Sciopero dei farmacisti, al corteo di Catania una delegazione siracusana

Anche una delegazione siracusana oggi allo sciopero dei farmacisti con corteo a Catania, indetto dai sindacati. La protesta segue l’interruzione delle trattative di Federfarma circa il mancato riconoscimento dell’adeguamento salariale richiesto dalle organizzazioni sindacali. “Quello di oggi è un chiaro progetto di rappresentanza che è partito dal basso-dichiara il segretario provinciale della Filcams Cgil, Alessandro Vasquez- riuscendo a rivendicare correttamente quelle che sono le istanze dei lavoratori e delle lavoratrici del settore ed è questo il più grande motivo della riuscita di questa giornata” . Il corteo di Catania si è snodato tra le vie del centro per raggiungere la sede di Federfarma regionale, dove due lavoratori iscritti alla categoria provinciale sono stati auditi insieme al resto della delegazione regioanale




Violenza sulla compagna anche davanti alla figlia neonata: arrestato 33enne

Continue vessazioni: la violenza, le offese, anche davanti alla figlioletta, nata sette mesi fa dalla loro relazione. L’incubo che la compagna ha vissuto, almeno dallo scorso Natale, è finito martedì sera, quando la polizia ha arrestato l’uomo, un 33enne per maltrattamenti in famiglia e stalking. Gli agenti della questura sono intervenuti insieme ai colleghi della Squadra Mobile.
La misura restrittiva è stata eseguita in applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Siracusa a seguito di un’intensa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Gli investigatori ritengono che l’uomo, che aveva avuto dalla compagna ventiquatrenne una figlia sette mesi fa, abbia costretto la donna, ininterrottamente almeno dallo scorso Natale, in preda ad una gelosia immotivata, a subire minacce, violenze e insulti, anche in presenza della neonata. Esasperata dalle continue vessazioni, la vittima si sarebbe vista costretta ad interrompere la convivenza, trasferendosi con la figlia a casa dei genitori. L’uomo però non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione e avrebbe continuato a perseguitarla anche appostandosi sotto casa. Gli investigatori hanno quindi raccolto elementi tali da spingere la Procura a richiedere la misura restrittiva al fine di interrompere l’escalation di violenza.




La Carrozza del Senato dimenticata. Il restauro nel 2020, l’ultima apparizione nel 2022

Vi ricordate della Carrozza del Senato? La berlina simbolo della città è custodita in una teca nel cortile di Palazzo Vermexio. Nonostante un importante restauro concluso a metà 2020, non è più tornata in strada come avveniva per tradizione in occasione della processione dell’Ottava di Santa Lucia. Se quel restauro ha “salvato” la carrozza da un disfacimento quasi certo, non è stato sufficiente per permetterne il ritorno sulle arterie cittadine e della processione.
A riportare il tema di attualità è il consigliere comunale Luigi Cavarra (Grande Sicilia). Ha depositato una mozione che verrà discussa in Consiglio non appena calendarizzata dalla capigruppo. Si chiede la tutela e valorizzazione attraverso l’installazione di un deumidificatore nella teca in vetro che la custodisce e poi un monitoraggio post-restauro, propedeutico al suo utilizzo in occasione della manifestazioni cittadine.
Per il restauro concluso a metà del 2020 furono necessari circa 30mila euro per mettere in sicurezza la carrozza, intervenire con trattamento antitarlo e migliorie alla teca. Le somme sono state assicurate attraverso un accordo tra il Rotary Club di Siracusa, Istituto Europeo del Restauro e Comune di Siracusa, con il Rotary che si è fatto carico delle spese del restauro. Venne effettuata una disinfestazione da insetti xilofagi (tarli) del legno della carrozza, quindi migliorata l’aerazione della teca di vetro in cui è chiusa la carrozza: l’umidità e la mancanza di ricambio d’aria erano, infatti, tra le cause principali del degrado. In quella occasione furono ovviamente ripristinate le decorazioni pittoriche, le dorature originali e vennero integrati gli elementi lignei deteriorati. Tutte operazioni svolte “a vista”, all’interno della teca.
Durante i lavori, si scoprì che la carrozza era stata ricoperta con pennellate di oro finto, in un precedente intervento. “Il carro era un disastro, ricolorato diverse volte e con colori diversi. Il restauro ha certe regole. Abbiamo ripulito l’oro finto e fatto risaltare quello vero. Come Istituto Europeo del Restauro abbiamo offerto l’oro per le pannellature, dove ci sono i disegni artistici. Certo, la cassa alla vista apparirà sempre bella ma un occhio attento noterà che una parte è originale, un’altra no”, commentò Teodoro Auricchio (IER).
La Soprintendenza ha seguito e annotato quanto veniva man mano scoperto dai restauratori guidati dal direttore dell’Istituto Europeo del Restauro. “Pensavamo di fare un intervento, ci siamo trovati alle prese con un altro”, confidò all’epoca Auricchio. “Cuoi e sellerie sono stati ripristinati. Gli interni sono in buone condizioni. Le ruote erano state restaurate in precedenza. Ci siamo avvalsi di un esperto di carrozze a cui abbiamo fatto notare alcuni particolari del timone, per essere sicuri che la situazione potesse andare. Queste erano carrozze fatte per andare al passo, lentamente”, le parole del direttore Auricchio ad intervento terminato.
Rimane però aperto, al di là delle condizioni, il tema dell’assicurazione. Chi deve garantire per la copertura di eventuali danni, in caso di utilizzo per strada della Carrozza del Senato? Il Comune che ne è proprietario o chi organizza eventi come la festa di Santa Lucia (e quindi la Deputazione)? Già in un passato recente, su questo tema si è andati in stallo. Nel 2022, ad esempio, nei giorni della festa la berlina venne esposta ma senza cavalli e ferma, su piazza Minerva. Fu l’ultima volta fuori da Palazzo Vermexio. In precedenza, aveva sfilato trainata da quattro cavalli sanfratelliani nel settembre del 2020, in piazza Duomo. Una breve passeggiata per salutare il completamento del delicato restauro.




Protezione Civile, un’esercitazione “globale” a Siracusa: seduta aperta di Consiglio comunale

Come concordato dalla conferenza dei capigruppo, il presidente del consiglio comunale di Siracusa, Alessandro Di Mauro, ha convocato per domani (7 novembre) un’adunanza aperta per parlare di protezione civile. I lavori inizieranno alle 11.
La seduta è il frutto di un’iniziativa di Sergio Bonafede che lo scorso settembre aveva fatto approvare dall’Aula la proposta di tenere, in tutto il territorio comunale, un’esercitazione “globale” di protezione civile per la “costruzione di una cultura condivisa della prevenzione”.




Mutuo per comprare nuovi bus, Cavallaro: “Perché non usare invece i 2,4 mln di tassa di soggiorno?”

“A fronte di oltre 2 milioni e 400 mila euro di accertamenti per la tassa di soggiorno, il Comune, per acquistare i nuovi bus, ricorre all’accensione di un mutuo da 250 mila euro, che si aggiunga ai due milioni e mezzo ottenuti con finanziamento regionale”. Il consigliere comunale Paolo Cavallaro stigmatizza la scelta dell’amministrazione comunale, confermata dal voto del consiglio comunale. “In seguito a tale seduta-spiega Cavallaro- ho presentato formale istanza di accesso agli atti per conoscere le entrate della tassa di soggiorno per l’anno scorso e le relative voci di spesa. Dall’esame di tale documentazione ho potuto appurare che il Comune ha emesso mandati di pagamento per circa 550 mila euro sulla tassa di soggiorno, competenza 2024, per corrispondere la retribuzione fissa e continuativa al personale a tempo indeterminato della polizia municipale, oltre che i contributi obbligatori e l’Irap. E’ bene ricordare-prosegue il consigliere di minoranza- che la tassa di soggiorno è tassa di scopo, cioè a dire finalizzata a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonche’ interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali, nonché, in base alla recente riforma, anche i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, così come prevede la legge” .Cavallaro si chiede cosa “c’entrino allora le retribuzioni fisse,i contributi e l’Irap per la Polizia Municipale con la tassa di soggiorno”, puntualizzando che “non è in discussione il Corpo, che va ringraziato, ma la parte delle entrate di bilancio con cui l’amministrazione intende far fronte alle retribuzioni e accessori citati”. L’esponente di Fratelli d’Italia ricorda che “La Corte di Conti è stata abbastanza chiara nel sostenere che le entrate della tassa di soggiorno possono essere impiegate soltanto per finalità che siano collegate in modo diretto con il turismo.” A supporto di quanto dichiara, Cavallaro cita anche una deliberazione della Corte dei Conti della Campania, che ha escluso, nel 2018, “che abbia la caratteristica di intervento in materia di turismo persino l’assunzione di personale per il periodo stagionale in un Comune a forte destinazione turistica. E, invece-tuona l’esponente di opposizione- a Siracusa si provvede al pagamento persino delle retribuzioni fisse di una parte del personale comunale”.
L’analisi di Cavallaro prosegue puntando lo sguardo su altre voci di spesa: “mandati per circa 240 mila euro complessive per feste patronali e di quartiere e illuminazioni natalizie, per circa 200 mila euro per spese di illuminazione e per circa 95 mila euro per spese di trasporto urbano. Sarebbe il caso-conclude il consigliere di FdI- di capire esattamente quale ritorno economico hanno avuto tali spese dal punto di vista turistico, cioè capire se tali spese abbiamo attirato o attireranno più o meno turisti in città. Perchè non è in discussione il merito delle spese, senz’altro utili ad allietare le giornate natalizie o a rafforzare i sentimenti religiosi, ma l’utilizzo della tassa di soggiorno che dovrebbe avere specifiche finalità”.




Cgil, Alessandro Acquaviva responsabile della Camera del Lavoro “La Borgata”

La Camera del Lavoro “La Borgata” ha un nuovo responsabile. Enzo Vaccaro ha infatti ceduto l’incarico ad Alessandro Acquaviva, componente del direttivo della stessa sede dislocata della Cgil. “Lascio questo incarico – ha spiegato Vaccaro – con grande rammarico perché tengo particolarmente a questa sede per il suo valore e per le sue potenzialità, ma il mio ruolo di segretario provinciale dello Spi Cgil mi impone una scelta, dettata soprattutto dal tempo e dalle energie che ognuno di questi incarichi richiede”. Al passaggio di consegne era presente il segretario generale della Cgil di Siracusa, Franco Nardi (al suo fianco Yvonne Motta, in rappresentanza della segreteria provinciale). “Questa Camera del Lavoro – ha dichiarato Nardi – ha un valore particolare non solo perché in un quartiere storico, ma anche perché un rione che da decenni attende una riqualificazione, un quartiere cosmopolita, un quartiere in cui la vivibilità è messa a dura prova. L’assegnazione dell’incarico ad Alessandro Acquaviva non è casuale: è un cgiellino della prima ora, è una persona di lunga esperienza non solo sindacale ma anche politica e amministrativa”. Acquaviva ha ringraziato per il ruolo affidatogli precisando che “già da componente del direttivo ho avuto modo di approfondire la conoscenza dei problemi dello storico quartiere e di rendermi conto che qui c’è un gruppo di lavoro coeso che ha come obiettivo primario la giustizia sociale e la vivibilità. Ma vorrei anche elaborare un progetto organico per mettere in rete tutte le associazioni che insistono nel quartiere, dal volontariato all’artigianato, per portare avanti una piattaforma d’azione compatta”. All’assemblea erano presenti anche il segretario provinciale Fiom, Antonio Recano; il rappresentante di Casa Rossa, Vincenzo Tomasello; il presidente provinciale di Arcigay, Armando Caravini.




Camposcuola Pippo Di Natale, il consigliere De Simone: “Troppi rischi nell’impianto”

Il Consigliere comunale di Forza Italia Damiano De Simone ha effettuato un sopralluogo presso il Campo Scuola “Pippo Di Natale” di Siracusa. “Ho ricevuto nei giorni scorsi diverse segnalazioni. Ed allora ho voluto verificare direttamente lo stato dell’impianto, con particolare attenzione alle condizioni di sicurezza, decoro e funzionalità”, spiega.
Durante l’ispezione ha annotato alcune criticità. “Carenze manutentive e potenziali pericoli”, riassume oggi. I pericoli sono rappresentati, in particolare, da diversi pozzetti aperti lungo il perimetro dell’area verde interna alla pista, normalmente utilizzata per attività di allenamento.
“Gli impianti sportivi comunali – ha dichiarato De Simone – devono garantire sicurezza, dignità e piena funzionalità, soprattutto quando accolgono le fasce più fragili della popolazione. È dovere dell’Amministrazione assicurare controlli costanti e interventi tempestivi per tutelare chi vive quotidianamente questi spazi.»
Il Consigliere ha infine annunciato il proprio impegno a sensibilizzare l’Amministrazione comunale, affinché gli impianti sportivi vengano inseriti tra le priorità d’intervento.




Carcere e lavoro, obiettivo recidiva zero. Si presenta a Siracusa il protocollo Ministero-Federsolidarietà

Per i detenuti che lavorano con le cooperative sociali in carcere, il rischio di recidiva si abbassa dal 70-80% a meno del 10%.
Il dato parla chiaro e indica che la strada intrapresa in questa direzione dal Ministero della Giustizia e da Confcooperative Federsolidarietà è quella giusta ma va percorsa molto di più.
In Sicilia esistono esempi virtuosi. Non è un caso se il tema sarà affrontato a Siracusa, nel corso di un convegno organizzato da Confcooperative Federsolidarietà Sicilia- con il sostegno della sede territoriale di Confcooperative Sicilia di Siracusa – e dalla Cooperativa Sociale L’Arcolaio sul tema “Carcere e Lavoro: gli strumenti disponibili”.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 12 Novembre 2025 alle ore 9:30 presso la Sala Conferenze dell’Urban Center di via Nino Bixio 1/A.
Nel corso dell’incontro sarà presentato il Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Ministero della Giustizia- Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Confcooperative- Federsolidarietà e rinnovato lo scorso novembre. Il Protocollo ha lo scopo di promuovere lo sviluppo di opportunità lavorative, di formazione e di inclusione sociale a favore della popolazione detenuta negli istituti penitenziari e di valorizzare le misure alternative. Prevede l’istituzione di un tavolo tecnico nazionale che, tra le attività condotte, elabora modelli di convenzioni da mettere a disposizione dei territori, per l’avvio di attività di recupero sociale e inserimento lavorativo. Con altri soggetti, pubblici e privati, si promuovono iniziative, nelle carceri, per favorire l’acquisizione di esperienze e competenze da parte dell’utenza penitenziaria e agevolare il concreto inserimento in contesti lavorativi rispondenti ai criteri d’impresa, con l’obiettivo di potersi muovere, dunque, al di fuori di forme assistenziali.
L’appuntamento di Siracusa consentirà di approfondire una serie di tematiche legate proprio alla possibilità, attraverso il lavoro, di riabilitare i detenuti e allontanarli definitivamente dal reato. Emblematica l’esperienza della cooperativa L’Arcolaio, che sarà illustrata dalla responsabile dell’Area Sociale, Giovanna Di Girolamo
Dopo i saluti istituzionali del presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, del presidente del Libero Consorzio Comunale, Michelangelo Giansiracusa e dell’Arcivescovo di Siracusa. Mons. Francesco Lomanto, introdurrà i lavori il presidente di Confcooperative Federsolidarietà Sicilia, Salvo Litrico, a cui è stata affidata la presentazione del protocollo tra il Dap e Confcooperative Federsolidarietà.
Interverranno, subito dopo: Filippo Giordano, componente del Segretariato CNEL Lavoro In Carcere e Docente dell’Università LUMSA ,che affronterà il tema “Recidiva Zero: la sostenibilità delle imprese sociali dentro il carcere per abbattere la recidiva”, Elisabetta Zito, Dirigente del Penitenziario e Vicario del Provveditore (PRAP Palermo). Parlerà di Lavoro intra moenia: prospettive di sviluppo per le carceri siciliane . Seguirà un talk sul lavoro come possibilità per ripartire con Gabriella Picco, Direttrice ULEPE Siracusa, Giovanni Villari, Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Siracusa, Giuseppe Pisano, Presidente della Cooperativa Sociale L’Arcolaio.
Il convegno sarà anche un momento di approfondimento sulle buone pratiche in Sicilia, segnatamente quelle delle cooperative “L’Arcolaio” a Siracusa e “Sprigioniamo Sapori” a Ragusa.
Le conclusioni saranno affidate al Presidente Nazionale di Confcooperative Federsolidarietà, Stefano Granata.
“Confcooperative Federsolidarietà Sicilia – spiega il presidente Salvo Litrico- rilancia attraverso il convegno di Siracusa le attività legate al reinserimento lavorativo, grazie alle cooperative di tipo b, di persone svantaggiate. Un ambito che in Sicilia non si è mai sviluppato realmente. Ci sono, però, delle realtà consolidate, come quelle che esporranno le proprie esperienze. Sarà, dunque, l’occasione per fare cultura, per impiantare in Sicilia l’attività nazionale che attraverso il protocollo sottoscritto da Federsolidarietà e dal Ministero della Giustizia può essere proficuamente condotta. Partiamo dal focus sul tema
dell’inserimento lavorativo e del lavoro nelle carceri ma estendiamo anche l’attenzione sull’economia civile più in generale, guardando alle cooperative sociali come strumento in grado anche di generare valore nel mercato, a partire dalle persone svantaggiate”.
“Il lavoro durante la detenzione -ribadisce il presidente della Cooperativa L’Arcolaio, Giuseppe Pisano – è uno strumento formidabile per rafforzare il percorso di recupero del detenuto. Abbassare, attraverso il lavoro con le cooperative sociali in carcere il rischio di recidiva rappresenta un grande beneficio per la singola persona, per le istituzioni e per la comunità tutta. Purtroppo oggi i detenuti che lavorano sono ancora molto pochi e c’è molto da fare per moltiplicare le opportunità di inserimento al lavoro dentro le carceri italiane”.




“Giornate per l’ambiente” alla Pizzuta: McDonald’s Siracusa in campo contro il littering

Anche Siracusa ha preso parte a “Le giornate insieme a te per l’ambiente”, iniziativa nazionale di McDonald’s. Mercoledì 5 novembre tappa nel quartiere Pizzuta per una giornata dedicata alla cura del territorio ed alla lotta contro il littering, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nell’ambiente. L’appuntamento è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Siracusa.
Dipendenti del ristorante McDonald’s di Siracusa si sono impegnati in attività di riqualificazione dell’area, raccogliendo rifiuti e sensibilizzando cittadini e residenti sul tema della sostenibilità ambientale.
L’iniziativa rientra in un percorso di lungo periodo che il marchio ha avviato per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Tra gli interventi più significativi, figurano l’eliminazione della plastica monouso, la diffusione di materiali più sostenibili per il packaging, l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nei ristoranti e nei dehors, oltre alla collaborazione con Comieco per garantire la piena riciclabilità degli imballaggi in carta.
“Con Le giornate insieme a te per l’ambiente – sottolineano da McDonald’s – vogliamo contribuire concretamente alla salvaguardia dei territori in cui operiamo, grazie anche al coinvolgimento dei nostri licenziatari, imprenditori locali che ogni giorno vivono e lavorano a stretto contatto con le comunità”.
In Italia, McDonald’s è presente da quarant’anni con oltre 720 ristoranti e circa 30.000 dipendenti. Il 90% delle sedi è gestito in franchising da 160 imprenditori italiani, e l’85% dei fornitori è rappresentato da aziende del nostro Paese o che producono in Italia.




Appalti nella sanità, il filone siracusano dell’inchiesta: gara servizi di ausiliariato

Una rete di favori, assunzioni promesse e subappalti “pilotati”. È questa, secondo la ricostruzione della Procura di Palermo, la trama che avrebbe accompagnato la gara d’appalto per i servizi di ausiliariato dell’Asp di Siracusa, oggi al centro di un’indagine che ipotizza i reati di corruzione e atti contrari ai doveri d’ufficio.
Sono 5 i dirigenti e funzionari dell’Azienda Sanitaria aretusea indagati: il direttore generale Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario dell’Umberto I Paolo Bordonaro, il direttore amministrativo dell’ospedale riunito Avola-Noto Paolo Emilio Russo, il bed manager aziendale Vito Fazzino e la dirigente amministrativa del provveditorato Giuseppa Di Mauro. Tutti sono accusati di aver favorito, in cambio di vantaggi e promesse di assunzioni, la Dussmann Service poi risultata aggiudicataria dell’appalto. Russo, Fazzino e Bordonaro erano componenti della commissione di gara, con la Di Mauro invece Rup.
Secondo l’accusa, la gara sarebbe stata manipolata attraverso false sedute, rinvii strategici e presunte modifiche procedurali. In cambio, gli indagati avrebbero ottenuto assunzioni di persone segnalate, subappalti a ditte di riferimento e miglioramenti contrattuali per lavoratori indicati. Contestato anche l’incremento del valore delle prestazioni ed il volume di lavoro per la ditta Euroservice, che avrebbe avvantaggiato l’imprenditore palermitano 61enne Sergio Mazzola, anche lui indagato, ed indicato come amico personale da Romano agli altri soggetti implicati.
“La Dussmann si dissocia in maniera energica dai fatti riportati e assicura alle autorità competenti la massima collaborazione nelle indagini”, si legge in una nota dell’azienda in merito all’inchiesta della Procura di Palermo.
“A Dussmann non è stato notificato alcun atto inerente alle indagini in corso e l’azienda adotta da sempre rigidi standard di comportamento etico, trasparenza e conformità alle normative vigenti, in linea con il proprio Codice di Condotta e con le policy internazionali di compliance & integrity”. L’azienda ribadisce con forza “la propria assoluta estraneità a qualsiasi condotta illecita e la piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine” e “continuerà a operare con la consueta correttezza e professionalità confermando il proprio impegno a mantenere i più alti standard di legalità e integrità nella gestione di tutti i rapporti con enti pubblici e privati”.
Sono in totale 18 gli indagati nella nuova inchiesta sulla sanità siciliana. Secondo l’accusa, avrebbero dato vita ad un vero e proprio “comitato d’affari occulto”. Al vertice vi sarebbe l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, la cui lunga esperienza politica gli avrebbe consentito di esercitare un’influenza determinante. L’indagine, coordinata dal procuratore Maurizio De Lucia e condotta dai carabinieri del Ros, ipotizza che proprio l’ex presidente della Regione abbia esercitato un ruolo di pressione “nelle nomine di dirigenti e funzionari regionali” (anche per il vertice della sanità siracusana, ndr), oltre che in enti strategici nei settori della sanità, degli appalti e delle opere pubbliche.
Il quadro accusatorio complessivo finisce per tratteggiare un sistema illecito organizzato, in cui ciascun soggetto avrebbe avuto un ruolo preciso nel condizionare procedure pubbliche e orientare l’attività amministrativa a vantaggio di un ristretto gruppo imprenditoriale.
Gli indagati compariranno tra l’11 ed il 14 novembre davanti al gip che dovrà decidere sulla richiesta di arresti domiciliari.
Il direttivo nazionale della Democrazia Cristiana ha appreso nella giornata di ieri dell’apertura di indagini a carico del segretario nazionale Totò Cuffaro e di altri tre esponenti del partito. In una nota, oggi esprime “umana solidarietà e vicinanza al segretario e agli altri indagati (Carmelo Pace, Vito Raso e Antonio Abbonato) confidando che sapranno dimostrare la loro completa estraneità ai fatti contestati, nel pieno rispetto dell’operato della magistratura e dei principi di leale collaborazione istituzionale”.
“La vita del partito – prosegue la nota della DC – prosegue regolarmente, nel quadro di una presenza radicata su tutto il territorio nazionale e legittimata in tutte le sue articolazioni statutarie, con l’obiettivo della difesa dei valori della Costituzione, della cristianità e della legalità, nell’interesse della collettività e di tutti i cittadini”.