Il Tar impone la revisione della Tari a Priolo, conto più salato per le famiglie

L’aumento della Tari che in questi giorni sta animando un acceso confronto politico e cittadino a Priolo, trova spiegazione in una recente sentenza del Tar di Catania. Il pronunciamento dei giudici amministrativi ha, di fatto, “imposto” al Comune di rideterminare la distribuzione dei costi del servizio rifiuti.
Si era infatti scelto, come avvenuto anche in passato, di “caricare” la quota più consistente della spesa per la gestione della spazzatura sulla zona industriale, ritenendo che la presenza degli impianti dovesse contribuire maggiormente alle spese legate ai rifiuti urbani. Una scelta che il Tribunale amministrativo ha però ritenuto non conforme alla normativa vigente.
Per legge l’intero importo deve essere a carico dell’utenza (domestica e non domestica), ossia dei cittadini e delle attività presenti sul territorio. Il che vale a dire che il costo del servizio deve essere integralmente assicurato dalla Tari, senza possibilità di trasferire parte dell’onere su soggetti terzi, anche se riconducibili ad attività industriali. O almeno non oltre i limiti previsti dalle categorie tariffarie ordinarie.
In sintesi, il Tar Catania ha stabilito che il Comune di Priolo non può ridurre la Tari ai cittadini aumentando la quota a carico della zona industriale, poiché questo altera il principio di equa ripartizione fissato dalla normativa nazionale.
Eventuali “compensazioni” o contributi extra a carico del comparto industriale possono, però, essere introdotti facendo ricorso a norme specifiche, pertanto non attraverso delibere comunali.
La sentenza ha però imposto al Comune di Priolo di rivedere, intanto, il piano economico-finanziario del servizio rifiuti e di ridistribuire i costi secondo i criteri legali, con conseguente aumento della tariffa per le utenze domestiche.
Sul tema, la Presidenza della Regione Siciliana ha chiesto un parere al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA), che ha confermato l’interpretazione, chiudendo così la strada ad un eventuale ricorso.
Il sindaco Pippo Gianni non considera comunque la battaglia conclusa. Le recenti evoluzioni legislative in materia ambientale hanno introdotto e rafforzato il principio del “chi più inquina, più paga”. Un criterio che potrebbe aprire nuovi spazi di compensazione per i territori maggiormente esposti alla presenza di insediamenti industriali. E quindi una qualche forma di perequazione che permetta di rendere meno impattante l’aumento della Tari a Priolo.
Un team di legali e consulenti ambientali è già al lavoro per valutare le possibili strade giuridiche e finanziarie in grado di “alleggerire” l’impatto sulle famiglie priolesi, nella prospettiva di un riequilibrio tra cittadini e sistema industriale.




Addio al maestro Beppe Vessicchio,sue le musiche de L’Iliade di Peparini al Teatro Greco

Addio al maestro Beppe Vessichio. Tra i più apprezzati e popolari rappresentanti del mondo della musica in Italia, è morto all’età di 69 anni,a causa di una polmonite improvvisa. Compositore, arrangiatore, volto simbolo di Sanremo e poi di talent da cui sono usciti artisti di fama anche internazionale, Beppe Vessicchio ha lavorato in diverse occasioni anche a Siracusa. L’ultima volta la scorsa estate, al Teatro Greco, al fianco di Giuliano Peparini per il quale aveva curato le musiche dello spettacolo L’Iliade in scena proprio nell’antica cavea. Vessicchio è morto a Roma, all’ospedale San Camillo Forlanini, dove si trovava ricoverato per le complicazioni derivanti da una polmonite interstiziale che lo aveva colpito. I funerali del maestro Vessicchio, per volere della famiglia, si svolgeranno in forma privata.




Chi è Chiara Serpieri, nominata commissaria dell’Asp di Siracusa dopo il ‘terremoto’

Chiara Serpieri è stata indicata dalla Regione come commissario straordinario dell’Asp di Siracusa. Dopo l’inchiesta della Procura di Palermo che ha coinvolto in pieno anche l’Azienda Sanitaria aretusea (5 dirigenti e funzionari indagati), il dg Alessandro Caltagirone si è autosospeso dalla carica e dallo stipendio. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta – tra l’11 ed il 13 novembre gli interrogatori di garanzia a Palermo per gli indagati siracusani – il governo regionale ha affidato per sei mesi la guida della sanità aretusea ad una figura tecnica, autonoma e di esperienza.
Nata a Napoli nel 1959, Serpieri ha maturato oltre quarant’anni di carriera nel Sistema Sanitario Nazionale, distinguendosi per competenza gestionale e capacità di riorganizzazione. È stata direttore generale dell’ASL VCO (Verbano Cusio Ossola) e, in precedenza, dell’ASL VC di Vercelli, oltre ad aver ricoperto ruoli di vertice presso l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, l’ASL di Vercelli e strutture di eccellenza come l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Ospedale San Paolo del capoluogo lombardo.
La sua formazione coniuga Scienze Politiche e Management sanitario, con master e corsi specialistici presso Eupolis Lombardia e SDA Bocconi. È inoltre componente del Consiglio Direttivo della Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, e docente in master universitari di secondo livello in organizzazione e gestione sanitaria.
A Chiara Serpieri spetta ora il compito di ristabilire la credibilità amministrativa dell’Asp siracusana, garantendo la continuità dei servizi in un contesto segnato da sfiducia e difficoltà organizzative. Trasparenza e rigore sono, necessariamente, le parole chiave.
La decisione della giunta regionale arriva a pochi giorni dall’esplosione di una maxi-inchiesta della Procura di Palermo che coinvolge 18 persone, tra dirigenti sanitari e politici regionali, con accuse che spaziano dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta e corruzione.
Al centro delle indagini figura la gara da oltre 17 milioni di euro per i servizi di ausiliariato, supporto e reception dell’Asp di Siracusa, che secondo gli inquirenti sarebbe stata indirizzata a favore di una specifica società.
L’impianto accusatorio individua un presunto sistema di pressioni e interferenze che avrebbe coinvolto – per quel che riguarda il filone siracusano – il direttore generale Alessandro Caltagirone, insieme ai dirigenti Paolo Bordonaro, Paolo Emilio Russo, Vito Fazzino e Giuseppa Di Mauro.
Tra gli indagati figurano anche l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro e il parlamentare di Noi Moderati Saverio Romano.
Oltre al commissariamento dell’Asp di Siracusa, la Giunta ha disposto la sospensione della dirigente generale del Dipartimento Famiglia, Maria Letizia Di Liberti, e ha chiesto la revoca dell’incarico al segretario particolare del presidente, Vito Raso.
“Le misure adottate si rendono necessarie per la gravità dei fatti emersi e per tutelare l’immagine e il corretto funzionamento dell’amministrazione”, il commento della Presidenza della Regione.




Bufera sanità, sit-in del Pd in ospedale. “Logiche clientelari, servizi inefficienti”

Dopo la manifestazione di ieri pomeriggio a Palermo, si è spostata a Siracusa stamattina la protesta del Pd, organizzata dopo l’inchiesta della magistratura su presunti appalti pilotati nella sanità siracusana. Al sit-in davanti all’ospedale Umberto I hanno partecipato i consiglieri comunali di Siracusa ed i volti principali del Partito Democratico aretuseo. C’era anche il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana. “Quanto emerso lascia intuire le ragioni per cui la sanità siciliana non riesca ad essere efficiente – dice spiegando le ragioni della protesta odierna – perché è mossa da logiche clientelari, ben diverse quindi da quelle legate all’interesse dei cittadini siciliani. Da troppo tempo il potere è in mano alle stesse persone e con le stesse modalità di gestione, che sembrano rispondere solo a interessi”. Intanto, l’Azienda Sanitaria Provinciale sarà retta in questa fase da un commissario nominato dalla Regione, Chiara Serpieri.
Nella protesta a Palermo, il Pd siciliano ha manifestato davanti alla sede dell’Assessorato Regionale della Sanità, contro quello che definisce un quadro “disgustoso dal punto di vista etico e morale”.




Blitz in via Santi Amato: sequestrate droga e armi, tre arresti

Blitz della Squadra Mobile, con la Scientifica ed il Reparto Cinofili di Catania giovedì in via Santi Amato. La polizia ha arrestato tre uomini- di 21 , 24 e 37 anni- con l’accusa di spaccio di stupefacenti. Gli investigatori della Mobile, nel corso di un’attività di contrasto allo spaccio, hanno effettuato un controllo in via Santi Amato e sorpreso i tre mentre accoglievano potenziali acquirenti. Sono state sequestrate in totale 190 dosi di cocaina e crack già preconfezionate (per un totale di 53 grammi) e 10 dosi preconfezionate di hashish (per un totale di 10 grammi), oltre a materiale per il confezionamento, nonché una pistola a gas, una balestra e una somma di 1025 Euro in banconote di vario taglio. Gli investigatori hanno provveduto a rimuovere i cancelli montati a protezione degli ingressi tramite l’ausilio del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Al termine degli atti gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Cavadonna in attesa dell’udienza di convalida.
Sono in corso ulteriori attività di indagine al fine di ricostruire i collegamenti sul territorio dei soggetti tratti in arresto.




Incidente mortale tra contrada Monasteri e Spinagallo: ciclista travolto da un’auto

Incidente mortale ieri sera in contrada Monasteri. Tragico impatto tra un’auto ed un ciclista, un uomo di origini polacche, 45 anni, in direzione Floridia. L’impatto si è verificato intorno alle 20:00, lungo un tratto di strada non illuminato, subito dopo una curva. Secondo una prima ricostruzione effettuata, chi si trovava alla guida dell’auto avrebbe travolto il ciclista, tamponandolo e sbalzandolo dalla bicicletta, la cui presenza sarebbe stata segnalata. Per il 45enne non ci sarebbe stato nulla da fare. All’arrivo dell’ambulanza del 118, i sanitari non avrebbero potuto far altro che riscontrarne il decesso. Sul posto anche i carabinieri e la Polizia Municipale di Siracusa. Effettuato l’alcol test sul 40enne alla guida dell’auto, risultato negativo.




Violento nei confronti della madre, 35enne arrestato. Il tentativo di colpirla col ventilatore

Un 35enne di Priolo è stato arrestato dalla Polizia di Stato. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato colto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre convivente, di 57 anni.
L’uomo, da circa due anni, avrebbe sottoposto a maltrattamenti la madre con reiterate molestie e minacce, al fine di assumere il controllo esclusivo della gestione della casa familiare. E sfogava poi la sua ira su mobili e suppellettili, quando la vittima non lo assecondava.
Nella serata del 3 novembre, il trentacinquenne avrebbe tentato di colpire la donna con un ventilatore, danneggiando la televisione e costringendo la vittima a lasciare l’abitazione. Nel corso di un sopralluogo nella casa familiare, l’indagato andava in escandescenza minacciando ancora una volta la madre alla presenza degli operatori. Dopo le incombenze di rito, l’arrestato è stato portato in carcere.




Scarcerati per fine pena, due stranieri espulsi: trasferiti in Cpr in attesa di rimpatrio

Agenti della Polizia di Stato, in servizio all’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa hanno eseguito l’espulsione disposta dal Prefetto di Siracusa nei confronti di un ventisette del Gambia ed un 37enne del Marocco. In attesa di essere rimpatriati, sono stati trasferiti in un CPR dell’Isola. I due sono stati scarcerati dalla Casa Circondariale di Siracusa per fine pena.
Il ventisettenne annovera precedenti penali per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre il trentasettenne per danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, resistenza a pubblico ufficiale, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, furto aggravato, falsa attestazione o dichiarazione sull’identità a pubblico ufficiale, porto di armi od oggetti atti ad offendere, produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, lesioni personali aggravate e tentato furto.




“Abbecedario della Media Education”, incontri a scuola con il Corecom Sicilia

Saranno Siracusa e Gela ad ospitare i primi Media Education Day, le giornate dedicate alla diffusione di buone pratiche legate alla navigazione responsabile in rete e all’uso consapevole dei social, promosse dal Corecom Sicilia e che avranno come protagonisti gli studenti degli Istituti comprensivi e superiori dell’Isola.
Due gli appuntamenti per ciascuna tappa.
A Siracusa, mercoledì 12 novembre, a partire dalle 9.15 all’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini”, guidato dalla dirigente scolastica Pinella Giuffrida, circa 90 alunni delle seconde classi incontreranno il presidente del Corecom Peria Giaconia e il commissario Mantineo per una lettura ragionata di alcune pagine dell’Abbecedario della Media Education. E’ la pubblicazione realizzata dal Corecom Sicilia a distribuzione gratuita che attraverso 21 parole-chiave offre ai più giovani spunti di riflessione e utili strumenti per accentuare le proprie competenze in materia di cittadinanza digitale. Seconda tappa alle 11.15 al liceo TRED “Luigi Einaudi” (il primo in Sicilia lo scorso anno scolastico ad ospitare l’iniziativa) per l’ultimo incontro con gli studenti della 2^ e della 4^ classe per la consegna dei Patentini Digitali: a fare gli onori di casa sarà la dirigente scolastica Egizia Sipala.
In precedenza, il 10 novembre a Gela alle 9.15 l’incontro con gli alunni delle seconde classi dell’Istituto comprensivo Gela-Butera per la presentazione dell’Abbecedario della Media Education. Con il dirigente scolastico Rocco Trainiti, ad incontrare i circa cento alunni delle seconde classi (una trentina dei quali in videocollegamento dal plesso distaccato di Butera) saranno il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia e il commissario Aldo Mantineo, coordinatore del progetto. A partire dalle 11.15, invece, protagonisti del primo Media Education Day diventeranno gli studenti della 4^ classe del Liceo TRED – Transizione ecologica e digitale “Elio Vittorini” che completeranno con la prova finale il loro percorso di 14 ore (a valere sul portfolio ministeriale individuale di Cittadinanza Digitale) e che quindi, alla presenza oltre che dei rappresentanti del Corecom Sicilia anche della dirigente scolastica Serafina Ciotta, riceveranno il Patentino Digitale.
“Le continue sollecitazioni, a volte anche legate a recenti, crude vicende di cronaca, ci hanno spinto ad imprimere una decisa accelerazione nel programmare azioni a sostegno dell’irrobustimento delle competenze dei più giovani in materia di cittadinanza digitale – ha commentato il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia -. La risposta, in termini di adesione alle nostre iniziative, che stiamo avendo dalle scuole siciliane, grazie anche alla spiccata sensibilità manifestata da dirigenti e docenti, è decisamente incoraggiante, dimostrando la bontà dell’efficacia di questo “lavoro di squadra” che facciamo per i nostri ragazzi”.




Inchiesta sulla sanità, un commissario per l’Asp di Siracusa: è Chiara Serpieri

Tre decisioni urgenti sono state assunte questo pomeriggio dalla Giunta regionale, convocata dal presidente Renato Schifani a seguito delle notizie sulle indagini della Procura di Palermo che coinvolgono esponenti politici e funzionari pubblici.
È stata disposta la sospensione dall’incarico, a tempo indeterminato, in attesa degli sviluppi del procedimento penale, per Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia. La guida della struttura è stata assegnata ad interim al dirigente del dipartimento Lavoro, Ettore Foti. Il presidente Schifani ha chiesto, inoltre, formalmente, all’assessore alla Famiglia di revocare l’incarico al suo segretario particolare, Vito Raso, anch’egli indagato nella stessa inchiesta.
Su indicazione della Giunta, l’assessore all’Agricoltura avvierà il procedimento disciplinare con sospensione cautelare dal servizio nei confronti del direttore generale del Consorzio di Bonifica 2 di Palermo, Giovanni Tomasino.
Sulla vicenda che coinvolge l’Asp di Siracusa, l’assessore alla Salute ha informato la Giunta di avere fatto propria l’autosospensione del direttore generale Alessandro Caltagirone e di avere avviato la procedura per la nomina del commissario straordinario. Si tratta di Chiara Serpieri, già direttore generale di altre aziende sanitarie in Piemonte e componente del consiglio direttivo della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, che svolgerà l’incarico a titolo gratuito per sei mesi.
Secondo Palazzo d’Orléans, tali misure si rendono necessarie per la gravità dei fatti emersi e per la loro possibile incidenza sull’immagine e sul corretto funzionamento dell’amministrazione regionale e degli enti sottoposti a vigilanza e controllo. Pur riaffermando il principio di presunzione di innocenza e la tutela dei diritti di difesa, la Giunta ha scelto di intervenire con tempestività per salvaguardare prestigio, credibilità e trasparenza delle istituzioni siciliane.