VIDEO. Melilli e Middletown sempre più vicine, dagli Usa il sindaco Carta apre a nuovi scambi

Melilli salda i suoi legami storici con Middletown, in Connecticut. Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, sta guidando in questi giorni una delegazione ufficiale nella città gemellata, per partecipare alla 104ª Festa di San Sebastiano. Questo evento celebra il profondo legame tra le due comunità, un rapporto che affonda le radici nella fine dell’Ottocento, quando numerose famiglie melillesi emigrarono negli Stati Uniti, stabilendosi a Middletown e dando vita a una vivace comunità italoamericana.
La visita del sindaco Carta ha coinciso con una delle edizioni più partecipate della festa, che ha visto la presenza di 54 cittadini e dignitari provenienti da Melilli, inclusi ex sindaci e membri della Banda Sinfonica di Melilli.
Non solo amicizia ma anche collaborazione, perchè questa visita alla possibilità di scambi – linguistici e culturali – che renderanno, nei piani dell’amministrazione comunale, ancora più vicine Melilli e Middletown.
Le parole dal Connecticut del sindaco Giuseppe Carta.




Festa dello Sport in viale Tisia, un pieno di passione, talenti ed energia

Un sano entusiasmo ha acceso la domenica di Siracusa: ieri, nella centrale zona di viale Tisia, colorata invasione di centinaia di atleti, famiglie e appassionati in occasione della Festa dello Sport, evento promosso dal Comune di Siracusa in collaborazione con il Cenaco Tisia.
Una festa vera e propria, dove lo sport ha lasciato i confini degli impianti per abbracciare la città in uno spazio condiviso, libero e accessibile: la strada. Un’energia contagiosa ha unito grandi e piccoli in una lunga e vivace giornata dedicata al movimento ed ai valori più autentici dell’attività sportiva: gioia, rispetto, socializzazione.
Decine le discipline rappresentate: dalla danza al nuoto sincronizzato, dall’atletica al rugby, passando per pallamano, ciclismo e molto altro. Tutti protagonisti, senza distinzioni, in una festa che ha celebrato lo sport non solo nella sua dimensione competitiva ma soprattutto in quella educativa e comunitaria.
Il pomeriggio, condotto da Gianni Catania di FMITALIA con la partecipazione di Luigi Bordonaro, è stato scandito da esibizioni, momenti di intrattenimento e, soprattutto, dalle premiazioni di atleti e società che si sono distinti durante la stagione sportiva, raccogliendo brillanti risultati a livello regionale, nazionale ed internazionale. Scroscianti gli applausi per i premiati, testimoni concreti della vitalità e della qualità del movimento sportivo siracusano.

A infiammare il pubblico, l’arrivo in viale Tisia di una nutrita delegazione del Siracusa Calcio che continua a dettare legge in campo, prima con la vittoria del campionato di Serie D ed adesso in poule scudetto. Il presidente Alessandro Ricci, insieme al direttore Gugliemino e ad alcuni giocatori tra cui il capitano Mimmo Maggio e Joaquin Suhs, sono stati accolti tra cori, bandiere e un’ovazione da stadio. Sul palco, caloroso abbraccio tra Ricci e l’assessore Gibilisco che ha promesso: “Faremo l’impossibile per avere lo stadio pronto per la prima giornata del campionato di Serie C”.
La Festa dello Sport ha mostrato quanto vivace sia la comunità sportiva siracusana, nonostante le difficoltà legate alla mancanza di strutture adeguate. Cresce infatti l’attesa per i nuovi impianti sportivi: il palaindoor, il campo da rugby alla Pizzuta ed il rifacimento della copertura del Palalobello. Spazi fondamentali per sostenere un movimento fatto di passione e sacrifici e che continua a crescere ed a coinvolgere migliaia di persone.
Ampiamente soddisfatto al termine l’assessore Giuseppe Gibilisco. “Il successo di questa manifestazione e l’ampia partecipazione sono la dimostrazione concreta della forte e crescente voglia di sport che c’è in città. Momenti e spazi di unione come questo aiutano la crescita del movimento e rafforzano il legame tra la città, i suoi atleti e le tante società che ogni giorno lavorano con impegno e passione. Senza dimenticare il ruolo insostituibile delle famiglie, che sostengono sacrifici importanti. L’impegno dell’amministrazione è quello di aumentare la disponibilità di luoghi e contenitori sportivi per permettere a tutti di continuare a crescere, divertirsi e condividere attraverso lo sport”.




Tonno Rosso: “Marineria in crisi, subito soluzioni”. Allarme di Auteri, mozione di Insieme

L’intervento immediato del ministro dell’Agricoltura e Pesca, Francesco Lollobrigida sulla questione Tonno Rosso. E’ quanto chiede Carlo Auteri, deputato regionale che ricorda come “sulla vicenda siamo al giro di boa. Più volte il ministro ed il sottosegretario hanno rilasciato dichiarazioni in merito- ricorda Auteri- Anche in occasione delle comunali di Pachino. A parte un buon utilizzo della comunicazione, però- fa notare Auteri- nulla è cambiato”.
Il deputato regionale, ormai ex FdI, parla dell'”assurdità che una marineria rappresentata da una classe imprenditoriale sia costretta ogni anno a conoscere le condizioni della pesca del tonno solo a valle di un decreto che ogni anno contiene condizioni diverse, la mancanza di una regolamentazione stabile impedisce investimenti nel settore. Eppure la pesca e il commercio del tonno e dei prodotti di tonnara rappresentano un vero volano per l’occupazione, ad esempio a Portopalo e nelle aree di pesca in Sicilia. La seconda assurdità- dice ancora Auteri-riguarda il numero e la qualità delle imbarcazioni che godono della quota tonno legata alla pesca accidentale. Non è pensabile che possano averne diritto tutte le imbarcazioni della piccola pesca, è doveroso che si intervenga con una selezione più rigida. Non è sufficiente il solo possesso della licenza di pesca con il palangaro, è necessario che le imbarcazioni per praticare la pesca del tonno debbano essere in possesso di requisiti precisi, stazza, celle frigorifere, attrezzi adeguati, etc, tutti requisiti che servono, tra l’altro, a garantire non solo la sicurezza dei pescatori in mare aperto ma, soprattutto, un ciclo di trattamento del pescato che impedisca l’arrivo sul mercato di tonni che mettono a rischio la salute dei consumatori, l’idea per porre un primo taglio al numero di imbarcazioni potrebbe essere quella di consentire la quota accidentale si soli possessori della licenza della pesca del pesce spada e così si passerebbe dalle attuali 2.000 imbarcazioni a circa 700″. Per Auteri bisogna intervenire anche sulla pesca sportiva “evitando di fare proclami che poi non si traducono in norme – sottolinea il deputato all’Ars – Attualmente i pescatori sportivi, pur avendo a disposizione una quota minima per tutta l’Italia, possono comunque pescare un esemplare al giorno in tutto il periodo che il decreto dà loro il diritto alla pesca del tonno, considerato che i pescatori sportivi debbono ottenere il permesso di pesca del tonno dalle capitanerie sarebbe il caso che il sistema cambiasse dando ad ognuno di loro un limite massimo di esemplari da poter catturare nel corso dell’intero anno, ad esempio 10 a permesso, consentendo quindi loro, come giusto che sia, di praticare la pesca quando desiderano e non nei circa 40 giorni concessi attualmente per decreto. Se non si interviene su questi temi la pesca professionale non potrà programmare uno sviluppo delle imprese della marineria di Portopalo e di quelle di tutta Italia, cosa più grave si alimenterà la pesca di frodo, perché i pescatori debbono pensare alle loro famiglie le quali non possono sopravvivere con le sole 48 ore di pesca concessi con il decreto di quest’anno, bisogna dire le cose come stanno, nonostante rischiano una sanzione di 4.000 euro e tenuto conto che il mare è pieno di tonni hanno tutta la possibilità di guadagnare molti più soldi di quanto sia il valore della sanzione, stessa, di conseguenza qualcuno continuerà a pescare oltre i due giorni concessi, praticando la pesca di frodo e immettendo tonno nel mercato nero senza le minime garanzie sulla qualità e sulla bontà del tonno che finisce nei mercati e nei ristoranti, è il caso di ricordare che il tonno avariato mette a serio rischio la salute dei consumatori, come spesso sentiamo dalle notizie relative alle intossicazioni derivanti da tonno non trattato adeguatamente”. In ultimo, la richiesta è che il Ministro dia “una migliore organizzazione agli uffici che si occupano della burocrazia, emergono alcune incongruenze inaccettabili secondo le quali alcune aree dell’Italia, non si capisce come e perché, ottengono risposte e provvedimenti in tempi molto celeri come avvenuto per le Organizzazioni dei produttori campane rispetto a quelle siciliane”.
Intanto a Siracusa, è stata protocollata questa mattina una mozione rivolta al vice sindaco, Edy Bandiera, con delega allo Sviluppo Economico e Competitività (agricoltura, pesca, mercati e fiere), per impegnare l’amministrazione a farsi parte attiva nel promuovere azioni concrete a sostegno del comparto pesca, con particolare attenzione alla questione delle quote del tonno rosso.
Ad annunciarlo è il consigliere comunale Ivan Scimonelli.
“La mozione -spiega- prende spunto dalle forti criticità emerse negli ultimi giorni, a seguito delle dichiarazioni pubbliche delle marinerie siracusane, che hanno denunciato il grave squilibrio tra l’abbondanza della risorsa ittica e le attuali limitazioni normative, che penalizzano fortemente le marinerie siciliane e in particolare quelle della provincia di Siracusa. Il sistema attuale di quote tonno rosso, pensato in un contesto in cui la specie era in pericolo-entra nel merito Scimonelli- oggi si dimostra del tutto inadeguato: i tonni abbondano nel Mediterraneo, ma ai nostri pescatori è vietato pescarli. A ciò si sommano le lungaggini burocratiche sul pagamento del fermo pesca e l’assenza di un piano di sviluppo della filiera locale. La mozione protocollata chiede all’Amministrazione di attivarsi su più fronti:
Sollecitare il Governo nazionale per una revisione del sistema delle quote, affinché la Sicilia riceva una ripartizione più equa in base alla storicità e al reale stato dello stock ittico; proporre l’introduzione di una quota dinamica nazionale per le catture accidentali, così da non obbligare i pescatori a rigettare in mare il pescato non pianificato, oggi sempre più frequente; avviare una strategia comunale di contrasto alla pesca illegale e a favore della legalità e della tracciabilità, anche attraverso la richiesta di rafforzamento dei controlli sulle imbarcazioni extra-UE; intervenire presso le autorità competenti per lo sblocco immediato delle indennità relative al fermo pesca 2022 e per l’attivazione dell’iter per gli anni successivi; promuovere progetti pilota per la valorizzazione della filiera del tonno rosso in ambito locale, favorendo investimenti in trasformazione e commercializzazione, in sinergia con i fondi PNRR e FEAMP; chiedere formalmente l’istituzione di un tavolo permanente presso il Ministero dell’Agricoltura, con la partecipazione delle marinerie siciliane, per l’aggiornamento delle normative sulla pesca. “L’Amministrazione comunale-conclude- ha il dovere di agire e di dare voce al grido d’allarme lanciato da chi vive il mare ogni giorno.
Con questa mozione, il Consiglio comunale intende richiamare l’attenzione politica sulla necessità di sostenere concretamente un comparto in crisi, fondamentale per l’economia costiera e per la tenuta sociale del territorio.

Foto: repertorio




“Stadio pronto per la C, impegno massimo” l’abbraccio tra Gibilisco e Ricci sugella la promessa

Una “promessa” sugellata da un abbraccio, come quello che si sono scambiati sul palco della Festa dello Sport il presidente del Siracusa Alessandro Ricci e l’assessore Giuseppe Gibilisco. Cosa è accaduto prima di quel momento? Parlando al microfono, il responsabile della rubrica dello sport ha parlato del tema “caldo” per gli sportivi aretusei: lo stadio.
Il “vecchio” De Simone deve essere preparato per la Lega Pro ed è una corsa contro il tempo per riuscire ad esser pronti sin dalla prima giornata del prossimo campionato. “Faremo l’impossibile per avere lo stadio pronto per la prima giornata del campionato di Serie C”, l’impegno assunto da Gibilisco. Da lì, l’abbraccio con il presidente Ricci.
Ma qual è la situazione del De Simone? A preoccupare sono soprattutto le condizioni del manto sintetico. Ci sono giunture, tratti ed angoli staccati e ormai non più performanti. La scadenza è davvero ravvicinata e bisogna fare in modo che tutto sia in regola per la prima parte di giugno. Il Comune di Siracusa, proprietario dell’impianto, ha richiesto diversi preventivi ed attende le risposte per avviare l’intervento. I tifosi seguono con il fiato sospeso.
Danno meno pensiero, al momento, gli altri aspetti come ad esempio la questione seggiolini o le torri faro. C’è maggiore margine temporale e, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe essere richiesta una deroga. Sono invece in corso da alcune settimane i lavori per l’adeguamento dei servizi igienici.




Con 100 grammi di hashish e 890 euro in contanti, denunciato un 31enne

Un 31enne è stato denunciato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Siracusa per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, i militari la scorsa notte hanno controllato l’uomo, originario del Marocco, trovandolo trovandolo in possesso di circa 100 grammi di hashish, materiale vario per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente e la somma in contanti di 890 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
L’uomo è stato denunciato in stato di libertà e la sostanza stupefacente con il denaro, sono stati sequestrati.




Nomofobia e nuove dipendenze, Gilistro (M5S) propone una rete educativa per la prevenzione

“Ora è il momento di affrontare con serietà e tempestività l’emergenza educativa e sociale legata alla nomofobia e alle nuove dipendenze digitali. E’ una priorità assoluta per la salute mentale e relazionale delle nuove generazioni e per prevenire un elevato costo, anche sanitario. La scuola, le famiglie e le istituzioni possono costruire insieme la prima rete di prevenzione efficace e strutturata, grazie ad adeguata formazione ed informazione”. Lo ha dichiarato il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Carlo Gilistro, intervenuto al Convegno nazionale della Rete delle Scuole Dialogiche (RSD), tenutosi a Siracusa dal 16 al 18 maggio presso la sala convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Nel corso della tavola rotonda conclusiva, dedicata proprio al tema “Nomofobia e nuove dipendenze digitali”, Gilistro ha portato il suo contributo in qualità di pediatra esperto nel rapporto tra media digitali e salute, nonché come proponente e relatore della legge-voto approvata dall’ARS che introduce nuove disposizioni per regolamentare l’utilizzo di dispositivi digitali da parte di bambini e adolescenti.
“Quello che viviamo oggi – ha dichiarato Carlo Gilistro – non è un semplice cambiamento tecnologico, ma un vero e proprio mutamento antropologico che richiede risposte legislative e culturali. La legge che ho proposto mira a tutelare i minori da un’esposizione precoce e incontrollata agli schermi, incentivando al contempo progetti educativi che promuovano consapevolezza, autonomia e relazioni sane con la tecnologia”. Una tecnologia che non vuol essere demonizzata ma solo usata consapevolmente.
Il convegno, organizzato dall’Istituto comprensivo “Manzoni” di Ravanusa e dall’IISS “Francesco Ferrara” di Palermo, ha visto la partecipazione di esperti internazionali, studiosi, dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e famiglie da tutta Italia, in un confronto vivace e approfondito sui valori del dialogo educativo come risposta alla complessità del presente. Tra gli interventi più attesi, la lectio magistralis del prof. Tom Arnkil (Finlandia) e i contributi di Jakko Seikkula, Italo Fiorin, Marco Braghero, Raffaele Barone, Marco D’Alema e Giuseppina Norcia.
“Il grande merito delle Scuole Dialogiche è quello di rimettere al centro la persona, l’ascolto, l’empatia e le competenze socio-emotive, oggi fondamentali per contrastare gli effetti più dannosi dell’iperconnessione”, sottolinea Gilistro.
L’esponente cinquestelle ha voluto ringraziare gli organizzatori per aver scelto Siracusa come sede del convegno. “È un onore per la nostra città ospitare un evento di tale respiro e qualità. È anche un segnale forte: Siracusa vuole essere laboratorio di innovazione educativa e di buone pratiche. Il mio impegno su questo campo prosegue, affinché questo tema rimanga centrale anche per dotare le scuole siciliane su strumenti, risorse e norme adeguate”.




Che fine ha fatto il giardino mediterraneo al castello Maniace? La denuncia di Natura Sicula

Che fine ha fatto il giardino mediterraneo al Castello Maniace? A chiederlo è il presidente di Natura Sicula, Fabio Morreale, che denuncia lo stato di completo abbandono dell’area.
“A nove mesi dopo il G7 Agricoltura e Pesca, e relativo Expo, continuiamo a chiederci quali risultati abbia prodotto”, commenta. “Piazza Duomo fu arredata con alberi secolari e aiuole in pietra a secco, poi smontarono tutto. Ancora più insopportabile la scelta politica di impiantare un giardino mediterraneo al castello Maniace, senza prevedere la copertura finanziaria per curarlo. E difatti oggi è tutto secco”.
Per impiantarlo, ricorda Morreale, venne impiegato anche il personale della ex Forestale, “distraendolo dalle mansioni ordinarie di gestione delle riserve naturali e dei demani forestali. Il giardino avrebbe dovuto valorizzare lo spazio pianeggiante antistante al castello Maniace, originariamente fossato di separazione tra la fortezza e l’isola di Ortigia. Nei fatti è tutto abbandonato, e le piante sono morte”.
“Il giardino di arbusti mediterranei (timo, palma nana, mirto, alloro, lentisco, fillirea, melograno, salvia, maggiorana, alaterno, rosmarino, ecc.) si presenta come una landa desolata, con piante selvatiche secche e talmente alte che rendono il sentiero impraticabile, e le panchine di legno inutilizzabili. – continua ancora il presidente di Natura Sicula – L’accesso al giardino poi è stato sempre chiuso, a dimostrazione che non hanno mai avuto intenzione di andare oltre le parole. Accanto a ognuna delle tabelle che indicavano la specie coltivata c’è solo vegetazione spontanea. Il giardino doveva essere normalmente fruibile attraverso un percorso didattico destinato a gruppi organizzati e a scolaresche. Con le risorse che gli hanno destinato è diventato solo il “cimitero degli arbusti mediterranei del G7”, conclude Fabio Morreale.




Turismo evolutivo e trasformativo alla Pirrera Sant’Antonio, visita a sorpresa della scrittriceTea Ranno

Anche questo fine settimana, la Pirrera Sant’Antonio – Cava del Barocco si è trasformata in un luogo di incontro, accogliendo un pubblico attento e partecipe. Tra i presenti, sabato, un gruppo di scout che ha contribuito a rendere l’atmosfera ancora più vivace e curiosa. La domenica, invece, numerosi visitatori hanno scelto di immergersi nel fascino della cava partecipando all’evento “Bagno Sonoro”, un’esperienza che ha unito benessere e riscoperta interiore in uno scenario unico al mondo grazie al contributo di Daniele Valvo, facilitatore di esperienze di turismo evolutivo e trasformativo, e di Mirko Sollima, pioniere in Italia nell’uso delle campane tibetane e degli strumenti armonici per la musicoterapia relazionale. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Museo Pino Valenti da Melilli, in collaborazione con la Cooperativa Klimax e Siracusa Tour.
Ma a rendere la giornata di domenica ancora più speciale è stata la visita inattesa della scrittrice Tea Ranno, orgoglio di Melilli e voce tra le più autorevoli e amate della letteratura italiana contemporanea. Tea ha attraversato i cunicoli della cava, ascoltato il respiro delle pietre e osservato le tracce di un lavoro antico che racconta ancora oggi l’identità profonda del nostro territorio.




Chiuso l’ufficio consulenze di Poste Italiane a Cassibile, disagi per i cittadini: “Riattivare il servizio”

Disagi per i cittadini di Cassibile-Fontane Bianche a seguito della chiusura dello sportello consulenza dell’Ufficio Postale locale.
Li segnala il consigliere comunale e segretario cittadino di Fratelli d’Italia, Paolo Romano, che ha scritto alla direzione di Poste Italiane per rappresentare un problema che starebbe mettendo in difficoltà numerosi utenti, soprattutto anziani o persone con “scarsa dimestichezza con i servizi digitali, che si trovano ora costretti a rivolgersi a sedi lontane e non facilmente raggiungibili”. Romano fa notare come “la consulenza diretta, specie per servizi legati a risparmi postali, pensioni e prodotti assicurativi, rappresentasse un punto di riferimento insostituibile per molti residenti. Si evidenzia inoltre che la filiale di Cassibile Fontane Bianche serve un’utenza molto ampia, che durante il periodo estivo arriva a superare le 35.000 persone, per effetto del significativo afflusso turistico e dei numerosi proprietari di seconde case. Invece di assistere a un potenziamento del servizio, come sarebbe logico aspettarsi in un territorio a vocazione turistica, si registra con preoccupazione un costante depotenziamento, con la riduzione di sportelli e personale”. La distanza di Cassibile dal centro della città, circa 15 chilometri, rappresenta ulteriore motivo di disagio, secondo Romano, per i cittadini. La richiesta è dunque quella di riattivare la sala consulenza o di individuare una soluzione che ripristini il servizio; potenziare sportelli e personale nel periodo estivo, per far fronte all’aumento esponenziale dell’utenza. Romano chiede, infine, l’adozione di misure che tengano conto della specificità del territorio e del “diritto dei cittadini a usufruire di un servizio postale efficiente, accessibile e adeguato”.




Il PCI chiama la città a mobilitarsi per liberare e tutelare il litorale siracusano: “Il mare è un diritto di tutti”

Il Partito Comunista Italiano – Sezione di Siracusa – lancia un appello alla cittadinanza e alle istituzioni per partecipare all’Assemblea Pubblica del 26 giugno, alle ore 18:00 presso lo Sbarcadero di Santa Lucia. L’incontro ha l’obiettivo di promuovere un’azione collettiva per la tutela, la valorizzazione e la piena accessibilità del litorale siracusano.
“Il primo passo è rendere accessibile il tratto costiero di Via Dionisio il Grande, simbolo di una più ampia battaglia per il diritto collettivo al mare e alla bellezza del paesaggio”. Il PCI chiede una cartellonistica chiara sugli accessi pubblici al mare; la rimozione degli ostacoli alla fruizione della costa; maggiori controlli sulla qualità delle acque marine.
Durante un sopralluogo condotto nei giorni scorsi, sono emerse alcune criticità. “Lungo arenile presso il Porto Grande (“La Playa”): si tratta di un’area che meriterebbe tutela come riserva naturale. Si segnala l’abbandono dell’arenile, che dovrebbe essere manutenzionato solo con mezzi manuali. Preoccupa il colore marrone delle acque, dovuto – parrebbe – allo scarico di canali collegati all’impianto di depurazione. Punta della Mola – accesso vietato: è inaccettabile che lungo la traversa Sant’Agostino, l’accesso anche a piedi o in bicicletta sia impedito dalla presenza di una guardia giurata armata. Una vasta porzione di costa e area naturalistica viene così sottratta alla collettività. Via Lido Sacramento (civico 80): cresce un grosso ingrottamento sotto la strada principale e la situazione è gravemente compromessa nelle vie interne, dove parti della strada stanno crollando verso il mare. In aggiunta, continuano a pervenire segnalazioni da tutto il territorio, comprese Ognina e altre zone, circa l’impossibilità di accesso al litorale”, sottolinea il PCI.
Il PCI sottolinea l’importanza strategica di luoghi come il Plemmirio e la riserva del Ciane, luoghi di pregio ambientale e potenziale turistico.
Il partito chiama alla responsabilità le autorità competenti – Prefettura, Capitaneria di Porto, Soprintendenza, Comune e Libero Consorzio – e ne sollecita la partecipazione all’assemblea e l’intervento urgente per restituire il litorale ai cittadini.
“Il mare è di tutte e tutti”, ribadisce il PCI: “una risorsa pubblica da proteggere, non un privilegio per pochi”.