Cavallino di ritorno a Rosolini: denunciato 25enne, dopo i furti le richieste di denaro

Due furti, beni agricoli per un valore di circa 5 mila euro, poi altrettante richieste estorsive, per “garantire” al proprietario la restituzione del maltolto.

Con la collaudata tecnica del cavallino di ritorno, un giovane di 25 anni avrebbe tentato di estorcere denaro ad un uomo. Il fatto si è verificato a Rosolini, ad ottobre del 2021. Nei giorni scorsi, a seguito di complesse indagini di polizia giudiziaria, gli agenti del commissariato di Pachino hanno denunciato un giovane di 25 anni, ritenuto responsabile degli episodi.




Mobilitazione generale, Siracusa in piazza: centro storico blindato, cambia viabilità

Siracusa pronta alla mobilitazione generale. La manifestazione organizzata per domani dai sindacati Cgil e Cisl, con numerose associazioni di categoria, della società civile e con l’adesione di diverse forze politiche per la “Vertenza Siracusa” fermerà di fatto un pezzo di città per tutta la mattinata. Cambia, dunque, la gestione della circolazione veicolare da piazzale Marconi a piazza Archimede. Cambiano, anche, per una giornata, le regole sul conferimento dei rifiuti differenziati. Partono, inoltre, le raccomandazioni ai cittadini dalla Questura e dal Comune, per ragioni diverse ma complementari. Entrando nel dettaglio, il corteo partirà alle 9 da Piazzale Marconi e si snoderà lungo le vie che conducono ad Ortigia, con arrivo previsto intorno alle 11 in Piazza Archimede. Lì sono previsti interventi di alcuni esponenti sindacali. Le posizioni sono già state espresse in maniera chiara. L’hanno fatto ieri, durante la conferenza stampa di presentazione, Roberto Alosi e Vera Carasi, segretari di Cgil e Cisl, insieme a Rosanna Magnano, che coordina in questo semestre la Consulta delle Associazioni di Categoria della Camera di Commercio in quanto presidente Cna.
La questura prevede una nutrita partecipazione di lavoratori e cittadini. Per questo le vie interessate rimarranno chiuse al traffico veicolare.
Proprio dalla Questura parte l’appello agli utenti non interessati alla manifestazione: non recarsi senza valido motivo nelle vie interessate dall’evento e nelle strade adiacenti, per evitare un’ulteriore presenza di auto che potrebbe riverberarsi negativamente sul sereno e sicuro svolgimento del corteo.
Per la giornata di domani, il settore Mobilità ha infatti emesso un’apposita ordinanza con cui si rivoluziona la gestione del traffico veicolare.
Ad esclusione dei mezzi di soccorso e delle Forze di Polizia dalle 8, e fino al passaggio del corteo, viene disposto il divieto di transito in corso Umberto 1°, nel tratto interposto tra le due bretelle di Foro Siracusano; dalle 9 fino al passaggio del corteo, il divieto di transito veicolare nel corso Umberto 1°, nel tratto interposto tra Foro Siracusano e il Ponte Umbertino; Ponte Umbertino, piazza Pancali, largo XXV Luglio. corso Matteotti, piazza Archimede.
Dalle 8 e fino al passaggio del corteo, viene istituito il doppio senso di circolazione sul Ponte Santa Lucia, in Riva della Darsena (tratto interposto tra il Ponte Santa Lucia e Via Malta) e in Via Malta.
I veicoli in uscita da Ortigia saranno obbligati a effettuare il seguente percorso: chi proviene da via Savoia percorrerà via Chindemi, Ponte Santa Lucia, via Malta, piazzale Marconi; chi proviene da Riva della Posta e via Trieste percorrerà via dei Mille, ponte Santa Lucia, Riva della Darsena, via Malta, piazzale Marconi.
I veicoli in entrata verso Ortigia (possessori di pass ZTL) saranno obbligati ad effettuare il seguente percorso: piazzale Marconi, via Malta, Riva della Darsena, ponte S. Lucia e via dei Mille. Dalle 8 e fino al passaggio del corteo, viene disposta l’interdizione alla circolazione veicolare, mediante l’istituzione di blocchi, all’altezza delle seguenti intersezioni: via Bengasi x via Somalia; via Malta x piazzale Marconi, via Elorina x via del Porto Grande.
I veicoli non possessori di pass ZTL, provenienti da piazzale Marconi, avranno l’obbligo di proseguire per Foro Siracusano con direzione corso Gelone o via Crispi. I veicoli provenienti da via Elorina, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via del Porto Grande, avranno l’obbligo di proseguire per via Elorina con direzione piazzale Marconi. I veicoli in uscita dal parcheggio Molo S. Antonio avranno l’obbligo di proseguire per Via del Porto Grande. I veicoli provenienti da via Somalia, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per via Malta.
Per tutto il periodo del comizio, che si svolgerà in piazza Archimede, in corso Matteotti sarà in vigore il divieto di transito veicolare. Durante il passaggio del corteo verranno chiuse momentaneamente alla circolazione veicolare anche tutte le strade con sbocco sulle vie interessate allo stesso.
L’A.S.T. per detto periodo effettuerà percorsi alternativi.
Dalle sei alle 14, divieto di sosta in corso Umberto, nel tratto interposto tra via Catania e il Ponte Umbertino; in via Malta, Ponte Umbertino, piazza Pancali ( con esclusione della bretella riservata allo stazionamento dei taxi ), largo XXV Luglio, corso Matteotti, piazza Archimede, via Chindemi (nel tratto interposto tra Via XX Settembre e Via dei Mille), piazzale Marconi.
Per motivi di sicurezza, l’Ufficio Igiene ha invitato le attività commerciali, i singoli utenti e i condomini che espongono le attrezzature per la raccolta differenziata lungo le vie del corteo, di ritirare tutte le proprie attrezzature entro le 20:00 di stasera giovedì 17 novembre. Per le utenze domestiche, la raccolta dell’umido sarà effettuata a partire dalle ore 15:00 di venerdì; per le utenze non domestiche, la raccolta dell’indifferenziato, dell’organico, del vetro e del cartone sarà effettuata venerdì a partire dalle ore 15:00.




L’accusa: lavoratori pagati per scioperare a Siracusa. Affondo Uiltec: “Riprovevole”

“E’ una cosa riprovevole. Ci sono aziende a cui è stato chiesto di pagare i lavoratori per le tre ore di sciopero, domani”. Lo ha denunciato questa mattina il segretario nazionale Uiltec, Andrea Bottaro, durante l’assemblea generale della Uil, alla mensa ovest di Isab. Parole che arrivano a meno di 24 ore dalla grande mobilitazione in programma a Siracusa. Cgil e Cisl hanno confermato lo sciopero nella stessa giornata in cui a Roma si terrà il vertice per la zona industriale. La Uil ha preferito, invece, dare vita ad un presidio a Roma ed attendere, per ogni altra valutazione, l’esito del summit ministeriale.
Peraltro, Andrea Bottaro sarà uno dei pochi siracusani presenti al vertice, da segretario nazionale Uiltec. “Non vogliamo rompere l’unità sindacale – dice a SiracusaOggi.it – ma nemmeno essere utilizzati. Qualcuno rivendica che domani ci saranno in piazza anche le controparti, cioè le aziende. Vediamo troppe cose strane, come Confindustria che nei mesi scorsi chiamava i lavoratori alla mobilitazione. Vogliamo continuare a marciare insieme con Cgil e Cisl, ma in primo luogo noi intendiamo condividere il percorso con i lavoratori, non con altri o per altri interessi”.
Parole che lasciano quasi intendere che si siano state pressioni per confermare lo sciopero giorno 18. “Io dico solo che avevamo deciso la mobilitazione insieme, con Cgil e Cisl. Poi è arrivata la notizia dell’incontro a Roma, in coincidenza della mobilitazione. Come Uil abbiamo ritenuto più utile un presidio a Roma e partecipare al vertice. Per scioperare c’è tempo anche dopo. Ma si, forse ci sono state delle spinte. Su questo, abbiamo visioni diverse ma firmiamo comunque insieme il documento sindacale unitario”, risponde Andrea Bottaro.
Ieri, intanto, in conferenza stampa, i segretari provinciali di Cgil (Roberto Alosi) e Cisl (Vera Carasi) avevano presentato il loro punto di vista sull’appuntamento di domani, con il corteo che partirà alle 9 da piazzale Marconi, diretto in piazza Archimede.
“Oggi a Priolo, domani a Roma, siamo e staremo sempre dalla parte giusta: quella dei lavoratori, quella delle persone. Lukoil è vertenza di rilievo nazionale, adesso quindi attendiamo dal Governo risposte concrete, come promesso, alla richiesta di futuro che parte da Siracusa e dalla Sicilia”, ribadisce ancora oggi la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti. “Nessuno parli di sindacato diviso, solo visioni differenti su come manifestare. Noi porteremo la voce dei lavoratori a Roma, coerenti con la tradizione del sindacato siracusano, perché questa area industriale è un asset strategico per il Paese. In considerazione della convocazione al Mise, abbiamo deciso di sospendere la nostra partecipazione allo sciopero ma, in linea con il documento unitario che abbiamo sottoscritto e facciamo ancora adesso nostro, andremo nelle sedi istituzionali per rivendicare soluzioni strutturali”. Le richieste della Uil: lo Stato si faccia garante dello stabilimento Isab di Priolo con l’intervento di Sace, la finanziaria controllata dal Ministero dell’Economia, e venga percorsa la strada della nazionalizzazione. “Sollecitiamo certezze per il futuro della zona industriale con investimenti seri per rafforzare le filiere, nella consapevolezza che Priolo può e deve diventare il più grande hub energetico del Mediterraneo”.




Il caso Isab in Commissione Ue, Corrao: “Europa chiarisca come vuol tutelare i lavoratori”

Il caso Isab Lukoil e gli effetti delle sanzioni internazionali rischiano di “portare nel baratro tutto il polo petrolchimico di Priolo”. L’ennesimo grido di allarme arriva dall’eurodeputato Ignazio Corrao, alla vigilia della mobilitazione di domani a Siracusa, mentre a Roma si svolgerà un summit al Ministero. “I cittadini siracusani rischiano di pagare ingiustamente le spese delle ultime sanzioni verso la Russia. La Commissione Ue dica chiaramente ai lavoratori che domani saranno in sciopero come intende tutelarli. Il Governo patriottico garantisca i posti di lavoro in Sicilia ma anche il risanamento ambientale”, indica Corrao (Greens).
“Le sanzioni alla Russia e la chiusura del credito da parte delle banche – spiega Corrao – hanno messo in ginocchio la raffineria Lukoil di Priolo, che rappresenta un pezzo importante dell’economia non solo locale ma anche nazionale. Dal 6 dicembre, per effetto dell’embargo alla Russia, rischia di chiudere e portarsi all’inferno 10 mila lavoratori. Ecco perché il caso petrolchimico di Siracusa è un caso da trattare necessariamente anche in sede europea, non solo nazionale. Per questo ho chiesto alla Commissione Ue di spiegare ai lavoratori siciliani che domani saranno in sciopero come intende intervenire per tutelarli e se ha previsto specifiche compensazioni per settori strategici europei colpiti dalle sanzioni”, conclude Corrao.




Giunta regionale senza siracusani, Piscitello: “Noi territorio strategico ma trascurato”

La provincia di Siracusa non ha alcun rappresentante nella giunta regionale. “Speriamo vivamente che questo non si traduca in una scarsa attenzione nei confronti delle istanze delle famiglie e delle imprese della nostra provincia”, confida il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello. “Data però la centralità del nostro territorio sul piano economico e industriale, trascurarlo sarebbe un danno per l’intera nostra regione. A questo punto, tocca direttamente al presidente Schifani il dovere e la responsabilità di ben rappresentare la nostra provincia: è anche dall’attenzione che saprà riservare al nostro territorio che lo giudicheremo”.
Una richiesta di garanzie in un periodo in cui non mancano le emergenze. “La nostra provincia sta vivendo un periodo molto delicato e di grande cambiamento”, insiste Piscitello. “Famiglie e imprese stanno affrontando le conseguenze di una crisi che negli ultimi anni non ha precedenti e serve l’azione di tutti, a tutti i livelli, per attivare gli strumenti necessari a sostenere cittadini e imprenditori. Il futuro di alcuni asset cruciali per la nostra economica come il polo industriale è in discussione e da tempo ormai, a causa di tali problematiche, sembra essersi bloccata la necessaria transizione ecologica della produzione. Il rischio concreto è che migliaia di lavoratori perdano il posto di lavoro e che molte imprese dell’indotto siano costrette a chiudere con conseguenze drammatiche per il tessuto sociale; bisogna fare tutto il possibile per scongiurare quella che sarebbe una vera e propria catastrofe”.
Elio Piscitello torna a sottolineare il “profondo impoverimento demografico” della provincia di Siracusa. Meno abitanti, meno consumi, meno economia. “L’inversione di tendenza può arrivare solo creando opportunità di lavoro e crescita; per raggiungere quest’obiettivo servono però azioni concrete. Penso alle Zes che vanno valorizzate e sfruttate ma penso anche agli investimenti sulle infrastrutture, materiali e immateriali, per dare nuova linfa al tessuto imprenditoriale e attrarre investimenti. Tra le infrastrutture con un ruolo fondamentale per la nostra economia ci sono i porti che vanno resi più efficienti e funzionali ai bisogni del territorio; è indispensabile creare un sistema portuale integrato che consenta di sfruttare al massimo le enormi potenzialità delle strutture presenti nella nostra provincia così come in tutto il resto della Sicilia. Penso anche ai Distretti urbani del commercio, strumenti di sviluppo e rilancio non solo delle attività commerciali ma anche delle città stesse”.




Il sogno della Stazione Marittima al porto Grande: il concorso nel 2009, a che punto siamo?

Di una stazione marittima per il porto Grande di Siracusa si parla dal 2009. Da costruire sulla banchina 3, nei pressi dell’approdo utilizzato già dalle navi da crociera ed in sostituzione del terminal provvisorio realizzato dalla società consortile Porto di Siracusa.
Esiste già un progetto da 9 milioni di euro (da aggiornare, ndr) ed è quello che si è aggiudicato il concorso apposito di 13 anni fa, bandito dal Comune di Siracusa. A firmare il progetto vincitore è un team italo-spagnolo guidato da Enrico Reale e Vincenzo Latina, composto anche da Jordi Garcés, Emanuela Reale, Daria de Seta, Anna Bonet, Raimondo Impollonia, Angela Tortorella e Jose Zaldìvar immagina una costruzione a due piani caratterizzata da tre padiglioni/vela triangolari.
Tra solite pastoie burocratiche, il progetto continua lentamente nel suo farraginoso iter. Nei giorni scorsi è arrivato all’esame del Genio Civile di Siracusa che dovrà esprimersi sulla relativa approvazione tecnica, trattandosi di una spesa che supera l’importo comunitario. Passaggio propedeutico all’apertura del tavolo regionale per tutti gli ulteriori passaggi di competenza. Il paradosso – tipico di ogni opera pubblica – è che per la costruzione della stazione marittima servirebbero due anni dalla posa della prima pietra, ma per tutte le approvazioni tra carte, timbri e sigilli non sono stati ancora sufficienti ben 13 anni.
Cosa è stato fatto in questo periodo? Proviamo a ricostruire i passaggi. Nel 2010 venne dato mandato all’allora capo dell’ufficio tecnico comunale di portare il progetto in fase esecutiva. Nel 2012 venne richiesta ai progettisti una integrazione, per poter procedere in tal senso. E questo mentre, nel frattempo, la Soprintendenza dava il suo ok alle scelte adottate dal Comune per la realizzazione della nuova stazione marittima.
Nel 2014, il rup Giuseppe Di Guardo ha richiesto alla Commissione Regionale Lavori Pubblici il parere tecnico sul progetto preliminare. Solo nel 2016 da Palermo è arrivata una prima risposta, peraltro interlocutoria. In pre-conferenza, infatti, la Commissione ha acquisito la relazione del Genio Civile per poi darsi appuntamento in seconda riunione per valutare gli approfondimenti, i chiarimenti e le integrazioni. Ad esempio sulla conformità dell’opera con lo strumento urbanistico vigente all’interno del porto; sullo stato attuale della zona di intervento e sullo stato ante e post operam dei lavori di ampliamento del molo Sant’Antonio; e sugli studi geologici compiuti riferiti all’area di sedime dell’opera in progetto.
In verità, servirebbe anche di più. Ovvero effettuare una revisione completa dell’opera, motivo per cui nel 2018 Palazzo Vermexio ha deciso di affidare ad un professionista esterno l’incarico di collaborare con il rup per il progetto di fattibilità della nuova stazione marittima. Adesso il nuovo passaggio al Genio Civile e poi di nuovo la spola in Regione.
In tutto questo lasso di tempo, ha ripreso quota anche l’idea di una riqualificazione dell’intero waterfront, passando per via Elorina e la grande area dell’Aeronautica da smilitarizzare parzialmente. E la stazione marittima potrebbe essere l’input per avviare un ragionamento complesso che parta dall’ex Marina di Archimede (progetto e cantiere abbandonati per le note vicende del gruppo Caltagirone, ndr) e punti verso la ex Spero.
Uno sguardo al progetto della stazione marittima. La nuova struttura portuale, a due piani, si articola su un grande basamento in pietra lavica, dal quale prendono forma tre enormi vele triangolari, di colore chiaro, con giacitura inclinata. Altre specifiche direttamente dalle schede esplicative del progetto. “La stazione e l’area circostante diverranno spazio pubblico composto da edifici coperti da piani inclinati in larga misura pubblici e praticabili. Il terminal avrà un sistema di imbarco/sbarco passeggeri caratterizzato da due differenti percorsi che si innestano sull’edificio in due differenti punti della quota inferiore. L’articolazione dinamica dell’edificio genera una serie di percorsi che organizzano lungo tali direttrici pensiline, sedute, piccole zone per esposizioni temporanee o semplici camminamenti. L’edificio assume un duplice ruolo di terminal marittimo, con gli indispensabili requisiti di sicurezza e controllo in fase di imbarco e sbarco passeggeri e le attività connesse e una chiara ed evidente vocazione pubblica data dalla compresenza di spazi di servizio, che si articolano al di sopra e che realizzano un podio, un bel vedere pubblico a servizio delle città”.
Per il finanziamento, vennero “trovati” fondi nelle risorse Fas 2005-2008 messe a disposizione dalla Regione per la messa in sicurezza delle infrastrutture portuali (platfond da 13,8 milioni). Sulla loro attuale disponibilità non mancano i dubbi.




Abusi sessuali, l’accusa shock: sgomento a Francofonte, il racconto del 21enne che ha denunciato

A Francofonte non si parla d’altro. Nei bar, in piazza, ovunque: la storia del 21enne che ha denunciato un sacerdote molto noto nella cittadina siracusana corre di bocca in bocca. E come spesso capita in questi casi, si colora di dettagli e “si dice”. Anche il sindaco, Daniele Lentini, è intervenuto dando voce alla smarrimento di molti davanti alla accuse di abusi sessuali che sarebbero stati perpetrati per nove anni. Ed ha chiesto agli investigatori di fare chiarezza in fretta sul sacerdote in pensione che spesso faceva capolino nella sua città d’origine, Francofonte.
Su La Repubblica, intervistato da Salvo Palazzolo, oggi fornisce la sua versione dei fatti il 21enne siracusano che, con la sua denuncia, ha dato il via alle indagini. Non vive più in Sicilia ed accetta di raccontare al quotidiano come tutto avrebbe avuto inizio. “Avevo perso da poco mio padre. Mia madre era andata via di casa. Così la nonna aveva accolto me e mio fratello. Qualche tempo dopo conobbi il cappellano che mi invitò a casa sua. Mi colpì il lusso della sua villa”, inizia così il suo lungo racconto. In cui non mancano i dettagli su inviti a restare in casa del sacerdote, a dormire insieme, i regali, gli interessi sempre più fisici. E ancora accenni ad app e chat per incontri omosessuali con lui, 14enne, utilizzato come “esca”.
Poi una prima fuga, i giorni in cura a Milano, gli psicofarmaci. E di nuovo il sacerdote che si palesa e ricomincia l’incubo, fatto anche di manovre per screditare quel ragazzo, dipinto come “inaffidabile” ed a cui nessuno sembrava dovesse credere.
L’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, dopo aver ricevuto la denuncia ha avviato, agendo per delega, un procedimento penale canonico nei confronti del sacerdote che è residente nella Diocesi di Siracusa senza alcun incarico. Lo scorso 31 ottobre il vescovo di Piana degli Albanesi ha già adottato nei confronti del sacerdote un provvedimento di interdizione dall’esercizio pubblico del ministero. “Ma a me risulta che continui a dire messa nella chiesa madre di Francofonte”, replica il 21enne su La Repubblica.




L’acqua resta fredda alla piscina Caldarella, sit-in di protesta di atleti e genitori

Sit-in di protesta domani pomeriggio davanti alla Cittadella dello Sport. I genitori degli atleti che utilizzano la piscina e gli stessi fruitori dell’impianto – grandi e piccoli – si sono dati appuntamento per manifestare il loro disappunto per la mancata risoluzione del problema legato alla temperatura dell’acqua. “Troppo fredda, nonostante le promesse dell’amministrazione”, lamentano i promotori dell’iniziativa ovvero Franco Guglielmo (Sikelia Waterpolo Asd) e Ivan Scimonelli (Asd Siracusa Triathlon).
Coinvolte anche le altre società che utilizzano l’impianto. Alle 17 di venerdì 18 si ritroveranno davanti al cancello d’ingresso principale della struttura voluta da Concetto Lo Bello.
L’assessore allo Sport, Andrea Firenze, aveva annunciato nelle settimane scorse una serie di lavori ed interventi per mitigare prima e risolvere poi la segnalata problematica. Secondo le società promotrici della protesta, però, al momento il problema legato alla temperatura dell’acqua persiste.




Covid in Sicilia, report settimanale: ripresa dei contagi ma no allarme. A Siracusa +5,54%

Nella settimana dal 7 al 13 novembre si registra in Sicilia un incremento delle nuove infezioni covid, con un’incidenza di positivi pari a 10.448 (+22.52%) e un valore cumulativo di 209/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi casi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Enna (242/100.000 abitanti); Trapani (240/100.000) e Palermo (233/100.000). Anche in provincia di Siracusa aumentano i contagi, rispetto ai sette giorni precedenti: 819 nuovi positivi contro 776 (+5.54%).
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 60 ed i 69 anni(299/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (296/100.000), e tra i 70 e i 89 anni (293/100.000).Le nuove ospedalizzazioni sono invece in diminuzione e più di metà dei pazienti in ospedale risultano non vaccinati.
Nella settimana dal 9 al 15 novembre le vaccinazioni si attestano al 24,95% nella fascia d’età 5-11 anni. Hanno completato il ciclo primario 66.151 bambini, pari al 21,46%.
Gli over 12 vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,85%, mentre ha completato il ciclo primario l’89,50%.Hanno ricevuto la terza dose 2.768.710 persone, pari al 72,36% degli aventi diritto.
Il ministero della Salute ha autorizzato, dal 23 settembre, l’utilizzo dei vaccini m-Rna aggiornati alle varianti BA.1 e BA.4-5 per la quarta dose, su richiesta dell’interessato, agli over 12 che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni.
Sempre dal 23 settembre è consentito l’utilizzo dei vaccini m-Rna per la variante Original/Omicron BA.4-5 per la quinta dose ai soggetti fragili. Dal 17 ottobre la somministrazione della quinta dose con vaccino bivalente è consentita anche agli over 80, agli ospiti in Rsa e alle persone over 60 con fragilità.Complessivamente le quarte dosi finora somministrate sono 172.981, delle quali 157.746 ad over 60, mentre le quinte dosi erogate sono state 1.982




Via al Festival dell’Educazione, otto giorni sulle orme di Pino Pennisi

Con l’inaugurazione di due mostre e tre incontri, prende il via domani all’Urban Center la quinta edizione del “Festival dell’educazione – sulle orme di Pino Pennisi” organizzato dal Comune attraverso Città Educativa. Otto giorni di eventi sul tema de “La bellezza che educa”; tra i suoi momenti più importanti c’è la “Marcia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, creata da Pino Pennisi, e che sfilerà giorno 21 lungo le vie cittadine per il quindicesimo anno consecutivo. Lo scopo di questo, che ormai è un appuntamento fisso del Comune con la i cittadini, è di consolidare, sin dalla tenerà età, il senso civico, il rispetto per gli altri e la cultura dei beni comuni.
Apriranno il festival il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore a Città Educativa, Conci Carbone, con l’accoglienza affidata agli studenti dell’Alberghiero “Federico di Svevia”; l’inaugurazione sarà tradotta in Lis e spiegata alle persone cieche.
Dopo l’apertura sarà possibile visitare due mostre che resteranno aperte tutta la durata della manifestazione. La prima, intitolata “5 festival, 5 titolo, 5 manifesti” è un racconto per immagini di quanto realizzato negli anni precedenti avvalendosi del contributo dello studio fotgrafico Mi.Da e del grafico di Nanno Musiqo, autore del manifesto di quest’anno. Quelli delle altre edizioni sono stati realizzati da altri tre artisti siracusani e da una scuola.
La seconda mostra, “Gli occhi dei giovani verso il 2030”, realizzata dalla Biennale delle Arti e della Scienze del Mediterraneo (Bimed) in collaborazione con l’istituto Rizza, arriva da Londra, e cerca di sensibilizzare sulla bellezza, la natura e il mondo da preservare dando voce ai giovanissimi.
Il primo incontro si terrà alle 10,30 ed è la presentazione del libro-catalogo “Ricordami di te” edito da Mursia, con il patrocinio del comune di Ragusa. Salvo Garipoli e Deborah Di Rosa Raccoglie guidano nei racconti con immagini di persone che hanno voluto ricordare una persona cara che considerano speciale.
Nel secondo, alle 11,30, l’associazione Giosef presenterà il progetto “Il metaverso e la realtà aumentata: mondi nuovi possibili per educare alla bellezza”. Interverranno Giulia Giambusso, l’antropologa culturale Marina Gutierrez De Angelis.
Il terzo incontro si terrà alle 17,30 ed è stato organizzato da La Brigata Rosa. Marika Cirone presenterà “L’isola della madri” di Maria Rosa Cutrufelli, edito da Mondatori. Un romanzo visionario che parla di surriscaldamento globale e biotecnologie riproduttive ma anche di amore per la vita e solidarietà tra donne.
Anche quest’anno sono protagonisti associazioni, enti del Terzo settore e singoli cittadini che fanno parte della Rete di amici di Città Educativa. Questo l’elenco delle adesioni al Festival e alla Marcia: AGESCI Aretusa, AIDM Siracusa, AIDO Siracusa, AIPD Siracusa, ARCIRAGAZZI 2.0, Area Marina Protetta del Plemmirio, Associazione Italiana Arbitri Siracusa, Astrea “In memoria di Stefano Biondi”, AUSER Circolo Siracusa, BIMED, Carovana Clown, Centro C.I.A.O., Centro Regionale Trapianti Sicilia, Civita Sicilia, Comitato C.S.I. Siracusa, Compagni del Selene, Comune dei Popoli, Diversamente Uguali, Edizioni Mali’a, Futuro Solare, Giosef Siracusa, gli istituti superiori Gagini, Cannizzaro di Catania, Insolera, Federico II di Svevia, Rizza ed Einaudi, Il Principe e la Luna, La Brigata Rosa, L’Accademia delle Musae, Leggimi una Storia, Lo Scrigno di Aretusa, Mareluce, MIDA Immagini, Namastè, Natura Sicula, Ninphea, Parco Archeologico di Siracusa (Eloro, Villa del Tellaro e Akrai), Rifiuti Zero Siracusa, Sicilia Turismo per Tutti, Società Astrofisica, Sport e Salute, Stonewall, UNICEF, le università degli studi di Catania ed Enna e Zuimama.