Stupefacenti: due arresti a Siracusa, la Polizia sequestra droga e una pistola

Agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno arrestato due uomini per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, di 32 anni e 30 anni, erano già noti alle forze dell’ordine. Durante un controllo in viale dei Comuni, eseguito anche con unità cinofile, il trentenne è stato trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e della somma di 265 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. Una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo, ha permesso di rinvenire altri 8,54gr di cocaina, 1,28 di hashish e bilancini elettronici oltre a vario materiale per il confezionamento, nonché due proiettili calibro 22.
Il trentaduenne, invece, è stato trovato in possesso di 182 dosi di cocaina, in parte nascosta in uno sgabuzzino nella disponibilità dell’uomo, oltre alla somma di 341 euro.
Nella terrazza della palazzina oggetto di perquisizione, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola a salve marca Bruni modificata artigianalmente, munita di caricatore rifornito di tre cartucce calibro 7,65.
Nel corso dei “soliti” controlli nella nota piazza di spaccio di via Santi Amato, agenti del Commissariato Ortigia hanno rinvenuto e sequestrato 7 dosi di cocaina, 1 dose di hashish e 12 dosi di crack occultate in via Santi Amato.




Market della droga in casa: arrestato 48enne di Solarino

I Carabinieri della Stazione di Solarino, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nel corso un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un pregiudicato solarinese di 48 anni.
I Carabinieri, acquisita la notizia confidenziale da alcuni cittadini che avevano notato movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione dell’uomo, già noto ai militari per i suoi precedenti per reati inerenti gli stupefacenti, hanno effettuato un servizio di osservazione e, notando un intenso viavai di giovani assuntori, hanno fatto irruzione nell’abitazione del 48enne che, nonostante avesse bimbi piccoli in casa, riponeva, senza alcuna cautela, due involucri contenenti rispettivamente 15 grammi di cocaina e 9 grammi di crack, sul tavolo della cucina unitamente a un bilancino e numerose bustine di plastica utilizzate per la suddivisione in dosi e il confezionamento.
Nel corso del servizio, inoltre, si accertava che il pagamento dello stupefacente da parte degli assuntori avveniva in modo particolarmente discreto, infatti alcune banconote dei circa 1.600 euro, presunto provento di spaccio, sono state rinvenute all’interno della cassetta postale, situata all’ingresso dell’abitazione e riportante un cognome fittizio.
La  droga, il denaro ed il materiale per il confezionamento sono stati sequestrati, mentre l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari .




Passeggiare tra le farfalle all’Artemision: nel 2023 torna la simpatica iniziativa

La “Casa delle farfalle” tornerà a Siracusa all’inizio del prossimo anno. La giunta municipale ha approvato una proposta di delibera che prevede l’installazione della struttura a partire dal 9 gennaio e fino 30 giugno, con la possibilità di prolungare la durata di un mese.
La “Casa delle farfalle”, così avvenne nel 2018, sarà installata nel Giardino dell’Artemision, lo spazio verde interno al Palazzo Vermexio, ma vi resterà tre mesi in più. Sarà creato un ambiente tropicale, con piante e umidità controllata, dove farfalle di tutte le dimensioni, variopinte e provenienti da altri continenti potranno svolgere il loro ciclo vitale sotto gli occhi dei visitatori.
«Quattro anni fa – spiega il sindaco, Francesco Italia – l’iniziativa a Siracusa ottenne un successo che andò ben oltre le attese e così, avendo ricevuto una nuova proposta dagli organizzatori, abbiamo deciso di accettarla. Il segreto del successo della ‘Casa delle farfalle’ è legato a molti fattori: dal fatto di trovarsi davanti a insetti che richiamano l’attenzione per la loro bellezza e unicità al fatto che i visitatori vivranno una vera e propria esperienza originale e forse irripetibile per altro nel cuore di Ortigia. Sarà possibile assistere alla nascita di una farfalla, al primo volo una volta dispiegate le ali e vederle mentre si riposano o si nutrono. Sono certo che anche stavolta, come nel 2018, richiameremo l’attenzione delle scuole per visite guidate con biologi ed entomologi che le arricchiranno di contenuti didattici».
L’aspetto didattico e divulgativo sarà particolarmente curato dagli organizzatori che hanno previsto biglietti a prezzo ridotto per le scolaresche oltre a ingressi gratuiti per i bambini fino a 30 mesi di età.




Aggressioni verbali alla ex perchè chiede la separazione: ammonimento per un 48enne

Minacce e danneggiamento valgono ad un 48enne di Noto un Ammonimento del Questore di Siracusa. Il provvedimento scaturisce dagli episodi di violenza domestica perpetrati dall’uomo nei confronti della ex moglie. Aggressioni verbali, iniziate dopo la richiesta di separazione della donna.
In particolare, la condotta dell’uomo sfociava anche nel danneggiamento dell’autovettura della ex, mentre si trovava nella casa familiare per accudire il figlio. Peraltro, proprio il figlio si è frapposto tra i due genitori per scongiurare il peggio, rivelano gli investigatori.
Il 48enne è stato convocato in Commissariato a Noto, ricevendo formalmente l’ammonimento a cambiare e non reiterare la condotta. Se non lo farà, si procederà penalmente d’ufficio.
La Questura di Siracusa invita le vittime di violenza domestica a non sottovalutare mai gli episodi di violenza ed a riferire fatti e dettagli utili alla Polizia di Stato che, “ricorrendo allo strumento preventivo dell’Ammonimento può, in molti casi, contenere la condotta del violento, evitando che possa degenerare in maniera incontrollata con risvolti irreparabili”.




Sortino, in arrivo 343.800 euro di contributi per tre opere pubbliche

Dal Ministero dell’Interno in arrivo per il Comune di Sortino un finanziamento di 343.800 euro per tre interventi. I lavori riguarderanno la realizzazione della nuova rete idrica “all’interno degli anelli C e D Zona centro Nord del centro urbano di Sortino (135.303 euro); la manutenzione straordinaria e l’ efficientamento energetico ed idrico della sorgente Canali e delle vasche di accumulo “Monticelli e
Panzotta” (103.805 euro); lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso a valle di via Padre
Gaudenzio Cianci (103.692 euro) a rischio frane.
“Siamo soddisfatti dell’ottimo risultato ottenuto – commenta il sindaco Vincenzo Parlato – e ringrazio l’Ufficio tecnico Comunale che in pochissimo tempo ha redatto gli studi di fattibilità di questi tre importanti interventi, che arricchiscono un parco progetti di prim’ordine”.
L’assessore ai lavori pubblici, Bastante, aggiunge che “con impegno e costanza a perseguire gli obiettivi che già nella prima legislatura ci eravamo prefissi: dare priorità assoluta al progressivo rifacimento della rete idrica interna ed esterna ed all’efficientamento delle maggiori fonti di approvvigionamento idrico della nostra città, nonché puntare alla messa in sicurezza delle vasche di accumulo principali di Monticelli e Panzotta”.




Impegno della Chiesa nel sociale: a Siracusa il segretario generale Cei, mons. Baturi

Il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Giuseppe Baturi, sarà venerdì 21 ottobre a Siracusa per partecipare alla giornata di studio sull’impegno della Chiesa in ambito sociale.
“Incontrare, condividere, generare: logiche sussidiarie di socialità” è il tema della giornata di approfondimento che si svolgerà a partire dalle 16.30 alla Fondazione Sant’Angela Merici di Siracusa. Un incontro promosso dall’Osservatorio Giuridico dell’Arcidiocesi di Siracusa, diretto da don Gianluca Belfiore, in collaborazione con la Fondazione Sant’Angela Merici, la Caritas Diocesana e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania.
“La lettura della dimensione sociale procederà dall’esame della solidarietà e della sussidiarietà, quali principi costituzionali e della relazione fra pubblico e privato nei servizi essenziali nell’ambito del welfare community, ad opera di due importanti docenti universitari, la prof.ssa Lorenza Violini dell’Università di Milano e il prof. Felice Giuffré dell’Università di Catania – ha spiegato il direttore dell’Osservatorio, don Gianluca Belfiore -. Seguirà una riflessione sulla vocazione propria del cristiano alla cura dell’altro, sulla scorta del Magistero ecclesiale in materia, ad opera del Segretario generale della CEI, Mons. Giuseppe Baturi. All’intervento dell’avv. Francesco Marcellino su “La Chiesa nel sociale e la questione della decontribuzione”, seguiranno le testimonianze di don Alfio Li Noce, Presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, e di don Marco Tarascio, Direttore della Caritas Diocesana, su “Poveri, disabili, anziani, ammalati, immigrati, senza tetto: questi sono i veri tesori della Chiesa”. I lavori saranno introdotti dai saluti dell’Arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, del Prefetto di Siracusa Giusi Scaduto e del sindaco di Siracusa Francesco Italia.
L’Osservatorio Giuridico Diocesano segue le continue evoluzioni della normativa italiana in materia amministrativa, lavoristica e fiscale, nonché delle nuove norme di cui anche il Diritto canonico si va dotando.




Lukoil cede la raffineria Isab? Nuove indiscrezioni, nessuna conferma da Priolo

“Il colosso petrolifero russo Lukoil sta valutando la cessione della raffineria Isab di Priolo per limitare gli effetti delle sanzioni decise dall’Ue alla Russia”. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, rilanciata poi dall’Ansa in Italia.
La stessa Bloomberg precisa, però, che si tratta di indiscrezioni prive di conferme ufficiali e secondo cui la cessione dello stabilimento di Priolo rientrerebbe nel nuovo piano di riorganizzazione della Litasco. Quest’ultima è la controllata internazionale di Lukoil le cui attività dovrebbero essere divise “in due branche distinte: una con base a Ginevra (Svizzera) e l’altra a Dubai”.
Una notizia che, in qualche misura, riprende quanto riportato lo scorso 10 ottobre dalla Reuters, secondo cui “il braccio commerciale della russa Lukoil, Litasco, ha spostato parte delle sue operazioni a Dubai negli ultimi mesi, mentre le sanzioni europee contro Mosca spingono i commercianti in territorio neutrale”. Anche in questo caso, però, non vengono citate fonti ufficiali. Poche settimane fà, intanto, si era parlato anche di un interesse del fondo americano Crossbridge per rilevare la raffineria siracusana.
Da Priolo, nessun commento ufficiale da parte del management Isab-Lukoil. Filtra tutt’al più sorpresa per indiscrezioni dalla stessa rilevanza del gossip, ma nulla più. Se non inevitabile tensione mentre si avvicina il momento dell’embargo al petrolio russo via mare, in un quadro industriale complicato – per l’azienda – dalla vicenda Ias e dalle sanzioni internazionali che hanno indirettamente zavorrato Isab.

Foto: da Confindustria Siracusa




Indagine shock: arrestati poliziotti “complici” dello spaccio. Droga e informazioni in cambio di soldi

E’ una indagine shock quella diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania e dalla Procura di Siracusa. Emesse misure cautelari a carico di quattro persone, indagate a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope e, tra gli altri, corruzione, peculato e falso in atto pubblico.
L’indagine ha portato a fare luce sulle “gravi condotte delittuose” che sarebbero state poste in essere da tre ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria già in servizio presso la Squadra Mobile di Siracusa. Ricostruito il “modus operandi” nel corso dell’attività investigativa coordinata dalla Procura di Siracusa nel biennio 2019-2020. Sarebbe emersa la stretta vicinanza di due dei tre poliziotti, precedentemente in servizio presso la Sezione Antidroga della Squadra Mobile, ai familiari di uno dei maggiori esponenti di una piazza di spaccio siracusana, poi divenuto collaboratore di giustizia.
Durante gli approfondimenti investigativi coordinati dalla Dda e delegati al Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Catania, veniva accertato che – dal 2011 al 2018 – i pubblici ufficiali indagati avrebbero contribuito a rifornire abitualmente le locali piazze di spaccio “in virtù del rapporto illecito creato con due esponenti di spicco delle associazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti”, poi divenuti collaboratori di giustizia.
Gran parte della sostanza stupefacente che sarebbe stata ceduta dietro corrispettivo dai poliziotti a tali referenti, proveniva addirittura dai sequestri eseguiti nel corso di indagini. La droga sarebbe stata sottratta all’esito delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni, prima del deposito all’ufficio Corpi di reato del Tribunale di Siracusa. Per non dare nell’occhio, avevano pensato di mettere al posto della sostanza stupefacente sottratta materiale di ogni genere, come mattoni di terracotta al posto dei panetti di hashish o mannitolo in luogo della cocaina.
Inoltre, i poliziotti avrebbero garantito l’impunità ai propri sodali, “rivelando agli interessati l’esistenza di indagini a loro carico della Procura di Siracusa e della DDA di Catania, comprese specifiche informazioni in merito a intercettazioni in atto e ai luoghi ove erano installate microspie delle Forze dell’Ordine, nonché i contenuti dei verbali di collaboratori di giustizia”.
Oltre ai proventi derivanti dalla fornitura di sostanze stupefacenti, gli indagati sarebbero stati tra loro legati anche da un rapporto corruttivo stabile e duraturo, ricevendo dai referenti della piazza di spaccio periodicamente soldi per le informazioni fornite e il sostegno garantito.
Il quadro probatorio ricostruito, in una fase del procedimento nel quale non è ancora instaurato il contradittorio delle parti, avrebbe trovato positivo riscontro anche nelle indagini patrimoniali, che avrebbe permesso di accertare, per due dei tre poliziotti, una notevole sproporzione tra i redditi percepiti e il tenore di vita.
Due poliziotti, uno in pensione l’altro ancora in servizio presso la Polfer di Siracusa, sono stati condotti in carcere. Disposto a loro carico il sequestro preventivo di beni per 209.908 euro e 374.000 euro. Ai domiciliari un vice ispettore di Polizia ed un cinquantenne netino, ritenuto complice nel recente traffico degli stupefacenti messo in atto da due dei pubblici ufficiali coinvolti.
Le misure cautelari personali sono state eseguite congiuntamente dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza. Anche un Carabiniere, in servizio a Siracusa, è indagato nell’ambito dello stesso procedimento, per il reato, in concorso, di rivelazione di segreto d’ufficio.
I quattro indagati raggiunti dalle misure cautelari sono: Rosario Salemi, Giuseppe Iacono, Claudia Catania e Vincenzo Santonastaso.




Il feretro in piazza? Idea di un imprenditore: “Ho voluto dare un segnale forte”

L’immagine ha colpito. Un feretro in piazza, a simboleggiare la morte di imprese ed attività sotto il peso del caro energia e dell’aumento dei prezzi in ogni settore. Il gesto, provocatorio e spiazzante, non era stato concordato con gli organizzatori del sit-in. Ne è però, a suo modo, divenuto il simbolo.
E’ stato frutto dell’iniziativa di un imprenditore siracusano del settore della ristorazione, Seby Scalisi, proprietario di una pizzeria a Belvedere e due bar tra Siracusa ed Augusta, con una quarantina di collaboratori e dipendenti.
“Ho voluto dare un segnale forte. Ormai non sappiamo più se dovremo chiudere tra due mesi o se riusciremo a vedere l’anno nuovo. Solo ad Augusta, nell’ultimo trimestre, ho pagato circa 45mila euro di energia elettrica. Lo scorso anno, nello stesso periodo, ne pagavo 7.500”, racconta Scalisi a SiracusaOggi.it. E allora ha voluto portare in piazza quella bara, funerale laico del commercio e dell’imprenditoria schiacciati da una crisi speculativa che ha rari precedenti.
“Aumenta tutto, ogni giorno aumenta qualcosa. Così non si può andare avanti. E certo non possiamo fare rincari continuati ai clienti. Come farebbero anche loro ad acquistare? Adesso lo zucchero: da 65 centesimi schizza a due euro. La farina è alle stelle, l’olio, il prosciutto e le mozzarelle raddoppiate. Ma che dovremmo fare?”, si sfoga.
Purtroppo le risposte sono obbligate. “Dovrò fare una riduzione di personale. E lo dico a malincuore. Poi ancora dovrò ridurre le ore di apertura e magari aumentare le giornate di chiusura settimanali. E dopo non rimarrà altro che chiudere e basta, altrochè”, ci racconta l’imprenditore.
Tutta colpa della guerra? “Chi ci crede più”, risponde secco Scalisi. “Siamo tutti vittime di una speculazione economica senza freni”.




Nuovo campo pozzi per Siracusa: “Necessario per migliorare qualità dell’acqua”

La scelta di puntare su di un nuovo campo pozzi per la rete idrica di Siracusa si spiega con “la necessità di guardare a soluzioni nell’immediato che possano migliorare la qualità dell’acqua”. L’assessore ai servizi, Giuseppe Raimondo, parla per la prima volta del progetto per cui è stato richiesto un finanziamento da 20 milioni di euro al Ministero della Coesione.
“L’attuale campo pozzi – spiega a SiracusaOggi.it – si trova nella zona del circuito e risente del cuneo salino del mare. Quindi peschiamo acqua con salinità. Mi sembra doveroso cercare una soluzione diversa. Basandoci anche su studi recenti, abbiamo individuato un’area in contrada Belfronte, lungo la strada per Floridia, dove la falda non viene insalinizzata”.
Secondo la scheda fornita da Palazzo Vermexio, “il progetto ha l’obiettivo di sospendere totalmente l’emungimento di acqua ad uso potabile dai campi pozzi delle contrade San Nicola e Dammusi, che ha compromesso, insalinizzandola, la qualità della falda. Gli interventi previsti consistono nella realizzazione di un nuovo campo di 14 pozzi in contrada Belfronte. Il campo pozzi emungerà dal drenaggio profondo del fiume Anapo a circa 20 m dall’alveo; ed avrà una potenzialità stimata complessiva di circa 450-500 l/sec. La proposta di sospendere l’emungimento ed abbandonare lo sfruttamento degli attuali pozzi per i prossimi 30 anni, non impedirà di poter riutilizzare l’attuale falda idrica compromessa in caso di emergenza o calamità”.
Per l’ex assessore Carlo Gradenigo, però, la decisione del Comune di Siracusa è illogica. E richiama l’esistente progetto esecutivo per il recupero e riuso della Condotta Ex Cassa del Mezzogiorno, finalizzato all’approvvigionamento dalla Presa di Petino (Pantalica) dell’acqua dolce per la città e all’alleggerimento della pressione sulla falda. “Si costruisce un nuovo campo pozzi anziché sfruttare la portata di 26 milioni di mc che giungerebbero per caduta attraverso un’infrastruttura già esistente, costata miliardi delle vecchie lire alla comunità, e che a distanza di 50 anni viene ancora lasciata in totale abbandono”, la nota polemica di Gradenigo.
“Ad oggi quell’opera non ha portato un goccia d’acqua a Siracusa. E’ un progetto vetusto ed evidentemente da rivedere”, taglia corto Raimondo. “Per questo abbiamo cercato anche altre soluzioni, come il nuovo campo pozzi. Il che non si significa non guardare anche al resto. Qualcuno però dimentica che nell’ultimo contratto di servizio con il gestore del servizio idrico, firmato nei mesi scorsi, c’è e rimane proprio il progetto esecutivo per il recupero e riuso della Condotta Ex Cassa del Mezzogiorno. Stiamo aggiungendo una soluzione in più con il nuovo campo pozzi, nel rispetto della falda e della qualità dell’acqua che arriva nelle case dei siracusani. Avere un corso superficiale da cui attingere, come quello di Pantalica, è e resta una scelta importante per tanti motivi tra cui anche quello energetico”, aggiunge l’assessore Giuseppe Raimondo. “Un nuovo progetto non significa abbandonare i precedenti, ma solo lavorare a più soluzioni e migliorie. Anche perchè – concluce – i tempi di finanziamento e attuazione delle opere progettate non sono sempre facilmente prevedibili, quindi meglio poter disporre di più soluzioni”.