A che punto sono i lavori per lo stadio De Simone? Parla l’assessore allo Sport, Giuseppe Gibilisco

Proseguono i lavori allo stadio Nicola De Simone. Dopo l’avvio di alcuni interventi, come la sostituzione dei “pezzi” di manto in sintetico ormai andati e la manutenzione per il sistema che assicura l’acqua calda negli spogliatoi inclusi i necessari chiller, l’assessore allo sport del Comune di Siracusa ai microfoni di SiracusaOggi.it ha ribadito la volontà e l’impegno nel proseguire il progetto di rinnovamento dello stadio.
“Procederemo con la sistemazione delle torri faro e l’ubicazione di tutti i seggiolini dello stadio”, ha detto Gibilisco.
Sulle tempistiche, l’assessore è chiaro: “C’è un cronoprogramma da rispettare e per la fine di questa estate speriamo di vedere la giusta luce, così come richiesto dalla Lega Pro”, ha sottolineato.




Progetto Legalità, i Carabinieri incontrano gli studenti dell’Istituto “Silvio Pellico” di Portopalo

I Carabinieri di Portopalo di Capo Passero, alla presenza del Comandante della Compagnia, Capitano Mirko Guarriello, hanno incontrato gli studenti delle seconde e terze classi della Scuola Secondaria e delle classi quinte della Scuola Primaria dell’Istituto “Silvio Pellico”.
Non si fermano gli incontri tenuti dai militari nell’ambito del progetto di diffusione della cultura della legalità tra i giovani promosso dal Comando Generale dell’Arma in collaborazione con il MIUR.
Il Capitano Mirko Guarriello e il Comandante dei Carabinieri di Portopalo di Capo Passero, Mar. Ca. Antonio Guarino, hanno affrontato con i ragazzi temi quali bullismo, cyberbullismo e i rischi legati all’uso inconsapevole e imprudente dei social network, con particolare riferimento alla pubblicazione di foto e dati sensibili e alle conseguenze psicologiche e penali che derivano da tali comportamenti.




I ragazzi e gli operatori di “Augusta Project” in visita dai Vigili del Fuoco

I “ragazzi” e gli operatori dell’associazione no-profit “Augusta Project” si sono recati in visita al distaccamento dei Vigili del Fuoco di Augusta. L’iniziativa, nata da un progetto di “conoscenza del territorio e delle istituzioni”, ha permesso ai ragazzi di scoprire il mondo dei Vigili del Fuoco e conoscere così i mezzi e le attrezzature di soccorso in dotazione ai Corpo Nazionale, le procedure di allertamento in caso di emergenza ed i principali comportamenti finalizzati alla sicurezza da adottare nel contesto della vita quotidiana.
L’associazione no-profit “Augusta Project” opera nel campo dell’inclusione delle persone con disabilità e nel miglioramento della loro qualità di vita e di quella delle loro famiglie.




Cna Siracusa, Gabriele Aletta nuovo Presidente del Comparto Ottici

Il comparto degli ottici aderenti a CNA Siracusa ha rinnovato la propria rappresentanza, eleggendo Gabriele Aletta di Carlentini come Presidente per il prossimo quadriennio. L’elezione si è svolta alla presenza del Segretario Territoriale di CNA Siracusa, Gianpaolo Miceli, e della Presidente di CNA Siracusa, Rosanna Magnano.
La nomina di Aletta, operatore del settore, è avvenuta al termine di un confronto sulle esigenze e le prospettive della categoria. Le discussioni si sono concentrate in particolare sulle agevolazioni e investimenti per il settore, le forme di sostegno per la riqualificazione delle attività, gli investimenti in attrezzature, le prospettive normative del settore e la sua salvaguardia, considerata l’importanza nell’ambito delle professioni imprenditoriali sanitarie del territorio e della Sicilia.
“L’obiettivo è quello di strutturare un modello organizzativo che tenga conto delle necessità dei tanti operatori presenti nel territorio” – hanno dichiarato Gabriele Aletta e Rosanna Magnano – “Anche con la definizione di servizi specifici in convenzione o sviluppati direttamente dall’organizzazione”.




Carta (Mpa) chiede la definitiva assegnazione della statua del “Kouros” al Museo Archeologico di Lentini

Con un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e all’Assessore regionale per i Beni culturali e l’Identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, l’onorevole Giuseppe Carta ha sollecitato un intervento istituzionale per garantire la definitiva assegnazione della statua del “Kouros” al Museo Archeologico di Lentini. “La presenza del Kouros nel Museo di Lentini rappresenta non solo un’occasione straordinaria per arricchire il patrimonio archeologico della città, ma anche un atto di giustizia culturale – spiega l’on. Carta – Questo reperto, ricomposto con la “Testa Biscari” grazie all’intuizione del compianto assessore Sebastiano Tusa, deve trovare una sede stabile nel luogo a cui storicamente appartiene.” L’attuale esposizione temporanea della statua, concessa dal Museo Paolo Orsi di Siracusa, ha suscitato un forte interesse tra cittadini, associazioni e operatori culturali, che ne chiedono la sua definitiva collocazione nel museo lentinese. “Restituire il Kouros a Lentini significa riconsegnare alla comunità un simbolo identitario e valorizzare un sito archeologico di primaria importanza – conclude – Mi auguro che la Regione possa adottare ogni iniziativa utile per garantire questo risultato.”




Mostra “Testimoni di verità”: visita dei giornalisti del territorio di Lentini, Carlentini e Francofonte

“La mostra è un regalo ai cittadini, alle associazioni, studenti e ai giornalisti. Una mostra che ricorda i colleghi uccisi dalla mafia che consiglio di vedere a tutti’. E’ quanto ha dichiarato il tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Salvatore Di Salvo, che è anche segretario nazionale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana haaccompagnato la delegazione dei giornalisti di Lentini, Carlentini e Francofonte a visitare la mostra itinerante “Testimoni di verità” in corso nell’aula Falcone, all’interno del Liceo classico “Gorgia”. L’iniziativa è organizzata dall’Istituto superiore “Gorgia-Vittorini-Moncada” guidato dal dirigente scolastico Vincenzo Pappalardo e dal Lions club Lentini, presieduto da Maria Teresa Raudino, dagli “Amici di Giovanni Falcone”, dall’Ucsi Sicilia e Ucsi Siracusa, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti Sicilia.
La mostra dedicata ai giornalisti uccisi dalla mafia in Sicilia dal 1960 ad oggi e le loro vicende umane e professionali. Si inizia con Cosimo Cristina, ucciso il 5maggio 1960, Mauro De Mauro del giornale L’Ora, ucciso il 16settembre 1970, Giovanni Spampinato, il 27 ottobre 1972, Peppino Impastato, ragazzo appena ventenne ucciso il 9 maggio 1978, il grande professionista Mario Francese del Giornale di Sicilia, l’uomo di grande cultura come Giuseppe “Pippo” Fava,Mauro Rostagno, sociologo e guaritore di ragazzi drogati, ucciso il 26 settembre 1988. E ancora Beppe Alfano, ucciso l’8 gennaio 1993 e Maria Grazia Cutuli, morta in Afghanistan il 19 novembre 2001. La mostra nelle scorse settimane è stata ospitata al Parlamento europeo di Strasburgo, all’Istituto di cultura di New York e al Consolato italiano a Monaco.
A visitare la mostra una delegazione di giornalisti di Lentini, Carlentini e Francofonte composta da Luca Marino, presidente dell’Associazione “Cammino”, presidente della Fondazione “Ing. Vincenzo Pisano” e segretario del Rotary club di Lentini, Giuseppe La Rocca, direttore di Radio Elleuno, Angelo Lopresti, collaboratore del quotidiano “La Sicilia” e presidente della Zona 19 del Lions distretto 108Yb Sicilia, Gisella Grimaldi, collaboratrice del quotidiano “La Sicilia” e Marco Gazzola, freelance.
“Le loro storie hanno lasciato tracce profonde nella memoria di tutti e nella stessa storia della nostra Sicilia e nel mondo del giornalismo italiano – ha detto il tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti Salvatore Di Salvo -. L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ne ha sempre sottolineato e custodito l’impegno civile, anche organizzando la mostra che ne porta il titolo curata da Franco Nicastro in collaborazione con la Fondazione Ilaria Alpi. Senza tralasciare il fatto più che significativo che la stessa sede dell’Ordine siciliano si trova proprio in una villa sottratta alla mafia. La villa assegnata ai giornalisti è infatti parte del residence dove il capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, aveva trascorso con la famiglia il periodo più infernale della sua lunga latitanza. Proprio da qui Riina era uscito la mattina del 15 gennaio 1993 quando venne poi catturato, pochi mesi dopo le stragi del 1992”.
Testimoni di Verità è curata dal giornalista Franco Nicastro. Laureato in scienze politiche, questi è stato presidente della Fondazione Mandralisca di Cefalù e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, di cui è tuttora consigliere regionale. Oggi scrive per l’Ansa, culmine di una lunga carriera iniziata, sotto la direzione di Vittorio Nisticò, nella dinamica redazione de “L’Ora” di Palermo (di cui è stato anche vice direttore). La mostra chiuderà il 3 aprile prossimo.




Una statua per Enzo Maiorca, la sua Siracusa prepara l’omaggio. Ma come per Archimede…

Dopo il monumento ad Archimede, Siracusa si arricchirà di una nuova statua. E dovrà celebrare il mito di Enzo Maiorca. Da un illustre concittadino del passato, all’apneista dei record scomparso nel novembre del 2016, noto e amato anche per le sue battaglie in difesa del mare.
Il Comune di Siracusa, a cavallo tra il 2024 ed il 2025, ha pubblicato il bando di concorso internazionale per chiamare a raccolta idee e proposte realizzative. A fine aprile scadrà il termine per la presentazione delle domande ed un’apposita commissione decreterà il progetto vincitore che verrà poi realizzato. Il premio è di 5.000 euro, mentre ammontano a 90.000 euro le risorse messe a disposizione per la realizzazione della statua di Enzo Maiorca che verrà posizionata sul lungomare di Levante, nei pressi dell’Affaccio Maiorca.
In un primo tempo si era pensato a piazza delle Poste, interessata nei prossimi mesi da un progetto di riqualificazione. Ma gli spazi troppi ampi avrebbero finito per “inghiottire” alla vista la statua, come avvenuto nel caso del monumento di Archimede. Ecco, proprio considerando Archimede vengono in mente le critiche per le ridotte dimensioni della statua (circa tre metri, ndr). Difficilmente, spiegano alcuni esperti, sarà diverso per la statua di Enzo Maiorca. Insomma, gli amanti dei “colossi” potrebbero rimanere delusi. Non solo perchè le somme a disposizione non permetterebbero opere più maestose: sono soprattutto le norme paesaggistiche in vigore nel centro storico a stabilirlo. Per prassi, opere di questo tipo – quando stabili e non in esposizione temporanea – non possono superare i 3,30 metri. Cionondimeno, Enzo Maiorca rimarrà un gigante nella memoria collettiva siracusana ed internazionale.




Furti a ripetizione nelle ville, la paura dei residenti. La Polizia intensifica i controlli a Tremmilia

Tra le ville di traversa Sinerchia, zona di pregio incastonata poco sotto Belvedere, corre la paura. Da diverse settimane, nell’area residenziale esterna al perimetro urbano si susseguono furti nelle abitazioni. L’ultimo episodio, due sere addietro quando una donna – rientrando in casa – si è addirittura ritrovata a tu per tu con i ladri che stavano mettendo a soqquadro gli ambienti, alla ricerca di oggetti di valore. Terrorizzata, è fuggita temendo anche di essere aggredita. Un’esperienza terrificante per la diretta interessata, che fa il paio con gli episodi già denunciati alle forze dell’ordine. Una decina di furti consumati in quattro settimane circa. Ed il sospetto di una banda in azione, che ha preso a seguire e studiare le abitudini dei residenti per poi entrare in azione non appena le abitazioni sono “libere”.
I furti sono stati denunciati a Polizia e Carabinieri. Dalla Questura di Siracusa spiegano che le indagini sono in corso e che, per maggiore sicurezza, sono stati aumentati i controlli con pattuglie di passaggio a rotazione. Certo, la zona non aiuta: periferica, isolata, con abitazioni costruite per cercare proprio la tranquillità.
Per provare ad aumentare la soglia di vigilanza, è stata creata una chat di zona così i residenti si scambiano informazioni su movimenti sospetti e altro. Utili anche i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza.
Intanto, questa mattina servizio di controllo della Polizia di Stato rinforzato su Epipoli e Sinerchia. E’ il primo atto di un meccanismo di sorveglianza rafforzata per risolvere il caso.




Facciamo il punto sull’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa

Il parere favorevole espresso nei giorni scorsi dal Nucleo di Valutazione degli investimenti del Ministero della Salute “è un passaggio fondamentale”. La sottolineatura porta la firma – autorevole – di Guido Monteforte, commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. E chiarisce quanto sia importante quell’atteso via libera che, di fatto, apre le porte all’accordo per il finanziamento complessivo (inclusi i supplementari 124 mln ex art 20, richiesti a luglio 2024 per far fronte ai nuovi costi) tra Regione e Ministero.
Avrete anche letto della necessità di un ulteriore passaggio consultivo, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Si tratta però di due percorsi autonomi e distinti, tra i quali il più complesso e problematico era quello appena superato, con prescrizioni di poco impatto. Serve però anche il via libera del CSLP per assicurare al progetto del nuovo ospedale il marchio della corretta progettazione tecnica (anche se è già certificato Rina, ndr).
Secondo gli addetti ai lavori, dovrebbe trattarsi di una mera formalità. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha infatti già avviato una prima analisi sul progetto, nel corso di un incontro a Roma a cui hanno partecipato i progettisti, il Rup e il commissario Monteforte. Sono stati chiesti alcuni chiarimenti, dallo scorso 10 marzo già sul tavolo del CSLP. Il parere tecnico è adesso atteso entro aprile, maggio al più tardi.
Una volta incamerata la sostenibilità finanziaria (parere del Nucleo di Valutazione investimenti) e la sostenibilità tecnica (Consiglio superiore dei lavori pubblici), la struttura commissariale guidata da Guido Monteforte potrà procedere con l’approvazione definitiva del progetto e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, urgente e indifferibile.
Solo dopo si potrà sbloccare la procedura per gli espropri ed avviare la progettazione esecutiva. Tutto per arrivare entro l’anno alla pubblicazione della gara d’appalto.
Il nuovo ospedale di Siracusa sarà un Dea di II Livello, il massimo dell’offerta sanitaria pubblica in Sicilia, con 438 posti letto (26 di terapia intensiva). Il costo complessivo dell’opera ammonta a circa 420 milioni di euro: 372 per la struttura ed i parcheggi; 48 circa per l’acquisto di attrezzature.
Quanto a reparti e specialità, l’Asp di Siracusa si è mossa in anticipo. A novembre dello scorso anno ha richiesto all’assessorato regionale di autorizzare in fretta aree di medicina come chirurgia toracica, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia plastica, chirurgia pediatrica, neurochirurgia e cardiochirurgia. Questo per evitare di ritrovarsi con un ospedale costruito con reparti “vacanti”, in attesa del via libera regionale. Come detto, un anticipo sui tempi per inserire la previsione del nuovo ospedale di Siracusa nella rete ospedaliera siciliana ed evitare ancora lungaggini.




Vigili del Fuoco, il lungo “programma di spostamento” nella nuova sede della Pizzuta

La definizione tecnica è “attivazione presidio nuova sede centrale” ma altro non è che il trasloco dalla caserma di via Von Platen al nuovo comando realizzato alla Pizzuta. Un iter per step attualmente in corso, a guida del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Siracusa.
Come confermano i sindacati Usb-Conapo, con i segretari Anzalone e Di Raimondo, “a breve inizieranno le forniture di impianti e apparecchiature”. Ci sono da acquistare anche gli arredi, con una somma appositamente destinata da Roma, sebbene inferiore alle previsioni. Secondo alcune indiscrezioni, poco meno di 170.000 mila a fronte di una necessità stimata in 200 mila.
Per evitare che qualcuno possa “approfittare” delle nuove forniture in arrivo – che saranno subito piazzate all’interno della nuova caserma – è stato disposto lo spostamento di personale operativo alla Pizzuta. Oltre ad essere impegnati, con i relativi automezzi, negli ordinari compiti di intervento, assicureranno con la loro presenza che nessuno si intrufoli per rubare o vandalizzare arredi e attrezzature.
Gran parte degli arredi e dei materiali oggi presenti in via Von Platen, in ogni caso, verranno trasferiti con appositi mezzi dei Vigili del Fuoco nella nuova sede. Questo, però, potrebbe essere uno degli ultimi passaggi nel programma di spostamento stilato dal comando provinciale.
La situazione degli impianti (idrico, elettrico, climatizzazione) nella nuova sede della Pizzuta è stata verificata e risulta performante per tutte le necessità dei Vigili del Fuoco. A richiedere più tempo potrebbe allora essere l’allestimento della sala radio e le fasi di cablaggio. In una prima fase, saranno approntati collegamenti radio quanto meno per garantire le comunicazioni tra la sala operativa della sede attuale e il nuovo presidio.
Ad aprile atteso un aggiornamento sullo stato dell’arte del programma di spostamento.