Pesca abusiva nella zona di massima tutela dell'Area Marina Protetta: denunciato

Grazie alle segnalazioni del Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio, la Guardia Costiera ha bloccato e denunciato un diportista intento alla pesca abusiva nello specchio acqueo della riserva integrale (zona A) dell’Area Marina.
A bordo di un’unità da diporto priva di licenza per l’esercizio della pesca professionale, è avvistato attraverso il sistema di videosorveglianza dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, installato presso la sala operativa del Comando della Capitaneria di porto di Siracusa. Dalla sala operativa è stata disposta l’uscita in mare di una motovedetta. Interrotta l’attività di pesca, si è proceduto ad identificare l’uomo. L’attrezzattura da pesca, non conforme alla normativa nazionale in materia di pesca ricreativa, è stata sequestrata.
Il capitano di vascello Sergio Lo Presti, comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, raccomanda il capillare rispetto delle zonazioni dell’Area Marina Protetta del Plemmirio e coglie l’occasione per ricordare che le attività di pesca “illegittime” condotte all’interno della zona “A” dell’Area Marina del Plemmirio sono perseguite penalmente.




Niente perizia psichiatrica per Massimo Cannone, rinvio a giudizio per l'omicidio della moglie

Rinvio a giudizio per Massimo Cannone, il 45enne lentinese accusato di aver ucciso la moglie. Il femminicidio si è consumato nella casa di Lentini dove i due vivevano, a marzo dello scorso anno. La donna, Naima Zahir, venne raggiunta da una coltellata risultata fatale.
La difesa del tappezziere aveva richiesta una perizia psichiatrica sull’imputato. Ma il gup del Tribunale di Siracusa ha respinto quella istanza, decidendo invece per il rinvio a giudizio.
Fermato poco tempo dopo il delitto, il 45enne avrebbe confessato le sue responsabilità nel corso dell’udienza di convalida. “Mi sentivo oppresso”, avrebbe detto al magistrato prima di fornire la sua versione di quanto accaduto. Secondo l’accusa, Cannone non avrebbe subito chiamato i soccorsi ma sarebbe prima “andato a bere una birra”, per presentarsi a casa solo dopo.
Intervistato prima del fermo dalla trasmissione di Rai 2 “Ore 14”, l’uomo aveva parlato di un suicidio e del suo tentativo di salvarla.




Floridia, cambio nella giunta comunale. Ettore Sgroi è il nuovo assessore

Nuovo ingresso nella giunta comunale di Floridia. Entra nella squadra di governo della cittadina Ettore Sgroi. Al nuovo assessore assegnate le deleghe all’Ecologia, Randagismo, Pubblica illuminazione, Fondi di attuazione del PNRR, Digitalizzazione, Servizi Cimiteriali e Protezione Civile. Nei giorni scorsi, la firma dell’incarico alla presenza del sindaco, Marco Carianni.
“Per governare Floridia ci vogliono entusiasmo, determinazione, audacia e coraggio. Qualità, tutte, che appartengono a Ettore Sgroi”, il commento del primo cittadino che ha così accolto il nuovo assessore. Sgroi è il coordinatore cittadino di Idea, movimento politico vicino a Carianni ed al deputato regionale Tiziano Spada.




Covid, report settimanale: crollano in Sicilia i contagi, in provincia di Siracusa -40,61%

I dati della settimana dal 16 al 22 gennaio confermano il netto calo in Sicilia dei contagi covid, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. I nuovi positivi sono stati 4.054 (-46,55% rispetto alla settimana precedente), con un’incidenza di 84 casi ogni 100 mila abitanti. I tassi più elevati, rispetto alla media regionale, sono stati osservati nelle province di Agrigento (104/100.000), Siracusa (101/100.000) e Ragusa (93/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 80 e gli 89 anni (127/100.000), tra i 70 e i 79 (108/100.000) e tra i 60 e i 69 anni (106/100.000). Eppure anche nella provincia aretusea marcato è il crollo dei contagi, dopo l’impennato dovuta alle feste. Nella settimana in esame, sono stati 389 i nuovi positivi accertati contro i 655 dei sette giorni precedenti (-40.61%).
I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino settimanale a cura del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana.
In base a quanto riportato nel documento, le nuove ospedalizzazioni sono in lieve diminuzione, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di soggetti ospedalizzati con positività concomitante da Covid-19. Nella stessa settimana, più della metà dei pazienti positivi in ospedale è risultata non vaccinata. L’epidemia rimane in una fase delicata con un livello ancora significativo di diffusione virale ma con una ricaduta sulle nuove ospedalizzazioni più contenuta rispetto ai periodi precedenti.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Sicilia, i dati sono aggiornati al 24 gennaio. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 23,89% del target regionale. Sono 63.295 i bambini, pari al 20,12%, che risultano con ciclo primario completato. Nel target over 12, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,95% del target regionale, mentre l’89,58% ha completato il ciclo primario. Sono ancora 1.057.725 i cittadini che, pur avendone diritto, non hanno effettuato la terza dose. I vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.772.898 pari al 72,39% degli aventi diritto. Complessivamente in Sicilia sono state effettuate 236.313 somministrazioni di quarta dose di cui 208.284 a soggetti over 60. Le quinte dosi sono state 8.267.




Saetta (Idea): "Si al porto di Siracusa nel perimetro d'intervento dell'Autorità di Sistema"

“Un maggiore interessamento della politica locale sulla questione Porto di Siracusa e sul suo ingresso all’interno dell’Autorità Portuale di Sistema”. Lo chiede Nicolò Saetta, coordinatore siracusano del movimento politico IDEA. “La questione fondamentale attiene alle condizioni di ingresso del Porto- spiega- ad oggi regolato solo da legge statale tramite decreto soggetto ad approvazione del Parlamento nazionale. Si tratta di una prassi sicuramente lunga e che vedrà diversi soggetti politici coinvolti”.
Un tema collaterale su cui porre l’accento per il movimento IDEA riguarda il ruolo che dovrebbe rivestire la città di Siracusa nella scelta. “Nella Sicilia orientale -l’Autorità Portuale prevede, quali decisori dei piani progettuali, soltanto Augusta e Catania. In tal senso, il ruolo che spetterebbe a Siracusa riguarderebbe soltanto le competenze sul suo territorio, senza avere voce in capitolo per ciò che riguarda le altre realtà. Se, da un lato, tale scelta può sembrare coerente, dall’altro sorgono delle perplessità. Non avere capacità di incidere e non essere in condizione paritaria con Augusta e Catania – sottolinea il coordinatore – porterebbe Siracusa, come ormai da anni siamo stati abituati, ad essere fanalino di coda, senza capacità decisionali sui grandi temi e relegata solo al cortile di casa propria. Noi, invece, riteniamo giusto che sia alla pari con gli altri soggetti. Invero, la notizia che l’ingresso all’interno dell’Autorità Portuale di Sistema possa portare soldi alle casse comunali è falsa, visto che ad oggi i tributi pagati finiscono in parte alla Regione e in parte allo Stato. Con l’ingresso di Siracusa, invece, parte di quei soldi resterebbero all’Autorità Portuale e non al Comune, senza avere garanzie che i fondi vengano poi investiti in città. Detta perplessità rischia di trovare conferma nell’assenza di un delegato siracusano che, non potendo decidere per Augusta e Catania, non potrebbe non opporsi ad eventuali distrazioni di denaro a favore degli altri due centri”.
Per il rilancio di Siracusa, secondo IDEA, urge il confronto sui temi con le realtà politiche presenti sul territorio. “Siamo sempre per il fare – conclude Saetta – ma in una città che gradualmente si sta spogliando di tutto, il Porto, con tutte le sue criticità, resta fra le poche strutture identitarie. Sarebbe il caso che vi fosse maggiore dibattito. Il tema, oltre che tecnico, è anche politico. Il Porto di Siracusa ha tutte le carte in regola per svolgere un ruolo alla pari con gli altri porti della Sicilia orientale: quest’anno l’affluenza dei turisti da navi da crociera è stata pari a quella di Catania. Il pontile di Santa Panagia, inoltre, rappresenta un importante realtà strategica per il Mediterraneo e non solo. Non possiamo pensare di ragionare di Porto senza considerare il territorio circostante da cui questo dipende. Riteniamo che debba esserci un confronto tecnico e politico su tale prospettiva e siamo pronti a sederci a un tavolo per il bene della città”.




Ricordato a Siracusa il giornalista Mario Francese. Presentata iniziativa per le scuole

Con una sobria cerimonia, ricordato a Siracusa il giornalista Mario Francese, a 44 anni dalla sua mano per mano della mafia. “Cosa nostra non è stata ancora sconfitta nonostante l’arresto di Matteo Messina Denaro – ha detto il Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, accompagnata dal Questore, Benedetto Sanna, dal Comandante provinciale dei Carabinieri, Gabriele Barecchia, e da quello della Guardia di Finanza, Lucio Vaccaro – È giusto rinnovare questo ricordo per sottolineare il ruolo importante della stampa. Leggere la realtà, raccontare gli eventi, serve per comprendere ogni cosa. Quella del giornalista è una professione che ha una enorme responsabilità, per questo l’impegno di Mario Francese deve restare un esempio vivo. Il ricordo di persone così straordinarie che hanno dato il contributo estremo della propria vita per la ricerca della verità, per la comprensione dei fatti che possono incidere sulla qualità della nostra democrazia, va tradotto in atti concreti e giornalieri”.
Sul ruolo dei giornalisti si è soffermato anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “In un’epoca così veloce e complicata i giornalisti rivestono un’importanza enorme – ha detto il primo cittadino – Non farsi travolgere dalla rincorsa al like comodo, ma continuare ad essere vigili attenti e puntuali. Mario Francese è un esempio vivo per questa città che deve continuare a fare memoria di chi ha sacrificato la propria vita svolgendo il proprio lavoro”.
Il coraggio delle parole; a questo ha richiamato il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente, ricordando gli scritti di Mario Francese. “Lui non ebbe paura di usarle tutte le parole per raccontare ciò che aveva scoperto – ha detto Dente – Sapeva sicuramente che i suoi articoli stavano sgretolando quel sistema mafioso fino a quel momento illeggibile. Eppure proseguì con il coraggio delle parole, svolgendo il suo ruolo di giornalista e contribuendo alla ricerca della verità. Parole che devono essere rilette ai più giovani – ha concluso il segretario – affinché si comprendano pezzi di storia raccontati dal giornalismo siciliano che non si è mai tirato indietro”.
Quindi il ruolo dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia rappresentato dal tesoriere, Salvatore Di Salvo.
“Attraverso Mario Francese ricordiamo tutte le nostre vittime – ha detto Di Salvo – E lo facciamo consapevoli di tutte le difficoltà incontrate da chi svolge questa professione. Un impegno che non è mai mancato e non mancherà nonostante varie iniziative che tendono a limitare la libertà di stampa e, quindi, lo stesso diritto dei cittadini ad essere informati”.
Assostampa Siracusa ha preparato un progetto per le scuole, nel nome di Mario Francese. Una rilettura dei suoi articoli, un approfondimento del suo metodo di indagine e di scrittura. Per battezzare l’iniziativa, scelta una frase del premio Nobel Jose Saramago: “Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo”.




Crack, denunciato 18enne trovato con 20 dosi

E’ stato trovato in possesso di 20 dosi di crack. Per questo la polizia del commissariato di Ortigia ha denunciato, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto allo spaccio e al consumo di droga, un giovane di 18 anni. Nelle scorse settimane è scattato l’allarme crack tra i giovanissimi in provincia di Siracusa. Secondo il Dipartimento di Salute Mentale, tuttavia, il fenomeno, che si registra in linea con l’andamento nazionale, riguarda anche un alto numero di adulti, anche di mezza età.




L'Ast ferma i suoi autobus: dall'1 marzo stop al trasporto urbano a Siracusa, Augusta ed altri centri

Dal primo marzo l’Ast fermerà i suoi autobus che garantiscono il trasporto urbano in sei città del siracusano. Resta garantito il trasporto degli studenti, almeno sino al termine dell’anno scolastico. Ma tutte le fermate dentro le cittadine rimarranno deserte: niente corse, niente bus. Toccate dalla decisione sono le due principali città della provincia: Siracusa ed Augusta. Ma anche centri minori come Floridia e Sortino si troveranno improvvisamente senza trasporto urbano.
“L’Ast è in crisi e ha comunicato ai sindaci della provincia di Siracusa di voler cessare il servizio di trasporto pubblico dall’1 marzo, chiedendo ai Comuni il pagamento delle somme spettanti. Ma è impossibile pensare di interrompere un servizio pubblico essenziale come questo, quindi ho chiesto all’assessore regionale alla Mobilità, Alessandro Aricò, di predisporre e convocare un tavolo tecnico per individuare una soluzione e risolvere o quanto meno tamponare il problema”. Così il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) che ha ottenuto dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità la prossima convocazione di un tavolo tecnico con il presidente dell’Ast, Santo Castiglione. L’Ast gestisce, nel siracusano, un servizio in forte perdita. Assolutamente antieconomico. Ecco allora che si punta ad un accordo che possa accompagnare i Comuni siracusani verso il superamento delle difficoltà legate ai trasporti.




Caso in FdI, Castagnino replica ai vertici: "Io coerente, abbiamo creato qualcosa di nuovo"

Salvo Castagnino e la sua scelta di sposare il progetto civico trasversale di “Officina” spariglia le carte nel centrodestra siracusano. Ed ha causato nelle ultime ore la reazione dei maggiorenti provinciali di Fratelli d’Italia. Ritrovarlo vicino ai nomi di Garozzo, Foti e Scala – grandi avversari politici del recente passato – sorprende soprattutto FdI, mentre l’elettorato poco sembra curarsene. “La mia posizione è coerente”, spiega Castagnino su FMITALIA. “Ho sposato e sposo gli ideali politici di FdI, su scala nazionale. Ho votato Meloni convintamente, ho sostenuto Cannata ed Auteri all’ultima tornata elettorale. Ma non per questo mi sento vincolato nelle scelte amministrative per la città, ancor di più quando il partito non ha ancora un assetto a livello provinciale”, aggiunge tirando un pizzicotto.
Poco prima, era stato il commissario provinciale di FdI, Giuseppe Napoli, a ribadire come la scelta operata da Castagnino e Busiello mal si sposasse con la linea del partito a Siracusa. “La lista civica non è la strada più comoda per arrivare alla poltrona. E’, invece, l’espressione migliore della volontà del cittadino”, risponde a tono l’ex assessore comunale. Ma che le strade di FdI e di Salvo Castagnino siano ad un bivio, lo testimoniano le parole del parlamentare Luca Cannata e del deputato regionale Carlo Auteri: “non possono esserci battitori liberi e, chi farà scelte difformi da quanto stabilito in sede di partito, è da ritenersi escluso dal partito stesso”. Insomma, dentro o fuori. La decisione di Castagnino, però, sembra già bella e presa: Officina Civica.
“Ho contribuito alla creazione di qualcosa che non c’era prima a Siracusa. Abbiamo dato vita ad un percorso comune attraverso una coalizione totalmente civica, dove ognuno porta però la sua esperienza e le sue idee. Quelle giudicate condivisibili da tutti, hanno portato alla nascita del progetto e del suo programma per Siracusa”, racconta Salvo Castagnino. “In questo quadro – aggiunge – io sono comunque espressione del centrodestra dentro una lista civica”.
Alfredo Foti è il candidato sindaco in pectore di Officina Civica. Il diretto interessato non ha ancora sciolto la riserva se accettare o meno la candidatura. “Noi glielo abbiamo chiesto convintamente. Proveniamo da posizioni differenti, ma siamo amici. E’ una persona forte, ha esperienza. Ricordo che quando, da assessore, è andato in contrasto con l’amministrazione di cui era espressione, si è dimesso. Oggi, invece vediamo assessori nascosti che temono il giudizio degli elettori”. Salvo Castagnino sa di aver stravolto i piani del centrodestra siracusano, al momento faticosamente alla ricerca di unità tra alleati e candidati di valore.
Un primo risultato portato a casa da Giancarlo Garozzo, dietro le quinte vero “deus ex machina” di Officina Civica e di questa alleanza tra espressioni politiche differenti coalizzatasi nel segno di una rottura netta con l’operato dell’amministrazione Italia.




Tensione in Fratelli d'Italia, il partito rompe con Castagnino: "Distorce la realtà"

Si consuma in 48 ore appena la fine dell’idillio tra Fratelli d’Italia e Salvo Castagnino. Il partito non ha ben gradito la scelta dell’ex assessore comunale che è tra i fondatori del nuovo progetto politico Officina Siracusa. Lo ha accusato di “personalismi” e con una dura nota firmata da Luca Cannata e Carlo Auteri, lo ha messo davanti ad un aut aut. Questa mattina Castagnino ha replicato alle accuse ed ha rivendicato la coerenza della sua iniziativa in chiave locale. Con qualche pizzicotto all’indirizzo del partito, accusato di non essere ancora strutturato.
Cosa che non va giù al commissario provinciale di FdI, Giuseppe Napoli. “Castagnino distorce la realtà”, è il suo atto d’accusa. “Ricordo a Castagnino che ha annunciato la sua adesione a FdI in occasione dell’inaugurazione
della sede provinciale ed alla presenza del coordinatore regionale, il senatore Salvo Pogliese, dell’attuale ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dell’allora assessore regionale Manlio Messina, oltre ai vertici provinciali di FdI. Ricordo, altresì, che la campagna tesseramento è attiva ogni anno e quella del 2022 si è conclusa, come è noto, il 31 dicembre. E lo stesso Castagnino ha partecipato a quella campagna. Ci rincresce del repentino cambio di idea, lo ringraziamo per l’apporto dato in questo breve periodo ma chiaramente stare all’interno di un partito presuppone il rispetto delle regole e delle scelte effettuate dallo stesso secondo i suoi rappresentanti ufficiali. Gli auguriamo un buon lavoro e buona fortuna per la sua nuova esperienza politica”.