Educazione stradale, 4000 piccoli studenti coinvolti nell'inclusivo progetto della Stradale

E’ stato con ogni probabilità il simbolo di questa edizione del Parco Mobile della Sicurezza. Tra le migliaia di bimbi che hanno seguito ed animato il divertente percorso allestito in largo XXV Luglio, giocando ed imparando nozioni di educazione stradale, c’era anche un non vedente. Portato in braccio da un agente della PolStrada, ha seguito i suoi compagni, partecipando a tutte le fasi del percorso formativo. “Il suo entusiasmo e il suo coinvolgimento sono stati per noi il fiore all’occhiello di questa iniziativa – commenta il comandante provinciale della Polizia stradale, Antonio Capodicasa – Per quanto non potesse beneficiare del supporto visivo, ha captato tanto quanto gli altri il valore di questa giornata e il suo fervore è stato per noi quanto di meglio potessimo sperare”.
La manifestazione voluta ogni anno dalla Polizia Stradale si è chiusa oggi. Sono stati oltre 4000 i piccoli studenti coinvolti nei tre giorni dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con Anas. I bambini sono stati guidati in un percorso di informazione composto da momenti diversi: il primo all’interno della chiesa di San Paolo, dove un agente della Polizia stradale con due giovani attrici hanno messo in scena una performance interattiva con i piccoli spettatori, dedicata all’importanza del rispetto delle regole e della segnaletica stradale; poi l’incontro con due agenti che li hanno intrattenuti offrendo loro – giocando – nuove informazioni sulla sicurezza a cui ha fatto seguito la proiezione di una composizione di spezzoni di famosi cartoni animati dedicati alla tema centrale dell’iniziativa. Tappa di particolare rilievo, il percorso “stradale” fatto seguire dai bambini indossando occhiali speciali che danno il senso di come si veda la strada quando si è sotto l’effetto di alcol o droghe.
All’interno del parco anche il camper con cui la Polizia Stradale effettua i controlli contro le cosiddette stragi del sabato sera, e l’immancabile Lamborghini che come ogni anno cattura l’attenzione di grandi e piccini.




Cimiteri per gli animali di affezione, Fdi presenta disegno di legge in Regione

Quattro deputati regionali di FdI, tra cui Carlo Auteri, hanno presentato un disegno di legge per regolamentare l’istituzione e la gestione dei cimiteri per gli animali d’affezione. Con Auteri firmano la proposta Giorgio Assenza, Giuseppe Zitelli e Giuseppa Savarino.
L’articolato dal ddl disciplina le modalità per l’istituzione dei cimiteri oltre a impegnare la Regione Siciliana a creare un capitolo di spesa specifico, per erogare contributi al fine di incentivarne l’istituzione nei vari comuni dell’Isola.
Nella proposta di FdI, gli animali che possono beneficiare della sepoltura nelle aree destinate sono quelli appartenenti alle specie zoofile domestiche: cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia, cavalli sportivi e altri animali domestici di piccole dimensioni che non abbiano fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all’uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy e da riabilitazione. Gli animali selvatici non sono considerati animali da affezione ad eccezione di quelli trovati feriti in stato brado, curati e vissuti all’interno di abitazioni private. Le sepolture possono essere effettuate a condizione che un apposito certificato veterinario escluda la presenza di malattie trasmissibili.
I siti cimiteriali – si legge ancora nella proposta – dovranno essere localizzati in zone esterne al perimetro urbano e potranno essere realizzati dai Comuni, da società, associazioni e/o enti pubblici; da persone, associazioni, società e/o enti privati. Nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti possono essere realizzati più di un cimitero, che non andranno costruiti in zone di pertinenza militare; in zone di prevalente interesse turistico, storico, culturale e monumentale; nelle riserve naturali; in aree protette; in prossimità di scuole, ospedali e/o strutture di ricezione di massa; in zone di espansione urbanistica; in zone industriali e/o artigiane; in prossimità di falde freatiche e/o pozzi per l’approvvigionamento idrico.
“I nostri amici a due e quattro zampe vivono nelle nostre case e tanto affetto e amore ci danno in cambio di semplici e minime attenzioni – spiega Carlo Auteri – e attraverso questo strumento vogliamo stabilire, in maniera definitiva, modalità di gestione e di conduzione dei cimiteri per animali d’affezione”.

foto dal web




Giornata della Sicurezza e della Salute sul lavoro: Opt di Siracusa in prima linea

“Dietro un lavoratore ferito o deceduto ci sono sempre procedure non attuate, prevenzione non realizzata” e ancora, “qualità del lavoro significa applicare tutte le norme, indossando tutti i dispositivi di sicurezza”. Sono due passaggi cardine ribaditi questa mattina presso l’Opt di Siracusa, in occasione della Giornata Mondiale per la sicurezza sul lavoro. Sono stati il presidente Alberto Di Stefano e il vice Nunzio Turrisi a porre l’accento sulle corrette pratiche nei cantieri edili. Con loro, le parti sociali: i segretari Fillea Salvo Carnevale e Feneal Saveria Corallo, della Filca Paolo Gallo; i rappresentanti delle imprese edili e dell’Ance (Biagio Mezzio, Ascanio Tropea e Daniele Blarasin) insieme ad alcuni lavoratori e lavoratrici, come Giusy Cappello, Daniela Coccimiglio e Giovanni Bruno, impegnati sulla sicurezza.
“Perché lavorare in sicurezza è una scelta d’amore, amore per sé stessi, amore per gli altri, amore per la vita e per la propria famiglia”. Frase pronunciata dalla piccola Costanza Tortorici, 10 anni, figlia di un dipendente dell’Opt, in apertura dei lavori.
“Per noi Ente Bilaterale delle costruzioni – spiegano i vertici Opt Siracusa, Alberto Di Stefano, Nunzio Turrisi e Pippo Zappulla – la sicurezza è la stessa ragione d’istituzione. Noi viviamo per aiutare i lavoratori a crescere professionalmente, le imprese ad avere personale sempre più qualificato. Noi esistiamo, al contempo, per sostenere la sicurezza con la formazione, con le visite in cantiere, assistendo i lavoratori e le Imprese e quando accade un incidente pensiamo che dobbiamo fare sempre di più Le imprese, i lavoratori, il sindacato insieme e ognuno per la propria parte dobbiamo fare di più. Ecco oggi vogliamo celebrare questa giornata per dire che molto si è fatto e si sta facendo ma dobbiamo fare tutti sempre qualcosa in più perché la sicurezza non è un costo e non ha prezzo ma è la risorsa più importante”.
A seguire, negli spazi aperti della stessa struttura, si è tenuto un flash mob a cura delle ragazze e ragazzi del Centro Musical Siracusano, diretto da Simona Gatto, sul tema specifico della sicurezza sul lavoro. Un momento emozionante che ha visto prima la lettura di un testo e poi i ragazzi muoversi e ballare riproducendo quanto non dovrebbe mai accadere sul lavoro per ribadire quanto sia importante ogni forma di sicurezza per ogni singolo lavoratore.
“Quella di oggi – le parole di Alberto Di Stefano e Nunzio Turrisi – è stata un’occasione davvero importante per sviluppare una riflessione sulla situazione del settore delle costruzioni anche nella provincia di Siracusa, sull’attività di formazione, prevenzione e controlli necessari da sviluppare nei cantieri e realizzare da parte degli organi pubblici e istituzionali di vigilanza e controllo”.




Dà in escandescenze per un preventivo e mette a soqquadro un negozio: denunciato

Furto, lesioni personali dolose, minacce e danneggiamento: sono le accuse collezionate da un 30enne di Noto. Lo scorso 18 marzo – come ricostruito dalla indagini – si era presentato in un esercizio commerciale con un pc portatile guasto. Per ripararlo, il titolare del negozio ha proposto un preventivo di 100 euro. Inattesa la reazione del cliente: ha iniziato ad inveire nei confronti del proprietario con parole scurrili. Non pago – rivelano dal Commissariato di Noto – lo ha colpito con un pugno in testa e, afferratolo per il maglione, lo ha trascinato fuori dal negozio. Il malcapitato riusciva, tuttavia, a divincolarsi ed a chiudersi all’interno del suo negozio. Il 30enne, allora, ha danneggiato la vetrata i ingresso nel tentativo di rientrare nell’esercizio commerciale.
Poco dopo, come testimoniato dalle immagini di videosorveglianza, l’aggressore si è presentato nuovamente nel negozio, minacciando questa volta la cognata del gestore. Prima di andare via, ha asportato alcune sigarette elettroniche dal mobiletto dove erano esposte. E’ stato denunciato per furto, lesioni personali dolose, minacce e danneggiamento.




In auto con la droga e in casa munizioni: denunciato 57enne di Rosolini

I Carabinieri di Rosolini hanno denunciato un pregiudicato di 57 anni, per detenzione di sostanza stupefacente e munizioni. Durante un controllo su strada, l’uomo è stato fermato alla guida della sua autovettura e trovato in possesso di 3,5 grammi di cocaina oltre a materiale per il confezionamento dello stupefacente e di un bilancino.
I militari hanno esteso la perquisizione alla sua abitazione. In uno stanzino hanno trovato 168 proiettili di vario calibro, detenuti senza la prevista autorizzazione.
Tutto il materiale è stato sequestrato e il 57enne denunciato all’Autorità giudiziaria aretusea e sanzionato per guida senza patente.




Zone Economiche Speciali, confronto ad Augusta tra il sindaco Di Mare e Cna

Di Zone Economiche Speciali si è tornato a parlare ad Augusta. Incontro tra il sindaco, Giuseppe Di Mare, e la presidente di Cna Siracusa, Rosanna Magnano. Con lei anche il segretario territoriale Gianpaolo Miceli, il presidente comunale Fabio Cannavà ed il collaboratore locale Francesco Messina. Presenti anche l’assessora Tania Patania, e il consulente per le Zes del Comune di Augusta, Alessandro Ambrosio.
Analizzato il percorso per concretizzare i processi di sviluppo per le Zone Economiche Speciali. Si è discusso anche dell’importante prospettiva di utilizzo dei fondi comunitari 2021/2027 e, in generale, delle attività di programmazione della città.
“Siamo pronti ad una proficua collaborazione – ha affermato Fabio Cannavà – che metta a disposizione della città le nostre competenze ed esperienze con l’obiettivo di spingere il territorio a rilanciarsi dopo anni difficilissimi”.
“Vogliamo lavorare per dare concretezza agli investimenti sulle ZES e per fare buona spesa sulle risorse della programmazione 2021/2027 che vedrà Augusta al centro della gestione di importanti finanziamenti anche per il mondo delle PMI” – hanno aggiunto Rosanna Magnano e Gianpaolo Miceli – senza dimenticare i piani locali di sviluppo come il PRG, il PUDM ed i piani particolareggiati. Lavoriamo inoltre per la nascita di nuove iniziative imprenditoriali grazie al nostro sportello start-up”.
Il sindaco e l’assessora hanno accolto positivamente le sollecitazioni dell’organizzazione, dando disponibilità sin da subito ad un confronto sui temi, in un clima di condivisione con le tante forze sociali del territorio.




Parco degli Iblei, Carta (Mpa): "Sospendere iter istitutivo e studiare altre forme di tutela"

Sospendere l’iter istitutivo del grande parco nazionale degli Iblei, per approfondire altre possibili forme di tutela della natura. E’ in sintesi la richiesta del deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa) che ha raccolto tutte le sue perplessità sull’istituzione del parco esteso 150 mila ettari in una interrogazione al presidente della Regione. “Verificare la regolarità delle procedure per l’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei. Incidenza sul tessuto economico delle imprese agricole e mancata collegialità e concertazione, di tutti gli attori coinvolti, nella redazione di un documento d’indirizzo relativo all’analisi territoriale dell’area da destinare a protezione, perimetrazione e individuazione degli obiettivi da perseguire”, i dubbi elencati da Carta.
E’ una storia che parte da lontano, quella del parco nazionale degli Iblei. Nel 2007 su proposta del Ministero per l’Ambiente, si definiva l’istituzione, in Sicilia, di quattro Parchi nazionali, tra cui quello degli Iblei. Per la sua estensione in tre province – la gran parte nel siracusano – rappresenterebbe la più grande area protetta in Sicilia e il più ampio parco nazionale dell’isola con i suoi 32 comuni coinvolti, tra cui ben 18 nella provincia di Siracusa.
Al suo interno finirebbero inglobate le riserve naturali di Pantalica e Valle dell’Anapo, Cavagrande del Cassibile, il complesso speleologico Villasmundo – Sant’Alfio e le Zone SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di protezione Speciale).
“La tutela delle attività economiche insediate nell’area, che costituiscono il polmone economico di un territorio altrimenti destinato alla marginalizzazione, e la messa in sicurezza di un’intera zona ad elevato rischio idrogeologico che necessiterebbe della realizzazione di opere idrauliche propedeutiche alla regimentazione delle acque superficiali, sarebbero, di fatto, impossibili con i vincoli caratteristici tipici di un Parco nazionale. Vincoli – spiega Giuseppe Carta – che avrebbero riflessi importanti anche rispetto alla gestione dell’attività venatoria, fondamentale contro il fenomeno dilagante della crescita esponenziale di esemplari di cinghiai di fenotipo selvatico”.
Secondo l’esponente autonomista, “bisogna riflettere su un’opportuna integrazione istruttoria sull’incidenza del regime vincolistico sulle esigenze del territorio e sulle attività economiche, nonchè sulla reale necessità dell’istituzione del Parco individuando forme alternative di tutela ambientale del territorio atte a garantire lo svolgimento delle attività delle filiere produttive”.




Via lido Sacramento, progetto ok in conferenza dei servizi ma serve la Via prima dei lavori

Bisognerà attendere ancora per qualche settimana prima del via al progetto definitivo – ed al relativo finanziamento – per i lavori su via Lido Sacramento, a Siracusa. In conclusione della conferenza dei servizi, svolta ieri a Palermo nella sede della struttura commissariale regionale per il contrasto al dissesto idrogeologico, è arrivata la richiesta di Valutazione dell’Impatto Ambientale (Via) dell’opera. Una richiesta inattesa perchè era parere diffuso tra diversi enti presenti al tavolo che non fosse strettamente necessaria. Ma dagli uffici del commissario straordinario sono stati irremovibili. Per cui il Comune di Siracusa incassa i pareri positivi degli enti preposti per il progetto ma dovrà produrre la documentazione per ottenere la Via, nel più breve tempo possibile. Palazzo Vermexio conta di riuscire entro quindici/venti giorni a definire e chiudere l’iter. Lo stesso commissario Croce, comunque, ha fornito informalmente rassicurazioni sulla volontà a procedere per gli attesi lavori sulla strada litoranea del capoluogo aretuseo.
La strada litoranea è stata interessata in due tratti da dissesti e smottamenti della scarpata che si affaccia sul mare. Le mareggiate particolarmente intense del 2021 hanno dato il colpo di grazia. Da allora è iniziato un complesso iter per i lavori di consolidamento e rifacimento della strada che oggi, alla luce del progetto esecutivo redatto da una società esterna incaricata dal Comune di Siracusa, presenta un conto complessivo da 2 milioni di euro.
A causa di crollo e dissesto, la viabilità nel primo tratto (tra i civici 88 e 96) è interrotta, mentre nel secondo
tratto (tra i civici 174 – 210) la corsia lato mare è stata interdetta al traffico veicolare. In totale, poco più di 150 metri di strada su cui intervenire. La relazione generale che accompagna il progetto in esame certifica che “lo stato della scarpata lato mare è in condizioni di estremo pericolo di crolli che potrebbero peggiorare in concomitanza a ulteriori verificarsi di mareggiate intense”. Il che rende ancora più pressante l’esigenza di intervenire.
Lo studio dei venti delle mareggiate che ha accompagnato la redazione del progetto ha permesso di identificare i punti di “attacco” dei fenomeni atmosferici che finiscono per asportare con la loro azione “il piede della scarpata” su cui poggia la strada.
Per rendere minime le “interferenze” delle necessarie opere di consolidamento con il paesaggio, è stato messo a punto un intervento che prevede la realizzazione di una paratia di sostegno del piano stradale in corrispondenza del ciglio, lato mare della strada litoranea. La paratia sarà realizzata con la tecnologia dei pali secanti ad alcuni metri di profondità e rivestimento in calcestruzzo della gabbia di armatura.
Una tubazione drenante si occuperà di convogliare le acque agli estremi della paratia, evitando pericolosi accumuli. La parete sarà sormontata da una barriera stradale in cemento armato rivestita in pietra. Nel secondo tratto sarà anche realizzata una piazzola di sosta, spostando il ciglio stradale in corrispondenza del tratto di rilevato difeso dal muro di sostegno esistente.




Incidente mortale a Siracusa sud, una ragazza indagata per omicidio stradale

Dopo il tragico incidente mortale del 25 aprile, la Procura di Siracusa ha iscritto una persona nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale. Si tratta della ragazza alla guida dell’auto (una Lancia Ypsilon) che si è scontrata con la Peugeot del 75enne Santo Lombardo, di Catania. In seguito a quel violentissimo impatto, l’uomo ha perduto la vita. Quando i Vigili del Fuoco sono intervenuti per estrarlo dalla sua auto era ancora cosciente. “Sto male, sto male” ha detto ai soccorritori che hanno tentato di strapparlo alla morte.
Santo Lombardo era appena uscito dallo rampa dello svincolo Siracusa sud, per immettersi sulla Statale 124 in direzione del capoluogo aretuseo. La posizione della sua auto, dalle foto disponibili, parrebbe confacente con la sua direzione di marcia. In auto con lui, due amiche finite in ospedale in codice rosso. Secondo le ultime informazioni, non sarebbero in pericolo di vita. L’uomo – rivelano dei testimoni – si sarebbe preoccupato proprio delle loro condizioni, prima di spirare.
La ricostruzione esatta della dinamica dell’incidente è in mano agli investigatori della Municipale, coordinati dalla Procura. Velocità e distrazione tra le possibili cause. L’iscrizione della donna alla guida dell’altra vettura nel registro degli indagati è un atto dovuto.




Morti bianche, il triste dato di Siracusa: 6 decessi sul lavoro e sinistri in aumento

In Sicilia, nel 2022, sono stati 50 gli incidenti mortali sul lavoro; di questi, 6 in provincia di Siracusa: è la 21.a provincia in Italia. La fascia di età più colpita rimane quella fra i 40 e i 59 anni.
La Sicilia rimane, purtroppo, una delle regioni con maggiore incidenza di morti sul lavoro rispetto alla popolazione occupata. Sono state 28.227 le denunce per infortuni in Sicilia, presentate all’Inail, con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente. Il settore più esposto è quello dell’industria, seguito da logistica e servizi.
In provincia di Siracusa, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 1.901, con un incremento del 56,8% rispetto al 2021. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil spiegano, però, che “si tratta di numeri drogati al ribasso dalla enorme piaga del lavoro nero, del lavoro grigio, del lavoro non tracciato cioè di tutta quella economia sommersa che non arriva alla contabilità statistica”.
Il vero problema? Secondo i sindacati unitari rimane anzitutto “quello di assicurare l’effettiva applicazione della già esistente normativa sulla sicurezza, che fa a pugni con una carenza assoluta di controlli non solo per gli enormi vuoti in organico degli enti competenti ma anche per l’assenza della necessaria integrazione funzionale tra i servizi di sorveglianza di Inail, Inps, Asl e Ispettorato del Lavoro”. Dito puntato dai sindacati anche all’indirizzo della stessa struttura del sistema produttivo “che alimenta situazioni di pericolo”. Una struttura definita “arretrata”, in prevalenza “costituita da piccole e piccolissime imprese che spesso hanno scarso valore aggiunto e che, di conseguenza, mantengono la loro capacità competitiva solo grazie alla compressione dei salari e al degrado delle condizioni di lavoro”. La sintesi dei sindacati siracusani è spietata: “più piccola o spregiudicata è la ditta o l’impresa, più precario il contratto del dipendente, maggiori le pressioni magari per straordinari o turni extra, minori le tutele”.
Per queste ragioni Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al Governo un atto di responsabilità collettiva “al fine di stipulare un Patto per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro all’interno ed in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla Strategia Nazionale Prevenzione e Protezione”. I punti da seguire: “tutti i finanziamenti alle imprese, che aumenteranno sensibilmente col PNRR, siano condizionati ad investimenti in salute sicurezza; varare il modello di qualificazione delle imprese anche attraverso l’introduzione della patente a punti sulla base della regolarità delle imprese e dei requisiti di legalità; applicazione solo dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti dalle Associazioni Sindacali comparativamente più rappresentative, affinché siano estese in modo certo a tutti le tutele in tema di salute e sicurezza, pena l’esclusione dai bandi stessi; mai al lavoro senza una preparazione e un addestramento adeguati indipendentemente dalla tipologia contrattuale; coordinamento permanente fra Ispettorato Nazionale del Lavoro, Azienda Sanitaria, INAIL, INPS e organi di vigilanza, migliorando le verifiche in quantità, qualità e frequenza; obbligo di formazione per i datori di lavoro e non solo per i lavoratori; divieto di contratti d’appalto al massimo ribasso”.

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