso che piega in due dal dolore, lancinante, una famiglia perbene e benvoluta ad Avola. La giovane figlia, l’unica in casa con la madre poco prima della tragedia, è costretta a rivivere i fotogrammi di un incubo. Un rumore sordo, come una caduta. La corsa al piano di sotto, la mamma rantolante in terra, il sangue, il disperato tentativo di prestare soccorso e la drammatica telefonata al 112. L’ambulanza arriva in fretta. Ma per Loredana Lopiano non c’è più nulla da fare. Poco distante, Giuseppe Lanteri cambia pantaloncini e sciacqua braccia e volto prima di dare vita alla sua breve latitanza.




L'omicidio di Loredana Lopiano, Avola si stringe intorno alla famiglia

Un fiaccolata in piazza Umberto I e un minuto di silenzio in tutti i luoghi istituzionali. Queste le due iniziative organizzate dall’amministrazione comunale dopo l’omicidio in via Savonarola. Ieri Avola si è svegliata apprendendo della tragica scomparsa dell’infermiera Loredana Lopiano, e scenderà in piazza Umberto I domani, sabato sera, a partire dalle 18,30 con una fiaccolata in memoria della mamma assassinata.
“Questo femminicidio – dice il primo cittadino Luca Cannata – segna profondamente la nostra città. Un’altra vittima innocente della follia omicida di chi dà poco valore alla vita e al rispetto della donna. Il momento di angoscia e di sofferenza, oltre al cordoglio e alla vicinanza a chi vive queste ore di dolore, ci deve spingere a riflettere su quanto accaduto”.
Rinnovando la vicinanza alla famiglia, Cannata chiede al presidente del Consiglio comunale che sia osservato, all’inizio della prima assise utile, un minuto di raccoglimento per ricordare la donna e invita tutte le istituzioni a osservare un minuto di raccoglimento per il giorno in cui avranno luogo i funerali.
“Credo da amministratore pubblico ma soprattutto come uomo e padre di famiglia – conclude – sia necessaria una presa di coscienza nell’educare le nuove generazioni al rispetto dei valori umani. Per questo ritengo necessario continuare con le campagne di sensibilizzazione indirizzate ai più giovani, che dovranno coinvolgere ancora una volta le scuole, perché è opportuno ricordare ai nostri ragazzi quanto la vita sia preziosa”.




Arrestato nella notte il presunto assassino di Avola: ha 19 anni, nascosto in spiaggia

Giovanissimi, volto ancora da ragazzino. Lontano, lontanissimo da un killer. Eppure è lui, Giuseppe Lanteri, il sospettato numero uno dell’omicidio di Loredana Lopiano. Poco dopo mezzanotte è stato rintracciato dai poliziotti di Avola che erano da ore sulle sue tracce. A “tradirlo”, il suo smartphone. Alcuni messaggi sono stati stati intercettati e hanno permesso, attraverso l’analisi delle celle, di restringere il cerchio. La notte aveva deciso di passarla fra i frangiflutti del lungomare di viale Aldo Moro a Pantanello, nei pressi del Lido Cabiria, quasi alla fine del lido di Avola.
Stava tra gli scogli e la sabbia, infreddolito. E’ stato condotto in caserma e subito interrogato. Il movente sarebbe riconducibile alla fine della relazione con una delle due figlie della sfortunata infermiera. Non si sarebbe mai rassegnato, roso dalla gelosia. Sino all’epilogo finale. Drammatico.
Alle 7.30 di ieri mattina si sarebbe presentato alla porta di casa della Lopiano. E non appena hanno aperto la porta, sono partiti i fendenti. Violenti, alla gola. In fuga, avrebbe raggiunto casa della nonna, per cambiare gli abiti insanguinati. Poi la paura e la ricerca di un luogo “sicuro” in cui nascondersi, braccato dalla Polizia.




Palazzolo Acreide. Riattivato il servizio di Radiologia al "Pta"

Riparte il servizio di radiologia del Presidio Territoriale di Assistenza di Palazzolo. Lunedì, prestazioni nuovamente a disposizione dei cittadini della zona montana. Motivo di soddisfazione per Vincenzo Vinciullo, Carlo Scibetta e Luca Russo.
“Un servizio importante, indispensabile-commentano-  per assicurare livelli ottimali di assistenza ai cittadini e per ottenere il quale abbiamo, nel corso del tempo, più volte sollecitato i vertici aziendali dell’Asp”. Scibetta, nel 2010, da sindaco, aveva avviato questo pressing. Dal 26 giugno 2014 l’Asp  aveva stipulato una convenzione con un centro medico di diagnostica al fine di garantire le assistenze radiologiche di cui hanno diritto i cittadini.




La riserva di Vendicari estesa fino a Eloro: audizione in Commissione Ambiente

La riserva naturale di Vendicari sarà estesa all’attigua area Eloro/Pizzuta. La proposta del comitato che presentò tre anni fa la proposta troverebbe la condivisione anche da parte della Regione. La quarta commissione Ambiente dell’Ars ha ascoltato una rappresentanza del comitato per approfondire la questione.”La superficie che si vorrebbe includere nel perimetro della riserva – hanno spiegato gli ambientalisti – ha gli stessi elementi biotici e abiotici che si riscontrano a Vendicari e che nel 1984 motivarono l’istituzione dell’area protetta: la stessa fauna, la stessa flora e vegetazione, gli stessi
habitat. Un altro chilometro di costa che si aggiungerebbe agli otto già protetti, un altro tratto costiero ricco di dune, macchia mediterranea, sabbia, vegetazione alofila e psammofila, scogliere, fauna”. Fabio Morreale di Natura Sicula, spiega che  “lasciare questo patrimonio naturale irriproducibile all’uso e all’abuso di chi non lo rispetta perché vuole solo trarne tornaconto personale, è da irresponsabili. L’area si trova a nord della riserva ed è già soggetta a tre vincoli: archeologico, forestale e paesaggistico. L’inclusione nella
riserva sarebbe opportuno per evitare che i fuoristrada continuino a percorrere le dune per raggiungere comodamente la spiaggia, che gli incivili abbandonino rifiuti, che gli speculatori ci provino con progetti di villette, solarium, parcheggi e altro. Con la riserva si risolverebbero questi problemi e si consentirebbe una più costante fruizione dell’antica città di Eloro, la subcolonia siracusana. I resti di Eloro, ricadenti nell’area da includere alla riserva, sono gestiti dal polo museale di Siracusa”. Il vantaggio sarebbe anche gestionale. “Se diventassero parte della riserva-prosegue Morreale-  verrebbero frequentemente decespugliati dall’ente gestore (l’ex Azienda forestale) e garantita la fruizione, come già avviene per la Cittadella bizantina e l’impianto ellenistico di lavorazione del pesce”. L’iter viene seguito dal deputato regionale Stefano Zito, che ha chiesto l’audizione di martedì scorso come primo passo verso l’avvio concreto dell’iter. Cronologicamente dovranno seguire il parere del Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale, l’iscrizione al Piano regionale Parchi e Riserve, il parere della Commissione e la firma del decreto istitutivo.Percorso burocratico particolarmente lungo. Gli ambientalisti incassano, tuttavia, il primo “si”.




Siracusa. Asili nido comunali, porte aperte "presumibilmente" il 29 ottobre

Gli asili nido comunali riapriranno le loro porte il 29 ottobre. E’ scritto nero su bianco sull’atto di indirizzo pubblicato dalla giunta comunale dove, ad onor del vero, è stato aggiunto in via precauzionale l’avverbio “presumibilmente”. Sei gli asili pronti ad accogliere le 376 richieste (anche se alcuni per via del ritardo hanno virato verso strutture private): via Specchi, via Mazzanti, via Servi di Maria, via Cassia, viale Santa Panagia e via Basilicata. Resta fuori, al momento, il Baby Smile di via Regia Corte in quanto servono lavori sulla copertura esterna per oltre 100mila euro. I circa 60 bimbi iscritti – così come gli operatori – troveranno momentaneamente posto in altre strutture comunali.
Per ognuno dei plessi su elencati è stato dato il via libera alle procedure negoziate tramite MePa con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa. Il servizio sarà garantito fino a dicembre perchè per arrivare fino a giugno 2019 bisognerà attendere l’approvazione del bilancio pluriennale 2019 “e nei limiti delle risorse economiche che saranno destinate dal Consiglio comunale”. Lavoratori garantiti tramite l’inserimento della clausola sociale che prevede il loro passaggio nell’organico dei gestori che verranno.




Pesca: fondi per 2,5 milioni liberati per Avola, Noto, Pachino e Portopalo

Circa 16 milioni di euro per rilanciare il settore siciliano della pesca. Risorse comunitarie messe a disposizione anche di Avola, Noto, Pachino e Portopalo. “L’obiettivo è quello di creare occupazione, attrarre i giovani e promuovere l’innovazione in tutte le fasi della filiera dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e ancora sostenere la diversificazione, all’interno e all’esterno della pesca commerciale, l’apprendimento permanente e la creazione di posti di lavoro nelle zone di pesca, nonché rafforzare il ruolo delle comunità di pescatori nello sviluppo locale e nelle attività marittime”.
Due milioni e mezzo di euro andranno al Flag “Dei due Mari”, che interessa i comuni di Avola, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Ispica, Pozzallo, Modica e Scicli. Le risorse comunitarie saranno destinate prioritariamente alla sistemazione dello scalo di alaggio per natanti da pesca in località Sampieri (frazione di Scicli); riqualificazione dell’approdo in località Calebernardo (frazione di Noto); ripristino dello scivolo di varo e annessa area di manutenzione e riparazione per piccole imbarcazioni da pesca del porto di Portopalo creazione di servizi igienici a supporto delle strutture di vendita gestite da pescatori a Donnalucata e realizzazione di postazioni per lo sbarco del pescato presso il porticciolo di Donnalucata e il molo di Sampieri;
realizzazione di due sistemi di ormeggio per natanti da pesca e di servizi accessori nel porto di Marzamemi; costruzione di pontile galleggiante e passerelle destinati a ormeggio di pescherecci e allo sbarco del pescato nel
molo del porto di Pozzallo; realizzazione dei sistemi antincendio e di distribuzione acqua ed energia elettrica area portuale Portopalo; messa in sicurezza e sistema di videosorveglianza area portuale peschereccia di
Portopalo; costruzione riparo di pesca in contrada Falaride; realizzazione info point telematici; progettazione, sviluppo e gestione di una piattaforma tecnologica evoluta e integrata a supporto dei produttori (imprese di pesca,
trasformazione e vendita); internazionalizzazione delle imprese di pesca; trasformazione, valorizzazione e promozione del pescato siciliano sui mercati esteri; attività propedeutiche alla costituzione di fondi di micro credito gestiti da banche locali e finalizzati a investimenti nel settore della pesca; studio di ricerca applicata ad un intervento di ripopolazione della specie “sepia Officinalis” tra le spiagge “Lido di Avola” e “Pantanello” in Avola; interventi di raccolta, da parte dei pescatori, di rifiuti dal mare in superficie e sui fondali, inclusa la rimozione dal mare di attrezzi da pesca perduti; realizzazione di punti di raccolta dei rifiuti e scarti derivanti
dalla pesca nei luoghi di sbarco.