Senza sole l'acqua della Caldarella torna fredda. Lavori caldaia in ritardo, slitta conclusione

La temperatura dell’acqua della Caldarella torna fredda, complici anche condizioni meteo non esattamente primaverili. Il pieno avvio dei nuovi impianti di riscaldamento è slittato, dopo l’incidente accaduto ad un operaio caduto giù da un tetto. Per tre settimane l’area è stata sottoposta a sequestro e quel ritardo va ora smaltito, cercando di completare nel più breve tempo possibile il radicale intervento messo in campo dal Comune di Siracusa. Nuova caldaia, nuovi chiller, nuovi impianti, rinnovati locali e solare-termico. La chiusura dle cantiere era prevista per fine marzo, ma la scadenza è – come detto – slittata.
Inevitabili – e comprensibili – le proteste dei genitori dei ragazzi e delle ragazze che da mesi sono costretti a trovare spazio altrove, con costi maggiori negli impianti natatori privati. Senza tacere delle difficoltà anche della prima squadra cittadina di pallanuoto, l’Ortigia brillante protagonista in A1 e costretta ad una trasferta continua per allenamenti e partite. “Purtroppo non abbiamo nuovamente la disponibilità della Cittadella, abbiamo potuto lavorare lì solo i primi due giorni…”, dice con amarezza l’allenatore Stefano Piccardo.
Sui social decine i post che trasudano rabbia e amarezza. Luigi scrive: “dopo circa 9000km percorsi in 5 mesi da Siracusa a Catania, tre volte a settimana, per far allenare i nostri figli a causa dell’indisponibilità della piscina, dopo la promessa dei fine lavori e consegna della struttura per fine marzo ad oggi continuiamo ad andare ad allenarci a Catania e non avere una data certa per la ripresa degli allenamenti in Cittadella, mi di spiace essere volgare,ci avete scassato la m…”. L’ex assessore allo sport della giunta Visentin, Alessandro Spadaro, possibile candidato al Consiglio comunale con Edy Bandiera sindaco, attacca: “apprendo da giovani atleti di pallanuoto che l’acqua della piscina della Cittadella è nuovamente fredda e sono costretti ad allenarsi a secco. L’acqua tiepida è durata mento di una settimana. Le famiglie sono stanche”.
Andrea Firenze, attuale responsabile della rubrica, in pressing sulla ditta che sta eseguendo i lavori per accelerare e completare nel più breve tempo possibile gli ultimi interventi. Ma sulla difficile riqualificazione degli impianti della Cittadella dello Sport il Comune sembra esser rimasto incagliato.
Nei giorni scorsi, le temperature miti e le richieste pressanti di società ed atleti avevano reso possibile l’utilizzo della piscina, comunque già in condizione di essere utilizzata. Scesa la colonnina di mercurio, il problema torna ad essere quello della temperatura e di una caldaia non ancora in servizio.




Mare privatizzato? Il piano di utilizzo divide, Salvare Augusta: "Revocare la delibera"

L’adozione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo ad Augusta fa discutere e divide. Il Consiglio comunale ha deliberato il via libera preliminare al Pudm. Ma non mancano le critiche, in particolare dalle associazioni ambientaliste, su tutte Legambiente e Natura Sicula, riunite nel coordinamento Salvare Augusta.
Lo strumento di programmazione, è la loro preoccupazione, apre ad una privatizzazione generalizzata delle spiagge tra lidi, solarium, approdi ed altro. Limitando lo spazio libero per la pubblica fruizione. Per questo ne chiedono la revoca in autotutela per gravi profili di illegittimità”.
Dubbi vengono avanzati anche sull’iter amministrativo: “è mancato il necessario esame da parte delle commissioni consiliari ma soprattutto il confronto con i cittadini e le associazioni”. Mancherebbe, inoltre, la previsione dello strumento “della possibile revoca e del diniego di rinnovo della concessione per quelle zone che si volessero meglio tutelare o destinare ad altri scopi (per esempio diniego di rinnovo per un’area dove sono stati realizzati pontili d’ormeggio e che ora il Piano vuole assegnare alla libera fruizione per la balneazione e attività sociali). Altrettanto grave – scrivono gli ambientalisti – che non sia previsto il ricorso alla sdemanializzazione/smilitarizzazione di aree attualmente inaccessibili poiché in mano al demanio della Marina militare ma che non hanno alcuna reale funzione di difesa (vedi Punta Izzo e Punta Carcarella)”.
Un emendamento presentato in Consiglio comunale, inoltre, inserisce nel Pudm di Augusta anche le “domande in itinere di concessione demaniale presenti sul portale della Regione e lo conformano alle destinazioni d’uso. Con il paradosso – secondo Legambiente e Natura Sicula – che le destinazioni d’uso verrebbero così stabilite dalle domande di concessione presentate piuttosto che il Pudm. Si tratta di un emendamento palesemente illegittimo”.




Lavori per via lido Sacramento, il 26 aprile conferenza dei servizi per il progetto esecutivo

E’ stata finalmente convocata la conferenza dei servizi per i lavori da avviare nei tratti franati di via lido Sacramento, a Siracusa. A convocare al tavolo tutti gli enti interessati, che dovranno esprimere un parere, è stato il commissario regionale per il contrasto al dissesto idrogeologico. Appuntamento il 26 aprile alle 11, nella sede di piazza Ignazio Florio a Palermo.
“Prendiamo atto con enorme soddisfazione che finalmente la Regione Siciliana sta accelerando su via Lido Sacramento. Siamo fiduciosi che in tempi ragionevolmente brevi il progetto esecutivo di ripristino e di messa in sicurezza definitiva della strada potrà essere finanziato”, commentano il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Pantano.
La Conferenza dei Servizi servirà ad acquisire i pareri definitivi, sul progetto esecutivo del Comune, da parte di tutti gli altri Enti coinvolti a vario titolo nell’intervento di ripristino e messa in sicurezza della strada.
“Definito questo iter, il nostro progetto esecutivo potrà essere ammesso a finanziamento. Ecco perché quello di fine mese costituisce un punto di svolta per la definitiva soluzione del problema. A quel punto, infatti, tutte le formalità saranno state adempiute ed il progetto di ripristino e di messa in sicurezza definitiva di una strada strategica nel collegamento viario del nostro Comune potrà essere ammesso a finanziamento con fondi regionali”, aggiungono Italia e Pantano.




Visite gratis in musei e parchi archeologici siciliani il 25 aprile, il 2 giugno ed il 4 novembre

Musei aperti e gratuiti in Sicilia non solo la prima domenica di ogni mese, ma anche in tre date festive del 2023: il 25 aprile per la “Festa della Liberazione”, il 2 giugno per la “Festa della Repubblica” e il 4 novembre per la “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate”. Lo ha stabilito l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, in linea con le disposizioni del ministero della Cultura.
Nelle stesse date sarà possibile accedere gratuitamente anche ai 14 parchi archeologici presenti in Sicilia: “Valle dei Templi” ad Agrigento; “Segesta”, “Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria” e “Lilibeo-Marsala” nel Trapanese; “Naxos e Taormina”, il parco delle Isole Eolie che si sviluppa tra Lipari, Panarea, Filicudi e Salina, e “Tindari” nel Messinese; “Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai” e “Leontinoi e Megara” nel Siracusano; “Catania e Valle dell’Aci”; “Morgantina e Villa Romana del Casale” nell’Ennese; “Himera, Solunto e Iato” nel Palermitano; “Kamarina e Cava D’Ispica” nel Ragusano e il parco archeologico di Gela nel Nisseno.
Non si pagherà il biglietto di ingresso anche in altri luoghi della cultura regionali, dalla Galleria di Palazzo Abatellis al museo archeologico “Antonio Salinas” e al Museo d’arte moderna e contemporanea di Palermo, passando dal museo di Trapani “Agostino Pepoli” sino alla Galleria di Palazzo Bellomo a Siracusa e al museo interdisciplinare di Messina.




Pasqua a Melilli, via Crucis e Ncrontru: da oggi attivo un Infopoint

Proseguono i festeggiamenti della Santa Pasqua 2023 nella “Terrazza degli Iblei”. Oltre alla tradizionale di questa mattina, l’Amministrazione comunale inaugurerà uno sportello per le informazioni turistiche, dando la possibilità ai numerosi visitatori, sin dalla giornata di oggi, di avere una guida e indicazioni sull’ampia offerta, in ambito religioso e culturale, che il territorio offre: da lì si potrà accedere al Museo delle Moto d’Epoca, all’EcoMuseo dei Monti Climiti, al rinnovato Archivio Storico, alla Biblioteca Comunale, alla Pirrera di Sant’Antonio e a tutti gli altri “luoghi” d’attrazione che offre il Borgo degli Iblei. Soprattutto diventerà punto di riferimento per i visitatori del luogo per prenotarsi e raccogliere tutte le informazioni sull’ampia offerta di eventi in programma, durante l’anno, sul territorio melillese, dal Festival di “San Sebastiano” alla “Rassegna Teatrale”, alle sagre e feste patronali, ai numerosi ospiti musicali.“Abbiamo scelto le festività pasquali come occasione per l’inaugurazione dell’Infopoint turistico, per dare da subito un punto di riferimento autorevole a chi, scegliendo Melilli, possa districarsi sull’ampia offerta in termini di patrimonio monumentale, culturale e religioso, che la Terrazza degli Iblei offre” le parole del Sindaco di Melilli Giuseppe Carta “l’Amministrazione comunale  ha il dovere mettere in campo tutte le soluzioni possibili affinché le bellezze del nostro borgo siano a conoscenza e a disposizione di tutti”.Nel pomeriggio dalla Chiesa Madre prenderà il via la processione del “Cristo Morto”, accompagnato dalla “Madonna Addolorata”, che proseguirà lungo le strade del Centro storico.La Domenica di Pasqua si chiuderanno i riti pasquali con il tradizionale e suggestivo ‘Ncontru tra il Cristo Risorto e la Madonna.Dalla basilica Santuario di “San Sebastiano” il Cristo Risorto, sempre portato a spalla , raggiunge l’angolo opposto della Piazza “Salvatore Rizzo”.Al suono della campanella, i “portatori” del Cristo e della Madonna corrono al centro della piazza , dove la Madre, per manifestare la propria gioia, fa cadere il manto nero e si avvicina al Figlio risorto. Quindi i fercoli del Cristo Risorto vengono portati a spalla per le vie del paese.




Efficientamento energetico e ristrutturazioni: completati i lavori in due scuole

(c.s.) Conclusi i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico alla scuola Brancati di Belvedere. Finanziati con specifici fondi del Mise, hanno riguardato la riqualificazione energetica della struttura, con il relamping di corpi illuminanti a led sia all’interno che all’esterno e la sostituzione dei vecchi infissi con nuovi in pvc; ed ancora la coibentazione delle pareti, la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 10Kw e l’acquisto del relativo accumulatore. Ad eseguire i lavori, praticando un ribasso del 20% su una base d’asta di 450mila euro, è stata la ditta Edil Comiso.
“Anche questo Istituto- dichiarano il sindaco Francesco Italia e l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Pantano- raggiungerà, una volta a regime, la sua piena autonomia energetica. Continua quindi l’impegno dell’Amministrazione che ha messo al centro della sua attività gli interventi di recupero del suo patrimonio edilizio scolastico al di fine di migliorare l’efficienza energetica dei plessi e per assicurare ai nostri alunni le migliori condizioni. Un esteso piano di ammodernamento e di efficientamento che sta interessando e che interesserà nei prossimi mesi tutti i plessi degli Istituti comprensivi siracusani per una spesa complessiva che supererà i 10 milioni di euro”.
Il plesso di viale degli Ulivi della Falcone Borsellino di Cassibile è stato invece interessato da lavori di ristrutturazione che hanno riguardato alcuni locali finora nella disponibilità della Protezione civile. Attingendo a fondi di manutenzione comunale, sono state eseguite opere interne alla struttura che hanno permesso di ricavare due aule al servizio dell’Istituto.




Nuovo ospedale, il Tar Lazio rinvia: approfondimento sulle competenze

Si allungano i tempi della battaglia giuridico-amministrativa per la progettazione definitiva del nuovo ospedale di Siracusa. Dopo due udienze, all’esito delle quali il Tar Lazio si è ritenuto competente, la nuova sezione del tribunale amministrativo laziale, cui è stato assegnato il fascicolo, ha richiesto ieri un approfondimento ulteriore. Disposto pertanto il rinvio al 19 aprile il pronunciamento sulla competenza nel giudizio. 
Il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, con capogruppo lo Studio Plicchi di Bologna e composto da Studio Plicchi Srl, Milan Ingegneria SpA, Areatecnica Srl, Sering Ingegneria Srl e Ava Arquitectura Tecnica Y Gestion SL, ha presentato nelle settimane scorse un nuovo ricorso per motivi aggiuntivi rispetto a quelli già presentati il 31 gennaio ed il 24 febbraio. Al Raggruppamento era stato revocato, dalla struttura commissariale, l’incarico di progettazione e direzione dei lavori per l’opera ad inizio del nuovo anno.
In sintesi, sono tre i motivi aggiuntivi. Il primo verte su di una presunta disparità: la struttura commissariale ha affidato recentemente al R.T.I. Proger sia la progettazione definitiva, sia quella esecutiva, secondo lo schema proprio della cosiddetta progettazione “trifasica”, a differenza di quanto avvenuto nel caso della Plicchi a cui – lamentano dallo studio bolognese – il Commissario aveva scritto nel settembre 2022 “affermando erroneamente, la sussistenza di una perfetta corrispondenza tra progettazione trifasica e appalto integrato” che per il maggior dettaglio “prevede un aumento di documentazione, di tempi e di compensi”. La stazione appaltante – recriminano ancora – “ha inoltre aumentato i tempi per la consegna della progettazione definitiva (30 giorni in più per redigere il progetto definito ‘da appalto integrato’) rispetto a quelli concessi al Rtp”
Il secondo motivo aggiuntivo ruota sul tema costi. “Il nuovo aggiudicatario potrà utilizzare tanto i prezziari del 2019 (periodo di pubblicazione del concorso di idee originario, ndr) quanto i prezziari vigenti, con i costi aggiornati al 2023. Vi è un contrasto normativo – appuntano i legali dello Studio Plicchi – dovendosi effettuare per legge la computazione del costo dell’opera sulla base dei prezziari vigenti. Il tutto con contrasto evidente rispetto al trattamento riservato al R.T.P. Plicchi, che, nell’applicare in fase di prima stima dell’opera gli elementi parametrici del 2019 e nel far notare al Commissario l’inevitabile delta che si sarebbe venuta a determinare coi prezziari vigenti, sono stati tacciati di intralciare una spedita progettazione dell’opera”.
L’ultimo motivo aggiuntivo riguarda l”utilizzabilità del progetto di fattibilità tecnico-economica prodotto dal Rtp Plicchi. “La Struttura Commissariale ha presupposto, erroneamente, l’utilizzabilità del PFTE ai fini del nuovo affidamento, senza considerare che questo non è possibile a causa del mancato saldo della progettazione consegnata”.
Dall’esito della vicenda dipenderà la nuova tabella di marcia per arrivare all’aggiudicazione dei lavori per la costruzione tanto agognata del nuovo ospedale di Siracusa.




La tentazione di Officina Civica: Giancarlo Garozzo candidato sindaco, pontieri a lavoro

L’indiscrezione circola con crescente insistenza negli ambienti politici siracusani. In Officina Civica sono sempre più numerosi quelli che stanno cercando di spingere Giancarlo Garozzo verso la candidatura a sindaco di Siracusa. La parte più complessa è proprio convincere l’ex sindaco. Ma dentro il progetto improntato al civismo aumentano di giorno in giorno i sostenitori dell’idea che un candidato “muscolare” sarebbe il più indicato per la campagna elettorale che sta prendendo forma in città. E – si domandano – quale profilo migliore di quello di Giancarlo Garozzo?
Una “partita” anche di equilibri interni ad Officina Civica, dove sono confluite esperienze di estrazione politica diversa: l’ex presidente del Consiglio comunale, Moena Scala; l’ex assessore Gianluca Scrofani; l’ex consigliere comunale, Salvo Castagnino e Alfredo Foti. L’eventuale fumata bianca potrebbe arrivare presto, forse anche prima di Pasqua.
Sarebbe chiamato a fare un passo indietro Alfredo Foti, nome a cui Officina Civica ha offerto in prima battuta la candidatura. L’ex assessore comunale non ha sciolto del tutto le riserve ed una eventuale staffetta con cambio in corsa potrebbe anche non essere un vero terremoto per la coalizione civica a cui guardano con interesse anche gli scontenti del centrodestra.
Garozzo era già stato candidato sindaco nel 2013, elezioni che poi vinse al ballottaggio su Ezechia Paolo Reale. Nella sua giunta, dall’inizio alla fine della sindacatura, faceva parte Francesco Italia che fu anche vicesindaco. Alle elezioni seguenti, fu proprio Garozzo ad indicare il nome del suo successore: Francesco Italia. Ma pochi mesi dopo la vittoria, i rapporti tra i due si sono rotti divenendo tesi, se non tesissimi: scambi di accuse, sfide incrociate, frecciate a mezzo social. La suggestione di vederli avversari alle urne solletica, anche dentro Officina Civica. Peraltro, sarebbe anche un insolito “confronto” in casa Terzo Polo: Garozzo è nome forte di Italia Viva, mentre Italia rappresenta Azione. E sono proprio i due partiti che stanno per confluire in un unico soggetto politico nazionale.

(foto: Garozzo a sinistra, accanto a Davide Faraone)




Elezioni. Pippo Gianni: "Volevo ritirarmi ma devo difendere Priolo da qualche ragazzaccio…"

Sono quattro i candidati a sindaco di Priolo. La prima a lanciare la volata è stata Michela Grasso, poi si sono aggiunti Alessandro Biamonte e Giorgio Pasqua. A completare la griglia dei “pretendenti” c’è anche Pippo Gianni. L’ex sindaco si era dimesso nei mesi scorsi, coinvolto in un’indagine che lo tenuto per diverso tempo ai domiciliari. E da lui cominciano i nostri incontri con i candidati sindaco di Priolo.
“Il mio primo pensiero era quello di ritirarmi a vita privata. Anche qualche giorno fà ho pensato di tirarmi indietro, quando durante un comizio di piazza una persona nota a Priolo ha proposto una violenta interpretazione della mia candidatura dipingendola come un’offesa nei confronti dei magistrati”, confida l’ex assessore regionale. “La mia non è una sfida, non c’è nessuna volontà di provocazione nei confronti della Magistratura. Anzi, il mio rispetto non è mai venuto meno, nemmeno nei momenti peggiori. Però mi sento pienamente innocente, e fino al terzo grado di giudizio lo siamo tutti. Siccome ho ricevuto centinaia di richieste di ricandidatura, eccomi adesso qui”.
Certo, con la vicenda giuridica in corso – ieri udienza a Siracusa – sarà una campagna elettorale particolare per Pippo Gianni. “Io non sono stato accusato di avere preso tangenti ma di avere usato toni forti con la zona industriale, perché ho detto che non fosse giusto che a Priolo si dovesse solo subire l’inquinamento mentre a lavorare vengono chiamati operai di ogni dove e non priolesi. E’ mai possibile che debbano venire aziende di fuori a lavorare a Priolo? Ho la forza della mia innocenza”, dice fermo.
Poi ritorna sul travaglio che ha preceduto la ricandidatura. “Non volevo continuare, volevo far il medico volontario come faccio da tanto tempo. Ho rinunciato dal primo mese anche all’indennità di carica, per finanziare le start up giovanili. Sono stato tentennante, poi mi sono determinato anche per non dare questa chance a qualche ragazzaccio di turno…”, racconta con punta di sarcasmo. E per caricare di senso la sua campagna elettorale, Pippo Gianni piazza la provocazione: “capisco di essere uno fastidioso per chi gestisce la nostra salute, la nostra economia e la nostra morte”.




Elezioni. Salvatore Gallo: "Fatto tanto per Palazzolo, giusto non fuggire dall'esame del voto"

Il 28 e 29 maggio si voterà anche a Palazzolo per sindaco e nuovo Consiglio comunale. Tre i pretendenti alla carica di primo cittadino: Francesco Magro, Paolo Sandalo e Salvatore Gallo. Quest’ultimo si presenta da uscente e cerca la riconferma. “E’ una sorta di esame, ed io mi sottopongo al giudizio dell’elettore. Se hai fatto bene, ti voterà anche chi non ti ha votato la prima volta. Altrimenti, vieni bocciato. E’ giusto non scappare via da questo”, spiega motivando la sua scelta di concorrere per il secondo mandato.
“Continuità” diventa una parola chiave. “Programmare, progettare è importante. E c’è bisogno di ascolto e della partecipazione di tutti. Il momento è molto delicato. Proprio stamattina – rivela Gallo – ho avuto un colloquio con un assessore di Monterosso per il Siru: siamo 13 piccoli comuni consorziati. Ci lavoriamo con attenzione”.
A differenza del capoluogo e di altri centri in provincia, dove la campagna elettorale si è subito fatta incandescente, a Palazzolo i toni sono moderati. “La campagna elettorale non è una guerra. Si deve affrontare serenamente. Se pensi di aver lavorato bene, non è difficile dimostrarlo. Ad esempio, abbiamo fatto tanto a Palazzolo. Significa anche spendere tanto. Occorre evitare il pettegolezzo, scendere su fatti personali o dire qualcosa di infondato come chi sostiene che io abbia indebitato il Comune di Palazzolo, cosa assolutamente non vera. Il saldo del Comune in questo momento è +680 mila euro. Abbiamo fatto un buon lavoro di riscossione dei tributi. Abbiamo lavorato molto sui fondi, ad esempio quello relativo al Covid, abbiamo rimodulato i mutui”, le rivendicazioni di Salvatore Gallo.
Niente simboli di partito, il sindaco uscente si presenta con la sua lista civica. “Non credo molto ai partiti, sono poche le persone che rimangono ferme ad un’appartenenza. La mia lista civica è Salvatore Gallo Sindaco. Sono nato democristiano e sono rimasto nell’area centrista. Anche se ho fatto e faccio dei movimenti – si racconta il sindaco di Palazzolo – sono una persona di centro. E cerco di applicare in un modo moderato la visione che ho”.