L’idea della Regione contro il caro voli: privatizzare gli aeroporti. L’annuncio di Schifani

Non si ferma la battaglia della Regione Siciliana contro il caro voli. Dopo le denunce pubbliche del presidente Renato Schifani e l’attivazione di un team legale per coinvolgere nella battaglia anche l’Antitrust, sono stati diversi i leader di partito regionali ad unirsi all’iniziativa. A dicembre come in estate, i prezzi dei voli da e per la Sicilia schizzano alle stelle, spremendo soprattutto i siciliani residenti ed i fuorisede.
“È un fatto inaccettabile e scandaloso, continueremo la nostra battaglia fino in fondo. Non faremo sconti a nessuno, così come lavoreremo per privatizzare gli aeroporti: più vettori e più efficienza nell’interesse dei cittadini”, dice il presidente Schifani. Ma quel passaggio sulla privatizzazione degli aeroporti rischia di aprire un nuovo fronte di scontro in una politica sin qui compatta sul “core” della battaglia. Per quel che riguarda l’aeroporto di Catania, ad esempio, basti ricordare che una buona percentuale azionario è siracusana, tra Libero Consorzio e CamCom.




Caro voli, in Commissione Bilancio via libera per un fondo dedicato a siciliani e sardi

Via libera in Commissione Bilancio della Camera a un emendamento che istituisce un fondo ministeriale contro il caro voli per la Sicilia e la Sardegna. Prima firmataria è la deputata M5s Angela Raffa. Il fondo avrà una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e di 15 milioni a partire dal 2024.Fino ad esaurimento delle risorse, possibile uno “sconto” sul prezzo intero del biglietto per i residenti nelle due isole maggiori.
“Il fondo – dice Angela Raffa – ovviamente non è risolutivo per il problema. E’ un primo passo in questa direzione. Essere riusciti a istituire un fondo stabile destinato a questo scopo è un risultato storico. Finalmente affrontiamo in maniera seria la questione. Questo è stato possibile grazie alla riforma costituzionale che abbiamo fortemente voluto ed ottenuto al fotofinish della scorsa legislatura, con cui abbiamo riconosciuto il principio di insularità nell’art. 119 della nostra Costituzione. Ringrazio tutto il gruppo 5 stelle che ha fatto nottata insieme a me per condurre le trattative senza mai retrocedere su questo punto ed il presidente Giuseppe Conte che ha dimostrato grandissima attenzione per le isole. L’emendamento è stato firmato e sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, quindi non mi aspetto sorprese in Aula”.
Per capogruppo M5S all’Ars, Antonio De Luca, “questa norma deve avere un seguito fino ad arrivare a tariffe equiparabili ad ogni parte del Paese. Al presidente Schifani voglio ricordare di far valere le prerogative discendenti dall’articolo 22 dello Statuto Siciliano che consente alla Regione di partecipare con un suo rappresentante all’istituzione e alla regolamentazione dei servizi nazionali di comunicazione e trasporti terrestri, marittimi ed aerei che possano interessare la Regione, al fine di far valere in maniera determinata e costante i diritti e gli interessi dei siciliani”.




Miasmi a Siracusa, i dati Arpa: picco di idrocarburi, l’analizzatore di acido solfidrico era ko

Completate in 24 ore le analisi, Arpa ha reso note le sue conclusioni sul forte odore di gas avvertito nitidamente dalla popolazione di Siracusa ieri mattina. Un forte e fastidioso odore che ha segnato la prima mattinata, fino almeno alle 9.30 circa.
“Dai dati di qualità dell’aria registrati dalle 13 stazioni di monitoraggio gestite da ARPA Sicilia si evidenzia una concentrazione oraria di idrocarburi non metanici (NMHC) nella stazione SR Pantheon, pari a 361 µg/m3 alle ore 9:00, superiore alla soglia oraria dal D.P.C.M. 28/03/1983, abrogato dall’art. 21 del D.Lgs. 155/2010, che si utilizza come valore di riferimento”, si legge nella nota diramata dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.
Anche le altre due stazioni del centro abitato di Siracusa, via Gela e Pizzuta, “hanno registrato alle ore 09:00 del 20 dicembre il loro valore massimo di media oraria, rispettivamente 143 µg/m3 e 142 µg/m3”.
Quanto alla concentrazione massima istantanea, è stata rilevata alle 8.03 di ieri mattina dalla stazione SR Pantheon (687 µg/m3).
Quanto all’acido solfidrico, Arpa fa sapere che proprio ieri “l’unico analizzatore presente nelle stazioni ubicate nel comune di Siracusa, non era attivo” mentre l’analizzatore di Melilli è “rimasto fuori servizio dalle 6 del mattino”.
Nonostante il fenomeno odorigeno sia stato nitidamente avvertito dalla popolazione, pochissime sono state le segnalazioni attraverso l’app Nose che permette – peraltro – di attivare in automatico i nasi chimici posizioni su alcuni edifici pubblici cittadini. Sono state 14 in totale le segnalazioni, solo 7 nella fascia oraria in cui si avvertivano le “puzze”. Di queste 7, solo 5 da Siracusa. Segno di una poca conoscenza dello strumento a disposizione dei cittadini in caso si avvertano odori di miasmi olfattivi.
Sempre Arpa rende noto che “dallo studio delle retrotraiettorie e dall’analisi dei venti si evidenzia innanzitutto una altezza dello strato di rimescolamento molto bassa, dovuto a condizioni di stratificazione stabile dell’aria che determina una ridotta dispersione verticale degli inquinanti in atmosfera, mostrando inoltre che le masse d’aria provenivano da nord attraversando la rada di Augusta e parte dell’area industriale”.

foto di Dario Ponzo




Riperimetrazione area Sin, la vittoria di Siracusa: fuori dai vincoli Epipoli, Pantanelli e Ss124

Potrebbe arrivare già in apertura del nuovo anno il decreto di riperimetrazione dell’area Sin per quel che riguarda Siracusa. Gli altri Comuni interessati (Augusta, Priolo e Melilli) sono in ritardo e Palazzo Vermexio ha chiesto ed ottenuto che la sua posizione venisse allora stralciata.
Dopo una serie di incontri tra i tecnici del Comune di Siracusa ed il Ministero dell’Ambiente, le argomentazioni ed i documenti analitici prodotti dall’assessorato retto da Giuseppe Raimondo hanno convinto i funzionari romani. Verranno così ridisegnati i confini siracusani dell’ampia area che, come detto, interessa oltre Siracusa anche Priolo, Melilli ed Augusta. Su tutto quello che ricade dentro un Sito di Interesse Nazionale (Sin) vige un vincolo sovraordinato che considera potenzialmente inquinati i terreni e, pertanto, sono richieste una serie di complesse e costose operazioni preliminari (carotaggi ed analisi acque di falda) che ne rendono impossibile l’impiego per qualsivoglia attività umana.
Questo aveva creato una serie di paradossi. Pensiamo al progetto del nuovo cimitero di Siracusa. Pur essendo distante decine di chilometri dalle aree industriali, ricadeva nella perimetrazione originaria del Sin. Cosa che ne ha bloccato sin qui la realizzazione. Ma con il nuovo anno, questa come altre vicende potrebbero finalmente sbloccarsi.
Tutte le aree del capoluogo sono state georeferenziate, superando alcune semplificazioni operate durante la perimetrazione originaria, marcata – secondo alcuni – “con un semplice tratto di penna”: come a dire che non ci sarebbe stato troppo studio attorno al rischio di vincolare così ampie porzioni di territorio, perchè la politica dell’epoca riteneva che sarebbero arrivati fondi statali per le bonifiche. Eventualità che non si è poi verificata. E quella perimetrazione si rivelò, in alcuni casi, un boomerang: niente fondi, niente bonifiche ma anche niente investimenti di crescita e sviluppo.
Adesso verranno “fuori” dalla perimetrazione Sin importanti aree come Pantanelli (quasi in maniera integrale), viale Epipoli e il cimitero attuale. Diventano semplificati gli investimenti per nuove realizzazioni in quelle ex aree Sin: edilizia pubblica e privata, infrastrutture, impiantistica, servizi e commercio. Un’altra area di città può essere immaginata e pianificata.




“Questa amministrazione è un pezzo di centrosinistra, andare oltre Italia si o Italia no”

Il Partito Democratico siracusano riparte dal commissario Antonio Nicita. Al senatore il difficile compito di riappacificare anime e correnti, verso il nuovo congresso. Il presidente provinciale del Pd, Paolo Amenta, saluta con favore la nomina dell’ex garante delle comunicazioni. “Non si è riusciti a trovare una quadra interna, buona la scelta di puntare sul senatore Nicita. Ora sta a noi non creare problemi e rimettere in moto il partito verso le sfide future”. E le sfide future hanno una data precisa, quella di metà 2023 con le elezioni amministrative in quattro centri della provincia, tra cui Siracusa.
E il Pd come si muoverà per queste elezioni? “Lo deciderà il partito, con i suoi organismi. La segreteria cittadina ha preso una posizione sulle tematiche del capoluogo”, ricorda Amenta. Il segretario cittadino, Santino Romano, è stato chiaro: mai con Italia. “Io tempo fa ho lanciato un messaggio. Se il centrosinistra vuole vincere, si deve aprire al dialogo anche con l’attuale amministrazione comunale. Troppo semplicistico ridurre tutto il discorso al dire appoggiamo o non appoggiamo Francesco Italia. Bisogna invece costruire una macchina da guerra. Perchè c’è il rischio che quanto di buono sta facendo questa amministrazione non venga adeguatamente valorizzato. Allora si riparta da quanto c’è di buono. Non possiamo smentire che questa amministrazione sia di centrosinistra”, l’analisi di Paolo Amenta.
Il presidente provinciale del Pd invita comunque a non personalizzare l’intera vicenda. “Dobbiamo ragionare, non fare la caccia all’uomo. Oggi l’unico dato certo è che se si vogliono vincere elezioni a Siracusa, si deve riaprire al dialogo senza attacchi frontali. Nel partito provinciale c’è una parte importante che vuole aprire al dialogo e ad una certa prospettiva per il futuro, anche guardando a questa amministrazione”, racconta in diretta su FMITALIA.
Guardando ad una eventuale coalizione, Paolo Amenta ha usato l’espressione “macchina da guerra”. Intende, chiaramente, un’alleanza forte e coesa che sappia guardare oltre al solo Pd. “Non mi sono mai confrontato con i 5 Stelle per capire cosa si vuole fare, quali sono i loro contenuti ed il programma. Di quelli dovremmo parlare e poi vedere se Francesco Italia è nome buono o meno. Ma a mio avviso dobbiamo per forza avere dialogo con i cinquestelle. Un progetto per la città senza coinvolgere le forze politiche non ha senso. Per questo penso anche a L&C, al civismo. Ma dobbiamo partire dal dato che una percentuale importante del nostro centrosinistra è rappresentata dall’attuale amministrazione. Ci sono cose da limare, certo. Ma non capisco quando ci si blocca davanti ai nomi, senza dialogo”.
Intanto prima grana all’orizzonte per il commissario Nicita: pacificare gli animi, dopo qualche mal di pancia per l’ascesa del golden boy Tiziano Spada, deputato regionale del Pd. “Qualcuno soffre spada? E’ una caratteristica del nostro partito farci del male da soli”, ironizza Paolo Amenta. “Spada ha lanciato messaggi di apertura, dialogo e di prospettiva. Spero nessuno soffra la naturale crescita di nuovo gruppo dirigente. Gli uomini che hanno fatto la storia del Pd di Siracusa sono i padri nobili del partito ed i garanti dei valori. Ma la novità deve esserci, ognuno con le proprie competenze”.

guida a tre? no, ci sarà Nicita a rappresentare il partito ed a guidarlo verso il prossimo congresso provinciale, mettere ordine nel tesseramenton. io spero, è la mia idea, attorno a Nicita si ricompatti partito con le sue caratteristiche




Via lido Sacramento e i tratti franati: “Non perderemo i fondi, accordo con Genio Civile”

“Non c’è nessun rischio di perdere i finanziamenti per i lavori in via lido Sacramento”. L’assessore Enzo Pantano smentisce l’eventualità che il Comune di Siracusa debba restituire i fondi regionali in caso di mancato impegno delle somme entro la conclusione dell’anno. Due pezzi di quella strada sono “scivolati” verso il mare sottostante, sotto i colpi costanti dei marosi. Dopo il medicane del 2021 sono poi arrivate anche dalla Protezione Civile fondi per somma urgenza. Ma nonostante il tratto di strada interessato sia chiuso da ottobre, di lavori non c’è traccia. Non partiranno prima del 2023 ma questo – secondo quanto spiega il responsabile della Protezione Civile – non comporterà alcun rischio di ritrovarsi senza i fondi necessari. “Abbiamo la disponibilità di 455 mila euro che ci sono stati destinati dall’Autorità di bacino. Questa somma non è sufficiente da sola per completare tutto il lavoro necessario per via lido Sacramento. Per questo abbiamo integrato le somme stanziate dalla Protezione Civile regionale”, dice Pantano a SiracusaOggi.it. “Abbiamo siglato un accordo triennale con il Genio Civile e questo assicura che non ci sono rischi di perdere i fondi. In quella remota eventualità le somme sarebbero riprogrammate e rifinanziate subito. Noi ci occuperemo del progetto esecutivo, il Genio Civile della gara d’appalto”, aggiunge l’assessore comunale.
In questi giorni, intanto, vengono completati i sondaggi sul terreno. Indagini geotecniche, con prelievi di campioni ed analisi per avere tutti gli elementi necessari per definire il tipo di armatura da predisporre per rinforzare quella parete su cui poggia la strada. Nei primi giorni del prossimo anno potremo presentare il progetto che interesserà anche un terzo tratto di via lido Sacramento, sin qui rimasto fuori dalle cronache. Ma abbiamo visto che presenta primi elementi di cedimento, motivo per cui interverremo subito per evitare guai peggiori in futuro”.

foto archivio




Nuova caserma dei Vigili del Fuoco, pronta ma ancora vuota. Gilistro “sveglia” la Regione

I lavori per la costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Siracusa vennero appaltati nel 2008 dal Comune di Siracusa. Nel corso degli anni, le competenze sull’opera sono passate alla Regione, tramite il Dipartimento di Protezione Civile. Da diversi mesi la struttura realizzata alla Pizzuta appare pronta e capace di ospitare uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco. Ma per qualche cavillo, e per l’attesa nell’allaccio alla rete elettrica, al momento è un edificio vuoto.
Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) ha presentato una interrogazione all’assessore alle Infrastrutture affinchè si attivi per permettere l’immediata apertura della sede, completando gli interventi necessari.
“La nuova caserma è attesa ormai da troppi anni ed i Vigili del Fuoco di Siracusa sono ancora costretti a svolgere servizio in quella attuale di via Augusto Von Platen, angusta ed inadeguata. Nella scorsa legislatura, in Commissione Bilancio – ricorda Gilistro – il comandante provinciale aveva chiaramente spiegato l’esigenza che gli addetti del settore fossero messi nelle condizioni di operare al meglio”.
Pare manchi solo la data di inizio lavori per l’allaccio alla rete elettrica e poi la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Siracusa potrà finalmente accogliere uomini e mezzi. “Non è chiaro quali siano ancora le criticità rispetto a tale ultimo step, per questo invito l’assessorato regionale a procedere con gli atti consequenziali in modo da chiudere questa lunga pagina ed eliminare il rischio di ritrovarsi alle prese con una nuova incompiuta, ad un passo dal traguardo”, dice l’esponente pentastellato.
Quanto all’ipotizzato trasferimento del Genio Civile nello stesso complesso, Carlo Gilistro invita a considerare come “ragioni di sicurezza suggeriscano di evitare il collocamento di altri uffici nelle immediate vicinanze della caserma dei Vigili del Fuoco, anche al fine di non incorrere in pericoli, disagi e spiacevoli incidenti nelle operazioni di soccorso con i mezzi in uscita”.




L’impegno della Prefettura di Siracusa: “ampia sicurezza pubblica”. I numeri e le azioni del 2022

Un 2022 all’insegna della sicurezza pubblica quello della Prefettura di Siracusa. Un impegno rivendicato “nella sua accezione più ampia” dal prefetto Giusi Scaduto, con un’azione costante durante questi 12 mesi e tradotta in misure mirate a rafforzare la prevenzione sia dei reati di maggiore allarme sociale, sia delle infiltrazioni mafiose nell’economia legale, con particolare attenzione anche al sostegno alle vittime di racket, usura e violenza di genere.
Non solo, dunque, controlli straordinari interforze del territorio ma anche sottoscrizione di 8 patti propedeutici a progetti di videosorveglianza ed iniziative innovative, come l’avvio di un percorso collaborativo pubblico/privato per il contrasto alla “malamovida”, denominato “Legalità versus illegalità: il discrimine nella responsabilità sociale”, che ha consentito di uniformare in provincia gli orari degli esercizi commerciali e la vendita di alcoolici.
A tutela del flusso di risorse pubbliche, nel 2022 sono stati adottati 9 provvedimenti interdittivi antimafia, mentre il giudice amministrativo ha confermato la legittimità di quelli adottati nel 2021 nei confronti di ditte operanti nella filiera agroalimentare, come già avvenuto per il settore dei rifiuti. Ancora, in attuazione del Protocollo di legalità per il nuovo Ospedale di Siracusa, sono stati sostituiti due professionisti del gruppo di progettazione.
Nel corso del 2022 sono stati adottati dalla Prefettura di Siracusa anche 47 divieti di detenzione armi; 661 sospensioni e 54 revoche di patenti; 167 provvedimenti di espulsione e 378 revoche dell’accoglienza di cittadini extracomunitari.
Massimo lo sforzo per garantire l’esercizio una piena e regolare integrazione. Ad esempio, nel 2022 sono stati 369 nuovi cittadini italiani; 179 i lavoratori extracomunitari contrattualizzati (pari alla quota assegnata alla provincia); 2 i benefici erogati a familiari di vittime di violenza di genere; in lavorazione 32 Piani di emergenza esterna dei siti di stoccaggio dei rifiuti, ubicati in 12 Comuni; 3 esercitazioni di protezione civile multirischio; la stipula di un Protocollo interistituzionale contro la dispersione scolastica e la prosecuzione della messa a dimora delle talee dell’albero di Falcone.

In conclusione, il Prefetto ha voluto sottolineare come, anche nel 2022, sono state tenacemente ricercate sinergie con tutte le Istituzioni e le associazioni della provincia, con il mondo della scuola e del volontariato, tese a rinsaldare la memoria della nostra storia comune e il senso di appartenenza alla comunità, come in occasione delle celebrazioni, itineranti, per la Festa della Repubblica.
Ha soggiunto che si tratta di una costante opera di manutenzione del patrimonio immateriale da cui trarre stimolo ed energia per la cura di ogni sintomo suscettibile di danneggiare l’architettura sociale. Preoccupa, per esempio, l’aumento degli omicidi stradali (da 4 a 13) e dell’omissione di soccorso (da 6 a 9), così come il trend costante dei soggetti segnalati per uso di sostanze stupefacenti. Non meno allarmante è il dato sull’assenza di istanze per l’accesso ai benefici in favore delle vittime di usura e il basso numero di quelle per le vittime del racket (appena 7 per asserita intimidazione ambientale, di cui 5 collegate allo stesso evento).
Perciò – ha concluso il Prefetto – l’impegno del sistema istituzionale della provincia sarà ancora più determinato, incisivo ed inclusivo.




Pienone negli alberghi per le festività natalizie: “Ma mancano eventi e programmazione”

Un trend superiore rispetto allo scorso anno e che si avvicina moltissimo al fatturato del 2019. Queste le premesse in tema di presenze turistiche in provincia per le imminenti festività natalizie. Motivo di soddisfazione e di una maggiore serenità per gli albergatori, nonostante alcuni punti rimangano da affrontare per un’adeguata promozione del territorio. A parlarne, pochi giorni dopo l’ultima assemblea, è il presidente di Federalberghi Siracusa, Andrea Carpenzano. L’appello lanciato agli enti pubblici per una più proficua collaborazione con i privati dovrebbe servire, nell’auspicio dei gestori delle attività ricettive, a programmare adeguatamente l’offerta in vista della stagione turistica estiva. Per quella invernale, invece, per fortuna sembra essere bastato il lavoro di promozione dei privati. La bellezza del territorio sembra avere fatto il resto. “Molte strutture ci hanno già comunicato di essere al completo- spiega Carpenzano- e questo non può che farci piacere, nonostante vada sottolineata la mancanza di una programmazione di eventi in grado di essere attrattivi per chi deve scegliere il luogo in cui trascorrere le proprie vacanze. Il risultato che stiamo ottenendo è solo frutto delle nostre forze, insomma. Sarebbe tutto molto più facile se potessimo contare anche su iniziative coinvolgenti, che diano la possibilità di respirare l’atmosfera natalizia ovunque, davanti ai negozi come nel cuore di Ortigia. Ci sarebbe tanto da inventare ma non ci si riesce ancora. A volte -osserva Carpenzano- sembra che manchi la reale volontà di collaborare. Se non si fa qualcosa di importante, concreto, però- conclude- sarà impossibile far davvero decollare il turismo di questo territorio”.




Prodotti natalizi non sicuri: la Guardia di Finanza ne sequestra 118 mila

Oltre 118 mila prodotti sequestrati perché non conformi agli standard di sicurezza, pronti per essere venduti in occasione delle festività natalizie. E’ il bilancio di un intervento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, guidato dal colonnello Lucio Vaccaro. Controlli a contrasto dei fenomeni di contraffazione e alterazione della merce in vendita.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Noto, dirette dal Capitano Mariagrazia Ponziano hanno individuato un esercizio commerciale, gestito da un soggetto di origine sinica, che dava la possibilità di acquistare decorazioni e addobbi natalizi per far entrare la “magia delle feste” nelle case degli avventori occasionali.
Tuttavia, ad un più attento esame del materiale, i finanzieri hanno notato la totale difformità dei prodotti rispetto a quanto previsto dal Codice del Consumo. Mancavano le informazioni minime, quali i dati relativi al produttore e all’importatore, il paese d’origine e la natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, soprattutto per le decorazioni ad impulso elettrico, quali luci e addobbi luminosi. Tali informazioni, obbligatorie per legge, devono oltretutto essere presenti sulle confezioni in maniera chiara, leggibile ed in lingua italiana.
La merce irregolare è stata sottoposta a sequestro amministrativo, mentre il titolare dell’esercizio commerciale, oltre ad essere stato segnalato alla  Camera di Commercio, rischia una sanzione dai 250 ai 25 mila euro.