Il Primo Maggio della Cisl, “deve tornare ad essere la Festa del lavoro certo e continuo”

“Il Primo maggio, oggi più che mai, celebri la sicurezza sul lavoro. La Festa dei Lavoratori è per noi il punto di partenza per costruire una nuova e grande alleanza sociale a cominciare dalla sicurezza sul lavoro, una grande vergogna nazionale”.
Con queste parole il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Giovanni Migliore, alla vigilia del Primo maggio che domani riunirà il mondo del lavoro a Casteldaccia, luogo simbolo teatro dell’incidente che lo scorso anno costò la vita a cinque operai.
“Non possiamo e non dobbiamo fermarci – aggiunge Migliore – Dobbiamo chiedere con forza provvedimenti per arginare una tragedia senza fine. Per questo, come Cisl, chiediamo un patto sociale tra tutte le parti per metterci a difesa dei diritti e della dignità di ogni singolo lavoratore. Il Primo maggio deve tornare ad essere la Festa del lavoro certo, sicuro, continuo”.




Il Primo Maggio della Cgil di Siracusa, “giornata di lotta e verità ma non di festa”

Il Primo Maggio, a Siracusa come in tutta Italia, “non è più un giorno di festa”. Lo sostiene la Cgil, con il segretario provinciale Roberto Alosi che parla di “un giorno di denuncia. Di indignazione. Di mobilitazione”. Nel tradizionale messaggio per la Festa dei Lavoratori, Alosi traccia un quadro allarmante dello stato del lavoro nella provincia aretusea, tra precarietà, povertà, morti sul lavoro ed emigrazione giovanile.
“Il lavoro è tornato a essere povero, precario e, troppo spesso, mortale. Non basta più a vivere. E non garantisce futuro”. A Siracusa – spiega il sindacato – il salario medio annuo si attesta a 17.598 euro, collocando la provincia tra le ultime in Italia. In Sicilia, un terzo dei lavoratori guadagna meno di 10.000 euro l’anno, una cifra che non basta nemmeno a coprire i costi basilari di vita. Per questo la Cgil denuncia una “ripresa economica che, dietro i numeri, nasconde l’incubo della povertà occupata”.
Il 2024 ha visto anche un aumento degli infortuni sul lavoro nel siracusano: 2.034 casi registrati, con sei vittime che non sono mai tornate a casa. In Sicilia, le morti sul lavoro sono aumentate del 24,5%, raggiungendo quota 71 in dieci mesi. Siracusa figura tra le zone rosse per incidenza di incidenti mortali. Una realtà definita dalla Cgil come “inaccettabile” e frutto di “una modernizzazione che dimentica i diritti e le tutele”.
Nonostante un +29,8% di crescita occupazionale nei primi nove mesi del 2024, i contratti restano brevi, instabili, involontari. I giovani, senza prospettive, scelgono di andarsene: oltre 15.000 siciliani hanno lasciato l’isola nel 2024, di cui 1.500 solo da Siracusa. Un’emorragia che svuota il futuro della provincia.
Al centro delle preoccupazioni c’è anche il polo industriale di Siracusa, che rappresenta il 13,7% del PIL siciliano e coinvolge oltre 40.000 lavoratori tra diretto, indotto e ricadute economiche. Di fronte alla crisi – tra dismissioni, tagli e scarsi investimenti – la Cgil denuncia l’assenza di strategia concreta, solo “protocolli vuoti e promesse disattese”.
La Cgil lancia allora il suo appello: votare “si” ai referendum sul lavoro che si terranno l’8 e 9 giugno.




Il Primo Maggio della Uil di Siracusa, “non dobbiamo abituarci all’ingiustizia”

In occasione della Festa dei Lavoratori, la Uil Siracusa si unisce con forza al grido che attraversa la Sicilia e l’Italia intera: “Non si può e non si deve morire di lavoro”. Un appello forte, reso ancora più urgente dalla recente tragedia di Casteldaccia, che la segretaria regionale della Uil Sicilia e Area Vasta con delega a Siracusa, Ninetta Siragusa, definisce “simbolo di tutte le stragi che continuano a insanguinare i luoghi di lavoro.”
Per la responsabile regionale del sindacato, “le morti bianche, gli infortuni, le malattie professionali sono un’emergenza nazionale a cui servono risposte concrete e immediate”.
La Uil Siracusa ritiene sia una la strada da seguire: rafforzare la formazione, aumentare il numero di ispettori del lavoro, vigilare su appalti e subappalti ma soprattutto avviare una vera svolta culturale, che parta dalle scuole e coinvolga tutti gli attori del sistema produttivo.
Nella provincia di Siracusa, il lavoro è ancora troppo spesso sinonimo di insicurezza, precarietà e assenza di tutele. Il tasso di inattività resta elevato, e il lavoro irregolare è una piaga che continua a colpire intere fasce della popolazione. A pagarne il prezzo – nell’analisi della Uil – sono soprattutto i giovani, le donne e i lavoratori meno protetti, spesso coinvolti nella gig economy o in modelli occupazionali senza garanzie.
“È tempo di dire basta alla cultura del profitto a tutti i costi, che sacrifica la salute e la vita delle persone. Non possiamo e non dobbiamo abituarci all’ingiustizia”, sottolinea Siragusa.
La sfida, per la Uil siracusana, passa anche da politiche attive per il lavoro, investimenti in formazione, innovazione e infrastrutture, strumenti chiave per costruire un futuro più equo per Siracusa, per la Sicilia e per il Paese.
“Il sindacato continuerà a essere presidio di tutela, giustizia e solidarietà. In questo Primo Maggio, il nostro impegno è non lasciare indietro nessuno e difendere ogni conquista, guardando insieme a nuovi traguardi di diritti e dignità”, conclude Siragusa.




Francofonte, sospesa per 10 giorni l’attività di un bar considerato ritrovo di soggetti pericolosi

Disposta la sospensione dell’attività di un bar, a Francofonte. Saracinesca abbassata per 10 giorni, a seguito della proposta avanzata dai Carabinieri della locale stazione e relativo decreto emesso dalla Questura di Siracusa.
Nel corso di quotidiani servizi di controllo del territorio, i Carabinieri hanno riscontrato che il locale del centro cittadino è abituale ritrovo di soggetti socialmente pericolosi.




Maxischermo in piazzale Sgarlata per Igea-Siracusa, onda azzurra per spingere i leoni

Il maxischermo per permettere ai tifosi azzurri di seguire tutti insieme la gara decisiva con l’Igea Virtus sarà allestito in piazzale Sgarlata. La decisione è arrivata al termine della riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in Prefettura, per le relative autorizzazioni. La scelta è ricaduto sull’ampio spazio a ridosso del parco Robinson di Bosco Minniti che offre tutte le garanzie, anche di sicurezza e vie di fuga, per ospitare quello che si prevede come un massiccio afflusso di appassionati azzurri.
La trasferta, come è noto, è stata vietata ai residenti nella provincia di Siracusa per via di alcuni precedenti poco edificanti. Una sofferenza collettiva, dalla piazza, per sostenere come un’onda azzurra Baldan e compagni chiamati all’ultimo sforzo. I novanta minuti che rimangono per chiudere la stagione possono infatti coronare il progetto del Siracusa del presidente Ricci e spedire la squadra direttamente in Serie C, dopo una stagione clamorosa, da novembre costantemente al vertice.




Ubriaco e molesto con i clienti di un supermercato e con i poliziotti: denunciato 53nne

Resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Con questa accusa, agenti delle Volanti hanno denunciato un uomo di 53 anni, originario della Nigeria, per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e sanzionato per ubriachezza molesta. Alcuni clienti di un supermercato della zona di Santa Panagia hanno, infatti, allertato il numero di emergenza segnalando un uomo in stato di alterazione alcolica e con atteggiamento molesto. Immediatamente intervenuti, i poliziotti
hanno tentato di allontanare il cinquantatreenne e farlo desistere dai comportamenti irriguardosi e molesti commessi nei confronti dei clienti dell’esercizio commerciale. L’uomo, in stato di agitazione, ha assunto nei confronti degli agenti un improvviso atteggiamento aggressivo, tanto da rendere faticoso l’intervento dei poliziotti per contenerlo e porlo in sicurezza. L’uomo è stato accompagnato in questura per le operazioni di identificazione e per la denuncia.




Ventennale Unesco, incontro al centro culturale Grottasanta

Le celebrazioni per il “Ventennale Unesco” si sono spostate per un giorno nel cuore del quartiere Grottasanta, alla Mazzarrona che ha ospitato un affollato incontro sul filo del racconto e dello spettacolo, organizzato dal Centro sociale culturale Grottasanta Ace di Franco Veneziano e condotto da Rosa Tomarchio.
Nei loro interventi l’assessore alla Cultura Fabio Granata e il direttore scientifico del “Ventennale” Lorenzo Guzzardi, hanno puntato sul “valore della cultura per creare coesione sociale e comunità, valori sostenuti dall’Unesco”.
Numerosi gli spunti e gli approfondimenti culturali e storici sull’importanza monumentale e storico architettonica di Siracusa evidenziati anche attraverso un video proiettato in sala. Gli oratori hanno rimarcato come “lo scopo che si prefigge il tour Unesco nelle scuole e presso le associazioni culturali cittadine sia quello di predicare la bellezza e di costruire ponti tra le nuove generazioni, seguendo il lascito di Papa Francesco”, in memoria del quale è stato osservato un minuto di silenzio.
Il “Pomeriggio Insieme” è stato animato con performance di Lalla Bruschi che ha dato vita alla “Lupa” e alla “Gna Lola” di Cavalleria Rusticana insieme a Lillo Tubolino interprete de “A Livella” di Totò. Carla Cassia ha tratteggiato il profilo leggendario di Siracusa evocando alcuni versi di Virgilio e Omero, mentre i tenori Salvatore Salvo, Rosa Iannello e Angelo Cucurullo hanno rievocato Traviata Provenza e Turandot; Maria Grazia Scarfalloto ha infine chiuso la serata con una poesia su Siracusa e la canzone “Mi votu e mi rivotu” di Rosa Balistreri.
Tra gli ospiti in sala l’assessore alle Politiche Sociali Marco Zappulla e il maestro soprano Giovanna Collica. Nell’occasione infine il gruppo culturale “Vi Cuntu la nostra Storia” di Alfonso Lazzara ha stretto un patto di collaborazione con il presidente Franco Veneziano .




Melilli, cresce l’attesa per il Santo Patrono “San Sebastiano”: dal 4 all’11 maggio torna la “Festa i Maju”

Dal 4 all’11 Maggio torna la tradizionale “Festa i Maju” per omaggiare il suo Santo Patrono: “San Sebastiano”. E’ infatti tutto pronto per la 611ª edizione. Un evento che incarna un momento unico, fatto di fede, tradizione ed emozioni forti.
“La Festa i Maju è il cuore pulsante di Melilli, il momento in cui emozione e tradizione si fondono in un abbraccio collettivo. La vivo con orgoglio infinito, prima come cittadino, poi come Sindaco, perché è qui che si scrive la storia della nostra Comunità” dichiara l’on. Carta “Un grazie profondo a chi, con dedizione, lavora per rendere tutto possibile: dagli uffici comunali ai volontari, eroi silenziosi che accolgono migliaia di fedeli con passione e sicurezza. Quest’anno, tra spiritualità e spettacolo, avremo grandi emozioni: dal concerto di Fedez al Festival San Sebastiano con Clara, Mida e Rovazzi, fino all’innovativa “Eco ExpoMelilli | Terrazza degli Iblei”,curato dalla Fondazione Museo Pino Valenti di Melilli con il patrocinio della Regione Siciliana e del nostro Ente, dove sostenibilità e identità si incontrano in un dialogo ricco di arte, cultura e sapori”.
“Melilli si trasforma in un faro di idee, un ponte tra fede e futuro” conclude il Sindaco del borgo ibleo “Perché San Sebastiano non è solo una celebrazione: è l’anima di una città che guarda avanti, senza dimenticare le sue radici”.
Di seguito il programma dei festeggiamenti dal 3 all’11 Maggio 2025:




“Paura e umiliazione fanno più male di calci e pugni”, parla la mamma della13enne aggredita ad Avola

Mbaye ci prova, vuole superare lo shock subito a causa dell’aggressione di sabato, quando selvaggiamente è stata picchiata da un gruppo di coetanee ad Avola. E’ difficile, ha paura, sente quel senso di umiliazione che continua ad essere pugno, calcio, forte, che continua a colpire il cuore. Anche l’attenzione che adesso è puntata su di lei, su quello che è successo, la mette in difficoltà, in imbarazzo. La mamma, Kora, racconta il dramma che la sua famiglia sta vivendo. “Impossibile dormire la notte- confessa- Il dolore, l’amarezza, la paura continuano a tormentarci. Vedere mia figlia così provata per me è insopportabile. Le madri possono capirmi”. A Mbaye non fa più molto male la testa, a causa dei colpi subiti. “Le fa molto male l’anima, però- prosegue mamma Kora – Era una ragazzina spensierata fino a due giorni fa, un’adolescente che, come i coetanei, usciva con gli amici, tranquillamente, con la voglia di divertirsi ma anche il senso di responsabilità di chi sta crescendo. Adesso è tormentata dall’angoscia, rivive quei momenti e le rimbombano in testa le parole, le offese, quelle legate alle nostre origini ma anche personali, immotivate, volgari”. Mbaye non vuole uscire da casa o, se indispensabile, non vede comunque l’ora di rientrare. Ieri, però, è andata a scuola, aveva un compito da svolgere, ci teneva. “Capisco da questo che ce la mette tutta- prosegue la mamma- ma è così difficile per lei, per noi”. Ad Avola la sua famiglia ha sempre vissuto serenamente. “Mai avuto nessun problema con nessuno- dice ancora Kora- Ho sempre avuto la massima fiducia e sono sempre stata tranquilla anche quando mia figlia, insieme alle sue amiche, usciva la sera”. Le forze dell’ordine proseguono, intanto, il loro lavoro. Hanno continuato a raccogliere testimonianze ed elementi che possano risultare utili alle indagini. Un raggio di luce per la tredicenne di Avola arriva proprio dagli amici. “Le stanno vicino- il sollievo della mamma- Le fanno sentire affetto e tutti, chi ci conosce e anche chi non ci conosce, ci esprimono solidarietà. Questo è molto importante, anche se per mia figlia è anche imbarazzante”. Quello di cui è rimasta vittima Mbaye non è un episodio che si dimentica. Ti segna, è inevitabile. “Ma io vorrei che tornasse presto a pensare positivo, a immaginare il suo futuro, a sognare- dice Kora- sta frequentando l’ultimo anno della scuola media. Le piacerebbe fare la hostess da grande, ma è solo un’idea, non ha ancora deciso. Sceglierà il suo percorso di studi in questi mesi, crescerà. Spero con tutto il cuore – conclude Mbaye- che mai più nulla di simile debba accadere, a nessuno”.
Intanto per domani, l’amministrazione comunale di Avola ha voluto promuovere un incontro pubblico di riflessione e testimonianza collettiva. Alle 8:30 un corteo partirà da Piazza Allende e si snoderà fino a Piazza Baden Powell per “affermare- spiega il sindaco Rossana Cannata- il nostro fermo no alla violenza e per ribadire il valore della solidarietà, del rispetto e della comunità”
Anche a Siracusa un gruppo di associazioni attive nel settore del volontariato prepara un sit-in, primo passo,l’auspicio espresso, verso un percorso di contrasto serio alla povertà educativa nel  territorio. Oggi, si svolgerà un primo incontro, aperto, nella sede di Zuimama, in via Sant’Orsola, a Siracusa, con inizio alle 17:00.




L’aggressione di Avola, individuati 5 componenti del branco. Si valuta aggravante razziale

Sono stati identificati dalla Polizia cinque minorenni che sabato scorso ad Avola hanno dato vita alla violenta aggressione che ha sollevato un’ondata di sdegno nell’opinione pubblica. I cinque, quattro ragazzine ed un ragazzo di età compresa tra i 13 ed i 15 anni, sono stati individuati grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona ed ai video diffusi sui social.
Il movente dell’aggressione è ancora al vaglio degli inquirenti che stanno anche valutando la posizione di altri giovani coinvolti nell’episodio.
Al momento, i minori maggiori di 14 anni sono indiziati di lesioni personali non escludendosi, allo stato, anche l’aggravante razziale. La madre della giovane aggredita ha riferito di insulti riferiti anche alla provenienza della sua famiglia.
Per gli altri, la legge non esclude che il Giudice competente realizzi un giudizio di pericolosità sociale con tutte le conseguenze del caso.