Pd, M5S, Avs e Controcorrente: “Rimozione assessori DC è solo maquillage”

Per le opposizioni la mossa con cui Schifani ha rimosso dirigenti e assessore della DC dal governo regionale “Non può bastare”. Lo sostengono in una nota congiunta Pd, M5S, Avs e Controcorrente. Per le opposizioni si tratta “di un’operazione di maquillage”. E attaccano: “Rimuovere dirigenti e assessori che si sono rivelati politicamente poco più che prestanome è l’ennesimo tentativo di Schifani di non assumersi mai fino in fondo le proprie responsabilità. È lui il capo del governo regionale che ha proceduto ad una vergognosa spartizione dei manager della sanità. È sotto i suoi occhi che gli assessorati si sono trasformati in centrali per favoritismi indecenti e i concorsi sono stati decisi a tavolino. Per questo deve andare a casa e liberare la Sicilia dalla cappa di inchieste, scandali e ruberie in cui la sua giunta l’ha fatta precipitare. È la sola possibilità per salvare questa Regione e darle un futuro. Per questo, ancora con più convinzione, saremo in piazza domani alle 15 sotto la presidenza della Regione in piazza Indipendenza, a Palermo per chiedere a gran voce che Schifani e il suo governo vadano a casa subito”.
La decisione del presidente della Regione arriva a pochi giorni dall’inchiesta sulla sanità siciliana con il coinvolgimento – tra gli altri – di Totò Cuffaro, del deputato regionale DC Pace e di altri personaggi vicini. Tra gli indagati, anche dirigenti e funzionari dell’Asp di Siracusa. Sotto la lente dei magistrati palermitani, la gara d’appalto per i servizi di ausiliariato dell’Azienda aretusea. Il sospetto è che l’aggiudicazione sia stata pilotata.

In foto da sx a dx: Carlo Gilistro (M5S), Nuccio Di Paola (M5S), Ismaele La Vardera (Controcorrente)




Donazione di organi, tre prelievi all’Umberto I. “Scelte di grande sensibilità”

Tre prelievi multiorgano nelle ultime due settimane sono stati eseguiti all’ospedale Umberto I di Siracusa. I donatori pazienti ricoverati nel reparto di Anestesia e Rianimazione diretto da Francesco Oliveri e deceduti per massiva emorragia cerebrale spontanea.
Sono stati prelevati fegato, reni e cornee dall’equipe dell’ISMETT di Palermo e dall’equipe di Oftalmologia dell’ospedale aretuseo, in sinergia con le varie Unità operative coinvolte e con il personale medico e infermieristico del reparto di Rianimazione e della Sala operatoria.
Le donazioni sono state possibili grazie alla generosità dei familiari che hanno espresso la non opposizione ai prelievi. Hanno collaborato il Coordinamento Aziendale per i Prelievi e i Trapianti diretto da Graziella Basso, il servizio 118 che ha seguito la logistica ed il Coordinamento regionale Trapianti per la tipizzazione tissutale e la valutazione d’idoneità degli organi.
“Dall’inizio di quest’anno sono stati eseguiti sette prelievi multiorgano, a conferma della grande sensibilità dei siracusani sul tema della donazione degli organi che registra in questa provincia una bassa percentuale di opposizioni”, spiega la Basso.
“Un risultato – afferma il direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione Francesco Oliveri – raggiunto per merito di un importante lavoro di squadra e della qualità delle cure prestate in Rianimazione, anche quando non conducono alla sopravvivenza del paziente”.
“Rinnovo ai familiari il cordoglio e la vicinanza di tutta l’Azienda – sottolinea il direttore sanitario Salvatore Madonia – e li ringraziamo per il grande gesto di altruismo che hanno compiuto in un momento così tanto doloroso”.




Mensa scolastica, altra ispezione a sorpresa dell’assessore Bandiera: “Carenze, pronta la sanzione”

L’assessore Edy Bandiera continua a puntare le sue attenzioni sulla refezione scolastica. Nel pomeriggio ha pubblicato un nuovo video, relativo ad una “visita” a sorpresa in un istituto comprensivo durante l’orario di arrivo e servizio del cibo preparato per gli studenti. Il filmato è stato pubblicato sui suoi canali social. In una prima fase, Bandiera aspetta all’interno di una stanza che arrivi il mezzo della ditta che gestisce il servizio. Un’insegnante referente mensa si occupa poi di prelevare un piatto, comune a quelli servizi agli studenti nella sala in cui consumano il pasto. Con l’ormai famosa bilancia, l’assessore si occupa di pesare le varie porzioni servite. In questo caso, si tratta di quanto previsto nel menu dello scorso venerdì, giorno in cui è stato realizzato il video.
Oltre a pesare gli alimenti, vengono riscontrati alcuni disservizi sulla fornitura: mancano i tovaglioli, il purè è in quantità insufficiente per tutti gli alunni e c’è anche una segnalazione relativa al formaggio per celiaci. L’assessore Bandiera anticipa pertanto l’arrivo di contestazioni e sanzioni economiche alla ditta che espleta il servizio mensa scolastica.




Via ai Media Education Day nelle scuole,Corecom Sicilia in prima linea per la cittadinanza digitale

Si è svolta questa mattina la prima tappa dei Media Education Day, le giornate promosse dal Corecom Sicilia dedicate alla diffusione delle buone pratiche legate alla navigazione responsabile in rete e all’uso consapevole dei social network.
L’iniziativa, rivolta agli studenti siciliani degli Istituti comprensivi e superiori, ha preso il via da Gela, con un doppio appuntamento che ha coinvolto oltre duecento alunni tra l’Istituto Comprensivo Gela-Butera e il Liceo TRED “Elio Vittorini”.
La mattinata si è aperta con l’incontro dedicato alle seconde classi dell’Istituto comprensivo “Gela-Butera”, diretto dal dirigente scolastico Rocco Trainiti, per la presentazione dell’Abbecedario della Media Education, la pubblicazione realizzata dal Corecom Sicilia e distribuita gratuitamente alle scuole.
Attraverso 21 parole-chiave, l’Abbecedario fornisce ai più giovani strumenti concreti e spunti di riflessione per potenziare le proprie competenze di cittadinanza digitale.
A seguire, protagonisti gli studenti della 4ª classe del Liceo TRED – Transizione ecologica e digitale “Elio Vittorini”, che hanno completato il percorso formativo di 14 ore previsto dal portfolio ministeriale di Cittadinanza Digitale ricevendo, alla presenza della dirigente scolastica Serafina Ciotta,il Patentino Digitale
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Andrea Peria Giaconia,presidente del Corecom Sicilia– è aiutare i ragazzi a sviluppare una piena consapevolezza dei loro comportamenti digitali. Vivere la rete in modo sicuro, responsabile e critico è oggi una competenza fondamentale di cittadinanza. La grande partecipazione di questa mattina a Gela conferma che la strada intrapresa è quella giusta: la scuola è un alleato decisivo per costruire insieme un ambiente digitale più sano e inclusivo.”
“Con la Media Education – ha aggiunto il commissario del Corecom Sicilia Aldo Mantineo, coordinatore del progetto – vogliamo fornire ai giovani non solo conoscenze tecniche, ma anche strumenti etici e culturali per orientarsi nella società digitale. È un percorso che cresce grazie alla collaborazione con dirigenti e docenti, veri protagonisti di questo cambiamento educativo.”
L’iniziativa rientra nel più ampio programma del Corecom Sicilia a sostegno dell’educazione digitale e della formazione civica in rete, con attività che proseguiranno nei prossimi giorni: mercoledì 12 novembre sarà la volta di Siracusa, dove i Media Education Day proseguiranno con incontri negli istituti “Elio Vittorini” e “Luigi Einaudi”.




Palazzolo in lutto, è morto don Angelo Caligiore. E’ stato parroco di San Sebastiano

Palazzolo piange la scomparsa di don Angelo Caligiore, per oltre cinquant’anni parroco della basilica di San Sebastiano. La camera ardente verrà allestita da domani, martedì 11, alle 15 nella Basilica di San Sebastiano.
I funerali si svolgeranno mercoledì 12 alle 15.
Era malato da tempo e nei prossimi giorni avrebbe compiuto 82 anni. Nel 2020 ha lasciato il suo ruolo al nuovo parroco don Salvo Randazzo, ma è rimasto in parrocchia ed ha continuato ad essere un punto di riferimento per l’intera comunità. Da parroco ha ricoperto il suo incarico con fermezza, impegno, con non poche difficoltà, ma soprattutto con tanta fede. A lui si devono tanti cambiamenti avviati negli anni nella parrocchia, ma anche nella vita comunitaria del paese.
Don Angelo è stato nominato parroco di San Sebastiano nel 1972. Ordinato sacerdote nel 1967, per alcuni anni è stato al servizio dell’Arcidiocesi di Siracusa per la quale si era occupato di promuovere le vocazioni sacerdotali. Poi la nomina a guida della parrocchia di Palazzolo. In occasione dei sui 80 anni, due anni fa, aveva detto di essere stato contento del servizio nella parrocchia. “Sono contento di essere stato qui – diceva – dei collaboratori che ho avuto, dei parrocchiani, del popolo di Dio, del comitato festa e dei giovani che sono cresciuti in questa parrocchia. Penso a molti di loro che hanno giocato nella terrazzina, nella sala giochi”. Ha cercato sempre di incoraggiare e sostenere i fedeli, anche nei momenti di maggiore sconforto. Si deve a don Angelo Caligiore anche la determinazione in tante scelte adottate per la festa di San Sebastiano. All’interno del comitato ha sempre avuto un ruolo decisivo e importante nelle decisioni portate avanti in questi anni. Tanti i cambiamenti in questi anni anche nel modo di vivere la propria fede tra i parrocchiani che ha incontrato.
Don Angelo Caligiore è stato poi testimone dei tanti lavori che sono stati realizzati in questi anni nella parrocchia. Gli interventi per la messa in sicurezza dell’edificio sacro, durati per molto tempo, ma anche gli ultimi che hanno portato alla sistemazione dei locali attigui alla basilica. E si devono a lui anche tante iniziative proposte per la vita comunitaria dei palazzolesi. Alla fine degli anni Settanta aveva promosso la Scuola biblica a San Sebastiano, un’iniziativa aperta a tutto il paese. E poi le processioni interparrocchiali come quella del Corpus Domini, organizzata con gli altri parroci, il pellegrinaggio di luglio alla Madonna delle Grazie che continua tuttora o la festa della Madonna Odigitria che prima si faceva la domenica dopo Pasqua adesso alla fine del mese di maggio.
E in una chiesa che ha una lunga storia alle spalle questo il messaggio che don Angelo lascerà. “Vorrei tanto – amava dire – che in ogni casa ci sia sempre un tempo nella quotidianità per pregare insieme tutti i giorni e per tutta la vita”.




Si è spenta Maria Pia Reale, iconica insegnante di educazione fisica e maestra di sport

Si è spenta a Siracusa Maria Pia Reale. Insegnante di educazione fisica al liceo Gargallo, è stata una figura di riferimento per la cultura dello sport giovanile. Ha seguito generazioni di studenti, con un sorriso sempre generoso e contagioso entusiasmo. Innegabile la sua impronta nel mondo scolastico aretuseo. Ma si è anche occupata di sport attivo, con corsi di avviamento al nuoto come istruttrice dell’Ortigia.
“Con il suo atteggiamento gioviale e materno, accompagnava i giovani nei primi tuffi, trasmettendo passione, tenacia e affetto”, si legge nel messaggio di cordoglio proprio dell’Ortigia.
La sua scomparsa vela di tristezza i visi di ex-allievi ed i colleghi, insieme a quanti hanno potuto conoscerla ed apprezzarla.




Bronzi di Riace, nuova luce sull’origine siracusana. Uno studio internazionale riapre il dibattito

Tornano a far discutere i Bronzi di Riace, capolavori dell’arte greca antica ritrovati nel 1972 nelle acque calabresi. Un nuovo studio pubblicato sull’Italian Journal of Geosciences (vol. 145, Società Geologica Italiana) rilancia con forza la “ipotesi siciliana” sulla loro provenienza, già formulata negli anni ’80 dall’archeologo statunitense Robert Ross Holloway.
Il lavoro – un’imponente ricerca pluridisciplinare di 42 pagine, frutto della collaborazione di 15 studiosi provenienti da sei università italiane (Catania, Ferrara, Cagliari, Bari, Pavia e Calabria) – intreccia geologia, archeologia, paleontologia, biologia marina e analisi metallurgiche per ricostruire le origini delle due statue.
Lo studio, intitolato “A Syracusan hypothesis on the origin of the Riace Bronzes: new investigations and a historical-scientific revision…”, aggiunge elementi decisivi al mosaico già tracciato dalle precedenti ricerche. Le analisi delle terre di saldatura e fusione hanno infatti confermato che i materiali utilizzati provengono da luoghi diversi. Le terre di saldatura, usate per assemblare le statue, provengono dalla foce del fiume Anapo a Siracusa mentre quelle impiegate nella fusione, ricche di granitoidi, mostrano forti analogie con i sedimenti del delta del Crati, in Calabria.
Questi risultati suggeriscono che i Bronzi potrebbero essere stati realizzati in sezioni separate in un’officina di Sibari, per poi essere saldati e collocati a Siracusa. Ciò rafforza l’ipotesi di una paternità legata a Pitagora da Reggio, scultore attivo alla corte dei Dinomenidi, la dinastia siracusana del V secolo a.C.
Un ulteriore filone della ricerca ha analizzato le patine di alterazione e il biota marino presenti sulle statue. I risultati indicano che i Bronzi giacquero per oltre due millenni in fondali profondi e scarsamente illuminati, compresi tra i 70 e i 90 metri, ben diversi dai bassi fondali di Riace (8 metri), dove sarebbero stati deposti solo pochi mesi prima del ritrovamento.
Le caratteristiche del deposito originario coincidono invece con quelle della costa ionica siracusana di Brucoli, in linea con quanto già ipotizzato da Holloway e più recentemente ripreso in articoli di Archeo (2024) e Archeologia Viva (2025).
Secondo gli studiosi, dunque, i Bronzi sarebbero stati recuperati nel mare siciliano e poi trafugati da archeotrafficanti che ne avrebbero simulato la scoperta a Riace nel 1972, in attesa di una vendita all’estero.
“La più grande novità di questa ricerca – spiegano Anselmo Madeddu e Rosolino Cirrincione, tra i coordinatori dello studio – è che per la prima volta si integra in un’unica proposta interpretativa il contributo di tutte le discipline coinvolte, restituendo una lettura coerente e completa della vicenda dei Bronzi. Nessuno mette in discussione la loro appartenenza al museo di Reggio, ma la loro storia va certamente riscritta”.
Madeddu, già autore del volume “Il mistero dei Guerrieri di Riace: l’ipotesi siciliana” (Algra Editore), aveva rilanciato l’idea di Holloway, fornendo le prime prove geologiche sulla provenienza siracusana delle terre di saldatura. Lo studio pubblicato adesso ne rappresenta un’evoluzione decisiva, con dati verificati e validati secondo i più rigorosi criteri scientifici internazionali.
“Questo lavoro mostra come la geologia possa dialogare con l’archeologia, offrendo strumenti preziosi per ricostruire la storia dell’uomo e dei suoi capolavori”, commenta Rodolfo Carosi, presidente della Società Geologica Italiana. “Le analisi condotte dai ricercatori delle Università di Catania e Ferrara – spiega – hanno applicato metodologie proprie delle scienze della Terra, come carotaggi, analisi mineralogiche e studio dei microfossili, per stabilire con rigore la provenienza delle statue. È un esempio virtuoso di ricerca multidisciplinare e un importante passo avanti anche per la Geologia Forense, applicata alla tutela dei beni culturali”.
I risultati dello studio saranno presentati al pubblico il prossimo 12 dicembre a Siracusa, nel corso di un incontro che vedrà riuniti tutti i ricercatori coinvolti. Un appuntamento atteso, che promette di riaccendere il dibattito su uno dei più affascinanti enigmi dell’archeologia mediterranea.




Blitz antidroga a Floridia, smantellata piazza di spaccio in Marina di Melilli

I Carabinieri hanno smantellato una piazza di spaccio, attiva a Floridia. Giovedì sera è scattato il blitz, in un appartamento disabitato di via Marina di Melilli.
L’intervento, effettuato dopo che i Carabinieri avevano monitorato la zona e notato un intenso via vai di persone, soprattutto nelle ore serali, ha permesso di sorprendere quattro uomini, rispettivamente un 33enne con precedenti penali e di polizia per reati inerenti gli stupefacenti e contro il patrimonio, un 32enne, un 29enne con precedenti di polizia per reati contro la persona e un minorenne, impegnati nel confezionamento di dosi di stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana.
Nel corso della perquisizione sono state rinvenute e sequestrate 168 dosi di cocaina, 100 grammi di hashish e 90 grammi di marijuana, oltre a 720 euro in banconote di vario taglio ritenute provento dell’attività di spaccio e a materiale vario per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.
Insieme ai Carabinieri della Tenenza di Floridia, nell’operazione sono stati coinvolti i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” ed unità cinofile del Nucleo Cinofili di Nicolosi.




Reinserimento di giovani che superano la dipendenza da droga: Ddl all’Ars

Un piano straordinario per offrire una reale possibilità di rinascita ai giovani che hanno superato la dipendenza da sostanze. È questo l’obiettivo del disegno di legge presentato all’Assemblea Regionale Siciliana dal deputato Carlo Auteri, primo firmatario, assieme ai colleghi Pace, Abbate, Giuffrida e Marchetta.
Il provvedimento nasce dalla consapevolezza che la cura dalla dipendenza “non può considerarsi completa senza un vero reinserimento nel tessuto sociale e produttivo. Troppo spesso, infatti, i giovani che riescono a portare a termine un percorso di disintossicazione si trovano a dover affrontare un nuovo ostacolo: la difficoltà di essere accettati dal mondo del lavoro. Una barriera che alimenta marginalità, stigma e, in molti casi, il rischio di ricadute”.
“Chi ha avuto il coraggio e la forza di uscire dal tunnel della dipendenza – afferma Auteri – non può essere lasciato solo nel momento più delicato, quello del ritorno alla vita normale. Questa legge vuole costruire un ponte tra il percorso terapeutico e il mondo del lavoro, offrendo strumenti concreti e dignità a chi ha scelto di ricominciare”.
Il disegno di legge prevede un insieme di misure volte a incentivare l’assunzione di giovani tra i 18 e i 40 anni che abbiano completato con successo un percorso di recupero in strutture accreditate. Le imprese che decideranno di accoglierli potranno beneficiare di sgravi contributivi e crediti d’imposta, ma anche di percorsi di tutoraggio e formazione dedicati, in collaborazione con i Ser.T. e con la rete regionale sulle dipendenze. Allo stesso tempo, la norma sostiene la creazione e l’ampliamento delle strutture di riabilitazione attraverso contributi a fondo perduto, con l’obiettivo di ridurre la migrazione sanitaria e garantire un sistema territoriale più efficiente.
Per Auteri, si tratta di un passo avanti che dà piena attuazione alla legge regionale 26/2024, che ha istituito il sistema integrato di prevenzione, cura e inclusione sociale in materia di dipendenze. Il nuovo disegno di legge ne rappresenta un’estensione operativa, capace di trasformare la riabilitazione in una vera opportunità di reinserimento.
“Il recupero non deve fermarsi alla disintossicazione – sottolinea Auteri – ma proseguire con l’inclusione lavorativa, che è la chiave per restituire autonomia, fiducia e prospettiva a chi vuole ricostruirsi una vita. È un investimento sociale, prima ancora che economico, che riduce le recidive, alleggerisce i costi pubblici e restituisce alla comunità cittadini attivi”.
Il piano proposto, spiega ancora il deputato siracusano, è sostenibile sul piano finanziario, in quanto cofinanziabile con il Fondo Sanitario Nazionale e con fondi europei, e perfettamente coerente con le competenze regionali in materia di sanità, politiche sociali e lavoro.
“Dietro ogni dipendenza c’è una persona, una storia e una possibilità di riscatto – conclude Auteri –. La Sicilia deve farsi carico di queste vite non solo con l’assistenza sanitaria, ma con la fiducia. Restituire dignità attraverso il lavoro significa credere davvero nella seconda possibilità, ed è questo il cuore di questa proposta di legge”.




Vizio di forma, slitta in Consiglio comunale la relazione sul trasporto pubblico

Due debiti fuori bilancio approvati e rinvio, per motivi tecnici, dell’esame sulla relazione illustrativa del servizio di trasporto pubblico locale. È questo il bilancio della seduta di consiglio comunale che si è tenuta questa mattina sotto la presidenza di Conci Carbone.
I debiti fuori bilancio fanno riferimento a tre sentenze del tribunale. Due riguardano spese legali legate a cartelle esattoriali emesse per canoni di locazione non pagati, poi annullate: l’importo complessivo è di 3.272 euro. La terza sentenza, emessa dalla sezione Lavoro, riguarda invece un contenzioso con una dipendente comunale, alla quale è stato riconosciuto lo svolgimento di mansioni superiori rispetto alla qualifica di appartenenza. In questo caso, il debito, comprensivo di spese legali, ammonta a 26.731 euro.
Le due proposte sono state illustrate rispettivamente dai dirigenti dei settori Politiche sociali, Adriana Butera, e Risorse umane, Giacomo Cascio. Nel dibattito in Aula sono intervenuti i consiglieri Cavallaro, Paolo Romano, Zappulla e Greco.
Diversa la sorte della relazione sul futuro del servizio di trasporto pubblico locale, ritirata in autotutela dalla presidenza del consiglio comunale. Dopo circa due ore di confronto e una pausa dei lavori per acquisire i pareri su due emendamenti, è infatti emerso un vizio formale che impediva la trattazione dell’atto.
Secondo quanto chiarito dalla segretaria generale Danila Costa, il problema è stato causato da un disguido tecnico nella trasmissione dell’atto dalla Giunta al Consiglio comunale, attraverso la piattaforma informatica. L’atto dovrà quindi essere riavviato nel suo iter, ma con tempi celeri: incombe infatti la scadenza del 31 dicembre, termine ultimo per la pubblicazione del bando europeo finalizzato all’individuazione del nuovo gestore del servizio.
La proposta, in sintesi, prevede l’affidamento in concessione del trasporto urbano per nove anni, con una spesa complessiva di circa 26 milioni di euro (2,9 milioni l’anno) e una percorrenza annuale di 1.128.337 chilometri.
Fino al momento del ritiro in autotutela, il Consiglio aveva discusso e respinto una proposta del consigliere Greco, che chiedeva il rinvio dell’atto in commissione per la presentazione degli emendamenti. A seguire, l’Aula aveva avviato il dibattito di merito, con gli interventi di Cavallaro, Zappalà, De Simone, Scimonelli, Paolo Romano, Bonafede, Buccheri, Burti, Zappulla e Marino.
La linea dell’Amministrazione, contraria al rinvio, è stata ribadita dall’assessore ai Trasporti Vincenzo Pantano, mentre sul contenuto tecnico della relazione è intervenuta la responsabile unica del procedimento Martina Rinaldo.
La nuova convocazione del Consiglio comunale per l’esame della relazione sul trasporto pubblico dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.