“Labia-Madri d’Amore”, il progetto di Acto Sicilia a Siracusa, “celebriamo la figura materna”

Sarà Ortigia a fare da cornice, domenica 11 maggio a partire dalle ore 9, a “Labia – Madri d’Amore”. Si tratta del progetto promosso da ACTO Sicilia (Alleanza Contro il Tumore Ovarico) in occasione della Festa della Mamma e della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico. Un’iniziativa pensata per celebrare la figura materna in tutte le sue forme: biologica, sociale, simbolica. Una giornata di festa, condivisione e consapevolezza e nata per accendere i riflettori sulla prevenzione e sulla qualità della vita delle donne colpite da tumori ginecologici.
La presentazione del progetto all’Urban Center. “Essere madri non si limita alla biologia, ma può esprimersi attraverso gesti di amore e cura verso gli altri – ha dichiarato Annamaria Motta, presidente di ACTO Sicilia – Vogliamo inoltre sensibilizzare su un aspetto cruciale: il diritto alla maternità per le pazienti oncologiche».
Alla conferenza sono intervenuti, oltre alla presidente Motta, figure autorevoli del mondo medico, istituzionale e associativo: Giusy Scandurra, direttore di Oncologia Medica dell’Ospedale Cannizzaro e ricercatrice all’Università Kore di Enna; la psicoterapeuta Sonia Tiziana La Spina; il sindaco di Siracusa Francesco Italia; il vicesindaco Edy Bandiera; l’assessore alle Politiche sociali Marco Zappulla; il contrammiraglio Agatino Catania e Sebastiano Floridia per la Lega Navale Italiana, oltre a Gianni Saraceno, educatore sportivo del Rugby Siracusa.
Uno dei momenti più significativi dell’evento sarà l’installazione artistica di copertine realizzate nei laboratori di Lanaterapia nei reparti di oncologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania e in diverse comunità italiane, dalla Valsugana sino a Nicosia. Le opere, simbolo di calore e cura, saranno donate ai minori del territorio. Un video emozionale racconterà il percorso del progetto “Labia – Madri d’Amore”, mentre dalle 11:30 alle 13:30 si terrà una veleggiata con le imbarcazioni confiscate alla mafia, grazie al supporto della Lega Navale Italiana, storicamente vicina ad ACTO Sicilia.
Il progetto intende sostenere le donne che, colpite da tumore ginecologico, non possono più diventare madri biologiche, offrendo loro supporto psicologico, legale e informativo su adozione, affidamento e il diritto alla maternità anche alla luce della recente legge sull’oblio oncologico (n. 193/2023). Una normativa che rappresenta una conquista importante, ma che ancora presenta limiti da superare, soprattutto alla luce dei progressi scientifici che rendono alcune forme tumorali cronicizzabili.
“Non è necessario partorire, adottare o prendere in affido un bambino per essere madri: è l’amore a definire la maternità” è il messaggio forte che ACTO Sicilia vuole lanciare, abbattendo i tabù e restituendo dignità e possibilità alle donne che affrontano un percorso oncologico. “Questo progetto dimostra che anche nel dolore si può trovare significato”, ha detto il sindaco Italia.
Nata nel gennaio 2021, ACTO Sicilia – ETS è parte della rete nazionale dell’Alleanza Contro il Tumore Ovarico, fondata da pazienti, familiari e medici per dare voce e supporto a chi affronta la malattia. L’associazione lavora per costruire una rete efficace di assistenza e sensibilizzazione, promuovendo la ricerca, la prevenzione e l’informazione sui tumori ginecologici.




Potatura dei pini della Cittadella, Gradenigo: “Hanno abbattuto la pineta, poco senso”

Per ragioni di sicurezza, sono stati tagliati i grossi rami che sporgevano dai pini che segnano il confine della Cittadella dello Sport su via Lo Bello. L’operazione viene aspramente criticata dal presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo. “Hanno abbattuto la pineta Pinopanino con una determina fatta non dal Settore Verde Pubblico ma da Sport e Tempo Libero. Senza citare il regolamento del Verde Pubblico, senza relazione tecnica, è stata effettuata una potatura straordinaria degli alberi con previsione dell’abbattimento di 6 alberature della pineta”.
Oltre ai dubbi sull’intervento in sè, Gradenigo si mostra poco convinto dalle spiegazioni fornite dall’amministrazione comunale. “Nessuna capitozzatura eseguita, ma solo la potatura dei rami che davano sulla strada? Un’affermazione smentita da quello che hanno osservato gli occhi di chi quegli alberi li ha visti segare in due dal tronco, lasciando al sole un altro piccolo pezzo di città dove d’estate giocavano i bambini”.
Quanto al costo dell’operazione (3.440 euro), l’ex assessore comunale solleva perplessità sull’impiego di fondi extra per la potatura degli alberi, quando il servizio dovrebbe essere ordinario. “Nel nuovo capitolato d’appalto di manutenzione del verde pubblico non hanno clamorosamente inserito le potature”.




Una cabina di regia per il Libero Consorzio: l’esperimento di “Comuni al Centro” diventa metodo di lavoro

L’esperimento politico “Comuni al Centro”, la coalizione che ha sostenuto la candidatura di Michelangelo Giansiracusa a presidente del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia),diventa metodo di lavoro.
Il tavolo, composto dai leader dei partiti, movimenti e aggregazioni civiche che compongono il gruppo, si è riunito ieri, ribadendo l’intenzione di mantenere attivo il coordinamento politico, a partire dalle questioni territoriali di competenza dell’ente “nella consapevolezza che una visione condivisa- spiega il presidente Giansiracusa- e una rete politica stabile a supporto dell’azione istituzionale sia di fondamentale importanza”. Il tavolo costituirà, dunque, una “cabina di regia” e nelle prossime settimane sarà “rafforzato nelle prossime settimane, con il coinvolgimento di ulteriori figure di riferimento per ciascun gruppo, con l’obiettivo di strutturare in modo più solido e partecipato all’aggregazione politica, consolidando – conclude il presidente del Libero Consorzio- una visione comune sulle priorità dell’ente e del territorio”.




Investe un dodicenne in monopattino e fugge, la Municipale stringe il cerchio

Un dodicenne è rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto in viale Tisia. Il ragazzino stava spostandosi su di un monopattino quando – per cause da ricostruire – è avvenuto l’impatto con uno scooter con due persone a bordo. Secondo quanto ricostruito dalla Municipale, l’uomo alla guida avrebbe adagiato il minorenne ferito alla gamba sul marciapiede della corsa direzione Zecchino, per poi salire in sella allo scooter e dileguarsi.
È accaduto ale 17.30 circa. Diversi testimoni avrebbero confermato l’accaduto. La Municipale ha acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per risalire all’identità dell’uomo che con il suo comportamento avrebbe commesso omissione di soccorso, peraltro nei confronti di un giovanissimo.
Il ferito è stato trasportato presso l’ospedale Umberto I per gli accertamenti e le cure del caso.




Il presidente Ricci e mister Turati, ma come si fa a non volere bene a due così?

A vederli seduti sul bordo del bus scoperto che porta in trionfo il Siracusa, mentre cantano con i tifosi, il presidente Alessandro Ricci e mister Marco Turati sembrano quasi due ultras. Poco distante, seduto accanto all’autista, c’è anche il brand ambassador Walter Zenga che canta “Leoni alè” e filma con il suo telefonino la festa azzurra. La partecipazione alla gioia è totale e collettiva, di ciascuno e di tutti. Soprattutto di chi ha investito e scommesso sul progetto Siracusa. E guai a chiamarlo “sogno”, altrimenti ricevereste un simpatico rimbrotto da parte del presidente. Quello azzurro è un progetto costruito sulla solida voglia del patron, corroborata dalla competenza e dall’entusiasmo di uno staff cresciuto con lui.
E allora a vederlo così, finalmente senza il suo tradizionale e apprezzato aplomb, seduto sul bus in giro per la città, con i capelli tinti di azzurro e la maglietta celebrativa indosso, ti viene quasi voglia di abbracciarlo forte forte.

E poi c’è lui, Marco Turati. Amato difensore azzurro, adesso idolatrato allenatore azzurro. Idee innovative, calcio giocato per la Serie D, supportato e difeso – a ragion veduta – dalla società. Anche quando la partenza non era stata brillante (vedi Sambiase), anche quando i meccanismi non erano ancora perfettamente rodati ed i risultati a singhiozzo. Lui in silenzio, concentrato sul campo mai una parola fuori posto. Neanche quando – da fine ottobre ad oggi – ne avrebbe avuto anche modo e spazio. Serio, dedito, concreto. E le critiche, come anche l’hastag Turatiout sono solo un ricordo, passato e sbiadito dal risultato conquistato al primo tentativo. Al punto che ora, con la poule scudetto da giocare, c’è già chi chiede la riconferma di Marco Turati anche in Serie C. La sua risposta? Nella nostra intervista che segue:




Cittadinanza onoraria per il presidente Alessandro Ricci, la proposta in Consiglio comunale

Alessandro Ricci, presidente del Siracusa ma presto anche cittadino onorario di Siracusa? Forse si. A lanciare la proposta, il giorno dopo il trionfo azzurro, sono i consiglieri comunali di Forza Italia Leandro Marino, Alessandra Barbone, Cosimo Burti, Damiano De Simone, Luigi Gennuso e Salvatore La Runa.
“Il Comune di Siracusa può conferire la cittadinanza onoraria a cittadini italiani o stranieri non residenti nel Comune che si siano distinti in ambito culturale, sportivo, scientifico, economico, sociale o umanitario. Il riconoscimento è segno di apprezzamento per le loro attività. E il presidente del Siracusa Calcio 1924, Alessandro Ricci, non è stato soltanto protagonista di una promozione sportiva, ma di senso di appartenenza e di orgoglio siracusano”, scrivono nella loro richiesta.
Il gruppo di Forza Italia invita a riconoscere così “l’impegno, la passione e la dedizione di un uomo che ha dato tutto per il nostro Siracusa Calcio. Con la sua guida ferma, il suo amore per la squadra e la città, il presidente Ricci ha fatto molto di più che costruire una squadra vincente: ha restituito entusiasmo a una comunità, ha riacceso il fuoco della passione calcistica tra le generazioni e ha fatto sentire Siracusa nuovamente grande, anche fuori dal campo”. La decisione finale spetterà adesso al Consiglio comunale di Siracusa.
Ma il clima è favorevole. Dalla maggioranza, il gruppo consiliare “Ho Scelto Siracusa”, rappresentato dai consiglieri Matteo Melfi e Nadia Garro, condivide e propone a sua volta la concessione della cittadinanza onoraria al presidente Ricci. “Questo – spiegano – non è solo un momento per celebrare un grande imprenditore che ha investito nel nostro territorio, ma anche un riconoscimento per un uomo che ha saputo far rinascere l’amore per il calcio a Siracusa. La promozione in Lega Pro rappresenta una nuova era per il Siracusa Calcio e siamo entusiasti di vedere come questa squadra continuerà a crescere e a portare gioia alla nostra comunità”. Melfi e Garro esprimono “le più sincere congratulazioni al Siracusa Calcio per il fantastico traguardo raggiunto. Questo successo non è solo il frutto delle fatiche dei giocatori, ma è il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto tutto lo staff. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a questo fantastico risultato, in particolare all’allenatore che ha saputo guidare la squadra con competenza e dedizione. Un riconoscimento speciale va al presidente Ricci, il quale ha dimostrato una straordinaria capacità di riportare entusiasmo tra le famiglie e i tifosi. La rinascita dello stadio, ora animato dalla presenza di tanti bambini, è la chiara testimonianza della visione e dell’impegno del Presidente nel far rivivere la passione calcistica nella nostra città”.




Mimmo Maggio e l’amore per il Siracusa: “Vivere tutto questo è galattico, ci unirà per sempre”

Le parole di Mimmo Maggio, attaccante e capitano del Siracusa, trasudano di emozione e immenso amore per i colori azzurri. Il numero 9 è stato uno dei simboli chiave di questa squadra in questa stagione. Mimmo Maggio è stato grande spirito di sacrificio e grinta. “Quest’anno rispetto all’anno scorso ho fatto meno gol (14) però il mister mi chiedeva di spingere, di pressare e di rincorrere. Quindi l’ho fatto perché questa città la sento dentro. Siracusa ama me e io amo loro, per me era il minimo correre, dare l’anima, buttare il cuore oltre l’ostacolo quindi per me è stato facile farlo”, ha commentato Maggio ai microfoni di SiracusaOggi.it. Poi non manca un messaggio d’amore per i tifosi azzurri: “Io ho lottato, quest’anno è stato un qualcosa di eccezionale perché essendo il capitano e vincere il campionato qui a Siracusa io sono rimasto per questo sogno e oggi questo sogno diventa realtà. vedere tutta questa gente mi emoziona, mi fa sentire bene quindi è qualcosa di eccezionale. Non si può descrivere si può solo vivere. – ha aggiunto – Ai tifosi dico grazie, se lo meritano perché sono persone che hanno fatto sacrifici, hanno lasciato famiglie a casa, hanno investito i loro soldi. I tifosi del Siracusa sono qualcosa di eccezionale”. Sulla stagione lunga e intensa, Maggio non si è nascosto: “Non era facile vincere ogni domenica, noi siamo stati sempre primi dal 20 ottobre. Penso che sia stato fatto qualcosa di eccezionale, mi sento fortunato a far parte di questa famiglia”. e poi l’ultimo messaggio d’amore: “quello che abbiamo fatto ci unirà per sempre. Dire che tutto questo è stato bellissimo sarebbe troppo poco, è stato galattico”.

Foto di #AntonioStellaFotografia




Rinascita azzurra, Walter Zenga: “Un’emozione unica, una gioia condivisa con tutti”

Rinascita azzurra. È così che possiamo definire tutto quello che è stato vissuto ieri, domenica 4 maggio. Entusiasmo, passione, gioia e amore: il Siracusa è tornato nel calcio che conta. Gli uomini di Turati sono ufficialmente in Serie C.
A festeggiare tra la folla azzurra c’era anche il brand ambassador e club manager del Siracusa Calcio, Walter Zenga. Un uomo abituato ai grandi palcoscenici e ai successi internazionali, che però ai microfoni di SiracusaOggi.it ha voluto sottolineare come questa sia “un’emozione particolare”.
“È una gioia condivisa, frutto di un anno di lavoro insieme a tutti – ha dichiarato il brand ambassador azzurro –. È sempre una grande emozione, perché chi ci mette passione e ha il desiderio di aiutare i ragazzi a crescere, conquista una vittoria importante”.
Non è mancato un elogio all’allenatore: “Turati è il nostro allenatore e non si tocca. Quando una società ha ben chiaro cosa vuole fare, l’allenatore è protetto e può lavorare in tranquillità”.
Infine, un pensiero speciale per i tifosi: “Vedere tutto questo entusiasmo è un’emozione unica, perché è più forte e vissuta in un nuovo ruolo, che ho inaugurato con una vittoria”.




A che punto sono i lavori per preparare il De Simone alla Serie C? Risponde l’assessore

Ancora ebri per l’incontenibile gioia della vittoria del campionato, i tifosi si concentrano già sul tema stadio. Il vecchio De Simone è pronto per la Serie C? Non è un mistero che servano una serie di interventi per far sì che l’impianto della Borgata possa essere in regola per la prima giornata della nuova stagione.
Una corsa contro il tempo per seggiolini in tutti i settori, torri faro ammodernate, servizi igienici, potenziamento di boiler e chiller per gli spogliatoi, settore ospiti ed altre piccole e grandi amenità di cui occuparsi per essere pronti alla visita delle varie Commissioni. Gli stanziamenti ci sono, l’impegno – assicura l’assessore allo sport, Giuseppe Gibilisco – anche.




Calci e pugni a Mbaye, Daspo Willy per tre ragazzine: non potranno frequentare locali pubblici per due anni

Daspo “Willy” per le tre adolescenti, tra i 13 e i 15 anni, ritenute responsabili del grave episodio di violenza del 26 aprile ad Avola, quando, in viale Piersanti Mattarella, Mbaye, una ragazzina di 13 anni è stata picchiata selvaggiamente e pesantemente offesa per il colore della sua pelle. Le giovanissime violente sono state individuate grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona ed ai video diffusi sui social e subito virali. Il questore di Siracusa, al termine dell’istruttoria della Divisione Anticrimine, ha dunque emesso i 3 Daspo “Willy”.
Le tre ragazze, due quindicenni ed una quattordicenne, avranno il divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento e di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi per 2 anni.
Le adolescenti si sono rese protagoniste di brutali atti di violenza, fisica e verbale, perpetrati nei confronti di una tredicenne che, dapprima è stata accerchiata e poi aggredita.
Il Daspo Willy si chiama così in memoria di Willy Monteiro Duarte, giovane ucciso a seguito di un pestaggio avvenuto a Roma nella notte del 5 settembre del 2020 mentre cercava di difendere un amico in difficoltà.
Nei prossimi giorni, sia ad Avola che in provincia, verranno organizzati dei servizi di controllo nei luoghi di aggregazione giovanile finalizzati ad frenare il fenomeno.