Cambia l’area di Porta Marina, riqualificazione con aiuole e largo marciapiede

Una nuova opera di riqualificazione ai nastri di partenza. Interessata, questa volta, è l’area della Porta Marina, in Ortigia, il centro storico di Siracusa. Non il monumento, ovviamente, su cui è competente la Sovrintendenza, piuttosto un ripensamento della sede viaria, dei marciapiedi e degli spazi a verde. Il progetto esecutivo ha ricevuto l’ok degli uffici competenti e Palazzo Vermexio ha provveduto ad impegnare la somma necessaria (289.144,10 euro) avviando le operazioni che condurranno all’aggiudicazione dei relativi lavori.
Difficile, al momento, una previsione esatta sui tempi di avvio lavori. Ma attraverso il progetto possiamo anticipare quello che sarà il nuovo volto dell’area della Porta Marina.
Il progetto, redatto dall’architetto siracusano Marco Spada incaricato anche della direzione dei lavori, propone “una migliore definizione dello spazio pubblico, la distinzione delle aree di sosta ed attraversamento pedonale e della viabilità veicolare”.
Una delle novità riguarda proprio la realizzazione di un’area pedonale rialzata rispetto al piano stradale e
di un’area a verde. La strada circostante le nuove opere sarà riqualificata attraverso nuovi strati di asfalto.
Andiamo in dettaglio. Il progetto prevede “l’allargamento dell’attuale marciapiede sul lato est del largo di
Porta Marina, in modo che possa diventare anch’esso un estensione della nuova piazza centrale ed al contempo venga meglio delimitata la sede stradale carrabile”. Come si legge nella relazione tecnica che accompagna il progetto, “le aree pedonali saranno delimitate da orlature in pietra locale e pavimentate con lastre di
pietra locale bocciardata di larghezza 40cm con posa a correre, previo svellimento dell’attuale superficie di mattoncini di asfalto”. Quindi via le basole, sostituite da pietra bianca.
Lungo il perimetro delle aree pedonali verranno realizzate le rampe per chi ha difficoltà motorie. In corrispondenza dell’attraversamento pedonale verrà realizzato un dosso rialzato “con la funzione di rallentare il traffico veicolare”.
L’area a verde è prevista sul lato nord est dell’area d’intervento. Ha funzione decorativa ma torna utile anche per delimitare la sede stradale in corrispondenza dell’accesso al parcheggio pubblico del Foro Vittorio Emanuele II. Su questo progetto, la Sovrintendenza ha già rilasciato ad ottobre parere positivo, per quanto di sua competenza.




I Carabinieri del Nucleo Ecologico a Siracusa, sequestro nel cantiere Tekra

Alcune aree del cantiere Tekra in viale Ermocrate, a Siracusa, sono state poste sotto sequestro preventivo dai Carabinieri del Noe. L’intervento dei militari risale a qualche giorno addietro. Secondo quanto si apprende, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno posto i sigilli nei piazzali dove vengono “lavati” i mezzi utilizzati per l’esercizio quotidiano del servizio di igiene urbana nel capoluogo.
“In merito alla notizia del sequestro di una piccola area all’interno del cantiere di via Ermocrate, desideriamo assicurare che si sta lavorando con i competenti organi per concludere gli iter autorizzativi che erano stati avviati diversi mesi fa e, che per motivi tecnici, hanno tempi lunghi per il rilascio. In ogni modo desideriamo assicurare che l’iniziazione dell’area non arreca nessun rallentamento delle attività per la Raccolta differenziata”, spiega una nota della società campana. La problematica potrebbe quindi riguardare l’Autorizzazione Unica Ambientale, la cosiddetta Aua.
Nei mesi scorsi, i Carabinieri del Noe avevano posto sotto sequestro il Ccr di contrada Arenaura anche in quel caso per la scadenza o assenza dell’autorizzazione ambientale.

foto archivio




Guidava un tir in autostrada e sorseggiava alcolici, la “sorpresa” della Polizia Stradale

E’ stato sorpreso alla guida del suo autoarticolato mentre sorseggiava una birra. Sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Siracusa ad intervenire e fermare il mezzo pesante, insospettita da un sorpasso azzardato compiuto in autostrada.
Una leggera alitosi alcolica, percepita già dal primo scambio di battute con l’uomo alla guida, ha convinto gli agenti a procedere con la verifica strumentale. A bordo del tir, spiegano dalla Stradale, “notevole quantità” di bevande alcoliche.
Disarmanti le risposte fornite ai poliziotti che chiedevano spiegazioni circa la sua condotta. L’uomo ha spiegato che quella sarebbe stata l’inizio di una serata di guida “accompagnata” da alcol e cibo, per affrontare il lungo viaggio appena iniziato verso una lontana destinazione europea, spezzando la “monotonia” della guida.
“Giova ricordare – informano dalla Polizia Stradale – che la categoria dei conducenti che esercitano l’attività di trasporto di cose, così come quella del trasporto di persone e di quella dei conducenti di età inferiore ai ventuno anni o nei primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria B, rientra nella cosiddetta fascia a tolleranza zero”.
Al termine degli accertamenti di rito, l’autista è stato sanzionato per guida in stato di ebrezza alcolica e segnalato per la revisione della patente di guida.




Giallo sulla morte di Vincenzo Cancemi: “Non fu suicidio”, sit-in per chiedere giustizia

Chiedono verità, non credono a quella ricostruita dagli inquirenti, in cui vedono troppi punti interrogativi senza risposta e troppe incongruenze su cui nessuno avrebbe tentato di fare davvero chiarezza.
I familiari di Vincenzo Cancemi, il cui corpo è stato rinvenuto lo scorso aprile senza vita e che, secondo quanto stabilito dopo l’intervento delle forze dell’ordine, si sarebbe suicidato, chiedono da sempre che la magistratura disponga l’autopsia sul cadavere dell’uomo di 41 anni, che  secondo loro non ha affatto deciso di togliersi la vita. L’ipotesi della sorella, della famiglia, degli amici è che si sia trattato di un omicidio.

Questa mattina un folto gruppo di persone, anche in rappresentanza della comunità pachinese, che dopo la triste vicenda è rimasta particolarmente scossa, ha organizzato un sit-in di protesta davanti al Palazzo di Giustizia. Sulle loro magliette, il volto sorridente di Vincenzo. Striscioni per rivendicare il diritto a conoscere la verità, che a loro non sembra quella raccontata. Le foto di Vincenzo anche subito dopo l’atroce fine, secondo loro piene di evidenti incongruenze rispetto alla ricostruzione effettuata, a loro dire troppo frettolosamente.




“Industriamoci”, Siracusa si mobilita e va in piazza per salvare il Polo Petrolchimico

La mobilitazione dei sindacati e delle associazioni delle categorie imprenditoriali della provincia di Siracusa e, al contempo, il tavolo nazionale, a Roma.
Il 18 novembre sarà una data importante, almeno dal punto di vista dei riflettori puntati sul futuro della zona industriale, con i suoi problemi di sempre e le grandi incertezze e preoccupazioni legate agli ultimi mesi, soprattutto con la Spada di Damocle che pende innanzitutto sul futuro della Lukoil e, a effetto domino, su tutte le altre imprese, dalla raffinazione all’indotto.
Cgil e Cisl, insieme alla Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa e a diverse forze politiche, che hanno già espresso condivisione, è pronta a scendere in piazza per rivendicare interventi immediati e concreti da parte del Governo. Non solo protesta, ma anche proposte e richieste. Molte sono quelle di sempre, a cui si aggiungono quelle legate alla contingenza. Non c’è la Uil, che in un primo momento aveva sposato questa iniziativa.
Ad entrare nel dettaglio della mobilitazione di venerdì sono i segretari provinciali dei due sindacati, Roberto Alosi per la Cgil, Vera Carasi per la Cisl.

Alla conferenza stampa di questa mattina, convocata nella sede della Cgil, ha preso parte anche il sindaco, Francesco Italia, a sottolineare la vicinanza dei primi cittadini.
A Roma si discuterà di Linee di credito per la Lukoil, tra gli altri temi prioritari. Nonostante la comfort letter del Governo, le banche continuano a non rilasciare credito per l’acquisto di greggio, in quanto temono successive ripercussioni. A Roma potranno emergere, questa la speranza, novità che possano regalare qualche motivo di ottimismo.
Sul territorio, contemporaneamente, la presenza dei rappresentanti del tessuto produttivo sarà, però, nelle previsioni, massiccia: da Confindustria, a Confcooperative a Cna, sono numerose le sigle che hanno aderito all’iniziativa.
Al vertice straordinario di Roma, ci sarà anche il presidente della Regione, Renato Schifani. La volontà espressa dal Governo è quella di trovare una soluzione.




Educare alla legalità, si comincia dalle scuole: presentata “l’alleanza” formativa

Amministrazione comunale, magistratura, avvocati e Dipartimento di giurisprudenza dell’università di Messina per diffondere la cultura della legalità a partire dai più giovani. Una «alleanza», è stata definita dal sindaco, Francesco Italia, per creare dei cittadini consapevoli delle regole sociali e della civile convivenza.
Tutto questo è raccolto nel progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva” che rientra nell’offerta formativa proposta dal Comune alle scuole siracusane, trovando l’adesione di ben 10 istituti comprensivi (Giaracà, Martoglio, Wojtyla, Santa Lucia, Falcone-Borsellino, Archia, Chindemi, Brancati, Orsi, Archimede) e 8 scuole superiori (Gargallo, Einaudi, Corbino, Federico di Svevia, Gagini, Insolera, Quintiliano, e Fermi), i cui rappresentati hanno partecipato stamattina alla conferenza stampa di presentazione tenuta da esponenti di tutti i soggetti coinvolti.
«Un progetto importante – ha detto il sindaco Italia – del quale siamo convinti. Ciò che vedo dal mio osservatorio mi preoccupa, perché noto una degenerazione dei comportamenti sociali e sempre più spesso sono protagonisti i giovani. Un fenomeno che deve essere combattuto con il concorso delle istituzioni, degli enti e delle categorie del territorio, i quali devono agire assieme come se fosse una vera e propria alleanza. Questo progetto, che proponiamo da tanti anni, si rivolge alle scuole dove i giovani si formano nella fase della crescita, ma è sempre più necessario riuscire ad agganciare le famiglie e renderle parte attiva del percorso».
Per l’assessore alla Legalità, Fabio Granata, «si tratta di una progetto di cittadinanza attiva che passa per due fattori: uno è il recupero alla memoria di chi si ha speso la propria vita per la legalità, non solo i nomi noti ma anche persone esemplari rimaste sconosciute; l’altro fattore è quello della consapevolezza e della ricerca della verità. I ragazzi devono essere spinti a interessarsi a ciò che avviene qui ed oggi in città, a iniziare dalle grandi inchieste sui rifiuti industriali e dal degrado e dalla devastazione dei beni comuni. Quindi impegnarsi avendo al nostro fianco la magistratura, qui presente ai massimi livelli con la Procura, il Tribunale e l’Anm, gli avvocati, con il presidente dell’Ordine, ma soprattutto la scuola che resta la più grande agenzia formativa e di educazione a nostra disposizione».
«Crediamo nella bontà di questo progetto – ha detto il procuratore capo Sabrina Gambino –. Il ruolo della magistratura passa anche attraverso queste iniziative rivolte al contesto in cui opera così come è doveroso per noi delineare le priorità della nostra azione adeguandole al territorio», ha aggiunto facendo riferimento alla presenza di uno dei più grossi poli industriali italiani e di un importante patrimonio artistico.
«Questa iniziativa – ha affermato Veronica Milone, presidente della prima sezione del tribunale civile – permette ai noi magistrati di essere vicini alla formazione dei giovani e alla cittadinanza e di affermare che la magistratura può avere un ruolo attivo nella società perché portatrice di valori a cominciare dalla legalità». Di sensibilità e attenzione dei giovani verso i valori di fondo e le tematiche civili ha parlato il segretario dell’Anm di Siracusa, Stefano Priolo.
«Sposiamo con entusiasmo questo progetto – ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati, Carmelo Greco, accompagnato dal segretario, Angela Giunta – perché da otto anni siamo stati coinvolti e organizziamo iniziative di educazione alla legalità e di alternanza scuola lavoro. Bisogna partire dai giovani per innescare quei cambiamenti sempre più necessari». Parità di genere, rispetto delle diversità e contrasto al bullismo sono i temi che saranno affrontati degli avvocati.




Contrasto allo spaccio, tre arresti a Siracusa in due distinte operazioni anti-droga

Con due distinte operazioni antidroga, la Polizia ha arrestato tre persone a Siracusa. Agenti della Squadra Mobile hanno colto in flagranza di detenzione ai fini dello spaccio di droga due ragazzi di 24 e 19 anni. Sono stati posti ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
Sono stati controllati mentre si trovavano a bordo di un’autovettura in via Alcibiade, nella zona di Grottasanta. Il ventiquattrenne, che ha attirato l’attenzione investigativa dei poliziotti, è stato trovato in possesso di un mazzo di chiavi di un’abitazione dove è stata effettuata una perquisizione domiciliare che ha portato alla scoperta di 12 panetti di hashish, un involucro di marijuana del peso di 9 grammi, materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente e la somma di 170 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Nei confronti del diciannovenne è stata effettuata anche una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione: rinvenuti 75 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento in dosi dello stupefacente.
Anche gli agenti del Commissariato di Ortigia hanno arrestato un giovane di 21 anni, per detenzione ai fini dello spaccio di droga. Mentre percorrevano via Italia 103, sono stati attirati da un giovane a bordo di una bicicletta ed uno zaino di colore nero in spalla. Alla vista della Polizia, ha improvvisamente accelerato l’andatura, tentando di allontanarsi. Bloccato e identificato è stato trovato in possesso di 440 dosi di crack nello zaino, un bilancino di precisione e vario materiale utile al confezionamento dello stupefacente.
E’ stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida e contestuale giudizio direttissimo.
Nel corso di un’ulteriore perquisizione domiciliare, uomini della Mobile hanno denunciato un 25enne per reati inerenti gli stupefacenti e per detenzione abusiva di munizionamento. E’ stato trovato in possesso di 3 grammi di hashish, materiale utile al confezionamento della droga e 3 cartucce calibro 7.65




Sbarco di migranti autonomo, in sessanta raggiungono Marzamemi. Arrestati due scafisti

Nuovo sbarco autonomo di migranti sulle coste siracusane. Ieri sera un gruppo di circa 60 persone ha raggiunto Marzamemi, nella zona sud della provincia di Siracusa. Si tratta prevalentemente di egiziani, tutti uomini. Dopo essersi avvicinati alla spiaggia dell’area di Morghella a bordo di una imbarcazione, hanno raggiunto a nuoto la terraferma per poi tentare di far perdere le loro tracce.
Sono intervenute le forze dell’ordine e, su disposizione della Prefettura, è stato disposto il trasferimento in pullman dei migranti ad Augusta, al porto commerciale, per le procedure di identificazione e accoglienza.
Diventa così circa 900 gli stranieri sbarcati nel siracusano nell’ultima settimana, in occasione di quattro diversi eventi.
Due egiziani sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco dei giorni scorsi, quando 69 migranti di nazionalità irachena ed iraniana, a bordo di un veliero battente bandiera tedesca denominato “Lena”, sono stati intercettati a circa 36 miglia dalle coste siciliane. Soccorsi e trasbordati, sono poi sbarcati presso il Porto Commerciale di Augusta.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due cittadini egiziani, di 48 e di 51 anni. Le dichiarazioni dei migranti, circa la dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, opportunamente riscontrate anche con la presenza di foto e video all’interno dei cellulari hanno consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto a carico dei due che, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.




Giornata del Prematuro, il 17 novembre si colorano di viola ospedale e monumenti

In occasione della Giornata mondiale del prematuro, indetta dalla Società Italiana di Neonatologia in collaborazione con Vivere Onlus (Coordinamento delle Associazioni dei Genitori), si colora di viola la facciata dell’ospedale Umberto I di Siracusa. E’ una delle tante iniziative messe in campo dal reparto UTIN con Neonatologia del nosocomio siracusano, insieme all’associazione PigiTIN presieduta da Anna Messina, organizzazione di volontariato onlus a sostegno dei bambini e dei genitori ospiti del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale aretuseo.
Il 17 novembre, data della Giornata mondiale, si illumineranno di viola anche la fontana di piazza Archimede ed alcuni monumenti; i volontari dell’associazione “Amiche della maglia di Siracusa” offriranno a tutti i genitori dei prematuri ricoverati dei completini colorati lavorati con la pregiata lana merinos durante l’accoglienza in UTIN; il reparto sarà allietato dalla musicoterapia e decorato con festoni e oggettistica con il simbolico colore viola dei neonati prematuri.
“La UTIN e La PigTN – spiega il direttore del reparto Massimo Tirantello – sostengono da anni il ruolo del genitore come parte integrante delle cure al neonato. All’interno dei nostri reparti per curare non basta la tecnologia e l’applicazione dei protocolli di cura e l’assistenza medico-infermieristica, ma è fondamentale affiancare a queste la relazione amorevole tra il neonato e la sua famiglia con la Canguroterapia, l’abbraccio ed il tocco all’interno della termoculla, il bagnetto con i genitori e tante altre esperienze che i genitori possono realizzare con l’aiuto ed il sostegno del personale sanitario. Anche la dimissione ed il ritorno a casa, momenti delicati dove i genitori spesso si sentono impreparati e dove bisogna ‘fare i conti’ con altri figli e con il ritorno al lavoro, diventano più facili da sostenere con questo coinvolgimento, soprattutto se le forze degli operatori si uniscono per costruire percorsi di sostegno che accrescono la fiducia delle capacità genitoriali”.




Pedone investito mentre attraversa le strisce pedonali in via Torino

Un pedone è stato investito questa mattina in via Torino, a Siracusa. Secondo alcune testimonianze, l’uomo stava attraversando sulle strisce pedonali, presenti in quel tratto anche se piuttosto sbiadite. Per cause al vaglio della Polizia Municipale, l’impatto con un’auto che sopraggiungeva.
Tra i primi a soccorrere l’uomo, i genitori degli studenti del vicino comprensivo. Due pattuglie della Municipale hanno raggiunto l’area per i rilievi ed il supporto alla viabilità. Il pedone è rimasto seduto sull’asfalto, vigile ma sotto shock e dolorante agli arti inferiori. E’ stato accompagnato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Umberto I, per gli accertamenti del caso.
E subito si riaccendono le discussioni sulla sicurezza stradale a Siracusa, relativamente ad atteggiamenti non sempre prudenti e rispettosi delle regole tenuti da automobilisti e pedoni poco interessati, alle volte, alla stessa segnaletica orizzontale.