Concorso Junk Kouture World Final 2025, il comprensivo Archia tra i finalisti

Per il secondo anno l’XI Istituto Comprensivo “Archia” di Siracusa supera la prima fase, guadagnandosi un posto, alla City Final di Milano 2025 per il concorso “Junk Kouture World Final 2025”. Il concorso, spiega la dirigente scolastica, Valeria Salvatrice Nicosia, nasce per la tutela delle foreste e per incentivare l’uso responsabile delle risorse naturali con un chiaro riferimento al goal 15 dell’agenza 2030.
“L’istituto -aggiunge la preside- si impegna da anni, attraverso diversi progetti ed esperienze, ad accrescere nei ragazzi la consapevolezza verso l’acquisizione di comportamenti che abbiano come scopo quello di promuovere condotte più sostenibili. L’abito è stato realizzato dagli studenti utilizzando materiali riciclati e a basso impatto ambientale con l’idea di dimostrare che anche nella moda è possibile fare scelta sostenibili. I materiali impiegati e scelti con attenzione hanno privilegiato l’idea del riciclaggio mediante l’uso di fogli di libri vecchi, cucchiaini di plastica, rete di contenimento utilizzata nell’edilizia, Cd in disuso
e un abito sottoveste. Ogni elemento è stato pensato al fine di evocare il legame tra la moda e la natura. L’abito vuole rappresentare un impegno concreto verso la salvaguardia delle foreste, attraverso la promozione di un consumo più responsabile e la valorizzazione del riciclo”.




Brutto scontro tra due moto in viale Turati a Floridia, 2 feriti: interviene l’elisoccorso

Brutto incidente stradale questo pomeriggio in viale Filippo Turati a Floridia. Per cause da accertare due moto si sarebbero scontrate. Nella collisione tra i due mezzi due persone sarebbero rimaste ferite; per una di queste è stato necessario ricorrere all’intervento dell’elisoccorso. Il secondo giovane, invece, è stato trasportato con l’ambulanza del 118 all’Ospedale Umberto I di Siracusa. Non è chiara l’esatta dinamica di quanto accaduto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e gli agenti della Polizia Municipale di Floridia.




Idrogeno verde a Priolo, accordo tra Isab, Enego e Axpo per hub da 100MW e 200 mln di investimento

Firmato da Isab, Enego e Axpo un accordo preliminare per la realizzazione di un progetto di produzione di idrogeno verde all’interno del polo industriale di Priolo. È il progetto Hynego, presentato oggi a Catania in occasione di Ecomed Green Expo del Mediterraneo. Prevede la realizzazione di un impianto che fornirà idrogeno verde alla raffineria Isab e “rappresenterà un importante passo avanti nella riconversione della raffineria siciliana, riconosciuta di interesse strategico nazionale”, spiega la nota dell’azienda.
Partner del progetto sono due investitori internazionali, Enego ed Axpo, attualmente impegnati nello studio di fattibilità. La produzione di idrogeno verde andrebbe in primis a soddisfare il fabbisogno energetico dell’impianto della raffineria Isab, che sta investendo nella produzione di carburanti più sostenibili, contribuendo così alla strategia industriale. La fase iniziale del progetto prevede lo sviluppo di una produzione di idrogeno verde con una capacità pari a 100 MW e un investimento di oltre 200 milioni di euro. Ma la capacità potrà essere poi ampliata sino a 300 MW, con l’opportunità di fornire idrogeno anche ad altri siti industriali del polo, abilitare lo sviluppo della mobilità sostenibile locale e offrire potenzialmente servizi ausiliari all’intero sistema energetico regionale.
“Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo accordo con Isab, data l’importanza e la rilevanza di questa realtà per il distretto industriale siciliano”, spiega l’amministratore delegato di Enego Holding, Alfonso Morriello. “Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partner locali, come il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Catania, con cui abbiamo collaborato in questi ultimi anni per sviluppare il progetto e raggiungere questa importantissima tappa. Grazie a questo accordo, siamo ora più che mai motivati a portare avanti i nostri sforzi per rendere questo progetto realizzabile”.
Per Livia Pastore, responsabile dello Sviluppo Idrogeno in Italia di Axpo, “il progetto Hynego può contribuire alla stabilità e allo sviluppo dell’economia locale del distretto di Priolo, favorendo la transizione energetica della raffineria Isab come sito di importanza nazionale. La valenza industriale ma anche strategica del progetto richiede lo sforzo congiunto di tutte le parti coinvolte. Confidiamo di trovare anche nelle istituzioni il necessario supporto per portare a compimento l’iniziativa”.
Il direttore generale di Isab, Giovanni Lo Verso, sottolinea come sia “essenziale per il futuro della nostra raffineria poter contare su carburanti sostenibili, anche attraverso una fonte pulita come l’idrogeno verde disponibile ad un prezzo accessibile”. Sollecita poi uno schema di incentivi che “possa garantire lo sviluppo industriale del distretto e quindi la transizione energetica di Isab, in una logica di sostenibilità economica e ambientale”.
Entro l’estate 2025 dovrebbe partire l’iter autorizzativo. Sono già state realizzate una serie di presentazioni presso il Comune di Priolo Gargallo e di Melilli, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Attualmente questa è una delle iniziative energetiche più significative sul territorio nazionale.




Scerra (M5S): “Assicurare un futuro sostenibile alla zona industriale è priorità assoluta”

“L’attenzione sulla zona industriale di Siracusa, sul suo rilancio e sul percorso di transizione da avviare non deve conoscere cali. Definito il piano Eni Versalis, seppur tra luci ed ombre, oggi la notizia dell’accordo per la realizzazione di un hub dell’idrogeno verde, con Isab in primo piano. Sembrerebbe un altro passo nella direzione giusta”. Lo sostiene il parlamentare Filippo Scerra (M5S), Questore della Camera dei Deputati.
“Sebbene sia solo l’inizio di un percorso complesso – prosegue – la progettualità presentata quest’oggi segna l’avvio di un’azione capace di modificare nei prossimi anni i cicli produttivi, segna la volontà ed il coraggio di guardare al futuro, pur mantenendo forte la nostra cultura industriale che è in grado di adeguarsi ai mutamenti necessari per la transizione e la sostenibilità. Sono stato tra i primi ad ipotizzare un hub dell’idrogeno verde nel multisito industriale di Siracusa e non posso che guardare con interesse ad una simile soluzione”.
“Scorrendo tra le varie criticità del nostro petrolchimico, però, permane la spada di Damocle del depuratore consortile”, ricorda Filippo Scerra. “Ritengo meriti ampia condivisione la proposta di destinarlo all’affinamento delle acque già depurate dai singoli Tas di cui si stanno dotando le raffinerie e le altre grandi aziende, preparandole così per un riutilizzo industriale. Su questo, con il deputato regionale Gilistro avevamo chiesto al Governatore Schifani uno studio di fattibilità, ma nessuna risposta. Eppure un simile ciclo delle acque depurate per fini industriali, permetterebbe di limitare l’emungimento delle falde ed il ricorso agli scarichi in mare ad Augusta. Una delle alternative possibili, sebbene appaia più complessa, rimane quella della depurazione dei reflui civili ma necessariamente estesa ad altri grandi Comuni del siracusano, come Siracusa e Augusta. Non la considero una soluzione impossibile da realizzare, ma anche su questo la Regione non da risposte”.
“Assicurare un futuro sostenibile al polo industriale siracusano è la priorità assoluta, in ogni sede decisoria ci veda impegnati. Non ci sia spazio per distrazioni più o meno colpevoli o per limitanti interessi di campanile, proprio nella provincia in cui è essenziale mettere a terra tutti gli interventi possibili per assicurare futuro, occupazione, economia in una finalmente moderna interpretazione di funzionale sostenibilità ambientale”.




Sicurezza, regole e contrasto criminalità. Conversazione con il Questore Roberto Pellicone

Il Questore di Siracusa, Roberto Pellicone, questa mattina ospite di FMITALIA. Il massimo rappresentante della pubblica sicurezza a livello provinciale ha affrontato vari temi, a pochi giorni dalla celebrazione – anche a Siracusa – del 173.o anniversario della fondazione della Polizia. Dallo smisurato consumo di droga alle azioni quotidiane di contrasto, dalla criminalità minorile all’emergenza femminicidio. Nel corso della lunga conversazione, il Questore di Siracusa ha voluto anche ricordare l’importanza del rispetto delle regole, specie in Ortigia ed in particolare per quel che riguarda le normative comunali per il servizio di trasporto dei turisti (ape calessino, ndr). Spazio anche al contrasto alla criminalità organizzata con le operazioni El Rais, quella contro il clan Borgata, Bianco Barocco a Noto e la banda degli escavatori sgominata nella zona nord della provincia. E queste solo per limitare l’analisi agli ultimi mesi.




L’opposizione perde pezzi? Cavallaro (FdI): “Troppi consiglieri saltano sul carro del vincitore…”

Le forze di opposizione, in Consiglio comunale, sembrano perdere ancora pezzi. Non è passata inosservata, ad esempio, la presenza di alcuni componenti del gruppo Insieme alla presentazione della candidatura di Michelangelo Giansiracusa alla presidenza del Libero Consorzio Comunale. Segnale di un prossimo appoggio diretta anche alla maggioranza del sindaco Italia? E’ una delle letture che arriva, ad esempio, dal centrodestra rimasto duro e puro nel civico consesso, ovvero Forza Italia e Fratelli d’Italia. Paolo Cavallaro, capogruppo di FdI, condanna quella tendenza “all’inciucio” che parrebbe diffondersi tra i banchi del civico consesso. “E’ vasto il numero dei consiglieri saltati sul carro del vincitore…”, dice con una frecciatina che arriva dritta al punto. I suoi bersagli? Facile pensare al gruppo Insieme, appunto, ed in prima battuta al Mpa sempre più egemone ed in crescita costante.
Le parole di Cavallaro sono destinate ad avviare una riflessione all’interno del centrodestra siracusano. Manca unità e l’ordine sparso assunto sta confondendo la base e gli elettori. Ad esempio, l’assenza di un candidato anche solo abbozzato per le provinciali – elezioni di secondo livello – non è stato certo segnale di forza e unità. Tutt’altro. “Siamo pronti a sederci per discutere di progetti a lungo termine, purché chi si siede al tavolo decida definitivamente i compagni di viaggio, allontanandosi da logiche opportunistiche ed equivoche”, dice allora Paolo Cavallaro dando voce all’invito-appello di FdI. Assumere posizioni nette, maggioranza da una parte e opposizione dall’altra capace di resistere “alle lusinghe del potere”.




Tradizioni e riti della Pasqua nel siracusano, non solo processioni. E a tavola…

Pasqua in provincia di Siracusa significa anche riti e tradizioni secolari che si rinnovano in un mix di religiosità e folklore. Iniziamo la carrellata con Sortino e “U Nummu Ru Gesu”. All’alba del venerdì Santo, attorno alle 4 del mattino, la statua del Cristo in colonna lascia la chiesa di Santa Sofia, condotta a spalla per le vie della cittadina: è la sciuta. In strade e vicoli che pullulano di fedeli e devoti, la processione viene accompagnata da fiaccole e fuochi. Caratteristica la corsa della vara all’arrivo in chiesa Madre. Poi, attorno alle 7, la Trasuta. U Nummu Ru Gesu è una statua che viene conservata nella navata laterale della chiesa di Santa Sofia.


A Canicattini Bagni, il venerdì l’uscita del Cristo alla colonna (quando per la Chiesa è già morto) con il particolare e secolare canto “lamientu ro Santissimu Cristu”.

Da segnalare a Siracusa la tradizione degli Antichi Misteri a cura della confraternita dello Spirito Santo, oggi allestiti nella chiesa di San Giuseppe.

Ancora a Siracusa, pochi forse conoscono il suggestivo Santo Ufficio delle Tenebre, il giovedì nella chiesa di San Tommaso Apostolo (in Ortigia) celebrato dai Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro. Si inizia la celebrazione alla luce di 15 candele che vengono poi spente singolarmente, sino alle tenebre.

Processione nel centro storico di Siracusa il Venerdì Santo, il Cristo morto.

Prima della processione, nella chiesa di San Filippo (Giudecca) ‘A scisa ra Cruci.

A Ferla attesa per la Sciaccariata del sabato notte, quando la statua del Cristo, al suono delle campane che annunciano la Resurrezione, percorrerà di corsa la via principale, accompagnata dalle sciaccare: torce fabbricate in maniera artigianale, con arbusti e liane. L’indomani, la mattina di Pasqua, lo Scontru.

Ed ecco anche alcune foto dello Scontru (Ferla – Domenica di Pasqua)

A Canicattini, nella tarda mattinata di domenica, “a Paci Paci”, l’esaltante incontro tra i simulacri del Cristo Risorto e della Madonna che abbandonerà il mantello nero del lutto, per riabbracciare il Figlio.

A Noto, la processione della Spina Santa.

E vanno ancora ricordate, tra le tradizioni ed i riti pasquali, la processione del Venerdì Santo a Canicattini che si svolgerà ascoltando il Lamientu, un canto di dolore che si perde nei secoli. A Palazzolo Acreide, nella notte del Venerdì, una solenne processione – dopo A Scisa a cruci – raggiungerà la chiesa di Sant’Antonio, dove si concluderà con deposizione del Cristo nel Sepolcro. Sempre a Palazzolo da segnalare l’originale iniziativa delle tre luci che si irradiano dalla parte più alta del paese, quella del castello, per simboleggiare le tre croci sul Calvario.
Ad Augusta il tradizionale rito della Tromba e poi la processione del Cristo Morto e dell’Addolorata. Domenica mattina, sul sagrato della chiesa di Santa Lucia: “Crisci e fatti ranni”.
A Lentini ‘A Scisa a Cruci: il Cristo viene deposto dalla Croce e portato in processione seguito dalla Madonna Addolorata. Nei pressi della chiesa di San Francesco all’Immacolata le figlie di Maria rivolgono canti a Gesù e alla Madonna che arrivano al cuore di tutti i presenti.
Una tradizione poco conosciuta ma assai suggestiva a Portopalo di Capo Passero, dove un gruppo di cantori locali intona un canto in dialetto siciliano detto “𝑈 𝐿𝑎𝑚𝑖𝑒𝑛𝑡𝑢”. Una sorta di cantilena dalle inflessioni musicali orientali rivissuta attraverso i pensieri e le parole di dolore della Madonna consapevole della terribile sorte che da lì a poco toccata al proprio Figlio.
Pasqua in provincia di Siracusa si festeggia anche portando in tavola cassatedde, pupi cu l’ovu, scume, cuffitedde, palummedde. E poi la tradizione dei laureddi, i lavoretti con i semi lasciati a germogliare in batuffoli di cotone, spesso sotto il letto.

Si ringrazia per la consulenza ai testi ed alle foto il delegato Fai di Siracusa, Sergio Cilea




Dramma a Noto, uomo trovato senza vita in casa. Un familiare ha dato l’allarme

Dramma a Noto, dove un uomo di sessant’anni circa è stato trovato privo di vita in casa. Secondo la Polizia, intervenuta sul posto, si tratterebbe di un suicidio. Disposti comunque accertamenti. A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stato un familiare dell’uomo. Quando gli agenti del locale Commissariato sono arrivati nell’abitazione, purtroppo non c’era più nulla da fare.




In Sicilia nascono sempre meno bambini, nella provincia di Siracusa registrato il maggior decremento

La popolazione di Siracusa continua a diminuire (al primo gennaio 2024 116.247 abitanti) e lo scorso anno sono nati soltanto 665 bambini (336 i maschi e 329 le femmine), mentre sono state registrate 1.266 morti. Il saldo è negativo: -601. In Sicilia, come nel resto del Paese, si è infatti raggiunto un nuovo record di denatalità. I nati sono 35.489 (-1.321 rispetto al 2022): a dirlo è l’Istat. Prosegue quindi il trend decrescente del tasso di natalità, dal 7,6 per mille del 2022 al 7,4 del 2023, pur mantenendosi decisamente più elevato della media nazionale (6,4 per mille abitanti). Tra le province il maggior decremento (da 7,3 a 6,8 per mille nel 2023) si riscontra a Siracusa. Il valore minimo del tasso si registra a Messina (6,4 per mille), il valore massimo a Catania e Ragusa (7,9 per mille).
L’Istituto nazionale di statistica mostra come il 2023 sia stato caratterizzato da un eccesso di decessi (56.786) sulle nascite (35.489). In Sicilia inoltre, come nel resto del Paese, si registra il nuovo minimo storico delle nascite, con una riduzione di un terzo rispetto ai 53mila nati di inizio millennio (anno 2000). La diminuzione del numero dei nati è determinata sia dalla contrazione della fecondità, sia dal calo della popolazione femminile in età riproduttiva (15-49 anni).
La popolazione residente in Sicilia, definita sulla base del Censimento al 31 dicembre 2023, ammonta a 4.797.359 residenti, in calo rispetto al 2022 (-16.657 individui; -0,3%). Più di un quarto della popolazione (26,3%) vive nei quattro comuni con oltre 100.000 abitanti (Palermo,
Catania, Messina e Siracusa) e poco meno di un quarto in quelli con popolazione tra 20.001 e 50.000 abitanti (24,3%).




Completati i lavori di manutenzione della palestra della scuola di via Carlo Forlanini

Completata l’operazione di ripristino dell’impermeabilizzazione della copertura della palestra del plesso scolastico di via Carlo Forlanini. A darne notizia è l’assessore Enzo Pantano. Lo spazio sportivo era stato chiuso a causa delle infiltrazioni. Adesso, grazie a questo intervento disposto dal Comune di Siracusa, è possibile riaprire la palestra agli studenti ed alle eventuali attività sportive pomeridiane. “Un altro tassello che conferma presenza e attenzione verso gli istituti comprensivi cittadini”, ha commentato l’assessore. I lavori di rifacimento hanno avuto un costo pari a 40.000 euro.