“Da due mesi senza stipendio”, bloccato l’ingresso della Revisud

Bloccato da stamani l’ingresso della Revisud, ditta metalmeccanica brindisina che opera nella zona industriale di Priolo. Venti lavoratori (fra diretti e indiretti) lamentano l’assenza di risposte da parte della ditta dopo due mesi senza percepire stipendi.
“È una situazione insostenibile – dicono i rappresentanti dei lavoratori, Claudio Moschetto per la Uilm Uil, Benedetto Ricciotti per la Fim Cisl e Riccardo Moschitta per la Fiom Cgil – Non è possibile andare avanti senza stipendio da due mesi. Dobbiamo mantenere le nostre famiglie e si tratta di una situazione che si ripete. Per questo adesso tramite le nostre organizzazioni sindacali di riferimento, stiamo cercando di far valere i nostri diritti. Ci occupiamo di manutenzione meccanica negli impianti – proseguono i dipendenti- e spesso lavoriamo anche in condizioni di poca sicurezza, più volte aspetto fatto presente a chi di dovere”.
I segretari di Fim Fiom Uilm ritengono “inaccettabile che i  lavoratori, che responsabilmente hanno continuato a lavorare in condizioni di disagio per mesi, non riescano a trovare una soluzione per migliorare le condizioni di lavoro e recuperare le mensilità non corrisposte: d’altra parte le organizzazioni sindacali hanno più volte richiesto un incontro con la direzione della Revisud senza avere risposta. A questo punto non resta che dichiarare lo stato di agitazione riservandosi di mettere in campo ulteriori iniziative a tutela dei lavoratori”.




SuperEnalotto, 5 a Carlentini: quasi 87 mila euro vinti in un bar

La Dea Bendata bacia la provincia di Siracusa e si ferma a Carlentini.

Nel concorso del 27 ottobre, come riporta Agipronews, in un bar di via Gramsci è stato centrato un 5 al SuperEnalotto:  86.738,45 euro.

Il Jackpot è, intanto, arrivato a 297,2 milioni di euro. L’ultimo “6” in Sicilia risale ad aprile 2018, quando furono vinti 130 milioni a Caltanissetta.

Il gioco, si ricorda, può diventare dipendenza con conseguenze molto gravi per se stessi e per le proprie famiglie. Si raccomanda, quindi, sempre la massima moderazione quando ci si approccia a tali attività.




Il cattivo esempio delle scuole: montagne di spazzatura, non fanno la differenziata?

Sacchi su sacchi che strabordano dai carrellati o rimangono direttamente sulla strada. Perchè davanti alle scuole del capoluogo c’è spesso una montagna di spazzatura? La risposta prevede solo due opzioni: nelle scuole non si fa la differenziata o, se viene fatta, è effettuata male.
La società che gestisce la raccolta dei rifiuti deve programmare turni speciali di riassetto – delle piccole bonifiche – per eliminare quanto smaltito in maniera non corretta dalle scuole. Si tratta spesso di istituti comprensivi. Un brutto esempio per i piccoli studenti, in contrasto con gli striscioni ed i disegni che abbondano in ogni istituto per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e ad una differenziata di qualità.
Uno dei fattori che amplificherebbe il problema, parrebbe essere legato alle mense scolastiche. Per farla breve, chi di dovere si limiterebbe a smaltire tutto insieme, senza differenziare. Quando, in fondo, la separazione sarebbe semplice: organico, carta, plastica.

Alcuni video per comprendere meglio la portata del problema e il mancato rispetto delle regole della differenziata:

Il Comitato che vigila sulla qualità della raccolta differenziata, un anno fa aveva segnalato con pec tutta la vicenda agli uffici comunali delle politiche sociali. Da qui era partito l’input per una circolare diffusa in tutte le scuole per richiamare su di una corretta differenziata. Non è bastato. E senza i dovuti controlli, ora la situazione pare essere sfuggita di mano. La sensibilità degli operatori della raccolta non basta più. Neanche i bollini rossi. Basterebbe separare la plastica dal resto per avere un netto cambiamento, come nel caso dell0istituto comprensivo Raiti divenuto in poche settimane un esempio virtuoso davanti a tanta anarchia.
Per cercare di rendere tutto sempre più sostenibile, nel capitolato del servizio mensa era stato pensato il ricorso a stoviglie compostabili ma ancora – a vedere i sacchetti – nelle scuole trionferebbe la plastica. Eppure – lamentano le famiglie – le tariffe pagate sarebbero state riviste al rialzo anche per questa necessità.
Non guasterebbe un controllo operativo da parte degli uffici comunali, giusto per verificare il pieno rispetto di quanto previsto nel capitolato e delle regole della differenziata che – è bene ricordarlo – valgono per le scuole come per i cittadini siracusani.




Pillirina, il Cga conferma il Piano Paesistico: “tutela della natura prioritaria su altri strumenti”

La tutela del paesaggio garantita dalla Regione prevale sugli interessi urbanistici valorizzati dal Comune. Ne consegue che il Piano Paesaggistico adottato nel 2012 e i seguenti vincoli che hanno bloccato il progetto del resort turistico di Elemata Maddalena rimane confermato. Lo ha deciso il Cga di Palermo, respingendo il ricorso della società che acquistò nel 2010 le aree nei pressi della Pillirina, per costruire un insediamento turistico-alberghiero.
Le ragioni di Elemata – principalmente riassumibili in censure sull’iter di pianificazione paesaggistica, sulla condivisione dello strumento e la decadenza di vincoli per usi pregressi di quei terreni – non sono state ritenute fondate dai giudici amministrativi. Confermate in sostanza le recenti sentenze del Tar, anche se inizialmente, nel 2017, un pronunciamento aveva portato invece alla sospensione del piano paesaggistico.
Il Cga ha ribadito che “la tutela del paesaggio e delle bellezze naturali è affidata, secondo la nostra Costituzione, a un sistema di intervento pubblico basato su un concorso di competenze statali e regionali”. E resta, inoltre, pacifico che “i piani paesaggistici adottati dalle Regioni prevalgono su ogni scelta urbanistica adottata dal Comune qualora la stessa risulti in contrasto con i primi”. E per maggiore chiarezza, “nella frizione tra interessi urbanistici valorizzati dal Comune e difesa del paesaggio garantita dalla Regione – scrivono i giudici – prevale la seconda”. Ecco perché i piani paesaggistici “non possono essere frutto di provvedimenti co-decisi dalla Regione e dai Comuni, ma sono provvedimenti ascrivibili per intero alle Regioni” che devono semmai trovare intesa con lo Stato, tutore primario del “bene pubblico paesaggio”.
Nel caso specifico, il Piano paesaggistico della provincia di Siracusa “è stato redatto in adempimento alle disposizioni del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, così come modificate dai d.lgs. 24 marzo 2006, n.157 e d.lgs. 26 marzo 2008, n. 63, ed in particolare all’art. 143 al fine di assicurare specifica considerazione ai valori paesaggistici e ambientali del territorio”. E’ stata garantita la concertazione istituzionale e gli enti locali sono stati posti in condizione di dare il proprio contributo.
Quanto ad usi pregressi che avrebbero, di fatto, privato quei luoghi delle caratteristiche di tutela (lungo utilizzo a coltivazione e serre e del conseguente stato di antropizzazione e di degrado), il Cga rileva che sull’area comunque “gravano da molti anni vincoli di ordine superiore allo strumento urbanistico, discendenti dalla direttiva comunitaria 79/409/CEE e dalla direttiva comunitaria 92/43/CEE sulla base della quale è stato istituito il sito Natura 2000 – ZSC «ITA090008» (ex SIC ITA090008), denominato ‘Capo Murro di Porco, Penisola della Maddalena e Grotta Pellegrino’, avente una estensione di Ha 170,98”. Pertanto, il valore paesaggistico e naturalistico non è venuto meno, statuiscono i giudici amministrativi.




Scene di ordinaria violenza, brutale aggressione ad Avola: arrestati parenti del boss

Forse pensavano di farla franca, perchè parenti del boss Crapula di Avola. Ma la loro violenta aggressione, consumata in pieno giorno ed in una zona centrale della cittadina non poteva passare inosservata. E grazie alla coraggiosa denuncia della vittima, pestata con violenza per futili motivi, i Carabinieri della Compagnia di Noto sono riusciti a chiudere il caso in poche ore ed ottenere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini. Hanno 35 e 44 anni e sono ritenuti responsabili della grave aggressione, avvenuta alla presenza di numerosi testimoni.
I due hanno avvicinato il 41enne con l’inganno, fingendo cordialità – spiegano gli investigatori – per poi passare alle vie di fatto, colpendolo anche mentre giaceva al suolo gravemente ferito. Ha riportato alcune fratture al volto e perduto dei denti.
Filmati di sorveglianza e la denuncia della vittima hanno consentito di chiarire i contorni del brutale agguato. Gli autori dell’aggressione, parenti del boss mafioso Crapula di Avola, sono stati condotti in carcere.
“La coraggiosa denuncia della vittima che ha abbattuto il muro di omertà che spesso copre condotte criminali perpetrate da uomini vicini a clan mafiosi e la pronta risposta dei Carabinieri, che in poche ore hanno raccolto importanti fonti di prova messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno fornito, attraverso l’arresto dei due autori, la risposta adeguata dello Stato a tutela delle vittime e della collettività”, commentano dal comando provinciale di Siracusa.




Rimprovera un cittadino che abbandona rifiuti, aggredito il sindaco di Augusta

Aggredito il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. Un uomo sorpreso mentre si sbarazzava di scarti di lavorazione edile in maniera scorretta, infastidito dal rimbrotto ricevuto dal primo cittadino, avrebbe ben pensato di passare alle mani anzichè arrossire di vergogna e scusarsi.
Cinque giorni di prognosi per Di Mare che ha fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Muscatello. Sull’episodio ha presentato anche una denuncia in Polizia.
“Un cittadino mi ha aggredito verbalmente e fisicamente in un luogo pubblico davanti a diverse persone solo perchè lo invitavo gentilmente e con toni pacati a compiere un’azione di salvaguardia e di rispetto delle norme sul conferimento dei rifiuti”, racconta il sindaco megarese.
“Durante la pausa pranzo, ieri, mi accorgo che questo cittadino, con menefreghismo e in maniera disinvolta, abbandona dei rifiuti edili, in maniera del tutto irregolare, in un carrellato a servizio di un’attività commerciale. Mi avvicino a lui e in maniera educata gli chiedo di riportare indietro i rifiuti e di provvedere successivamente a conferirli in maniera idonea. E lui ha reagito in maniera del tutto spropositata iniziando, dapprima con le minacce verbali e subito dopo passando a quelle fisiche”.
Alcune persone accorse hanno evitato che la situazione degenerasse. “Non è la prima volta da quando faccio il sindaco che mi capita di ricevere minacce, atti vandalici e improperi sui social che puntualmente ho denunciato”, rivela il sindaco Di Mare. Ferma la condanna verso i seminatori di odio, “inquinatori di pozzi che agiscono egoisticamente pensando al loro ego e al loro tornaconto”.
Di Mare assicura che l’episodio non lo farà indietreggiare. “Io ho le spalle larghe e non ho intenzione di indietreggiare neanche di un millimetro. Io sono qui, mi metto in gioco ogni santo giorno per la mia Augusta e non mi fermo davanti a nulla. Devo fermarmi per qualche giorno. Tornerò presto e più forte di prima”.




FdI e l’idea Bufardeci sindaco: Castagnino, “Bene ma serve chiarezza in coalizione”

Scricchiolii nel centrodestra siracusano, all’intero di quello che si presenta come il primo partito: Fratelli d’Italia. Il commissario Giuseppe Napoli ha accolto l’idea di un tavolo dei moderati, lanciata da Forza Italia Siracusa, e si candida come host della coalizione.
Ma la comunicazione lampo del commissario di FdI ha sorpreso una parte importante del partito in città, quella che si riconosce nel deputato Carlo Auteri e che vede in Salvo Castagnino una delle principali anime. “Confesso che io e l’intera squadra che ha sostenuto il deputato Carlo Auteri siamo all’oscuro di cosa voglia proporre al centrodestra unito il commissario e credo che prima di sedersi a tavola con gli ospiti invitati, una famiglia deve prima stabilire cosa offrire. Sono sicuro che questo passaggio è sfuggito ma rimedierà nell’immediato”, dice con apparente serenità.
Per l’ala Castagnino, il nome buono per il candidato sindaco del centrodestra è quello di Titti Bufardeci. “Figura di alto spessore e con cui ho iniziato il mio percorso da eletto nel 2004 ed ho poi proseguito ininterrottamente fino alle ultime amministrative. Mi chiedo cosa risponderebbe Napoli se tale nome venisse bocciato dal centrodestra?”.




Commemorazione dei Defunti: orari del cimitero, collegamenti e viabilità

In previsione del maggiore afflusso di visitatori verso il cimitero di Siracusa, in occasione delle ricorrenze dei giorni 1 e 2 novembre, torna il senso unico sulla Statale 124, nel tratto che va dall’incrocio con viale Paolo Orsi (rotatorie) fino all’intersezione con via Ascari.
Dalle 7 alle 19 la statale potrà essere percorsa solo procedendo in direzione Floridia. Sul lato sinistro della strada, verrà istituito il divieto di sosta e questo al fine di creare una corsia riservata al transito dei mezzi di soccorso, delle forze di polizia, dei bus che effettuano il servizio da e per il cimitero.
I veicoli provenienti da Floridia, in corrispondenza dell’intersezione con via Ascari, alla rotatoria, non potranno proseguire verso Siracusa sulla 124 ma avranno l’obbligo di svoltare a destra (via Ascari) o a sinistra (via Bandini). I mezzi pesanti alti più di 2,80 metri avranno l’obbligo di svoltare per via Bandini. I bus del trasporto urbano ordinario effettueranno, in quei giorni, percorsi diversi per bypassare la Statale 124.
Il cimitero rimarrà aperto dalle 7 alle 19. Non si hanno, al momento, notizie circa la presenza di una navetta all’interno destinata ad anziani e persone con difficoltà a deambulare. Viene stabilito in queste ore, invece, il rafforzamento dei collegamento da e per la struttura con bus urbani, specie quelli che servono le frazioni di Cassibile e Belvedere.




Una scatola diventa un mini-pianoforte: inventiva e creatività al Gargallo di Siracusa

Non solo classicità e lingue straniere al Liceo “Tommaso Gargallo” di Siracusa. Vecchi giocattoli sonori e oggetti elettronici di uso comune tornano a vivere e a suonare grazie all’inventiva e alla creatività degli studenti del Liceo musicale coinvolti nei due moduli PON “DIY Musical Instruments” e “Pensiero computazionale e creatività digitale”.
Sotto la guida del docente esperto Giuseppe Scillato e dei tutor Gianpaolo Castro e Gabriele Cappellani, gli studenti si sono accostati all’elettronica analogica e digitale, esplorando il mondo della programmazione informatica e le immense possibilità offerte dai microcontrollori, come “Arduino”. Gli alunni del liceo siracusano hanno ideato e realizzato strumenti elettronici “Do It Yourself”, utilizzando semplici componenti elettronici per la progettazione dei circuiti, strumenti informatici e linguaggi di programmazione.
Componenti inseriti in scatole di cartone o lattine di Coca Cola, o contenitori di Pringles che, come per magia, suonano!

“E’ solo la prima di diverse iniziative didattiche che – dice il dirigente scolastico Annalisa Stancanelli – proporremo agli studenti per accendere la loro creatività, proiettarli nel futuro, motivarli all’apprendimento. Un approccio ludico alla fisica, alla matematica e alla musica che si è tradotto in attività laboratoriali che favoriscono lo sviluppo del pensiero computazionale e stimolano l’aggregazione, la condivisione e il confronto”.
Studenti 4.0, attraverso un nuovo approccio didattico con contenuti interessanti che devono essere affrontati anche attraverso il lavoro di gruppo. “Si può così stimolare la capacità di lavorare in team per il conseguimento di obiettivi e promuovere il fare impresa. Leadership, comunicazione efficace, empatia, persuasione e negoziazione – dice ancora la Stancanelli – sono fra le competenze più ricercate nel mondo del lavoro attuale e la peer collaboration è una metodologia didattica che tocca tutti questi aspetti. E cosa c’è di più divertente che vedere un progetto teorico diventare realtà ed essere consegnato nelle mani dello studente?”.




Prove di dialogo nel Centrodestra, primi “si” all’appello di Forza Italia

“Prima l’Italia”, almeno per la componente che fa riferimento a Vincenzo Vinciullo, risponde “presente” all’invito di Forza Italia.
Dopo l’appello lanciato dal segretario cittadino, Gianmarco Vaccarisi, l’ex deputato regionale accoglie con favore la proposta di ricompattare il Centrodestra siracusano in vista del prossimo appuntamento elettorale: le amministrative di Giugno.

“Dalle ultime elezioni comunali della città di Siracusa-ricorda Vinciullo- il tavolo del Centrodestra non si è più riunito. Non si può continuare a perdere tempo. La città vive una situazione drammatica. Per questo motivo è necessaria una risposta comune di tutto il Centrodestra e dei movimenti civici e delle associazioni che si vogliono accostare a un progetto politico alternativo all’attuale amministrazione”.
L’idea di Vinciullo è quella di “elaborare un progetto comune, dopo anni in cui non si è avuta la possibilità di dialogare e ragionare su grandi temi. E’ difficile- riconosce Vinciullo- ma indispensabile se amiamo la nostra città”.

La necessità di ritrovare coesione è posta in evidenza anche da Paolo Romano di Fratelli d’Italia.

“In un contesto politico locale così frazionato dove l’uomo solo al comando ha causato non solo degrado e mala gestione dell’amministrazione ma anche disaffezione alla politica e alla cosa pubblica- sostiene l’ex presidente della circoscrizione Cassibile- la città, con il suo variegato territorio, ha bisogno di una alternativa valida, credibile e soprattutto capace di ridare quel ruolo da capofila, che negli ultimi 10 anni è venuto a mancare”.

Secondo Romano, il Centrodestra ha “l’obbligo di provare a mettere da parte singole velleità, seppur legittime, e creare una coalizione, in linea con i risultati regionali e nazionali, capace di dare un sindaco, un consiglio comunale e un’amministrazione all’altezza della grande storia che Siracusa rappresenta nel mondo”.