Bus striscia auto in viale Paolo Orsi: traffico nuovamente paralizzato a Siracusa Sud

Traffico in tilt anche questa mattina all’ingresso Sud di Siracusa. Dopo la giornata di “passione” di ieri, quando la circolazione veicolare è rimasta paralizzata per ore a causa di un’auto rimasta in panne poco dopo la rotatoria con via Cavallari,ma soprattutto a causa della decisione arbitraria di diversi conducenti (anche di bus) di imboccare contromano il tratto diviso dallo spartitraffico, questa mattina a paralizzare la circolazione veicolare lungo viale Paolo Orsi è stato un piccolo incidente stradale, senza conseguenze gravi per le persone, in cui sono rimasti coinvolti un bus del trasporto pubblico e un’auto. Subito dopo la rotatoria che consente di immettersi proprio su viale Paolo Orsi da via Necropoli del Fusco o da via Columba e viale Ermocrate, infatti, il mezzo pesante, immettendosi su Paolo Orsi,ha strisciato lateralmente contro un’auto parcheggiata all’altezza dell’angolo del marciapiede e che, proprio per questo motivo, avrebbe ingombrato la sede stradale.
Sul posto, la polizia municipale per i rilievi e le operazioni del caso.




A scuola di legalità, studenti in visita alla Tenenza dei Carabinieri di Floridia

Proseguono gli incontri tenuti dai Carabinieri nell’ambito del progetto di diffusione della cultura della legalità tra i giovani promosso dal Comando Generale dell’Arma in collaborazione con il MIUR.
Il Comandante della Tenenza Carabinieri, Capitano Riccardo Astorina e i Carabinieri di Floridia hanno ricevuto nella sede del comando un centinaio di giovanissimi studenti dell’Istituto Scolastico Comprensivo “S. Quasimodo”.
I ragazzini, tra i 10 e gli 11 anni, accompagnati dal Dirigente Scolastico, Salvatore Cantone, e dagli insegnanti, hanno trascorso una mattinata con i carabinieri e hanno avuto modo di conoscere e provare equipaggiamenti, moto e autovetture dei Carabinieri e soddisfare alcune curiosità, particolarmente affascinati dalla possibilità di vedere da vicino le uniformi, indossare i berretti, salire sulle moto e sulla gazzella, accendere sirene e lampeggianti, e vedere come si prelevano le impronte digitali sulla scena di un crimine.
Il momento divertente e giocoso ha rappresentato l’occasione per i carabinieri di farsi conoscere e di parlare ai più piccoli, con semplicità ed esempi concreti, di legalità.




Fabio Portella, il “cacciatore di relitti” colpisce ancora: reperti navali ritrovati nei fondali di Fontane Bianche

Un timone e un cannone navale sono stati rinvenuti a seguito di alcune immersioni subacquee effettuate nelle acque di Fontane Bianche, nel siracusano, da Fabio Portella, ispettore onorario per i Beni culturali sommersi della provincia di Siracusa.
“Questi ritrovamenti – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – aprono nuovi scenari per intraprendere ulteriori attività di ricerca, al fine di arricchire le conoscenze su questo evento bellico che ancora una volta vede la Sicilia e il suo mare protagonista”.
Il timone, costruito in legno e ricoperto da una lamina metallica inchiodata, è lungo quasi cinque metri per un peso di circa 800 kg. Probabilmente è appartenuto a una nave in legno di grandi dimensioni e data la sua deperibilità e la bassa profondità di ritrovamento, su indicazione della Soprintendenza del Mare è stato recuperato per scongiurare possibili danneggiamenti; attualmente è sottoposto al primo trattamento conservativo. Il cannone in ferro è lungo quasi 2,5 metri si trova ad una profondità di 49 metri; diversi dettagli costruttivi (culatta, bottone, orecchioni, anelli di rinforzo), lo daterebbero tra il XVI ed XVIII secolo.
Alla luce dei ritrovamenti già effettuati ad Avola nelle zone “Gallina” e “Cicirata” di oggetti e reperti risalenti alla Battaglia di Capo Passero – Avola combattuta l’11 agosto del 1718 tra la flotta inglese e quella spagnola, si ipotizza che questi recenti ritrovamenti possano essere riferibili al medesimo evento. È infatti storicamente accertato, attraverso le cronache militari del tempo, che alcuni galeoni spagnoli si avvicinarono al litorale di Avola per sfuggire alle veloci navi inglesi, naufragando in prossimità della costa.




Terremoto nella notte sveglia la provincia di Siracusa, magnitudo 4.8

Terremoto nella notte tra Sicilia e Calabria. La scossa, con epicentro nel mar Ionio, è stata registrata dall’Ingv alle 3.25 con magnitudo 4.8. L’onda sismica ha raggiunto la Sicilia Orientale e parte Reggio Calabria ed è stata avvertita distintamente a Siracusa e nella provincia aretusea,oltre a Messina, Catania e Ragusa.
Non si segnalano danni a persone o cose ma la netta scossa ha svegliato di soprassalto molte persone.




Sisma nella notte, controlli nelle scuole. Pantano: “Al momento nessuna problematica”

La forte scossa di terremoto distintamente avvertita nella notte anche a Siracusa ha creato comprensibile allarme nella popolazione. Molti sono stati risvegliati dal movimento tellurico, durato alcuni secondi, ed hanno faticato a riprendere sonno per via di una certa ansia generata dal sisma. I Vigili del Fuoco del capoluogo, fortunatamente, non hanno registrato particolari richieste d’intervento. Non sono registrati danni a cose o persone.
“D’intesa con il sindaco Francesco Italia, ho chiesto ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Siracusa di comunicarci eventuali criticità riscontrate negli edifici e nei plessi e riferibili alla scossa di terremoto registrata nella notte”, fa sapere con una nota l’assessore alla Protezione Civile, Enzo Pantano. “Al momento, dalle prime interlocuzioni avute, non risultato problematiche di sorta. Restiamo comunque pronti ad intervenire in modo da assicurare piena sicurezza ai nostri studenti ed alle studentesse”, assicura.
“Sentito il sindaco Italia, stiamo anche avviando un censimento delle condizioni delle circa 60 aree di attesa presenti in città ed indicate da segnaletica come da piano di protezione civile consultabile anche online”.




Come comportarsi in caso di terremoto? Aree di attesa e ricovero, borsa di emergenza

Il terremoto di questa notte, con epicentro a 90km da Siracusa e magnitudo 4.8, ha evidenziato la necessità di rispolverare alcune importanti nozioni di Protezione Civile. Ad esempio, quelle relative ai comportamenti che la popolazione deve tenere. Durante una scossa, ad esempio, bisogna identificare i punti più solidi di casa o della struttura in cui ci si trova (in generi le parti portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere) e portarsi nelle loro vicinanze. Se vi trovate all’aperto, prestate attenzione a non sostare o passare sotto parti di edifici (balconi, cornicioni, grondaie ecc.), che potrebbero cadere. Un buon riparo, in questo caso, può essere offerto dall’architrave di un portone. E l’automobile? Restarci dentro solo se non è ferma sotto ad edifici, viadotti, cartelloni pubblicitari e tralicci. E siccome in una città di mare come Siracusa può succedere, in linea teorica, che in seguito ad un sisma si producano onde marine di notevole altezza, per cui evitare di sostare vicino alle coste.
Se è necessario lasciare casa, la Protezione Civile comunale ricorda di chiudere acqua, luce e gas. Per scendere, meglio usare le scale, di certo non l’ascensore che potrebbe bloccarsi improvvisamente. Se vengono percepite possibili perdite di gas, aprire porte e finestre.
Altro consiglio presente nell’opuscolo di Protezione Civile: “Non usare il telefono o l’auto, le linee e le strade servono agli enti preposti al soccorso”. Ma soprattutto, dopo una scossa di forte intensità, “andare in zone aperte dove possono giungere facilmente i soccorsi, concordare con i familiari un punto di ritrovo e restare il più possibile uniti”.
A tal proposito, il piano di protezione civile comunale individua 53 aree di attesa cittadine (elenco qui). Si tratta di spazi aperti (piazza, slargo, parcheggio, spazio pubblico o privato non soggetto a rischio) raggiungibile attraverso un percorso sicuro. Il numero delle aree da scegliere è funzione della capacità ricettiva degli spazi disponibili e del numero degli abitanti. In tale area la popolazione riceve le prime informazioni sull’evento e i primi generi di conforto.
Ci sono poi 14 aree di ricovero (elenco qui). Sono luoghi sicuri in base alle diverse tipologie di rischio, nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche e fognarie. Se necessario, qui viene installato il primo insediamento abitativo per alloggiare la popolazione colpita. Devono quindi essere facilmente raggiungibili anche da mezzi di grandi dimensioni per consentirne l’allestimento e la gestione.
Nel piano di protezione civile figura anche un’area di ammassamento dove – in caso di necessità – dovranno trovare sistemazione idonea i soccorritori e le risorse necessarie a garantire un razionale intervento nelle zone di emergenza.
Dalle associazioni di Protezione Civile locali arriva anche l’invito a tenere pronta una borsa delle emergenze. All’intero è bene mettere una copia dei documenti importanti in una cartella impermeabile (carte d’identità, elenchi di persone da contattare, tessere sanitarie), un mazzo di chiavi di riserva di casa e dell’automobile, telefono cellulare con caricabatteria a celle solari o batterie di riserva o power bank solare, denaro contante in banconote di piccolo taglio, acqua potabile in bottiglia (almeno 1,5 litri per ogni componente della famiglia), cibi a lunga conservazione e non deperibili (snack, miele, gallette), un piccolo kit di pronto soccorso, medicine generiche, mascherine protettive per le vie respiratorie e guanti monouso, una coperta, torcia a batterie o ricaricabile a molla, pen drive USB con i documenti più importanti (identità e schede sanitarie), accendini (almeno 2) e fiammiferi, coltellino multiuso (i tipici coltellini svizzeri).




Calamità naturali, Greco (PD): “Città impreparata nonostante una mozione ignorata dal Comune””

La scossa di terremoto delle prime ore di questa mattina non ha per fortuna causato danni nel territorio né problematiche di alcun tipo. L’episodio, che ha destato preoccupazione in quanti hanno avvertito il sisma, spinge, tuttavia, ad alcune riflessioni. Il consigliere comunale Angelo Greco del Pd riporta, così, l’attenzione sul Piano di Protezione Civile e sui comportamenti da adottare in caso di calamità naturali. Nel caso in cui, infatti, fosse stato necessario, i cittadini non avrebbero saputo cosa fare e quali luoghi della città raggiungere per mettersi in salvo. Lo scorso novembre, il consiglio comunale ha approvato una mozione della IV commissione consiliare, di cui è presidente, con cui si chiedeva all’amministrazione di adottare alcuni provvedimenti ritenuti fondamentali per garantire, in caso di necessità, ai cittadini, la possibilità di muoversi in sicurezza e secondo quanto stabilito per tutelare la loro incolumità. La mozione prevedeva soprattutto l’avvio di iniziative grazie alle quali pubblicizzare a dovere la collocazione delle aree di emergenza, anche attraverso la creazione di una mappa digitale e utilizzando i canali social e web e la rimozione di eventuali ostacoli nelle aree di attesa, ammassamento o attendamento. “Serve, un’attenta ricognizione- spiega Angelo Greco- Ci sono luoghi individuati come aree di emergenza che, se la calamità naturale si verificasse, ad esempio, di notte, non sarebbero accessibili. Parlo in questo caso di Piazza Adda, che dopo l’orario di chiusura dei cancelli non è accessibile”. Altro problema non trascurabile riguarda i punti acqua e luce, che sarebbero indispensabili in caso di emergenza e, pertanto. “Nella maggior parte dei casi le aree individuate dal Piano di Protezione Civile non sono dotate né degli uni e nemmeno degli altri, fatto salvo qualche caso in cui l’esistenza di fontanelle può rappresentare una sorta di soluzione”. Occasione, dunque, per il presidente della IV Commissione, per rilanciare all’amministrazione comunale la richiesta di dare seguito a richiesto dal consiglio comunale, perché non ci si trovi, facendo i dovuti scongiuri, impreparati in caso di necessità.

Questo quanto previsto dal Piano di Protezione Civile

Questa la pagina del sito istituzionale del Comune da cui scaricare l’opuscolo necessario




Operazione sicurezza alla Borgata, controlli su strada e negozi di Polizia e Municipale

Accogliendo le richieste di maggiore sicurezza dei residenti della Borgata, la Questura di Siracusa ha disposto un servizio dedicato. In campo decine di agenti delle Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, coadiuvati da personale della Polizia Municipale.
Gli intensi controlli, iniziati nel pomeriggio di ieri, si sono protratti fino alla serata. In tale scenario operativo sono state identificate 77 persone, controllati 42 veicoli ed elevate 11 sanzioni amministrative per violazione al Codice della Strada (tra le infrazioni più ricorrenti: uso del telefonino durante la guida, mancanza di copertura assicurativa, guida senza patente e mancanza della revisione del mezzo).
Inoltre, nella stessa serata, i poliziotti hanno effettuato dei controlli amministrativi in alcuni esercizi commerciali della Borgata per verificare la presenza di soggetti in stato di alterazione alcolica e il rispetto delle condizioni igienico sanitarie.
Un cittadino marocchino è stato accompagnato all’’Ufficio Stranieri per verificare la sua posizione sul territorio italiano. Atteso che l’uomo, di 42 anni e già conosciuto alle forze dell’ordine per essere stato accusato in passato dei reati di violazione di domicilio, lesioni personali, furto, danneggiamento e rapina, era irregolare sul territorio nazionale, verrà condotto in un centro dell’isola per poi essere rimpatriato.




Truffa da 7.000 euro ad una società di Melilli, denunciate quattro persone del nord Italia

I Carabinieri di Belvedere hanno denunciato quattro persone per truffa in concorso. Tra loro due 70enni, un 38enne con precedenti per reati contro il patrimonio ed una 44enne.
I quattro, tutti residenti nel nord Italia, nel mese di ottobre 2024 avevano contattato via mail l’ufficio gestione del personale di una società di implementazione e gestione di piattaforme digitali e applicazioni ingegneristiche di Melilli e, fingendosi dipendenti, col pretesto di avere cambiato l’iban del proprio conto corrente erano riusciti a farsi accreditare ben 7.000 euro di stipendi, corrispondenti a tre mensilità, su proprie coordinate bancarie.
Le attività investigative condotte dai Carabinieri a seguito della denuncia presentata dal responsabile delle risorse umane della Società, hanno consentito di risalire agli autori della truffa seguendo il percorso del denaro.




Il Rotary Club Siracusa Monti Climiti dona un ecografo portatile all’Ospedale Umberto I di Siracusa

Il Rotary Club Siracusa Monti Climiti dona un ecografo portatile al reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. La donazione è stata resa possibile dall’impegno del Rotary Club Siracusa Monti Climiti, presieduto da Aurelio Alicata e rientra nell’ambito del programma distrettuale del Rotary “Fewer Dialysis more transplant for Siracusa”. L’iniziativa mira a integrare le attrezzature diagnostiche e terapeutiche a disposizione del reparto, contribuendo alla qualità dell’assistenza offerta ai pazienti affetti da patologie renali.
“Siamo orgogliosi di poter contribuire concretamente al miglioramento dei servizi sanitari del nostro territorio. – ha detto il presidente del Rotary Club Siracusa Monti Climiti Aurelio Alicata – Questa donazione è un segno tangibile dell’impegno del Rotary a sostegno della comunità e, in particolare, dei pazienti che necessitano di cure specialistiche come quelle offerte dal reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Umberto I”.
“Ringrazio il Rotary perché ci ha permesso con questa importante donazione di acquisire una nuova tecnologia utile al reparto di Nefrologia. – ha sottolineato il direttore sanitario Salvatore Madonia – Questa direzione strategica è molto attenta a fornire a tutti i reparti tecnologie sempre più avanzate e questo strumento diventa prezioso anche perché espressione di un desiderio dei rotarianicon uno spirito di collaborazione che ci unisce ancora di più nell’assistenza sanitaria ai cittadini”.
Il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone ha ringraziato il Rotary per la sensibilità e la generosità dimostrate, evidenziando come la collaborazione tra il mondo del volontariato e le istituzioni sanitarie sia un valore aggiunto fondamentale per il benessere della collettività. “Mi congratulo con il Rotary e con i suoi rappresentanti, il governatore, il presidente, i membri del consiglio direttivo e tutti i presenti per questo importante gesto – ha aggiunto il direttore generale Caltagirone – che apprezziamo fortemente, perché rappresenta un atto di collaborazione con l’istituzione sanitaria rispetto ai grandi sforzi che stiamo facendo anche noi per portare avanti una buona sanità. In quest’ultimo anno in questa azienda sono state fatte moltissime iniziative, ci apprestiamo a pubblicare prossimamente un documento con il quale racconteremo tutte le attività che abbiamo fatto con l’obiettivo, mentre si lavora per la realizzazione di un nuovo ospedale, di rendere l’attuale ospedale, tutti gli altri della provincia e le strutture sanitarie territoriali, nelle condizioni di potere offrire sotto tutti i punti di vista servizi e ambienti sempre più efficienti e di qualità e questa importante donazione è frutto di una collaborazione che va verso questa direzione”.