Sbarco di migranti a Portopalo, fermati due egiziani sospettati di essere gli scafisti

Due egiziani sono stati posti in stato di fermo perchè sospettati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo le attività d’indagine condotte dalla Polizia, sarebbero gli scafisti di una imbracazione giunta lo scroso 9 marzo a Portopalo. A bordo, 33 migranti. I due uomini, dopo le incombenze di legge, sono stati condotti alla Casa Circondariale di Cavadonna.

foto archivio




Merci pericolose e quel decennale divieto di transito in autostrada. “Un paradosso”

“Si può realizzare un’autostrada che collega il petrolchimico di Augusta e poi vietare l’accesso ai mezzi che trasportano merci pericolose? In Sicilia si può! Da quasi un decennio il transito di queste merci sull’autostrada Catania-Siracusa è interdetto, a causa di un divieto imposto dall’Anas nell’aprile del 2016”. A denunciare il paradosso, più volte al centro anche di interrogazioni rivolte al Ministero dei Trasporti, è la Cna Fita Sicilia.
Alla base del divieto, vi sarebbe il mancato rispetto delle norme di sicurezza europee previste dal regolamento Reti Ten-T, a causa della situazione critica delle gallerie lungo il tratto Augusta-Catania, compromesse da ripetuti furti di rame e materiale elettrico.
“Ma l’assurdità non finisce qui – continua la nota della Cna Fita Sicilia – il tratto autostradale in questione, lungo circa 15 km, è di vitale importanza perché serve il polo petrolchimico e il porto di Augusta, dove il trasporto di idrocarburi è una necessità quotidiana. Invece di intervenire per garantire la sicurezza e il ripristino delle gallerie, l’Anas ha scelto la via più semplice: deviare il traffico sulla vecchia Strada Statale 114, sia in direzione Catania che Siracusa”.
Il risultato? Lo raccontano i vertici Cna Fita Sicilia: “Tempi di consegna più lunghi, traffico aumentato, maggiore inquinamento e un grave danno economico per le imprese di trasporto. Ma non solo: la SS114 attraversa zone fortemente urbanizzate, risultando molto più insicura e pericolosa rispetto all’autostrada, eppure qui il transito delle merci pericolose è consentito, perché la strada non è soggetta alle normative europee”.
L’associazione di categoria chiede allora con forza l’immediata riapertura del tratto autostradale ai mezzi che trasportano merci pericolose e il ripristino delle condizioni di sicurezza delle gallerie. “I problemi della mobilità delle merci e delle persone non possono essere affrontati in modo così approssimativo e dannoso per l’economia e la sicurezza pubblica. I deputati del territorio, l’assessorato regionale competente, il presidente della Regione e il Ministero delle Infrastrutture hanno il dovere di intervenire immediatamente. Un’infrastruttura strategica per l’intera Sicilia non può essere lasciata in queste condizioni”.
Negli anni scorsi, i parlamentari Ficara e Scerra (M5S) si sono occupati a più riprese della vicenda, con interrogazioni al Ministero dei Trasporti.




Versalis, siglato protocollo a Roma per il futuro di Priolo, Ragusa e Brindisi

Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy incontro, questo pomeriggio, tra il Governo, Versalis, le organizzazioni sindacali, le Regioni e gli enti locali interessati al grande piano di riconversione. Al termine, è stato sottoscritto un protocollo che conferma un investimento di 2 miliardi di euro destinato ai siti industriali di Priolo, Ragusa e Brindisi. Non ha aderito all’accordo la CGIL, con la Filctem impegnata in un presidio di protesta all’esterno, contro la chiusura della chimica di base in Italia.
“Il protocollo si fonda su tre pilastri essenziali per il futuro del settore e del territorio”, spiega il segretario della Femca Cisl Siracusa, Sandro Tripoli. “Il primo è la sostenibilità sociale, con impegni precisi sulla salvaguardia occupazionale del personale diretto e dell’indotto, senza ricorso a strumenti traumatici. Il secondo, la sostenibilità ambientale con lo sviluppo di nuove piattaforme biochimiche e avanzate per ridurre l’impatto ecologico e promuovere il riciclo; infine sostenibilità economica, con garanzie sui tempi di realizzazione e sulla solidità degli investimenti”.
Soddisfatto anche il segretario della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro. “L’incontro al MIMIT sulla vertenza Versalis segna un momento cruciale per il futuro dei poli petrolchimici di Priolo e Ragusa. La firma del protocollo, che ha ottenuto il suggello del Governo, offre garanzie importanti: il mantenimento dei livelli occupazionali, l’avvio delle nuove attività entro il 2028 e la continuità della fornitura dei prodotti alle aziende integrate”.
Tra le misure più rilevanti previste nel piano di trasformazione per Priolo c’è la realizzazione della bioraffineria, lo sviluppo del riciclo chimico e il completamento del progetto HOOP. A Brindisi l’avvio degli accumuli stazionari e il consolidamento delle filiere legate alla transizione energetica. A Ragusa un impianto agri-hub per la produzione di oli vegetali con cui alimentare le bioraffinerie di Priolo e Gela, provenienti da coltivazioni locali appositamente predisposte su terreni degradati o in rotazione con le colture alimentari e valorizzazione del panello di estrazione per la filiera zootecnica. Confermato a Ragusa anche un centro sperimentale di riciclo meccanico avanzato delle plastiche, utilizzando diverse tecnologie e finalizzato sia al recupero delle plastiche riciclabili di diversa natura (inclusa quella alimentare) che alla messa a disposizione della parte non riciclabile per via meccanica all’impianto di riciclo chimico che verrà realizzato a Priolo. Previsto anche un centro di competenza per l’alta formazione in ambito manutenzione e tematiche HSE e di contract administration al servizio delle attività industriali di Eni in Italia e all’estero.
“La creazione di una cabina di regia rappresenta un elemento chiave per monitorare l’avanzamento del cronoprogramma e assicurare il rispetto degli impegni presi. E’ un percorso complesso, che richiederà il massimo impegno da parte di tutte le parti coinvolte”, sottolinea ancora Bottaro. “Abbiamo inoltre ribadito la necessità di un intervento del Governo per sostenere l’area industriale siracusana, già in difficoltà”.
Per Sandro Tripoli (Cisl) “si tratta di un passaggio cruciale per il futuro dell’industria chimica in Italia. Il sindacato – prosegue – continuerà a vigilare affinché gli impegni assunti si traducano in azioni concrete garantendo occupazione innovazione e sostenibilità”.
L’attenzione infatti ora si sposta sui territori. “E sarà fondamentale entrare nel dettaglio dei singoli progetti e vigilare affinché la riconversione industriale, con un orientamento sempre più green, possa concretizzarsi senza intoppi”, avverte Andrea Bottaro (Uiltec Sicilia). “Adesso è importante che gli attori istituzionali del territorio, e tutti i soggetti interessati, facciano squadra per gestire questa situazione. Bisogna snellire l’iter autorizzativo per raggiungere gli obbiettivi del mantenimento occupazionale. L’auspicio è che l’intervento del governo stimoli le altre aziende del territorio a elaborare piani di prospettiva. Partendo dalla raffineria Isab – dice Bottaro – in cui il governo ha gli strumenti per intervenire. Stesso discorso anche per la Sasol, che non può pensare di affrontare il futuro solamente tagliando i posti di lavoro. La firma di oggi dà il via ad una fase nuova che, se ben gestita, può garantire il lavoro e lo sviluppo della provincia aretusea. Se tutto ciò non avverrà, partirà un inesorabile declino ed un colpo mortale all’economia siracusana”, il monito del segretario regionale della Uiltec.
Nora Garofalo, segretario nazionale Femca Cisl, saluta con favore la chiusura dell’intesa. “Dopo sei mesi di intenso confronto con Eni, tavoli politici e tecnici, abbiamo firmato convintamente il protocollo d’intesa sul piano di trasformazione Versalis, perché siano salvaguardate l’intensità industriale e occupazionale dei siti produttivi di Brindisi, Priolo e Ragusa. Ora è necessario che il progetto vada avanti e che si attivino tutti i tavoli previsti dal protocollo per il monitoraggio e il governo di tutte le fasi della riconversione. Ringraziamo il ministro Urso per aver accompagnato tutto il percorso, facendosi garante dell’attuazione del protocollo anche per favorire gli iter autorizzativi dei nuovi progetti industriali”.




Versalis, Cannata (FdI): “Priolo non chiude, Eni investe 800 milioni per la riconversione”

“La chimica di base ha registrato perdite per oltre 3 miliardi di euro negli ultimi cinque anni, una spirale negativa che richiede una risposta chiara e strategica. Oggi, con la firma del Protocollo d’Intesa, si sceglie la strada dell’innovazione e della trasformazione industriale, per garantire il futuro del polo di Priolo e la tutela dei lavoratori e dell’indotto”. A dirlo è Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, commentando il piano di investimenti che interesserà il sito siciliano siglato dopo il protocollo firmato tra Eni Versalis e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e le Regioni Sicilia e i sindacati. Protocollo che scaturisce dal precedente verbale frutto dell’accordo con i sindacati. Il piano è stato accolto positivamente, infatti, da Cisl, Uil e Ugl e Cisal che hanno evidenziato l’importanza di una scelta epocale in un tavolo che dimostra di aver raggiunto una discussione seria e matura che ha tenuto conto delle richieste sindacali. Da parte sua il Governo si è fatto garante degli impegni presi dalla società. Eni infatti ha deciso di non chiudere ma di convertire: il piano prevede 2 miliardi di euro di investimenti (di cui 800 milioni solo per Priolo) per mantenere l’intensità industriale e salvaguardare i livelli occupazionali. La strategia di trasformazione porterà alla dismissione dei due impianti di Cracking di Priolo e Brindisi, alla riduzione della produzione di polimeri e alla creazione di nuove filiere produttive sostenibili. Il polo industriale di Priolo sarà il cuore della riconversione, puntando su due asset strategici: una bioraffineria di nuova generazione, che renderà la Sicilia un punto di riferimento nazionale nella produzione di biocarburanti e combustibili rinnovabili e un impianto di riciclo chimico avanzato, per il recupero delle plastiche non riciclabili, in un’ottica di economia circolare e riduzione delle emissioni di CO₂. A Brindisi, invece, gli investimenti si concentreranno sugli accumulatori stazionari, mentre il sito di Ragusa ospiterà un hub per il riciclo meccanico e la produzione di bio-materiali. “In un contesto di forte crisi della chimica europea, questa operazione rappresenta l’unica soluzione per garantire un futuro competitivo e sostenibile a Priolo e ai lavoratori del settore – aggiunge Cannata -. Il cambio di strategia e le perdite dell’impresa derivano dalle scelte europee passate legate al Green deal e solo così riusciamo a mantenere intensità industriale e tutela occupazionale. A tal proposito, il Ministro Adolfo Urso che si è prodigato in questo progetto di sviluppo industriale, sarà a Siracusa per incontrare le parti coinvolte e confermare l’attenzione del Governo verso questa trasformazione industriale, assicurando certezze e garanzie a lavoratori e imprese dell’indotto. Eni ha scelto di non chiudere, ma di investire nella conversione. Un piano che punta sull’innovazione e sulla sostenibilità, con l’obiettivo di completare tutte le nuove infrastrutture entro il 2028. L’impegno del nostro Governo Meloni, in sinergia con la Regione Siciliana e le imprese e le parti sociali, sarà quello di monitorare da vicino ogni fase di questa trasformazione, affinché gli investimenti previsti diventino una concreta opportunità di rilancio economico per la nostra regione.”




Stava andando all’Università, Josephine: è la vittima del tragico incidente sulla Catania-Siracusa

E’ Josephine Leotta la giovane vittima del maxi-tamponamento avvenuto questa mattina in autostrada, sulla Catania-Siracusa. Originaria di Belpasso, stava raggiungendo il capoluogo aretuseo dove frequentava il quinto anno di Architettura. Poco prima della galleria San Demetrio, la sua auto – una Toyota Aygo – è rimasta intrappolata tra due mezzi pesanti coinvolti nello scontro. Cinque in totale i veicoli coinvolti. Sembra che la visibilità in quel tratto, interessato anche da una strettoia per lavori in coso, non fosse perfetta a causa della nebbia.
Josephine aveva solo 24 anni. Era una volontaria del gruppo comunale di protezione civile di Belpasso. Proprio il Dipartimento Regionale la ricorda con un post sui social. Domenica scorsa il suo ultimo servizio di volontariato. “Aveva dedicato otto ore del suo tempo, affrontando il freddo, ad assistere la popolazione sull’Etna durante l’eruzione vulcanica, dimostrando encomiabiale altruismo”, recita il testo. “La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta. Ricorderemo sempre il suo sorriso, la sua gentilezza e il suo impegno instancabile per gli altri”, aggiunge il direttore generale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Salvo Cocina.
Dalla Struttura Didattica Speciale di Architettura a Siracusa, messaggio di cordoglio degli studenti, dei docenti e del personale amministrativo.
“La morte di Josephine Leotta colpisce tutta la nostra comunità e ci sembra la conseguenza di una brutta ingiustizia. In un attimo si sono spezzati i sogni e le aspirazioni di una ragazza che stava costruendo nella nostra città il suo futuro professionale e che, con il suo impegno nel volontariato, dimostrava di avere un’idea della vita fatta anche di vicinanza verso il prossimo. Porgo alla famiglia Leotta e ai cittadini di Belpasso la vicinanza personale, dell’amministrazione comunale e di tutti i siracusani”. Lo dichiara il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
“Con profonda tristezza e incredulità, ho appreso la terribile notizia del decesso di Josephine Leotta, una giovane belpassese di soli 24 anni morta in un drammatico incidente stradale, avvenuto questa mattina sulla Siracusa-Catania.
Una giovane al servizio della comunità, che aveva donato il suo tempo e impegno prima come scout e ora come volontaria del gruppo di Protezione Civile”, scrive il sindaco della cittadina etnea, Carlo Caputo. “In questo momento di dolore, desidero esprimere, a nome di tutta la città le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici di Josephine”.




Maxi tamponamento sulla Siracusa-Catania, morta una 24enne

E’ una 24enne di Belpasso la giovane vittima di un tragico incidente avvenuto questa mattina lungo l’autostrada Siracusa-Catania. Chiusa la carreggiata in direzione della statale 114, nei pressi della galleria San Demetrio, in in territorio di Catania.
Nel terribile scontro sono coinvolte tre autovetture e due mezzi pesanti. La donna era a bordo di una Toyota Aygo rimasta intrappolata tra due mezzi pesanti. Forse la nebbia alla base del gravissimo incidente stradale.
Sul posto sono intervenute le squadre Anas e delle Forze dell’Ordine per la gestione della viabilità.




Migranti, notte di sbarchi nel siracusano. In 70 arrivano tra Portopalo e Augusta

Sono 70 i migranti giunti nelle ultime ore sulle coste siracusane, in due distinti sbarchi. Nella notte, poco prima dell’una, 40 clandestini sono sbarcati a Portopalo. Sono invece una trentina quelli giunti ad Augusta, a bordo di una motovedetta, attorno alle 4 del mattino. Tutti uomini, provenienti soprattutto da Siria, Somalia e Bangladesh.
In entrambi i casi, scattato il dispositivo di identificazione e accoglienza. Dopo essere stati rifocillati, i settanta sono stati trasferiti per le procedure di identificazione da parte della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa.
Notizia in aggiornamento.

foto di Ivan Sortino




Uniday Expo 2025, Giorgione ospite del salotto di FMITALIA

Continua il successo di Uniday Expo 2025, la manifestazione biennale dedicata al mondo dell’Ho.Re.Ca nello spazio espositivo Fiera del Sud di Siracusa. Questa mattina Giorgio Barchiesi, noto anche con lo pseudonimo di Giorgione, chef e divulgatore enogastronomico è stato ospite del salotto di FMITALIA, radio ufficiale dell’evento.




Caos in via Lauricella, si muove il cantiere del ccr che non si fà più. Protestano i residenti

Risveglio con sorpresa per i residenti di via Lauricella, alla Pizzuta. Questa mattina, infatti, si sono ritrovati sotto casa i primi mezzi che dovevano essere impiegati per la realizzazione di un centro comunale di raccolta. Piazzati nell’area anche i container da utilizzare come uffici e servizi per il cantiere. In diversi sono scesi in strada per capire cosa stesse accadendo dopo che, nei giorni scorsi, il sindaco di Siracusa aveva invece comunicato che quell’opera non sarebbe stata realizzata. Almeno, non in quell’area inizialmente individuata e ritenuta troppo vicina a palazzi e ad un hotel. Momenti di comprensibile tensione, con alcune chiamate al 112 per la richiesta di intervento da parte delle forze dell’ordine.
“Per la premura legata ai tempi imposti dal Pnrr gli uffici non hanno avuto modo di fare tutte le verifiche del caso”, spiegò in Consiglio comunale il primo cittadino, ammettendo l’errore. Eppure stamattina era tutto pronto per il cantiere, inclusa la tabella che indica l’intervento in corso. Probabilmente, la ditta che si è aggiudicata l’appalto non ha ricevuto la comunicazione di sospensione ed ha proceduto con le prime azioni propedeutiche all’avvio del cantiere. Da Palazzo Vermexio è stata disposta una nota urgente di sospensione dei lavori. E la vicenda potrebbe condurre ad un contenzioso, con la richiesta di risarcimento da parte della ditta che si era aggiudicata l’opera (Simea srl di Caltanissetta) per un importo a base d’asta di 670mila euro circa.




Pedone 79enne investito in via Bengasi, lievemente ferito. In ospedale per accertamenti

Un uomo di 79 annibè stato investito nel primo pomeriggio in via Bengasi, a Siracusa. La Polizia Municipale è intervenuta con una pattuglia per ricostruire l’accaduto ed assicurare assistenza all’anziano, trasportato in ospedale con un’ambulanza del 118, per i controlli del caso.
Stando alle prime informazioni, le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni. Ascoltato dagli agenti anche l’automobilista. Al vaglio anche altre dichiarazioni, in fase di accertamento.