Ast resta o va via? Bozza d'intesa con i sindaci per non bloccare il trasporto locale

Allarma tutta la provincia l’annunciato stop ai bus di Ast che effettuano servizio di trasporto urbano nei comuni siracusani. Questa mattina, il deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa) – presidente della commissione Ambiente e Territorio – ha incontrato in videoconferenza il presidente Ast, Santo Castiglione. Collegati anche i sindaci di Siracusa (Francesco Italia), Sortino (Vincenzo Parlato), Carlentini (Giuseppe Stefio) e Augusta (Giuseppe Di Mare).
E’ noto che l’Azienda Siciliana Trasporti stia attraversando una grave crisi economica, a dimostrazione del fatto che il Consiglio di Amministrazione della società ha recentemente deliberato di ridurre l’impegno dove si registrano elevati costi di produzione e bassi ricavi di traffico.
Moderatamente ottimista al termine della riunione, Carta conferma che “è possibile trovare soluzioni nell’immediato, quando c’è intesa e collaborazione”. Ci sarebbe quindi un accordo di massima, senza variazione nelle condizioni contrattuali per i Comuni. Non dovranno, insomma, pagare somme più alte come compartecipazione alle spese di servizio. “Sarà mia premura confrontarmi con l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricó per accelerare la programmazione futura dei trasporti pubblici in provincia di Siracusa”, assicura Carta.




Perchè Ast ferma i bus a Siracusa? "Crisi, servizio in perdita e i Comuni non pagano"

La comunicazione con cui l’Ast preannuncia lo stop al trasporto urbano a Siracusa è arrivata negli uffici comunali lo scorso 24 gennaio. A firmare la nota, di due pagine, è il nuovo presidente dell’Azienda Siciliana Trasporti, Santo Castiglione. Nell’oggetto, in grassetto, si fa riferimento agli “effetti di incostituzionalità della proroga del servizio di Tpl”. E poi, dopo un trattino, “preavviso di rilascio servizio urbano Ast spa”.
Nelle prime righe viene richiamata la delibera della Corte dei Conti che contesta la proroga degli affidamenti provvisori dei servizi di trasporto pubblico locale, disposti in Sicilia sulla base dell’articolo di una legge regionale dichiarato incostituzionale. Poi l’Ast presenta il vero nocciolo della questione: “Considerato che la Società scrivente versa in una grave situazione di crisi d’impresa e di criticità finanziaria, il C.d.A relativo ha deliberato di ridurre l’impegno produttivo ove si registrano elevati costi di produzione e bassi ricavi di traffico, come nell’ambito del servizio urbano esercitato presso il Comune in indirizzo”, si legge nel testo.
“Alla luce di tutto quanto sopra esposto la Società scrivente (Ast, ndr) è impossibilitata a poter continuare a svolgere il servizio sine titulo considerata peraltro la sopra dedotta situazione di crisi finanziaria e societaria in cui versa, pertanto in mancanza di una rinegoziazione contrattuale delle condizioni del servizio di trasporto urbano esercitato presso l’Amministrazione in indirizzo, la Società con la presente formula, ad ogni effetto di legge, preavviso di interruzione del servizio a far data dal 1 marzo 2023. Si invita, infine, l’Amministrazione Comunale de qua a voler corrispondere, con l’urgenza del caso, le somme relative al servizio fin qui prestato e che risultano ad oggi ancora dovute”.
Bus fermi in città dal primo marzo, quindi. Perchè Ast è in (nota) crisi e perchè il servizio a Siracusa è antieconomico ed in perdita costante. Quindi, se non si arriva ad un nuovo accordo con Palazzo Vermexio – magari rivedendo al rialzo il canone corrisposto in quota parte dal Comune – e non viene saldato il pregresso, bisognerà inventare una nuova soluzione per il trasporto urbano a Siracusa.
Alla finestra anche il Comune di Augusta, che ha ricevuto un’identica comunicazione. Mentre al Comune di Sortino, ad inizio anno, Ast ha scritto solo per comunicare la “revoca effettuazione servizio urbano all’interno del centro abitato”.
In verità, sono in molti a pensare che il tutto si risolverà in una bolla di sapone. Giusto il tempo di qualche interlocuzione, anche a livello regionale, aperture da entrambe le parti e nuove intese. Sarebbe, insomma, il tentativo di alzare l’attenzione sul problema ed avviare una trattativa, senza mirare realmente a migliore per un trasporto locale non percepito all’altezza degli standard qualitativi medi regionali e nazionali.
Nel dubbio, l’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano, ha incontrato i rappresentanti di un’altra società di trasporto siciliana, l’Interbus. Giusto in caso di necessità di un piano B da marzo. Pare tramontata la possibilità di un bando per l’affidamento a privati, strada tentata mesi addietro dall’allora assessore Maura Fontana ma mai andata oltre lo stadio di proposta. Nel frattempo, restano fermi in deposito comunale i due bus elettrici acquistati con i fondi del collegato Ambientale e mai entrati in servizio. Difficile che l’Ast accetti la proposta di collaborazione avanzata dal Comune di Siracusa. Una società in crisi, d’altronde, con quali risorse potrebbe garantire due linee in più attraverso l’utilizzo di quei mezzi forniti da Palazzo Vermexio?
L’opinione pubblica siracusana, comunque, non pare fasciarsi la testa alla notizia del possibile addio di Ast. “Occasione buona per pensare finalmente un servizio di trasporto pubblico locale”, dicono in tanti su FMITALIA e sui social.




Elezioni: l'Mpa proporrà il candidato sindaco del centrodestra. Assenza o Bonomo?

Le indicazioni arrivate dal tavolo regionale del centrodestra sciolgono uno dei nodi principali all’interno della coalizione: a chi spetta l’onere dell’indicazione del candidato sindaco? Nel capoluogo, la primogenitura della candidatura spetterebbe all’Mpa. Conferme arrivano da Catania, mentre a Siracusa solo mezze ammissioni e prese di tempo.
Gli autonomisti a Siracusa si ritrovano in Mario Bonomo ed hanno espresso un deputato regionale, il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. Secondo diversi rumors, quest’ultimo avrebbe indicato il nome di Giuseppe Assenza. Ma pensare che l’Mpa non debba fare i conti anche con Bonomo rasenta la fantapolitica. E considerando come la componente Carta abbia già il seggio in Ars, per un discorso di equilibrio interno sarebbe giocoforza naturale immaginare che la candidatura a sindaco toccherebbe proprio a Mario Bonomo. Determinanti le prossime ore.
Fratelli d’Italia Siracusa ne uscirebbe ridimensionata visto che, per un discorso di bilanciamento politico locale, il partito della Meloni ha deciso di puntare sulla (nuova) sindacatura a Catania. Luca Cannata – secondo diverse fonti – avrebbe sino all’ultimo tentato una mediazione per il capoluogo. Da capire come si muoverà Forza Italia, ufficialmente d’amore e d’accordo con gli alleati del centrodestra. Ma non è un mistero che gli azzurri siracusani, ed in particolare la corrente Gennuso, puntasse sul nome di Ferdinando Messina. I ripetuti inviti all’unità delle settimane scorse hanno adesso un senso nuovo.
Non sfuggirà ai più attenti, però, che la scelta – secondo questa ricostruzione – sia stata presa in altra sede e non a Siracusa. In effetti, a conti fatti, manca una vera leadership siracusana: Cannata è di Avola, Carta di Melilli e Gennuso di Rosolini. Gli interlocutori, anche per il capoluogo, sono loro.

foto dal web




Emendamento del M5s, in arrivo 5 milioni per il Libero Consorzio di Siracusa

Approvato in Commissione Bilancio l’emendamento che destina importanti risorse al Libero Consorzio di Siracusa, da anni in dissesto. Il provvedimento, del Movimento 5 Stelle, vede Nuccio Di Paola primo firmatario insieme al deputato regionale siracusano Carlo Gilistro. “Cinque milioni di euro per la ex Provincia Regionale sono un altro segno concreto della volontà di ridare dignità a quell’ente, in attesa di necessarie riforme sulla sua governance”, commenta Gilistro. “Il Libero Consorzio ha in capo servizi importanti, dalla scuola alla viabilità. Da anni, a Roma come a Palermo, il M5s si è impegnato per riportare quell’ente in linea di galleggiamento, ottenendo risultati importanti come il nuovo accordo con lo Stato. Con questo emendamento diamo una nuova boccata d’ossigeno al territorio. Desidero ringraziare tutto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, ed in particolare i colleghi Nuccio Di Paola e Jose Marano, per aver appoggiato e sostenuto questo emendamento”. Il testo proposta da Di Paola e Gilistro ha ottenuto anche l’appoggio degli altri deputati.
Tra i sostenitori in Aula anche il deputato Pd, Tiziano Spada. “Le condizioni in cui versa il Libero Consorzio siracusano sono preoccupanti ed è compito della politica dare risposte concrete ai cittadini. Al primo posto da salvaguardare ci sono i lavoratori e gli studenti. In alcune scuole della provincia i riscaldamenti sono spenti perché non si riesce a pagare il costo del gasolio e del metano. L’approvazione di questo emendamento potrebbe finalmente risolvere diverse problematiche che quotidianamente si trova ad affrontare il Libero Consorzio e dare respiro al territorio”.




Pesca abusiva nella zona di massima tutela dell'Area Marina Protetta: denunciato

Grazie alle segnalazioni del Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio, la Guardia Costiera ha bloccato e denunciato un diportista intento alla pesca abusiva nello specchio acqueo della riserva integrale (zona A) dell’Area Marina.
A bordo di un’unità da diporto priva di licenza per l’esercizio della pesca professionale, è avvistato attraverso il sistema di videosorveglianza dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, installato presso la sala operativa del Comando della Capitaneria di porto di Siracusa. Dalla sala operativa è stata disposta l’uscita in mare di una motovedetta. Interrotta l’attività di pesca, si è proceduto ad identificare l’uomo. L’attrezzattura da pesca, non conforme alla normativa nazionale in materia di pesca ricreativa, è stata sequestrata.
Il capitano di vascello Sergio Lo Presti, comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, raccomanda il capillare rispetto delle zonazioni dell’Area Marina Protetta del Plemmirio e coglie l’occasione per ricordare che le attività di pesca “illegittime” condotte all’interno della zona “A” dell’Area Marina del Plemmirio sono perseguite penalmente.




Niente perizia psichiatrica per Massimo Cannone, rinvio a giudizio per l'omicidio della moglie

Rinvio a giudizio per Massimo Cannone, il 45enne lentinese accusato di aver ucciso la moglie. Il femminicidio si è consumato nella casa di Lentini dove i due vivevano, a marzo dello scorso anno. La donna, Naima Zahir, venne raggiunta da una coltellata risultata fatale.
La difesa del tappezziere aveva richiesta una perizia psichiatrica sull’imputato. Ma il gup del Tribunale di Siracusa ha respinto quella istanza, decidendo invece per il rinvio a giudizio.
Fermato poco tempo dopo il delitto, il 45enne avrebbe confessato le sue responsabilità nel corso dell’udienza di convalida. “Mi sentivo oppresso”, avrebbe detto al magistrato prima di fornire la sua versione di quanto accaduto. Secondo l’accusa, Cannone non avrebbe subito chiamato i soccorsi ma sarebbe prima “andato a bere una birra”, per presentarsi a casa solo dopo.
Intervistato prima del fermo dalla trasmissione di Rai 2 “Ore 14”, l’uomo aveva parlato di un suicidio e del suo tentativo di salvarla.




Floridia, cambio nella giunta comunale. Ettore Sgroi è il nuovo assessore

Nuovo ingresso nella giunta comunale di Floridia. Entra nella squadra di governo della cittadina Ettore Sgroi. Al nuovo assessore assegnate le deleghe all’Ecologia, Randagismo, Pubblica illuminazione, Fondi di attuazione del PNRR, Digitalizzazione, Servizi Cimiteriali e Protezione Civile. Nei giorni scorsi, la firma dell’incarico alla presenza del sindaco, Marco Carianni.
“Per governare Floridia ci vogliono entusiasmo, determinazione, audacia e coraggio. Qualità, tutte, che appartengono a Ettore Sgroi”, il commento del primo cittadino che ha così accolto il nuovo assessore. Sgroi è il coordinatore cittadino di Idea, movimento politico vicino a Carianni ed al deputato regionale Tiziano Spada.




Covid, report settimanale: crollano in Sicilia i contagi, in provincia di Siracusa -40,61%

I dati della settimana dal 16 al 22 gennaio confermano il netto calo in Sicilia dei contagi covid, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. I nuovi positivi sono stati 4.054 (-46,55% rispetto alla settimana precedente), con un’incidenza di 84 casi ogni 100 mila abitanti. I tassi più elevati, rispetto alla media regionale, sono stati osservati nelle province di Agrigento (104/100.000), Siracusa (101/100.000) e Ragusa (93/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 80 e gli 89 anni (127/100.000), tra i 70 e i 79 (108/100.000) e tra i 60 e i 69 anni (106/100.000). Eppure anche nella provincia aretusea marcato è il crollo dei contagi, dopo l’impennato dovuta alle feste. Nella settimana in esame, sono stati 389 i nuovi positivi accertati contro i 655 dei sette giorni precedenti (-40.61%).
I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino settimanale a cura del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana.
In base a quanto riportato nel documento, le nuove ospedalizzazioni sono in lieve diminuzione, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di soggetti ospedalizzati con positività concomitante da Covid-19. Nella stessa settimana, più della metà dei pazienti positivi in ospedale è risultata non vaccinata. L’epidemia rimane in una fase delicata con un livello ancora significativo di diffusione virale ma con una ricaduta sulle nuove ospedalizzazioni più contenuta rispetto ai periodi precedenti.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Sicilia, i dati sono aggiornati al 24 gennaio. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 23,89% del target regionale. Sono 63.295 i bambini, pari al 20,12%, che risultano con ciclo primario completato. Nel target over 12, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,95% del target regionale, mentre l’89,58% ha completato il ciclo primario. Sono ancora 1.057.725 i cittadini che, pur avendone diritto, non hanno effettuato la terza dose. I vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.772.898 pari al 72,39% degli aventi diritto. Complessivamente in Sicilia sono state effettuate 236.313 somministrazioni di quarta dose di cui 208.284 a soggetti over 60. Le quinte dosi sono state 8.267.




Saetta (Idea): "Si al porto di Siracusa nel perimetro d'intervento dell'Autorità di Sistema"

“Un maggiore interessamento della politica locale sulla questione Porto di Siracusa e sul suo ingresso all’interno dell’Autorità Portuale di Sistema”. Lo chiede Nicolò Saetta, coordinatore siracusano del movimento politico IDEA. “La questione fondamentale attiene alle condizioni di ingresso del Porto- spiega- ad oggi regolato solo da legge statale tramite decreto soggetto ad approvazione del Parlamento nazionale. Si tratta di una prassi sicuramente lunga e che vedrà diversi soggetti politici coinvolti”.
Un tema collaterale su cui porre l’accento per il movimento IDEA riguarda il ruolo che dovrebbe rivestire la città di Siracusa nella scelta. “Nella Sicilia orientale -l’Autorità Portuale prevede, quali decisori dei piani progettuali, soltanto Augusta e Catania. In tal senso, il ruolo che spetterebbe a Siracusa riguarderebbe soltanto le competenze sul suo territorio, senza avere voce in capitolo per ciò che riguarda le altre realtà. Se, da un lato, tale scelta può sembrare coerente, dall’altro sorgono delle perplessità. Non avere capacità di incidere e non essere in condizione paritaria con Augusta e Catania – sottolinea il coordinatore – porterebbe Siracusa, come ormai da anni siamo stati abituati, ad essere fanalino di coda, senza capacità decisionali sui grandi temi e relegata solo al cortile di casa propria. Noi, invece, riteniamo giusto che sia alla pari con gli altri soggetti. Invero, la notizia che l’ingresso all’interno dell’Autorità Portuale di Sistema possa portare soldi alle casse comunali è falsa, visto che ad oggi i tributi pagati finiscono in parte alla Regione e in parte allo Stato. Con l’ingresso di Siracusa, invece, parte di quei soldi resterebbero all’Autorità Portuale e non al Comune, senza avere garanzie che i fondi vengano poi investiti in città. Detta perplessità rischia di trovare conferma nell’assenza di un delegato siracusano che, non potendo decidere per Augusta e Catania, non potrebbe non opporsi ad eventuali distrazioni di denaro a favore degli altri due centri”.
Per il rilancio di Siracusa, secondo IDEA, urge il confronto sui temi con le realtà politiche presenti sul territorio. “Siamo sempre per il fare – conclude Saetta – ma in una città che gradualmente si sta spogliando di tutto, il Porto, con tutte le sue criticità, resta fra le poche strutture identitarie. Sarebbe il caso che vi fosse maggiore dibattito. Il tema, oltre che tecnico, è anche politico. Il Porto di Siracusa ha tutte le carte in regola per svolgere un ruolo alla pari con gli altri porti della Sicilia orientale: quest’anno l’affluenza dei turisti da navi da crociera è stata pari a quella di Catania. Il pontile di Santa Panagia, inoltre, rappresenta un importante realtà strategica per il Mediterraneo e non solo. Non possiamo pensare di ragionare di Porto senza considerare il territorio circostante da cui questo dipende. Riteniamo che debba esserci un confronto tecnico e politico su tale prospettiva e siamo pronti a sederci a un tavolo per il bene della città”.




Ricordato a Siracusa il giornalista Mario Francese. Presentata iniziativa per le scuole

Con una sobria cerimonia, ricordato a Siracusa il giornalista Mario Francese, a 44 anni dalla sua mano per mano della mafia. “Cosa nostra non è stata ancora sconfitta nonostante l’arresto di Matteo Messina Denaro – ha detto il Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, accompagnata dal Questore, Benedetto Sanna, dal Comandante provinciale dei Carabinieri, Gabriele Barecchia, e da quello della Guardia di Finanza, Lucio Vaccaro – È giusto rinnovare questo ricordo per sottolineare il ruolo importante della stampa. Leggere la realtà, raccontare gli eventi, serve per comprendere ogni cosa. Quella del giornalista è una professione che ha una enorme responsabilità, per questo l’impegno di Mario Francese deve restare un esempio vivo. Il ricordo di persone così straordinarie che hanno dato il contributo estremo della propria vita per la ricerca della verità, per la comprensione dei fatti che possono incidere sulla qualità della nostra democrazia, va tradotto in atti concreti e giornalieri”.
Sul ruolo dei giornalisti si è soffermato anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “In un’epoca così veloce e complicata i giornalisti rivestono un’importanza enorme – ha detto il primo cittadino – Non farsi travolgere dalla rincorsa al like comodo, ma continuare ad essere vigili attenti e puntuali. Mario Francese è un esempio vivo per questa città che deve continuare a fare memoria di chi ha sacrificato la propria vita svolgendo il proprio lavoro”.
Il coraggio delle parole; a questo ha richiamato il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente, ricordando gli scritti di Mario Francese. “Lui non ebbe paura di usarle tutte le parole per raccontare ciò che aveva scoperto – ha detto Dente – Sapeva sicuramente che i suoi articoli stavano sgretolando quel sistema mafioso fino a quel momento illeggibile. Eppure proseguì con il coraggio delle parole, svolgendo il suo ruolo di giornalista e contribuendo alla ricerca della verità. Parole che devono essere rilette ai più giovani – ha concluso il segretario – affinché si comprendano pezzi di storia raccontati dal giornalismo siciliano che non si è mai tirato indietro”.
Quindi il ruolo dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia rappresentato dal tesoriere, Salvatore Di Salvo.
“Attraverso Mario Francese ricordiamo tutte le nostre vittime – ha detto Di Salvo – E lo facciamo consapevoli di tutte le difficoltà incontrate da chi svolge questa professione. Un impegno che non è mai mancato e non mancherà nonostante varie iniziative che tendono a limitare la libertà di stampa e, quindi, lo stesso diritto dei cittadini ad essere informati”.
Assostampa Siracusa ha preparato un progetto per le scuole, nel nome di Mario Francese. Una rilettura dei suoi articoli, un approfondimento del suo metodo di indagine e di scrittura. Per battezzare l’iniziativa, scelta una frase del premio Nobel Jose Saramago: “Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo”.