Inda Siracusa e teatri regionali: la riforma della Stancheris

L’assessore regionale Michela Stancheris ha la riforma in tasca. Si è occupata di quegli enti di cultura – teatri, fondazioni, istituzioni musicali – che ricevono contributi dalla Regione. Ha studiato la materia ed ha deciso: basta elargizioni a pioggia. Sin qui gli annunci. Nel dettaglio, quella che sembra una mini rivoluzione del settore porebbe rivelarsi una norma di equità in un campo dove in passato ha spesso “vinto” chi contava di più. La novità riguarda da vicino una delle principali realtà siracusane, la Fondazione Inda. Dopo il tentativo di taglio della scorsa manovra, ora l’istituto del Dramma Antico si vede riconosciuta una posizione che si potrebbe definire di tutela, qualora la riforma diventasse legge. L’Inda sarà supportata dalla Regione attraverso l’istituendo Fogest (Fondo di gestione e salvaguardia dei teatri). E’ un fondo dedicato agli enti di cui la Regione è socia, quindi oltre l’istituto siracusano anche il Massimo e il Biondo di Palermo, l’Orchestra sinfonica, il teatro di Messina, il Bellini e lo Stabile di Catania, Taormina arte e le Orestiadi di Gibellina. Previsti premi per gli enti che collaborano tra loro e non esternalizzano le produzioni, ma anche per chi investe in nuovi allestimenti. Insomma, sembrano norme ad hoc per l’Inda che brilla in questi campi e non dovrebbe più cadere vittima di “equilibri” politici in Assemblea Regionale Siciliana.  La riforma voluta dalla Stancheris introduce anche il Fores (Fondo regionale dello spettacolo) e dovrebbe eliminare i singoli capitoli di bilancio dedicati ora a questo ora a quell’altro ente di cultura, “sostenuto” dai deputati di quel territorio. Quasi una norma di equità, dando peso alle produzioni reali. Quattro i criteri di ripartizione del fondo: la gestione, la storicità, la performance artistica e l’attivazione di circuiti culturali nel territorio. Penalità per gli amministratori in caso di bilancio in profondo rosso, con la possibilità però di accedere ad un particolare programma per il rientro. Sin qui la riforma che si presenta di difficile attuazione. Occorre infatti una legge per unificare i capitoli di bilancio. E il passaggio in aula potrebbe stravolgere lo spirito della riforma.

(foto: un momento dell?Edipo Re in scena al teatro greco di Siracusa)




Sistema bibliotecario di Siracusa, bando per la digitalizzazione

Si potenzia il sistema bibliotecario provinciale polo di Siracusa, in sigla Sbr. C’è il bando, poco più di 228 mila euro. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le 13 del 10 dicembre 2013. Le istanze vanno inviate alla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Siracusa. Il progetto prevede  la fornitura di software, hardware (server e scanner planetario) e di attrezzature necessarie per il funzionamento del sistema ed ha come obiettivo la digitalizzazione e la gestione informatica di parte del patrimonio archivistico (bibliografico di pregio storico, artistico delle biblioteche aderenti all’OPAC provinciale di Siracusa). Le biblioteche del polo Siracusa diventeranno così consultabili anche via web . Esiste già il sito: www.sbrsiracusa.it




Confindustria Siracusa a Catania per "Orientagiovani"

Ci sarà anche una delegazione di Confindustria Siracusa alal XX Giornata Nazionale “Orientagiovani” che si svolgerà a Catania il 14 novembre. L’appuntamento nasce per offrire ai ragazzi l’opportunità di conoscere più da vicino il mondo dell’impresa ed avere indicazioni utili per scelte formative che possano favorire il successivo inserimento professionale. Giovani Imprenditori con il presidente Gianni Balistreri e Piccola Industria guidata da Silvia Saraceno guideranno una delegazione di studenti del Liceo Scientifico Einaudi di Siracusa. In totale sono 50 le scuole siciliane coinvolte, più di mille gli studenti.




Missione romana per il Sindaco di Siracusa, Garozzo: incontro con Bray

Viaggio lampo per il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Partenza in mattinata per Roma, rientro previsto in serata. Lo stretto necessario per due incontri nelle sedi di due ministeri. Si comincia con il ministro dei beni culturali, Bray, che ha convocato Garozzo per discutere del caso Inda, l’istituto del dramma antico. Nei giorni scorsi, il primo cittadino siracusano aveva annunciato di voler diffidare il ministero per chiedere la rimozione del commissario straordinario – in carica fino a dicembre – e ripristinare “le condizioni ottimali per la governance della Fondazione Inda”. E le condizioni ottimali sarebbero sindaco presidente, nomina di un nuovo cda e di un nuovo soprintendente. Ma al momento da Roma obiettano che un simile ritorno alla normalità non è possibile se prima non si modifica la composizione del consiglio di amministrazione attraverso un nuovo statuto (da 8 a 5 componenti, ndr). Il problema è che, a Roma, una simile operazione potrebbe richiedere tempo e prolungarsi anche ben oltre dicembre. Il che vorrebbe dire riconferma ad interim della fase commissariale. Non il massimo, forse, nella stagione del centenario del Dramma Antico siracusano. In senso lato, quasi un nocumento ad una delle prime voci in offerta di cultura e turismo per Siracusa. E su queste direttrici si muove l’attacco del sindaco. “Rispondo con piacere alla convocazione del ministro. Ascolterò attentamente cosa ha dire. E’ chiaro che mi aspetto delle novità”. Quanto ai possibili toni della discussione, dopo l’annunciata diffida, Garozzo si mostra sereno. “Spero sia una conversazione cordiale. Io devo far valere gli interessi della città di Siracusa e mi auguro che il ministro Bray lo comprenda. L’annunciata diffida ha comunque prodotto un effetto”. Senza quella ‘forzatura’ probabilmente non ci sarebbe stata la chiamata romana. Che non è l’unica. Perchè appena uscito dal ministero dei Beni Culturali, il sindaco Garozzo si sposterà al ministero dell’ Interno. Ad attenderlo il sottosegretario Manzione, con cui affrontare un nodo pesante – economicamente – per i Comuni interessanti dagli sbarchi: i minori non accompagnati a carico delle politiche sociali comunali. “Non è un problema da poco. Stiamo cercando delle soluzioni. La disponibilità c’è, mi pare. Ad esempio, anche grazie all’impiego di navi militari nell’operazione Mare Nostrum, sono diminuiti gli sbarchi a Siracusa e i migranti soccorsi a largo vengono ora dirottati su Augusta”. Come aveva chiesto lo stesso Garozzo al ministro Alfano in visita a Siracusa nei giorni dell’emergenza.




Siracusa. FM Italia si conferma la radio più ascoltata

Ancora uno straordinario risultato per FM Italia. L’emittente radiofonica siracusana si conferma leader a Siracusa e Provincia, con una performance che ritocca ancora verso l’alto il gradimento complessivo. I numeri della rilevazione nazionale RadioMonitor, effettuata dalla società Eurisko, sono notevoli. Nel periodo gennaio-ottobre 2013 sono ben  23.000 gli ascoltatori unici nel giorno medio per la radio siracusana e diventano 80.000 nei sette giorni. Scorgendo le rilevazioni, balza agli occhi come “i numeri” di FM Italia certificati dall’indagine RadioMonitor Eurisko siano in molti casi anche superiori del doppio rispetto a quelli di altre realtà. Un dato oggettivo che consente ad FM Italia di porsi come realtà di riferimento in Sicilia. Buona anche la performance della “sorella”  FM Classic che nello stesso periodo si assesta su 39.000 ascoltatori unici nei sette giorni. Soddisfazione viene espressa da Promo Italia, la società editrice delle due emittenti. Dalla direzione generale del gruppo editoriale siracusano una nota di ringraziamento “agli ascoltatori che con la loro attenzione e il loro affetto sono tra gli artefici principali di questo nuovo successo ed agli sponsors che hanno creduto e credono nelle potenzialità dei nostri mezzi”. Ascolto in crescita anche nei nuovi dispositivi tecnologici: computer, smartphone e tablet. FM Italia ed FM Classic possono essere ascoltate anche attraverso il web (fmitalia.net, fmclassic.it) e  con le applicazioni disponibili in download gratuito.




Trasparenza "negata", l'Asp a Zito: "Richieste che esulavano dagli obblighi di legge"

“Non solo atti o riepiloghi dei dati, ma anche complesse elaborazioni tecniche, compilazione di elenchi ed altre attività onerose per gli uffici sanitari ed amministrativi quelli richiesti dal deputato regionale, Stefano Zito”. Così si difendono il commissario straordinario e il direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa, Mario Zappia e Anselmo Madeddu alle accuse mosse nei loro confronti dopo la pubblicazione di una lettera con cui i dirigenti dell’azienda sanitaria locale hanno negato al parlamentare regionale la possibilità di ottenere delle informazioni richieste in quanto vice presidente della commissione Sanità dell’Ars, ritenendolo motivo di difficoltà e di rallentamento del lavoro ordinario dei dipendenti del settore amministrativo. “Quando Zito ha chiesto documenti che i nostri uffici hanno potuto agevolmente produrre- spiegano Zappia e Madeddu- non abbiamo avuto problemi a consegnare al deputato quanto richiesto. In altri casi, quando le richieste esulano dal dettato normativo e giurisprudenzale sul diritto di accesso che lo stesso Zito cita nelle premesse delle proprie istanze, l’azienda non si ritiene obbligata a darvi seguito”. Durissima la conclusione della nota diffusa nel primo pomeriggio. “E’ ovvio che l’azienda ha il dovere di fornire quanto previsto dalla legge e non ha nulla da nascondere. Le copiose richieste del deputato, di cui peraltro non si comprende lo scopo, non possono, però, intralciare l’attività della pubblica amministrazione”. Infine un ultimo chiarimento da parte di Zappia e Madeddu. “L’onorevole – ricordano i due dirigenti – non ha un potere inquisitorio che, nell’ordinamento giuridico, è rimesso ad altri poteri dello Stato”.




Siracusa. Tante informazioni per chi visita l'Artemision

Chi si reca in visita all’Artemision di piazza Duomo, a Siracusa, adesso potrà recuperare con semplicità informazioni sul progetto di riqualificazione e sulle vestigia greche. L’assessorato al centro storico ha, infatti, provveduto all’installazione di un pannello informativo di 9 metri quadrati che illustra, in italiano ed inglese, il progetto di riqualificazione, i lavori effettuati e la storia dell’Artemision, dalla sua costruzione ai giorni nostri. Il pannello è stato  sistemato sulla parete di fronte alla teca che ospita la carrozza del Senato, all’interno del palazzo di città.




Siracusa vista dalla Stazione Spaziale Internazionale

Uno scatto “spaziale”. Arriva dalla stazione orbitante Iss e autore dello scatto è il catanese (nato a Paternò) Luca Parmitano. Sul suo profilo twitter ha pubblicato la foto che ritrae “L’antico porto naturale di Siracusa” come nel suo tweet scrive in italiano ed in inglese l’astronauta italiano. Per vedere la foto ingrandita, cliccate qui.




Don Bosco a Siracusa. Le foto

Bagno di folla a Siracusa all’atteso appuntamento con l’urna contenente le reliquie di Don Bosco. Il “Santo dei Giovani” è arrivato ieri a Siracusa e qui rimarrà fino a tutta la mattinata. Il Santuario della Madonna delle Lacrime è stato riempito dall’affetto e dalla devozione della famiglia salesiana di Siracusa e non solo. L’urna è stata accolta in città attorno alle 18.00. Alle 19,00 l’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo ha presieduto la celebrazione eucaristica, mentre alle 21,00 è iniziata la veglia della Famiglia Salesiana di Siracusa. Alle 23,00 la processione che ha condotto  l’urna fino alla Cripta del Santuario, dove rimarrà fino alla mattinata di oggi. Gli appuntamenti: alle 8.00 le terze classi delle scuole secondarie di primo grado incontrano Don Bosco. Quindi la  festa:“Con i giovani conosciamo Don Bosco”. Ultimo, toccante momento, alle 10.00, quando il Santo prima di lasciare la città di Siracusa volgerà la sua Benedizione alla “casa” delle FMA di Siracusa. Ecco le foto.




Siracusa capitale europea della cultura 2019. Su Facebook vince Urbino

L’impegno, la qualità e la bontà della proposta non si discutono. Ma se  nella contesa tutta italiana per la scelta della Capitale Europea della Cultura 2019 contasse il gradimento sul principale social network, per Siracusa ed il Sud Est sarebbero dolori. Appena 1.419 “mi piace” sulla pagina Facebook dedicata alla candidatura della città di Archimede ed alla sua “Frontiera d’Oriente” che ne è il tema portante. Davanti a tutti c’è, a sorpresa, Urbino. La città delle Marche viaggia verso i 15 mila “like”. Le persone che interagiscono ogni mese con la pagina sono 9.400, 213mila quelle che la visitano. Le visualizzazioni dei post arrivano a 602.500 al mese, i contenuti associati alla pagina vengono visualizzati da 1.023.000 persone. Merito anche di un testimonial  come Dante Ferretti, racconta l’edizione online della Nuova del Sud. Lo scenografo tre volte premio Oscar  ha registrato un video a sostegno della candidatura di Urbino, disponibile sul canale YouTube di “Urbino 2019”.  E tutte le altre candidate (Ravenna, Lecce, Palermo, Perugia e Assisi, Bergamo, Mantova, Matera, Taranto, Siena, Siracusa, Caserta, L’Aquila, Venezia) stanno a guardare. Meno male, verrebbe da dire, che in questo caso Facebook non conta. Però una domanda bisogna porsela: vale come indicatore di gradimento e conoscenza?