Coste, spiagge e concessioni: anche Mare Libero contro il Pudm del Comune di Siracusa
Anche l’associazione Mare Libero presenta le sue osservazioni contro il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) approvato dal Comune di Siracusa, giudicandolo “squilibrato e lesivo del diritto d’uso civico delle coste”. In un articolato documento di osservazioni, il sodalizio – parte della rete nazionale per la difesa dei beni comuni – chiede una profonda revisione del piano e l’introduzione di misure concrete per garantire “la massima estensione del diritto di libera fruizione”.
Secondo Mare Libero, il PUDM “pur richiamando il principio della libera fruizione, contiene elementi di criticità tali da compromettere l’interesse pubblico”. Le contestazioni si concentrano soprattutto sulle aree balneari più frequentate, da Fontane Bianche all’Arenella, dove la percentuale di spiaggia destinata a uso libero scenderebbe sotto il 50%. L’associazione propone invece di fissare al 25% la soglia massima di occupazione privata per l’Arenella, anche in considerazione della riduzione delle superfici balneabili provocate dall’erosione costiera.
Nelle osservazioni depositate, si chiede anche la “demolizione inderogabile” delle strutture dismesse e in degrado negli ex Lido Polizia, Lido Aeronautica ed ex Lido Arenella, per “restituire alla collettività porzioni di demanio marittimo illegittimamente sottratte”.
Altro nodo critico, l’accessibilità al mare. Mare Libero sollecita la riapertura dei varchi storici tra Porto Piccolo e il Monumento ai Caduti, oggi “totalmente privatizzati”, e il ripristino dell’accesso al litorale della Pillirina, dove il transito sarebbe impedito da recinzioni abusive e abbandono lungo via Sant’Agostino.
Non manca una stoccata al Circolo Velico, per il quale l’associazione chiede la revisione della concessione, sostenendo che “le opere in cemento hanno alterato il naturale equilibrio sedimentario e contribuito all’erosione dell’arenile”. Tra le proposte, una prescrizione demolitoria e ricostruttiva “per sostituire le strutture rigide con elementi permeabili e sostenibili”.
Nell’ottica di una gestione più sociale degli spazi pubblici, Mare Libero propone anche di valorizzare i solarium comunali con chioschi a prezzi calmierati e capitolati d’oneri specifici, così da offrire servizi accessibili a fasce di reddito più basse e generare un minimo rientro economico per l’amministrazione.
Infine, il coordinatore regionale di Mare Libero, Fabrizio Raso, ribadisce che le osservazioni non hanno carattere opposto ma “costruttivo”, mirando a “ripristinare l’equità d’uso del demanio ea fare di Siracusa una città davvero vissuta in relazione al suo patrimonio marittimo”. Tra le richieste anche un rafforzamento dei controlli igienico-sanitari e un sistema di mobilità pubblica efficiente verso le aree costiere, insieme a una petizione popolare nata dopo mesi di ascolto dei cittadini.