Riapre lo svincolo di Cassibile, rimangono le polemiche: "Intervenga il Ministero"

Se la riapertura del “famigerato” tratto dell’autostrada Siracusa-Gela (in esercizio fino ad Ispica, ndr) nei pressi dello svincolo di Cassibile fa tirare un sospiro di sollievo agli automobilisti siracusani, rimane l’amara sensazione di una vicenda gestita non al meglio dal Consorzio delle Autostrade Siciliane. Ed è il sospetto alla base di un’interrogazione parlamentare sul tema, presentata da Filippo Scerra (M5S). “Il balletto di date dei giorni scorsi è l’ennesimo triste spettacolo che vede purtroppo l’attiva partecipazione del Consorzio delle Autostrade Siciliane. Una vaghezza di informazioni che ha stordito e che, spero, non sia il metro con cui viene gestita quell’autostrada, nel tratto in esercizio come in quelli ancora in costruzione. Raccogliendo le preoccupazioni del territorio, ho chiesto l’intervento del Ministero dei Trasporti: eserciti i suoi poteri di controllo e verifica sull’operato della società partecipata della Regione”.
I lavori di riqualificazione della pavimentazione dei lotti 1, 4 e 5 stanno causando, da tempo, diversi disagi a chi transita sulla Siracusa-Ispica. “Sorprende l’indeterminazione con cui vengono condotti i lavori e sorprende l’assenza di comunicazioni chiare da parte del Consorzio delle Autostrade Siciliane”, insiste il parlamentare siracusano.




Siracusa. Presentato sulla nave Dattilo il Programma Nazionale del Fondo Sicurezza Interna

Presentato a bordo di nave Dattilo, nel porto Grande di Siracusa, il Programma Nazionale del Fondo Sicurezza Interna (ISF) 2014-2020.
La prima occasione nella storia del Programma a titolarità del Ministero dell’Interno – Dipartimento della pubblica sicurezza per raccontare quanto realizzato e quanto ancora da realizzare con le risorse del Fondo Sicurezza Interna, strumento finanziario messo a disposizione dalla Commissione europea per potenziare la capacità di contrasto e prevenzione di fenomeni criminosi e la gestione integrata delle frontiere dei diversi Paesi dell’Unione. Un totale di 122 progetti del valore 607 milioni di euro che hanno portato
innovazione tecnologica, nuove dotazioni, sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture, maggiori competenze e capacità nel sistema della pubblica sicurezza. Da Siracusa, le parole del sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni.

Il prefetto Stefano Gambacurta, responsabile del Programma Nazionale Isf, invece, ha parlato del  fondo entrando nel dettaglio della dotazione:  “607 milioni per il ciclo di programmazione 2014 2020 che si spalmerà fino al 2024”. La scelta della Sicilia per la presentazione del Programma non è stata casuale. “In parte si tratta di  un motivo logistico-ha spiegato Gambacurta- inoltre mostrare ciò che abbiamo realizzato con questi fondi. La nave Dattilo è stata acquistata con fondi europei nel precedente ciclo di programmazione. Il Fondo finanzia anche progetti e iniziative per la tutela e la gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea. La Sicilia è la parte forse più calda della linea del nostre frontiere marittime, la Sicilia orientale, in particolar modo, è certamente strategica dal punto di vista militare”. Gambacurta ha, infine, sottolineato la posizione strategica della Sicilia per i fenomeni migratori, ricordando che si tratta, inoltre, di uno dei punti in cui maggiormente si concentra l’attività investigativa delle forze di polizia nel contrasto alla criminalità organizzata “.




Nuova frase ingiuriosa contro un magistrato di Siracusa

Un’altra frase minacciosa contro un magistrato siracusano è comparsa su un muretto a pochi passi dal Tribunale di Siracusa. È stata “cancellata” nelle ore scorse, dopo i rilievi necessari per l’indagine avviata anche per questo secondo caso. Le scritte offensive erano rivolte al gio Andrea Migneco. Spray nero, come nel precedente episodio con ingiurie all’indirizzo della presidente della sezione penale del Tribunale, Giuseppina Storaci.
Sarebbe già stato individuato il responsabile. A coordinare.le indagini è la Procura di Messina.
Solidarietà a Migneco è stata espressa dalla Fondazione Siracusa è Giustizia. “Un’altra scritta intimidatoria, a distanza di pochi giorni, contro un magistrato del Tribunale di Siracusa, il magistrato dell’Ufficio gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco. Nell’indirizzare un deciso messaggio di solidarietà al dott. Migneco e a tutti i magistrati di Siracusa, la Fondazione Siracusa è Giustizia auspica che gli autori di tali vili intimidazioni possano essere celermente identificati”.
Anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha espresso la sua solidarietà. “Il secondo atto intimidatorio nel giro di pochi giorni nei confronti di un magistrato del Tribunale di Siracusa è un fatto gravissimo che rafforza l’impegno comune delle Istituzioni contro l’illegalità. Auspichiamo che gli autori di questo gesto possano presto essere identificati e perseguiti.




Il furto nella parrocchia di Grottasanta, Sorbello: "Satanismo? Sarebbe grave"

L’episodio che si è verificato ieri ai danni della Parrocchia di Grottasanta, con il danneggiamento del Tabernacolo ed il furto della Pisside con le ostie consacrate all’interno, lascia amarezza, sgomento, è una ferita per la comunità cattolica. Si fanno strada ipotesi diverse, alcune delle quali inquietanti. Per questo qualcuno parla dell’opportunità di istituire anche a Siracusa un Osservatorio sul satanismo. Una decisione che, nel caso in cui dovesse essere assunta, spetterebbe all’Arcidiocesi, guidata dall’Arcivescovo Monsignor Francesco Lomanto.

Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, ritiene che “non guasterebbe” ma puntualizza che “l’Arcivescovo sa già benissimo cosa fare e non ha di certo alcun bisogno di suggerimenti, essendo il Pastore della Diocesi”. A prescindere da questo, “registriamo nelle nostre chiese una forte diminuzione dei fedeli. Sarebbe necessario trovare il modo di riavvicinare le persone che si sono allontanate dalla Chiesa o i giovani, che nel Messaggio di Cristo possono trovare un’indicazione per la loro vita”. Quanto accaduto alla Parrocchia di Grottasanta, per Sorbello “provoca una profonda tristezza. Questo non è un tema da crociata- precisa- ma un tema che deve interessare tutti, credenti e non, non è una questione esclusivamente legata alla comunità religiosa. Questi sono fatti che purtroppo si ripetono. E’ accaduto nel corso di un solo mese già altre due volte prima del caso di Siracusa, a Ragusa prima e ad Acate la settimana scorsa”. Chi ruba le ostie viene automaticamente, una volta scoperto, scomunicato secondo il Diritto Canonico. Succede, tuttavia, che alcuni episodi vengano ritenuti meno gravi di altri nelle aule dei tribunali . “Qualche mese fa a Varese- racconta Sorbello- una persona, responsabile di aver sottratto dal Tabernacolo  ostie e Pisside, è stato assolto perché questa non era di oro ma di ottone. Il fatto è stato, pertanto, ritenuto dal giudice non rilevante, senza pensare affatto all’aspetto sociale”. Eppure ieri Siracusa, secondo Sorbello, ha accusato il colpo dando segni di “risveglio su questo tema. Ovviamente i cattolici hanno visto violato il simbolo stesso del loro Credo: le ostie sono il Corpo di Cristo”. Alla pista delle messe nere Sorbello preferisce non pensare. “Spero tanto che non si tratti di questo- dice – A Siracusa cresce la piccola delinquenza, aumenta il consumo di droghe, diminuisce il loro costo, per cui anche pochi spiccioli possono bastare per acquistare qualche dose. Potrebbe anche esserci questo dietro il tristissimo episodio di Grottasanta. Ci vorrebbe un coinvolgimento reale e totale di tutte le agenzie educative- conclude Sorbello- e  delle istituzioni. L’evento che si è verificato è traumatico e se avesse dietro spiegazioni estreme, sarebbe davvero inquietante”.




La comunità musulmana celebra la Festa del Sacrificio: in preghiera al Talete e allo Stadio

La comunità musulmana celebra oggi la Festa del Sacrificio. A Siracusa, la giornata è iniziata con due distinti momenti di preghiera: sul Talete con la comunità del Bangladesh e  allo Stadio con la comunità arabo-magrebina. Ramzi Harrabi, mediatore culturale da decenni a Siracusa spiega le ragioni di due cerimonie diverse. “La suddivisione riguarda più che altro ragioni di etnia e linguistiche”. Dopo il risveglio all’insegna della preghiera, la Festa del Sacrificio, che richiama il sacrificio di Abramo, proseguirà con altri momenti particolarmente sentiti dalla comunità musulmana e che vedono il culmine nella condivisione di un agnello (il sacrificio) con altre famiglie. “Ogni famiglia che ne  ha la disponibilità- spiega Harrabi- acquista un agnello, che andrebbe macellato in maniera islamica teoricamente, e dovrebbe poi regalarne almeno tre quarti ai poveri. Oggi, purtroppo, la possibilità economica di seguire pedissequamente questo aspetto viene spesso meno. Chi può, in ogni caso, consuma per sé e per altre famiglie l’agnello. Molti esponenti della comunità islamica in questi giorni si sono mossi per l’acquisto dell’agnello, da macellare secondo legge e poi da cucinare per il consumo nella giornata di oggi”. La comunità magrebina è, negli ultimi anni, diventata più numerosa a Siracusa ed in particolare nel quartiere di Santa Lucia. Mentre un tempo ci si concentrava, anche per la preghiera, a Cassibile, la moschea di via Pasubio spinge molti a restare nel quartiere in cui si vive e lavora. Anche la comunità che proviene dal Bangladesh è diventata più cospicua negli ultimi 15 anni. “Sono persone che non creano problemi nel territori- racconta Harrabi- Sanno cos’è il sacrificio e lavorano sodo, gestiscono esercizi commerciali, ci sono due ristoranti e dispongono di una moschea alla Graziella, che presto sarà spostata in corso Umberto”. Tornando alla giornata di oggi, “sarà vissuta dalla comunità islamica all’insegna dell’incontro e dello scambio di segni di pace. Il momento clou, come si diceva, è l’atto del sacrificio”. Intanto, a proposito di culto religioso, Ramzi Harrabi esprime la propria solidarietà ai fedeli della Parrocchia di Grottasanta, dopo l’atto vandalico che ha portato ignoti a danneggiare il Tabernacolo portando via ostie consacrate.  “Noi siamo per il rispetto del Credo di ognuno- sottolinea – Siamo  contro ogni tipo di oppressione del pensiero altrui , politico, culturale, sessuale, religioso. Ognuno-conclude-  deve essere libero di stare bene con se stesso”.




Ambulanze 118, giro di vite sulle "eccedenze" affidate ad associazioni e consorzi

Cambia radicalmente il sistema di gestione delle cosiddette “eccedenze” nell’ambito dell’urgenza-emergenza relativa al servizio del 118 in Sicilia. Un decreto del dirigente generale del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute, infatti, disciplina gli interventi effettuati da consorzi e associazioni al di fuori del circuito istituzionale del servizio Sues-118.
«Il provvedimento sulle “eccedenze” – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – si pone in linea con l’intendimento del governo regionale di rafforzare i meccanismi di controllo nel ricorso al privato per la gestione dell’emergenza-urgenza da parte della Seus, garantendo trasparenza ed efficienza nello svolgimento del delicato servizio in un rapporto di collaborazione pubblico-privato, reso esclusivamente in favore del cittadino».
In particolare, il ricorso ai consorzi e alle associazioni di volontariato per le eccedenze, cioè nel caso in cui il trasporto del paziente in autoambulanza non può avvenire con quelle di proprietà della società a partecipazione pubblica, è adesso assoggettata a regole precise e stringenti, riferite esclusivamente ai casi contrassegnati con il codice rosso. L’eventuale ricorso a tale regime nei casi di codice giallo può avvenire soltanto quando la situazione non possa essere affrontata diversamente e su espressa decisione del medico della centrale operativa del 118, che se ne assume la responsabilità sul piano gestionale. Contemporaneamente, sono stati rafforzati i poteri di vigilanza e di controllo dell’assessorato regionale alla Salute nei confronti della Seus (la società pubblica che gestisce il trasporto di emergenza-urgenza) da effettuare con ispezioni e verifiche. A sua volta la società opererà controlli nei confronti dei consorzi e delle associazioni di volontariato che stipulano rapporti di convenzione biennale per lo svolgimento delle attività di trasporto assistiti. La Seus dovrà tenere un elenco di soggetti convenzionati dei quali dovrà accertare in maniera rigorosa i requisiti di accesso al sistema e dovrà verificare accuratamente il mantenimento degli standard di qualità ed efficienza operativa. Inoltre, è tenuta a verificare ogni aspetto connesso agli accertamenti antimafia. Sono escluse dalla gestione delle eccedenze le associazioni che operano nel sistema del trasporto funebre.
L’inosservanza alle regole del decreto del dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica – adottato sentite le direzioni delle centrali operative del 118 e in corso di pubblicazione – può comportare la risoluzione del rapporto con l’associazione di volontariato e la cancellazione dall’elenco che viene disposta con determinazione della Seus.
«Sono certa – afferma l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – che il nostro intervento regolatorio garantirà il rigoroso rispetto delle procedure e un servizio efficiente che le associazioni di volontariato dovranno assicurare, con autoambulanze sicure e personale qualificato, sotto il costante monitoraggio e controllo della Seus».
Per il dirigente generale del dipartimento regionale Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, «a distanza di 11 anni dall’ultimo decreto, abbiamo ritenuto necessario adottare un provvedimento con il quale disciplinare in maniera compiuta il sistema delle eccedenze che determina costi annui per circa 2,4 milioni di euro. In questo modo, abbiamo alzato l’asticella dei controlli, specialmente quelli attribuiti alla Seus, che risultano ancor più penetranti e incisivi e, pertanto, coerenti sia sul versante del rispetto delle regole di legalità che su quello della sostenibilità complessiva dei costi, introducendo, a tal fine, limiti sui compensi annui in favore delle singole associazioni».




Sicurezza sul lavoro: il sindacato unitario lancia Asso Rlst

Si terrà venerdì 30 giugno alle 9.30, nella sede della Cassa edile di Siracusa (viale Ermocrate 6), la presentazione di Asso Rlst Siracusa, associazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale. Il presidente è Salvatore Carnevale.
L’associazione è costituita dalle organizzazioni sindacali Fenealuil Siracusa, Filca Cisl Ragusa-Siracusa e Fillea Cgil Siracusa e, in alleanza con Cassa edile e Opt Siracusa, si occupa della diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro, “mirando alla tutela del benessere e della salute del lavoratore, attraverso visite preventive nei cantieri, analisi della documentazione, raccolta dati e individuazione, elaborazione e attuazione di misure di prevenzione idonee”.
Spiega il presidente Salvatore Carnevale: «La figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst), prevista dalla legge e dal contratto edile, intende rappresentare un presidio territoriale e un termometro delle reali condizioni nei cantieri di lavoro. Ma attenzione, non si tratta di un tentativo bensì di un approccio sistemico che avrà certamente bisogno di tempo per perfezionare il meccanismo ma, con serietà e competenza, la grande ambizione di migliorare le condizioni del lavoro sarà una sfida che non ammette fallimenti».
La presentazione di Asso Rlst Siracusa venerdì sarà aperta dall’introduzione a cura del presidente Salvatore Carnevale, segretario generale della Fillea Cgil Siracusa. Quindi interverranno: Francesco Italia, sindaco di Siracusa; Saveria Corallo, segretaria generale Fenealuil Siracusa e consigliera di Asso Rlst Siracusa; Claudia Villari, direttrice Inail Siracusa; Salvatore Di Stefano, direttore Inps Siracusa; Massimo Riili, presidente Ance Siracusa; Nunzio Turrisi, segretario generale Filca Cisl Ragusa-Siracusa e consigliere di Asso Rlst Siracusa; Tommaso Salemi, responsabile dell’Unità operativa Controllo e vigilanza Spresal Siracusa e Fabio Tortorici, vicedirettore Opt Siracusa.




Furto in chiesa a Grottasanta, preso di mira il tabernacolo con le Ostie: "E' un sacrilegio"

Chi frequenta la parrocchia di Grottasanta, a Siracusa, grida al sacrilegio. “Una profanazione, è stata una profanazione”, ripete una fedele poco distante dall’ingresso della chiesa. All’interno, il tabernacolo posto sull’altare sotto la statua di Maria col Cristo deposto porta evidenti i segni della forzatura.
Ignoti, nelle primissime ore del mattino, si sono introdotti in chiesta. Hanno divelto la porticina del tabernacolo e asportato una pisside con le ostie consacrate, la teca con l’ostia magna e una piccola teca con le ostie senza glutine. All’appello manca anche un crocifisso, posto accanto all’altare. Queste, almeno, le prime indicazioni emerse. La scoperta poco dopo le 7, quando padre Felice ha aperto come tutti i giorni le porte della parrocchia.
“Abbiamo avvertito la polizia”, spiega il parroco che ha presentato una denuncia contro ignoti. Intanto alcuni fedeli hanno dato vita ad una veglia di preghiera “in riparazione di questo grave oltraggio alla Santa Eucaristia e alla Chiesa tutta”. E a mezza bocca c’è chi vede in quanto accaduto l’ombra del satanismo e delle messe nere. “Come mai tutta questa attenzione per le ostie consacrate”, si domandano alcuni fedeli, visibilmente scossi per l’accaduto. Al momento, nessun riscontro investigativo.




Presidenza del Consiglio comunale, Di Mauro (Mpa): "C'è un accordo, spetta a noi"

“C’erano degli accordi scritti e non vorrei essere costretto a mostrare le carte…”. Il tono non è affatto minaccioso, ma vale comunque come avvertimento agli alleati di coalizione. Alessandro Di Mauro, nome caldo del Mpa nella corsa per la presidenza del Consiglio comunale di Siracusa, “svela” il contenuto dell’intesa. “Al tavolo del centrodestra regionale, d’intesa con i segretari provinciali dei partiti, era stato sottoscritto da tutti l’accordo secondo cui l’Mpa avrebbe potuto indicare un assessore nell’eventuale giunta Messina ed avrebbe avuto la presidenza del Consiglio comunale di Siracusa, in caso di buon risultato elettorale”, rivela l’esponente autonomista siracusano. Ed il “buon risultato” è poi arrivato.
Pertanto l’Mpa non ha intenzione di mollare la presa nonostante il pressing di Forza Italia e Fratelli d’Italia che rivendicano, invece, la presidenza del Consiglio comunale per Ferdinando Messina. “Gli accordi vanno rispettati. E invece loro stanno disattendendo le promesse con l’indicazione di Messina. Una mossa che andava condivisa prima”, analizza Di Mauro. Come dire che la proposta è arrivata fuori tempo massimo.
Il Movimento per l’Autonomia non arretra di un passo e rivendica anzi il suo ruolo in coalizione. “Abbiamo attivamente contribuito ad ottenere la maggioranza e la nostra lista è stata trainante. Queste erano le premesse e noi le abbiamo onorate”. Di Mauro si attende, quindi, che gli alleati facciano lo stesso con l’accordo sulla presidenza. “Anche perchè noi ci riconosciamo e vogliamo rimanere nell’alveo del centrodestra. Se puntano a dividerci al nostro interno, non ci stanno riuscendo. Siamo un gruppo compatto. Ma se non ci vogliono, lo dicano chiaramente”, aggiunge senza peli sulla lingua. E pare rivolgersi implicitamente a Fratelli d’Italia che pone la questione Messina sul livello della “fedeltà” politica. “Posizioni tipo ‘o con me, o contro di me’ non funzionano in una coalizione”, taglia corto Di Mauro. E il clima si scalda in previsione di un imminente tavolo provinciale del centrodestra.




Generazione troppo "digital", Gilistro lancia l'allarme hikikomori: "Salviamo i bambini"

Allarme hikikomori: sempre più giovani si estraniano dalla società e vivono da eremiti in un mondo tutto loro. Colpa di un uso eccessivo e non controllato dei dispositivi digitali e dei social. “Dobbiamo fermarci finché siamo in tempo, o i cellulari distruggeranno i nostri ragazzi”, dice Carlo Gilistro a pochi giorni dall’avvio delle Feste Archimedee. E’ la manifestazione ideata dal pediatra siracusano dieci anni addietro, per dare spazio alla socialità ed al talento di giovani e giovanissimi. Quest’anno, nel decennale, abbinato all’appuntamento nel centro storico di Siracusa (dal 29 giugno al 2 luglio) c’è anche il monito contro l’uso sconsiderato di smartphone, tablet e social network da parte di bambini e ragazzini in tenera età. Pediatra e deputato all’Ars, Carlo Gilistro dal 2012 coltiva il sogno di far diventare Siracusa ‘Città dell’infanzia’.
“Avevo intuito sin da allora i percoli insiti nell’uso delle nuove tecnologie e che il cellulare poteva diventare il peggiore baby sitter. Smartphone e social rappresentano oggi un enorme pericolo, in continua ascesa, per i bambini dai 7 ai 12 anni, parecchi dei quali presentano già pesantissimi sintomi somatoformi causati dalla dipendenza dal digitale: attacchi di panico, ansia, tossi piccose e disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia)”, spiega Gilistro. “Questi bambini arrivano spesso da me dopo essersi sottoposti ad inutili radiografie e perfino tac. Ma a volte basta solo sentirli tossire per capire che il loro nemico è il cellulare”.
Tre sono, soprattutto, i campanelli d’allarme che il pediatra siracusano invita a non sottovalutare: “l’assenteismo dalla scuola, l’abbandono delle attività sportive e l’allontanamento dai gruppi dei coetanei da parte dei ragazzi”.
Le soluzioni? “Giocare in strada, la socialità estrema, l’arte in tutte le sue forme, lo sport”, elenca Carlo Gilistro. E non a caso sono ingredienti delle Feste Archimedee che hanno in programma laboratori di pittura, fotografia e un grande torneo di scacchi che vedrà ad Ortigia ben 40 tavoli con partite in contemporanea.
Ma servirebbe anche una norma ad hoc, secondo il pediatra e deputato siracusano. “In Francia – dice – c’è un progetto di legge che mette un limite minimo d’età all’uso dei cellulari. Col mio staff sto ragionando a qualcosa del genere anche all’Ars, da dove potrebbe partire una legge voto per indurre il Parlamento nazionale a legiferare in tal senso”.