Lo fermano alla guida col cellulare, in auto gli trovano la droga. Denunciato 30enne

Un trentenne di Ragusa è stato denunciato dalla Polizia Stradale per spaccio di stupefacenti. Gli agenti lo hanno fermato in autostrada, la Siracusa-Catania, perchè sorpreso alla guida col telefonino. Insospettiti dai suoi precedenti, lo hanno sottoposto a perquisizione personale, poi estesa al veicolo.
I controlli hanno permesso di rinvenire un ingente quantitativo di droga in possesso del fermato, il quale avrebbe ammesso che parte della sostanza era destinata alla vendita a terzi.




Truffa e violenza privata, 49enne dovrà scontare 5 anni e 10 mesi di carcere

Cinque anni e dieci mesi di carcere. Dovrà scontarli un pregiudicato 49enne per i reati di truffa e violenza privata commessi nel territorio nazionale, tra il 2010 e il 2019. I Carabinieri di Noto hanno arrestato l’uomo, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, in esecuzione di un provvedimento di pene concorrenti emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Ancona. Il 49enne, inoltre, è stato condannato al pagamento della pena pecuniaria di 1750 euro. L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




VIDEO. Oncoematologia all’Umberto I, Ematologia al Muscatello: parla il manager della sanità siracusana

La riorganizzazione dei servizi sanitari tra gli ospedali di Augusta e Siracusa è stata illustrata da Alessandro Caltagirone. Il reparto di Ematologia e l’attività ambulatoriale di Oncoematologia, cosa cambia dal primo aprile? Ospite di FMITALIA, il dg dell’Asp di Siracusa ha spiegato che le analisi condotte hanno evidenziato che i due terzi dell’utenza di Oncoematologia proviene da Siracusa e dalla parte sud della provincia. “Per creare servizi omogenei, abbiamo ritenuto opportuno avvicinare il servizio a Siracusa”.
Augusta non smobilita. Al Muscatello, infatti, con il reclutamento di 3 nuovi ematologi (più il primario) si potranno attivare posti letto di ematologia che prima non c’erano. “Oncoematologia lo portiamo a Siracusa, senza posti letto, ed evitiamo che molti debbano viaggiare per curarsi”, aggiunge Caltagirone.




Sanità, Gennuso (FI) difende la riorganizzazione di oncoematologia ed ematologia

“La scelta dell’Asp di Siracusa di riordinare e riorganizzare i servizi di Oncoematologia ed Ematologia in provincia è giusta, apprezzabile e condivisibile, ma allo stesso tempo va spiegata bene: Augusta e i pazienti dell’ospedale Muscatello non perderanno nulla in termini di servizi e cure, mentre a Siracusa nascerà un nuovo reparto che avrà l’obiettivo di agevolare le cure per i soggetti fragili che risiedono nella zona montana o nella zona sud della provincia”. A dirlo è il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso dopo la recenta possibilità che vede l’Asp di Siracusa impegnata nella riorganizzazione dei servizi di Oncoematologia ed Ematologia in provincia, con novità che riguarderanno l’ospedale Muscatello di Augusta e l’ospedale Rizza di Siracusa.
“Non si può continuare a giocare con il diritto alla salute dei cittadini, non possono esistere pazienti di Serie A o pazienti di Serie B – prosegue Gennuso – Mi è dispiaciuto molto leggere dichiarazioni allarmistiche e contrarie nei confronti di questa scelta dell’Asp, tra cui quelle dell’Onorevole Luca Cannata che avrà sicuramente malcompreso questa importantissima riorganizzazione. Una decisione quella dell’Asp che ha trovato anche la condivisione dell’Ail di Siracusa, Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma, che si augura non vengano posti ostacoli a questa riorganizzazione che nulla toglie ad Augusta e che permetterà a tanti pazienti di accorciare i tempi nel raggiungere il luogo di cura. Anche io mi auguro non ci siano ostacoli: chiedo alla Politica di evitare di far perdere tempo all’Asp, perché poi sembra che si sia più interessati ad altro invece di pensare al bene della comunità”.




Oncomatologia di Augusta, Cannata (FdI) replica a Gennuso (FI): “Serve chiarezza e non polemiche”

Non accenna a spegnersi la polemica sulla possibilità che vede l’Asp di Siracusa impegnata nella riorganizzazione dei servizi di Oncoematologia ed Ematologia in provincia, con novità che riguarderanno l’ospedale Muscatello di Augusta.
“Ho presentato un formale accesso agli atti all’Asp di Siracusa e attendo una risposta chiara e ufficiale al fine di avere la certezza di un potenziamento effettivo dei servizi sanitari sia per Augusta che per Siracusa e non mi pare che Riccardo Gennuso sia il portavoce, il difensore o l’avvocato dell’Azienda Sanitaria, né che abbia un ruolo nel fornire anticipazioni sui documenti ufficiali e sulle decisioni intraprese”. A dirlo è Luca Cannata, deputato alla Camera e vicepresidente della Commissione Bilancio, che replica alle dichiarazioni del deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, sulla riorganizzazione dei servizi di Oncoematologia ed Ematologia in provincia di Siracusa. “La richiesta avanzata come sollecitato da cittadini e istituzioni locali – aggiunge – è di accedere agli atti amministrativi per comprendere il futuro del reparto di Oncoematologia di Augusta e verificare se vi sia un suo trasferimento e chiusura e se ciò sia stato deciso con un atto formale dell’Assessorato Regionale alla Salute o se sia una scelta unilaterale dell’ASP di Siracusa. Nessun allarmismo né polemiche pretestuose, ho chiesto trasparenza su una decisione che coinvolge la salute dei cittadini dell’area industriale di Augusta, Priolo e Melilli”.
Accoglie poi con favore le parole del presidente dell’AIL di Siracusa, Claudio Tardonato, e condivide pienamente il principio secondo cui il diritto alle cure deve essere garantito in maniera equa e accessibile a tutti i pazienti della provincia. “Avere l’istituzione di un nuovo reparto di Oncoematologia a Siracusa laddove possibile in aggiunta ad Augusta anzi – sottolinea – trova il mio supporto e ritengo fondamentale che i servizi sanitari vengano potenziati su tutto il territorio, proprio per venire incontro alle esigenze di chi combatte ogni giorno contro gravi patologie. L’obiettivo non deve essere però quello di spostare le cure, ma di aumentarle, garantendo piena funzionalità e potenziamento dei servizi sia all’Umberto I di Siracusa sia all’ospedale Muscatello di Augusta in un quadro complessivo di garanzia dei servizi sanitari erogati da tutti i presidi ospedalieri della provincia”. Cannata sottolinea la necessità di affrontare con serietà il tema del potenziamento del presidio ospedaliero di Augusta, riconosciuto a livello regionale come un punto strategico nella rete ospedaliera. “Invece di smantellare servizi essenziali, bisognerebbe accelerare gli interventi previsti – evidenzia -. Sono quindi totalmente d’accordo con il presidente dell’AIL quando dice che la priorità deve essere quella di migliorare le cure oncoematologiche nella nostra provincia. E proprio per questo chiedo che il Muscatello venga rafforzato e non depotenziato. L’Oncoematologia ad Augusta deve essere mantenuta e potenziata, perché è un punto di riferimento per un territorio con un’alta incidenza di patologie oncologiche legate alla presenza dell’area industriale. Il diritto alla salute deve essere tutelato senza che nessuna zona venga penalizzata”. Il Muscatello è stato scelto proprio per dare un presidio essenziale a una zona che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di salute pubblica: “È quindi una scelta di logica sanitaria garantire ai pazienti cure vicine al proprio territorio, senza costringerli a spostamenti che aggravano il loro disagio”. Infine, Cannata invita a non strumentalizzare la questione e a mantenere il dibattito su un piano istituzionale: “Chi rappresenta i cittadini dovrebbe preoccuparsi di garantire il massimo della chiarezza su temi così delicati, non di polemizzare con chi chiede risposte nell’interesse della collettività – concude – La soluzione non è togliere, ma potenziare. Si tratta di una questione di efficienza sanitaria e di rispetto per tutti i pazienti della provincia. Io proseguo il mio lavoro con serietà per ottenere risposte concrete, e sono certo che anche l’AIL potrà essere un interlocutore prezioso per raggiungere questo obiettivo e vedere sia Siracusa che Augusta potenziate. Gennuso invece impari a rispettare il diritto legittimo alla trasparenza e chiarezza. Attendiamo di leggere gli atti adesso da parte dell’ASP di Siracusa per fare definitiva luce sulla vicenda e garantire una sanità realmente vicina ai cittadini a tutti”.




Oncoematologia, interviene l’Ail Siracusa: ”Inspiegabile contrarietà a danno dei malati oncologici”

“Noi dell’Ail, Associazione italiana contro le leucemie, non siamo esperti di politica, ancorché avvertiamo, invece, il bisogno di una politica serena, equilibrata, ragionevole, in grado di non mischiare allarmistiche soluzioni affrettate a danno di malati oncologici, in particolare di quelli colpiti da leucemia, linfomi, mieloma e altre malattie del sangue”. A dichiararlo è Claudio Tardonato, presidente Ail Siracusa, che interviene sulla vicenda legata al possibile trasferimento di Oncoematologia da Augusta a Siracusa.
“A fianco degli ammalati, diciamo subito che siamo oltremodo sorpresi di leggere le sorprendenti e ingiustificate contrarietà di soggetti politici che, a nome delle istituzioni (quali?), si mostrano contrari all’estensione del reparto di Oncoematologia a Siracusa.
Occorre, con onestà, chiarire che non si tratta di alcuno “scippo” all’Ospedale di Augusta, dacché l’unità operativa di Ematologia del Muscatello, a cui si augura di aprire nuovi posti letto, continuerà regolarmente la propria attività diagnostico-terapeutica sotto la conduzione del primario dottore Floridia.
Con pragmatismo, semmai, bisogna apprezzare la saggia decisione dell’Asp di Siracusa di accrescere la fruizione dei servizi sanitari oncologici, anche, all’Ospedale Umberto I. Perché si avranno, a beneficio della collettività, due unità indipendenti e idonee ad erogare gli stessi standard di cure.
L’obiettivo di creare un nuovo reparto a Siracusa, la cui responsabilità sarà affidata alla dottoressa Cotzia è quindi e unicamente quello di agevolare gli oltre 4.000 accessi, ripetiamo 4.000 accessi di soggetti fragili, dichiarati invalidi, molti dei quali residenti nei comuni a Sud di Siracusa e nelle zone montane, a cui non può essere negato il diritto di avvalersi del trattamento di chemioterapia il più possibile vicino alla propria residenza.
Lo vogliono anche i parenti degli ammalati, imposti all’accompagnamento per fare curare i propri congiunti, taluni residenti a Portopalo e zone limitrofe, costretti a percorrere inutili chilometri, sacrificando onerose giornate lavorative.
L’auspicio che si propone la nostra associazione è quello che non vengano opposti ostacoli tesi a migliorare nella nostra provincia le cure oncoematologiche e di facilitare allo stesso tempo i sofferenti della gravosa malattia.
La nostra associazione di sicuro non rimarrà inerme di fronte a coloro che prenderebbero decisioni diverse dal buon senso e dalla trasparente logica mirata a favorire i pazienti con serie patologie”.




Centri di raccolta e proteste, Bandiera: “La nostra volontà non cambia, no Ccr in via Lauricella”

“La nostra volontà è sempre aderente alle dichiarazioni pubbliche dei giorni scorsi”. Così il vicesindaco Edy Bandiera risponde alla richiesta di chiarimenti sulle intenzioni dell’amministrazione comunale circa la realizzazione dei centri di raccolta in città. Tradotto: conferma l’intenzione di non costruirne più uno in via Lauricella come, invece, inizialmente indicato. Era il 2023 e, all’epoca, nessuna voce critica si levò dai banchi della politica o dai territori, all’annuncio del finanziamento Pnrr e delle tre aree scelte.
Nel frattempo, quello di Mazzarrona è uscito dal quadro e si va verso il definanziamento dopo il parere negativo della Soprintendenza, per la presenza di una latomia. Montano le proteste, invece, attorno a quelli previsti alla Pizzuta e ad Epipoli. Per il primo, il sindaco Italia disse pochi giorni addietro, in Consiglio comunale, che non sarebbe più stato realizzato in via Lauricella, per la felicità dei residenti preoccupati dal ritrovarsi con il ccr a pochi metri dai balconi. Ma nei giorni scorsi è stata allestita l’area di cantiere, cosa che ha allarmato i comitati spontanei che adesso chiedono in coro un documento che metta nero su bianco lo stop ai lavori.
“Non lo vogliamo fare lì. Ci si è resi conto, passando dai progetti su carta alla visione della realtà dei luoghi, che la scelta non era stata la migliore. Purtroppo può capitare quando si è costretti a lavorare in velocità, visti i tempi imposti da finanziamenti come quelli del Pnrr. Nella premura, non si sono fatte tutte le valutazioni del caso. Condividiamo la non opportunità di quella scelta”, dice ancora Bandiera a SiracusaOggi.it. “Per questo abbiamo chiesto agli uffici di individuare altri siti, più indicati per la fattibilità dell’opera”. Una ricerca attualmente in corso e che, non appena produrrà risultati, porterà il Comune di Siracusa a discutere con la ditta che si è aggiudicata i lavori della possibilità di un accordo bonario per lo spostamento del cantiere. Operazione, questa, che non dovrebbe rivelarsi troppo complessa. Ma sino a quel momento, difficilmente Palazzo Vermexio potrà fornire quel “documento” richiesto dai comitati che stanno convogliando la protesta.
“Con alcuni residenti ho parlato ed ho spiegato la situazione. Sempre per chiarezza, non posso nascondere anche il rischio di perdere i finanziamenti. E questa sarebbe però una sconfitta per la città. Sono certo che tutti ci muoveremo con grande attenzione e con equilibrio”, aggiunge Edy Bandiera.




No al Ccr Lauricella, i residenti costituiscono il Comitato Monsignori: “Possibili azioni legali”

Si è costituito ufficialmente al termine della prima assemblea, nella tarda serata di ieri, il nuovo Comitato di quartiere “Monsignori”, composto dai residenti della zona alta della città che in queste settimane stanno protestando contro la realizzazione del Ccr Lauricella. Nella sala parrocchiale del Sacro Cuore si sono dati appuntamento un centinaio di cittadini. Del direttivo del nuovo comitato fanno parte: Giuseppe Pisasale, presidente, Giuseppe Carnazzo, suo vice, Giancarlo Barca, segretario, i consiglieri Alberto Frontino, Giuseppe Saccuzzo e Riccardo De Luca ed infine il tesoriere Danilo Intelisano. “Obiettivo principale del comitato- spiega il direttivo-è rappresentare in modo ufficiale e legale le istanze dei residenti, soprattutto
opporsi fermamente alla realizzazione del Centro Comunale di Raccolta (CCR) in via Monsignor Gozzo e via Monsignor Lauricella”. L’assemblea di ieri è stata l’occasione per ribadire le ragioni del no. “Il CCR-tornano a spiegare i residenti- verrebbe costruito in un’area urbanisticamente non idonea (classificata come S1, destinata a scuole e asili nido).L’impatto negativo sulla qualità della vita sarebbe enorme: traffico pesante, odori sgradevoli, rischio incendi e svalutazione degli immobili. L’Amministrazione -l’accusa del comitato “Monsignori”- non ha rispettato le promesse fatte ai cittadini e non ha fornito nessun documento ufficiale che giustifichi questa scelta”. Il comitato ritiene di poter colmare, con la propria attività, una lacuna emersa in questi mesi, quando le “richieste dei cittadini sono state ignorate. Saranno adesso rappresentate le necessità del quartiere in maniera univoca”. Il nuovo organismo ha chiarito l’intenzione di collaborare “con l’amministrazione comunale per la riqualificazione delle aree abbandonate, in una zona abbandonata all’incuria da oltre 10 anni”. A questo proposito parte la richiesta di “interventi concreti, per migliorare i servizi, il decoro urbano e la sicurezza della zona. Diciamo basta alle mancate risposte: il Comune deve ascoltarci e rispondere con chiarezza alle nostre richieste”. Il comitato non esclude la possibilità di portare avanti azioni legali ed istituzionali per fermare la realizzazione del Ccr. In realtà, che il centro comunale di raccolta di via Lauricella non debba farsi è stato dichiarato anche dal sindaco, Francesco Italia. Ad oggi, tuttavia- motivo di preoccupazione dei residenti -non sarebbero stati prodotti documenti in merito e l’impresa aggiudicataria avrebbe apposto i cartelli di inizio cantiere”.




Consiglio comunale di Siracusa, Barbone e Zappalà aderiscono al Gruppo Misto

Il Consiglio comunale, in prosecuzione di seduta, ha bocciato la mozione presentata dai consiglieri Paolo Romano e Paolo Cavallaro avente ad oggetto la richiesta di inserire informazioni puntuali ai cittadini sui dati della raccolta differenziata.
In particolare i due consiglieri chiedevano di riportare negli avvisi di pagamento del tributo le percentuali dell’anno precedente ed il ricavato per il Comune con il conferimento ai consorzi di plastica, carta e vetro. Dopo la discussione alla quale hanno dato il loro contributo, oltre ai proponenti, anche i consiglieri De Simone, Scimonelli, Buccheri, Vaccaro, Ricupero e l’assessore Cavarra, l’Aula non ha approvato la mozione Cavallaro Romano.
Il consigliere Sara Zappulla ha successivamente illustrato la mozione, firmata anche da Massimo Milazzo e Angelo Greco, che trasforma in atto formale le conclusioni del consiglio comunale aperto del 10 febbraio sulla zona industriale. Il documento impegna il Sindaco a fare “propria la richiesta di convocazione di un incontro sul territorio alla presenza del Prefetto, dei Sindaci, della Deputazione nazionale e regionale, delle forze sindacali, delle rappresentanze degli industriali, del Ministro dello Sviluppo Economico e del Governo regionale affinché le proteste e proposte del territorio possano trovare ascolto e riscontro” nei Governi regionale e nazionale, “affinché il territorio possa avere piena consapevolezza della crisi in essere e piena rappresentanza nella definizione degli obiettivi da raggiungere”.
Al termine del dibattito, al quale hanno dato il loro contributo i consiglieri Paolo Romano, Bonafede, Greco, Firenze, Gallitto, Marino, l’Aula ha approvato la mozione presentata dal Pd.
Con una nota inviata al presidente Di Mauro, i consiglieri Alessandra Barbone e Francesco Zappalà hanno comunicato il loro passaggio al Gruppo Misto.




Differenziata, la mozione di FdI che piace anche all’assessore finisce bocciata dal Consiglio

Rumoreggia il gruppo consiliare di FdI dopo la bocciatura di una mozione che “provava a fornire un contributo all’incremento delle percentuali della raccolta differenziata, ferma da tempo a circa il 50%”. Lo spiega il consigliere Paolo Cavallaro, firmatario della proposta insieme a Paolo Romano.
“I cittadini che ricevono le bollette della Tari, sarebbero stati informati non solo sugli importi da pagare ma anche sulle performance del servizio con pubblicazione delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte nell’anno precedente e gli importi incassati dal Comune l’avvio a riciclo delle frazioni carta, vetro e plastica.
Insomma i cittadini sarebbero stati messi in condizione di monitorare l’andamento della raccolta differenziata e sarebbero stati invogliati a fare sempre meglio. Ma la nostra proposta non è stata accolta”, spiega Paolo Cavallaro.
“Siamo lieti dell’intervento dell’assessore Cavarra che ha apprezzato il lavoro costruttivo di Fratelli d’Italia, stigmatizziamo, invece, l’atteggiamento prepotente di una maggioranza consiliare che non solo, facendo cadere ieri il numero legale, ha costretto i cittadini a sopportare i costi di un’altra seduta, ma ha avviato da tempo un metodo basato sull’arroganza dei numeri. È un atteggiamento sprezzante, volto a bocciare pregiudizialmente tutto ciò che viene dall’opposizione”, accusa FdI.
“Succede cos’ che, nonostante l’invito dell’assessore Cavarra a votare favorevolmente, confermando i pareri favorevoli degli uffici, la maggioranza consiliare, astenendosi, di fatto ha bocciato la proposta di buonsenso. Aspettiamo allora con ansia che l’amministrazione porti in aula soluzioni concrete ai problemi che attanagliano i cittadini e il territorio”.