Un puntino bianco alla balza Akradina, la preghiera di Rojina: una madre in cerca di speranza

Accanto alla balza Akradina le macchine sfrecciano indifferenti. I semafori, la scuola, i clacson e gli schiamazzi. Quasi nessuno nota un puntino bianco, tra gli ulivi e gli arbusti della balza. E’ una donna del Bangladesh, ha 35 anni e si chiama Rojina Begom. Inginocchiata sullo strascico della sua veste bianca – probabilmente un sari in seta che la copre da capo a piedi avvolgendola come fosse una nuvola – prega in mezzo a quella moltitudine.
“A Siracusa sono arrivata da poche settimane. Ho perso mio marito e mi sono ritrovata sola con due figli a carico, in un paese che mi prospettava solo una vita di miseria e sofferenza”, racconta Rojina in una pausa della sua preghiera. Non è infastidita, per la prima volta forse si sente vista per davvero. “Ho messo dei soldi da parte e dopo aver preso un aereo per raggiungere la Libia dal Bangladesh, mi sono diretta verso l’Italia”. La traversata via mare, quella fatta di gommoni e disperati, tra sale e odore di nafta che riempiono i polmoni. Perchè l’Italia? “Non ho nessuno qui, non conosco la lingua e ancora non ho documenti per lavorare. Ma ho sempre ammirato gli italiani. Qui riesco ugualmente a trovare la serenità che non ho mai avuto. Perchè qui esiste la pace umana che manca nel mio paese. Sono una persona indifesa che ha sofferto tanto e che ha preso bagagli e figli facendo uno speranzoso salto nel buio. Adesso vivo in una struttura di accoglienza dove mangio, dormo al caldo e mi aiutano anche burocraticamente. Tutti mi trattano bene”. Lo sguardo si fa serio. “Soffro solo perchè per il momento ho dovuto rinunciare alla custodia dei miei due figli di 14 anni che hanno trovato accoglienza in una vera casa, con una famiglia in campagna in provincia di Siracusa”. Prega per loro, Rojina un punto bianco tra la vegetazione della balza.
Qualcuno le si avvicina. Un pò di francese aiuta a comunicare, altrimenti usa il traduttore online. Le chiedono se ha bisogno di qualcosa di particolare. “Sarò felice se avrò amici”, risponde a tutti. “Avere amici al mio fianco è quello di cui ho bisogno” e allarga le braccia come a voler ricevere o donare un abbraccio.




Caro Voli, il sindaco Francesco Italia: “Così si umilia il diritto alla mobilità”

“Il paradosso è sempre lo stesso e si ripropone puntuale come un rituale che nessuno vuole affrontare davvero: per un giovane siracusano che studia o lavora al Nord, tornare a casa a Natale costa più che volare all’estero. È un fatto. È scritto nero su bianco nelle ricerche, negli articoli, nelle esperienze di migliaia di famiglie.E soprattutto è un’ingiustizia.”
Sono parole del sindaco di Siracusa, Francesco Italia che interviene in questo modo sul tema del caro-voli e della continuità territoriale, alla luce delle analisi che mostrano come, durante il periodo natalizio, un volo per la Sicilia o la Calabria possa costare fino al triplo rispetto a un collegamento con scalo in una capitale straniera.
Non si tratta di un dato che sorprende, nonostante le misure adottate per calmierare i costi o, nel caso del bonus regionale, per aiutare i residenti in Sicilia a spostarsi senza che questo si traduca in un salasso. Nei fatti lo rimane. «Si parla moltissimo di inclusione, di un Paese che non lascia indietro nessuno, di giovani che devono avere le stesse opportunità da Nord a Sud. Ma poi — nei fatti — permettiamo che la mobilità diventi un lusso. Chi può permetterselo vola diretto. Gli altri si arrangiano: Varsavia, Cracovia, Malta, ore e ore in aeroporti stranieri pur di risparmiare cento euro. È questa l’idea di uguaglianza che vogliamo trasmettere?»
Il sindaco ricorda che Siracusa è una delle città con la più alta percentuale di studenti universitari fuori sede: «Sono ragazzi e ragazze che rappresentano la parte migliore di questa comunità. Chiediamo loro di formarsi, di crescere, di tornare. Ma poi permettiamo che tornare a casa diventi un costo proibitivo.
Che messaggio stiamo dando a questa generazione? Come possiamo parlare di “continuità territoriale” quando la continuità è lasciata alla legge del mercato e non ai diritti dei cittadini?»
Italia sottolinea che la questione non riguarda di certo soltanto Siracusa.
«È un problema strutturale che coinvolge tutto il Sud e che richiede un intervento serio e coordinato: Governo, ENAC, Autorità di regolazione, Regione. Nessuno può più far finta di nulla. I collegamenti non sono un bene opzionale: sono un diritto essenziale per studenti, lavoratori, famiglie, imprese, turisti.» E conclude: «Il Paese reale ci dice che le distanze non sono soltanto geografiche: sono economiche e sociali. E finché non affronteremo questo nodo, parlare di inclusione sarà solo retorica. Siracusa aggiunge la sua voce a quella di migliaia di giovani e famiglie: chiediamo equità, chiediamo rispetto, chiediamo che il Sud non debba pagare un pedaggio ogni volta che vuole tornare a casa. Il bonus della Regione è un’ ottima iniziativa-conclude- ma non è strutturale e a mio giudizio deve diventarlo, non si può andare avanti di proroga in proroga.”




Armi e droga per centomila euro in casa, arrestato dalla Polizia un 36enne

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 36 anni per spaccio e detenzione di una pistola con matricola abrasa e di un revolver privo di matricola. Dopo una perquisizione domiciliare, operata dagli investigatori della Squadra Mobile, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno di una cassaforte nascosta sotto il letto, le armi con munizionamento calibro 7,65 mm e cal. 6,35 mm.
All’interno della cassaforte sono stati trovati un chilo di cocaina, vari bilancini, materiale da confezionamento e circa 7.000 euro in contanti, presunto provento dello spaccio. Da una stima approssimativa, gli investigatori hanno calcolato che lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato sul mercato al dettaglio oltre centomila euro.
L’arrestato è stato condotto presso il carcere di Cavadonna in attesa dell’udienza di convalida.
Sono in corso attività di indagine al fine di ricostruire i collegamenti sul territorio del soggetto tratto in arresto.




Murata la baracca all’ingresso del parcheggio del Molo dopo l’ultimo incendio

Dopo l’incendio che l’altra notte è quasi costato la vita ad un clochard, questa mattina sono stati murati tutti gli accessi della baracca all’ingresso del parcheggio del Molo Sant’Antonio. Era diventata rifugio di fortuna per senza fissa dimora, la cui presenza era stata più volte segnalata. All’interno, anche rifiuti vari e condizioni igieniche provvisorie.
I Vigili del Fuoco hanno intimato la chiusura di ogni varco. Pur essendo di proprietà del Demanio, secondo quanto specificato da fonti di Palazzo Vermexio, è stato il Comune di Siracusa ad inviare gli operai che hanno murato porte e finestre.
Quello di due notti addietro è stato il terzo incendio scoppiato in due anni, probabilmente a causa dell’impiego di una fiamma libera per scaldarsi.




Riserva Ciane-Saline, prove di tavolo tecnico. Giansiracusa: “Si andrà per priorità”

“Un primo passo importante verso la costituzione del tavolo tecnico temporaneo che affiancherà il Libero Consorzio Comunale nell’individuazione delle priorità per la gestione della riserva Ciane Saline”.
Il presidente dell’ex Provincia, Michelangelo Giansiracusa si mostra ottimista ma mette anche dei puntini sulle “i” dopo la riunione di ieri, alla quale hanno preso parte numerosi rappresentanti di associazioni interessate alla tutela dell’area ed alla ricerca e proposta di soluzioni definitive per la sua valorizzazione e fruibilità.
Ad affiancare Giansiracusa nella conduzione dell’incontro c ‘era anche il presidente della commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, Giuseppe Carta mentre, in collegamento, in rappresentanza del Comune di Siracusa, il vicesindaco, Edy Bandiera.
Giansiracusa mette però subito in chiaro un aspetto. “Quando dico che dobbiamo muoverci secondo
priorità- spiega il presidente del Libero Consorzio Comunale- intendo dire che non è possibile fare tutto subito”. Nei mesi scorsi, attraverso un emendamento del deputato regionale Carlo Gilistro, sono arrivati circa 200 mila euro destinati alla riserva, per gli interventi più urgenti: pulizia e messa in sicurezza della strada di accesso al boschetto del Ciane e al sentiero ciclopedonale verso la fonte, riqualificazione delle staccionate e delle ringhiere, il ripristino dell’area pic-nic per scuole e famiglie, la sistemazione dell’area della diga e una nuova cartellonistica informativa dedicata alla flora, alla fauna e alla storia del luogo.
In merito alle presunte violazioni di regola all’interno della riserva manteniamo massima cautela perché gli organi inquirenti stanno proseguendo la propria attività. Il punto è migliorare le condizioni di fruizione della riserva con soluzioni immediate”. Per il futuro, tra i temi posti figura quello della qualità delle acque e della possibilità che il fiume torni ad essere navigato”. Chiara la necessità di risorse economiche. Il tentativo dovrebbe essere quello di drenarle con una risoluzione parlamentare all’Ars. Si affronterà successivamente il tema della governance. Tra le ipotesi avanzate, anche quella che parla di una gestione mista.




Tavolo tecnico sulla riserva Ciane-Saline, Lealtà&Condivisione: “Manca il Consorzio di Bonifica 10”

“Mancava uno degli attori fondamentali della vicenda Ciane Saline ieri al primo incontro di quello che sarà il tavolo tecnico sulla riserva: il Consorzio di Bonifica 10”. Il presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo commenta così la prima riunione convocata dal presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa. “Un tavolo (non il primo della storia di questi 41 anni di riserva) -commenta Gradenigo- al quale sono legate le speranze di rilancio di un luogo del cuore da troppo tempo abbandonato. Ma se da un lato fa ben sperare la presenza al tavolo del presidente della commissione regionale ambiente Giuseppe Carta e la massiccia partecipazione delle tante associazioni che da anni si occupano di riserve naturali e ambiente a Siracusa, dall’altra pesa ancora una volta l’assenza di uno degli attori fondamentali di questa vicenda qual è il Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa, titolare dell’area della ex Centrale di sollevamento Mezza Botte, cuore pulsante e fulcro di qualunque progetto di riqualificazione dell’area della riserva”. Gradegino chiarisce che l’appunto mosso “non vuole essere critica ma suggerimento e appello a Giansiracusa ad estendere l’invito, per arrivare presto ad un accordo di programma tra Regione, Ex Provincia di Siracusa, Comune di Siracusa, associazioni e, appunto, Consorzio di Bonifica 10. Un’intesa di questo tipo- conclude Gradenigo- rappresenterebbe il primo fondamentale passo per poter condividere ed integrare competenze, risorse strumentali, umane ed economiche e dare luce al sogno di una riserva viva e protetta a due passi dalla città”.




La fortuna bacia una 41enne siracusana, vinti online 20mila euro

Un normale martedì mattina è diventato all’improvviso un giorno indimenticabile per una 41enne di Siracusa, che ha vinto un montepremi di oltre 20mila euro. Lo riporta Agipronews. A regalare questo momento di gioia è stato uno dei giochi di tombola.it, il Bingo75.
È stato il numero “3” il portafortuna, perché con appena tre cartelle e 60 centesimi di spesa, il jackpot è stato celebrato con l’uscita dello stesso numero: 3, per l’appunto. Un momento di straordinaria buona sorte per la giocatrice siciliana, a cui la fortuna ha cambiato la giornata.
Si ricorda di giocare responsabilmente. La ludopatia è una malattia. La spesa per i giochi è in crescita in Sicilia: secondo i dati elaborati da Agipronews per il 2024, nell’online sono stati raggiunti 586 milioni di euro, contro i 520 milioni dell’anno precedente, per un incremento del 12,6%. Trend in aumento anche nella provincia di Siracusa: la spesa è passata da 47 a 53 milioni di euro (+12,7%).




Incidente in via Polibio, auto contro moto: un ferito

Incidente stradale questa mattina in via Polibio. Coinvolti un’auto ed una moto, che intorno alle 8:50- l’esatta dinamica è in fase di ricostruzione- si sono scontrate causando un ferito. Sul posto una pattuglia della Polizia Municipale per i rilievi di rito.




Sopralluogo al cantiere dell’Istituto Columba, Auteri : “Situazione peggiore del previsto”

“Dopo il sopralluogo effettuato ieri all’Istituto Columba, la situazione appare ancora più grave di quanto già denunciato”. Così il deputato regionale Carlo Auteri, che interviene nuovamente sul caso dei lavori di messa in sicurezza della scuola Columba di Sortino. “Non solo è stato pubblicato un fine lavori che attestava falsamente il completamento degli interventi al 28 agosto — documento poi rimosso con un’errata corrige che lascia più dubbi che chiarimenti — ma ciò che abbiamo trovato nel cortile del plesso scolastico costituisce un evidente problema di sicurezza sul lavoro e di tutela della salute pubblica – sottolinea il deputato regionale e consigliere comunale -. Durante il sopralluogo abbiamo riscontrato rifiuti speciali ammassati nell’area scolastica, in un contesto che richiede la massima attenzione normativa. È inconcepibile che un’amministrazione locale non veda, non segnali e non intervenga davanti a una situazione che coinvolge un luogo frequentato da ragazzi, personale scolastico e lavoratori impegnati nel cantiere”. Il deputato parla di ulteriori elementi che aggravano il quadro già compromesso richiamando la responsabilità diretta di chi avrebbe dovuto vigilare: “se un cantiere non è ultimato e non è in sicurezza, dichiararlo chiuso è un fatto gravissimo. Ma permettere che materiali potenzialmente pericolosi restino abbandonati nel cortile di una scuola supera qualunque giustificazione”. Per questo Auteri annuncia di voler chiedere l’intervento degli organi preposti “per verificare lo stato contrattuale delle maestranze, il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la gestione dei rifiuti e l’aderenza della situazione reale agli obblighi previsti dalla legge”. Non manca infine il riferimento all’errata corrige pubblicata dal Comune: “Siamo davanti a un atto che tenta di correggere a posteriori un documento amministrativo sbagliato, ma senza chiarire come sia stato possibile un errore di tale portata e chi ne porti la responsabilità. Un’amministrazione non può liquidare tutto con un “errore materiale” quando parliamo di una scuola, di un cantiere e di atti pubblici”. Auteri conclude rinnovando quanto già richiesto nel precedente comunicato: “Alla luce di quanto emerso, appare evidente la responsabilità politica dell’assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco Vincenzo Bastante. Non si tratta più soltanto della gestione dei lavori, ma della mancata vigilanza sulla sicurezza, della tutela della comunità scolastica e della trasparenza degli atti amministrativi. Per questo ribadisco la richiesta di sue immediate dimissioni”.




Incendio in una baracca del molo Sant’Antonio, clochard salvato dai Vigili del Fuoco

Paura nella notte nei pressi del parcheggio del Molo Sant’Antonio. Un incendio si è sviluppato poco dopo la mezzanotte all’interno di un casolare apparentemente abbandonato. Quando i Vigili del Fuoco hanno raggiunto la baracca, hanno trovato lo stabile invaso da fumo denso sprigionato dalla combustione di una grande quantità di rifiuti. All’interno c’era un uomo, un senzatetto in stato di semi-incoscienza. E’ stato rapidamente tratto in salvo e affidato alle cure del 118, evitando esiti potenzialmente drammatici. Sul posto presenti anche la Polizia Municipale, la Polizia di Stato e il 118.
Non è la prima volta che in quel casolare scoppia un incendio. Era già successo a marzo dello scorso anno e nell’agosto 2023. Per questo, i Vigili del Fuoco hanno richiesto un intervento urgente da parte degli enti competenti per mettere in sicurezza l’area e impedire nuovi accessi allo stabile.