Siracusa. Allerta meteo estesa anche al fine settimana. Ha carattere cautelativo

Temperature giù e possibili precipitazioni, anche a carattere temporalesco. L’allerta meteo non risparmia  Siracusa. Anche nella giornata di oggi e per le prossime 24 ore previsti possibili piovaschi, anche di forte intensità, e attività elettrica (tuoni e fulmini) intensa. Sulla scorta delle informazioni inviate dal Dipartimento di Protezione Civile, negli uffici di via Elorina si tiene la situazione sotto controllo. Nessuna preoccupazione o criticità particolare per il territorio comunale, l’allerta ha carattere prudenziale. Valgono sempre le norme di cautela. In caso di forti piogge, evitare di spostarsi in auto se non è strettamente necessario e raggiungere i piani alti delle abitazioni per evitare prudenzialmente ogni pericolo di eventuale allagamento in bassi o seminterrati. Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile. Sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) sono consultabili alcune norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.

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Siracusa aderisce alla giornata internazionale contro la pena di morte

Incontri, momenti di preghiera, una fiaccolata e infine l’illuminazione della Cattedrale, con la benedizione dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo. In questo modo il Comune di Siracusa aderirà, sabato, alla giornata internazionale contro la pena di morte. I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati dal vice sindaco, Francesco Italia e dalla responsabile della comunità Sant’ Egidio, Elena Giampapa domani, alle 10,30, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala “Archimede” del palazzo municipale di piazza Minerva.




Siracusa. Sai 8, i sindacati chiedono un incontro col Prefetto alla presenza dei curatori fallimentari

Le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono un incontro immediato con il Prefetto e con i curatori fallimentari di Sai 8. I sindacati esprimono preoccupazione sugli sviluppi della vicenda. Le tre sigle guardano soprattutto ai 150 lavoratori “esposti per l’ennesima volta, dalle tormentate vicende societarie, ad apprensioni sul loro futuro”. Ai tre curatori fallimentari nominati dal Tribunale, i sindacati chiedono “garanzie per un importante servizio essenziale come la gestione dell’acqua” nel rispetto dell’attuale pianta organica. Per il sindacato “non debbono esserci impatti negativi sulla capacità di pagare mensilmente gli stipendi e di rispettare gli impegni economici con fornitori e ditte terze”., si legge ancora nella nota congiunta.

 




Siracusa. Il Tribunale dichiara fallita Sai 8. Sciolto il Cda

Notte fonda per la società che gestisce il servizio idrico in provincia di Siracusa: Sai 8 è stata dichiarata fallita. Il tribunale di Siracusa – che ha ritenuto non esistessero più i “numeri” per poter andare avanti a livello societario – ha nominato tre curatori fallimentari che nei prossimi sei mesi si occuperanno dell’esercizio provvisorio d’impresa. Sai 8 ha provato a difendersi con forza, schierando un esercito di legali e opponendo le proprie ragioni agli appunti mossi dalla Procura che ha avanzato l’istanza di fallimento. I giudici siracusani parlano di una “situazione di illiquidità” e “anomalie nei pagamenti delle forniture” che non rendono possibile proseguire con una normale gestione. I debiti si aggirerebbero attorno a 75 milioni di euro. Solo nella prima parte del 2013  la società avrebbe accusato perdite per quasi 2,5 milioni senza predisporre – è l’accusa, accolta – azione per recuperare crediti o riorganizzare assetti e movimenti societari: in sostanza, continuando a produrre debiti. Da Sai 8 ancora nessun commento ufficiale, in attesa di potere dettagliatamente esaminare le motivazioni. Certo, il colpo è duro ma non del tutto inatteso. Prevedibile, comunque, il ricorso. Primo risultato della sentenza è lo scioglimento del consiglio d’amministrazione che, di fatto, viene esautorato dal fallimento, venendo a mancare la proprietà.Le attenzioni si spostano adesso sulla revoca del contratto e il contenzioso con l’Ato Idrico e il suo commissario, Ferdinando Buceti. E la decisione del Tribunale di Siracusa diventa un nuovo assist per il “primo accusatore” di Sai 8, che ha lanciato accuse e mosso obiezioni precise sin dal suo insediamento. In questo scenario si muovono anche i dipendenti della società, alcuni reduci da una esperienza simile con Sogeas. La loro posizione pare al momento garantita. Ma bisogna capire quale potrà essere l’assetto futuro del servizio in città e in provincia, se si costituirà una nuova società o ci sarà un ritorno in prima linea dei Comuni. Il 2014 si presenta come l’anno della verità.




Siracusa, arriva il freddo. Giovedì e venerdì i giorni "caldi"

Prima, vera ondata di maltempo anche per il sud Italia. L’aria si fa fredda e nei prossimi giorni non risparmierà Sicilia e Calabria. I primi forti temporali stanno interessando il basso Tirreno e nelle prossime ore si muoveranno verso la terraferma provocando forti piogge e locali nubifragi, con temperature in costante calo. A Siracusa le giornate maggiormente critiche – secondo le previsioni – dovrebbero essere quelle di giovedì e venerdì. Nessuna allerta particolare, in fondo la zona dovrebbe venire risparmiata dal grosso dell’irruzione fredda di questi giorni e da fenomeni di instabilità. Annuncate giornate con cielo parzialmente nuvoloso ed aria particolarmente fresca.

(foto: archivio)




Siracusa. Zappia assicura: "Radioterapia attiva nel 2014"

“Il servizio di radioterapia a Siracusa sarà attivo entro la fine del 2014”. E’ quanto ha annunciato il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Mario Zappia. Lunedì mattina, insieme con il direttore sanitario Anselmo Madeddu, si è recato nel presidio ospedaliero Umberto I di Siracusa dove ha incontrato Ermanno Adorno, al primo giorno di sciopero della fame per l’assenza di radioterapia in città e in provincia.  Zappia e Madeddu con il loro gesto hanno inteso esprimere la propria solidarietà umana nei confronti di Adorno che ha pubblicamente reso nota la sua malattia, solidarietà estesa ovviamente a tutti i cittadini affetti da patologia oncologica anche con riferimento ai disagi subiti nel corso degli anni a causa del gap tra la provincia aretusea e altre province siciliane dove, invece, il servizio di radioterapia è esistente: 6 centri a Catania, 2 a Ragusa. Entro il prossimo 31 dicembre la ditta aggiudicataria consegnerà i progetti esecutivi degli impianti termici ed elettrici, mentre quello riguardante gli aspetti strutturali del bunker da realizzare nell’area dell’ospedale Rizza che dovrà ospitare l’acceleratore lineare acquistato con fondi Po-Fesr 2007/2013, è già stato consegnato. I lavori sono immediatamente cantierabili, sin da gennaio. Se non insorgeranno imprevisti, dovranno essere ultimati e consegnati entro 11 mesi così come previsto dal capitolato d’appalto. Contestualmente l’Azienda sta approntando i nuovi schemi di dotazione organica al fine di prevedere le necessarie risorse di personale per la gestione del nuovo servizio.  “Nell’attesa valuteremo anche l’opportunità e la possibilità di attivare un servizio di trasporto dei pazienti siracusani presso le strutture limitrofe al fine di alleviare i disagi”. Anche in questo caso bisognerà attendere il prossimo anno. PEr completare l’offerta oncologica nella provincia aretusea, l’Azienda di Siracusa ha già ottenuto dall’assessorato regionale della Salute l’autorizzazione ad acquisire la tecnologia Pet Tac che, insieme all’auspicata realizzazione del polo oncologico di riferimento provinciale, già programmato e proposto dall’Asp, concorrerà a realizzare una offerta globale ed integrata che si possa finalmente far carico dei percorsi assistenziali dei pazienti oncologici della provincia di Siracusa.

 




Siracusa. Dal 9 al 13 dicembre si fermano gli autotrasportatori

Dal 9 al 13 dicembre si fermano gli autotrasportatori aderenti alle principali sigle (Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Casartigiani, Unitai). Il taglio del rimborso delle accise, l’aumento dei costi per i vettori Messina-Villa S. Giovanni, l’assoluta incertezza sulle risorse destinate al settore, la mancata emanazione dei provvedimenti richiesti sulla riforma dei poteri assegnati all’Albo, l’assenza di iniziative concrete per arginare il fenomeno del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri sono le principali motivazioni che hanno indotto le associazioni ad assumere all’unanimità la decisione.  Nella provincia siracusana il comparto conta  643 imprese attive (compreso indotto della logistica) e  ha visto la chiusura nel corso del 2013  di 29 aziende. Il comparto è fortemente legato all’agricoltura e alla zona industriale.“Siamo stanchi di registrare promesse mai mantenute  – afferma Salvatore Ranno presidente provinciale di Cna-Fita – e il settore è veramente allo stremo. Il nostro territorio vive di trasporto su gomma per le note carenze infrastrutturali e, nonostante gli sforzi per allargare la mobilità con i trasporti navali, sono sempre gli autotrasportatori a determinare la circolazione di merci. La mancanza di risposte ci obbliga a determinare il fermo che sarà realizzato nella forma che ci contraddistingue, quella della protesta ferma ma responsabile, senza blocchi forsennati e con la forza di chi crea sviluppo e lavoro e non vuole vedere calpestati i propri diritti”.




Registro delle Unioni Civili. Il Consiglio Comunale di Siracusa dice si. Sullo: "Prova di sensibilità".Cantiere popolare:"Troppi voltagabbana"

Il registro delle Unioni Civili diventa realtà a Siracusa. Dopo la proposta dell’Amministrazione e con l’ok del Consiglio Comunale, Siracusa diventa la seconda città siciliana in cui è attivo. Ventritre i voti favorevoli, due i contrari e due gli astenuti.  Ad attendere la votazione del consesso, fino a tarda ora, c’era anche l’assessore alle pari opportunità, Silvana Gambuzza, ovviamente soddisfatta del risultato. Hanno salutato con favore la decisione le associazioni Arcigay e Stonewall, con in aula i presidenti Armando Caravini e Tiziana Biondi. Caravini ha anche preso la parola in aula.”Dopo anni di battaglie per l’ottenimento di quello che rappresenta il primo importante passo di un percorso di civiltà ed emancipazione culturale e sociale, la comunità Gay Lesbica Bisex e Trans di questa città ha ottenuto un primo riconoscimento effettivo delle loro famiglie e dei loro legami affettivi”. In Consiglio Comunale  superato “lo scoglio” di undici emendamenti presentati  dall’opposizione. “Erano offensivi ed inopportuni. E persino dai toni discriminatori”, accusa Caravini che parla poi di “una pagina storica scritta a Siracusa”. Subito dopo il risultato favorevole, Arcigay e Stonewall hanno “festeggiato” in piazza Duomo (foto). Soddisfazione per l’esito della seduta viene espressa dal presidente del consiglio comunale, Leone Sullo. “Abbiamo dato un’importante prova di maturità e dimostrato di essere aperti e sensibili alle istanze della società”.   In direzione opposta si muove il commento di Cantiere Popolare. Il segretario provinciale, Peppe Germano riserva parole durissime ad alcuni esponenti politici che, secondo Germano, sarebbero improvvisamente diventati “cattocomunisti”., animati dalla volontà di “compiacere l’ideologia del gruppo dirigente”. Germano crede che “ci siano cose piu’ importanti delle unioni civili: la gente è allarmata perché i figli non trovano lavoro- ritiene il segretario di Cantiere Popolare  –  per il crescendo di delinquenza e violenza, per la decadenza economica del centro storico, per una presssione fiscale eccessiva. E’ interessata alla Tares, al taglio ai servizi esseziali, ai problemi degli anziani, al degrado giovanile” . Per Germano, “l’apoteosi dell’assurdo sarebbe che a sostegno dell’iniziativa adottata dal Comune si siano espressi personaggi di provenienza cattolica e che altri, senza il necessario coraggio, abbino preferito abbandonare l’aula proprio nel momento della votazione”.




Sardegna devastata dal maltempo. In caso di fenomeni naturali violenti, Siracusa pronta a rispondere

Rischio  idrogeologico, bombe d’acqua, sistemi di allerta e prevenzione. Quanto successo in Sardegna riporta in primo piano temi sensibili anche per il territorio siracusano. Come reagirebbe Siracusa di fronte a fenomeni naturali così insoliti quanto potenti? Per trovare la risposta, abbiamo cercato quante più informazioni sul piano di protezione civile comunale. Con una sorpresa positiva: Siracusa si è dotata di un vero e proprio piano di emergenza, con modelli di intervento calibrati per ogni rischio come incendio, sisma, nube tossica o dissesto idrogeologico. I modelli non rimangono sono sulla carta perchè la loro messa a punto e gli eventuali aggiustamenti vengono tarati in occasione di periodiche e massicce operazioni di esercitazione. Ricorderete nei mesi scorsi quella che ha interessato l’area di Epipoli dove è stato simulato uno scenario di intervento post terremoto. Ad inizio del 2014 verrà realizzata una esercitazione sul rischio idrogeologico. Un’organizzazione complessa, alla quale stanno lavorando gli uffici di protezione civile comunale. Interessati, questa volta, saranno il quartiere Neapolis, la zona di Tivoli e con ogni probabilità nuovamente Epipoli. Il coordinamento di ogni attività è affidato al settore con sede in via Elorina. Sebi Tuccitto, funzionario tecnico-scientifico del centro operativo comunale di Siracusa, sottolinea la validità del piano di mobilitazione del personale che prevedere l’utilizzo di 900 dipendenti comunali, tutti perfettamente aggiornati e operativi in caso di necessità, con funzioni precise assegnate in ogni singola zona della città. Ma per una pronta ed efficace risposta serve anche la collaborazione dei cittadini. Che vanno informati: rischi possibili, comportamenti da tenere e quant’altro. “Abbiamo realizzato e stampato depliant informativi. Li distribuiamo durante gli incontri che organizziamo nelle scuole. Ma nulla vieta che chi volesse possa venire nella sede di via Elorina a ritirarne gratuitamente una copia. Oppure consultare l’apposita sezione del sito ufficiale del Comune di Siracusa”. In linea di massima, valgono comunque i consigli di normale prudenza. “In caso di forti piogge, per esempio, meglio spostarsi solo in caso di assoluta necessità e raggiungere i piani alti degli edifici”, per evitare i rischi collegati ad allagamenti ed esondazioni. Bisogna a questo punto dire che Siracusa gode di un vantaggio naturale che, secondo i tecnici, dovrebbe metterla a riparo da situazioni di tale portata. Lo stato dei canali di gronda e dei fiumi viene, poi,  costantemente monitorato. E al Consorzio di Bonifica 10 sono state segnalate dagli uffici comunali alcune situazioni che richiederebbero un intervento di pulizia, pare ancora in attesa di risposta. I ponti sui fiumi non preoccupano. “Il loro stato può essere definito buono”, spiega Tarascio con evidente riferimento soprattutto a quello sull’Anapo. Ma cosa succede quando viene diramata dalle autorità un’allerta meteo? “Le comunicazioni ci arrivano da Palermo. Nel comunicato non ci sono previsioni esatte ma viene riportato quello che potrebbe succedere. Significa che non ci dicono quanti mm di pioggia cadranno ma si parla di eventualità di venti di burrasca piuttosto che piogge copiose e simili. Noi dobbiamo applicare quello che prevede il piano di protezione civile comunale, quindi subito una verifica immediata dello stato dei canali e dei fiumi che possono trasformarsi in insidie”. Se l’allerta prospetta fatti di una certa violenza, si sottopone all’attenzione del sindaco l’eventualità di ordinanze ad hoc, come quelle che dispongono la chiusura delle scuole. Una prassi di sicurezza, applicata di recente in un paio di circostanze, l’ultima nel marzo 2013.




Siracusa. Parla Giacchetti. "Tutti tutelano il Centenario Inda. Ma serve lo sblocco dei fondi"

“Ho chiesto al ministro Bray la disponibilità di fondi per proseguire con l’organizzazione del Centenario dell’Inda”. Sono le parole scelte dal commissario straordinario della Fondazione Inda, Alessandro Giacchetti, per spiegare il momento attuale. Giacchetti ieri è stato invitato in commissione cultura, a Palermo, nella sede della Regione. “L’incontro è stato sereno. Ho spiegato quello che abbiamo fatto dal mio insediamento ad oggi. Ho confermato, per quanto posso sapere, che non ho mai avuto dubbi di sorta sulla correttezza dell’operato degli amministratori Inda, anche del passato”, racconta su FM Italia Alessandro Giacchetti. Nel suo intervento telefonico durante RadioBlog, la trasmissione condotta da Mimmo Contestabile, ha ribadito come difficile sarebbe eventualmente “bluffare” sui conti. “L’attività di gestione avviene con il controllo di un magistrato della Corte dei Conti. Tutte le delibere vengono poi inviate al ministero per ulteriore vigilanza. Sono comunque a disposizione di tutte le autorità, anche giudiziarie”, spiega ancora il commissario della Fondazione. Che ha avuto modo di ribadire  a Palermo all’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, la necessità di tutelare il Centenario Inda. “La mia preghiera è di fare in modo che l’appuntamento si svolga in clima di intesa e collaborazione proprio per la straordinarietà della manifestazione. Con la Stancheris abbiamo un rapporto di cordialità istituzionale anche se visioni non coincidenti nella vicenda. Ma siamo entrambi dell’idea che l’Inda è una realtà unica. Mi ha assicurato che la Regione si impegnerà a far si che le celebrazioni si possano svolgere con massimo successo”. Servono però i soldi. Senza non si…canta messa. “La sospensione dei contributi regionali ha congelato l’attività organizzativa dell’Inda. Non posso prendere impegni senza soldi. Alla Regione e allo Stato ho chiesto la disponibilità di fondi. Ho informato di tutto anche il ministro Bray”. Risolto, intanto, il giallo sulla presenza ieri mattina della stessa Michela Stancheris a Siracusa. Aveva annunciato di voler recarsi in Procura, in viale Santa Panagia, per presentare ai magistrati le sue carte. Alla fine non è arrivata. I documenti, pare, invece si.