Spartitraffico in via Tisia, la realizzazione che spaventa i commercianti: vertice in Comune

Nei lavori di riqualificazione delle vie Tisia e Pitia, si avvicina il momento dello spartitraffico. E’ una delle novità introdotte dal progetto redatto un decennio addietro e partito con i fondi del bando periferie. Come accaduto per la creazione dei nuovi marciapiedi, anche questa ulteriore realizzazione fa discutere e non trova tuti concordi.
Contrari allo spartitraffico sono, ad esempio, i commercianti della zona. In un recente sondaggio nella loro chat, si sono ritrovati concordi sulla necessità di trovare un correttivo e puntare su altre soluzioni. Lo spartitraffico sarebbe – a loro giudizio – nemico delle operazioni di carico/scarico merci e allontanerebbe ulteriormente clienti da quelle strade. Per questo domani incontreranno i tecnici comunali, a cui prospetteranno tutte le loro perplessità.
Ma la possibilità che si possa tornare indietro, eliminando o rivedendo lo spartitraffico, è prossima pressochè allo zero. I lavori sono in corso da circa un anno, secondo un progetto approvato e finanziato che deve essere rispettato dall’inizio alla fine. Modifiche, con un atto di indirizzo sostanziale, potrebbero avvenire solo per specifiche esigenze di legge che, al momento, non ricorrono. Operare comunque una revisione esporrebbe il Comune di Siracusa a tutta una serie di azioni legali, dal danno erariale alle richieste di danni. Con il cantiere che finirebbe sospeso e abbandonato.
Non convincono, peraltro, le obiezioni mosse per un ripensamento sullo spartitraffico. Secondo le indicazioni degli uffici, quell’opera permetterà di eliminare il problema sempre lamentato della sosta in doppia fila; non creerà – assicurano – intralcio al traffico ed ai mezzi di soccorso; quanto alle operazioni di carico/scarico merci, vi verranno dedicati a tempo (presumibilmente dalle 7 alle 10 del mattino) due o tre stalli. E, a titolo di esempio, viene indicata la zona di corso Gelone o viale Teracati, strade con presenza commerciale e traffico intenso che non accuserebbero problemi per la presenza pluridecennale dello spartitraffico.
Il tema, inevitabilmente, diventa materia di confronto di campagna elettorale. Il problema, però, è nel metodo. Il progetto approvato e su cui si stanno sviluppando i lavori in corso risale a poco più di dieci anni addietro. In tutto questo tempo, era noto a tutte le parti in causa. Ma a cantiere aperto e con un avanzamento lavori al 60%, è davvero difficile immaginare che si possa cambiare rotta. E qualcuno, nei corridoi di Palazzo Vermexio, taglia corto: “fuori tempo massimo”.




Serie Netflix a Siracusa, casting per comparse all'Urban Center dal 5 al 7 aprile

Casting a Siracusa per i figuranti da impiegare nell’annunciata serie tv Netflix ispirata a “Il Gattopardo”. Si tratta di una co-produzione italo-inglese, prodotta da Indiana Production e Moonage Pictures. Le selezioni si terranno all’Urban Center mercoledì 5 aprile, dalle 14 alle 18.30; giovedì 6 dalle 9 alle 18.30 e venerdì 7 dalle 9 alle 14. I casting saranno aperti a persone di età compresa tra i 18 e gli 80 anni di età.
E’ fondamentale partecipare ai casting per candidarsi alla lavorazione del progetto, anche se il candidato è già iscritto al database Talè Casting di Valeria ed Erika.
Essendo un progetto d’epoca, la selezione verrà fatta in base alle caratteristiche fisiche e somatiche tipiche del periodo storico. A questo proposito si richiedono, per le donne, capelli lunghi o di media lunghezza non tinti, decolorati o con meches, assenza di sopracciglia o contorno labbra tatuate, unghie non ricostruite, assenza di tatuaggi evidenti. Occorre presentarsi struccate.
Per gli uomini si richiedono capelli lunghi o di media lunghezza, niente sopracciglia depilate o tatuaggi evidenti; ammesse barbe e basette lunghe.
Documenti richiesti in fotocopia: documento d’identità, codice fiscale, IBAN personale, certificato medico per gli over 74.
Le riprese avranno luogo nei mesi di maggio, giugno e luglio 2023. Saranno esclusi dalla selezione i dipendenti della Pubblica Amministrazione ed i pensionati non abilitati al lavoro dipendente.




Coperta in fiamme lanciata nella chiesa di San Gaetano, inquietante episodio a Portopalo

Momenti di tensione a Portopalo per un incendio scoppiato all’interno nella chiesa di San Gaetano. Erano da poco passate le 17 di ieri, quando – secondo la ricostruzione – qualcuno sarebbe entrato in parrocchia e dopo avere cosparso di liquido infiammabile una coperta, l’avrebbe lanciata in fiamme verso l’altare.
Il rogo è stato domato in poco tempo, quando una parrocchiana insospettita dall’odore di bruciato ha allertato i primi soccorsi. Per tentare di dare una lettura dell’inquietante episodio, i Carabinieri di Portopalo hanno avviato un’indagine. Ascoltati diversi testimoni, tra cui anche il parroco di San Gaetano, patrono del comune marinaro. Da una vendetta o ritorsione interpersonale sino alla provocazione sacrilega, nessuna pista viene al momento esclusa.




Pachino, ecco la nuova giunta varata da Carmela Petralito dopo le rientrate dimissioni

Presentata la nuova giunta comunale di Pachino. E’ stata la sindaca Carmela Petralito a nominare i nuovi assessori, dopo un periodo segnato dalle dimissioni della prima cittadina, poi rientrate.
Ad Aldo Russo, oltre alla vice sindacatura, sono state conferite le deleghe: Affari Generali-Legale- Contratti -Servizi Cimiteriali – Bilancio – Tributi–Entrate – Attività Culturali – Polizia Municipale, Turismo, Spettacolo, Sport.
A Massimo Guarino le rubriche Lavori Pubblici – Urbanistica–Agenda Digitale. A Irene Gennaro Welfare Sociale–Politiche Giovanili – Pubblica Istruzione – Associazionismo, Volontariato, Politiche familiari – Pari Opportunità.
Carmela Petralito conserva l’interim di Sanità – Personale – Comunicazione – Territorio Ambiente – Servizi Demografici ed Elettorale – Attività Produttive.
Curiosità: il padre di Irene Gennaro, Raffaele, venne nominato dal presidente della Regione, nel 1971, per breve tempo commissario per la gestione straordinaria del Comune di Pachino, a seguito della dichiarazione di decadenza del consiglio comunale.




Si apre l'Anno Mariano a Siracusa, nel settantesimo anniversario della Lacrimazione

“È una gioia per me aprire insieme a voi l’Anno mariano diocesano, qui nel Santuario della Madonna delle Lacrime”. Sono state le parole con cui il presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ha aperto la celebrazione con cui ha saluto l’avvio dell’anno dedicato alla Madonna, proprio nella basilica eretta in memoria del prodigio evento del 1953.
L’anno mariano è stato indetto dall’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, a settant’anni dalla Lacrimazione. Fino all’8 dicembre si susseguiranno momenti di preghiera e di riflessione per ricordare il miracolo del 1953.
“Nel 1953, in modo straordinario attraverso le lacrime di Maria, il Signore si è reso presente in mezzo alla sua gente. Ho visto la casa in cui è avvenuto il miracolo della lacrimazione: si trovava in un quartiere umile di Siracusa. Chiedo a Dio che questo anno mariano sia della gioia e della riconciliazione con noi stessi e con il prossimo”, ha proseguito Zuppi. “Le lacrime di Maria sono lacrime che rigano il volto dei poveri, dei profughi che finiscono nel mare gelido o inumidiscono gli occhi dei sopravvissuti, ma anche quelle di chi ricco e pieno di sé si scopre povero e vulnerabile. Ecco perché abbiamo bisogno di Maria: ci aiuta a piangere e a non essere degli operatori asettici”.
A chiusura dell’Anno Mariano, l’8 dicembre, in tutte le parrocchie celebrazione dell’Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di tutte le famiglie. La Chiesa siracusana in questo Anno Mariano sosterrà un’associazione impegnata nell’aiuto alla vita e alle giovani mamme, quale segno della tenerezza delle Lacrime della Madonna, da molti invocata come protettrice della vita nascente.
La Penitenzieria Apostolica ha accordato l’indulgenza plenaria per il periodo che va dal 25 marzo all’8 dicembre 2023 presso il Santuario di Siracusa, la Casa del Pianto, la Parrocchia Madonna delle Lacrime in Solarino, i monasteri di clausura di Sortino, di Canicattini Bagni e di Ferla e nei luoghi della sofferenza. Un convegno per approfondire i giorni della Lacrimazione, giovedì 28 e venerdì 29 settembre, con uno studio teologico-mariano dell’evento storico, partendo dagli atti del processo canonico della Curia di Siracusa.
Un anno che sarà caratterizzato dalla Peregrinatio del reliquiario delle Lacrime nelle parrocchie: tutte le città si stanno organizzando per accogliere le Lacrime della Madonna.
“La vocazione della Chiesa di Siracusa e, in fondo, di tutta la Chiesa universale è essere una madre che prova compassione, che guarda con empatia gli ultimi della storia. Questo è l’antidoto a quel virus nefasto dell’indifferenza. In questo anno desidero indicarvi due spazi da visitare. Il mondo delle carceri. Il vostro Arcivescovo ha scritto a questo proposito: «Il rapporto con i detenuti ed i loro familiari e con le Istituzioni richiede necessariamente una sinergia tra la pastorale penitenziaria e l’azione della Chiesa diocesana, nella prospettiva di un cammino di giustizia riparativa che possa portare frutti di riconciliazione». Vedo qui l’impegno di una Chiesa intera ad aiutare aiutare a portare il peso delle responsabilità e il peso delle ferite subite. Un altro luogo ecclesiale in cui condividere e lenire le sofferenze dei più fragili è quello dell’accoglienza. Questa terra ha una “vocazione geografica” all’accoglienza nel Mediterraneo, ma non solo. Le sue coste sono spesso l’approdo di persone che sognano legittimamente una vita migliore per sé e per i propri cari. Conosco il grande impegno della Caritas, delle religiose, dei religiosi e di tanti laici nell’assistenza di quanti fuggono dalle guerre, non ultima da quella in Ucraina. Ciascuno di questi profughi ritrova la dignità di essere persona umana e, ultimamente, di essere figlia e figlio di Dio. Questo è il Vangelo che si fa storia. Qui le lacrime trovano conforto. Vi quindi invito a sviluppare in quest’anno mariano questa sensibilità materna, che si traduce nella accoglienza e nel riconoscimento della dignità umana. Aiutate tutti questa nostra madre. «Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto». La Madonna delle Lacrime continui a farci sentire il Signore presente in mezzo a noi, tra le strade di questa città e l’intera diocesi. Possa insegnare la gioia della vita cristiana, della comunione con Dio e con i fratelli. Possa guidare i cuori alla compassione e alla cura dell’altro. Suggerisca vie nuove e creative di amicizia e di pace”.
Momento centrale saranno i festeggiamenti per l’anniversario che si concluderanno il 1 settembre con la celebrazione presieduta dal cardinale Stanisław Jan Dziwisz, segretario personale di San Papa Giovanni Paolo II e già arcivescovo di Cracovia. “Il pianto apre alla speranza di un mondo nuovo, alla gioia della vita vera e della risurrezione. Chiediamo di raccogliere nelle sue Lacrime il grido di sofferenza e di dolore di tutti noi suoi figli, le crisi, le incertezze, lo smarrimento, i problemi, i disagi, le povertà, le malattie, le lotte inutili, le guerre che distruggono il mondo” ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto. Al termine della celebrazione, il card. Zuppi ha pregato con l’atto di affidamento, consacrando l’Italia, l’Europa e il mondo intero al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria che a Siracusa.




Cavagrande, consegnati i lavori per la messa in sicurezza del sentiero Scala Cruci

(c.s.) Sono stati consegnati oggi i lavori di messa in sicurezza del sentiero Scala Cruci della riserva naturale orientata di Cavagrande, ad Avola. Sul posto il direttore dei lavori, l’architetto Gino Montecchi del Genio civile, Giancarlo Perrotta dell’ufficio del Dipartimento Foreste della Regione sezione di Siracusa, la ditta aggiudicataria consorzio stabile Agoraa Scarl, il sindaco di Avola Rossana Cannata. Le opere di messa in sicurezza per scongiurare la possibile caduta di massi sui sentieri sono state assegnate dagli uffici diretti da Maurizio Croce al Consorzio di Tremestieri Etneo che le effettuerà attraverso l’impresa agrigentina Geoteck. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 1.366.894,70 euro.
L’impresa ha verificato i luoghi oggetto degli interventi e presto quindi avvierà il cantiere con personale e mezzi necessari per gli interventi, compresi gli speleologi rocciatori che saranno all’opera. L’instabilità di alcune pareti rocciose aveva costretto a inibire al transito diversi camminamenti e, tra questi, quelli che portano ai laghetti di Avola. Chiusi i varchi di Scala Cruci e Mastra Ronna, attualmente sono fruibili soltanto tre accessi: Carrubbella, Stallaini e Belvedere. “Mi occupo da anni della riserva di Cavagrande – sottolinea il sindaco Cannata – quello di oggi è un passaggio cruciale di un iter che ho seguito da deputato quando venne inserito il finanziamento per 2 milioni euro. La Rno non è fruibile da quando, nel 2014, un incendio distrusse gran parte del sito. Prima da parlamentare e oggi da sindaco, dopo averlo sottolineato in campagna elettorale, ho sempre considerato fondamentale il ripristino e il rilancio della riserva. Oggi è un bel giorno”.
La totale messa in sicurezza potrà agevolare anche il piano di utilizzo della pre-riserva, attualmente in fase di elaborazione, proprio per consentire nuovi ingressi più agevoli specialmente nel periodo estivo.




"Sempre Viva", l'omaggio dell'istituto Archimede alla memoria delle vittime delle mafie

Il Comprensivo “Archimede” di Siracusa ha celebrato questa mattina la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. Protagonisti sono stati gli studenti della III C della scuola media che hanno messo in scena “Sempre Viva”. Si tratta di un adattamento del cortometraggio che racconta la storia della quattordicenne Annalisa Durante, vittima della camorra nel 2004.
A seguire la rappresentazione, referenti delle forze dell’ordine provinciali e rappresentanti delle istituzioni (Prefettura, Comune di Siracusa), oltre alla coordinatrice dell’associazione Libera, Lauretta Rinauro.
“Se la testimonianza è un elemento, a volte personale e intimo, legato a chi ha vissuto più o meno da vicino determinati eventi, l’essere portatori di alcune storie e dei loro significati – ha spiegato la dirigente scolastica Giusy Aprile – attraverso la rielaborazione e la narrazione, può e deve sempre di più essere una pratica collettiva, per essere concretamente a fianco dei familiari e dei loro percorsi di giustizia, per tenere vive le storie ‘orfane’ di testimoni diretti, e quindi a rischio di essere dimenticate, e più in generale per arricchire la memoria collettiva e porre le basi affinché sia il prodotto duraturo di un racconto corale in continuo divenire”.




Via Crucis cittadina al Parco Archeologico della Neapolis: venerdì l'appuntamento con le parrocchie

Si svolgerà anche quest’anno al Parco Archeologico della Neapolis la Via Crucis Cittadina, organizzata per venerdì 31 marzo alle 19.45 dalla Basilica~Santuario Madonna delle Lacrime e promossa dal Vicariato delle Parrocchie di Siracusa.
I testi, le preghiere e le meditazioni della Via Crucis dal tema “La Via della Croce, Salvezza dei figli di Dio” sono stati scelti e composti dall’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto, il quale guiderà il momento di preghiera con la presenza dei sacerdoti, dei diaconi, dei fedeli e dei cittadini di Siracusa. Lo stesso testo di preghiera sarà proposto in tutte le comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi di Siracusa. La Basilica~Santuario Madonna delle Lacrime esprime viva gratitudine al Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai per un evento particolarmente significativo in un luogo simbolo della città e della provincia di Siracusa. I fedeli si raduneranno a partire dalle 19.30, accedendo dal piazzale antistante la Chiesa di San Nicolò ai Cordari. Alle 19.45 saluto ai convenuti, presentazione dei vari momenti e consegna ai presenti del libretto della Via Crucis “La Via della Croce, Salvezza dei figli di Dio”. Alle 20.00 inizio del pio esercizio della Via Crucis.




Viola il permesso di soggiorno per andare al mare: domiciliari ad un 42enne

Viola l’obbligo di soggiorno per andarsene al mare. I carabinieri della Stazione di Pachino hanno arrestato per questa ragione un uomo di 42 anni, già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di violazione della misura cui era sottoposto.
L’uomo, al quale il Tribunale di Catania ha applicato la Sorveglianza Speciale  con obbligo di soggiorno nel comune di Pachino, è stato sorpreso dai militari nella località balneare di San Lorenzo, del comune di Noto, incurante delle prescrizioni imposte.
Dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 




Petrolchimico, Fiom: "La sfida è costruire un polo energetico innovativo"

“L’industria petrolchimica non scomparirà immediatamente, ma la vera sfida, per Siracusa, è sviluppare un progetto per costruire un innovativo polo energetico affermando una diversa, e competitiva visione industriale”. Questa la posizione espressa dalla Fiom Cgil di Siracusa, guidata da Antonio Recano, che fa una disamina del settore in Italia, puntando, poi, lo sguardo, sulla zona industriale siracusana.  “In Italia -dice Recano- il settore della raffinazione, caratterizzato da un sistema industriale che da decenni fa profitti puntando sullo sfruttamento del lavoro e non sull’innovazione dei processi e dei prodotti, è inserito in un processo irreversibile che ha decretato per il 2035, al netto di eventuali deroghe per l’utilizzo di e-fuels o biodiesel, la fine dei
motori endotermici puntando alla loro sostituzione con quelli elettrici”.
Parlando del  Petrolchimico di Priolo, secondo Recano, “questo processo declina tra l’incapacità sistemica delle imprese, la mancanza di politiche industriali capaci di indicare in modo chiaro i settori strategici, i tempi e le risorse finanziare necessarie a conseguire gli obiettivi per realizzare questa nuova rivoluzione industriale. Un combinato disposto che rischia di far sparire un intero distretto industriale, con sviluppi economici e sociali gravissimi che comprometterebbero alla base la stessa coesione sociale”. Il segretario del sindacato ricorda che “mentre negli altri paesi sono partiti progetti, si è definito dove e come spendere i soldi, sono chiare le priorità e gli obbiettivi, l’Italia non si è dotata ancora di un piano energetico adeguato intestandosi a favore di camera false soluzioni che sul nostro territorio sono rappresentate dai successivi decreti che hanno salvato LUKOIL e IAS”.
Per salvaguardare industria, occupazione e ambiente, in base alle valutazioni dell’organizzazione sindacale di categoria,  “occorre immaginare un nuovo modello industriale che valorizzi le potenzialità che il polo petrolchimico ha per intercettare le opportunità offerte dal PNRR e affermare una diversa, moderna e competitiva visione di sviluppo. Una visione che punti alla qualità dei prodotti, alla sostenibilità ambientale e a quella sociale preservando i livelli occupazionali. Occorre
partendo dalla sostenibilità ambientale costruire un progetto condiviso con il territorio, le comunità e le istituzioni locali per pretendere dal Governo e dalle imprese certezze sul futuro del Petrolchimico. Futuro che passa anche attraverso la costruzione di un polo metalmeccanico moderno, avanzato e indipendente dal polo petrolchimico, proiettato in una giusta visione di industria green e di economia circolare”.
Recano prosegue evidenziando che “un distretto metalmeccanico che potrebbe avere a disposizione officine attrezzate, imprese e maestranze specializzate, fondali marini adeguati e infrastrutture
moderne. Le aree di Punta Cugno e Marina di Melilli mostrano condizioni e caratteristiche difficilmente riscontrabili altrove, che se valorizzate potrebbero intercettare gli investimenti previsti dal PNRR e traghettare il nostro territorio verso un nuovo modello industriale in linea con il processo di transizione energetica che sta interessando il mondo intero. C’è quindi bisogno di un ambizioso progetto industriale capace di ridare al lavoro metalmeccanico la valenza che merita, pretendendo che ogni euro di risorse pubbliche investite sia vincolato alla sostenibilità ambientale; alla certezza occupazionale; alla qualificazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti nei processi industriali; alla garanzie di continuità occupazionale e contrattuale negli appalti; al consolidamento delle tutele a partire dalla sicurezza e dalla salute, perché legalità, sostenibilità sociale, sicurezza e rispetto per l’ambiente devono essere principi vincolanti per le aziende e per nuove e corrette politiche industriali”.