Siracusa. Spaccio nonostante i domiciliari: in casa tremila euro e un sistema di videosorveglianza

Continuava a spacciare, nonostante posto ai domiciliari. Di questo sono convinti gli agenti delle Volanti, che insieme ad unità cinofile della Guardia di Finanza hanno effettuato ieri un controllo in casa di un uomo di 45 anni, residente in via Algeri. Nell’appartamento, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato copioso materiale per il confezionamento in dosi di sostanze stupefacenti, una dose di hashish, due bilancini di precisione, uno sfollagente simile a a quelli utilizzati dalle Forze dell’Ordine e 3097 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio, ancora svolta dal quarantacinquenne nonostante si trovasse agli arresti domiciliari.
L’uomo, al termine delle incombenze di legge, è stato denunciato per detenzione ai fini dello spaccio di droga. L’uomo poteva contare su un sistema di videosorveglianza installato in casa, con cui poteva controllare gli accessi al suo condominio.




Avola. Cuccioli investiti e lasciati morire, esposto in Procura: “E’ reato, aprire un fascicolo”

La notizia è di questa mattina, lungo una strada di Avola un cucciolo, che era stato abbandonato insieme ad alcuni suoi fratellini nei giorni scorsi, “è stato investito e lasciato morire sulla strada, l’automobilista che lo ha investito ha commesso il reato di mancato soccorso stradale che come sappiamo da alcuni anni è stato introdotto anche per quanto riguarda gli investimenti che colpiscono gli animali”. L’allarme delle volontarie di Avola è stato recepito dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che lunedì invierà un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa in cui, oltre a questo caso, vengono indicati altri episodi di abbandono di animali investiti in quel territorio.  “Abbandonare un cane morente ai bordi di una strada senza prestare soccorso è un reato- si legge in una nota dell’associazione animalista – e per questo, avendo raccolto diverse testimonianze, chiediamo alla Procura di aprire un fascicolo d’inchiesta per individuare e punire i responsabili”.

 




Nuovo ospedale di Siracusa, un passo avanti: autorizzata la variante urbanistica

E’ stata autorizzata dalla Regione la realizzazione in variante urbanistica del progetto del nuovo ospedale di Siracusa. Lo scorso 27 aprile si è conclusa la prima delle quattro fasi progettuali previste dal concorso di idee, avviato dall’Asp di Siracusa e proseguito dal Commissario straordinario. L’autorizzazione dell’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente costituisce variante allo strumento urbanistico comunale. Sono ora in corso le verifiche di legge sul completamento dello studio di fattibilità tecnico ed economica (seconda fase) presentato lo scorso 11 aprile 2022 dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP), con mandatario lo studio Plicchi di Bologna, incaricato dei servizi di ingegneria.
Accertata la sussistenza di tutti i requisiti, tecnici ed economici, si procederà alla convocazione di una nuova conferenza di servizi per l’acquisizione dei prescritti pareri e delle autorizzazioni di competenza dei vari enti coinvolti. In fase di predisposizione anche gli adempimenti previsti in materia di procedure espropriative.
“Stiamo lavorando con grande impegno e determinazione, in una cornice di piena sinergia istituzionale, per il raggiungimento del comune obiettivo: individuare l’esecutore dell’opera entro il 2022”, dice il commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, il prefetto Giusi Scaduto. Le sue parole fissano quindi l’obiettivo del 2022 per il completamento delle fasi di gara d’appalto.




Pini di via Giarre, l’assessore Raimondo: “Sono dannosi, li sostituiamo con altri alberi”

Sui lavori di riqualificazione di via Giarre e l’abbattimento dei filari di pini, dopo l’intervento delle ex assessore Giusy Genovesi replica Giuseppe Raimondo, attuale responsabile comunale dell’Ambiente. “Pensare di difendere alberi piantati quando in via Giarre era tutta campagna, quando non c’era questa concentrazione urbanistica, quando Siracusa non si era ancora sviluppata in questo modo e ipotizzare di mantenerli senza tener conto di asfalto deformato, rischi di caduta, problemi per gli abitanti e per i commercianti… ecco, mi sembra del tutto fuori luogo. Non trovo altro modo per definire una polemica che trovo inutile, a maggior ragione perché parte da un ex assessore come Giusy Genovesi che dovrebbe conoscere, anche in quanto architetto, i vari disagi lamentati dai cittadini”, infila una parola dopo l’altro Raimondo.
“Non sa, l’ex assessore Genovesi, che proprio i Vigili del fuoco hanno chiesto un intervento urgente e risolutivo per evitare i rischi di caduta dei pini, che avrebbero potuto causare un serio problema di incolumità pubblica. Li rimpiazzeremo con altri alberi ad alto fusto e con apparati radicali meno invasivi. A Siracusa negli anni sono stati piantati alberi senza alcun criterio logico, tanto meno di sostenibilità. La sostenibilità non è solo una bandiera da sventolare – insiste Raimondo – ma un criterio che deve guidare l’azione dell’amministrazione. Mantenere i pini esistenti non è sostenibile da alcun punto di vista. Non è certamente sostenibile se si vuole davvero rigenerare quei luoghi; quel mercato che stava lentamente morendo, quelle baracche inguardabili, quelle case con i muri squarciati a causa delle radici”.




I pini di via Giarre, gli ambientalisti: “Scelta drastica, esistevano soluzioni diverse”

Le associazioni ambientaliste che compongono il comitato Aria Nuova (Legambiente, Natura Sicula, Decontaminazione Sicilia, Naturalchemica, Movimento Aretuseo) prendono posizione sui lavori in corso a Siracusa, in via Giarre. Ed in particolare sull’abbattimento dei pini adulti. “Il Comune ha deciso di riqualificare la strada e di ricostruire i casotti che ospitano le attività commerciali del mercato. Bene, condividiamo questa scelta ma ci chiediamo se sia necessario procedere all’abbattimento degli alberi, per sostituirli con altre alberature più giovani, con ulteriori costi di manutenzione e con la perdita dei benefici di una intera e maestosa pineta”, annotano le associazioni. Nell’aiuola larga più di 10 metri vi era un doppio filare di pini delle specie pinus pinea e pinus halepensis, di età superiore ai 50 anni che vennero piantumati tanti anni fa per migliorare il decoro e le condizioni ambientali e climatiche dell’area e che ha garantito per molto tempo un adeguato ombreggiamento.
“La presenza degli alberi non è in contrasto con il mercato, anzi lo rende più accogliente. Tuttavia, nel corso del tempo il mercato è divenuto sempre più grande, per rispondere alle esigenze del quartiere, e le bancarelle hanno invaso l’aiuola alberata con piattaforme di calcestruzzo e l’hanno trasformata in un passaggio pedonale fra le bancarelle. Quest’uso improprio del suolo ha danneggiato gli alberi”, la ricostruzione del Comitato Aria Nuova.
Ma gli apparati radicali degli alberi hanno sollevato l’asfalto della strada, dunque un intervento era necessario. “Però l’abbattimento integrale sembra essere diventato il metodo sbrigativo con cui l’amministrazione comunale risolve il problema della manutenzione del già scarsissimo patrimonio arboreo cittadino. Esistono soluzioni alternative, a partire da una attenta manutenzione ordinaria. Stupisce che chi progetta (e chi approva) gli interventi pubblici a Siracusa dimostri di disconoscere le più elementari funzioni ambientali ed ecosistemiche offerte dagli alberi, come la produzione di ossigeno e la cattura di anidride carbonica, e il loro contributo sempre più importante per mitigare gli effetti deleteri sulla salute pubblica provocati dall’innalzamento delle temperature estive. Senza contare poi che il verde pubblico, che non ha caso è un diritto riconosciuto ai cittadini, rende vivibili e gradevoli aree altrimenti desolate”. Insomma, l’intervento in corso è drastico. “E ignora tutte le opzioni scientifiche che l’esperienza del settore della manutenzione del verde pubblico offre in materia in alternativa all’estirpazione, quali, ad esempio, la messa in opera nel sottosuolo di tubazioni drenanti capaci di garantire gli scambi gassosi nel terreno nonché l’utilizzazione di pavimentazioni drenanti in sostituzione dell’asfalto. Il costo dell’intervento di abbattimento, di per sé già elevato potrebbe venire compensato da un intervento alternativo ancora possibile, ovvero l’eliminazione dell’asfalto, l’eliminazione dei basamenti in calcestruzzo, il mantenimento della larghezza dell’aiuola e tagli selettivi e mirati, non indiscriminati degli alberi”.
Per questo, il Comitato Aria Nuova chiede al Comune di Siracusa di sospendere immediatamente i lavori e di condurre una rapida verifica, mediante uno studio specialistico, “anche affidando l’incarico di una perizia alla Facoltà di Agraria dell’Università di Catania”, per valutare “soluzioni alternative che salvaguardando questo piccolo patrimonio per la città possano garantire la riqualificazione della strada e la sicurezza di tutti”.




Siracusa. Via gli alberi da via Giarre, l’ex assessore: “Fermate i lavori, grave errore”

“Fermate i lavori, riflettete e con scienza agite”. L’appello è dell’ex assessore all’Urbanistica, Giusy Genovesi, che esprime forti perplessità sui lavori di riqualificazione di via Giarre, in particolar modo per un aspetto.

“La pineta di via Giarre-ricorda l’architetta e urbanista siracusana-  di memoria ottocentesca è uno dei segni principali del piano urbanistico di Santa Panagia, il segno, dalla matita alla realtà, dell’esigenza di dare forma e qualità al nuovo quartiere popolare del 1958, vincitore del concorso nazionale e storicamente antesignano di un nuovo modo di progettare e realizzare alloggi popolari nell’Italia del dopoguerra”.

L’eliminazione del viale alberato in corso in questi gironi, con l’impiego della pala meccanica, secondo Genovesi rappresenta “la più ampia dimostrazione di una città incapace di leggere i segni perduranti e distintivi della propria storia urbana più recente, di una città sicuramente non matura a recepire il cambiamento tanto agognato e richiesto oggi alle pubbliche amministrazioni dall’Europa post pandemica. La nostra città-tuona l’ex assessore della giunta retta dal sindaco, Francesco Italia-  non si dimostra all’altezza della sfida, al di là di progetti e finanziamenti richiesti o assegnati, la nostra città non è all’altezza di realizzare né tanto meno di  gestire il suo patrimonio arboreo, neanche quando quel patrimonio, già prezioso di suo, appartiene alla storia dell’architettura italiana”.

L’ex componente della giunta comunale parla di una proposta avanzata nel 2019, quando “per affrontare la situazione lamentata da alcuni cittadini, residenti negli edifici prossimi al viale di memoria ottocentesca, proposi al sindaco e al consiglio comunale di affidare una consulenza specialistica all’Università di Catania o ad un arborista esperto di pini, al fine di valutare su base scientifica il reale stato di salute degli alberi di via Giarre e come intervenire per scongiurarne, nel caso fosse stato possibile, l’abbattimento trovando al contempo una soluzione ottimale per i cittadini residenti, tutelarne le case e tutelarne il benessere psico‐fisico offerto dal viale alberato del loro quartiere, elemento senz’altro distintivo e caratterizzante del loro abitare in città. Alla proposta non fu dato seguito”.

Infine uno sfogo: “Gli alberi, come i botanici, non sono importanti-lamenta Giusy Genovesi- vengono dopo, sempre dopo, in fondo non sono così necessari, sono semplicemente alberi, sacrificabili per un fine più importante…Peccato che la scienza dica tutt’altro e che il mondo vada da tutt’altra parte rispetto a noi”.




Ancora “spaccate” nella notte a Siracusa, il timore di più bande in azione

Due altri episodi di “spaccata” a Siracusa. Nella notte, tentata rapina ai danni di un negozio di via monsignor Carabelli. Il metodo è sempre quello noto: con l’ausilio di uno scooter magari rubato e utilizzato a mò di ariete, si infrange il vetro dell’ingresso di una attività commerciale. A quel punto, i malviventi entrano all’interno dell’attività ed in pochi secondi arraffano il poco contante presente nei registratori di cassa.
In questo caso, non sono però riusciti ad infrangere il vetro e dopo un paio di tentativi si sono dati alla fuga. Restano i danni per il titolare dell’attività. Ieri era invece stato preso di mira un bar del centrale viale Santa Panagia.
E pochi giorni addietro, ben tre episodi in una sola notte: da Belvedere a via Elorina, passando per viale Zecchino. Potrebbe non trattarsi di una sola “banda” in azione, è il sospetto degli investigatori della Mobile di Siracusa.
Determinante potrebbe risultare l’apporto delle telecamere di videosorveglianza di cui sono dotate le attività commerciali. Sul tema degli occhi elettronici, anche Confcommercio Siracusa ha dato la propria disponibilità a partecipare ad un progetto cofinanziato per aumentare una “rete” di telecamere attive ed efficienti contro reati di questo tipo.




Zona industriale, tornano gli scioperi: braccia incrociate in portineria, paure per il futuro

Due ore di sciopero questa mattina in zona industriale. I metalmeccanici aderenti alla Fiom Cgil ed alla Uilm Uil si sono ritrovati davanti alle portinerie sud e Igcc a partire dalle 8. Braccia incrociate fino alle 10, per richiamare l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, dopo l’ultimo incidente di due giorni fa, con due operai feriti (uno in terapia intensiva) ed un contuso. “Questa ennesimo incidente evidenzia le carenze di un sistema industriale che ogni giorno mette pericolosamente in discussione la sicurezza dei lavoratori.Non si può sottovalutare la preoccupante sequenza di incidenti e mancati incidenti che stanno caratterizzando in queste settimane il petrolchimico Siracusano e che evidenziano la necessità cogente di affrontare il tema della sicurezza”, si legge nella nota dei sindacati.
In un quadro di grande incertezza sul futuro prossimo di Isab-Lukoil e, di rimando, per l’intera zona industriale, irrompe anche il tema della sicurezza. E’ uno dei tanti segnali di tensione crescente nel polo petrolchimico aretuseo.
“Il nostro primo pensiero ai due lavoratori infortunati, ai quali oltre ad esprimere la nostra vicinanza auguriamo una completa guarigione. Ma quanto è accaduto e troppo spesso accade non è degno di un paese civile”, dicono i sindacati Recano (Fiom) e Miozzi (Uilm). “A tutti i lavoratori va garantito di tornare alla propria famiglia e alla propria casa una volta finito il turno di lavoro. Vanno individuate e messe in atto al più presto pratiche ed azioni che vedano prioritaria la sicurezza. Ancora una volta ribadiamo con forza che se si vogliono ridurre gli infortuni sul lavoro è necessario che la gestione della salute e della sicurezza diventi un elemento di qualificazione dell’azienda stessa”.
La prossima mossa dei sindacati, che chiamano committente e contraenti a maggiore attenzione, riguarda l’astensione degli operai dagli straordinari. Primi segnali di quella che da qui a breve potrebbe diventare una mobilitazione generale.




Siracusa. Buoni spesa per canoni e utenze domestiche, pubblicata la graduatoria: 403 i beneficiari

Sono 403 i beneficiari della linea due relativa ai buoni spesa per le famiglie in difficoltà economiche a causa dell’emergenza Covid. Completato l’iter, l’assessorato alle Politiche Sociali ha pubblicato la graduatoria degli aventi diritto, per una somma totale di 116 mila euro. Si tratta di contributi che attraverso il Comune vengono erogati per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche. A ciascuno dei beneficiari saranno accreditate somme variabili tra i 200 ed i 300 euro, in base a quanto spetta loro secondo i requisiti di cui sono in possesso. E’ previsto in questo caso l’accredito direttamente nei rispettivi conti correnti, di cui hanno comunicato l’Iban. Bocciate 199 richieste, spesso per errori di compilazione nonostante la richiesta degli uffici di fornire integrazioni e correzione onde evitare la perdita dell’opportunità. Le istanze presentate erano in questo caso oltre 600.

Da oggi i beneficiari stanno ricevendo un messaggio dal settore Politiche Sociali, in cui si comunica l’ok alla richiesta e le modalità di pagamento, che non sarà con ogni probabilità immediato. Serviranno i tempi tecnici, legati al lavoro del settore Ragioneria del Comune. Per chi è stato escluso, invece, a disposizione dieci giorni di tempo per le eventuali osservazioni.

“Noi abbiamo dunque fatto la nostra parte- commenta l’assessore alle Politiche Sociali, Conci Carbone- Si conclude l’iter, che ha riguardato in una prima fase la cosiddetta linea 1 e successivamente l’ancora più complessa linea 2, con passaggi farraginosi che hanno determinato i ritardi nel completamento di tutte le procedure, aspetto per il quale ci scusiamo”.

Nel frattempo, chi era rimasto escluso dai buoni pasto ed è stato “recuperato” a seguito delle integrazioni richieste, riceverà entro lunedì la relativa comunicazione. Si tratta di 270 persone sui mille e 400 esclusi.

beneficiari contributo – elenco




Si apre l’Infiorata di Noto 2022: tappeto di fiori in Via Nicolaci

Tutto pronto per l’Infiorata di Noto, giunta quest’anno alla sua 43esima edizione. E’ il ventennale dell’iscrizione  nella World Heritage List  di Noto,  Palazzolo Acreide, Caltagirone, Ragusa, Scicli, Modica e Militello Val di Catania (le città tardo-barocche del Val di Noto, dunque) e proprio questo è il tema scelto per il 2022.

Fino al 17 Maggio via Nicolaci tornerà scenario di un appuntamento molto atteso e che registra numeri molto importanti, dopo gli anni della pandemia. La durata, cinque giorni anziché tre, è una delle novità volute dall’amministrazione comunale, retta dal sindaco, Corrado Figura. Vere e proprie opere d’arte i 16 bozzetti realizzati con circa 400 mila fiori, per un tappeto fiorito di circa 700 metri quadrati. Il tutto, realizzato con il coinvolgimento delle associazioni e dei gruppi scout.

I visitatori, non residenti a Noto, pagano un ticket di 2,50 euro. E’ possibile acquistarlo online oppure negli infopoint allestiti. Predisposti dei varchi per accedere in via Nicolaci. Per i giorni dell’Infiorata sono stati allestite quattro grandi aree parcheggio per le autovetture, con relativi bus bavetta gratuiti per raggiungere il centro. La manifestazione segna anche l’avvio della nuova gestione dei parcheggi a pagamento “strisce blu” e del check point per i pullman turistici, servizi affidati per cinque anni alla società Ital Parcheggi di Siracusa del gruppo Caia.

Domani, sabato 14 Maggio, appuntamenti a partire dalle 8:00. In via Nicolaci i Canti di Primavera a cura del soprano Maria Grazia Tringale. Poi, i momenti musicali dal balcone di Palazzo Nicolaci con il violinista Gabriele Bosco e la Nota Barocca Ensemble, in collaborazione con la Cooperativa Etica Oqdany. Anche la scuola sarà protagonista, con una danza a cura dell’istituto comprensivo Maiore impegnato in Coreografia in musica.

In Largo Porta Reale, spettacoli di artisti di strada, mentre nel Sagrato della Basilica S.S Salvatore, Le Fleur du Soleil, per la regia di Carla Gavata. Nel pomeriggio, alle 17:30, partirà dalla Porta Reale la Promenade della Compagnia internazionale di Danza Storica Harmonia Suave.  Spettacoli in piazza Municipio,  Piazza XVI Maggio e Piazza Landolina. La Fanfara dei Carabinieri rappresenterà uno dei fiori all’occhiello, con il concerto di Piazza Municipio.

Ricca anche la giornata di Domenica 15 maggio, che vedrà anche l’esibizione del Gruppo Musici e Sbandieratori Città di Noto e Tamburi di Buccheri. Il Corteo Barocco  riempirà la mattinata, dalle 10:30 alle 12:00 con la suggestiva Sfilata in abiti d’epoca del Settecento. Tra le novità, alle 18:00, lo spettacolo Videomapping Universi Luminosi di Ionee Waterhouse. Le giornate successive saranno un susseguirsi di momenti di musica e arte, fino a martedì 17 Maggio con il gran finale e l’esibizione dei fiati del Liceo Verga di Modica, seguito dal Teatro Noto D’Estate, ultimo appuntamento dell’edizione 2022.