Estorsioni ai commercianti di Ortigia: condannati madre e figlio

Madre e figlio condannati per estorsione ai danni di alcuni commercianti di Ortigia.

Così hanno deciso i Gip del Tribunale di Siracusa. Dieci anni di reclusione, dunque, per Francesco Campanella, 32 anni e cinque per la madre, Adele Lopiano al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. L’uomo era stato arrestato dalla polizia di Siracusa al termine di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e relative a richieste di denaro a cui alcuni commercianti erano sottoposti, secondo gli investigatori con la collaborazione della madre.

I fatti risalgono allo scorso anno. Al giovane fu anche contestato un incendio doloso ai danni di un locale pubblico di Ortigia. In quel caso, tuttavia, in base a quanto appurato, non si sarebbe trattato di estorsione ma di una vendetta nei confronti del proprietario per via di uno screzio tra la vittima e la madre di Campanella.




Perdita vicino al Tempio di Apollo, servizio idrico a singhiozzo in Ortigia

Perdita nella zona di Ortigia, in prossimità del Tempio di Apollo. La Siam ha avviato le verifiche del caso per risalire alla causa e all’entità del guasto che sta ddeterminando problemi idrici in tutta l’isola. Squadre attualmente al lavoro. La società che gestisce il servizio idrico integrato assicura che non appena emergeranno nuovi elementi, questi saranno repentinamente comunicati. Da comprendere, soprattutto, quali potranno essere i tempi di ripristino del servizio.




Alcool venduto a minorenni: una denuncia e sanzioni a locali pubblici del centro storico

Alcool somministrato a minorenni.

Proseguono i controlli affidati agli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale nei confronti di locali notturni del centro storico di Ortigia. 

Denunciato il titolare di un esercizio pubblico  per aver somministrato bevande alcoliche ad un minore di 15 anni. Elevate altre tre sanzioni per irregolarità amministrative.
Due locali avevano,infatti, organizzato un evento musicale non autorizzato mentre il titolare di un pub aveva somministrato alcol ad un giovane di 17 anni.
Nel corso di ulteriori controlli effettuati unitamente a personale dell’ARPA, sono stati rilevati i decibel della musica diffusa in alcuni locali al fine di verificarne il rispetto delle norme vigenti.
Nel corso della stessa giornata, gli uomini dell’Amministrativa hanno effettuato verifiche circa la sussistenza dei requisiti di coloro che hanno un titolo per la detenzione di armi riscontrando, in due circostanze delle irregolarità: sono stati acquisiti due fucili ed una pistola, peraltro consegnati spontaneamente dagli interessati che hanno rinunciato alla detenzione.
Durante i controlli esperiti negli esercizi commerciali adibiti alla vendita di preziosi, infine, è stata elevata una sanzione di oltre 3.000 euro al titolare di un negozio privo della prevista licenza rilasciata dal Questore.




La bella storia: Davide, il papà eroe che ha salvato la vita ad un uomo

Se sono le circostanze a dare la misura di un uomo, Davide si merita i galloni da eroe. Ha 47 anni, lavora nella zona industriale in Isab ed ha salvato una vita. Letteralmente. Davanti a lui un uomo è rovinato a terra. Niente respiro, niente battito. Con istinto e coraggio, Davide Valvo – questo il suo nome completo – si è subito prodotto in manovre salvavita e di ausilio alla respirazione. Le ha imparate durante i corsi di formazione organizzati dall’azienda, ciclicamente ripetuti. Una conoscenza di base, teorica e pratica, che si è rivelata provvidenziale per un 55enne siracusano, poi operato d’urgenza ed attualmente ricoverato all’Umberto I di Siracusa in terapia intensiva. Nel pomeriggio i medici lo sveglieranno dal coma indotto. E gli racconteranno una storia meravigliosa.
Ha avuto tutto inizio ieri mattina, davanti alla sede di via Calatabiano dell’istituto comprensivo Archia. Mancano pochi minuti alle 8 del mattino. Davide ha appena accompagnato sua figlia, che frequenta la scuola media. Accanto a lui, improvvisamente, si accascia in terra un altro papà. E’ un uomo di 55 anni ed anche lui, per fortuna, ha fatto in tempo a lasciare in classe suo figlio. Ha avuto il tempo di lamentare un giramento di testa, poi si è accasciato, privo di sensi.
Provvidenza vuole che Davide sia lì a pochi metri. Si accorge subito di quanto sta accadendo e si precipita. “Non respirava e non aveva battito. Istintivamente ho iniziato il massaggio cardiaco e la respirazione. Non ho pensato a nulla, non so cosa è scattato. Ho visto quell’uomo a terra e mi è venuto istintivo soccorrerlo. Avevo fatto pratica di queste manovre salvavita ma solo su di un manichino, fino a ieri. Ho solo cercato di rimanere concentrato”, racconta ancora emozionato alla redazione di SiracusaOggi.it.
Per dodici lunghissimi minuti ha proseguito con il massaggio cardiaco, mentre un piccolo gruppo di persone proteggeva dalla pioggia lui e l’uomo in terra con una serie di ombrelli. Quando sono arrivati dei soccorsi del 118, il medico e gli infermieri hanno richiesto ancora l’aiuto di Davide, in modo da rendere più agevole il delicato intervento.
Defibrillatore ed adrenalina hanno completato il primo soccorso, quello che ha permesso al 55enne di arrivare vivo in ospedale. E’ stato sottoposto ad un delicato intervento coronarico e poi ricoverato in terapia intensiva. E’ stabile e, secondo informazioni sanitarie, se la caverà. Senza ombra di dubbio, deve la vita a Davide ed al suo sangue freddo. “I soccorritori del 118 si sono complimentati, il medico mi ha detto che sono stato provvidenziale. Io penso solo che sono felicissimo perchè un bambino potrà rivedere suo padre”, dice ancora Davide. “Spero che quando sarà dimesso, potremo incontrarci”, confida. E magari, chissà, stringersi la mano prima di un abbraccio.
I colleghi di Davide hanno dato vita ad un inarrestabile tam tam sulle chat aziendali. “Siamo orgogliosi”, confessano a più voci. “Un gesto eroico, senza esagerazione”, c’è chi aggiunge. E poi spazio alla certezza di far parte di una azienda, Isab, dove si tiene in gran conto la formazione del personale in materia di soccorso salvavita. Davide si schernisce, cerca di dribblare la definizione di eroe ma una cosa ci tiene a dirla: “Spero che quanto accaduto possa far capire a tutti quanto è importante avere a disposizione un defibrillatore in luoghi pubblici. Le scuole, ad esempio, dovrebbero averne uno. E gruppi di genitori ed insegnanti dovrebbero essere formati per l’uso e in salvamento”.




Selfie e video in classe, una scuola dice basta: “Denuncia per chi sbaglia, cellulare a casa”

C’è una scuola a Siracusa dove il divieto di utilizzo del cellulare in classe è tassativo e una infrazione può costare la denuncia. Con una comunicazione inviata al personale ed alle famiglie degli studenti, la dirigente scolastica del comprensivo Vittorini ha bandito i telefonini da ogni ambiente scolastico. Il divieto imposto da Pinella Giuffrida – anche per docenti e personale Ata – è netto e si basa su di una direttiva ministeriale del 2017, non sempre rispettata pedissequamente.
In sintesi, gli studenti dovranno lasciare il cell a casa o tutt’al più spento e sempre dentro lo zaino. E’ ammesso l’uso solo per usi didattici e dietro autorizzazione dell’insegnante. Se si dovessero scattare foto o video in classe, e poi addirittura questo materiale dovesse finire sui social, la scuola – avvisa la dirigente – denuncerà penalmente i responsabili.
L’abitudine di scattare selfie o video, anche per scherzi di dubbio gusto agli insegnanti, ha purtroppo preso piede nel siracusano. Da qui nasce la decisione di rendere ancora più esplicito (e severo) il divieto. “L’effettuazione di registrazioni audio e riprese video in ogni ambiente della scuola (classi, laboratori, palestre, spogliatoi, bagni, giardino, ect) è perseguibile penalmente. Qualora le registrazioni audio-video o le foto fossero pubblicate sui social (Instagram, Facebook, etc) o inviate tramite Whats App, il reato penale sarebbe più grave. Si comunica, quindi, ai genitori che sarebbe auspicabile che gli alunni non portassero i cellulari con sé a scuola”, si legge nella comunicazione alle famiglie. “I telefonini portati a scuola per ‘sicurezza’, qualora lo studente rientrasse a casa autonomamente, dovranno essere spenti e tenuti dentro lo zaino”. In caso di “uso scorretto dei telefonini da parte degli alunni all’interno della scuola” questo “verrà denunciato dal dirigente alle forze dell’ordine”.
In caso di “ragioni di particolare urgenza o gravità”, viene garantito l’utilizzo delle linee telefoniche fisse della scuola. Il caro, vecchio telefono fisso.




Droga nascosta tra il vino in garage, arrestato un bracciante agricolo floridiano

Un bracciante agricolo di 57 anni è stato arrestato a Floridia. L’uomo, incensurato, dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sono stati i Carabinieri ad eseguire una mirata perquisizione domiciliare nell’abitazione del 57enne. Nel garage hanno rinvenuto, debitamente occultati all’interno di cassette in legno utilizzate per la conservazione di vini, oltre 3 chilogrammi di marijuana e circa 3.000 euro in contanti.
Lo stupefacente ed il denaro sono stati sequestrati, mentre il bracciante agricolo è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa




Bollo auto: in Sicilia possibile regolarizzare i mancati pagamenti senza sanzioni

In Sicilia si possono regolarizzare i mancati pagamenti del bollo auto, in scadenza tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2021, senza incorrere nelle sanzioni e senza dover pagare gli interessi. Lo prevede la legge regionale 16 del 2022 che si applica agli omessi o insufficienti versamenti della tassa automobilistica regionale, purché la regolarizzazione avvenga entro il 30 novembre 2022. Un decreto dirigenziale del dipartimento regionale delle Finanze e del credito definisce le modalità di applicazione dell’agevolazione.
La regolarizzazione agevolata, rivolta sia alle persone fisiche che giuridiche, riguarda i mancati pagamenti già iscritti a ruolo per gli anni dal 2016 al 2019 (escluse le somme già versate all’agente della riscossione) e quelli degli anni 2020 e 2021 non ancora regolarizzati con i canali di riscossione ordinaria.
Sono esclusi invece i periodi d’imposta con decorrenza successiva al 31 dicembre 2021, i rapporti tributari definiti con sentenza passata in giudicato, e quei ruoli per i quali prima dell’entrata in vigore della legge erano già state avviate procedure esecutive (ad esempio, pignoramenti mobiliari e immobiliari, incanti immobiliari e interventi nelle procedure esecutive immobiliari). Per le tasse automobilistiche iscritte unicamente a titolo di sanzioni e interessi, la Regione Siciliana procede allo sgravio purché, alla data di entrata in vigore della norma in questione, non siano già state avviate procedure esecutive.
Inoltre, per consentire l’adesione all’agevolazione e per evitare l’avvio di procedure cautelari o di azioni esecutive, il decreto dispone la sospensione massiva dell’attività di riscossione dei ruoli coattivi della tassa automobilistica regionale fino al 31 gennaio 2023 (esclusi i procedimenti esecutivi già stati avviati). La sospensione non interrompe la notifica delle cartelle esattoriali.
Per aderire alla regolarizzazione agevolata, il pagamento si dovrà effettuare esclusivamente nelle delegazioni Aci e nelle agenzie di pratiche auto autorizzate.

foto archivio




Rientro illegale in Italia, arrestato e rimesso in libertà 37enne egiziano sbarcato a Portopalo

Un egiziano di 37 anni è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Siracusa. Era tra i 125 migranti soccorsi in mare da una motovedetta della Guardia Costiera di Siracusa e sbarcati poi a Portopalo. Lo straniero è rientrato illegalmente nel territorio nazionale. Le verifiche e le indagini di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare che nel marzo del 2018 la Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino aveva notificato all’egiziano un decreto di espulsione, emesso dal Prefetto di Frosinone.
Il 37enne, dopo l’arresto, è stato posto in libertà dalla magistratura e posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa per le successive incombenze di legge.




Reti idriche colabrodo, Ficara: “Ultima chiamata per non perdere i fondi nel siracusano”

Reti idriche colabrodo in provincia di Siracusa, ci sono altri 290 milioni di euro disponibili per la riqualificazione di acquedotti vecchi e con continue perdite. “Comprendo che l’attenzione sia tutta rivolta alla campagna elettorale – dice il parlamentare Paolo Ficara (M5s) – ma non vorrei che ai sindaci della provincia di Siracusa fosse sfuggito che entro ottobre vanno presentati i progetti per poter accedere alle ultime risorse stanziate”. Il parlamentare siracusano torna così sul tema, dopo i primi due bandi che hanno visto la provincia di Siracusa ai margini, perchè senza tutti i criteri previsti per partecipare alla misura finanziata con il Pnrr. Più volte, nel corso dell’ ultimo anno, Ficara ha richiamato sul tema gli amministratori locali.
“Ricordo che gli interventi previsti dal PNRR per la riduzione delle perdite nel settore idrico ammontano a 900 milioni di euro, ai quali si aggiungono quelli già finanziati con altri programmi, come quello da 480 milioni per le regioni del Sud a dicembre dello scorso anno. Purtroppo fino ad ora l’attesa di alcuni Comuni ritardatari negli adempimenti relativi all’Ati provinciale, è costata già parecchi milioni di euro all’intera provincia di Siracusa che non ha, al momento, potuto partecipare ai bandi fin qui pubblicati”, continua Ficara. Adesso l’ultima chiamata, proprio per quei territori in ritardo. E’ stato concesso tempo extra per poter definire il sistema di gestione: presentazioni proposte dal 1° settembre al 31 ottobre.
“Dopo la bocciatura di inizio agosto da parte del Consiglio comunale di Carlentini dello statuto dell’Ati, l’approvazione in estremo ritardo da parte di Palazzolo, rimane solo il Comune di Melilli il cui sindaco, evidentemente, è stato troppo impegnato a trovare la giusta collocazione politica per candidarsi alle regionali. Ma spero che l’Ati andrà avanti ugualmente ed in tempi rapidi, affidando, in supplenza, il servizio di gestione integrata ad una società pubblica. Una gestione a 18 anziché a 21 non è il massimo. Ognuno dovrà farsi carico delle proprie scelte, posizioni e resistenze. Soprattutto davanti ai propri cittadini”, conclude Ficara.

foto archivio




Buccherexit: il centro montano lascia l’Unione dei Comuni Valle degli Iblei

Buccheri si chiama fuori dall’Unione dei Comuni Valle degli Iblei. Lo ha stabilito, a maggioranza, il Consiglio Comunale.
“Una scelta sofferta e non presa a cuor leggero, ma frutto di una valutazione attenta ed approfondita che ci ha portato a decidere in maniera coraggiosa e consapevole, anche in considerazione della situazione in cui versa l’Unione dei Comuni e nella sostanziale staticità determinata, purtroppo, dalla mancanza di figure professionalmente idonee a guidare adeguatamente l’apparato gestionale dell’Ente”, commenta il sindaco, Alessandro Caiazzo.
“Il Comune di Buccheri ha tentato in svariate circostanze di dare impulso e di compiere azioni, anche forti, che dessero una scossa ad un Ente purtroppo poco dinamico e che, di fatto, gestisce oramai pochi servizi. Non è stato possibile – ammetta Caiazzo – ed i tentativi compiuti, come le mie dimissioni dalla carica di presidente e gli incontri promossi dal presidente del Consiglio Comunale con gli altri colleghi, sono stati vani”.
E adesso? Il sindaco di Buccheri non esclude nuove aggregazioni “più snelle, meno ingessate, più funzionali, più simili alla nostra storia ed alle nostre esigenze”.