Amministrative a Solarino, il PD: “Coalizione civica di Spada ok, ma in trasparenza”

Di Tiziano Spada, deputato regionale del PD candidato sindaco a Solarino, con una coalizione civica, si è parlato durante la direzione provinciale del Partito Democratico. “È una candidatura prestigiosa, che, date le dimensioni del comune interessato e la legge elettorale vigente, richiede naturalmente un approccio di coalizione civica, non essendo contemplato il ballottaggio per Solarino”, dice il segretario Gerratana. Le titubanze della prima ora non sono però del tutto sopite. “L’unica puntualizzazione è che il processo di costituzione della coalizione civica deve avvenire in trasparenza e col coinvolgimento degli organismi provinciali, nel massimo rispetto dell’autonomia del circolo di Solarino che ha lanciato la candidatura”. Come dire che il civismo è ok, il trasformismo altro. Riferimento ad alcuni passaggi di schieramento chiacchierati, a destra come a sinistra.
Il segretario PD ha anche guardato al bilancio del Comune di Siracusa, dopo le recenti accuse a distanza tra il gruppo consiliare e l’amministrazione. “Invito il sindaco Italia ad un confronto alla luce del sole sul presente e sul futuro di Siracusa. Il capoluogo è troppo importante per poter essere trattato solo come un fatto meramente cittadino”, ha detto il segretario PD.




“Il Comune di Siracusa? Pare in stato confusionale”, l’affondo di Cristina Merlino (M5S)

Il Comune di Siracusa preda di un preoccupante stato confusionale. È l’opinione di Cristina Merlino, referente territoriale del Movimento 5 Stelle a Siracusa. Alla base del giudizio, tra il sarcastico e il pungente, alcuni recenti accadimenti. “Prima il grave errore urbanistico che ha portato alla chiusura del parcheggio di via Damone, poi la bocciatura del ccr Mazzarrona da parte della Soprintendenza, quindi il ponte ciclopedonale da un milione di euro inaugurato in pompa magna ma senza impianto di illuminazione e adesso la tragicomica vicenda del cantiere per la costruzione del ccr di via Lauricella. In quest’ultima, il sindaco annuncia in Consiglio comunale che non si farà ma nessuno, almeno fino ad ieri, si premura di mandare la relativa comunicazione alla ditta incaricata che, infatti, si presenta per allestire il cantiere. Una sola domanda: c’è qualcuno che guida questa macchina comunale allo sbaraglio?”.
Non si ferma a questo l’esponente pentastellata. “Le colpe vengono scaricate dall’amministrazione sugli uffici, che certamente hanno le loro difficoltà a brillare. Però non sono realtà separate: giunta e uffici compongono la macchina comunale nel complesso. Basta con questa dannosa contrapposizione che non fa il bene di Siracusa”.
Cristina Merlino presenta l’elenco delle più recenti e diffuse lamentele della cittadinanza: “manutenzione stradale in eterno ritardo, il trionfo delle reti arancioni su vie e marciapiedi, strade al buio grazie ai nuovi led al lumicino. Viene da chiedersi cos’altro mai dobbiamo attenderci”. Perché la sensazione, secondo la Merlino, è che manchi “un’idea di compiutezza, opere o interventi completi dall’inizio alla fine. Solo spot e azioni buone per un post. Esemplare la vicenda del ponte ciclopedonale, inaugurato mobilitando bambini e sodali ma senza corpi illuminanti. E infatti è rimasto al buio, sino ad una soluzione temporanea per salvare la faccia. Come sempre, però, la toppa è peggio del buco se un milione di euro non basta neanche per illuminare un ponticello di 40 metri di lunghezza”.




Dramma a Pachino, trovato morto 22enne. L’ipotesi di un gesto estremo

Pachino è sotto shock. Sgomento per la morte di un 22enne, conosciuto e benvoluto nella cittadina della zona sud della provincia di Siracusa. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio della Polizia, il ragazzo avrebbe compiuto un gesto estremo in casa. A fare la straziante scoperta sarebbero stati i genitori. Allertati i soccorsi, sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e gli agenti di Polizia. Purtroppo per il giovane non c’era più nulla da fare.

foto archivio




Continua con successo Uniday Expo 2025, FMITALIA radio ufficiale dell’evento

Continua con successo l’edizione 2025 di Uniday Expo, la manifestazione biennale dedicata al mondo dell’Ho.Re.Ca. Boom di partecipanti registrato per le prime due giornate dell’appuntamento che mette in mostra il meglio del food&beverage in un format che unisce tradizione, cultura gastronomica, qualità dei prodotti locali e innovazione. L’evento è ideato e promosso da Unigroup Spa, distributore nel foodservice operante in Sicilia Orientale, e nasce dalla volontà di offrire ai propri clienti e a tutto il territorio un’opportunità di sviluppo e formazione, una vetrina unica per esplorare le tendenze del settore e vivere esperienze culinarie di alto livello. FMITALIA è la radio ufficiale di Uniday Expo 2025.

Questo il programma di oggi, martedì 11 marzo:

11.00/12.00, Bonduelle – Verdure non solo di contorno; 11.30/12.45, Masterclass vini con Alessandro Carrubba – delegato AIS Siracusa; 11.30/12.00, intervista al presidente di Unigroup Spa – Roberto Cappuccio presso il salotto di FMITALIA; 12.30/13.30, I dessert by IPSA – Antonio Genovese e Umberto Maizzi; 13.15/14.00, Masterclass bendata con Chiara Allibrio; 13.45/14.30, Valentino Catering – L’arte della banquettistica; 15.00/16.00, Ist. Alberghiero Federico II di Svevia – Show cooking di alunni e docenti; 14.45/15.30, Masterclass Campari.




Ingorgo in autostrada, i lavori fanno da “tappo” e le auto restano in coda

Mattinata difficile sulla Catania-Siracusa, con forti rallentamenti in direzione del capoluogo aretuseo. Tra le 8.30 e le 10 si sono create anche vere e proprie code, tra gli svincoli di Augusta e Melilli, con auto bloccate in fila. Nessun incidente, per fortuna, dopo la tragica giornata vissuta ieri. A causare l’ingorgo in autostrada sono state alcune operazioni di cantieristica stradale, con diversi lavori in corso. In particolare, si lavora per la sostituzione dello spartitraffico centrale. Strettoia per lavori anche pressi della galleria San Demetrio.
Si consiglia di procedere con prudenza, anche in entrata ed in uscita dalle rampe autostradali per poi immettersi sulla viabilità secondaria o primaria.




Lutto cittadino a Belpasso per Josephine, la vittima del maxi-tamponamento in autostrada

Lutto cittadino a Belpasso, nel catanese, nel giorno dei funerali di Josephine Leotta. Quest’oggi alle 16, in Chiesa Madre, l’ultimo saluto alla 24enne morta ieri in un tragico incidente stradale sull’autostrada Catania-Siracusa. “Si invitano i cittadini a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune e consone a un evento tanto grave e a osservare, nel corso della giornata, anche nelle scuole cittadine, un minuto di silenzio e raccoglimento”, l’invito del sindaco di Belpasso, Carlo Caputo.
Da Siracusa, parole di cordoglio anche da parte del primo cittadino Francesco Italia. “La morte di Josephine Leotta colpisce tutta la nostra comunità e ci sembra la conseguenza di una brutta ingiustizia. In un attimo si sono spezzati i sogni e le aspirazioni di una ragazza che stava costruendo nella nostra città il suo futuro professionale e che, con il suo impegno nel volontariato, dimostrava di avere un’idea della vita fatta anche di vicinanza verso il prossimo. Porgo alla famiglia Leotta e ai cittadini di Belpasso la vicinanza personale, dell’amministrazione comunale e di tutti i siracusani”.
Josephine ieri mattina era in autostrada per raggiungere Siracusa, dove frequentava il quinto anno di Architettura. Poco prima della galleria San Demetrio, in un tratto interessato da un restringimento di carreggiata, il maxi tamponamento. Cinque i veicoli coinvolti, la sua auto è rimasta intrappolata tra due mezzi pesanti.
“Desideriamo stringerci ai suoi familiari e ai suoi amici e trasmettere loro le condoglianze dell’intero ateneo”, ha detto il rettore Francesco Priolo. “Siamo profondamente addolorati per questa nuova giovane vita spezzata: Josephine era una studentessa apprezzata, benvoluta da colleghi e docenti, dedita all’arte e alla bellezza insita nel nostro patrimonio storico e architettonico e al tempo stesso una persona impegnata nel volontariato e attenta agli altri”.




Madeddu (Ordine dei Medici): “Stop aggressioni ai sanitari, gesto contro la propria salute”

“Le percentuali, sempre più elevate in tutta Italia, dei casi di aggressione ai danni del personale sanitario, non solo medici ma anche infermieri e OSS, riflettono una sconfortante panoramica della mancanza di rispetto, ormai cronicizzata, verso professionisti che, dal canto loro, invece, mettono al centro la cura dell’altro, pur operando spesso in condizioni organizzative e strutturali poco agevoli”. Lo dice il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, in occasione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale sanitario, che si celebra oggi 12 marzo.
“Un vero bollettino di guerra per i camici bianchi, ogni giorno letteralmente in trincea, che non può essere ulteriormente tollerato e a contrasto del quale anche il nostro Ordine provinciale ha messo in campo diverse azioni di protesta e campagne di sensibilizzazione”.
Madeddu sottolinea come “i pazienti e i loro familiari devono comprendere che prendersela con chi è lì per prestare soccorso, oltre ad essere moralmente riprovevole e penalmente perseguibile, ostacola e rallenta gli interventi a tutela della loro stessa salute. Purtroppo, già i medici sono in pochi, se continueranno a essere oggetto di violenza gratuita si finirà col distogliere i giovani dall intraprendere questa difficile e sacrificata carriera, di conseguenza il turnover sarà sempre più difficile e la qualità dell assistenza destinata a peggiorare”.




Aggressioni ad operatori sanitari, campagna di sensibilizzazione a scuola e nelle farmacie

Per contrastare l’aumento delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari, l’Asp di Siracusa punta sulla formazione. Istituito un gruppo di lavoro “rischio aggressioni” per la promozione ed il coordinamento di iniziative di prevenzione, sensibilizzazione e comunicazione.
“E’ un gruppo di lavoro aziendale in ottica multidisciplinare e trasversale per l’analisi del fenomeno nel territorio siracusano e la realizzazione di una massiva campagna di prevenzione”, spiega il dg Alessandro Caltagirone. “Il target di popolazione da raggiungere – aggiunge – è stato esteso maggiormente anche grazie alla preziosa collaborazione dell’Ufficio Scolastico provinciale per sensibilizzare, anche attraverso le nuove generazioni e le loro famiglie, su un fenomeno dilagante che si registra con particolare veemenza soprattutto nelle Aree di Emergenza-Urgenza come i Pronto Soccorso. Medici, infermieri, operatori sociosanitari profondono il loro impegno 24 ore su 24 per garantire la salute della popolazione. Le aggressioni fisiche e verbali, oltre ad essere reato, sono atti incivili che vanno contro l’interesse degli stessi pazienti e della collettività e, per tale ragione, devono essere combattuti con una importante opera di sensibilizzazione”.
L’Ufficio Scolastico provinciale ha reso disponibile la piattaforma scuola/famiglia per la pubblicazione delle locandine informative del Ministero della Salute; Federfarma Siracusa e l’Ordine dei Medici di Siracusa hanno reso possibile la diffusione del materiale divulgativo attraverso tutte le farmacie afferenti all’ambito territoriale di competenza e gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri.
Manifesti, locandine e brochure sono stati affissi e diffusi in tutte le strutture sanitarie aziendali e attraverso le pagine social.




Novant’anni fà il misterioso affondamento del Curzola, ora ritrovato nei fondali di Augusta

E’ una tragedia dimenticata quella del regio rimorchiatore Curzola, della regia Marina Italiana. Proprio novant’anni fà era atteso in porto ad Augusta. Non arrivò mai, nonostante condizioni del mare non proibitive e l’assenza di una richiesta di soccorso.
Si inabissò a poche miglia dal porto megarese, trascinando con sè le vite delle 18 persone di equipaggio. Molti giovanissimi, poco più che ventenni. Mistero sulle cause dell’affondamento, anche se alcune ipotesi lascerebbero propendere ad una collisione che ne avrebbe causato il veloce affondamento. Il relitto non venne mai individuato.
Del rimorchiatore e della sua storia si erano anche perse le tracce, almeno sino a quando il team del ricercatore subacqueo Fabio Portella non lo ha individuato ad una profondità di oltre cento metri, a circa 2 miglia da Brucoli ed a 5 dal porto di Augusta. Un ritrovamento quasi casuale: le ricerche erano infatti puntate sul sommergibile inglese HMS Phoenix, scomparso tra Augusta e Brucoli le luglio del 1940.
“Dopo infinite ore di esplorazione – racconta Portella – finalmente l’ecoscandaglio evidenziò una marcatura nel fondale, a quasi 120 metri di profondità compatibile col sommergibile oggetto delle ricerche. In immersione, nonostante la scarsa visibilità e la forte corrente, fu subito evidente che il relitto non era di un sottomarino ma di un rimorchiatore d’altura. Passata la delusione, l’attenzione si spostò sulla necessità di cogliere quanti più dettagli possibile al fine di giungere ad una identificazione certa. Avevamo trovato il regio rimorchiatore Curzola!”, racconta Portella a SiracusaOggi.it.

Il rimorchiatore giace sul fondale fangoso in assetto di navigazione, le strutture più alte sono a 108 metri, la prua è rivolta a circa 310°. Il fondale è leggermente declinante infatti la prua è poggiata a 118 metri mentre la poppa a 116. L’identificazione è avvenuta grazie alla presenza del nome ben evidente sulla poppa: Curzola.
Cosa ci faceva lì il Curzola? “Il 10 marzo del 1935, in normali condizioni di tempo e di mare, lasciò la base di Taranto alle ore 21:30 diretto ad Augusta. Dopo l’ultimo contatto radiotelegrafico delle 19:03 di giorno 11 marzo, con Radio Messina, non se ne ebbero più notizie. Era atteso ad Augusta per la mattina del 12. Ma non è mai giunto a destinazione. All’epoca – prosegue Portella nel racconto – vennero utilizzati anche ricognitori aerei, in particolare della 186^ Squadriglia di Augusta, che furono parzialmente limitati dalle avverse condizioni metereologiche. Il 25 marzo furono rinvenuti sulla spiaggia di Vaccarizzo, a sud della Foce del Simeto, tra Catania e Augusta, 2 salvagenti con iscrizione ‘Rimorchiatore Curzola’, del legname e un’asta di bandiera. Non fu ritrovato nessun superstite e nessun corpo”.
Nessun sos, mare non in tempesta: fattori che portano molti a crede possibile che l’affondamento sia avvenuto in un tempo brevissimo, per un evento improvviso. Forse per un investimento notturno con una nave a sud di Capo Spartivento. L’equipaggio del rimorchiatore era composto da 18 uomini, 3 sottoufficiali e 15 marinai.
“Le famiglie furono informate della scomparsa dei loro cari via telegramma tra il 19 e il 22 marzo. La vicenda fu anche al centro di una discussione alla Camera dei Deputati, con le relative comunicazioni”. Poi, da allora, più nulla. Sino al ritrovamento da parte del team di ricerca capitanato da Fabio Portella.
Per ricordare quella tragica pagina di storia della Marina Italiana, il prossimo 4 aprile, ad Augusta, commemorazione a cura di Lamba Doria con la partecipazione di MariSicilia, Comune di Augusta e Fidapa.




Ccr, il fronte del no compatto: “Il Comune metta nero su bianco lo stop ai lavori”

I tre comitati “No Ccr sotto casa”, nati come forma di protesta spontanea contro la realizzazione di altrettanti centri comunali di raccolta in via Don Sturzo, via Lauricella e Cassibile, chiedono adesso al Comune di Siracusa una delibera che chiarisca lo stato dell’arte delle tre realizzazioni.
Tra il “no” della Soprintendenza per il ccr in via Don Sturzo (presenza di latomie, ndr) e l’annunciato stop della costruzione di quello in via Lauricella (anche se ieri la ditta ha allestito il cantiere, ndr), i referenti dei comitati ritengono necessario un provvedimento comunale che metta nero su bianco “il blocco dei lavori di realizzazione dei Ccr nelle sopracitate aree”.
In una nota inviata alla stampa denunciamo “ambiguità, dichiarazioni contraddittorie o volte a creare differenze di status tra quartieri”. E precisano: “il Ccr della Pizzuta è stato stoppato perché troppo vicino alle abitazioni, esattamente come prossimi alle case degli stanziali sono gli impianti previsti per via Sturzo e Cassibile. Serve, dunque una presa di posizione chiara e formale da parte del Comune, a tutela degli interessi dei residenti che hanno tutto il diritto di essere ascoltati e coinvolti nelle decisioni che riguardano il proprio territorio”.